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Crispi Giolitti
Crispi Giolitti
Inoltre venne ordinato larresto dei capi socialisti e di alcuni membri del movimento
cattolico, che avevano partecipato alle rivolte popolari.
Il nuovo primo ministro Pelloux, che aveva preso il posto di Rudini, present la proposta di
limitare la libert di stampa al fine di rafforzare il potere esecutivo. Nonostante Pelloux avesse
lappoggio del re e delle forze militari, il parlamento per respinse questo progetto e Pelloux fu
costretto a dare le dimissioni e a indire nuove elezioni.
LE ELEZIONI DEL 1900 E LA SCONFITTA DEL FRONTE AUTORITARIO:
Le elezioni del 1900, furono vinte dalle opposizioni che (repubblicani, radicali, socialisti)
ottennero la maggioranza dei voti. La sconfitta del fronte autoritario , ovvero il partito moderato, si
dovette principalmente a causa di quattro diversi motivi:
1. allazione delle minoranze.
2. a causa dei fallimenti che il governo consegui nella politica estera (come ad esempio il
fallimentare tentativo di occupare una parte di territorio cinese).
3. le divisioni esistenti allinterno dello stesso partito moderato, in cui era sorto una nuova classe
dirigente che si era dimostrata pi aperta alle riforme e nei confronti del movimento socialista.
4. la forza dei partiti e dei movimenti di massa, come il movimento operaio.
Sia e Umberto I ( ucciso il 29 luglio del 1900, ad opera dellanarchico Bresci) che Vittorio
Emanuele III promuovono il governo della sinistra liberale. Infatti Umberto affida lincarico di
formare un nuovo governo a Giuseppe Saracco che era un liberale di sinistra. Mentre
successivamente, Vittorio Emanuele nomina Zanardelli (1901) che era il leader della sinistra
parlamentare
Vennero anche creati i comitati consultivi per lemigrazione e per il lavoro, a cui partecipavano
anche i componenti provenienti dal movimento sindacale e del Partito socialista. Alle gare dappalto
per i lavoro pubblici poterono partecipare anche le cooperative di lavoratori
LE CONVERGENZE POLITICHE TRA GIOLITTI E I SOCIALISTI
Giolitti stava cercando di ottenere il consenso dellaristocrazia operaia e contadina, avente diritto di
voto . Per anche il riformismo socialista contava sullappoggio delle componenti privilegiate della
classe operaia. Per questo motivo la tutela degli interessi delle componenti operaie privilegiate port
ad una collaborazione tra socialisti riformisti e governo. Giolitti infatti approfitt della divisione
esistente allinterno dello stesso movimento socialista in cui si potevano distinguere due diverse
componenti. I socialisti riformisti che rappresentavano gli interessi delle componenti operaie
privilegiate, eseguivano il programma minimo, guidati da Turati e i socialisti minimalisti che
rappresentavano gli interessi delle componenti non privilegiate della classe operaia come ad
esempio le donne e i manovali; questi massimalisti affermavano che lobiettivo del socialismo era il
programma massimo, ovvero la rivoluzione socialista, volta allabolizione della propriet privata e
della societ di classe. I massimalisti guidati da Labriola e Ferri erano quindi contrari alla
collaborazione tra governo e socialisti, e criticavano il programma minimo, cio tutti i programmi
parziali come ad esempio le riforme che erano state concordate tra governo e socialisti. Per questa
aristocrazia operaia era anche la base di massa del riformismo socialista di Turati che proprio tra
le cooperazioni dei lavoratori trovava maggiori adesioni.
Al congresso di Bologna del 1904 , i massimalisti (programma massimo) ottennero la maggioranza
nel partito e quindi tocc al Psi guidare il governo, per furono sconfitti alle elzioni e questo fece
rafforzare i socialisti riformisti.
