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SOCIOLOGIA GENERALE

a.a. 2021/2022

Docente: Prof.ssa FIAMMETTA CORRADI


Contatti: fiammetta.corradi@unipv.it
Palazzo San Felice, Stanza 18
RICEVIMENTO STUDENTI IN PRESENZA: MARTEDI’ ORE 11.00
Informazioni importanti
Come posso frequentare le lezioni?

1) In presenza con green pass a rotazione: Frequenza a settimane alternate, per gruppi, MATRICOLE
PARI E MATRICOLE DISPARI. Aula E3 il lunedì e aula H il mercoledì.

2) In streaming via zoom: tramite l’invitation link SUDDIVISO PER PARI E DISPARI: NB LINK
DISPONIBILI ANCHE SU KIRO

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N.B: Le registrazioni delle lezioni dell’a.a. precedente sono disponibili nel seguente folder di google drive ad accesso
condizionato:
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PROGRAMMA DEL CORSO
E TESTI DI RIFERIMENTO
PARTE I PARTE II
Introduzione alla Strumenti e metodi per la
sociologia, ricerca sociale
Teorie sociologiche
Adottato: Franco Rositi, Sociologia, Egea, Adottato: A. Marradi, Metodologia delle
Pixel, 2019 SECONDA EDIZIONE scienze sociali, Il Mulino, 2007 (o sue
e-Pub versioni precedenti)
Applicazione Android CAPITOLI 3, 4, 5, 6, 7, 8 (se non si seguono
Applicazione iOs le lezioni)
Carta
www.egeaonline.it

+ SLIDES COMMENTATE A LEZIONE E RESE DISPONIOBILI SU KIRO


PARTE I
OVERVIEW: CONTENUTI DELLA PRIMA PARTE

LA SOCIETA’ COME GLI ELEMENTI ATTORI E SOGGETTI


OGGETTO DELLA SOCIETA’
Introduzione alla Il problema dell’ordine Soggettività e Sistema
sociologia e all’attitudine sociale sociale
sociologica
La società “manisfesta”: Condizioni sociali della
Tipi di sociologie Linguaggio, Ruoli, soggettività
I padri fondatori della Istituzioni
tradizione sociologica: Oltre I ruoli: norme, Tipi di Individualismo
Comte, Marx, Durkheim, valori, giustificazioni
Weber
Società “opaca” e
Diverse concezioni della trasformazione sociale
società
Effetti non previsti
La società come
interazioni NOVITA’: SISTEMI
COMPLESSI
Introduzione alla sociologia

•Cenni storici generali


•La sociologia in Italia: origini, sviluppi, stato della disciplina
•Tipi di sociologie e divisione del lavoro sociologico
•Incerto status epistemologico: sociologia come “terza cultura”
. Significati di società: definizione dell’oggetto
“ Mentre scienze della natura e scienze dello
spirito, per il resto reciprocamente
indifferenti, possono coesistere, più senza
constrasti che in armonia, le scienze sociali
devono al contrario tollerare sotto uno stesso
tetto la tensione di impostazioni divergenti. ”
Habermas, Logica delle scienze sociali, Il Mulino, Bologna 1970, p. 6.
LE MOLTE SOCIOLOGIE

• PLURALISMO SOCIOLOGICO: teorie,


metodologie, tecniche
SOCIOLOGIA SOCIOLOGIA
ACCADEMICA APPLICATA
• La proposta di Goldthorpe: espressiva, critica,
descrittiva, scientifica
(QAD+RAT) - Espressiva
- Descrittiva Operativa e pubblica
- Critica nel senso di Burawoy
• La proposta di Buroway: professionale, critica, - Scientifica
operativa, pubblica (nel senso di
Goldthorpe)
Sociologia accademica vs - Critica e professionale
sociologia applicata nel senso di Burawoy
Evoluzione dell’idea di società
I classici del pensiero
sociologico
e la ricerca dell’oggetto
della sociologia
Auguste COMTE (1798-1857)

