Sei sulla pagina 1di 7

TSMS

DUE TIPI DI SOCIETÀ

- Semplice: divisione lavoro bassa, posizione lavorativa molto simile, densità bassa, prevale una
coscienza collettiva (basata sul NOI), forma di solidarietà meccanica. Chi viola le norme produce una
rottura delle norme collettive, che influiscono su tutta la società, la legge è volta a tutelare la
collettività.

- Complessa: divisione lavoro alta, posizione lavorativa differenziate e connesse, densità alta,
individualizzazione delle coscienze (basata sull’IO), forma di solidarietà organica. Se violiamo una
norma causiamo danno a un altro membro della società, le leggi devono restituire alla vittima ciò che
gli è stato tolto.

Elementi disarmonici frutto di conflitto e mancata integrazione = anomia, scrive le regole del metodo
sociologico, c’è un ordine morale, insieme di regole che guidano gli individui, c’è bisogno di studiarle e
conia il “fatto sociale” Sociologia studia ai fatti sociali = modi di agire pensare e sentire esterni all’individuo;
eppure, dotati di un potere di coercizione in virtù del quale si oppongono su di lui. Non è psicologia, non mi
interessa il singolo, mi interessano i modi esterni e gli elementi che accomunano i singoli e che originano da
fuori, preesistono e si impongono |FATTI SOCIALI ESTERNI, ASTRATTI E COERCITIVI|

Valore = modo di sentire esterno all’individuo che egli fa proprio. Per imporre un valore si usano
educazione e propaganda

COME SI STUDIANO I FATTI SOCIALI? Si studiano come se fossero cose, descrivendoli e misurandoli, con
statistiche sociali. Se devo interessarmi ad un aspetto interpretativo mi interessa la funzione nella società
per ogni fatto sociale. Durkheim come padre della sociologia moralista.

Funzione della devianza dalle norme serve per innovare. Il mutamento passa attraverso la rottura delle
norme. Se si installa un nuovo ordine morale è perché qualcuno ha deviato dall’ordine morale precedente.
Devianza è il principale meccanismo con cui le norme si rinforzano.

Devianza => sanzione + sensazione di rottura della norma => rinforzo della norma.

Fatto sociale è un termine ormai desueto, non più utilizzato, al contrario di “ISTITUZIONE SOCIALE”. Fatto
sociale comprende molti concetti, come “ruolo”, “istituzione sociale” e “norma sociale”. Istituzione sociale
comprende una vasta gamma di fenomeni (valori, famiglia, religione, etc.), è un insieme di norme e
pratiche, con carattere durevole e sovraindividuale, che esprimono un certo potere sugli individui
costituendo i campi di condizioni entro cui si situa l’agire, ovvero, definiscono gli spazi di azione che hanno
gli individui. La sociologia è una forma di studio scientifico della realtà.

La sociologia studia le istituzioni sociali  concetto fondativo nella sociologia di DURKHEIM

 Primo ricercatore empirico sociologico, vuole dimostrare che anche il suicidio è un fatto sociale,
poiché risente anch’esso di vincoli che si impongono sull’individuo. Diversi paesi hanno diversi tassi
“suicidogeni”, assembla personalmente le tabelle per ogni paese che comprende nella ricerca. Si
chiede se le regolarità nel tasso si possono spiegare con fatt(or)i sociali.

Durkheim sta applicando il metodo sperimentale senza poterne manipolare le variabili. Si muove
da una teoria generale, secondo la quale i comportamenti sono regolati dalla coesione sociale e ne
trae (ipotesi) che il fatto più individuale tra tutti, il suicidio, è un fatto sociale. Prende un caso
estremo e lo prende come esempio.
Con un’analisi empirica comparata quantitativa (la prima in assoluto) prende i dati statistici e le
loro relazioni, come co-variano (variano assieme), confronta tassi suicidogeni e altri fattori (clima,
ruolo nella società, ereditarietà, appartenenza di comunità protestanti, matrimoni, economia, etc.)
per spiegare i suicidi.

Durkheim osserva che i mutamenti del ciclo economico, sia in positivo che in negativo, aumenta
il tasso dei suicidi, così come l’appartenenza a comunità protestanti.