Nel settore siderurgico si formarono due grandi trust: il primo riguardava lintegrazione tra la Terni,
la Siderurgica di Savona e il gruppo cantieristico Odero/Orlando;
il secondo invece, era basato sulla societ Ilva, che cre un grande impianto siderurgico a Bagnoli.
Anche la produzione della ghisa, dellacciaio e del ferro ottenne una grande importanza, grazie
allimpiego di tecnologie avanzate, quali ad esempio i forni Martin Siemens. La meccanica pesante
viene promossa da due grandi imprese quali lAnsaldo di Sampierdarena e la Breda di Milano, che
avevano pi di 10000 impiegati. Fu Ferdinando Perrone ad assumere il controllo dellAnsaldo.
Anche il settore siderurgico comunque aveva dei limiti, infatti lintreccio tra imprese e domanda
pubblica arrest il settore.
APPARATO INDUSTRIALE POCO ORIENTATO AL MERCATO INTERNO:
Lapparato industriale era comunque poco orientato al mercato interno. Un esempio di questo fatto
fu lo sviluppo dellindustria saccarifera, che era un nuovo settore particolarmente fiorente durante
il governo di Giolitti. In seguito allo sviluppo di questo nuovo settore si diffuse anche la
coltivazione della barbabietola attorno a cui si svilupp una fitta rete di aziende di trasformazione
per la produzione dello zucchero. I produttori di zucchero diedero vita allUnione zuccheri, un
grande cartello che ne monopolizz la produzione . I produttori di zucchero,inoltre, imposero
altissimi dazi doganali, che resero il prezzo dello zucchero doppio rispetto a quello della Francia e
dellInghilterra. Nacque cosi, unalleanza tra stato e produttori di zucchero che ormai dominavano il
mercato interno e anche gli agrari (produttori della barbabietola). Alcuni industriali come Agnelli,
Olivetti o Lancia, si lanciarono nella produzione di nuovi beni per i consumatori come ad esempio
lautomobile e le macchine da scrivere. Ci fu anche la meccanizzazione del lavoro, in cui le
macchine ottennero una grande importanza e si ritrovarono quasi a sostituire il lavoro delluomo;
come linvenzione della catena di montaggio.
INDUSTRIA CHIMICA E NUOVO RAMO INDUSTRIA IDROELETTRICA :
Si svilupp anche lindustria chimica, come la Montecatini di Donegani, che riusci a superare la
concorrenza internazionale. LItalia per ebbe sicuramente in primato per lindustria idroelettrica;
infatti si scoprirono due nuove fonti di energia:lelettricit e il carbone che servirono specialmente
per lilluminazione domestica e per lilluminazione della citt. Anche in questo settore lintervento
dello stato fu determinante, soprattutto attraverso degli interventi legislativi che garantivano il
trasporto dellenergia. Si diffusero anche i monopoli, ovvero concentrazioni di industrie come la
Edison, lAltra Italia e la Sade nel Veneto
I FENOMENI DEMOGRAFICI LEGATI ALLINDUSTRIALIZZAZIONE:
Grazie allindustrializzazione (sviluppo industriale), si verific un grande incremento demografico
e di conseguenza anche la crescita delle citt. La crescita demografica comport una revisione
complessiva dellorganizzazione urbana ; il centro cittadino divent il centro la sede del sistema
economico, con le Banche, la Borsa, e gli uffici mentre la popolazione si concentr prevalentemente
nei quartieri residenziali ai confini della citt, mentre i lavoratori si trasferirono nelle periferie ; i
quartieri popolari vennero posti ai margini della citt, dove la popolazione viveva ammassata in
abitazione sovraffollate per via dellalto prezzo degli affitti e dove i servizi igienici non erano tanto
puliti. Infatti erano dei veri e propri ghetti dove regnava lalcolismo, la povert e la tubercolosi.
quei territori. Limpresa non fu semplice, a causa della resistenza delle trib berbere e a causa
dellopposizione dellimpero ottomano. Cosi per ostacolare i turchi , il governo cerc di attirargli
nellEgeo, occupando Rodi e delle isole vicine e cercando di raggiungere Istanbul, attraverso il
Docaneso. Limpero ottomano fu costretto a firmare la pace, il 18 ottobre 1912 a Losanna;
attraverso la pace lItalia ottenne la Libia e non restitu ai turchi ne Rodi ne il Docaneso.
