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E 4.

11 Loreley – Costruzione di un bilancio a partire da quello


dell’anno precedente

Al 31/12/t1 la Loreley aveva presentato il seguente Stato Patrimoniale.


STATO PATRIMONIALE (in milioni)
ATTIVO 31-12-t1 31-12-t2 PASSIVO 31-12-t1 31-12-t2
Impianti e macchinari 500 600 (1) Capitale sociale 350 400 (2)
Immobili 200 200 (1) Riserve 100 120 (3)
Automezzi 100 100 (1) Utile d’esercizio 40 80 (10)
Magazzino 50 70 (8) Fondo TFR 150 190 (5)
Crediti verso clienti 180 400 (4) Fondo 200 300 (9)
ammortamento
Cassa e banca 25 20 (6) Debiti finanziari a m/l 100 150 (2)
Debiti verso fornitori 100 120 (4)
Debiti fin. A breve 15 30 (7)
1.055 1.390 1.055 1.390
Utilizzando il Conto Economico per l’anno t2 e le altre informazioni sulla gestione t2, si costruisca
lo stato patrimoniale al 31/12/t2.
1) L’impresa ha effettuato nel corso dell’anno l’investimento nell’impianto “Tecnic” (Costo 100
milioni). Non vi sono state altre operazioni relative alle immobilizzazioni
2) L’investimento è stato finanziato al 50% con nuovo capitale sociale e al 50% con nuovi debiti a
m/l.
3) L’utile t1 è stato per metà distribuito ai soci come dividendi, il resto è stato accantonato a
riserva.
4) I crediti verso clienti sono il 40% delle vendite, i debiti verso fornitori sono il 30% degli acquisti
5) Nell’anno t2 non sono state pagate indennità di licenziamento e le imposte sono state
interamente pagate
6) Le disponibilità liquide (cassa e banca) si sono ridotte di 5
7) I fabbisogni finanziari residui sono stati coperti con debiti finanziari a breve
CONTO ECONOMICO 1-1-t2 / 31-12-t2
Rimanenze iniziali 50.000.000 Rimanenze finali 70.000.000
Acquisti 400.000.000 Vendite 1.000.000.000
Salari e stipendi 350.000.000
Accantonamento fondo TFR 40.000.000
Ammortamenti 100.000.000
Oneri finanziari 40.000.000
Imposte e tasse 10.000.000
Utile d’esercizio 80.000.000
1.070.000.000 1.070.000.000

Soluzione
Le operazioni effettuate nell’intervallo di tempo tra il 31/12/t1 e il 31/12/t2 inducono delle
variazioni (positive o negative) sulle voci presenti nello SP relativo a t1.
Per la stesura dello stato patrimoniale finale dell’anno t2, si procede dapprima all’interpretazione
delle informazioni 1) – 7) fornite nel testo relative alla gestione t2; vengono riportate di seguito le
conseguenze per ognuna di esse:

1) il fatto che l’impresa abbia effettuato un investimento di 100 milioni in un nuovo impianto
(“Tecnic”) implica un incremento di 100 sulla sola voce “impianti e macchinari” presenti
nello SP del 31/12/t1; nella fattispecie si ha:
∆ Impianti e macchinari = + 100
Le altre immobilizzazioni (“Immobili” e “Automezzi”) rimangono invariate;
2)
∆ Capitale sociale = 0,5 ∙ 100 = + 50
∆ Debiti finanziari m/l = 0,5 ∙ 100 = + 50

3) Leggendo il valore dell’Utile d’esercizio sullo SP iniziale


∆ Riserve = 0,5 ∙ Utile d’esercizio = 0,5 ∙ 40 = + 20

Inoltre la restante metà dell’utile è stato distribuito ai soci come dividendi dunque:
∆ Dividendi distribuiti = 0,5 ∙ Utile d’esercizio = 0,5 ∙ 40 = + 20

4) Leggendo i valori delle Vendite e degli Acquisti sul CE si deduce immediatamente:


Crediti verso clienti = 0,4 ∙ Vendite = 0,4 ∙ 1.000 = 400
Debiti verso fornitori = 0,3 ∙ Acquisti = 0,3 ∙ 400 = 120

In tal caso il testo fornisce i valori finali dei conti suddetti e non le loro variazioni; pertanto
tali valori potranno essere direttamente inseriti nello SP relativo all’anno t2

5) Il fatto che nell’anno t2 non siano stata pagate indennità di licenziamento ci permette di
attribuire la variazione del F.do TFR alla solo quota del TFR accantonata nell’anno t2 e letta
sul CE:
∆ Fondo TFR = Accantonamento fondo TFR = + 40

Inoltre il testo afferma che le imposte sono state pagate interamente alla fine dell’anno,
dunque non sarà presente alcun F.do imposte nello SP dell’anno t2.
6)

∆ Cassa = - 5

7) Il testo afferma che i fabbisogni residui sono coperti da “Debiti finanziari a breve termine”.
Non disponendo ancora dei dati per determinare tale voce si ritiene di doverla calcolare
alla fine per differenza bilanciando l’attivo con passivo.

Si procede dunque analizzando i dati forniti implicitamente dal CE:

8) si inserisce il valore delle “Rimanenze finali” relative all’anno t2 leggendolo sul CE, nella
voce Magazzino dello SP finale in quanto alla fine dell’anno:
Magazzino = Rimanenze finali = 70 = Magazzino

La sua variazione risulta:


∆Magazzino = Rimanenze finali – Rimanenze iniziali = 70 – 50 = 20

9) leggendo la quota di ammortamento accantonata nell’anno t2 sul conto economico si


deduce immediatamente:
∆ Fondo ammortamento = Ammortamenti = + 100

10) Infine si legge il valore dell’Utile di esercizio e lo si riporta nel Passivo dello SP finale:
Utile d’esercizio = 80.

Ora è possibile completare facilmente lo SP finale nel seguente modo:


- si riportano i nuovi valori delle voci tenendo conto dei dati precedentemente calcolati e
sommando eventualmente le loro variazioni al valore letto nello SP iniziale;
- si calcola il totale dell’attivo dell’SP e lo si riporta nel Passivo
- si calcola infine per differenza la voce “Debiti finanziari a breve termine” lasciata
momentaneamente in sospeso al punto 7).
Prospetto dei flussi di cassa

È possibile stilare il prospetto dei flussi di cassa per verificare la correttezza dei calcoli di bilancio
effettuati. Essi potranno essere considerati corretti se il valore della CASSA FINALE calcolata con il
prospetto coinciderà con quello inserito nello SP finale:

1) CASSA INIZIALE +25

2) AUTOFINANZIAMENTO +220

UTILE +80
AMMORTAMENTI +100
ACC. TFR +40
3) VARIAZIONE CAPITALE -220
CIRCOLANTE

- Δ MAGAZZINO -20
- Δ CREDITI OPERATIVI -220
+ Δ DEBITI OPERATIVI +20
4) ACQUISTO ED -100
ALIENAZIONE CESPITI

- INVESTIMENTI -100
5) VARIAZIONE +65
DEBITI/CREDITI FINANZIARI

+Δ DEBITII FINANZIARI +50


M/L T
+Δ DEBITII FINANZIARI +15
BR T
6) VARIAZIONE CAPITALE +30
NETTO

+ Δ CAPITALE SOCIALE +50


- Δ DIVIDENDI -20
DISTRIBUITI
7) CASSA FINALE +20
VERIFICA
La CASSA FINALE è stata calcolata sommando algebricamente i termini da 1) a 6):
CASSA FINALE = + 25 + 220 – 220 – 100 + 65 + 30 = + 20  OK

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