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Cap.

Comunicazione pubblica -> l’interfacciarsi della comunicazione con le vicende della pubblica amministrazione Commentato [lm1]: la comunicazione che le
imponendo il confronto con il diritto pubblico e amministrativo, con il marketing… istituzioni pubbliche indirizzano ai cittadini per
informarli circa le loro attività, le loro iniziative, le
Società moderna opportunità da loro offerte.
Periodo Stato Burocrazia Pubblico/privato Cittadinanza Commentato [lm2]: l’insieme dei funzionari e degli
Descritta dalla Ha un ruolo centrale di È la massima Le sfera pubblica La cittadinanza uffici che, organizzati in vari gradi gerarchici,
sociologia classica regolatore e garante e ha un forma di e privata sono moderna è un legame svolgono nello stato le funzioni della pubblica
e nasce con la rapporto asimmetrico con la razionalità ben distinte, la politico che si rifà amministrazione
Rivoluzione cittadinanza, per Durkheim organizzativa, prima indica le all’appartenenza ad
francese, la prima qui si supera il principio della l’evoluzione di attività dello stato uno stato nazione che
industrializzazione solidarietà meccanica in questa si e la seconda gli si costruisce all’interno
e l’ascesa della favore di una solidarietà conclude nel ambiti della vita di un regime
borghesia organica. In questo periodo welfare state, economica e delle democratico, essa si
si afferma il criterio della lo stato diventa relazioni divide in liberale e
differenza tra la comunità un attore personali al di socialista ed entrambe
tradizionale e l’associazione centrale nei fuori del controllo forniscono un modo di
moderna solitamente basata rapporti diretto di questo, intendere il rapporto
sul contratto. Si afferma lo economici nella sfera tra società civile e il
stato nazionale crescono gli sociali e politici pubblica le sistema politico
apparati dello stato e la della società. persone devono amministrativo, esiste
capacità di questo di dirigere controllare le una corrispondenza tra
gli affari pubblici. proprie emozioni. macro (istituzioni e PA)
e micro (cittadini).
Weber ->

La PA moderna è teorizzata da Weber, l’amministrazione burocratica è la forma organizzativa dello stato occidentale
moderno, la società capitalistica moderna è dominata da una parte dall’agire razionale e dall’altro all’orientamento
allo scopo, la burocrazia è determinata da alcuni principi:

- Osservanza delle regole -> le attività sono orientate al rispetto di regole scritte
- Principio di competenza -> attribuiti ad ogni ufficio e causa di una serie di distinzioni
- Specializzazione funzionale -> la suddivisione dei compiti e dei poteri
- Principio gerarchico -> la gerarchia è rigida e definisce l’ordine di comando
- Riservatezza e segreto d’ufficio -> sfera pubblica e privata sono nettamente separate

L’agire razionale necessita di un elevato grado di specializzazione e competenza, si sviluppa la figura del burocrate,
funzionario che rappresenta idealmente il modello dell’amministrazione burocratica, “l’ombra invisibile della
democrazia di massa”.

Nella sua versione migliore la burocrazia permette: rapidità, univocità, pubblicità degli atti, continuità, discrezione,
coesione, riduzione di ogni tensione contrasto e determinazione puntuale delle spese e dei costi. Se gli attori
agiscono osservando le regole conoscono ogni movimento, come comportarsi permettendo efficacia e di efficienza
ai massimi livelli.

Weber sottolinea anche le debolezze di questo sistema come il fatto che possa ostacolare la democrazia poiché i
funzionari potrebbero utilizzare la burocrazia per esercitare un potere iniziando a concentrarsi più sulla propria
conservazione che sui cittadini, la soluzione sarebbe una disumanizzazione di questi processi, in ciò somiglia
all’organizzazione scientifica del lavoro di Taylor.

In un contesto gerarchico top-down l’efficienza è garantita solo da un buon sistema di comunicazione di tipo
verticistico, mentre in un processo bottom-up la comunicazione deve essere di tipo regolativo in sostanza con il
ruolo di feedback negativo.

Il modello weberiano ha ricevuto molte critiche soprattutto per la differenza che si crea tra la teoria e la pratica del
modello, tanto che si viene a considerare la burocrazia come qualcosa di negativo.
Merton ->

Le teorie successive partono in età moderna tra gli anni 40 e 70 del 900 come la teoria delle conseguenze inattese
secondo i cui i soggetti non sono del tutto consapevoli delle conseguenze delle loro azioni, anzi dobbiamo
distinguere funzioni manifeste (con conseguenze attese) e funzioni latenti (con conseguenze inattese e non volute),
le funzioni latenti del sistema burocratico sono:

- L’incapacità di adattarsi al ruolo dei funzionari dovuta dalla rigidità che deriva dalla burocrazia
- Il ritualismo burocratico ovvero il conformismo che riduce l’efficienza della burocrazia
- Lo spirito di corpo e l’orgoglio di mestiere che porta alla difesa dei propri interessi prima di aiutare gli altri
- Le contrastanti aspettative di burocrazia e di utenza, (burocrate impersonale nei confronti della regola e
sensibile nei confronti del cittadino)

Sfera pubblica di Habermas ->

Opinione pubblica = “l'insieme delle credenze, dei punti di vista, presenti nella società sui temi che sono considerati di
interesse generale che costituiscono il fulcro della comunicazione pubblica contemporanea.”

La sfera pubblica è lo spazio in cui discorsi di carattere pubblico (accessibili) prendono luogo, è l'arena discorsiva e si
configura in modo diverso nel tempo a seconda degli argomenti che vengono trattati, dei soggetti che li trattano,
degli strumenti di comunicazione che usano e del contesto in cui operano.

La sfera pubblica si basa sulla sua pubblicità, Habermas colloca la nascita della sfera pubblica nel 700 quando la
borghesia ne diventa protagonista, nasce come privata e diventa sempre più politica, si articola in tematiche sia
superficiali sia politicamente rilevanti, lo strumento di comunicazione è la stampa.

Con l'avvento dei mezzi di comunicazione di massa la sfera pubblica si modifica imponendo l'introduzione di frames,
portando ad una modifica della relazione tra sfera pubblica e società non più protagonista ma target.

I sociologi classici come Durkheim Marx e Weber quando devono mettere in luce le modifiche che hanno portato alla
dopo modernità parlano di differenziazione sociale, mercificazione razionalizzazione e globalizzazione oltre alla
diffusione dei mass media e all’avvento di internet.

