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POLITICHE SOCIALI
welfare state e la sua trasformazione
politiche sociali per infanzia e adolescenza
legge quadro 328/2000 attraverso cui avviene la progettazione dei servizi rivolti a
infanzia e adolescenza
dibattito sulle politiche sociali
welfare state e diritti dei bambini
CONTESTI
contesto politico sociale
ambiente territorio luoghi
FOCUS:
protagonismo e partecipazione sociale
sviluppo di comunità
educazione di strada- unità mobili per limitare situazioni di rischio (preservativo,
siringhe sterili); lavoro di strada viene dai paesi latino americani e ha un’opzione
politica
educazione e ambiente
domande?
Qual’è il ruolo del sogg in un contesto di lifelong learning?
Quale diventa il senso dell’educatore?
Che cosa comporta educare in contesti formali e informali? Qual’è ruolo di
educatore e educando?
Che relazione hanno le politiche sociali con educazione dei cittadini?
Quando possiamo parlare di contesti educativi?
Come si originano le disuguaglianze e le differenze??
TESTI:
Educazione e società capitoli 1-2-3-4 Besozzi Elena
IOL dal 10 ottobre dispensa messa a disposizione
Educazione diffusa 2022 Tagliaventi
più un testo a scelta:
• Bambini e società , Baraldi C., i bambini sono attori sociali
• Ventanni d’infanzia retorica e diritti dei bambini dopo la convenzione
dell’89, Belotti V. Tuggiero R. (pagine 11-94; 157-172; 219-238)
• Cos’è l’educazione informale, Sergio Tramma 2009
• Sociologia dell’infanzia, Corsaro William
dispense:
• lifelong learning..
• politiche sociali
• il lavoro di strada e lo sviluppo di comunità
oltre all’esame orale si possono fare tesine ricerche testi alternativi etc. al posto del
libro a scelta si porta una tesina o lavori di gruppo
Esame orale: 3 domande che riguardano i testi, si può fare la tesina al posto di una
domanda.
EDUCAZIONE E SOCIETA’
21/09/2022
LA SOCIOLOGIA DELL’EDUCAZIONE
La sociologia dell’educazione si occupa di educazione e sistemi formativi,
assume come fulcro della sua analisi il rapporto educazione-società (qual è il
ruolo che ha l’educazione nella società e studia i processi formativi). Per studiare il
ruolo che l’educazione ha, in una determinata società. Il nostro comportamento ha
sempre un impatto sociale anche se riguarda il singolo. L’educazione viene
studiata in rapporto a come gli individui si integrano e sono coesi in virtù di
cambiamenti sociali di derivazione storica, l’educazione è uno strumento di
coesione e di integrazione sociale.
Quando un determinato ceto è al potere, costruisce un sistema educativo che
legittima il dato potere, lo si vede nelle dittature. Anche la filosofia di fondo
orienta i sistemi formativi, es. Scuola finlandese ha ipotizzato un sistema formativo
diverso, inclusivo per contrastare la dispersione scolastica. L’insegnante
accompagna e supporta, Il sistema valutativo passa attraverso l’autovalutazione dei
ragazzi, nessuno viene bocciato, come diceva Gardner abbiamo intelligenze
multiple.
22/09/2022
‘’Presa Diretta: cambiamo la scuola’’ esperienza scuola pubblica in Finlandia
- Educazione domestica per formare la manualità e l’indipendenza
- Ricreazione con sale sport e giochi
- Laptop e strumenti messi a disposizione dalla scuola
- Scuola gratuita
- Musica
- Lezione di letteratura in biblioteca, banchi con abatjour, seduta e luce;
conoscenza della letteratura, scrittura ma anche dibattiti
- Riduzione al minimo dell’approccio frontale
- Si lavora intensamente in classe e a casa si ha tempo libero per socializzare,
famiglia etc.
Gratitudine, comunità, prendersi cura --> nei programmi scolastici finlandesi
Valutazioni vengono date dai docenti ma anche da studenti che votano il loro
lavoro individuale e di gruppo; voti da bravo-bravissimo
Apprendere significa prendersi cura di noi, dormire, mangiare bene, no stress
Gli studenti scelgono i corsi da seguire
Finlandia numero di studenti che si diplomano: 93; laurea 60 %
Italia numero di diplomati: 60 %; numero di studenti che proseguono con l’uni:
33% si iscrive; 22% arriva alla laurea
La decima aula è una seconda opportunità per aumentare il voto, vengono seguiti
da tutor e possono recuperare assieme
Istruzione basata sulla FIDUCIA, gli insegnanti accompagnano alla scoperta della
conoscenza
Non ci sono graduatorie ma i presidi scelgono gli insegnanti, aggiornamento
professionale continuo
La Finlandia investe il doppio del PIL in istruzione rispetto all’Italia
https://www.raiplay.it/video/2020/02/presa-diretta---cambiamo-la-scuola-
09d3128b-f14a-4a42-834e-7a0c0bcbcafe.html
Il cittadino viene supportato al pensiero critico e riflessivo, all’entrata nel mondo
del lavoro, istruzione è considerata un investimento non una spesa. La legge 107
sulla buona scuola era una proposta che permetteva ai presidi di scegliere i docenti,
ma non è passata a ben volere degli insegnanti stessi.
la Scuola-città Pestalozzi di Firenze. Un documentario
Scuola Pestalozzi a Firenze
Eliminazione degli atti vandalici con la
fiducia, dare a gruppi di studenti fatti a
cooperative sociale, chi aiuta a sistemare
le cose rotte, chi procura il materiale etc.
Riduzione anche della dispersione
scolastica. Non esistono insufficienze
ma ci si ferma di più a fare i compiti
perché io insegnante credo tu ne abbia
bisogno, non ti do un voto per farti sentire inadeguato.
