1
Difficoltà: 1
Parole chiave: Motore Corrente Continua Eccitazione Separata
P1795
SOLUZIONE
a) Conoscendo il rendimento η = 0.75 , possiamo calcolare la potenza erogata dalla
macchina a partire da quella elettrica assorbita :
Pu = η Pass = ηVI = 0.75 ⋅ 110 ⋅ 60 = 4950W
SOLUZIONE
a)
La forza elettromotrice nel funzionamento a vuoto la possiamo ricavare dalla relazione
Vo = Eo + Ra I o
da cui si ha
E o = Vo − Ra I o = 2200 − 35 ⋅ 0.25 = 2191V
con
E ⋅ 60 2191 ⋅ 60
κϕ = 0 = = 23.24 V / rad / sec
2π ⋅ n 0 2 π ⋅ 900
e nell'ipotesi di eccitazione costante, cioè nel funzionamento a carico uguale a quella nel
funzionamento a vuoto
E = V − Ra ⋅ I = 2075 V
e quindi
E ⋅ 60
n= = 852.6 rpm
κϕ ⋅ 2 π
b)
La coppia di carico del motore
( E ⋅ I − Po ) ⋅ 60 ( 2075 ⋅ 500 − 77000) ⋅ 60
T= = = 10757 Nm
2π ⋅ n 2π ⋅ 852.6
dove P0 è la potenza a vuoto assorbita dalla macchina e vale
P0 = E0 ⋅ I 0 ≅ V0 ⋅ I 0 = 77 kW
c)
La f.e.m. prodotta dalla dinamo vale
E d = V + Ra I = 2200 + 0.25 ⋅ 500 = 2325W
d)
La potenza erogata dal motore termico è la somma della potenza meccanica fornita dal
motore elettrico con le perdite che si verificano nelle due macchine elettriche (non si
considera la Pecc perché si suppone fornita da un altro alimentatore)
Ptermico = EI + 2 Ra I 2 + P0 dinamo = 2075 ⋅ 500 + 2 ⋅ 0.25 ⋅ 500 2 + 77000 = 1.240 MW
e)
Il rendimento del sistema vale
Pu
ηT = = 0.65
Pu + Pe
dove
2π
Pu = T ⋅ n ⋅ = 960.4 kW
60
è la potenza utile all’albero, mentre
Pe = 2 ⋅ Ra ⋅ I 2 + 2 ⋅ P0 + 2 ⋅ Re ⋅ I e2 = 499.22 kW
è la potenza dissipata.
Motore Corrente Continua: esercizio n°3.3
Difficoltà: 2
Parole chiave: Motore Corrente Continua Eccitazione Separata
P1795
SOLUZIONE
a)
Conoscendo la potenza e la velocità erogate in condizioni nominali si ottiene la coppia
P 1600 ⋅ 103
Tn = n = = 15433Nm
ωn 2π
990
60
oppure
E n = Vn − Ra I n = 1883V
da cui (considerando nulla la coppia di attrito)
E I
Tn = n n = 15436 Nm
ωn
b)
La relazione di proporzionalità tra Ie e Ia fa sì che il motore si comporti come se avesse
l’eccitazione in serie all’indotto. Allora la coppia è proporzionale al quadrato della corrente
di indotto, infatti
φ = k ′ ⋅ Ie
ma
I e = k ′′ ⋅ I a
da cui
φ = k ′ ⋅ k ′′ ⋅ I a
e così la forza contro elettromotrice
E = k ⋅ φ ⋅ ω = k k ′ k ′′ ⋅ ω ⋅ I a = k T ⋅ ω ⋅ I a
la tensione di armatura
V = E + Ra ⋅ I a = k T ⋅ ω ⋅ I a + Ra ⋅ I a
e la coppia
EI a k T ωI a
2
T= = = k T I a2
ω ω
Se la macchina eroga la coppia nominale dovrà assorbire la corrente nominale così si può
calcolare la costante
T
k T = n2 = 0.0214 H
In
c)
La coppia con corrente di armatura di 500A
T = k T ⋅ I ′′ 2 = 0.0214 ⋅ 500 2 = 5350 Nm
d)
Frenatura
V = 2000V = Vn I = 850 A = I n
Nella fase di frenatura la corrente nell’indotto e nella resistenza di frenatura sarà imposta
dalla E che decresce nel tempo con la velocità. Essendo il circuito puramente resistivo la
corrente massima si avrà per E massima cioè all’istante iniziale
E n = Vn − Ra I n = 2000 − 0138. ⋅ 850 = 1883V
I max = I s = 1100 A
E n = ( Ra + RT ) I s
da cui possiamo dimensionare la resistenza di frenatura necessaria a soddisfare la specifica
E 1883
R f = n − Ra = − 0.138 = 1574
. Ω
Is 1100
Motore Corrente Continua: esercizio n°3.4
Difficoltà: 3
Parole chiave: Motore Corrente Continua Eccitazione Serie
P1795
Un locomotore che deve essere alimentato alla tensione di 3000 V, è equipaggiato con 12
motori in corrente continua ad eccitazione serie con i seguenti dati di targa:
Pn = 300kW
Vn = 1000V
I n = 350 A
Ra = 015. Ω
Re = 0.25Ω
velocità nominale = 1000 rpm
Sapendo che all'avviamento tutti i motori vengono collegati in serie, calcolare:
a) la resistenza del reostato di avviamento affinché la corrente assorbita allo spunto risulti
limitata a 500 A;
b) la velocità dei motori quando , escluso il reostato di avviamento, la corrente assorbita è
pari alla corrente nominale.