• Vita e fortuna
• Corso di filosofia positiva: legge dei
tre stadi
• Sociologia dinamica e sociologia
statica
• Riflessività della ricerca sociale
“ Studiando lo sviluppo dell’intelligenza umana
nel suo complesso nelle diverse sfere di
attività , dal suo primo più semplice inizio
sino ai nostri giorni , credo di avere scoperto
una grande legge fondamentale, che lo
governa con una immutabile necessità (…) ”
Comte, Corso di Filosofia Positiva.
Alexis de Tocqueville (1805-1859)

• La Democrazia in America

• L’Antico regime e la Rivoluzione

• Elogio della libertà,

• Sulla società civile

• Sulla schiavitù
“The banks of the Ohio River provided the final demonstration…[that] time and again, in general,
the colony that had no slaves was more populous and prosperous than the one where slavery was
in force.” Kentucky …[was] a place where “society has gone to sleep…[where] it is nature that
seems active and alive, whereas man is idle.” [ The neighboring state Ohio, on
the other hand] “on all sides [has] evidence of comfort; man appears rich and contented; he
works”
“Upon the left bank of the Ohio labor is confounded with the idea of slavery;
while upon the right bank it is identified with that of prosperity and
improvement; on the one side it is degraded, on the other it is honored”

(Tocqueville, Democracy in America, 1835).


Kark Marx (1818-1883)

• Vita e fortuna

• Teoria delle classi

• Teoria del valore e del plusvalore

• Teoria del capitalismo moderno


“ A un dato punto del loro sviluppo, le forze produttive
materiali della società entrano in conflitto coi rapporti
di produzione esistenti, cioè coi rapporti di proprietà
(…). Da forme di sviluppo delle forze produttive, questi
rapporti si convertono in loro catene. Si apre allora
un’epoca di rivoluzione sociale. Col mutamento della
base economica si sconvolge più o meno rapidamente
tutta la gigantesca sovrastruttura ”
Marx, Per la critica dell’economia politica.
Émile Durkheim (1858-1917)

• Vita e fortuna

• Divisione del lavoro sociale: anomia e


coercizione - corporazioni

• Il Suicidio

• Le forme elementari della vita religiosa

• Fatti sociali come “cose”: il metodo


“ Le passioni umane si fermano solo dinnanzi a una potenza morale che
rispettino. Se manca una qualsiasi autorità di questo tipo, la legge
del più forte regna e, latente o acuto, lo stato di guerra è
necessariamente cronico. Mentre le funzioni economiche un tempo
rappresentavano solo una parte secondaria, esse ora stanno al primo
posto (…). Una forma di attività che ha assunto un tal posto
nell’insieme della vita sociale evidentemente non può restare priva


di norme sino a questo punto senza che ne risultino I più gravi
disordini. E’ in particolare un motivo di generale scadimento della
moralità

Durkheim, La divisione del lavoro sociale.


“ Abbiamo un solo mezzo per dimostrare che un
fenomeno è causa di un altro, e consiste nel
confrontare i casi in cui essi sono
simultaneamente presenti o assenti e nel
cercare se le variazioni che presentano in queste


diverse combinazioni di circostanze testimoniano
che l’uno dipende dall’altro

Durkheim, Le regole del metodo sociologico.


George Simmel (1858-1918)

• Vita e fortuna

• Interessi tematici

• Confine tra sociologia e filosofia

• Sociologia delle forme pure

• I 3 a priori del rapporto individuo-


società.
• Filosofia del denaro: cenni.
Max Weber (1864-1920)

• Vita e fortuna

• Individualismo metodologico e tipi ideali – sociologia


comprendente

• Opere giovanili

• Teoria del capitalismo moderno

• Etica Protestante e Spirito del Capitalismo

• Specificità del capitalismo occidentale: Sociologia delle


Religioni

• Tipi ideali di potere legittimo: razionale, tradizionale,


carismatico
• Burocrazia e razionalizzazione: la «gabbia di acciaio»
“ …una forma di organizzazione economica che consente il
soddisfacimento dei bisogni attraverso imprese private che
producono per il mercato sulla base di un calcolo di
redditività del capitale da investire e che impiegano forza
lavoro formalmente libera


Weber, Storia economica.