Rapporto educazione e società:
Educazione come variabile dipendente della società, gli individui devono
imparare le norme e i ruoli per stare in società a scuola. Può essere consensuale o
conflittuale. Gli autori che si rifanno a un’idea di conflittuale sono Marx e Weber;
i gruppi sociali sono in lotta tra loro.
Integrazionista funzionalista:
Interazionista comunicativo: il rapporto è di circolarità, l’educazione propone
valori, ruoli, significati dell’educare ma i sistemi formativi in modo riflessivo
possono riportare modelli/significati e valori diversi alla società.
28/09/10
Riepilogo su Durkheim: padre fondatore della sociologia e della sociologia
dell’educazione. Periodo storico particolare, lotte tra repubblicani e monarchia in
Francia, con la terza repubblica si vuole costruire una società coesa e integrata
seguendo i principi borghesi. L’idea di Durkheim è di capire come avviene
l’organizzazione sociale e come fondare una società coesa e integrata all’interno di
lotte civili (importante contestualizzare dal punto di vista storico). La coesione
sociale avviene sull’esistenza di valori comuni, tutti gli individui hanno
interiorizzato valori comuni. Chi deve trasmettere i valori comuni in una società
che è in mutamento? La scuola! Da solidarietà meccanica a organica. La prima è
basata sulla divisione del lavoro, a organica in cui tutti gli individui concorrono
a far funzionare la società.
La coscienza collettiva è il collante delle società precristiane.
La coscienza individuale in una società pre-industriale coincide con la coscienza
collettiva, ma in una società meccanica, data dalla divisione del lavoro, ci sono
sempre più spinte individualistiche, si incrinano le due coscienze, non basta più
la coscienza collettiva come collante. Lo strumento individuato da Durkheim per
trasmettere valori comuni è la scuola. Non la famiglia, che porta istanze
particolaristiche, ma una scuola che dev’essere: pubblica, gratuita, laica e
obbligatoria. (No scuole religiose, parentali, familiare).
La diversità data dal ruolo dei lavori è determinata dalle corporazioni, che
inseriscono l’individuo nel mercato del lavoro e passa anche i comportamenti
etici, ogni persona che ha un ruolo lavorativo nella società dovrebbe avere. Questi
concetti di Durkheim partono da presupposti funzionalisti: la società è sacra, è
migliore del singolo individuo che nasce come essere animale, per fare
interiorizzare norme regole e valori la società si deve imporre sull’individuo.
L’individuo è una tabula rasa, assoggettato alla società, deve interiorizzare norme
sociali e valori. Rapporto individuo società è di dipendenza così com’è il
rapporto tra educazione e società.
L’idea che la scuola, l’educazione, deve trasmettere valori e comportamenti la si
vede nei libri di testo, come ad esempio un libro anni ‘60: quali sono i valori? Nel
primo sostegno aiuto, ambiente all’aperto; nel secondo esempio i valori sono
l’unità d’Italia, industrializzazione, progresso industriale; nel terzo l'Italia è una
repubblica fondata sul lavoro, nel quarto il valore della preghiera (valore religioso),
della cura e dell’igiene; nel quinto: gioia di vivere (anni 60 post bellico, necessità
di costruire una società) trasmissione di parole di speranza e di gentilezza. Quindi è
ancora attuale in pensiero di Durkheim? Si è attuale quando una società fa
riferimento a valori comuni imprescindibili, per fondare società coese e
integrate ci sono valori che deve trasmettere con il sistema educativo e nello
specifico la scuola. Oggi sembra che la scuola sia fatta per selezionare …
PARSONS
All'interno del Modello integrazionalista funzionalista c’è Parsons, successore di
Durkheim come promotore della visione della società al di sopra degli individui,
e i modelli educativi trasmettono i valori della società, ma integra l’aspetto,
negli anni ‘60.
Sociologo moderno, americano, che studia in Europa, riprende dei contributi da
diverse discipline: primo il pensiero di Durkheim, integra aspetti di antropologia
pensiero di Malinoski nell’idea funzionalista (che nasce in antropologia, riprende
Freud e psicanalisi e altre teorie della psicologia sociale in particolare Mead che è
fondatore dell’interazionismo simbolico). Tratta il tema dell’educazione
introducendo varie differenze, risponde all’idea di una società sopra
dell’individuo, che definisce i valori e i ruoli che deve avere, l’individuo è
assoggettato alla società.
Parsons riprende da Webber il concetto di azione sociale. L’azione è sociale e
compiuta da un agente in vista di un fine in relazione ad una situazione e in base
alla valutazione delle alternative presenti, secondo un criterio normativo che
costituisce la guida dell’azione. Ogni individuo quando agisce promuove un'azione
sociale, es. Io ho bisogno di una penna, ho davanti tanti soggetti, per chiedere una
penna che mi serve per scrivere (fine sociale), vado dalla mia vicina e non lontano,
io agente ho un fine, valuto, e in base alle alternative procedo con una modalità, sto
all’interno di un sistema che definisce le norme sociali (non chiedo la penna
mettendomela in bocca). Il mio ruolo risponde a dei valori (non sputare se voglio
una penna). Il sistema normativo definisce come l’individuo deve comportarsi a
seconda del ruolo. L’idea di funzionalismo, Parsons la riprende da Durkheim e
Malinowski, la società è un corpo costruito da un insieme di parti interconnesse
tra loro, di cui ognuna ha una funzione specifica e risponde ai ruoli che la
società attribuisce, ogni parte assume significato o funzione in base al compito
che svolge per mantenere e riprodurre la società. Quali sono le parti del corpo
sociale? Le istituzioni, Parsons spiega il modello agil per spiegare le funzioni di
ogni istituzione o per spiegare qualsiasi fenomeno sociale. (Modello agil non lo
chiede ma serve per capire perché Parsons è definito integrazionista). Ogni
fenomeno sociale può essere spiegato attraverso la teoria che prevede l’analisi
delle diverse funzioni di ogni sistema rispetto alla società e le funzioni sono di
adattamento, di goal-achivement (raggiungere un fine) di integrazione e di latenza.
