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Classe V ITC
Il metodo da seguire
Premesso che per la costruzione di un bilancio con dati a scelta si possono seguire
diversi metodi, tutti ugualmente validi, negli esempi che seguono utilizzeremo il metodo
top down (dalla sintesi allanalisi).
Con tale metodologia la costruzione dei prospetti contabili che formano il bilancio
desercizio avviene gradualmente, attraverso fasi successive e consequenziali.
Fonti
Attivo immobilizzato
55%
45%
Patrimonio netto
Debiti a media/lunga scadenza
Debiti a breve scadenza
50%
20%
30%
Attivo corrente
Totale impieghi
100%
Totale fonti
100%
Impieghi
Fonti
Attivo immobilizzato
55%
45%
Patrimonio netto
Debiti a media/lunga scadenza
Debiti a breve scadenza
50%
20%
30%
Attivo corrente
Totale impieghi
100%
Totale fonti
100%
Notiamo che il margine di struttura primario negativo; tuttavia il capitale permanente (patrimonio netto
e debiti a media e lunga scadenza) copre completamente lattivo immobilizzato; vi pertanto un
margine di struttura secondario positivo.
Limpresa ha un indebitamento complessivo che rappresenta il 50% delle fonti e che si riflette sul
risultato della gestione finanziaria.
Supponendo che limpresa presenti un soddisfacente livello di redditivit, espresso da un ROE pari al
12%, possiamo rappresentare analiticamente il patrimonio netto come segue:
Capitale sociale
Riserva legale
Riserva statutaria
Riserva straordinaria
Capitale proprio
500.000
100.000
60.000
40.000
700.000
+ utile desercizio
84.000
Patrimonio netto
784.000
Nel definire limporto delle riserve abbiamo ipotizzato che limpresa operi gi da diversi anni, per cui
realistico supporre che la riserva legale abbia raggiunto il limite previsto dalla legge (20% del capitale
sociale); gli importi della riserva statutaria e della riserva straordinaria sono stati attribuiti considerando
che, normalmente, le imprese che non si trovano in particolari situazioni negative attuano una politica di
autofinanziamento.
= 12%
capitale proprio
Fonti
Attivo immobilizzato
55%
862.400
Attivo corrente
45%
705.600
Totale impieghi
100%
1.568.000
Patrimonio netto
Debiti a media/lunga scadenza
Debiti a breve scadenza
50%
20%
30%
784.000
313.600
470.400
Totale fonti
100%
1.568.000
I raggruppamenti evidenziati nel prospetto sopra riproposto non sono conformi alle classi di valori
presenti nello Stato patrimoniale redatto secondo limpostazione civilistica.
Stato patrimoniale sintetico
ATTIVO
PASSIVO
A)
Crediti v/soci
A)
Patrimonio netto
B)
Immobilizzazioni
B)
C)
Attivo circolante
C)
D)
Ratei e risconti
D)
Debiti
E)
Ratei e risconti
Totale attivo
Totale passivo
La tappa successiva comporta quindi il passaggio dai raggruppamenti presenti nello stato patrimoniale
sintetico, riclassificato secondo criteri finanziari, alle classi presenti nello schema di Stato
patrimoniale redatto in conformit dellart. 2424 del codice civile.
Gli importi da attribuire a dette classi devono essere riscostruiti tenendo presente che:
a)
b)
c)
d)
e)
Il valore dei fondi per rischi e oneri compreso nellimporto assegnato ai debiti a breve termine;
Il valore del debito per TFRL compreso nellimporto assegnato ai debiti a medio/lungo termine;
Il valore dei ratei e dei risconti passivi compreso nellimporto assegnato ai debiti a breve termine;
Limporto attribuito allattivo immobilizzato comprende, oltre alle immobilizzazioni immateriali,
materiali e finanziarie, anche i disaggi su prestiti (per la parte non ammortizzata), che nello schema
di Stato patrimoniale civilistico devono essere iscritti, con separata indicazione, nella voce D
Ratei e risconti attivi;
Lattivo corrente comprende, oltre alle sottoclassi dellattivo circolante, anche eventuali ratei e
risconti riferiti al breve periodo.
Abbiamo gi determinato la composizione del patrimonio netto; continuiamo ora con la definizione degli
importi delle classi e sottoclassi da iscrivere nelle sezioni del passivo e dellattivo dello stato
patrimoniale.
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Passivo patrimoniale
Trattandosi di una spa possiamo ipotizzare che tra i debiti sia presente un prestito obbligazionario
formato da 100.000 obbligazioni del valore nominale di 1, emesse l1/09 del presente esercizio alla
pari; tasso 4%, godimento cedola annuale 1/09.
Il prestito ha durata quinquennale e lestinzione avviene in quote costanti di 20.000 a partire
dallanno successivo a quello di emissione.