Ovunque l’applicazione sistematica delle conoscenze
empirico-razionali ha privato il mondo del suo aspetto magico
e ne ha fatto un meccanismo soggetto alle leggi della
causalità.


Weber, Sociologia delle religioni.
“ (…) questi possenti movimenti religiosi che furono importanti
per lo sviluppo economico in virtù dell’educazione ascetica
che determinarono dispiegarono regolarmente tutta la loro
azione economica solo quando l’acme dell’entusiasmo
puramente religioso era già stata oltrepassata, quando
l’anelito convulso al Regno di Dio cominciava gradualmente a
dissolversi nella fredda virtù professionale, quando la radice
religiosa lentamente inaridiva lasciando il posto a un
utilitarismo terreno ”
Weber, L’etica protestante e lo spirito del capitalismo.
Altre teorie sociologiche “classiche”

• INTERAZIONISMO SIMBOLICO • TEORIA DELLA SCELTA RAZIONALE

• Mead • Origine ed evoluzione


• Blumer • Boudon
• Coleman
• Goffman • Elster
• Goldthorpe
Due concezioni alternative della società

Società come EFFETTO EMERGENTE Società come CONTRATTO

La tradizione dell’ordine “spontaneo” ed Problema del “rinnovo” del


effetti “perversi” contratto originario

(PARENTESI SU SISTEMI «COMBINATORI» O


«COMPLESSI»)
Gli elementi della società
Elementi della società “manifesta”

STATUS-RUOLI ISTITUZIONI
LINGUAGGIO

Caratteristiche della lingua come


sistema di segni • Definizione di ruolo Definizioni di istituzioni
• Distinzione tra ruoli e status
“Socialità” intrinseca del linguaggio • Conflitti intra-ruolo
• Conflitti tra ruoli

Carattere situato del linguaggio


Sistemi normativi

VALORI NORME INTERPRETAZIONI


E
GIUSTIFICAZIONI

SISTEMI NORMATIVI SACRALI E PROFANI


(pp. 141 e ss.)
Tipologia dei modi di adattamento
individuale. R.K. Merton

Modi di adattamento METE CULTURALI MEZZI


ISTITUZIONALIZZATI

Conformità
+ +
Innovazione
+ -

Ritualismo
- +
Rinuncia
- -
Ribellione +/- +/-
Elementi della società “opaca” e
trasformazione sociale

ERRORI ED EFFETTI
MENZOGNA IDEOLOGIA INATTESI

Tipi di Consapevolezza Presenza di Motivazioni


proposizioni della falsità motivazione consapevoli
false

ERRORE NO NO NO

MENZOGNA SÍ SÍ SÍ

IDEOLOGIA NO SÍ NO
Attori e Soggetti
Fonti della Soggettività

INDIVIDUALISMO

Etico Proprietario Utilitaristico Romantico


L’attitudine sociologica

“La ricerca sociologica dovrebbe sempre occuparsi della struttura


sociale. E’certamente impossibile l’analisi simultanea di tutti gli
elementi di una società; la struttura sociale non può che essere
ricostruita in un paziente lavoro di osservazione, studio,
comprensione e collazione dei suoi vari, numerosi elementi
EMPIRICAMENTE indagati”