Adattamento risponde al problema di adattamento all’ambiente di qualsiasi
istituzione, relazione di un sistema con l’ambiente che lo contiene, è stato proposto
da Parsons negli ultimi anni, prima pensava che ogni sistema dev’essere studiato al
seconda del fine e del controllo che ha su tutti i membri e attraverso i lavori che
ogni sistema ha. Una società per sopravvivere ha bisogno di istituzioni diverse,
tra cui quelle educative che devono trasmettere valori che sono fondamento di
cultura, ognuna è in stretto legame con le altre e con l’ambiente, ognuna delle
istituzioni ha una sua finalità. Ogni società è organizzata secondo sottosistemi,
ogni sottosistema ha un fine (si possono studiare con il modelllo agil). Molta
importanza viene dato alla cultura, c’è un sottosistema che deve trasmettere
quello dei valori (culturali), della medesima importanza di altri sottosistemi
(politico, economico, giuridico). Parsons utilizza la parola socializzazione: che è
un processo molto importante che dura tutta la vita ma che assume maggiore
importanza nella prima fase della vita, in cui è definita la socializzazione
primaria e secondaria. La secondaria non mette in crisi i valori e i ruoli definiti
dalla primaria. =0:45. Individuo viene educato ai valori e coincide con il periodo
scolastico, Parsons prevede una socializzazione che dura il corso della vita ed è
una socializzazione che ha i suoi punti di forza nei primi anni degli individui. La
socializzazione è lo strumento che mette insieme il sistema sociale, biologico,
della personalità e culturale. Cioè puoi essere studiata anche attraverso il
modello AGIL. La socializzazione ha a che fare con l’acquisizione di valori o
ruoli, (per Durkheim la scuola trasmette i valori e le corporazioni trasmettono
i ruoli, come fosse la scuola superiore). Tutta la teoria di Parsons passa attraverso
l’idea di una società al di sopra dell’individuo, ma l’acquisizione di valori e
ruoli passano anche attraverso quella che è una relazione costante tra gli
individui.
Teorema della doppia contingenza, quando mi relaziono con una persona questa
si aspetta che io abbia valori e comportamenti ai quali mi adeguo, io
vicendevolmente regolo il suo comportamento. Ogni individuo è portatore di
valori, comportamenti e ruoli, e quando si interfaccia con altri individui
regola il comportamento con le sue aspettative di ruolo, valore etc. (es perché
ci sono io, l'altro non urla in classe e lui regola i miei). L’acquisizione di valori e
di ruoli finisce nel momento in cui l'individuo entra in società, ottiene un
lavoro e costituisce una nuova famiglia. Idea molto tranquilla e normativa;
quando poi ci si sposa e si entra nel mondo del lavoro si trasmettono altri valori
che non entrano in contrasto con i valori di socializzazione primaria (la famiglia) e
secondaria (la scuola). Diverso da Durkheim che non considera la famiglia come
strumento di trasmissione di valori della società.
Prendendo dalla psicologia sociale Parsons definisce 5 meccanismi
dell’apprendimento che a seconda della fase in cui ci troviamo.
- Rafforzamento ed estinzione: si fa acquisire un comportamento come con
un cane, rafforzo con un premo un comportamento o punisco/ ignoro per
estinguere. Estinzione si opera perché non si verifichino più dei
comportamenti non auspicabili.
- Inibizione fa riferimento al controllo sociale allo sgridare un
comportamento che non si ritiene conforme.
- Sostituzione succede quando un bambino piccolo vuole la palla di un altro e
gli si dice di prendere un altro gioco, sostituisco l’oggetto desiderato con
qualunque altro oggetto, affinché il bambino abbia un comportamento
corretto.
- Imitazione è imitare un comportamento, nella socializzazione secondaria
- Identificazione è imitare ma presuppone un legame affettivo, nella
socializzazione primaria
FAMIGLIA • E' soprattutto nella socializzazione primaria che si interiorizzano
tutti quegli orientamenti di valore mediante i quali si costituisce la struttura della
PERSONALITA' FONDAMENTALE, che accompagna l’individuo per tutta
l’esistenza, senza più mutamenti sostanziali. • La socializzazione primaria avviene
all’interno della famiglia, attraverso la relazione prolungata e affettivamente
calda tra genitori e figli (che rende possibile l'attivazione di meccanismi di
identificazione), in particolare nei primi anni di vita attraverso la relazione dei figli
con la madre, alla quale è affidato il compito dell’allevamento nella divisione dei
ruoli all’interno della famiglia moderna nucleare. • Perché questo tipo di relazione
si crei, è necessario che nei primi anni di vita il bambino si relazioni con
un’unica agenzia formativa, la famiglia, considerata capace di far
interiorizzare ai figli i valori della società, proprio perché la famiglia è
istituzione sociale e impregnata dei valori su cui la società si regge.
