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IL COMPORTAMENTO DEL

CONSUMATORE
Alla base del nostro studio c’è la necessità, per
l’essere umano, di ricercare i mezzi che possano
soddisfare i bisogni.
Che cos’è un bisogno? E’ uno stato di necessità che
deve essere sedato.
Ma qual è il bisogno di cui si interessa la scienza
economica? Solo il bisogno per il quale i mezzi sono
limitati e che è definito bisogno economico.
• I bisogni economici presentano delle caratteristiche
comuni, essi sono:
• Illimitati
• Saziabili
• Soggettivi
• Risorgenti
Inoltre essi vengono classificati in:
Primari, secondari, individuali, collettivi e indotti
(ricordate quando parlavamo della persuasione occulta?)
Abbiamo detto che per soddisfare i bisogni abbiamo
necessità di avere dei beni e/o servizi.
Che cos’è un bene? Economicamente parlando un
bene è ogni mezzo idoneo a soddisfare un bisogno.
Inoltre deve essere accessibile e disponibile in quantità
limitata. Quindi non può essere un bene libero perché
disponibile in quantità illimitata.
Ancora i beni economici possono essere distinti in beni
materiali e immateriali
I beni possono essere classificati in:
• Beni riproducibili e non riproducibili
• Beni diretti e indiretti (o beni strumentali)
• Beni necessari e beni inferiori
• Beni succedanei e beni complementari
Una categoria a parte, inoltre, è quella dei beni
pubblici. La cui caratteristica è data dalla non-rivalità
e non-escludibilità.
In che cosa consiste la non rivalità? Ebbene nel fatto
che trattandosi di un bene pubblico, questo è fruibile
da ogni cittadino contemporaneamente. (difesa
nazionale, assistenza sanitaria, istruzione pubblica…).
In cosa consiste, invece, la non escludibilità? La
impossibilità, per chi produce un bene pubblico, di
escludere alcuni individui dai benefici di quella
produzione. ( esempio: il vaccino influenzale solo alla
popolazione anziana e non già ad altre categorie).
• Che cos’è l’utilità? L’utilità è la capacità di un bene
di soddisfare un bisogno. Ed ha carattere soggettivo,
ossia dipende dalla necessità che avverte l’individuo
di avere quel bene.
• Inoltre l’utilità di un bene decresce man mano si
consuma il bene stesso, fino addirittura a perdere
completamento la necessità di quel bene e, quindi lo
stesso diviene poco o per niente utile. In economia si
dice che il bene diviene «disutile».
La somma dei valori dell’utilità che un individuo ricava
da ogni unità o dose di un bene consumato viene definita
utilità totale.
Se a questa utilità aggiungiamo una ulteriore dose del
bene, ricaviamo un’altra grandezza economica definita
utilità marginale.
L’utilità marginale è sempre decrescente in quanto al
diminuire del bisogno cessa il consumo del bene in
quanto si attenua il piacere ricavabile da dosi successive.

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