Per ottenere la massima velocità del locomotore i motori vengono collegati in modo da
formare 4 paralleli di tre motori in serie.
In queste condizioni calcolare:
c) la velocità dei motori quando, essendo ancora inserito in serie al sistema così formato il
reostato precedentemente calcolato, i motori assorbono la corrente nominale
Ipotizzando infine per ciascun motore un funzionamento a potenza costante pari alla potenza
nominale, calcolare:
d) la velocità dei motori quando il flusso dei motori stessi viene ridotto della metà
cortocircuitando metà delle spire dell'avvolgimento di eccitazione ( si consideri Re
proporzionale al numero di spire )
SOLUZIONE
a)
Allo spunto, essendo nulle le forze contro elettromotrici dei motori, la corrente è imposta
solo dalla tensione della linea
Vs = 12( Ra + Re )I s + Rs I s
da cui possiamo calcolare la resistenza del reostato di avviamento
V 3000
Rs = s − 12( Ra + Re ) = − 12( 0.15 + 0.25 ) = 12
. Ω
Is 500
b)
Escludendo Rs, con In si ha:
V = 12( Ra + Re )I n + 12 E
e così
V
E= − ( Ra + Re ) I n = 250 − 0.4 ⋅ 350 = 110V
12
Dalla
E = k ⋅ ω n ⋅ In
possiamo calcolare
En V − ( Ra + Re ) I n Vn − ( Ra + Re ) I n 1000 − 0.4 ⋅ 350
k= = n = = = 23.464 mH
ωnIn ωnIn 2π 2π
nn In 1000 ⋅ ⋅ 350
60 60
e quindi la velocità dei motori
E
ω= = 13.394 rad / s
k ⋅ In
2π
n=ω = 127.9 rpm
60
c)
Dal circuito equivalente facendo il bilancio di tensioni alla maglia
Vs = 4 I n Rs + 3( Ra + Re ) I n + 3 E
da cui
V 4
E = s − Ra I n − ( Ra + Re ) I n = 300V
3 3
e allora la velocità
E
ω= = 36.534 rad / s
k ⋅ In
2π
n= ω = 348.8 rpm
60
d)
SOLUZIONE
a)
Allo spunto la forza elettromotrice E è nulla poiché il rotore è fermo. Sulle tre resistenze in
serie presenti nel circuito di indotto è applicata la tensione nominale e circola la corrente di
avviamento Is
V 1000
Vs = ( Ra + Re + Rs ) ⋅ I s ⇒ Ra + Re + Rs = s = = 2.5Ω
Is 400
da cui
Ra + Re = 2.5 − 2.2 = 0.3 e Ra = Re = 015 . Ω
Ricordando che la coppia è proporzionale al quadrato della corrente, dai dati allo
avviamento possiamo calcolare la costante kE
T 7000
Ts = k E ⋅ I s2 ⇒ k E = s2 = = 0.04375 M
Is 400 2
b)
Dalla coppia nominale possiamo calcolare la corrente nominale
Tn 3600
Tn = k E ⋅ I n2 ⇒ I n = = = 286.85 A
kE 0.04375
la
E n = Vn − ( Re + Ra ) ⋅ I n = 913.9 V
e quindi la velocità di rotazione della macchina
En
ω= = 72.826 rad / s = 695.4 giri / min
k E ⋅ In
c)
Nella nuova condizione di funzionamento la velocità vale
ω' = 11
. ⋅ ω = 80.108 rad / s
e la coppia
T' = 11
. ⋅ T = 3960 Nm
da cui la corrente di armatura e la E
T'
I 'a = = 300.85 A
kE
E' = k E I 'a Ω' = 1054.42V
e infine la tensione di alimentazione
V ′ = E ′ + ( Re + Ra ) ⋅ I a' = 1144.7 V
Motore Corrente Continua: esercizio n°3.6
Difficoltà: 2
Parole chiave: Motore Corrente Continua Eccitazione Separata