Ricapitolando Parsons:
- Utilizzo del modello Agil per spiegare fenomeni sociali
- Società costituita da sottosistemi che sono in interrelazione tra di loro e ogni
sottosistema ha una specifica funzione, attraverso l'adempimento di queste
funzioni si perpetua la società
- L'educazione/la socializzazione è il processo che attiva i legami di
interdipendenza dei sistemi
- Abbiamo la socializzazione primaria (famiglia) e quella secondaria
(scuola); all'interno di queste agenzie di socializzazione c’è un
apprendimento più importante degli altri: identificazione (primaria) e
imitazione (secondaria)
- Identità delle persone si costruisce sulla base della personalità che si
acquisisce nei primi anni di socializzazione nelle famiglie e risponde a
valori propri e ruoli della società che sono stabili, identità è stabile, e che
si perpetuano con la socializzazione secondaria nella scuola. Ciò che rende
la società coesa.
- La coesione sociale avviene sulla base all’acquisizione di valori e ruoli,
ruoli che rispondono a una divisione del lavoro data sulla base dei propri
meriti (cognitivi e comportamentali). Tutto ciò che non risponde a valori e
ruoli è deviante, e va corretto attraverso il controllo sociale e le istituzioni
(es. Quelle giuridiche).
- Socializzazione è un processo che continua fino all’entrata nella vita
pubblica (famiglia e lavoro), è un processo che avviene con continuità ma
anche di differenziazione tra agenzie di socializzazione (famiglia e scuola
ma anche altre).
- Modello scuola-centrico perché definisce il ruolo che gli individui
andranno a ottenere in società, modello di massima continuità iniziale ma
discontinuità finale perché è meritocratico
- Rapporto educazione- società dipendente: Gli individui si devono
adeguare a valori e norme e ruoli definiti dalla società, attribuiti a
seconda delle proprie potenzialità.
Parole chiave nell’analisi della SOCIALIZZAZIONE per Parsons • Processo che
va avanti fino all’entrata nella vita pubblica • Continuità e differenziazione tra
le agenzie di socializzazione • Pluralità di agenzie di socializzazione con
prevalenza delle singole agenzie nelle singole fasi • Modello scuolacentrico •
Modello di massima continuità iniziale e di massima discontinuità finale
rispetto ai risultati: modello meritocratico
03/10/22
Mimmo Lucano : L’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano condannato a 13 anni e due mesi di carcere
Barbara Pierro Scampia : https://www.italiachecambia.org/2014/07/io-faccio-cosi-25-barbara-pierro-
integrare-i-rom-a-scampia-detto-fatto/
MODELLO INTEGRAZIONISTA-FUNZIONALISTA
di Parsons e Durkheim
Durkheim vede la società sopra dell’individuo, l’uomo è egoista e la società è
un organismo differenziato ma ben organizzato e si interroga su come arrivare alla
coesione sociale e integrazione, l’agenzia privilegiata è la scuola statale laica,
pubblica e obbligatoria, in grado di trasmettere agli individui i valori della
società.
Parsons si colloca a metà del 900 anni 60, introduce l’idea di una società
integrata e coesa se tutti gli elementi sono integrati in modo armonico e
attraverso la socializzazione si hanno dei valori e dei ruoli che la società
attribuisce agli individui. Trasmissione di valori, apprendimento dei ruoli diversi
che fanno riferimento alla divisione del lavoro sociale, progettualità sociale che
la società ha sull’individuo.
L’idea di questi due autori è di una scuola meritocratica, gli individui possono
acquisire dei ruoli diversi. La stratificazione sociale dipende dai meriti dei vari
individui. Per Durkheim l’agenzia di socializzazione è una: scuola di massa e
corporazioni (per divisione del lavoro sociale); per Parsons sono due che hanno
continuità: famiglia (agenzia di socializzazione primaria che trasmette i valori
della società di riferimento) e scuola (agenzia di socializzazione secondaria, per
selezionare gli individui a un ruolo specifico).
Questo paradigma è fondato sulle conformità delle aspettative sociali. L’individuo
conforma il suo comportamento sulla base di quanto gli altri si aspettano su di lui,
soprattutto con Parsons c’è l’idea di un’identità stabile, nei primi anni si
acquisisce identità e primi principi di ruolo.
MODELLO CONFLITTUALISTA
Marx e Webber
Sia in Marx e Webber sia negli autori successivi, la società non è vista come coesa
e integrata ma nella società ci sono gruppi sociali in conflitto tra di loro, ognuno
con valori e ruoli diversi, siano classi sociali, ceti, etc. Esiste il conflitto,
paradigma diverso; e che questo sia intrinseco nella società è la critica che il
modello conflittualista fa al modello integrazionista funzionalista; non aver capito
che la società è disgregata, perché fondata su gruppi che hanno obiettivi
diversi, possibilità economiche diverse etc.
Marx
Il suo pensiero parte dalle disuguaglianze della seconda rivoluzione industriale,
in parte contemporaneo di Durkheim. In ciascuna delle sue opere emerge il
pensiero rispetto all’educazione. Rapporto tra strutture economiche ed educazione
(Marx è economista e sociologo e filosofo, pensatore che spazia tra varie
discipline).
Materialismo storico: la realtà sociale è prodotta dagli uomini allora
ipoteticamente potrebbe essere cambiata.
La società si basa sulla struttura economica e quindi l’economia che definisce il
rapporto tra persone tra classi sociali... L’umanità ha una storia collegata alla
variabile economica. Come la variabile economica coincide sulla guerra, Donbass
risorse, la storia difende l’economia che è il motore della società.
La società dipende dalla struttura economica e a sua volta gli individui
dipendono dalla società; quindi, gli individui dipendono dalla struttura
economica.
La struttura e la sovrastruttura:
La struttura economica è l’insieme dei rapporti di produzione e i mezzi di
produzione e le tecniche, la struttura è l’economia e della struttura dipendono tutte
le sovrastrutture (filosofia, religione, politica, ideologia, educazione). Tra struttura
e sovrastruttura c’è rapporto di dipendenza.