LE RIPERCUSSIONI POLITICHE DELLIMPRESA LIBICA:
Giolitti attraverso limpresa della Libia era risuscit ad ottener un grande successo;e grazie alla sua
politica interna ed estera era riuscito a conquistare lappoggio di quelle forze che avrebbero potuto
costituire unattiva opposizione. Giolitti infatti tramite la sua politica riformista era riuscito ad
ottenere una collaborazione con i socialisti riformisti e ad avvicinarsi i radicali e ai repubblicani. La
politica di Giolitti per aveva creato come sappiamo, anche una frattura interna al partito socialista,
diviso tra socialisti riformisti e massimalisti, indebolendo cosi il partito socialista. Per la
convivenza allinterno dello stesso partito, di riformisti e massimalisti divenne sempre pi difficile e
resistette sino alla guerra di Libia; infatti il gruppo riformista di destra , guidato da Leonida
Bissolati, Bonomi e Cabrini , fu espulso dal Partito Socialista nel congresso di Reggio Emilia nel
1912 e and a formare un nuovo partito , ispirandosi ai tradizionali ideali del riformismo socialista.
La sinistra massimalista per, guidata da Benito Mussolini, riusc a riprendere i controllo del partito
socialista e cominci a portare avanti una politica anti giolitti. Limpresa della Libia ebbe delle
ripercussioni anche sulla destra , dove si era rafforzato il movimento nazionalista; il movimento
nazionalista era un movimento reazionario,a antidemocratico e militarista che possedeva propri
strumenti di propaganda e si raccolse intorno alla rivista chiamata il Regno fondata da Corradini.
situazione di stallo; le forze popolari, nonostante il grande successo elettorale non erano riuscite ad
esprimere un definito programma politico; le forze liberali non si erano dimostrate in grado di saper
governare un paese , che ormai era totalmente cambiato nellarco di cinquanta anni. Grazie al patto
Gentiloni , invece Giolitti poteva contare su una grande maggioranza parlamentare , ma nonostante
ci ormai egli era comunque condizionato dalla presenza dei conservatori nellesecutivo e nella
maggioranza parlamentare. Infatti la maggiorana parlamentare di Giolitti era costituita anche da
uomini provenienti dal cattolicesimo conservatore e dalla destra del liberalismo , che
rappresentavano gli interessi degli agrari e degli industriali.
Nonostante i socialisti avessero conquistato 78 seggi, allinterno della politica del governo si stava
creando un disfacimento.
Giolitti era prigioniero delle forze conservatrici di cui lui stesso aveva cercato lappoggio
soprattutto in funzione antisocialista, cosi egli decise di allontanarsi per un breve tempo dalla guida
del governo, pensando di poter comunque controllare le manovre del governo e rientrarvi nel
momento pi opportuno. Nel 1914 infatti fu Salandra ottenne la presidenza del consiglio.
Le tendenze pi reazionarie , vennero allo scoperto durante la settimana rossa, scatenatasi in
seguito agli scontri che avvennero ad Ancona, in cui gli anarchici avevano organizzato una
manifestazione antimilitarista per il giorno dello statuto. a causa dellincapacit del servizio
dordine, la manifestazione fini con la morte di tre dimostranti. Si verificarono anche moti violenti
nelle Marche e in Romagna, ad opera di anarchici, socialisti e repubblicani. Il governo per risolvere
questa situazione applic una dura politica repressiva, utilizzando piu di centomila soldati. A causa
si questi disordini che avevano sconvolto la societ italiana, Giolitti non fui in gradi di riprendere le
redini del governo.