P1795
SOLUZIONE
a)
La potenza assorbita vale
Pi = Vn I n = 1200 ⋅ 500 = 600kW
mentre le perdite Joule di armatura sono
PJa = Ra I a2 = 0.35 ⋅ 5002 = 87.5kW
Per cui la potenza meccanica risulta
Pm = Pi − PJa = 600 − 87.5 = 512.5kW
e la coppia
P 512500
Tn = m = = 3058 Nm
ω 2π
1600
60
b)
Per il calcolo del rendimento occorre tenere conto anche delle perdite di eccitazione
2
V 180 2
Pe = Vecc I e = ecc = = 10800W
Re 3
Il rendimento vale quindi
Pm 512500
η= = = 0.839
Pm + PJa + Pe 512500 + 87500 + 10800
c)
Tn 3058 Nm
kT = kω = = = 61
.
In 500 A
Se la tensione di eccitazione passa da 180V a 150, la costante kT si riduce della stessa
proporzione
150 150 Nm
kT' = kT = 61
.⋅ = 5.09
180 180 A
La corrente in questa condizione vale
T 3058
I' = n = = 600 A
k T ' 5.09
e la forza contro elettromotrice
E' = Vn − Ra I a' = 1200 − 0.35 ⋅ 600 = 990V
Infine si può calcolare la velocità
E' 990 60
ω' = = = 194.5 rad / s n' = ω' = 1857 rpm
k ω ' 5.09 2π
mentre il nuovo rendimento vale
2
Pm V I ' − Ra I a' 1200 ⋅ 600 − 0.35 ⋅ 6002 594000
η' = = n a = = = 0.816
Pa + Pe Pm + PJa + Pe 150 2 727500
1200 ⋅ 600 +
3
d)
Nel funzionamento come generatore, la potenza erogata vale 600kW, di conseguenza la
corrente vale
Perogata 600000
I '' = = = 500 A
Vn 1200
La forza elettromotrice è quindi
E = Vn + Ra I '' = 1200 + 0.35 ⋅ 500 = 1375V
e la coppia risulta
EI '' 1375 ⋅ 500
T= = = 4103Nm
ω 2π
1600
60
e)
La tensione di eccitazione si calcola infine nel seguente modo
T 4103 Nm
k T '' = '' = = 8.2
I 500 A
8.2 8.2
Ve'' = Ve = 180 ⋅ = 242V
6.1 6.1
Motore Corrente Continua: esercizio n°3.1
Difficoltà: 2
Parole chiave: Motore Corrente Continua Eccitazione Serie
B1790 - 20/02/1996
SOLUZIONE
a)
Dall'equazione del circuito equivalente del motore a eccitazione serie, indicando con V la
tensione di alimentazione e con E la forza controelettromotrice, si ha:
Vn = ( Ra + Re ) I n + En
E n = Vn − ( Ra + Re ) I n = 240 − 48 = 192V
M = En ( I n Ω) = 192 (80 ⋅ 78.54) = 30.56mH
Conseguentemente, la coppia Tn e il rendimento ηn in condizioni nominali sono:
Tn = MI n2 = 195.6 Nm
ηn = ( E n I n ) (Vn I n ) = En Vn = 0.80
Allo spunto la forza controelettromotrice E e' nulla e dunque, detta Is la corrente di spunto,
si ha:
I s = Vn ( Ra + Re ) = 400 A
Ts = MI n2 = 4889.6 Nm
Indicando con IM la massima corrente di spunto ammissibile e con Rr la resistenza del
reostato, si ottiene:
Vn = ( Ra + Re + Rr ) I M
Vn
Rr = − ( Ra + Re ) = 0.96 − 0.6 = 0.36Ω
IM
b)
Se la coppia non cambia, non puo' cambiare nemmeno la corrente. Percio':
E' = 0.8Vn − ( Ra + Re ) I n = 192 − 48 = 144V
E'
Ω' = = 58.9 rad s = 562 .5 giri min
MI n
c)
Quando viene disinserita la meta' delle spire del circuito di eccitazione, si dimezzano i valori
sia di Re che di M, cioe' R"e = 0.125 Ω e M" = 15.28 mH.