Ardigò e i 4 punti della complessità post-moderna ->

1. La numerosità degli elementi che caratterizzano l’organizzazione sociale: cresce la distinzione delle funzioni e dei
compiti e l’allargamento dei campi di competenza dello stato, causa della nascita di organizzazioni private con lo
scopo di supportare lo stato nei suoi compiti, ciò ha creato due welfare: statale (il non profit completa l’attività
delle amministrazioni) e privato o semi-privato (l’associazionismo spontaneo colma le mancanze dello stato).
2. La modalità di intreccio tra i vari elementi di questo sistema complesso: mediazioni e rapporti indiretti fanno
assumere centralità alla comunicazione tra il sistema pubblico e tra questo e l’ambiente.
3. La crescita delle asimmetrie tra istituzioni e sistemi sociali parziali oltre all'incapacità di adattamento e di
controllo della gente, la causa di ciò è il passaggio dalla produzione meccanica a quella elettronica informatica.
4. La crescita dei flussi di pensiero sulle prassi, verso la mentalizzazione della vita sociale.

La simmetria che si crea tra istituzioni e cittadini diventa pericolosa, la possibilità di controllare l'operato delle
istituzioni diminuisce e si creano problemi di legittimazione delle istituzioni da parte dei cittadini, si indebolisce lo
stato-nazione e il welfare state. Con lo sviluppo dei mass media si modifica la sfera pubblica che non si trova più in
uno spazio fisico ma all’interno dei media.

Luhmann ->

Si sviluppa un processo di autonomizzazione dei media che svolgono funzioni specifiche come la selezione dei temi di
interesse, gli individui sono esposti più alla rappresentazione dei temi e delle opinioni che agli argomenti stessi,
questo è un processo che impatta sul rapporto tra i cittadini e la pubblica amministrazione.

In questo contesto gli esponenti politici e gli amministratori pubblici devono diventare visibili, i cittadini hanno più
controllo sul sistema della politica.
Con l'avvento di Internet la sfera pubblica si modifica di nuovo, diventa uno spazio di interazione e conversazione in
cui i cittadini si rendono visibili e si confrontano, si riappropriano degli spazi in cui farsi sentire e autorappresentarsi,
la sfera pubblica non è più astratta ma torna ad essere un luogo in cui abitare.

Gli attori sociali si moltiplicano e permettono l'intreccio di individui diversi, organizzazioni pubbliche e private e
anche media tradizionali.

Donati e la cittadinanza ->

Si fonda sulla divisione tra stato e società civile, la cittadinanza diventa una dimensione politica di relazioni sociali
che perseguono beni comuni, negli anni 90 alcune tendenze valoriali non erano in sintonia con le istituzioni degli
stati democratici, per questo diventa necessario fondare la cittadinanza su di un codice societario e non più sul
codice statuale.

Il cittadino non può essere più un individuo casuale ma una concreta persona, la cittadinanza è declinata come
relazione sociale: “la cittadinanza è un complesso di diritti e obbligazioni di soggetti individuali e collettivi verso la
comunità politica”.

“Politico” -> aspettative tra soggetti politici che prendono decisioni vincolanti per tutti e che mirano a soddisfare il
bene comune (bene relazionale), questa non è una dinamica casuale ma si struttura su regole e valori.

La relazione che si deve istituire tra stato e cittadini è di scambio di diritti e doveri che devono bilanciarsi tra loro per
creare equilibrio -> cittadinanza societaria ovvero una democrazia che attiene alle relazioni primarie e secondarie
favorendo la cittadinanza associativa tra persone e identità.

Con la cittadinanza post-moderna la comunicazione diventa accessibile a tutti allo stesso modo, è necessario
conoscere e affrontare le disuguaglianze nel trattamento dei cittadini attraverso la gestione delle apparenze, la
cittadinanza assume la forma di “un complesso di diritti e doveri di persone e associazioni che articola la vita civica in
autonomie universalistiche”.

Faccioli e il civic engagement ->

Oggi si registra una crescente sfiducia da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni e un allontanamento dalla
partecipazione politica tradizionale, ma l’associazionismo solidaristico e la partecipazione a movimenti bottom-up
aumenta portando ad una nuova forma di civic engagement.

Politic engagement Civic engagement


Un prerequisito del civic engagement, la partecipazione
Le forme di azione volontaria che producono impegno
politica vera e propria. sociale, messi in atto dai cittadini per affrontare
problematiche che interessano la collettività
Nuove tendenze partecipative che vogliono ampliare il concetto di cittadinanza rinnovando il rapporto con le
istituzioni.

Coleman e Blumer definiscono tre dimensioni della cittadinanza:

- Cittadinanza giuridica -> stabilisce diritti e doveri dei cittadini


- Cittadinanza politica -> sostiene la partecipazione, il controllo/influenza dei cittadini
- Affective Citizenship -> impegno civico, mobilitazioni solidaristiche che si basano sul senso di appartenenza

L’affermazione della cittadinanza secondo Faccioli ha una doppia prospettiva:

- Bottom up -> mobilitazioni dei cittadini in contrasto con le istituzioni, attraverso i social o nelle piazze con
l’obiettivo di esprimersi, vanno a vantaggio dei componenti delle organizzazioni, è possibile solo in un sistema
democratico.
- Top-down ->l’impegno civico è sostenuto dalle istituzioni e si lega al modello di governance e sulla
collaborazione tra stato e realtà non statuali.

Crozier e la pubblica amministrazione ->


Crozier si concentra sulle strategie che la PA mette in atto, la burocrazia è descritta come lenta inefficiente e
incapace di innovazione, il potere della burocrazia risiederebbe nella capacità di ogni soggetto di difendere la libera
scelta personale distinta dall’autorità in senso formale.

La burocrazia non può basarsi solo su regolamenti ma anche nella gestione delle imprevedibilità e della libertà che si
traduce in potere, possiamo distinguere delle strategie per poter rivendicare potere all’interno di questa incertezza:

- Strategie difensive -> per consolidare gli spazi di autonomia conquistati


- Strategie offensive -> per sottrarre i margini di libertà con regolamentazioni e supervisioni rigide

La burocrazia tende ad irrigidirsi a causa dell’impersonalità delle norme, della centralizzazione e dell’isolamento di
ogni categoria gerarchica, ciò comporta immobilismo e malessere. Questa è una visione pessimista della burocrazia
superata negli anni 80 con l’impresa in ascolto secondo cui le azioni dei responsabili devono essere sottoposte al
criterio del realismo.

Morin ->

Le istituzioni pubbliche sono legate al proprio ambiente e costituiscono una sola forma che nella dopo modernità è
in grado di rappresentare le ambivalenze dei sistemi sociali.

Una pubblica amministrazione è un'organizzazione a rete quindi costituita di nodi connessioni e proprietà
intrinseche, ogni nodo ha una propria condotta autonoma, alla base di questa idea c'è il principio connessionista, è
proprio grazie ai nodi che emerge un'organizzazione intelligente.

l'attenzione ora è sulla centralità delle relazioni, nella rete si combinano il principio dell’accentramento gerarchico,
del decentramento e della flessibilità attraverso un sistema di reciprocità.