Comunità protestanti caratterizzate da:

- Libero esame, chiamato da solo a interrogarsi davanti a dio


- Meno guide delle leggi e delle gerarchie
- Più individui tutti uguali
- minor peso della tradizione e non consolidata
- Minore integrazione sociale
- Minor accompagnamento come comunità
 Suicidio egoistico = suicidio di un individuo solo, con una bassa integrazione sociale

Mutamenti del ciclo economico:

- Gli individui vedono il loro destino come qualcosa di imprevedibile, perché osservano le altre persone
arricchirsi o perdere tutto
 Anomia
 Suicidio anomico = forma di suicidio derivante dall’assenza o contraddizione delle regole

(es.) Kamikaze, martirio, Harakiri:

- Credenza talmente alta in una causa\religione che l’individuo è pronto a morire per questa
- Vergogna causata da un sentimento di inferiorità o da senso di non essere all’altezza
 Suicidio altruistico = forma di suicidio derivante dalla troppa adesione o pressione delle norme

I fatti esterni portano l’individuo a prendere la decisione di suicidarsi => suicidio = fatto sociale

Obiezione! trovare una correlazione tra due fenomeni non significa che il primo causa il
secondo, statistiche della ricerca poco precise, nessuna spiegabile correlazione di causalità tra
fenomeni.
Nel suo ultimo lavoro Durkheim si occupa de “le forme elementari della vita religiosa”, poiché:

- la religione è un fatto sociale


- un fenomeno molto duraturo
- un collante sociale
- vive in un periodo in cui la religione perde peso e aderenza, le credenze si ritirano nella sfera del
privato, nascono sempre più istituzioni laiche.

Studia la religione:

- In chiave comparata
- Usando una mole enorme di materiali etnografici esistenti

 Arriva a identificare elementi chiave delle religioni, che sono comuni a tutte:
- Netta distinzione tra sacro e profano
- Credenze e riti, che (ri)creano un ordine collettivo
- Funzione di preservare ideali collettivi, conservatrice
- Si adora in realtà la società stessa, la sua potenza trascendente

 Al centro della religione c’è il preservare la società e la collettività

 Con la secolarizzazione tutto questo si riduce, poiché si riduce lo spazio delle norme sociali che
accomunano gli individui e quindi anche la tendenza a preservare la collettività

Con la nascita degli stati moderni, nascono forme di sacralità laica che hanno la stessa funzione che la
religione aveva in precedenza => sostituti funzionari

Due aspetti paradossali che porteranno alla sociologia contemporanea:

- Critica le religioni, svelandone il vero contenuto, però ne riconosce l’effettiva funzione e il ruolo
cruciale per l’integrazione sociale => mina la religione
Nel momento in cui un sociologo della conoscenza svela questa cosa ne mina il potere coesivo stesso.
- Sociologia minata per lo stesso principio, quanto è credibile una disciplina se chi la pratica usa le stesse
lenti di chi vive nella società? Quanto un sociologo è capace di distanziarsi e non farsi influenzare? =>
pone i fondamenti per la sociologia della conoscenza

MARX

Influenza enorme sulla politica, non si definisce sociologo, ma economista, filosofo, storico e attivista,
giornalista e politico. All’inizio vuole criticare l’economia politica, lavoro volto a dimostrare quanto è
sbagliata. Visione non asettica dello scienziato sociale, visione immanente della filosofia, non si tratta di
interpretare un cambiamento, ma di produrlo.

Marx analizza il capitalismo, ma prima di tutto, i modi di produzione. Scrive il manifesto del partito
comunista, rende scritto e pubblico il pensiero dei comunisti da contrapporre alla favola dello spettro del
comunismo.

I modi di produzione sono i modi con cui una società fa fronte all’esigenza di produrre e distribuire i beni.

 Adattamento

Marx cerca gli elementi costanti e comuni a ogni paese ed estrapola ciò che è stabile, guardando
empiricamente i fenomeni, insieme che varia nel tempo di due elementi fondamentali.

 Struttura sociale = mezzi di produzione x rapporti di produzione

Mutamenti storici sono mutamenti nella storia della società, non un flusso di cambiamenti legati al mondo
delle idee, ma la storia è legata a come cambia il rapporto tra i due elementi.

Operai che devono sopravvivere sono uno strumento di lavoro, così come ciò che serve a mantenerlo.
Spirale produttiva sempre più accelerata, si produce per poter produrre di più, scambio tra capitalisti e
proletari è un rapporto che passa attraverso il denaro, fortemente monetarizzato.

WEBER

- Atto economico capitalistico si basa su un’aspettativa di un guadagno di scambio, in forme pacifiche


- Attori tipici del capitalismo = imprenditori
- Al centro del profitto non c’è lo sfruttamento + profonda razionalizzazione del lavoro e dei modi di
produzione
- Soddisfazione dei bisogni della società soprattutto nel mercato

Netta distinzione tra operai e oppressori per Marx, Weber prevede una classe media che si pone tra
borghesi ed operai, prende sempre più peso, destinata a crescere.