Limporto dei debiti a medio/lungo termine stato stabilito in prima approssimazione in 313.600;
sottraendo 80.000 (importo del prestito obbligazionario scadente oltre lesercizio), residuano
233.600 da ripartire tra le altre voci che compongono i debiti di lungo periodo.
Tra queste compreso il Debito per TFRL che dipende dal valore dei salari e degli stipendi e
dellanzianit di servizio del dipendente; lo supponiamo pari a 133.600. Altri 100.00 possono essere
attribuiti a debiti contratti con banche a altri finanziatori.
Limporto dei debiti a breve scadenza di 470.400 comprende il rateo passivo per interessi su
obbligazioni per il periodo 1/09 31/12.
1x4x121
Rateo passivo =
Ipotizziamo la presenza di altri ratei e risconti passivi per 1.824. Il valore complessivo da inserire nel
punto E) Ratei e risconti passivi risulta 3.150 = 1.326+1.824.
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Passivo patrimoniale
Importo dei debiti a breve scadenza gi stabilito
- Importo ratei e risconti passivi
470.400
3.150
467.250
Da 467.250 scorporiamo ancora limporto da assegnare alla voce B) Fondi per rischi e oneri,
supponendolo pari a 17.250.
Riepilogando la classe D) Debiti ha un importo cos determinato:
Debiti a media e lunga scadenza
180.000
450.000
Totale D debiti
630.000
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Attivo patrimoniale
Lattivo immobilizzato di 862.400; detto importo coincide con le immobilizzazioni al netto dei fondi
ammortamento e deve essere suddiviso tra le sottoclassi della voce B) Immobilizzazioni presenti
nello Stato patrimoniale (immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie). Allattivo corrente (
Limporto da attribuire alla classe C) Attivo circolante e alle sue sottoclassi deriva dalla differenza tra
limporto attribuito in precedenza allattivo corrente (705.600) e limporto che si vuole assegnare ai
ratei e ai risconti attivi.
Attivo corrente
Ratei e risconti attivi
705.600
1.360
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C)
PASSIVO
Crediti v/soci
Immobilizzazioni
I immobilizzazioni immateriali
II immobilizzazioni materiali
III immobilizzazioni finanziarie
Totale immobilizzazioni
Attivo circolante
I Rimanenze
II Crediti
III Attivit finanziarie che non
costituiscono immobilizzazioni
IV disponibilit liquide
Totale attivo circolante
A)
Patrimonio netto
I Capitale
IV Riserva legale
V Riserve statutarie
VII Altre riserve
IX Utile desercizio
Totale
500.000
100.000
60.000
40.000
84.000
784.000
17.250
133.600
630.000
50.000
812.400
862.400
284.240
400.000
20.000
704.240
E) Ratei e risconti
D)
Ratei e risconti
Totale attivo
3.150
1360
1.568.000
Totale passivo
1.568.000
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ATTIVO
50.000
50.000
250.000
410.000
115.000
37.400
812.400
862.400
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI B)
C) ATTIVO CIRCOLANTE
PASSIVO
A) PATRIMONIO NETTO
I. Capitale
IV. Riserva legale
VI. Riserve statutarie
VII. Altre riserve, distintamente indicate
IX. Utile (perdita) dell'esercizio
TOTALE
500.000
100.000
60.000
40.000
84.000
784.000
17.250
17.250
133.600
100.000
150.000
125.000
9.240
150.000
284.240
384.000
16.000
400.000
15.000
2) assegni;
4.000
1.000
Rimanenze:
1) materie prime, sussidiarie, di consumo;
2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
4) prodotti finiti e merci;
TOTALE
II Crediti, con separata indicazione per ogni voce,
degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo:
1) verso clienti, di cui
oltre l'esercizio
5) verso altri.
TOTALE
IV Disponibilit liquide:
1) depositi bancari e postali;
TOTALE
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE C)
di disaggio
su prestiti.
20.000
1.360
TOTALE ATTIVO
3.150
704.240
220.000
80.000
50.000
30.000
630.000
1.568.000
TOTALE PASSIVO
1.568.000
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Per quanto concerne le immobilizzazioni abbiamo supposto che limpresa non possieda immobilizzazioni
finanziarie.
Per quanto attiene alle rimanenze dobbiamo stabilire limporto delle materie, dei prodotti in magazzino e
quello dei prodotti in lavorazione (per semplicit tralasciamo acconti e lavori in corso su ordinazione).
Per quanto concerne i crediti, poich limpresa non possiede partecipazioni, non vi sono rapporti con
societ controllate e collegate.
Nel passivo abbiamo inserito tra i fondi rischi, il fondo responsabilit civile, nella voce altri.
Abbiamo articolato i debiti iscrivendo anche le obbligazioni e i debiti verso le banche, specificandone
limporto che scade oltre lesercizio successivo. Abbiamo indicato separatamente i debiti verso fornitori, i
debiti tributari e i debiti verso gli istituti previdenziali.