I legami deboli si presentano come connessioni che preservano l'autonomia degli attori e la flessibilità della rete, il
potere esiste nella rete per realizzare interdipendenza per questo si parla di rete gerarchizzata, inoltre la rete si
modifica in base ai problemi che deve affrontare.

CAP. 2

Le teorie della comunicazione ->

Nome Autore Periodo Teoria


Teoria Shannon e 1949 Una fonte emittente trasmette un messaggio ad un ricevente
matematica della Weaver attraverso un canale, attorno a questo sistema si trova il “rumore”.
comunicazione
Modello Morris 1964 La comunicazione si distingue in tre registri, uno sintattico uno
trasmissivo semantico e uno pragmatico.
Teoria dell’atto Lasswell 1948 Rapporto asimmetrico tra gli interlocutori, sviluppa il modello delle 5
comunicativo w (who, When, Where, whit whom, What effect)
Bullet theory o McQuail \ Comunicazione asimmetrica, rigida unidirezionale, i media di massa
teoria colpiscono il pubblico come se fosse una massa uniforme passiva e
ipodermica facilmente manipolabile.
Modello Newcombe e Anni 50- Ci si inizia a concentrare sull’importanza del contesto e del codice di
bidirezionale Schramm 60 riferimento, si inserisce il concetto di feedback facendo diventare la
comunicazione un ciclo, i soggetti interpretano i messaggi non li
subiscono. La persuasione supera la manipolazione e tutto si rifà
anche allo studio dei media e del loro utilizzo, si distinguono i fatto
legati all’audience e i fattori legati al messaggio.
Teoria degli effetti Lazarsfeld \ I media non manipolano o persuadono il pubblico allo stesso modo
limitati del media ma anzi possono solo influenzarlo, si sviluppano i leader di opinione.
Two step flow Lazarsfeld 1955 I media comunicano con gli opinion leader che poi interagiscono con
communication le altre persone, in un modello gerarchico, i leader d'opinione sono
tendenzialmente più esposti ai media e hanno la funzione di filtro tra
il media e gli individui ai quali si riferiscono.
Opinion Böckelman 1975 La comunicazione interpersonale si presenta come condivisione di
sharing opinioni più che come strumento in sé.
Modello Waltlawick \ Si avvia un approccio pragmatico relazionale che sposta l'attenzione
relazionale sulla corretta trasmissione, ogni atteggiamento che una persona
adotta nelle interazioni è un messaggio ovvero non si può non
comunicare, attraverso ad esempio la comunicazione non verbale e
il linguaggio analogico e digitale.
Dobbiamo distinguere i rapporti simmetrici e quelli complementari,
con un rapporto paritario o con una disparità di posizione, durante
una conversazione si possono scambiare questi rapporti.
Anche la punteggiatura è fondamentale.
Analisi Fabbri ed Eco 1978 Partono dal presupposto che ai destinatari della comunicazione
semiotica arrivino insiemi testuali e non singoli messaggi, è un paradigma
applicabile alla comunicazione sia di massa sia interpersonale. È un
modello efficace nella comunicazione pubblicitaria.
Agenda setting Shaw 1979 Gli individui tendono ad includere/escludere dal bagaglio di
conoscenze possedute i temi che i media trattano, il processo di
comunicazione non è bidirezionale o circolare ma anche un processo
di cui non si incontra inizio e fine o emittente e ricevente.
Teoria Luhmann \ Fa parte dell'approccio ecologico allo studio della comunicazione che
sistemica vede i media come ambienti in cui abitare, habitat.
La comunicazione pubblica ->

La nascita della comunicazione pubblica in Italia prende il via con la riforma della pubblica amministrazione, nella
quale si afferma il principio di trasparenza il diritto al cittadino di essere informato ascoltato e partecipare ai processi
decisionali e infine il dovere delle istituzioni di garantire il rispetto di questi diritti.

Arena ->

L'essere pubblico e della comunicazione e proprio di altri soggetti che la utilizzano per soddisfare interessi generali,
per cui la comunicazione pubblica si riferisce alle istituzioni pubbliche e alle istituzioni di natura privata.

Possiamo aggiungere anche gli attori del mercato e le imprese orientate al profit, si parla di una comunicazione a
lungo considerata ambigua e che ha assistito ad un uso crescente delle forme pubblicitarie da parte delle aziende,
Mancini definisce la comunicazione pubblica come un'arena dell'attività simbolica di una società in cui sistemi diversi
interagiscono e competono per assicurarsi visibilità e sostenere il proprio punto di vista.

Dunque, alla definizione di comunicazione pubblica dobbiamo aggiungere il fatto che si può attribuire ad essa tutto
ciò che è di pertinenza dello Stato.

Faccioli -> “la comunicazione pubblica è il contesto, lo strumento che permette ai diversi attori che intervengono nella
sfera pubblica di entrare in relazione tra loro, di confrontare punti di vista e valori per concorrere al comune obiettivo
di realizzare l'interesse della collettività”.

Esistono varie aree di competenza della comunicazione pubblica:

- Comunicazione politica -> si distingue per l'oggetto di cui si occupa ovvero interessi generali che hanno punti di
vista contrastanti e comprende partiti, gruppi organizzati e amministrazione pubblica.
- Comunicazione istituzionale -> si occupa di curare un'adeguata informazione delle organizzazioni pubbliche e di
valorizzare l'immagine delle istituzioni.
- Comunicazione sociale -> consiste nelle attività di promozione di argomenti di interesse generale e controversi
come i social problems con l'obiettivo di sensibilizzare e promuovere idee e atteggiamenti.

L'azione comunicativa dei soggetti pubblici è denominata comunicazione di solidarietà o sociale, è molto cresciuta
ed è stata ultimamente rivisitata, la comunicazione istituzionale delle PA è distinta in:

- comunicazione normativa -> i modi in cui le istituzioni rendono visibili i propri atti
- comunicazione dell'attività istituzionali -> l'illustrazione delle attività dei servizi delle PA
- comunicazione di pubblica utilità -> volta facilitare il rapporto con le PA nell'utilizzo dei servizi pubblici
- comunicazione per la promozione dell'immagine -> molto vicino alle imprese

Inoltre, dobbiamo tener conto di una declinazione interna ed esterna all'organizzazione di riferimento, la prima tra
enti e la seconda rivolta ai media e ai cittadini, non sono nettamente separabili.

