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CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale indica una parte ideale del patrimonio netto non distribuibile e svolge funzioni vincolistiche ed
organizzative;
Ha una funzione vincolistica in quanto è la parte di attività patrimoniale di cui i soci non possono disporre e che è
destinata a perdurare in questa situazione, non potendo essere ripartita;

PATRIMONIO SOCIALE
Il patrimonio sociale indica il complesso delle situazioni giuridiche attive e passive che fanno capo alla società;
Non costituisce un’entità fissa, ma mutevole sia qualitativamente che quantitativamente in funzione della gestione
ordinaria della società.
La quantizzazione del patrimonio sociale attraverso il calcolo del patrimonio netto, è data dalla differenza tra attività e
passività ed è calcolato ogni anno attraverso la redazione del bilancio d’esercizio.

I momenti della formazione del capitale


1. A. La sottoscrizione del capitale sociale
- nelle società di persone
- nelle società di capitali
B. Il versamento nel c/c vincolato del capitale
2. Il richiamo
3. Il versamento
4. Le modifiche del capitale.

1a La sottoscrizione del capitale (per le società di persone)


Le società di persone non hanno personalità giuridica ed i soci hanno responsabilità illimitata.
Con la sottoscrizione del capitale i soci si impegnano ad acquisire le quote di capitale ed a conferire in contropartita
denaro o beni.

Dal punto di vista contabile si registra:


 In AVERE l’accensione di un valore economico di capitale VE+;
 In DARE l’accensione del conto o più conti relativi ai valori dell’attivo che vengono apportati (VE- o VF+).

Esercizio-
In data 13 agosto 2018 si costituisce una s.n.c con un capitale di 250.000 Euro suddiviso tra:
-Socio Romani Teresa 50.000 Euro in denaro su c/c;
-Socio De Lellis Franco 50.000 Euro in denaro e 25.000 Euro di impianti;
-Socio De Lellis Claudio 125.000 Euro rappresentato da un macchinario.

13.08.2018 Socio Romani Teresa c/sottoscrizione 50.000


Socio De Lellis Franco c/sottoscrizione 75.000
Socio De Lellis Claudio c/sottoscrizione 125.000
Capitale sociale 250.000

In data 16 agosto 2018 si procede al versamento delle tre quote:

16.08.2018 Banca c/c 100.000


Impianti 25.000
Macchinari 125.000
Socio Romani Teresa c/sottoscrizione 50.000
Socio De Lellis Franco c/sottoscrizione 75.000
Socio De Lellis Claudio c/sottoscrizione 125.000

Le società di capitali (S.a.p.a., S.r.l., S.p.A.) sono dotate di personalità giuridica.


Le S.p.A., al momento della costituzione, emettono azioni che vengono poi sottoscritte da diversi soggetti, i soci.
Le azioni vengono emesse attribuendo loro un valore definito valore nominale.

Valore nominale x n. azioni = Capitale sociale

Il valore di emissione è invece l’importo che l’azionista paga per ciascun titolo al momento della sottoscrizione.

 Se VE = VN le azioni sono emesse alla pari


 Se VE > VN le azioni sono emesse sopra la pari

Non è ammessa l’emissione sotto la pari.


Esercizio-
Il 15 maggio 2018 si costituisce a Napoli la Melibeo S.p.A con capitale sociale di n. 100.000 azioni del valore nominale
di 1 Euro ciascuna.
A L’emissione è alla pari.
B L’emissione avviene per 1,50 Euro ad azione.

A Capitale sociale = VN x n.azioni = 100.000

15.05.2018 Azionisti c/sottoscrizione 100.000


Capitale sociale 100.000

B Capitale sociale = VN x n.azioni = 100.000


Azionisti c/sottoscrizione = VE x n.azioni = 150.000

15.05.2018 Capitale sociale 100.000


Riserva sovrapprezzo azioni 50.000
Azionisti c/sottoscrizione 150.000

1b Il versamento nel c/c vincolato


La legge richiede che una somma pari ad almeno il 25% del capitale sottoscritto sia versata in un c/c vincolato.

