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ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE: La Legge è in grado di dettare obblighi soltanto dal momento della
sua entrata in vigore, e non ha quindi effetto retroattivo (a parte le leggi interpretative, che servono a chiarire
il significato di norme antecedenti, e a parte ulteriori singoli casi). A tale scopo è necessaria l’Approvazione
da parte delle due Camere; la Promulgazione della legge da parte del PdR; la Pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica; un Periodo di tempo (vacatio legis) che va dalla pubblicazione all’entrata in vigore
della legge. Con la pubblicazione, la legge diviene conosciuta e obbligatoria per tutti, anche per chi non ne
abbia conoscenza (ignorantia iuris non excusat).
INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE: Interpretare un testo normativo non vuol dire solo “accertare-
conoscere” quanto il testo esprima, bensì anche “decidere” cosa si ritiene che il testo effettivamente possa
significare. Non è vero, quindi, che esiste una sola interpretazione esatta: possono esservi letture plurime,
tra le quali l’interprete sceglie la soluzione più opportuna. Ciò avviene, ad esempio, perché i vocaboli
utilizzati nel testo possono avere più di un significato. Ai fini dell’interpretazione, quindi, interviene
l’individuazione della norma da applicare al caso, l’integrazione della legge, l’analisi dei comportamenti da
regolare ecc. Ma quali sono gli organi che svolgono l’attività interpretativa? Dato che l’attività interpretativa è
libera a chiunque (interpretazione dottrinale), questa assume valore vincolante soltanto quando sia compiuta
dai Giudici dello Stato nell’esercizio della loro funzione (interpretazione giudiziale), e quando sia compiuta
dal Legislatore (interpretazione autentica) che emana disposizioni per chiarire il significato della legge.