La PA italiana nel tempo ->

L’evoluzione della PA è suddivisa in tre fasi storiche ognuno con un proprio modello comunicativo:

Periodo Modello Fase


comunicativo
Fine del Dell’informazi Si caratterizza per finalità propagandistiche in cui le PA si chiudono, presenta analogie
regime one negata con la bullet theory e vede i primi ricorsi all’uso di tecniche pubblicitarie e operatori
fascista – delle pubbliche relazioni. L’identità politica e quella amministrativa sono
primi strettamente legate e si considera l’amministrazione come un servizio da offrire.
anni 70 C’è una limitata diffusione dei mass media capeggiati dalla televisione appannaggio
dello stato con scopo educativo.
Primi Informativo a Aumentano offerte e servizi dello stato e dei mass media che diventano sempre più
anni 70 – senso unico autonomi amplificando la comunicazione etero-prodotta, diventa necessario
fine anni informare i cittadini sulle amministrazioni e sui suoi servizi.
80 Il cittadino prende coscienza del suo diritto ad essere informato e inizia un processo
di ascolto ma la comunicazione istituzionale lo vede come passivo, la burocrazia ha
bisogno di un cambiamento.
Anni 90 Della Si considera il cittadino soggetto attivo che necessita di una comunicazione circolare,
comunicazion si diffonde la logica della trasparenza che comporta una scissione tra sfera politica e
e pubblica amministrativa e un aumento della vita associativa dei cittadini.
bidirezionale La rete internet prende il sopravvento sui mass media tradizionali e diventa un mezzo
di comunicazione diretto in cui dialogare e partecipare.
Nel primo decennio del 2000 si creano strutture come l’ufficio relazioni con il pubblico (URP) che dibattono
attorno all’uso di internet, si vengono a costruire anche sportelli per i reclami per attivare una sorta di
partecipazione democratica in rete si tratta di un “modello relazionale” che cerca di favorire il public engagement
superando la visione asimmetrica che si aveva della relazione amministrazione-cittadino.
Oggi la variabile che ha modificato la PA è il passaggio da web 1.0 a 2.0, oggi siamo perennemente connessi per
questo i pubblici dei media non solo non sono passivi ma diventano protagonisti e iniziano a produrre contenuti sia
nel privato che nel pubblico ridefinendo la distinzione tra queste due sfere.

Boccia Artieri -> Con questo cambiamento si afferma una svolta, i cittadini non sono più semplice pubblico ma
soggetti di comunicazione, seguendo una serie di fasi siamo arrivati ad un uso di massa dei media che hanno dato il
via ad una serie di culture partecipative che sono entrate a far parte del quotidiano di ognuno di noi.

CAP. 3

L'evoluzione delle PA In Italia e in Europa hanno accompagnato il processo di sviluppo della comunicazione pubblica
e il processo di modernizzazione, possiamo distinguere due periodi: anni 90 e primi 15 anni del 2000 separate dalla
legge 150 del 2000.

Anni 90 ->

Si inizia a percepire il bisogno di dover modificare la PA italiana, a causa della corruzione nascono movimenti pubblici
che sensibilizzano e promuovono norme per riconoscere alla comunicazione istituzionale il ruolo che merita, le
parole chiave sono: trasparenza, ascolto, semplificazione, partecipazione, valutazione, efficienza ed efficacia.

Legge 142 del 1990 -> dalla quale si è costruito il corpus normativo per modificare il sistema pubblico italiano, qui si
separano politiche e gestione, i controlli di legittimità, i controlli di merito, l'uso della comunicazione in modo
permanente, la garanzia di trasparenza, la semplificazione di norme e procedure e la realizzazione di organizzazioni
burocratiche e flessibili. Ci si concentra sul diritto all'informazione e l'avvio del dialogo con il cittadino.
Legge 241 del 1990 -> norme relative all'obbligo di trasparenza e accesso agli atti di qualsiasi amministrazione,
superando il segreto d'ufficio (per evitare corruzione) impersonalità e responsabilizzazione, ma ciò non allontana dai
rischi poiché non è garanzia di trasparenza, si introduce la necessità di ascoltare i cittadini.

Decreto legislativo del 1993 -> introduce l'obbligo ad aprire le amministrazioni, gli URP e le organizzazioni -> nascono
sportelli informativi numeri verdi… posizionati all'interno delle città.

Tutto ciò comporta una riorganizzazione all'interno delle PA per ovviare alla corruzione, con le leggi 59 e 127 del
1997 si cerca di avviare un processo di semplificazione delle PA.

Infine, ci si concentra sulla partecipazione come principio innovativo legato ai precedenti, è riconosciuta come ruolo
attivo esercitato dai cittadini per valorizzare la sfera pubblica, questo principio viene valorizzato da quello di
sussidiarietà introdotto nel 2001 che legittima i cittadini ad esercitare direttamente i compiti sociali.

Legge 150 del 2000 ->

“Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”, compare la distinzione
fra attività di informazione e di comunicazione nella PA riconosciute come attività dell'azione di governo.

La comunicazione diventa obbligo istituzionale e imprescindibile, vengono elencati gli strumenti attraverso i quali
gestire le azioni informative come le pubblicità, le attività promozionali, le manifestazioni…

Informazione Comunicazione
Destinatari Mass media Cittadini imprese associazioni e dipendenti
Soggetti che informano Portavoce e ufficio stampa URP
Questa distinzione oggi non è attuale perché è impossibile distinguere nettamente informare e comunicare, nel
momento in cui la PA mette in circolazione informazioni svolge attività di informazione finalizzata alla trasparenza
amministrativa se invece comunica informazioni per modificare i comportamenti allora si tratta di comunicazione.

Anni 2000 fino ad oggi ->

Dal 2000 si è avuta una progressiva adozione di provvedimenti che si muovono su:

- E-government -> l'applicazione delle tecnologie alle trasformazioni fra cittadini e pubbliche amministrazioni per Commentato [lm3]: l'ambito disciplinare relativo alle
renderle più rapide ed efficienti. attività delle amministrazioni pubbliche realizzate
grazie all'ausilio delle reti telematiche e della rete
- E-democracy -> la possibilità che le tecnologie offrono di ampliare la democrazia deliberativa. Internet in particolare.

