aggiornato: 2020-12-09
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Metodo Monte--Carlo
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Per procedere possiamo reticolare il quadrato attraverso un insieme di nT
quadratini Q di area Aquadratino = 4/nT . Per esempio se dividiamo il
quadrato in una scacchiera 8 × 8 di 64 quadratini
Si ha
4 1
Aquadratino = =
2
8 16
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Ciascun quadratino può essere
Come dare una stima per difetto e per eccesso di π (area del disco)? Alla stima
per difetto contribuiscono gli nI quadratini interni. Alla stima per eccesso gli
nC quadratini di confine (insieme a quelli interni).
nC + nI
Stima per eccesso di π = Aquadratino ∗ (nC + nI ) = 4
nT
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Scacchiera di lato 16
Qui si considera una scacchiera di 16 quadratini per lato (totale 256) abbiamo
164 quadratini interni e la stima per difetto risulta 4 ∗ 164/256 = 2.5625
mentre 224 sono sufficienti a ricoprire il disco e la stima per eccesso risulta
4 ∗ 224/256 = 3.5.
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La tabella seguente illustra la situazione per quadrettature più fini.
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Risulta evidente che procedere in questo modo diviene poco pratico. I
quadratini diverranno sempre più piccoli e il loro conteggio praticamente
impossibile.
punti interni
π = area ≈ ∗ 4
punti totali
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La figura illustra la situazione.
Nel nostro caso abbiamo trovato con 10000 tiri e 7858 successi la stima
π ≈ 3.1432.
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Il metodo
Quanto ora esposto è alla base del metodo Monte--Carlo. Il metodo di
integrazione Monte–Carlo consente in generale di valutare numericamente
l’area τ di regioni di forma anche abbastanza complessa.
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Nel caso in cui la parte di piano τ in questione sia quella compresa fra il
grafico di una funzione f (x) ≥ 0 e l'asse X, fra le ascisse x = a e x = b,
a < b, ogni valutazione numerica dell'area di τ si traduce automaticamente in
una valutazione numerica dell'integrale
T = area(τ ) = ∫ f (x) dx
a
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Precisiamo meglio quanto stiamo facendo. Indichiamo con E l'esperimento
che consiste nello scegliere un punto P a caso in una regione R (il quadrato
nell'esempio precedente). Nella pratica questo punto potrà essere scelto con le
istruzioni
n = 1
x = runif(n, a, b) # a<x<b
y = runif(n, c, d) # c<y<d
P = c(x, y)
p = T /R
fra l'area T del bersaglio e l'area R del rettangolo di confronto dove viene
scelto (a caso) il punto P .
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Siamo quindi in una situazione bernoulliana: possiamo ripetere la scelta a
caso di P per n volte e contare il numero k dei successi. Intuitivamente la
frequenza k/n tende a p al crescere di n. L'area T si può quindi stimare come
una percentuale dell'area R di riferimento:
k
T = p ∗ R ≈ R
n
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Calcolo di Integrali definiti
b
La stima di T = ∫
a
f (x)dx sarà qui
successi
T ≈ ∗ (b − a) ∗ d
tiri
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Talora conviene ridurre la regione rettangolare (gialla) R di riferimento, per
esempio eliminando la regione grigia visto che ha area nota (b − a) ∗ c
b
La stima di T = ∫
a
f (x)dx sarà qui
successi
T ≈ ∗ (b − a) ∗ (d − c) + (b − a) ∗ c
tiri
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Esempio II
si tratta di calcolare
1
T = ∫ 4x(1 − x) dx
0
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Scegliamo ancora il quadrato Q = [0, 1] × [0, 1] di area R = 1 come
rettangolo di confronto, ed in esso scegliamo n = 10000 punti a caso.
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Esempio III
T = ∫ {2 + sin(cos(2x) log(x))} dx
1
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Qui non si vede direttamente un rettangolo di confronto: occorre
preliminarmente farsi un'idea del grafico della funzione
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Nella realizzazione concreta presentata abbiamo trovato k = 5792 successi su
n = 10000 prove, con una stima di p = 0.5792, e quindi
10
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Isola delle Volpi
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Stimare l'integrale
5
2
−(x−4) /5
∫ (2 + e ) dx
1
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Ogni stima p ≈ k/n di un parametro p con il metodo Monte--Carlo può essere
accompagnata da una stima probabilistica dell'errore. Si può dimostrare che
con circa n = 10 000 prove l'errore nell'approssimazione k/n di p è inferiore
ad 1/100 con una probabilità del 95%.
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