A Il 20.06.2018 viene versato il 25% del capitale sottoscritto.

20.06.2018 Banca c/c vincolato 25.000


Azionisti c/sottoscrizione 25.000
(Versamento nel c/c vincolato del capitale sottoscritto)

B In caso di emissione sopra la pari, la legge richiede che sia versato anche l’intero sovrapprezzo.

20.06.2018 Banca c/c vincolato 75.000


Azionisti c/sottoscrizione 75.000
(Versamento nel c/c vincolato del 25% del capitale sottoscritto dell’intero sovrapprezzo)

L’Importo vincolato nel c/c può essere svincolato solo quando la società risulta regolarmente iscritta nel registro delle
imprese.

Il 25 giugno la società provvede alla iscrizione nel Registro delle imprese di Napoli.

25.06.2018 Banca c/c 25.000


Banca c/c vincolato 25.000
(Svincolo del c/c vincolato)

25.06.2018 Banca c/c 75.000


Banca c/c vincolato 75.000

2 Il richiamo del capitale


Qualora, entro un dato termine i soci non provvedono al versamento delle somme dovute, gli amministratori possono
sollecitare il pagamento con il richiamo.

Il 30 giugno gli amministratori sollecitano il pagamento della parte non ancora versata.

30.06.2018 Azionisti c/versamenti richiamati 75.000


Azionisti c/sottoscrizione 75.000
(Richiamo delle somme dovute)

3 Il versamento effettivo
La parte di capitale sottoscritta ma non vincolata dovrà essere ora versata. Si tratta del 75% del capitale sociale.

Il 30 giugno gli azionisti versano la restante parte del capitale.

30.06.2018 Banca c/c 75.000


Azionisti c/versamenti richiamati 75.000
(Versamento delle somme richiamate)
4 Le modifiche del capitale
Nel corso dell’esercizio il capitale sociale può subire delle modifiche.
Le variazioni del capitale sociale costituiscono modifiche e pertanto la relativa delibera è competenza dell’assemblea
straordinaria (art. 2365).
Tali modifiche possono essere in aumento o diminuzione.

REALI
 Sottoscrizione di nuove azioni
 Aumento del valore nominale delle azioni circolanti
 Conferimento di beni in natura o crediti.
A TITOLO GRATUITO
 Non si determina un apporto di nuovo capitale ma avviene mediante utilizzo di valori già contenuti nel
patrimonio (riserve).

L’11 novembre viene sottoscritto un aumento del capitale sociale mediante emissione di nuove azioni n. 200.000 del
valore nominale di 1 € l’una. Valore di emissione 1,5 €.

-Aumento capitale sociale


VN x n. azioni = 200.000€.
-Azionisti c/sottoscrizione
n.azioni x VE = 300.000€.
-Riserva sovrapprezzo = 100.000€.

11.11.2018 Capitale sociale 200.000


Riserva sovrapprezzo azioni 100.000
Azionisti c/sottoscrizione 300.000
(Rilevazione della sottoscrizione dell’aumento del capitale)

Il 15 dicembre viene deliberato un aumento a titolo gratuito del capitale sociale mediante utilizzo delle riserve per
20.000€. La riserva che si utilizza è una delle «disponibili» ed ha un ammontare di 100.000€.

15.12.2018 Riserva 20.000


Capitale sociale 20.000
(Aumento del capitale sociale a titolo gratuito)

Le variazioni del capitale in diminuzione possono essere determinate da:


-Decisione volontaria dei soci
-Morosità
-Recesso del socio
-Perdite subite dalla società
-Annullamento azioni proprie
-Per revisione di stima dei conferimenti.

Tale operazione può essere:


-Facoltativa
-Obbligatoria (in caso di perdite che superino 1/3 del capitale).

Riduzione del capitale sociale per perdite


Il 24 maggio si decide di reintegrare la perdita di esercizio di € 90.000 mediante:
L’utilizzo della Riserva legale (€ 40.000);
L’utilizzo della Riserva statutaria (40.000);
Una riduzione del Capitale sociale di € 10.000.