“La ricerca empirica deve mantenere un orientamento allo studio dei


nessi, delle relazioni tra cose che sono generalmente tenute
distinte, o non pensate contemporaneamente” (F. Rositi).
PARTE II
METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIOLOGICA
“ E’ certo che non sempre rendiamo giustizia alla sociologia perché essa dà,
spesso, l’idea di scoprire delle banalità. Quando Durkheim, seguendo il
Morselli, ha dimostrato che il matrimonio costituiva una difesa contro il
suicidio, e che chi ha dei figli si uccide meno dei coniugi senza figli, agli
occhi di molti lettori ciò parve una di quelle pacifiche verità di buon
senso che non sembrava affatto utile rafforzare sulla base di dati. Ma nel
regno del verosimile, a ciascuna proposizione se ne può opporre
generalmente un’altra che può apparire altrettanto evidente. E’quindi
altrettanto meritevole, dal punto di vista scientifico, il determinare quale
di due opinioni verosimili corrisponda alla realtà, di quanto sia mettere in
luce una verità del tutto nuova. Si tratta infatti di superare il confine che
separa la conoscenza scientifica dalla conoscenza volgare”.

Halbwachs, Les causes du suicide, Paris, Alcan 1930, p. 197.
Termini e principi

Metodo vs Metodologia

Epistemologia vs Gnoseologia

Monismo vs Pluralismo

Quantitativo vs Qualitativo
APPROCCI STANDARD E NON STANDARD
ALLA SCIENZA

(Marradi, p. 90, fig. 4.4.)

APPROCCI STANDARD APPROCCI NON-STANDARD


La scienza consiste nel formulare asserti
su relazioni fra proprietà che non
dipendono da conoscenza e valutazioni
personali Le scienze sociali non possono
prescindere dalle conoscenze
Oggetti di studio “fungibili” (o simil) personali; gli oggetti studiati sono
METODO METODO soggetti e le loro opinioni sono
SPERIMENTALE DELL’ASSOCIAZIONE rilevanti
Gli asserti
Gli asserti impersonali possono
impersonali riguardare solo
riguardano relazioni di
relazioni causali associazione
IL DISEGNO DELLA RICERCA 1 di 3

Problemi preliminari

Definizione della
domanda di ricerca

Fase esplorativa: documenti


Ipotesi di
Identificazione unità di analisi e lavoro
delle variabili

Studio pilota

Definizione risultati attesi


IL DISEGNO DELLA RICERCA 2 di 3

Scelta degli strumenti di


rilevazione dei dati
RACCOLTA
Strategie di campionamento DATI

FIELD WORK

Definizioni convenzioni di codifica CODIFICA


Verifica di compatibilità e DATI
individuazione errori
IL DISEGNO DELLA RICERCA 3 di 3

Scelta degli strumenti di


Costruzione di variabili derivate
rilevazione dei dati
PRIMA
Aggiunta e integrazione dei dati ELABORAZIONE
con altri dati e variabili DATI

Correzione di eventuali errori

Scelta delle tecniche di analisi


dei dati

Analisi ANALISI DATI

Risultati- Report di ricerca


“ La necessità di definire operativamente le
proprietà che si studiano è un aspetto
caratteristico dell’attività scientifica, al punto
da costituire probabilmente la discriminante
più sicura fra essa e altri generi di attività, ad
esempio la speculazione filosofica.

A. Marradi, Concetti e metodo per la ricerca sociale, pp. 24-25
IL LINGUAGGIO DELLE VARIABILI
A. Marradi, capp. 6-8

Concetti
Proprietà - Stati
Variabili – Modalità
Indicatori
Indici

Proprietà discrete vs proprietà continue


Nominali, ordinali, cardinali

Definizione operativa: Conteggio, misurazione, classificazione


L’approccio “standard” delle scienze sociali:
variazioni concomitanti

La matrice dei dati (casi per variabili)

Le righe della matrice, Le colonne della


Popolazione e matrice
campione Dalle proprietà alle
variabili
DEFINIZIONE
OPERATIVA
Le relazioni tra variabili e i modelli