I rapporti sociali tra individui sono soprattutto rapporti economici, gli
individui nascono all’interno di un mondo in cui la struttura economica definisce
la loro collocazione, in particolare se è della classe della borghesia o del
proletariato. Marx critica la società capitalista che crea grosse disuguaglianze
sociali, bambini lavorano 16 ore al giorno, le donne sono pagate meno, grosso
sfruttamento, mancanza di istruzione per bambini che devono lavorare.
Concetti (non chiede all’esame) di contraddizione: modalità di sviluppo
dell’economia, c’è un gruppo piccolo di persone ricche e un gruppo vastissimo di
persone che lavorano tutto il giorno e sono povere; di alienazione: individuo
estraniato dal proprio prodotto, catena di montaggio; classe sociale è un concetto
riferito all’economia, per Marx, insieme di individui che in base alle risorse. …...
Ogni individuo si trova collocato in una classe sociale quando nasce. Per Marx
non tutti gli individui sono consapevoli, l’essere povero è determinato dalla
modalità di produzione economia. Passaggio molto importante da
Da classe in sé a classe per sé.
La classe in sé sono tutti gli individui che non hanno coscienza di appartenere a
quella classe, vi appartengono ma non sono consapevoli che in qualche modo sono
i modelli economici che definiscono appartenenza; il passaggio definisce la
consapevolezza di tutti gli individui di essere classe sociale. Il sistema
capitalistico crea le classi sociali, non tutti gli individui sanno di appartenerci.
L’educazione dipende dalla struttura economica, che lui critica (critica il
sistema capitalistico che dà origine a problemi e ingiustizie); l’educazione
dipendendo dalla struttura economia è lo strumento utilizzato dalla borghesia
per perpetuare classi sociali diverse, proletariato e borghesia stessa. I sistemi
educativi sono a servizio del sistema economico visione negativa.
Ha anche una visione positiva, nel momento in cui la classe del proletariato
acquisisce la consapevolezza che attraverso la lotta di classe potrebbe
cambiare il modello di sviluppo economico (da classe in sé a classe per sé=
consapevole) questo porterà una rivoluzione, un cambiamento del modello dello
sviluppo economico, comunista, con abolizione della proprietà privata.
Marx affida all’educazione il compito di favorire la transazione da classe in sé
a classe per sé. La consapevolezza porta alla lotta di classe e alla rivoluzione,
non è un cambiamento di ribaltamento ma un cambiamento nel modello di
sviluppo economico. Come fare se siamo in un modello che si riproduce?
- O attraverso un’educazione che avviene all’interno della classe di
appartenenza (gli individui ragionano e sono consapevoli di ciò che
succede all’interno della propria classe sociale, dibattiti) Gramsci dice che è
possibile con figure di intellettuali nella classe del proletariato.
- Il mondo del lavoro si trasforma richiede sempre più competenze e
l’istruzione alle giovani generazioni che in quel periodo era 3 elementare,
per rispondere alle esigenze delle macchine l’istruzione sarà più lunga anche
per i figli degli operai (competenze tecniche che la borghesia permette
perché necessarie; ciò che manca sono filosofia e pensiero critico, storia
etc.).
Marx ha un’idea negativa dell’educazione, la sua concezione emancipatoria
dell’educazione è molto utopica, perché passa attraverso la lotta di classe e la
rivoluzione. Quindi lui non l’ha mai vista.
Il proletariato deve acquisire una coscienza di classe e l’educazione del
proletariato è strumento per tale acquisizione, e provvede allo sviluppo dell’uomo
onnilaterale e ne compone pensiero e azione.
Rapporto educazione-società: è un rapporto di dipendenza ma conflittuale.
Dipendenza: l’educazione dipende dall’economia e l’economia è ciò che struttura
la società. Conflittuale: riproduce i domini esistenti, ma c’è ‘idea di cambiamento,
educazione potrebbe creare una società senza classi, cambiando il modello di
sviluppo economico.
Webber
Anche lui fa parte del modello conflittualista, uomo di fine Ottocento inizio
Novecento, tedesco. Riprende molto dal pensiero di Durkheim e di Marx
introducendo anche altre variabili: il concetto di Potere e Prestigio.
L’educazione è affrontata in varie sue opere. Individua negli studenti protestanti
quelli più spinti dalle famiglie verso il commercio e studi tecnici, e i cattolici più
propensi verso studi umanistici.
Azione sociale per Webber è intenzionale, dotata di senso, riferita a individui
verso i quali l’azione, manca il sistema valoriale condiviso che Parsons aveva
identificato. Webber pensa come Marx che la società sia costituita da gruppi
sociali, ogni gruppo ha la sua idea di economia, di educazione, di valori... Non
esiste un unico modo di condividere i valori, ma il significato che gli individui
danno alla propria azione dipende dal gruppo a cui appartengono. Se la
stratificazione sociale, per Marx avvienine su base economica; per Webber
avviene su base economica, di cultura di appartenenza e di potere che è
proprio della classe sociale di appartenenza e che gli altri gruppi riconoscono a
quel gruppo.
Il gruppo non è la classe sociale di Marx ma è il CETO SOCIALE.
Quali sono le variabili che definiscono l’appartenenza a un gruppo?
- Economica
- Politica
- Culturale
Infatti, Webber non parla di classe ma di ceto, ogni ceto conta su una propria idea
di sviluppo economico, gode di un certo orientamento valoriale, su una propria
cultura e potere.
I ceti sono costantemente in lotta tra loro per l’acquisizione di potere, Webber
dice che i vari ceti si susseguono nell’acquisizione del potere. Ogni ceto che
acquista potere cerca di legittimare il suo potere, attraverso sistema educativo,
sviluppo economico, condivisione di valori. Un ceto prevale sull’altro, e cercherà
di veicolare idee e valori tramite il sistema educativo.