Questi due percorsi sono complementari e mirano alla trasparenza amministrativa possiamo distinguere due periodi: Commentato [lm4]: la partecipazione dei cittadini alle
attività delle pubbliche amministrazioni locali ed ai loro
processi decisionali attraverso l'utilizzo delle nuove
2000-2007 2007-… tecnologie della comunicazione.
1.0 -> Basanini adotta il primo piano per l’e- Con la crisi economica si avvia un nuovo periodo aperto dalla
government nazionale, fissa una nuova riforma Brunetta con l'operazione trasparenza che si pone
strategia e una nuova visione del ruolo delle l'obiettivo di misurare la produttività degli uffici pubblici
nuove tecnologie della comunicazione, i tre prevedendo un nuovo sistema di valutazione delle attività
obiettivi sono: amministrative, i focus sono l'efficienza della performance, la
- migliorare l'efficienza delle amministrazioni valutazione della trasparenza e la responsabilità prevedendo
- offrire servizi integrati sanzioni in caso di trasgressione, (trasparenza = accessibilità
- garantire l'accesso telematico alle totale da parte dei cittadini alle PA).
informazioni L'accessibilità è garantita sia online sia fisicamente, nel 2009
questo documento delinea due prospettive: viene sostituito il centro nazionale per l'informazione della PA
- il rapporto tra PA e cittadini è da realizzare con DigitPA, che deve contribuire a creare valore per i cittadini.
con le nuove tecnologie Il digital government prevede una revisione del CAD che deve
- è necessario il coordinamento delle diverse modificare la firma elettronica e avviare un processo di
tecnologie di e-government dematerializzazione dei documenti, nel 2010 viene adottata la
le tecnologie necessarie perché si realizzi sono: PEC (posta elettronica certificata) e nello stesso anno vengono
- le tecnologie di identificazione dei cittadini anche adottate le linee guida per i siti web della PA che
- le tecnologie front Office (siti e portali) regolamentano criteri e strumenti.
- le tecnologie di back Office (bacheche dati) Durante il governo Monti si è avviato un processo chiamato
- le tecnologie infrastrutturali semplifica Italia che ha prodotto interventi per modernizzare la
1.1 -> dal 2003 inizia una fase in cui si evolvono PA ampliando l'agenda digitale e creando una cabina di regia per
le strategie già approvate e si sviluppa coordinare le azioni degli attori dell'agenda digitale EU.
l'autonomia degli enti locali (delle regioni) per Gli aspetti dell'agenda digitale più importanti sono la banda larga,
garantire interconnessione fra sistemi e gli open data, il cloud computing, le smart communities e lo
razionalizzazione degli sprechi e delle risorse, sviluppo delle smart cities.
nella relazione tra PA e cittadini si accentuano Questi processi di innovazione tendono a non realizzarsi e a
gli standard di sicurezza, la definizione di un subire ritardi poiché se ne parla in termini propagandistici senza
modello comune per la creazione dei siti, la pensare alla loro concreta realizzazione, nel 2012 il decreto-legge
realizzazione di sistemi federati e di architettura crescita 2.0 contiene misure per la creazione di un documento
di sistema condivise. digitale unico che rende obbligatorio la procedura di acquisti
Si cerca di coinvolgere Internet, la tv digitale e online da parte delle PA, gli open data diventano uno strumento
le piattaforme di telefonia mobile, si vogliono di sviluppo economico e sociale, il Governo Monti si conclude con
disciplinare le PA sui social per consentirne la la direzione della legge anticorruzione.
fruizione, nel 2005 il codice Secondo il principio dell'accountability il cittadino deve poter
dell'amministrazione digitale (CAD) diventa uno sempre accedere all'operato delle PA e le istituzioni devono
strumento normativo finalizzato a superare le rendere conto ai cittadini del loro utilizzo delle risorse pubbliche,
difficoltà istituzionali presenti nelle PA nel il modo in cui questi processi sono attuati comportano criticità e
processo di digitalizzazione. sono state integrate nel 2010 all'interno dei processi della
questo processo è stato seguito e coadiuvato da commissione europea.
un processo analogo presente in Europa.
2014
Si avvia una nuova riforma della PA che interviene su tre filoni:
- il rapporto tra i cittadini e la pubblica amministrazione
- rendere maggiormente competitivo il paese
- riorganizzazione dello Stato e dei lavoratori pubblici
Nei decreti del 2016 è stato introdotto un PIN unico per accedere a qualunque servizio (lo SPID) che permette l’uso
dei software open source nelle PA, con ciò si raggiunge una completa dematerializzazione anche in relazione ai
pagamenti, anche grazie alla moneta elettronica.
L’adeguamento di questo sistema prevede un profilo: tecnologico (hardware e software) organizzativo e giuridico.
Ufficio stampa e portavoce ->

L’ufficio stampa svolgeva un lavoro di cura dell’informazione di routine condizionato dalla politica ma con la legge
150 del 2000 ha acquisito maggiore autonomia e indipendenza dividendosi in:

- Ufficio stampa -> svolge attività di informazione di tipo istituzionale, è guidato da un capo-ufficio che collabora
con un addetto stampa (che devono essere iscritti all’ordine dei giornalisti) proprio a causa della sua distanza dai
vertici politici il personale dell’ufficio stampa deve prescindere dalla situazione politica.
L’informazione che promuove deve essere indispensabile, credibile, efficace, veritiera, attendibile e completa le
notizie da selezionare sono quelle che hanno un impatto sulle amministrazioni del territorio, è importante il
feedback.
Il compito dell’ufficio stampa deve essere peculiare a ciascuna amministrazione e si deve dotare di ogni media.
Il comunicato stampa è uno strumento informativo rapido che proviene da fonti attendibili, è il resoconto di un
avvenimento già successo o la descrizione di un evento che si deve verificare, senza opinioni, deve essere inviato
a destinatari tipici e atipici.
La conferenza stampa è uno strumento che consente di avere un rapporto diretto con i rappresentanti dei mezzi
di informazione per diffondere notizie rilevanti e sicure che riguardano le istituzioni, richiede tempo ed energie e
se ne deve fare un uso più attento.
- Portavoce -> si occupa delle informazioni politico istituzionali, è un professionista che coordina l'organizzazione
di un vertice per compiti di collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico istituzionale con gli organi di
informazione, può essere assunto dall’esterno ed è incompatibile con l’attività dei media.

Ufficio stampa 2.0 ->

L’informazione istituzionale oggi prende spazio in rete, con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico attraverso forme di
web journalism, blogger, comunità online, cittadini, l’ufficio stampa deve sapersi posizionare nelle sfere pubbliche
attraverso i contenuti.
I principi alla base della comunicazione rimangono: obiettività, riconoscibilità, persuasività, credibilità, accessibilità e
tempestività, si deve avviare un nuovo approccio strategico che si mette in atto attraverso una maggiore
collaborazione e sinergia con la struttura di comunicazione.

URP (ufficio relazioni con il pubblico) ->

Introdotto nel 93 assume un ruolo chiave nel rendere la comunicazione una funzione delle PA, il suo obiettivo è
quello di garantire i diritti di trasparenza e di accesso, ha una doppia natura: è una struttura di comunicazione per le
istituzioni ed è una struttura che permette la produzione di valore aggiunto per il cittadino e per l'organizzazione.

Con l’URP sono stati introdotti nuovi compiti divisi in sei aree:

- Nuovi diritti -> l'attuazione il controllo e la verifica delle procedure per garantire la partecipazione, l'accesso agli
atti, la trasparenza, la semplificazione.
- Relazioni esterne -> si devono garantire i contatti con i cittadini al front Office
- Relazioni interne -> relativi alle aree di comunicazione che hanno l'obiettivo di sviluppare l'interattività tra gli
uffici e hanno il compito di tutelare i diritti degli operatori
- Ascolto e customer satisfaction -> l'utilizzo di strumenti e tecniche per creare un rapporto tra chi eroga e chi
fruisce del servizio
- Comunicazione istituzionale -> l'esigenza di comunicare con un rapporto diretto senza la mediazione di altri
organi permettendo una comunicazione bidirezionale
- Rapporti con i mass media -> cercando di veicolare messaggi di qualità

Sono stati creati profili professionali per questo ufficio e sono stati fissati i criteri per la formazione del personale.