• Metodo delle variazioni concomitanti

• Relazioni unidirezionali
• Relazioni bidirezionali asimmetriche
• Relazioni bidirezionali simmetriche

• Relazioni spurie e variabili “intervenienti”

• I MODELLI
Modelli multivariati
STRUMENTI DI RILEVAZIONE DEI DATI
INCHIESTE CAMPIONARIE tramite QUESTIONARI
INCHIESTA CAMPIONARIA/SONDAGGI
“Survey”

1) Fine: produrre descrizioni numeriche, quantitative e statistiche delle


caratteristiche della popolazione studiata.
2) Mezzi: campioni; questionari.

Fasi: 1) Campionamento
2) Elaborazione e pre-test del questionario
3) Somministrazione del questionario
4) Codifica delle risposte
5) Analisi dei risultati
Premesse teoriche del processo di survey

A. Descrivendo le caratteristiche del campione di intervistati che


effettivamente rispondono al questionario, si possono descrivere le
caratteristiche della popolazione oggetto di studio (La “speranza” è che le
caratteristiche sondate dal questionario siano presenti nello stesso grado
e siano distribuite nello stesso modo nel campione e nella popolazione).
Problema della Rappresentatività del CAMPIONE

B. Le risposte degli intervistati descrivono in modo accurato le


caratteristiche di chi risponde.
Problema della Validità/Affidabilità dello strumento di rilevazione dei
dati, cioè del QUESTIONARIO.
TIPI DI INFERENZA e LIVELLI DI GENERALIZZAZIONE
(Figure 2.1. in Flower, p. 12)

Caratteristiche della
popolazione
How closely sample responding mirrors population ?
Dal campione alla popolazione
Caratteristiche degli
intervistati nel campione

How well answers measure characteristics to be described ?


Dal questionario al campione
Risposte degli intervistati
OSSERVAZIONE PARTECIPANTE
“Penso che ci siano diversi tipi di ricerca sul campo: scavi, esperimenti,
osservazioni, interviste e simili, ognuno con le proprie caratteristiche. (…).
L’osservazione partecipante [è] un genere d’osservazione fatta da due tipi di
“spie”: la polizia da una parte
e noi sociologi dall’altra.
Ed è di noi che voglio parlare soprattutto, anche se penso che in molti casi loro
lavorino più in fretta e meglio”.

(E. Goffman, On Fieldwork, 1989).


Una prima definizione

“L’osservazione partecipante è quella tecnica di ricerca che richiede a colui


che la conduce di passare un periodo di tempo sufficientemente prolungato
a stretto contatto con il fenomeno prescelto, in modo da giungere a una
comprensione profonda delle diverse specificità che la caratterizzano. In
quanto tale, essa è la tecnica principale all’interno di quel ramo delle
scienze sociali che ha come obiettivo di restituire ai propri pubblici la
complessità della vita all’interno dei diversi contesti sociali, cioè
l’etnografia”.

(G. Semi, L’osservazione partecipante. Una guida pratica, 2010).


Cenni storici

• Per tutto l’Ottocento il modo di fare antropologia era teorico


(ispirazione evoluzionista), a partire da basi di dati e informazioni
raccolte da missionari e amministratori coloniali (Es: James
Frazer).

• Anni Venti del Novecento:


“Rivoluzione Malinowskiana”
(1922, Argonauts of the Western Pacific)
La “rivoluzione” di B. Malinowski…
inizia alle isole Trobriand
(Papua Nuova Guinea)
Malinowski al lavoro sul campo…
… descritto da Sir James G. Frazer
(nella prefazione alla prima edizione di AWP)

In the Trobriand Islands (…) Dr. Malinowski lived as a native


among the natives for many months together, watching them
daily at work and at play, conversing with them in their own
tongue, and deriving all his information from the surest
sources – personal observation and statements made to him
directly by the natives in their own language without the
intervention of an interpreter”
(AWP, p. vii)
… e descritto dallo stesso Malinowski…
(1)