Quindi il sistema educativo è riflesso del ceto che in quel periodo storico si
trova al potere. L’istruzione è uno strumento per la lotta tra ceti e per legittimare
il potere, tramite il sistema educativo.
Si può modificare il potere attraverso la lotta tra ceti; è una lotta che prende
più dimensioni: economica, politica e culturale.
Webber definisce tre tipi di potere ideale: carismatico, tradizionale e legalrazionale
(?).
Il potere può essere acquisito tramite carisma, tradizione o norme.
Se guardiamo i nostri governi ci sono ancora alcuni retti di tipo carismatico (potere
particolare di un individuo), tradizionale – monarchia, o legittimato dalla legge. In
questa sua analisi individua una differenza che poggia sulla base di legittimazione,
il potere carismatico è quello più debole, quando un individuo muore il potere si
sfalda, l’individuo ha particolari doti che gli altri gli riconoscono.
(??) L’ideale educativo è l’iniziato perché non si acquisisce, l’iniziato è colui che
deve capire se ha determinati poteri o non ce li ha, deve rendere palesi le sue
capacità interne, legato alle competenze che ha quella persona e dalle nostre
capacità di affidarsi.
Marx: variabile economica; Lotta di classe.
Weber pluralità di variabili; lotta fra ceti al potere, il ceto definisce il sistema
educativo per legittimare quel potere, dipendenza ma conflittuale, conflitto nelle
classi e nei ceti. Il sistema educativo è quello che forma le coscienze e i valori,
legittima il potere.
05/10/22
Marx e Weber: che cos’è la socializzazione? La possibilità che ogni individuo ha
nella società è limitata all’interno del proprio ceto sociale; è legata a contesti di
vita a posizioni sociali, ad appartenenze di status o ceto.
Lezione di Mimmo Lucano alla sapienza, come il potere e i sistemi educativi siano
in una relazione di dipendenza secondo il pensiero di Weber.
Saviano su Patrick Zaki, studente di UniBo arrestato, video che parla di come il
ceto, la classe sociale, il leader al potere influenza il sistema educativo formale
(Webber). Per introdurre il modello conflittualista dagli anni 60.
Patrick Zaki scarcerato dopo una lunga prigionia ospite a Che Tempo Che Fa - 12/12/2021
La guerra dei regimi contro gli studenti. Richiesta una cultura libera e indipendente
dai sistemi di governo. Se il regime controlla la cultura controlla il pensiero
delle persone (pensiero di Weber attualissimo). Di Durkheim abbiamo visto la
sua attualità, la funzione dell’educazione nella condivisione dei valori comuni.
Utopie descolarizzatrici
Ivan Illich ‘’Descolarizzare la società’’ 1971 (chiamato anche distruggere la
scuola) mette in discussione la scuola come istituzione della società, parte dal
presupposto che la scuola che dovrebbe essere aperta a tutti e dovrebbe fornire
uguali possibilità di fatto riproduce disuguaglianze sociali, la scuola però viene
pagata da ricchi e poveri attraverso le tasse, ma i figli dei poveri non hanno le
stesse possibilità di accedervi e si trovano a supportare una scuola che non li
accoglie, pagando il prezzo più alto in termini economici, Illich dice che bisogna
inventarsi un altro modo di inventare la scuola. La formazione per Illich va fatta
al di fuori delle scuole, in luoghi informali in cui la conoscenza è una
conoscenza comune a cui tutti possano dare un contributo attraverso l’azione
volontaria delle persone.
L’home schooling riprende alcune idee di Illich e dei descolarizzatori per
promuovere la scuola parentale.
http://www.controscuola.it/
http://www.educareallaliberta.org(tag/mappa-scuole-alternative/
06/10/22
Eco villaggi è una comunità intenzionale che condivide valori e idee, ogni eco
villaggio assume le sue regole economiche (baratto, comunitaria...)
RIVE rete italiana villaggi ecologici (guarda sito internet) 50/60
realtà, il numero è maggiore perché molte non sono registrate
Bourdieu è un sociologo francese, fine anni 60- 70 – 80. Fondatore del centro
di sociologia europea che ha sede a Parigi, si occupa di soldati algerini e della
rivolta degli intellettuali algerini. Interessi rivolte ai movimenti sociali.
Hobbs E KINK???? Sono due economisti e negli anni 60/70 fanno una serie di
studi e si occupano di educazione negli stati uniti, mettono in luce come il livello
di istruzione dipenda da razza e dallo status socio-economico della famiglia.
Attraverso un’analisi di dati lo provano negli anni 60, studi molto importanti. La
scuola riproduce il sistema capitalistico ed è volto com’era per Marx nel creare
figure di operai che non si ribellano e persone che detengono potere e mezzi di
produzione. Dimostrano che la scuola non trasmette solo competenze cognitive
ma è in grado di forgiare mentalità e tratti di personalità dei suoi allievi, perché
la scuola premia la docilità, la passività, l’obbedienza ma si comporta in modo
diverso a seconda delle classi sociali ovvero è volta a formare un tipo di
personalità più svantaggiata per far sì che l'individuo apprenda il posto in società
ma soprattutto che i figli degli operai capiscano che bisogna essere: rispettosi,
docili, in orario. Attraverso il curriculum nascosto la scuola riproduce le
disuguaglianze sociali date da un modello capitalistico. La scuola insegna ai
bambini che le disuguaglianze sociali sono giuste, diventa quindi una forma di
controllo e di riproduzione della società. Viene interiorizzato un sistema di
valutazione e modo di essere del capitalismo.