24.05.2019 Capitale sociale 10.000


Riserva statutaria 40.000
Riserva legale 40.000
Perdita di esercizio 90.000
(Reintegro perdita di esercizio)

«il patrimonio netto è la differenza tra le attività e le passività di bilancio».

Sul piano contabile, la definizione di patrimonio netto ha origine nell’esigenza di bilanciamento tra le sezioni “attivo” e
“passivo” dello stato patrimoniale, secondo la nota identità:

ATTIVITÀ = PASSIVITÀ + PATRIMONIO NETTO


Nell’ottica finanziaria della struttura del capitale di bilancio, la suddetta identità esprime la necessaria uguaglianza tra
gli “Impieghi” (“Investimenti”) di mezzi monetari (attività), osservati ad una certa data, e le “fonti” di tali mezzi monetari,
distinte in “capitale di terzi” (passività) e “capitale proprio” (patrimonio netto) alla medesima data.
Sotto questo profilo, il patrimonio netto rappresenta, in via fondamentale, l’entità monetaria dei mezzi apportati
solitamente dalla proprietà o auto-generati nell’impresa, indistintamente investita, insieme ai mezzi di terzi, nelle
attività patrimoniali.

In altra accezione, il Patrimonio netto esprime la misura dei diritti patrimoniali che può essere soddisfatta “in via
residuale” attraverso le Attività, dopo che siano stati soddisfatti i diritti dei terzi creditori della società.

In tale significato, il Patrimonio netto è visto come capitale di “pieno rischio”, la cui remunerazione ed il cui rimborso
sono subordinati al prioritario soddisfacimento delle aspettative di remunerazione e di rimborso del capitale di credito.

La classificazione delle quote ideali del patrimonio netto


I criteri di classificazione delle poste “ideali” del Patrimonio netto sono molteplici e rispondono a diverse finalità
conoscitive.
I due principali criteri fanno riferimento, rispettivamente:
 all’origine delle poste
 alla destinazione delle poste.

Secondo il criterio dell’origine si distinguono:


 “riserve di utili”
 “riserve di capitale”.

Le riserve di utili traggono origine dal “risparmio” di utili d’esercizio (come nel caso della riserva legale e della riserva
statutaria). Esse sono generalmente costituite in sede di riparto dell’utile netto risultante dal bilancio d’esercizio
approvato, mediante esplicita destinazione a riserva, o mediante semplice delibera di non distribuzione: ‘utili a nuovo”.
Le riserve di capitale sono costituite in sede di ulteriori apporti dei soci o di conversione di obbligazioni in azioni
(riserva da sovrapprezzo azioni), di rivalutazione monetaria (riserva di rivalutazione monetaria), di donazioni da parte
dei soci o di rinuncia di crediti da parte dei soci, di rilevazione di differenze di fusione.

Seguendo il criterio della destinazione, assume rilievo la differente disciplina che regola l’utilizzo, evidentemente sul
piano contabile, delle poste del Patrimonio netto. Divengono preminenti, in tal senso, il regime giuridico e le decisioni
dell’organo assembleare che vincolano singole poste a specifici impieghi.

Sul piano pratico, la tassativa elencazione contenuta nell’articolo 2424 del codice civile risolve alla radice il problema
della modalità espositiva delle voci del Patrimonio netto. Considerato che l’elencazione imposta dal legislatore non è
di per sé sufficiente a soddisfare le finalità conoscitive di tutti i destinatari del bilancio, potrebbe essere opportuno
fornire nella nota integrativa informazioni supplementari, che consentano l’analisi e la classificazione delle voci del
Patrimonio netto secondo le differenti logiche rispondenti a tali finalità.

