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Èmile Durkheim

Introduzione
• Il programma di durkheim è quello di fondare la sociologia.
• Egli si ricollega ai programmi di comte e di spencer.
• Durkheim nacque a Epinal nel 1858 e nel 1887 cominciò ad insegnare sociologia.
• Fu uno die primi a fondare una rivista dedicata alla raccolta di studi sociologici : "l' Annee
sociologique".
• Durkheim ha avuto un importante influenza sulla sociologia del novecento e su altre scienze
dell'uomo.
• La prima opera importante di Durkheim è "la divisione del lavoro sociale".
• Successivamente pubblicò "Le regole del metodo sociologico" e "lo studio del suicidio"
PENSIERO

Il problema di fondo del pensiero di Durkheim è quello della "coesione" di una società e della
sua riproduzione nel tempo.
Il suo problema scientifico consiste nel rispondere alla domanda " cosa tiene insieme una società?"
La risposta è:"la morale", che si realizza in una solidarietà dei membri fra di loro, questo consente la vita comun
e e un ordine morale.
Per Durkheim la società non è comprensibile muovendo dall'analisi die singoli, la società non deriva da un
contratto tra uomini separati: essa è ciò che precede e rende possibile ogni contratto.
La vita collettiva precede quella dei singoli separati, e i "contratti" sono possibili solo fra soggetti che intendono
rispettarli.
MORALE,NORME E FATTI SOCIALI
• Una morale è un insieme di valori e di credenze che si esprimono in norme, alle quali ogni membro della società è vincolato.
• Tali vincoli agiscono dall'esterno e dall' interno.
• Dall'esterno nel senso che infrangere una norma provoca reazioni che puniscono chi lo fa; dall'interno nel senso che l'individuo avv
erte come da dentro di se una spinta al rispetto delle norme stesse.
• L'appartenenza ad una morale comune è ciò che fonda la solidarietà che lega fra loro i membri di una società.
• Il modo originario con cui le norme sociali si impongono entro una società è sotto forma
di credenze religiose rese sacre entro un sistema di riti.
• Le NORME sono per Durkheim dei FATTI SOCIALI, cioè modi di agire , pensare e sentire che esistono al
di fuori delle coscienze individuali.
• Questi tipi di condotta o
di pensiero non sono soltanto esterni all'individuo , ma sono dotati di un potere imperativo e coercitivo in virtù del quale si impon
gono a lui con o senza il suo consenso.
• I fatti sociali esistono nella misura in cui esistono gli uomini, ma hanno anche un esistenza indipendente che sovrasta la volontà di
ciascuno, Durkheim dice di trattarli come se fossero cose.
• Un esempio è il lunguaggio che è "trascendente" rispetto alla volontà di volerlo cambiare.
Un approccio funzionalista
• La società per durkheim è una realtà "sui generis", cioè una realtà superiore ai suoi membri.
• Poiché la società si esprime in fatti sociali, la sociologia è la scienza che studia l'insieme dei fatti sociali.
• Per parlare di società durkheim usa una "metafora organicista" : la società viene descritta come un organismo dotato di organi che
cooperano tra di loro.
• Tramite questa impostazione organicista deriva una caratteristica rilevante nel pensiero di durkheim: spiegare ogni elemento di
una società riconoscendo le funzioni che tale elemento svolge all' interno dell'insieme della società stessa.
• Una spiegazione "funzionalista" è una spiegazione di un fenomeno sociale sulla base dell'individuazione che esso adempie per la
vita dell'insieme della società.
• La spiegazione "funzionalista può essere applicata solo dopo aver esaminato i "nessi causali".
• Definizione di"DEVIANZA" : termine sociologico che intende l'esistenza di comportamenti che si discostano dalla norma.
• Il crimine per esempio , anch'esso svolge una funzione : nel momento in cui il crimene viene punito , esso svolge la funzione
di "rinsaldare la coscienza collettiva", riunita nell' atto di sansionare il colpevole la società riafferma le sue regole che on sono mai
così visibili alla collettività come quando viene punito chi non si conforma.
• La funzione non corrisponde a nessun fine prestabilito: è un risultato non intenzionale di una pratica sociale.
• La devianza può svolgere anche un'altra funzione: essa può rappresentare un "momento di sperimentazione" dell società rispetto a
delle nuove norme.
Società semplici e società complesse
• Per durkheim non esiste la società in generale quanto diversi tipi di società.

• Il primo tipo è la "società semplice", quella basata su una bassa divisione del lavoro in cui gli individui svolgono attività poco differenziate tra loro.

• Il secondo tipo di società è quello delle "società complesse", fondata su un ampia divisione del lavoro ed esistono numerose istituzioni intermedie ( famiglia,raggruppamenti professionali ecc)

• Ciò che interessa a Durkheim è che nelle società semplici e in quelle complesse la morale cioè la forza che consente la coesione della società stessa si presenta in diverse forme e quindi è diverso
il modo in cui si stabilisce la solidarietà che tiene insieme i membri della società.

• Le società semplici sono caratterizzate da una "solidarietà meccanica", si presenta fra individui uniti gli uni agli altri da vincoli quotidiani e in cui le attività si diversificano poco tra loro.