Che cosa dice BUDON dice che un individuo può effettuare scelte in modo
razionale, e le scelte incidono sul loro successo quindi in qualche modo gli
individui hanno margine di interpretazione delle occasioni che gli si presentano di
contesto sociale, all'interno di una struttura che riproduce disuguaglianze ma
c’è la possibilità di scegliere e optare per percorsi diversi. È meno
deterministico.
MODELLI DI SOCIALIZZAZIONE
Integrazionista-funzionalista: Durkheim Parsons; il rapporto educazione e
società è visto come funzionale al perpetrarsi della società, è un rapporto di
dipendenza.
Conflittualista: Marx e Weber il rapporto educazione e società è di discontinuità
Interazionista comunicativo: il rapporto educazione-società è di tipo circolare
(don Milani)
Simmel
Uno dei padri fondatori della sociologia, si colloca nello stesso periodo di Marx,
Weber, Durkheim (1858-1918). Vive a Berlino ed è l’autore più consapevole
della trasformazione della modernità, Berlino è una città che si amplia (triplica i
suoi abitanti nel giro di un secolo), processo di urbanizzazione immenso e un
processo di industrializzazione molto forte. L’analisi riguarda soprattutto la
trasformazione dei rapporti sociali all’interno di un processo di
industrializzazione che cambia la società. Autore che tratta della modernità,
analizzando le forme in cui gli individui stanno assieme: le forme della
SOCIAZIONE, sul micro, tra individui e gruppi d’appartenenza.
L’analisi si concentra sulla definizione di A-PRIORI: relazione tra individui e
gruppi a seconda della struttura sociale di riferimento. (Non li chiede all’esame)
1) All’interno di relazioni sociali ogni individuo vede l’altro non nella sua
totalità ma nel ruolo che la società ha attribuito (in base alla collocazione
sociale). Anche al di fuori del contesto abituale ci si identifica in base al
ruolo (la prof rimane la prof anche in piazza verdi, indipendentemente se ha
sorelle, passioni altri attributi che definiscono la persona etc.).
2) Ogni elemento di un gruppo non è soltanto parte di una società ma anche
altro, quando si appartiene a un gruppo c’è comunque una parte individuale
che non va a morire nel gruppo (l’individuo non è un essere esclusivamente
sociale). L’individuo è sia un essere sociale che individuale.
3) La società è una formazione composta da elementi disuguali ciascuno dei
quali occupa un posto individualmente determinato (es. Lavoro). Tanti
individui che hanno ruoli diversi, ognuno ha il suo proprio posto, visione
che riprende da Durkheim.
L’analisi di Simmel da importanza all’io, qualcosa che prende le distanze da un
gruppo sociale di riferimento.
Per Simmel la società non è un’identità organica unica, ma gli individui
costituiscono la società facendo parte di gruppi, che sono in relazione, possono
cambiare e modificarsi, questo fa della società un’entità fluida.
Mead autore dei primi del ‘900, non è sociologo ma è psicologo sociale, i suoi
studenti trascrivendo le sue lezioni ‘’Mente, sé e società’’.
Critica al comportamentismo classico: ridiscute lo schema classico stimolo-
risposta, non è automatico lo stimolo che la società da e la risposta dell’ndividuo
perché c’è una rielaborazione individuale del soggetto. Non esiste uno schema
classico stimolo risposta, c’è sempre la possibilità di rielaborare e di definire il
proprio comportamento dando un senso diverso rispetto al gruppo
d’appartenenza.
Per Mead gli individui quando si relazionano tra loro producono simboli e li
condividono, attraverso un significato condiviso si concorre a creare la propria
realtà. La nostra realtà sociale si basa su dei significati comuni che noi diamo alla
comunicazione (es. Dammi una penna, tu capisci cosa intendo), i gesti sono
costruzioni sociali che assumono significati diversi in base alle culture. La
comunicazione si basa su segni e simboli che sono socialmente condivisi, la
comunicazione rimanda a un significato condiviso.
Il linguaggio è lo strumento attraverso il quale il bambino acquisisce schemi per
vivere la propria realtà. Acquista progressivamente le procedure interpretative,
per assegnare significato al mondo circostante. Attraverso il linguaggio si
costruiscono schemi per conoscere e comprendere la realtà, tramite il
linguaggio (parola, gesto etc.) si passano anche schemi di comportamento, si
costruisce quindi la propria realtà, serve per capire come stare al mondo e
affrontare le difficoltà, costruzione di esperienza comune al gruppo di
appartenenza.
Mead dice che il sé nasce dall’esperienza sociale, l’identità è costituita da una
parte interna che si rifà alla propria soggettività, il mio io, ciò che gli altri non
conoscono; e allo stesso tempo si costruisce sulla base del me, la parte socializzata
degli individui; quanto gli altri rimandano, esperienze quotidiane mi modificano,
nasce dall’esperienza sociale. Io e me sono interrelazionati.
Parsons diceva che l’identità si basa sui valori acquisiti con l’identificazione
nella socializzazione primaria, ruolo dei genitori.
L’identità per Mead, all’interno del modello interazionista-comunicativo, e per gli
autori successivi è costituita nelle interazioni (aspetto situazionale) è
continuamente in discussione (aspetto processuale), è quindi aperta, flessibile e
dinamica, si costruisce lungo tutto l’arco della vita. L’identità diventa un processo
comunicativo, nel momento in cui avviene comunicazione con diversi gruppi
sociali.
Francesca Mannocchi giornalismo sociale Propaganda live episodi, inchieste
autonome.
17/10/22
APPROCCIO FENOMENOLOGICO: (Husserl, Schutz , Berger, Luckmann)
l’analisi si sposta sul micro, la vita quotidiana, le esperienze di ogni individuo e
come le persone interpretano le varie esperienze.
L’uomo è costruttore di realtà e assume particolare valore la reinterpretazione
personale.