“I have lived in that one archipelago for about two years, in


the course of three expeditions to New Guinea, during which
time I naturally acquired a knowledge of the language. I did
my work entirely alone, living for the greater part of the
time right in the villages. I therefore had constantly the
daily life of the natives before my eyes, while accidental,
dramatic occurances, deaths, quarrels (…), public and
ceremonial events could not excape my notice”
(AWP, p. xvii).
… e descritto dallo stesso Malinowski…
(2)

“Imagine yourself making your own entry into the village…


alone or in company with your white cicerone. Some natives
flock round you, especially if they smell tobacco. Others, the
more dignified and elderly, remain seated where they are”.
“Indeed it was not until I was alone in the district that I began
to make some headway; and I found out where lay the secret
of effective field-work”…
(AWP, p. 5).
La “lezione” metodologica di Malinowski
(1)

“As usual, success can only be obtained by a patient and systematic


application of a number of rules of common sense and well-known
scientific principles, and not by the discovery of any marvellous
short-cut leading to the desired results without effort or trouble”
(AWP, p. 6)
La “lezione” metodologica di Malinowski
(2)

“The principles of method can be grouped under three main headings:


1) (The researcher) must possess real sceintific aims, and
know the values and criteria of modern ethnography.
2) He ought to put himself in good conditions of work; that is,
to live without other white man, right among the natives.
3) He has to apply a number of special methods of collecting,
manipulating and fixing his evidence”.
(AWP, p. 6).
Principi metodologici (1):
rilevazione dei dati (e alcune difficoltà)

“In observing ceremonies or other tribal events (…) it is good for the Ethnographer
sometimes to put aside camera, notebook and pencil and to join in himself in what is
going on” (AWP, p. 21). Ecco perché “O. PARTECIPANTE”.

“The whole area of tribal culture in all its aspects has to be gone over in research” (even
when, as it should be, the field work is hypothesis oriented and guided) (AWP, p. 11).

“ But these things, though crystallised and set, are nowhere formulated” (AWP, p. 11).
[“So for example you could not ask a native “How do you treat and punish the criminal?”.
You have to see how they act in such circumstances].

“After this is realized, the expedient for an Ethnographer consists in collecting concrete
data of evidence, and drawing the general inferences for himself” (AWP, p. 12)
Principi metodologici (2):
analisi dei dati

“From this material the inference is obtained by simple induction. The


scientific treatment differs from that of common good sense.”
Per tre motivi:
1) Completezza dei dati (“From my own experience “only when I began
to write down a preliminary sketch of my results (…) I began to see
enormous deficiences, which would show me where lay new problems
and lead me on to new fieldwork” (p. 13);
2) Sistematicità dell’analisi (“scientifically trained mind”);
3) Ricerca di risposte a domande di ricerca specifiche(selezione dei dati
rilevanti).
Principi metodologici (3):
presentazione dei risultati

• Tavole cronologiche di minuziosa registrazione dei fatti da cui


risulti immediatamente evidente la distinzione tra ciò che è
stato osservato, ciò che è stato registrato (raccontato da
qualcuno) e ciò che è stato interpretato.

• Fedeltà ai dati: “The main endeavour must be to let facts speak


for themeselves” (AWP, p. 20).
I frutti dell’osservazione partecipante:
(breve accenno alla “scoperta” di Malinowski)

“KULA RING”
Il celebre commento di Malinowski
“Not even the most intelligent native has any
clear idea of the Kula as a big, organized social
construction, still less of its sociological
function and implications” …

“For the integral picture does not exist in his


mind; he is in it, and cannot see the whole
from outside”
AWP, p. 83.
Alcuni studi italiani più recenti
che hanno adottato per certi aspetti l’osservazione partecipante, integrando l’osservazione con INTERVISTE DISCORSIVE IN
PROFONDITA’.