Vuole capire com’è nato il capitalismo moderno: ci sono dei fattori, il senso delle azioni degli attori e le
aggregazioni di questi due elementi crea il fenomeno.

- Lavoro formalmente libero, acquistabile


- Sviluppo di un mercato aperto
- Separata la gestione del patrimonio familiare dalla gestione del patrimonio dell’impresa, si
distinguono e scindono i nuclei della sfera familiare e della sfera economica

- Istituzione di diritto formalmente stabilito


- Mentalità specifica “spirito del capitalismo”(senso dell’azione, modo di pensare che si incastra
perfettamente in questa situazione e che da origine al capitalismo. Mentalità dei calvinisti protestanti,
che hanno un modo di dare senso alle cose coerente con i quattro punti precedenti che genera il
capitalismo
 Sovrastruttura per Marx

Un calvinista protestante ha caratteristiche che lo rendono perfettamente integrato con la logica capitalista,
prima ancora che questa nasca. L’aggregazione e l’imitazione del loro agire da parte di altri genera il
capitalismo.

“etica protestante” “spirito del capitalismo”

- Rapporto diretto tra individuo e dio - Enfasi sul lavoro professionale


- Minore ascesi - Importanza del reinvestire
- Maggior valore a vita mondana - Rinuncia al godimento mondano
- Beruf – sacri compiti professionali - Attitudine razionalistica
- Accumulo senza lusso, fine a sé stessa
- Dottrina della predestinazione
- Ansia per la salvezza
- Ricerca di segni di successo => beni esteriori e mantello diventano gabbia di acciaio
- Reinvestimento costante
- Lavoro metodico evita tentazioni

Razionalizzazione:

- Efficienza delle procedure economiche e sociali (burocrazia --> nasce come bisogno di efficienza)
- Fiducia nel dominio della ragione, mentalità scientifica

Disincanto dal mondo, viene privato degli elementi magici e religiosi, che prima davano un senso alle
azioni degli individui:

 Natura diviene strumento


 Scissione tra ragione e valori (valori non derivano e dipendono più da un credo religioso)
Etica si fonda sulla responsabilità individuale.

GRUPPI SOCIALI
Interazione sociale non solo a 2, si ha interazione sociale in presenza di gruppi sociali, mix di continuità e
regolarità rispetto all’azione. NON SONO SEMPLICI CATEGORIE SOCIALI, ma hanno azioni ripetute su
schemi prestabiliti

 es: famiglie, con rituali consolidati e schemi di azioni ripetute nel tempo, sindacati, aziende, etc.

ELEMENTO FONDAMENTALE

Definizione della situazione: deve essere definita consensualmente dagli individui che ne fanno parte. Da
senso al contesto

 es: squid game (giocatori vengono inseriti in una situazione senza saperne il contesto, quando gli
viene annunciato che saranno giocatori si comportano da tali e riconoscono il proprio “ruolo”)

 “una definizione definita dagli attori, anche se non vera, sarà vera nelle sue conseguenze” –
teorema di Thomas

 Se qualcuno gridasse “Incendio in aula!” e un gruppo numeroso seguisse la persona che ha urlato,
la definizione passa da lezione a incendio in aula. Se prima era normale e corretto comportarsi in
un modo (es. stare seduti), quando la situazione cambia consensualmente (persone danno retta
alla situazione) i comportamenti naturali diventano altri (es. scappare)

 Tanto più una persona si convince che una cosa è vera, tanto più quella situazione si avvererà –
Merton, profezia che si autoadempie

Posizione sociale: ci muoviamo in una situazione attraverso un insieme di aspettative e norme che
convergono sull’individuo, provenienti dagli altri, in quanto occupiamo quella determinata posizione. Non
sono esterne, ma sono il prodotto degli individui che interagiscono in quella situazione o gruppo. Hanno un
carattere esterno, oggettuale, in varia misura obbligante e costrittivo. C’è spazio per l’individuo per
decidere se essere conforme o deviante dal proprio ruolo, esiste spazio di agency. Il ruolo non deve essere
confuso con il modo in cui l’individuo si comporta (comportamento di ruolo). L’individuo che decide di
deviare sa che ne conseguirà una sanzione sociale.

- Ribalta: situazione in cui devi conformarti al ruolo sociale e agire in determinati modi, pressione degli
altri che si aspettano qualcosa. Quando non si è conformi si cerca di giustificarsi con gli altri
- Retroscena: situazione in cui non c’è il pubblico puoi essere te stesso da solo o con persone che
possono vedere il retroscena

 “La realtà sociale è fatta di una gamma particolarmente articolata di prescrizioni, se fai saltare
queste prescrizioni, metti in difficoltà gli altri” – Garfinkel

Se un individuo non capisce il senso di un’azione, trovandosi di fronte a comportamenti inspiegabili,


all’inizio egli asseconderà l’anomalia, per poi cercare di ristabilire l’ordine e, se questa non si risolve,
arrivando anche utilizzare sanzioni.

