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buona
Introduzione
e educativo.
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chi si sia interrogato su ciò che rende virtuoso e buono l’essere
umano, ha stipulato le sue teorie sulla base della natura umana, che
particolare.
dell’universale.
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1.Le norme morali
tra la libertà e la necessità. Gli esseri umani sono sia liberi di agire e di
individuare una distinzione fra norme e regole, poiché «Si può fare
una cosa, senza fare tutte le altre cose. Ma esistono sempre alcune
1A. HELLER, Etica Generale, tr. it. di Marco Genua, Società Editrice il Mulino, Bologna,
1994, p. 83
2 Ibidem
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subordinazione della volontà alla legge universale-come stabilisce, ad
la legge morale non può non tener conto del particolare, ossia di tutte
concrete.
dicono cosa si debba fare per diventare ciò che si dovrebbe essere;
concreto, non si dice infatti che cosa occorra fare esattamente per
comportamento.
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stati sociali in cui l’individuo alla nascita è collocato, senza facoltà di
scelta.
dello strato sociale più alto, ha come prodotto l’idea secondo la quale
bontà morale».3
3
A. HELLER, Etica Generale, tr. it. di Marco Genua, Società Editrice il Mulino, Bologna,
1994, p. 92
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della propria funzione nella società. Di conseguenza, al posto di una
universale.
2. La scelta esistenziale
genetico si riferisce al fatto che ogni essere umano non può scegliere il
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proprio corpo, e con esso tutta quella serie di contingenze relative alla
4A. HELLER, Filosofia morale, tr. it. Rosamaria Scognamiglio, Società editrice Il Mulino,
Bologna 1997, p. 23
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quella fra il bene ed il male, poiché -scegliendo di scegliere- si sceglie
Essere contingenti nel doppio senso del termine è una benedizione e una
maledizione insieme. Quali che siano le nostre scelte, nessuno sceglie mai di
5A. HELLER, Filosofia morale, tr. it. Rosamaria Scognamiglio, Società editrice Il Mulino,
Bologna 1997, p. 25
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l’individuo è determinato esclusivamente in modo eteronomo secondo
propria persona, e quindi anche tutta quella serie di elementi che non
sine qua non la scelta di sé non potrebbe aver luogo, e il télos non
ciò da cui questo “se stessi” dipende, e quindi tutto ciò che si è
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Fino a questo momento si è parlato della scelta esistenziale in termini
stessi come persone buone. Questa è la scelta morale, poiché è la scelta della
morale. […] Ciò non significa che in seguito non potremmo scegliere di compiere
azioni cattive. Ciò significa, piuttosto, che non sceglieremo di compiere un’azione
perché è cattiva. La persona che ha scelto se stessa eticamente farà il bene per il
bene, ma mai il male per il male. Di conseguenza, fare la scelta tra il bene e il male
6A. HELLER, Filosofia morale, tr. it. Rosamaria Scognamiglio, Società editrice Il Mulino,
Bologna 1997,p.34
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La scelta esistenziale sotto la categoria dell’universale non genera
una differenza rispetto al resto del genere umano. Chi si sia scelto
come persona buona produce azioni che ogni altra persona buona
contrapposizione agli altri – non è ciò che gli altri non sono, come
sente che è vera. Il fatto che si tratti di una descrizione e non di una
diviene quindi una persona buona, autentica, che agisce come ogni
altra persona buona agirebbe. Non per questo motivo però il suo
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«Ognuno può scegliere una particolare vocazione, ma non tutti la stessa […]
Ognuno può scegliere una causa, ma non tutti la stessa […] e tuttavia ognuno può
posteriori – ossia, alla luce della sua origine storica. Dal momento che
ogni altra. Non si tratta più, come per la scelta sotto la categoria della
7A. HELLER, Filosofia morale, tr. it. Rosamaria Scognamiglio, Società editrice Il Mulino,
Bologna 1997,p.37
8 Ivi, p. 42
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trascende ogni sfera, pur però non trascendendo la propria particolarità
d’individuo.
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Indice
Introduzione ..................................................................................... 1
Indice ............................................................................................. 14
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