Si tenga presente che lo Stato patrimoniale, previsto dal codice civile, a stati comparati. Mancano quindi
I dati relativi allanno precedente.
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Nello schema deve essere immediatamente annotato limporto corrispondente alla voce Utile (perdita)
dellesercizio, in quanto esso deve coincidere con quello indicato nello Stato patrimoniale alla
corrispondente voce del patrimonio netto.
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Infine importante sottolineare come il contenuto dello Stato patrimoniale abbia riflessi
significativi sul Conto economico:
A. la presenza di debiti di finanziamento (mutui passivi e prestiti obbligazionari) comporta
lintroduzione di interessi passivi nellarea finanziaria (C Proventi e oneri finanziari);
B. la presenza di rilevanti immobilizzazioni comporta elevati costi di ammortamento e costi di
manutenzione e riparazione (B Costi della produzione);
C. conti correnti attivi bancari e postali comportano la maturazione di interessi attivi bancari
e postali, con un conseguente riflesso positivo nellarea finanziaria (C Proventi e oneri
finanziari);
D. un importo rilevante nei crediti verso clienti pu riflettersi in interessi attivi verso clienti
(nel caso in cui la consistenza dei crediti sia rimasta costante nellanno e sia previsto un
interesse esplicito), con incidenza positiva sullarea finanziaria (C Proventi e oneri
finanziari);
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La traccia da svolgere non pone particolari vincoli; abbiamo per stabilito un ROE del 12% e quindi un
utile netto desercizio di 84.000.
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
Differenza tra valore e costi della produzione
84.000
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Consigliamo di stabilire subito limporto da assegnare alla Differenza tra valore e costi della produzione
(A B) che, per semplicit, pu essere fatta coincidere con il risultato della gestione caratteristica, ossia
con il risultato operativo.
Poich tale risultato dipende dal ROI (rapporto tra reddito operativo e totale impieghi), possiamo stabilire a
priori lentit di tale indicatore in modo da ottenere un valore coerente con gli importi gi attribuiti.
Supponendo una redditivit del capitale investito del 13% (ROI = 13%) e avendo gi determinato in
1.568.000 il totale degli impieghi, determiniamo il reddito operativo come segue:
100 : 13 = 1.568.000 : x da cui x = 203.840 differenza tra valore e costi della produzione.
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
Differenza tra valore e costi della produzione
203.840
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Con la stessa logica, allo scopo di avere un punto di riferimento per determinare la classe A Valore della
produzione, possiamo fissare il ROS (rapporto tra reddito operativo e ricavi di vendita) al 10%, per cui:
10 : 100 = 203.840 : x
I ricavi di vendita rappresentano la parte pi consistente del valore della produzione; per determinare la
classe A) Valore della produzione va aggiunto allimporto dei ricavi netti di vendita quello relativo alla
variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti, e quello reltivo alle altre
voci (variazione di lavori in corso su ordinazione, costi patrimonializzati per lavori interni, altri ricavi e
proventi) che per semplicit, se non espressamente richiesti dal tema, possono essere tralasciati.
Ipotizzando un incremento delle rimanenze di prodotti in lavorazione, semilavorati e prodotti finiti di
15.210, abbiamo (2.038.400 + 15.210) = 2.053.610 valore della produzione.
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
2.053.610
203.840
84.000
Prof. Luigi Trojano
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Poich la differenza tra valore e costi della produzione di 203.840, avendo gi determinato il valore
della produzione, i costi della produzione sono cos determinati:
(2.053.610 203.840) = 1.849.770 costi della produzione.
Supponendo inoltre un carico fiscale complessivo (IRAP+IRES) del 40% sullutile al lordo delle imposte,
abbiamo che:
100 : (100 - 40) = x : 84.000
203.840
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b)
Il risultato della gestione finanziaria, deve tenere conto dei debiti di finanziamento (prestiti
obbligazionari, debiti verso banche, debiti verso altri finanziatori) e dei crediti indicati nello Stato
patrimoniale. Per quanto riguarda i debiti abbiamo:
- un prestito obbligazionario di 100.000 tasso 4%;
- debiti verso banche a lunga scadenza di 100.000
- debiti a breve scadenza di 430.000.
Limporto non pu essere determinato matematicamente, ma possiamo ipotizzare che il risultato
della gestione finanziaria C) Proventi e oneri finanziari sia negativo e pari a 30.000.
Il risultato della gestione straordinaria E) Proventi e oneri straordinari, per far quadrare il Conto
economico, deve essere negativo e pari a 33.840.
2.053.610
1.849.770
203.840
- 30.000
- 33.840
140.000
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Arrivati a questo punto risulta pi agevole la ricostruzione del Conto economico secondo quanto
previsto dallarticolo 2425 e 2425bis del codice Civile.
Perci lascio a voi il compito di redigere lo schema.
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