I Capitale sociale
Nella voce A.I. “Capitale” si iscrive l’importo nominale del capitale sociale di costituzione e delle successive
sottoscrizioni degli aumenti di capitale da parte dei soci anche se non ancora interamente versati, aggiornato per le
modifiche dovute ad altre operazioni sul capitale (ad esempio, aumenti ai sensi degli articoli 2442 e 2481-ter del
codice civile e riduzioni del capitale sociale).
Il credito verso soci per versamenti ancora dovuti (con separata indicazione della parte già richiamata) è iscritto nella
voce A “Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti” dell’attivo dello stato patrimoniale.

II Riserva da sovrapprezzo delle azioni


Nella voce A.II. “Riserva da soprapprezzo delle azioni” si iscrivono:
 l’eccedenza del prezzo di emissione delle azioni o delle quote rispetto al loro valore nominale;
 le differenze che emergono a seguito della conversione delle obbligazioni in azioni.
III Riserva di rivalutazione
Nella voce A.III. “Riserve di rivalutazione” si iscrivono le rivalutazioni di attività previste dalle leggi speciali in materia,
alcune delle quali possono prevedere una specifica evidenza in bilancio.

IV Riserva legale
Nella voce A.IV. “Riserva legale” si iscrive la quota dell’utile dell’esercizio che l’assemblea ha destinato a tale riserva.
L’articolo 2430 del codice civile obbliga ad accantonare in tale riserva almeno il 5% dell’utile dell’esercizio fino a
quando l’importo della riserva non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale.
Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, l’importo della riserva legale scenda al di sotto del limite del quinto del capitale
sociale occorre provvedere al suo reintegro con il progressivo
accantonamento di almeno un ventesimo degli utili netti.

V Riserve statutarie
Nella voce A.V. “Riserve statutarie” si iscrivono tutte le tipologie di riserve previste dallo statuto della società. Le
condizioni, i vincoli e le modalità di formazione e movimentazione di queste riserve sono disciplinate dallo statuto.

VI Altre riserve
Lo schema di stato patrimoniale ex articolo 2424 del codice civile prevede che nella voce A. VI. “Altre riserve,
distintamente indicate” siano classificate tutte le altre riserve che non sono già state iscritte nelle precedenti voci del
patrimonio netto.
La voce accoglie:
 Le altre riserve esplicitamente previste dal codice civile
 Le altre riserve utilizzate nella prassi dalle società.

A titolo meramente esemplificativo, e non esaustivo, si riporta di seguito l’elenco proposto dall’OIC 28.
LE ALTRE RISERVE ESPLICITAMENTE PREVISTE DAL CODICE CIVILE
 Riserva da deroghe ex articolo 2423 codice civile
 Riserva azioni (quote) della società controllante
 Riserva da rivalutazione delle partecipazioni
 Riserva per utili su cambi non realizzati.

LE ALTRE RISERVE UTILIZZATE NELLA PRASSI DALLE SOCIETÀ.


 Riserva da riduzione capitale sociale
 Riserve per versamenti effettuati dai soci:
 Versamenti in conto aumento di capitale
 Versamenti in conto futuro aumento di capitale
 Versamenti in conto capitale
 Versamenti a copertura perdite
 Riserva da conguaglio utili in corso
 Riserva straordinaria.

c1a LE RISERVE ESPLICITAMENTE PREVISTE DAL CODICE CIVILE

VI Altre riserve
La “Riserva da deroghe ex articolo 2423 codice civile”, che si costituisce nei casi eccezionali in cui l’applicazione di
una disposizione del codice civile, riguardante le regole di redazione del bilancio, sia incompatibile con il principio di
rappresentazione veritiera e corretta. In tali casi, gli eventuali utili derivanti dall’applicazione della deroga, ai sensi
dell’articolo 2423, comma 5, del codice civile devono essere iscritti in detta riserva, non distribuibile se non in misura
pari al valore recuperato.

La “Riserva azioni (quote) della società controllante”, che ai sensi dell’articolo 2359-bis, comma 4, del codice civile è
indisponibile e accoglie l’importo delle azioni o quote della società controllante possedute dalla controllata fin tanto
che non sono trasferite.