L'URP deve promuovere un criterio di comunicazione pubblica integrata seguendo alcune dimensioni:

A. comunicazione integrata istituzionale/d’immagine -> Deve esprimere un'immagine unitaria coerente e veritiera
attraverso l'adozione di politiche di comunicazione coerenti in grado di esprimere i valori.
B. comunicazione integrata di servizio/operativa -> ogni servizio presenta una dimensione hard (tecnica) e una soft
(di cessione di immagine), queste due vanno integrate in modo continuativo, la comunicazione deve seguire
delle fasi come quella di introduzione che promuove la sua immagine e l'accessibilità, quella di crescita che
spiega le opportunità del servizio e quella di maturità in cui viene perfezionata.
C. comunicazione integrata interna/esterna -> è importante rendere coerenti le attività di comunicazione interna
ed esterna che non sono sempre facilmente distinguibili a causa del fatto che i dipendenti sono anche i cittadini
D. comunicazione integrata/organizzativa -> è necessario che si evitino separazioni fra le strutture e le professioni,
si devono coordinare all'interno dell'ente
E. comunicazione integrata interistituzionale orizzontale/verticale -> il coordinamento fra istituzioni dello stesso
livello o di livelli diversi
F. l'integrazione degli strumenti di comunicazione e la multimedialità -> è necessario che ci sia un utilizzo
contemporaneo di diversi strumenti di comunicazione per raggiungere uno stesso obiettivo, la trasformazione
dei media ha comportato un processo di domesticazione delle tecnologie di rete, la struttura di comunicazione
utilizzata oggi funge da filtro tra esterno ed interno.

L’URP Impiega un mix comunicazionale:

- con un rapporto personalizzato di tipo orale tramite contatto diretto o contatto telefonico
- con un rapporto interpersonale tramite reti informatico telematiche e social
- con comunicazione scritta tradizionale o digitale
- con l'uso di mass media
- con l'uso degli strumenti digitali
- con il contatto con i cittadini tramite piattaforme digitali, app e dispositivi mobili

Lo sportello pubblico è un luogo di accesso informativo, dibattito e rivendicazione, permette una partecipazione
immediata non possibile attraverso altri mezzi, il web 2.0 ha permesso una comunicazione pubblica ubiqua e ciò ha
bisogno di coordinamento e di criteri guida diffusi nell'utilizzo della rete.
L’URP Deve essere inteso come una struttura ai confini dell'organizzazione che permette la sintonizzazione con
l'ambiente dal quale può arricchirsi, si deve avvalere di un contatto continuo e di una relazione con gli elementi
dell'organizzazione, i cittadini partecipano alla creazione di un dominio che si esplica in servizi e norme.

Deve diventare un luogo di produzione di senso attraverso un back Office e un front Office in costante relazione con
la rete, a causa però della cultura organizzativa dominante stenta a realizzarsi.

Sportello polifunzionale 3.0 dell'URP ->

Rappresentano l’unificazione del front Office in un unico punto a cui si accede dal sito istituzionale, è in linea con il
processo di e-government poiché crea un unico punto di accesso ai servizi permettendo lo svolgimento di pratiche
interamente online, è uno sportello intelligente il cui obiettivo è quello di soddisfare il cittadino in ogni suo bisogno e
gestisce i rapporti con questi attraverso i social.

È importante il coinvolgimento del personale amministrativo nella fase di progettazione e avvio di questi sportelli,
perché funzionino i requisiti sono la centralità della persona e della relazione e la pianificazione delle attività a
supporto dello sportello.

È necessario pianificare una comunicazione che accompagni la vita dello sportello in quanto servizio pubblico in tutte
le sue fasi e diffondere una volontà di diventare un'amministrazione aperta.

Comunicazione interna ->

È importante che sia svolta in modo costante per diventare uno strumento strategico, si deve passare da una
comunicazione interna burocratica e formale ad una pratica per stimolare il cambiamento della burocrazia.

Si vuole stimolare un senso di appartenenza che valorizza l'identità, le competenze e la responsabilità del personale,
deve diventare partecipe dei processi amministrativi.

la comunicazione interna deve garantire la collaborazione tra settori uffici e servizi attraverso l'esplicitazione degli
obiettivi e la promozione di modalità di lavoro che sfruttano la comunicazione della vision e della mission.

È fondamentale usare un approccio di comunicazione integrata tra interna ed esterna, la prima si può definire come
l'insieme delle attività specialistiche di comunicazione per supportare il funzionamento e il successo delle
organizzazioni, le sue attività si possono dividere in:

- comunicazione strategica -> riguarda le attività indispensabili per far conoscere l'organizzazione e gli strumenti
che utilizza (la comunicazione interpersonale installata tra i manager e le persone con cui collaborano)
- comunicazione creativa -> si realizza in contesti formali/informali con lo scopo di permettere la diffusione di un
sapere innovativo favorendo la cooperazione lo scambio
- comunicazione della conoscenza o formativa -> è l'insieme delle modalità degli strumenti di comunicazione
attivati per diffondere competenze relazionali/interpersonali
- comunicazione funzionale -> riguarda la cura della circolazione delle informazioni operative i suoi strumenti sono
mail intranet, circolari informative, riunioni manuali e bacheche.

Dobbiamo aggiungere due colonne della comunicazione interna: l'ascolto e il management della comunicazione.
Inoltre, gli strumenti di comunicazione si possono distinguere in scritti, parlati, immagini e strumenti tecnologici.

Questi strumenti devono essere regolamentati nel loro uso per accertarsi un buon funzionamento, nelle
amministrazione più grandi esistono uffici appositi.

CAP. 4

Open data -> Commentato [lm5]: alcuni tipi di dati (informazioni,


dati numerici, ecc.) che possono essere liberamente
Oggi si affermano come nuovo paradigma dell’innovazione digitale e rendono pubblici e utilizzabili i dati per utilizzati, riutilizzati e redistribuiti, secondo le indicazioni
presenti nella licenza d'uso
permettere alle PA maggiore trasparenza, accountability e responsabilità.

I vantaggi sono legati all'apertura dei dati grezzi perché si crede che favoriscano trasparenza e oggettività e anche
che accrescano le forme di democrazia partecipativa inclusiva.
Dobbiamo equilibrare democrazia rappresentativa e partecipativa tramite l'aumento del coinvolgimento dei
cittadini, questi dati non possono essere considerati grezzi poiché non sarebbero funzionali agli obiettivi elencati.

Gli anni successivi gli open data sono stati intesi come un processo unidirezionale di pubblicizzazione di informazioni
online, ma le PA devono chiedersi come i cittadini e le imprese consultino questi dati e come creare percorsi che li
rendano facilmente accessibili ed utilizzabili.