• E. Colombo, G. Navarini, Confini dentro la città. Antropologia della Stazione Centrale


di Milano, Guerini e Associati, 1999.

• A. Dal Lago, E. Quadrelli, La città e le ombre. Crimini, criminali, cittadini, Feltrinelli,


2004.

• L. Migliorati, Un sociologo nella zona rossa, Rischio, paura morte e creatività ai tempi
di Covid-19, Franco Angeli, 2020.
INTERVISTE DISCORSIVE
Una definizione di “intervista”

“L’intervista è lo strumento di costruzione della documentazione empirica


più diffuso nelle scienze sociali. L’intervista di ricerca è una forma
speciale di conversazione nella quale due persone (e talvolta più di due) si
impegnano in una interazione verbale nell’intento di raggiungere una
meta cognitiva precedentemente definita. La conversazione è speciale per
l’asimmetria di potere dei due interlocutori. E’ l’intervistatore a stabilire
gli obiettivi cognitivi e a dettarne il ritmo ponendo domande cui
l’intervistato deve – o quantomeno dovrebbe – rispondere con sincerità ”.

(M. Cardano, Tecniche di ricerca qualitativa, Percorsi di ricerca nelle


scienze sociali, Carocci, 2003, p. 73).
Tipi di “intervista”

La prima distinzione da tracciare è quella tra


intervista STRUTTURATA e intervista DISCORSIVA.

Nell’intervista STRUTTURATA l’intervistato risponde alle domande


dell’intervistatore scegliendo le parole da un copione pre-definito.

Nell’intervista DISCORSIVA, invece, l’intervistato risponde alle


domande dell’intervistatore con parole sue, scelte al momento,
costruendo liberamente la propria argomentazione.
Due tipi di intervista discorsiva

• Intervista GUIDATA: l’intervistatore conduce la conversazione


seguendo una traccia che comprende temi e/o insiemi di
domande già predisposti in un certo ordine (“come canovaccio
nella commedia dell’arte: suggerisce all’intervistatore i temi da
trattare ma gli lascia la facoltà di sviluppare questo o quel tema
secondo il profilo dell’interlocutore”).

• Intervista LIBERA: l’intervistatore si limita a porgere al suo


interlocutore il tema della conversazione, introducendolo con una
domanda, per poi disporsi all’ascolto del discorso che
l’intervistato costruirà liberamente.
Possibili fattori di distorsione
(per chi adotta prospettiva realista)

1) Possibilità che l’intervistato menta deliberatamente.

2) Possibilità che l’intervistato, conoscendo o intuendo gli scopi


dell’intervistatore gli offra le risposte che lui crede attese o più in generale
“desiderabili” dal punto di vista sociale (“Desiderabilità sociale”).

3) Possibilità che l’intervistato non disponga di strumenti concettuali


adeguati per rispondere alle domande in modo “utile” (per l’intervistatore).
Cfr. caso di Malinowski prima ricordato.
Alcuni errori da evitare sempre nella conduzione di interviste discorsive guidate
(1) …
Alcuni errori da evitare sempre nella conduzione di interviste discorsive guidate
(2) …

• Instaurata una relazione di reciproco rispetto, e auspicabilmente,


di libera confidenza, è bene evitare di suggerire all’intervistato i
risultati attesi dall’intervista (cfr. desiderabilità e desiderabilità
sociale).

• Nel corso dell’intervista, se si notano resistenze a rilasciare


dichiarazioni o a “confessare” certe
azioni/atteggiamenti/convinzioni, il ricercatore deve rispettare il
proprio interlocutore e registrare la resistenza, considerandola in
fase di analisi dei dati come una mancata risposta.
Da cosa può dipendere il buon esito
di una intervista discorsiva?

Da una molteplicità di fattori, che riguardano sia l’intervistato che


l’intervistatore.