La realtà è vista come una costruzione sociale fabbricata dagli individui che ne fanno parte, essi
decidono di dare senso a interazioni e comportamenti ripetuti.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 LEZIONE 16\11 – mancante


Due aggregati fondamentali:

 organizzazioni – coordinazione + burocrazia nelle organizzazioni (=> razionalità)


 associazioni - partecipazione volontaria

Razionalità sinottica: chi ha un fine e me mette a disposizione i migliori mezzi a disposizione per
raggiungerlo, primo modello era razionale, poi nel tempo per gli attori è stato oneroso sia raccogliere
informazioni che calcolare le diverse alternative.

Limitatezza dei mezzi e delle informazioni porta ad una razionalità limitata.

Razionalità incrementale: in condizioni di incertezza gli individui non calcolano tutte le possibilità e con il
passare del tempo cambiano i propri fini.

Ciò che è razionale per l’individuo può essere irrazionale per l’organizzazione, razionalità individuale (o
insieme di singole razionalità) non è detto che si trasformi in una razionalità collettiva

 è necessaria un’armonizzazione tra fini individuali e organizzativi.

Razionalità funzionale non basta, serve una razionalità sostanziale

 incentivazione, controllo e senso di appartenenza, il sentirsi parte è necessario per il


funzionamento dell’organizzazione stessa, hanno bisogno di elementi associativi (prospettiva
macro) e di razionalità non solo verso i fini, ma anche verso i valori (razionalità valoriale,
prospettiva micro)

Valori:

 orientamenti di fondo, alla base dei fini delle azioni - Weber


 dover essere, anche trascendente, al quale si tende e si sa che sarà in un futuro
 fatti sociali, ordini morali, che guidano le azioni di gruppi o individui
 storiche condotte che sono scelte dagli attori ma frutto delle circostanze specifiche nelle quali si
vanno a definire

Durkheim – norme alla base dell’ordine sociale e morale

Marx – valori “dominanti” e ideologia

Simmel – costellazioni di valori

Weber – idk

In ogni cultura ci sono dei valori universali, comuni e discutibili solo dalle minoranze:

 es. democrazia, dignità della persona, uguaglianza etc.

Altri valori nel tempo cambiano e sono tra loro declinati in base all’affermarsi di altri valori

 crescente pluralismo e mutamento di valori (Durkheim – anomia\ Marx – conflitti e lotte di classe\
Weber e Simmel – normale politeismo dei valori)
 valori sono sempre più presenti, pressione perché si realizzino subito
 tanti più valori, tanto più questi vengono declinati e frammentati, creando gruppi di solidarietà

Valori hanno un ruolo coercitivo e prescrittivo sugli individui.

 Valori come guide


 Norme come obbligazioni
Aderiamo alle norme per:

 Tradizione
 Rispecchiamento nei propri valori
 Etc.

Diversi tipi di norme:

 Costruttive e regolative
 Giuridiche
 Esplicite e implicite
 Bune maniere
 Norme per sottogruppi specifici

A volte le norme non guidano:

 Eccesso di norme
 Norme incoerenti
 Assenza di norme

Norme non solo come costrizioni, ma anche come definizioni del campo di azione (come i ruoli)

Istituzione: modello di comportamento dotati di cogenza(costrizione) normativa (insieme coordinato e


coerente di norme) NON sono sempre istituzioni

 Alcune istituzioni sono universali culturali, ovvero presenti in ogni cultura e società, possono avere
o meno organizzazioni con ruoli definiti
 Ottica funzionalistica: a quale bisogno rispondono e perché esistono ovunque

Parsons per analizzare le istituzioni: AGIL

A – Adaptation |mercati e sistema produttivo

G – Goal attainment |partiti e governo

I – Integration |famiglia, scuola e religione

L – Latency |istituzioni giuridiche

 Usato per studiare la società o anche un piccolo gruppo sociale

Diversi gradi di istituzionalizzazione:

regole del digiuno rituale ( matrimonio, perde istituz.) accesso a professione medica
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------->
(ospedali psichiatrici): se entri sano di mente, ma etichettato come malato, non hai spazio di affermazione e
manifestazione della tua sanità => istituzione totale

Movimento sociale può:


 Diventare un’istituzione (smettono di essere basati su rapporti personali e diventano più oggettivi,
con sistemi organizzativi articolati e norme)
 Sparire nel nulla

Potrebbero piacerti anche