Per questo si chiede ai cittadini di fornire suggerimenti, con l'obiettivo di evitare operazioni di facciata che in realtà
limitino le potenzialità degli open data o che producano overload informativi.

Accountability -> Commentato [lm6]: La responsabilità, da parte degli


amministratori che impiegano risorse finanziarie
E l’assunzione di responsabilità da parte delle PA nei processi decisionali e consente di rendere conto ai cittadini pubbliche, di rendicontarne l'uso sia sul piano della
regolarità dei conti sia su quello dell'efficacia della
delle modalità con cui vengono amministrate le risorse pubbliche, tutto con la finalità di permettere ai cittadini di gestione.
valutare l'operato delle PA.

È una visione che si afferma negli anni 90 e permette di superare i sistemi di rendicontazione tradizionali.

Oggi attraverso questi modelli è possibile ricostruire le azioni della PA che permettono l’applicazione di bilanci
specifici, per rendere questi servizi accessibili a tutti è necessario avviare processi di multicanalità.

Smart cities ->

O Città digitali permettono l'offerta di servizi pubblici online con la creazione di reti civiche considerate gli embrioni
della città digitali, Rovinetti le definisce “un sistema telematico locale che mette a disposizione degli utenti
informazioni e servizi forniti dalle autorità pubbliche e dalle imprese… consentendo a tutti di partecipare a discussioni
di gruppo di comunicare e di navigare.”

Tutto ciò è possibile solo in un contesto in cui le amministrazioni si basano sull'innovazione e sul dialogo, al contrario
se si usa la logica del sito vetrina non sarà possibile raggiungere questi obiettivi, con l'evoluzione del web 2.0 le reti
civiche hanno continuato e continuano ad essere il luogo in cui confluiscono nuove idee e in cui si coordina il
coinvolgimento dei cittadini.

Il concetto base delle smart City è quello di digitalizzare le aree urbane nell'ottica dell'ecosostenibilità, oggi questa
espressione è utilizzata in relazione a vari ambiti, permettendo la nascita di concetti come quello di intelligenza
collettiva o connettiva.

Queste idee si ritrovano anche all'interno dei documenti dell'unione europea anche se l'impatto sociale delle
tecnologie si presenta in modo diversificato a seconda del territorio (digital divide).

È necessario sviluppare il public engagement da parte della PA, amplificando il coordinamento e lo stimolo alla
partecipazione dei cittadini nella gestione del bene comune, questo può prendere vita dalle istituzioni ma anche dal

basso, ad esempio, nelle pratiche di crowdsourcing e co-design dei servizi di pubblica utilità.

La collaborazione si basa sul rapporto di fiducia e responsabilità reciproca ed è definita come la manifestazione di
interesse formulata dai cittadini attivi volta a proporre interventi di cura o rigenerazione dei beni comuni urbani, la
comunicazione assume un ruolo fondamentale per agevolare la relazione tra gli attori.

Social network sites SNS ->

Dalla nascita di Twitter e Facebook fino alla molteplicità di piattaforme in cui ci imbattiamo oggi, la velocità con cui
queste piattaforme si evolvono non si concorda con la velocità di assimilazione di queste da parte delle PA.

Le PA devono intendere i social come un'opportunità con la possibilità di svolgere una serie di attività come:

- aumentare la trasparenza -> si possono utilizzare i SNS per far conoscere ai cittadini gli atti e i documenti delle
amministrazioni, inoltre permettono un dialogo che promuove l'apertura dei confini tra le istituzioni e i cittadini
dando alla trasparenza un nuovo significato (da obbligo a strumento).
- supportare la comunicazione di crisi e la gestione delle emergenze -> in situazioni di emergenza possono
diventare sistemi relazionali di aiuto reciproco aiutando gli interventi di soccorso per le persone in difficoltà, le
prime esperienze sono stati i governi statunitensi e australiani.
- Costruire e mantenere relazioni con i cittadini -> si avvia una comunicazione più diretta che permette ai cittadini
di mettersi in gioco, nonostante sia necessario adottare una serie di regole condivise.
- ascoltare i cittadini monitorare il loro punto di vista -> i social si prestano a supportare un lavoro di ascolto, di
feedback in relazione ai bisogni dei cittadini, si devono usare i social come se fossero focus Group o questionari.
- supportare i processi partecipativi -> supporto dell'attività di Citizen sourcing e di coinvolgimento dei cittadini nei
processi decisionali di tipo inclusivo.
- rendere protagonisti cittadini delle campagne istituzionali-> la PA avvia campagne di comunicazione sempre più
numerose per dare visibilità ad eventi o iniziative, per sensibilizzare, cambiare comportamenti e fare interessare
ai social problems, è importante però che i cittadini non si trovino di fronte a messaggi confezionati provenienti
dall'alto (perdono efficacia), devono diventare co-autori attraverso processi di Peer Communication.
- favorire la comunicazione interna -> i social si possono utilizzare a supporto di attività di coordinamento dei
gruppi tra professionisti, per la condivisione di conoscenze lo sviluppo di comunità tra dipendenti.

La presenza sui social non è garanzia di costruzione di un'immagine positiva, sono il livello e la qualità della presenza
ad incidere sulla credibilità, sull’affidabilità e sulla fiducia.

È importante raggiungere un livello di consapevolezza della gestione della propria presenza sui social, Dal 2008 ad
oggi la PA italiana ha attraversato tre fasi:

1. Fase dell’intraprendenza e della sperimentazione -> Nei primi anni di vita di Facebook le amministrazioni
pubbliche si sono affacciate a questa piattaforma in modo spontaneo aprendo profili Facebook o Twitter in stile
personalistico, ciò ha portato ad una balcanizzazione dei social in cui questi erano utilizzati per comunicazioni
unidirezionali, In Italia vi è stata una carenza della visione strategica sull'uso di alcuni di questi strumenti.
Si tratta di una fase definita wild West dei social media utilizzati dai dipendenti creativi che li hanno sperimentati
in contesti non lavorativi. Molte istituzioni si trovano ancora in questa fase.
2. Fase di domesticazione “order from caos” -> un tentativo di razionalizzare la presenza istituzionale sui social e in
alcuni casi è ancora in atto, soprattutto nelle PA in cui permane il digital divide.
3. Fase dell’instituzionalization -> fase in cui la dirigenza delle pubbliche amministrazioni interviene per rimuovere
gli usi inappropriati dei social adottando regole precise.