• Nelle società complesse la solidarietà è detta "organica", in cui i legami degli individui che hanno fra loro grandi differenze , devo cooperare per la vita dell' insieme sociale da cui dipendono,
poiché svolgono mansioni differnziate anche i loro "punti di vista" lo sono , quindi diventa possibile un "INDIVIDUALIZZAZIONE DELLE COSCIENZE".

• Per permettere la varietà di comportamenti necessari in questo tipo di società , il DIRITTO qui si presenta nella forma di leggi restitutive che di leggi punitive.

• Nelle società complesse la tenuta di norme morali si fa più problematica perché il fatto stesso che gli individui possano comportarsi e pensare in modi differenti fende meno forte la tenuta di
norme che valgono per tutti, ma anche più necessaria perché non essendoci più la solidarietà data meccanicamente attraverso l'adesione irriflessa di ciascuno ad uno stesso modo di pensare , la
coesione sociale diventa qualcosa che va mantenuto attraverso dei meccanismi che vincolano ciascuno nonostante le sue differenze , alla cooperazione.

• Nelle società complesse secondo durkheim si può avere il rischio dell' "ANOMIA" , cioè :" assenza di norme morali condivise ".

• La cura all'"anomia" è quella del "CORPORATIVISMO" , esso consiste nello sviluppo di associazione intermedie fra singoli e le società basate sull'associazione professionale.

• Più in generale la vera cura al rischio di anomia consiste in un potenziamento dei processi educativi .

• D qui l'nteresse di DURKHEM per la pedagogia e soprattutto per i processi di socializzazione , che per lui la funziuone dei processi di socializzazione è quella di garantire l'integrazione coerente del
singolo all'interno dell'insieme di norme che regolano la vita sociale.
La ricerca del suicidio

• Durkheim sceglie il "suicidio" per dimostrare la validità della sua impostazione della sociologia
• Durkheim vuole dimostrare che l'individui isolato , non esiste, e ciò che tendenzialmente pensiamo come
caratteristico dell'essere individuale è riconducibile all'influenza della società
• L'oggetto della ricerca di durkheim non è il suicidio di singoli individui nella sua drammatica unicità, ma il
tasso di suicidi che si riscontra in una società.
• Durkheim distingue : il "suicidio egoistico", che quello correlato specificamente all'influenza della religione
del protestantesimo
• Il "suicidio anomico", che si presenta con allentamento nelle forme della morale collettiva , da un
aumento dell'incertezza rispetto alle norme cui confrontarsi .
• Il suicido egoistico ed il suicidio anomico , in entrambi i casi la spiegazione della presenza più o meno
alta del numero di suicidi entro una società è ricondotta da durkheim allo stato dell'integrazione sociale.
• Infine Durkheim parla del "suicidio altruistico" , differentemente dagli altri questo suicido è espressione di
una fortissima coesione sociale, è il tipo di suicido che si esprime ad esempio con il sacrifico di un milite
verso la sua patria.
• L'analisi sociologica può essere effettuata con metodi quantitativi oppure metodi qualitativi,
compensando le deficenze di un metodo con i pregi dell'altro, e viceversa.
La sociologia delle religioni
Nel processo di "Differenziazione sociale": le credenze religiose tendono a diventare sempre più un "fatto privato".
Il ruolo che attribuisce Durkheim attribuisce alle religioni è nell' ultimo dei suoi grandi libri: " le forme elementari della vita religiosa "
• L'elemento fondamentale della vita religiosa è la distinzione tra "sacro e profano"
• La vita religiosa si esprime in credenze e in riti.
• La funzione principale delle credenze e dei riti religiosi è quella di fondare e preservare gli ideali collettivi di una società .
• Ciò che gli uomini hanno adorato attraverso i loro culti è essenzialmente la "potenza trascendentale della società stessa"
Durkheim critica le religioni mostrando che esse rappresentano una sorta di proiezione fuori dal mondo umano di qualche cosa che
è invece essere essenzialmente umano.
Però afferma che in un modo o nell'altro , ogni società si fonda su delle "credenze ", sui modi in cui le " credenze riproducono se
stesse"
Parla del concetto dell' "Effervescenza sociale", momenti in cui gli uomini riuniti sviluppano un " energia" e una "passione" che li
rendono capaci di affermare e proiettare fuori di sé delle credenze a cui attribuiscono il carattere di rivelazioni di una potenza
superiore
I fondamenti di una sociologia della
conoscenza
Durkheim entra in diretto confronto con la filosofia.
Vede che la teoria della conoscenza si sviluppa in due modi
• Gli empiristi da un lato
• I kantiani dell' altro
La soluzione di Durkheim sviluppa la soluzione di kant e osserva che le
sensazioni vengono coordinate dal soggetto entro un apparato di categorie.
Cioè : Noi organizziamo i dati entro un apparato cognitivo che dà origine al
mondo , questi non derivano dall' esperienza, sono loro che organizzano l'
esperienza stessa, Le categorie del pensiero sono "a priori" " già date",
esse non sono universali e naturali , esse sono "sociali".

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