La corrente che I" che fornisce la coppia nominale e':
I" = Tn M " = 113.14 A
Pertanto i nuovi valori di forza controelettromotrice, velocita' e rendimento sono:
E" = Vn − ( R" e + Ra ) I" = 18614
. V
Ω" = E" ( M" I " ) = 107 .67 rad s = 1028.2 giri min
η" = E" Vn = 0.775
Motore Corrente Continua: esercizio n°3.2
Difficoltà: 2
Parole chiave: Motore Corrente Continua Eccitazione Derivazione
B1790 - 09/07/1996
SOLUZIONE
a)
Considerando il circuito di eccitazione, si ha:
2
Vn
Re + Rr = = 72Ω ⇒ Re = 22Ω
Pe
La potenza all'ingresso Pi e la potenza convertita Pc sono rispettivamente:
Pi = Vn I n = 432W Pu = η Pi = 302 .4W
La corrente di armatura, la potenza dissipata sulla resistenza Ra e la resistenza Ra sono:
Vn Pja
I an = I n − = 115. A Pja = Pi − Pe − Pu = 111.6W Ra = 2 = 0.844Ω
Re + Rr I an
La fem del generatore pilotato e il coefficiente M sono (la velocita' angolare va espressa in
rad/s):
P E 26.296
E = u = 26.296V M= = = 0.2511H
Ia Ω nVn ( Re + Rr ) 209.44 ⋅ 36 72
La coppia nominale, che puo' essere calcolata in diversi modi, vale:
Tn = Pu Ω n = MI an I e = 1.444 Nm
b)
In condizioni di avviamento, la fem del generatore pilotato e' nulla, poiche' e' nulla la velocita'
di rotazione. Pertanto, il circuito di armatura si riduce alla sola resistenza Ra e l'intero
schema equivalente e' dato dal parallelo tra le resistenze del ramo di eccitazione e di quello
di armatura:
Ra ( Re + Rr )
Rs = = 0.834 Ω
Ra + Re + Rr
Imponendo il valore limite della corrente di spunto, si ha:
Vs = I s Rs = 25.03V
I corripondenti valori delle correnti di eccitazione e di armatura e della coppia sono:
V
I sa = s = 29.65 A I se = I s − I sa = 0.35 A Ts = MI sa I se = 2.606 Nm
Ra
c)
La nuova coppia che il motore deve erogare e':
T' = 1.20 ⋅ Tn = 1733 . Nm .
Tale coppia e' data da:
T' = MI ' a I ' e
dove la corrente di armatura e':
V − E' Vn − MΩ n I' e
I'a = n = .
Ra Ra
Sostituendo si ottiene:
M 2 Ω n I ' e2 − MU n I ' e + Ra T' = 0 13.205I ' e2 − 9.04 I ' e +1.463 = 0
Il discriminante di questa equazione vale +4.446; i due valori della soluzione ed i
corrispondenti valori della resistenza addizionale, della fem, della corrente di armatura e
della corrente di ingresso ai morsetti sono:
CASO A
V
I ' e = 0.422 A R' r = n − Re = 63.281Ω E' = MΩ n I ' e = 22.193V
I'e
V − E'
I'a = n = 16.359 A I' i = I' e + I ' a = 16.78 A
Ra
CASO B
V
I ' e = 0.262 A R' r = n − Re = 11516 . Ω E' = MΩ n I ' e = 13.779V
I'e
V − E'
I'a = n = 26.328 A I ' i = I ' e + I' a = 26.590 A
Ra
Il rendimento e' dato dal rapporto tra la potenza convertita e la potenza elettrica entrante. La
potenza convertita
P' u = T' Ω n = 12 . TΩ n = 1.2 Pu
e' identica in entrambi i casi; la potenza entrante e' data invece dal prodotto tra la tensione
nominale Vn, uguale in entrambi i casi, e la corrente di ingresso. Ne segue percio' che il
rendimento maggiore si ha quando la corrente di ingresso e' minore e dunque nel caso A,
utilizzando una resistenza addizionale di 63.281 Ω.