Conclusione

Piano di comunicazione ->

La comunicazione pubblica ha bisogno di affrontare una serie di provvedimenti attraverso figure specializzate per
migliorarsi, per questo è necessario creare piani di comunicazione, questi devono passare per sette fasi:

1. Analisi dello scenario -> costruire il frame in cui si dovrà agire acquisendo informazioni sull’ambiente
individuando opportunità e ostacoli delineando un contesto di riferimento, o di settore o organizzativo.
Nell’analisi del contesto interno si devono individuare i punti di forza e quelli di debolezza, si devono mappare i
bisogni e analizzare le varie strategie, infine si devono analizzare le possibilità di posizionamento online e offline.
2. Individuazione degli obiettivi di comunicazione -> si devono distinguere gli obiettivi strategici da quelli operativi
facendo si che siano sempre concreti e realizzabili, ne esistono di vari tipi: di tutela e garanzia dei diritti della
relazione tra pubblico e privato, di identità e di immagine, di policy, di miglioramento della qualità dei servizi e
delle prestazioni e di promozione.
3. Individuazione del pubblico target -> il pubblico di riferimento deve essere diviso in gruppi omogenei e
significativi, per farlo esistono vari modi: o si suddivide la popolazione su base geografica, sociodemografica,
psicografica, in base al comportamento di fruizione, in base ai benefici ricercati e nel modo di utilizzo. Dobbiamo
poi distinguere i macro-segmenti di pubblico ovvero i beneficiari, le istituzioni, i media mainstream e gli influenti.
4. Scelta delle strategie -> la scelta delle attività degli strumenti di comunicazione più efficaci per raggiungere gli
obiettivi, le scelte consistono in una serie di decisioni che indicano su quali fattori è necessario agire per ottenere
i risultati attesi, è necessario evitare la propaganda e si deve scegliere una modalità di contatto nei confronti dei
pubblici (interazione diretta o mediata, azione su vasta o piccola scala, on o off line). Inoltre, si deve scegliere se
utilizzare uno stile educativo, informativo, di intrattenimento divertimento ho una strategia mista.
5. Definizione del contenuto -> scegliere le informazioni messaggi che si intendono mettere in gioco rispetto agli
obiettivi al target e alle strategie scelte, i messaggi devono essere di parte, chiari, riconoscibili, persuasivi,
credibili, tempestivi, accessibili e trasmessi attraverso un linguaggio comprensibile, il messaggio deve essere
adattato alle forme e ai mezzi di comunicazione inoltre devono essere evitati messaggi banali o noiosi.
6. Individuazione delle azioni e degli strumenti di comunicazione -> è utile adottare un criterio di multicanalità e
ricorrere a più strumenti di comunicazione, i criteri con cui suddividere gli strumenti di comunicazione sono vari:
- comunicazione diretta -> rapporto faccia a faccia
- comunicazione mediata ma personalizzata -> il contatto che avviene tramite mezzi pubblicitari e informativi
coerenti con la tipologia di destinatario del messaggio, ad esempio, il direct-mailing che oggi si avvale delle
nuove tecnologie in modo imprescindibile, in quest'area troviamo anche le pubblicazioni periodiche, le
newsletter, notiziari, bollettini e riviste specializzate, la cui caratteristica fondamentale è la periodicità.
esiste una forma di comunicazione a metà tra diretta e indiretta personalizzata ovvero quella che si avvale di
canali sociali organizzati di comunicazione che forniscono informazioni sulla PA tramite associazioni di cittadini e
sfruttano queste reti di contatti, comprendono anche canali informativi che offrono informazioni uno a tanti,
canali informativi specifici di un servizio, canali One to One, canali relazionali, canali transattivi.
- comunicazione indiretta -> comprende due macrocategorie: la pubblicità tradizionale e la promozione
istituzionale, inoltre troviamo l'advertising pubblico che si avvale di modalità social online, per tutto ciò è
necessario tener conto dei tempi e delle risorse economiche ed umane necessarie per la realizzazione di queste
attività.
7. Valutazione -> per capire l’impatto che ha suscitato l’iniziativa, deve essere sottoposta a verifica.

Laboratori ->

MEF e https://uniroma1itmy.sharepoint.com/:b:/g/personal/ruci_1908928_studenti_uniroma1_it/EcEejZZtanBBm6Q- Buono


zuZGbswBR8hH_tW2yrmRN7egO48h7w?e=1Qn5oZ
NADEF
Prototipo https://drive.google.com/file/d/1TXJcHmySkVjR0_Ll5nEWWXilMfMyNHG4/view?usp=sharing Buono
comunicato
stampa
Piano di https://docs.google.com/presentation/d/1YeI_qrPryXS2cHrnEJtGUKlWVGIbDrMM/edit?usp=sharing&ouid=103474402632 Buono
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comunicazi
one MUR
Universitaly https://drive.google.com/file/d/1JL4TH0VQKW8TbkztaJy63YChzmHDC2pi/view?usp=sharing Buono
Art bonus https://drive.google.com/file/d/1bkreIlqg8CGUZPIkxkliy8Zsld6FiisL/view?usp=sharing Buono
Bilancio di https://drive.google.com/file/d/1a-V8R56qbkGQ89B-FSI3R8GIxRsBC1Hq/view?usp=sharing Sufficie
mandato nte
giunta
Zingaretti
Domande:

- Differenza tra comunicazione pubblica e d'impresa


- Tappe più significative del sistema normativo
- Problemi che creava la mancanza del principio di segretezza (Bentham e il Panopticon, osservazione -> rispetto
delle regole)
- Come cambia la segretezza con l'innovazione della PA
- Le URP (gli strumenti di cui si avvale, le sue funzioni)
- Legge che ha garantito il vero cambiamento della PA (legge 150)
- I modelli di comunicazione utilizzati nella prima fase della comunicazione pubblica
- Pensiero weberiano (burocrazia)
- Accountability, come si concilia con le smart cities, con la trasparenza e con la società post-moderna
- Civic engagement
- Amministrazione pubblica negli anni 90 (riferimenti normativi)
- Definizione di comunicazione pubblica convincente
- Cos’è la comunicazione interna
- In che modo la riforma brunetta ha impattato sulla trasparenza
- Il modello bidirezionale della comunicazione
- Cittadinanza dopo moderna
- Come si struttura un piano di comunicazione multicanale nella PA (Laudonio)
- I rischi della retorica dell’innovazione (propaganda, tutta teoria)
- Riforma della legge 150 (i suoi limiti)
- In che modo si può implementare l’accountability con gli open data
- L’uso principale degli open data oggi (Laudonio)
- Le fasi della comunicazione pubblica
- Sportello polifunzionale 3.0
- Come si considerano pubblico e privato nello stato moderno
- La ricerca è -> i limiti della strategia utilizzata (Laudonio)
- Le caratteristiche della e-democracy e le sue differenze dalla e-governance
- Ecosistema mediale cosa ha di nuovo
- Differenza tra comunicazione pubblica e sociale
- La sfera pubblica nell’epoca moderna
- Definizione di burocrazia, funzioni e compiti
- Il lavoro da fare per preparare un comunicato stampa e le caratteristiche di cui ha bisogno (Laudonio)

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