La socializzazione importanza della realtà della vita quotidiana (E.Husserl,
A.Schutz) • l’uomo coglie e produce significati (Mead, A.Schutz) • la realtà di
senso comune (data per scontata) si presenta in forma di tipizzazioni (A.Schutz)
Gli autori riprendono i concetti di Mead e Parsons. (??)
Schutz dice che quando un individuo nasce gli vengono trasmessi degli schemi
che servono per vivere nel miglior modo la propria realtà di appartenenza,
schemi modelli utili per agire, interiorizzati durante la socializzazione primaria
(la famiglia). Parsons ci diceva che due agenzie di socializzazione: famiglia e
scuola sono in relazione di continuità (non entrano in conflitto); la scuola ha
bisogno di interiorizzazioni di ruoli che avvengono in famiglia per poi continuare
nel percorso. Le devianze avvengono perché magari c’è qualcosa di sbagliato nella
famiglia. Con il modello fenomenologico durante la socializzazione secondaria
l’individuo crea una sua interpretazione, siccome l’individuo viene a contatto
con gruppi diversi e può mettere in discussione ciò che avviene nella
socializzazione primaria. L’individuo può entrare a contatto con gruppi che
hanno valori diversi, emerge quindi una discontinuità: problematizzazione della
realtà appresa e capacità di creazione di una nuova realtà, nella quale l’individuo
come essere riflessivo darà una propria interpretazione.
La costruzione dell’identità
La devianza ha a che fare con l’ordine sociale, il modello integrazionista-
funzionalista è chiaramente diverso da quello interazionista-comunicativo.
Parsons: personalità di base nel corso della socializzazione primaria, questa si
avvicinerà alla personalità modale ovvero che si incontra con maggior frequenza
in un dato sistema sociale. Nella costruzione della personalità di base, l’individuo
viene plasmato secondo le regole che sono apprezzate nella società.
Che cos’è l’identità: Nel modello AGIL (imperativi funzionali, modo per leggere
qualunque fenomeno sociale) utilizzato da Parsons, l’identità è in relazione
stretta con la latenza (latenza è sistema culturale), il sistema della personalità è
quello posto per il conseguimento dei fini (goal attainment). Latenza e
perseguimento dei fini sono due sistemi in interrelazione stretta tra loro.
Il sistema della personalità: identità
Io – ego – superego - identità (serve per il controllo e il coodinamento, per Parsons
è stabile, i valori vanno appresi)
Interazionista comunicativo in cui l’identità si costruisce nella relazione con
gli altri, si decostruisce, si forma...
Identità nel modello conflittualista: identità è collettiva e subordinata ad
un’identificazione sociale basata su fattori ascritti (Marx --> identità di classe).
Per Bourdieu attraverso habitus, modalità di essere, diversi per ceti e classi sociali
di appartenenza.
Per Mead l’identità si costruisce con l’interazione con gli altri.
L’altro generalizzato: interiorizzazione da parte dell’individuo delle norme della
società a cui appartiene, nasce anche la percezione del gruppo, dell’altro diverso da
sé, della relatività del proprio pensiero.
Il gioco spontaneo è play bambino definisce le regole con cui giocare; il gioco
organizzato è game in cui si percepisce l’altro generalizzato.
Nella società va lasciato il play e si entra nel game, alla fine c’è una mediazione
che viene dal pensiero degli altri, dal mio pensiero e da una negoziazione.
Goffman dice sull’identità (interazionista comunicativo): è difficile che
l’individuo mostri la sua identità, ma solo ciò che l’individuo vuole
rappresentare da sé, i suoi comportamenti, metafora della società come teatro.
Rapporto tra io e gli altri mediato dalla maschera (immagine vantaggiosa per sé e
gli altri).
Bergen e Kellner: The homeless mind --> l’individuo deve definirsi e ridefinirsi
costruendo in continuazione valori e ruoli e questo è complesso.
Società complessa (modello comunicativo) la società permette di moltiplicare le
definizioni di sé.
Lasch parla di identità come dissoluzione dell’io perché si avviene a una
trasformazione continua.
Melucci parla di identità come spazio, campo di possibilità e di limiti, quando
consideriamo l’identità come spazio.
Identità nomade: è una tenda che gli individui si portano dietro, permette rapporto
costante con il territorio, rapporto molto sottile tra fuori e dentro.
Identità narrativa in cui l’individuo si trova costretto a ricostruire e a tenere le
fila di una matassa e a portare il filo in tutte le esperienze che vive. Idea della
matassa nello spettacolo di Luna de Rosa, costruzione dell’identità come un filo
che tocca tutti i presenti.
https://luce.lanazione.it/spettacolo/discriminazione-arte-de-rosa-rom/
I pre-giudizi, appunto. Quelle catene, quei fili invisibili ma allo stesso tempo
inesorabili, che cuciono addosso alle persone la loro identità sociale, frutto come
sempre di una cultura, di una storia, di un assetto di potere che determina le
relazioni e le costruisce secondo cliché dati.
La devianza
Nel modello interazionista la devianza viene collocata all’interno delle relazioni
sociali. La devianza è un concetto relativo e relazionale, attenzione alle definizioni
che gli attori danno alle situazioni nelle quali sono coinvolti.
Nel modello funzionalista la società deve rieducare con sistemi coercitivi.
L’idea di devianza si costruisce sulla propria idea, rispetto a quanto gli altri
pensano e al controllo sociale. Il controllo sociale consolida l’idea di devianza
perché la rende pubblica e la sancisce pubblicamente.
(Mead • Berger • Luckmann • Lemert • Becker • Goffman • Matza -->
abbandonano il modello deterministico ed essendo interazionisti sposano l’idea che
la devianza sia il risultato di un processo interattivo)