La “Riserva da rivalutazione delle partecipazioni”, che ai sensi dell’articolo 2426, comma 1, numero 4, del codice
civile, non è distribuibile e accoglie le plusvalenze, derivanti dall’applicazione del metodo del patrimonio netto, rispetto
al valore delle partecipazioni indicato nel bilancio dell’esercizio precedente (per l’iscrizione e la movimentazione di tale
riserva si rinvia all’OIC 17 “Bilancio consolidato e metodo del patrimonio netto”).

La “Riserva per utili su cambi non realizzati”, che ai sensi dell’articolo 2426 comma 1, numero 8-bis, del codice civile,
accoglie l’utile netto derivante dall’iscrizione al cambio a pronti alla fine dell’esercizio delle attività e passività
monetarie in valuta estera e non è distribuibile fin tanto che l’utile netto non è realizzato (per l’scrizione e la
movimentazione di tale riserva si rinvia all’OIC 26 “Operazioni, attività e passività in valuta estera”).

c1b LE RALTRE RISERVE UTILIZZATE NELLA PRASSI DALLE SOCIETA’

VI Altre riserve
La “Riserva da riduzione capitale sociale”, che accoglie la differenza tra l’ammontare della riduzione operata nel
capitale sociale e la perdita coperta, o la parte della riduzione del capitale non restituita ai soci;

Le “Riserve per versamenti effettuati dai soci” che sorgono in occasione di apporti dei soci effettuati con una
destinazione specifica, quali ad esempio:
 i “Versamenti in conto aumento di capitale”, tale riserva accoglie gli importi di capitale sottoscritti dai soci, in
ipotesi di aumento di capitale scindibile, quando la procedura di aumento del capitale sia ancora in corso alla
data di chiusura del bilancio;
 i “Versamenti in conto futuro aumento di capitale” tale riserva accoglie i versamenti non restituibili effettuati
dai soci in via anticipata, in vista di un futuro aumento di capitale;
 i “Versamenti in conto capitale” tale riserva accoglie il valore di nuovi apporti operati dai soci, pur in assenza
dell’intendimento di procedere a futuri aumenti di capitale;
 i “Versamenti a copertura perdite” tale riserva accoglie i versamenti effettuati dopo che si sia manifestata una
perdita;

La “Riserva da conguaglio utili in corso” tale riserva accoglie il rateo di dividendo pagato dal socio che ha sottoscritto
un aumento di capitale sociale in corso d’anno;

La “Riserva straordinaria”, tale riserva è una riserva facoltativa, di tipo generico, salvo che l’assemblea ne disciplini
una specifica destinazione.

VII Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi


La voce A.VII. – “Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi” accoglie le variazioni di fair value degli
strumenti finanziari derivati generatesi nell’ambito di coperture di flussi finanziari attesi, al netto degli eventuali effetti
fiscali differiti.

VIII Utili (perdite) portati a nuovo


Nella voce A.VIII. “Utili (perdite) portati a nuovo” si iscrivono i risultati netti di esercizi precedenti che non siano stati
distribuiti o accantonati ad altre riserve e le perdite non ripianate.
Tale voce accoglie le rettifiche derivanti dalle correzioni di errori commessi in esercizi precedenti e le rettifiche
derivanti da cambiamenti di principi contabili (qualora l’imputazione ad un’altra voce di patrimonio netto non sia più
appropriata). Per la rilevazione di tali rettifiche si rinvia all’OIC 29 “Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di
stime, correzioni di errori e fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio”.

XI Utile (perdita) dell’esercizio


Nella voce A.IX. “Utile (perdita) dell’esercizio” si iscrive il risultato dell’esercizio che scaturisce dal conto economico.
Se durante l’esercizio è stata ripianata la perdita dell’esercizio, si può aggiungere una voce di patrimonio netto
“Perdita ripianata nell’esercizio”.

X Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio


La voce A.X. “Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio” accoglie, in detrazione del patrimonio netto, il costo di
acquisto delle azioni proprie secondo quanto disciplinato dall’articolo 2357-ter del codice civile.

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