• Dal lato dell’intervistato, dalla sua disponibilità a raccontare/si, a rispondere


in modo sincero, a dialogare con l’intervistatore; nonché da alcune variabili
strutturali che devono essere “sorvegliate”(età, genere, livello di istruzione…).

• Dal lato dell’intervistatore: oltre che fattori strutturali e da fattori


idiosincratici legati alla sua personalità, dalla sua preparazione metodologica e
scientifica, dalla sua etica professionale, e dalla sua esperienza nel condurre
interviste.
Possibili fattori di distorsione
(per chi adotta prospettiva realista)

1) Possibilità che l’intervistato menta deliberatamente.

2) Possibilità che l’intervistato, conoscendo o intuendo gli scopi


dell’intervistatore gli offra le risposte che lui crede attese o più in generale
“desiderabili” dal punto di vista sociale (“Desiderabilità sociale”).

3) Possibilità che l’intervistato non disponga di strumenti concettuali


adeguati per rispondere alle domande in modo “utile” (per l’intervistatore).
Cfr. caso di Malinowski prima ricordato.
E come si può costruire tale esperienza?

Probabilmente solo in due modi:

1) Intervistando…intervistando e intervistando (riflettendo


ogni volta sugli errori commessi e su ciò che si è appreso).
2) Studiando indagini sociologiche che di questo strumento di
rilevazione si sono avvalse con successo, ma anche alcuni
“Maestri” nell’arte dell’intervista discorsiva nonché,
talvolta, dell’osservazione partecipante. Per esempio:
Alcuni illustri maestri
nell’arte di osservare e interrogare.
Specificità dell’intervista discorsiva

“L’intervista discorsiva consegna al ricercatore non solo un insieme


di informazioni sull’intervistato, sul suo profilo sociodemografico,
sulle credenze, sugli atteggiamenti che lo contraddistinguono (…);
l’intervista discorsiva consegna un discorso”.
(M. Cardano, cit, p.74)
Un discorso. E allora?

“Le credenze, gli atteggiamenti, i valori, le rappresentazioni delle


traiettorie biografiche sono espressi con una specifica coloritura emotiva,
sono iscritti all’interno di una struttura argomentativa che ne determina
la sequenza, che ne mostra le connessioni. In questo discorso si colgono,
con le espressioni, anche le forme espressive, presenti, ora in modo
evidente, nell’adozione di un gergo o di un idioma specifico, ora in modo
più sottile, nell’accostamento di alcune parole o nei tempi verbali
(presente, passato, futuro) scelti per esprimere l’azione. Nel discorso,
inoltre, è dato di cogliere la posizione del locutore (dell’intervistato), nei
modi in cui si appropria o si distanzia dalle cose che dice (…). E ancora,
nel discorso talvolta è dato di cogliere – anche per il sociologo – le tracce
di conflitti interiori segnalati da lapsus linguistici o da altre perturbazioni
del linguaggio” (M. Cardano, cit. pp. 74-75).
Probabilmente solo in due modi:

1) Intervistando…intervistando e intervistando (riflettendo


ogni volta sugli errori commessi e su ciò che si è appreso).
2) Studiando indagini sociologiche che di questo strumento di
rilevazione si sono avvalse con successo, ma anche alcuni
“Maestri” nell’arte dell’intervista discorsiva nonché,
talvolta, dell’osservazione partecipante. Per esempio:
Come leggere questi discorsi?
C’è un dibattito ancora aperto, tra due principali posizioni:

1) TESTUALISTA (Demaziere e Dubar, 2000): l’intervista discorsiva non consegna


FATTI, ma PAROLE (prospettiva ermeneutica). Le sole informazioni che se ne
possono trarre riguardano le forme discorsive (“specchio dell’universo simbolico
condiviso da chi le ha messe in parola.

2) REALISTA (Bertaux, 1999): i discorsi sono racconti di vita che contengono


informazioni e indizi utili a cogliere “un particolare frammento di realtà storico-
sociale”.

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