Motore Corrente Continua: esercizio n°3.3
Difficoltà: 1
Parole chiave: Motore Corrente Continua Eccitazione Derivazione
B1790 - 17/09/1996
SOLUZIONE
a)
La resistenza e la corrente di eccitazione sono:
Re = Vs2 Pes = 200Ω I es = Vs Re = 01 . A
La corrente ai morsetti di ingresso e la corrente di armatura si possono trovare con le
relazioni:
I s = Ps Vs = 25 A I as = I s − I es = 24.9 A
Poiche' allo spunto la tensione sul generatore pilotato e' nulla, si ha:
Ra = Vs I as = 0.803Ω
Il coefficiente M si ottiene come:
Ts
M= = 0.402 H
I es I as
b)
In condizioni nominali la corrente di eccitazione e':
I en = Vn Re = 0.5 A
La corrente di armatura si puo' dedurre applicando la legge delle tensioni al circuito di
armatura:
V − M ΩI en 100 − 0.402 ⋅ 418.88 ⋅ 0.5
Vn = E + Ra I an = MΩI en + Ra I an ⇒ I an = n = = 19 .68 A
Ra 0.803
SOLUZIONE
a)
Nel motore a eccitazione serie la coppia e’ legata alla corrente dalla relazione:
T = MI 2 ⇒ I = T M = 374.16 A
Pertanto la forza controelettromotrice E vale:
E = M ΩI = 25 ⋅ 10 −3 ⋅ 11519
. ⋅ 374.16 = 1077.6V
La tensione di alimentazione e’ allora:
V = E + ( Re + Ra ) I = 1414.3V
La potenza elettrica di ingresso e’:
Pi = VI = 529.19 kW
Il rendimento e’:
η = ( EI ) ( VI ) = E V = 0.762
b)
Poiche’ la coppia non cambia, neanche la corrente puo’ cambiare (T = MI 2 ). Ne segue
che il nuovo valore della forza controelettromotrice diviene:
E' = V − ( Re + Ra ) I = 913.26V
La nuova velocita’ diviene cosi’:
Ω' = E' ( MI ) = 97 .63 rad s = 932.3 g min
c)
L’equazione del circuito equivalente impone:
V = E" +( Re + Ra ) I" = MΩI " + ( Re + Ra ) I"
da cui si ricava:
V
I" = = 330.7 A
MΩ + Re + Ra
La coppia diviene:
T" = MI" 2 = 2739.1Nm
Il rendimento e’:
T" Ω
η" = = 0.762
VI"
NB. Il rendimento calcolato al punto c) e’ identico a quello calcolato al punto a). Ciò è
giustificato dal fatto che, nei motori a corrente continua con eccitazione serie, il rendimento
e’:
E MΩI MΩ
η= = =
V MΩ I + Re I + Ra I MΩ + Re + Ra
Perciò se la velocità nei due casi non cambia, non cambia nemmeno il rendimento.
Motore Corrente Continua: esercizio n°3.5
Difficoltà: 2
Parole chiave: Motore Corrente Continua Eccitazione Derivazione
B1790 - 23/06/1997
SOLUZIONE
a) E’ necessario preliminarmente valutare i parametri del circuito equivalente in figura.
La corrente assorbita durante la prova a rotore bloccato è:
I 1 = P1 V1 = 18 A
Le correnti nei circuiti di eccitazione e di armatura sono rispettivamente:
I1e = V1 Re = 016 . A I1a = I1 − I 1e = 17.84 A
Poiché il motore è fermo, il circuito di armatura è schematizzato dalla sola resistenza, il cui
valore è:
Ra = V1 I 1a = 0.673Ω
Nella seconda prova le correnti assorbita, di eccitazione e di armatura sono rispettivamente:
I 2 = P2 V2 = 13.0 A I 2 e = V2 Re = 133 . A I 2a = I 2 − I 2 e = 1167
. A
La forza contro elettromotrice ed il coefficiente M sono allora (Ω 2 = 209.4 rad/s):
E2
E2 = V2 − Ra I 2a = 92 .15V M= = 0.330 H
Ω2 I 2e
Con alimentazione nominale la corrente di eccitazione diviene:
I e = Vn Re = 1.6 A
Il valore della corrente di armatura si può ricavare dalla coppia sviluppata:
I a = T ( MI e ) = 28.41A
La forza controelettromotrice e la velocità di rotazione sono pertanto:
E = Vn − Ra I a = 100.88V Ω = E ( MI a ) = 1911 . rad s = 1824.5 giri m
Il rendimento è :
EI a
η= = 0.796
Vn ( I e + I a )