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Abbonato i regolamenti parlamentari, siccome ciascuna camera è

organo costituzionale ha regolamenti interni che dicono come si


votano le leggi.
Regolamenti interni di enti, organi, apparati minori;
Regolamenti secondari: atti normativi subordinati alle leggi (leggi
regionali con le loro particolarità. A seconda dell’ente territoriale
che li adotta i regolamenti possono essere:
statali, regionali e degli enti locali (comuni, Provincie e Città
metropolitane). Schema a pag.101.
Con il regolamento regolano la propria organizzazione. Le cose
che fanno in Comuni, Città metropolitane e Provincie:
organizzazione e funzioni loro attribuite.
La potestà regolamentare spetta alle regioni nelle altre materie,
le regioni adottano regolamenti non solo quando adotta leggi ma
anche nelle materie a potestà legislativa è ripartita tra Stato e
Regioni.
Siccome ci occupiamo esclusivamente dei regolamenti statali, i
regolamenti statali a seconda dell’organo che li adotta, possono
essere:
governativi (Consiglio dei ministri),
ministeriali (singolo ministro),
interministeriali (più ministri insieme),
Del presidente del Consiglio dei ministri (i famosi dpcm).
REGOLAMENTI (in quanto fonte secondaria)
Questi regolamenti possono adottarli enti diversi.
Regolamenti governativi:
Entrano in vigore dopo 15 giorni salvo non sia scritto
diversamente. Corte dei conti: fa delle volte in giudice in alcune
materie, è un organo di controllo, la corte dei conti controlla la
legittimità e dal punto di vista del rispetto delle previsioni di
bilancio, la corte impone un visto
I regolamenti esecutivi sono semplici, ci possono e ci devono
essere per applicare la costituzione. Posso da un lato specificare il
significato della legge oppure servono per prescrivere e
prestabilire le modalità di attuazione della legge stessa.
I regolamenti sono esecutivi perché eseguono la legge, io elimino
la borsa di studio per gli studenti universitari, il regolamento non
può essere applicato poiché ho tolto le borse di studio. Se non è
detto che è abrogato dal regolamento entrano in vigore. Invece
sono molto più problematici i regolamenti di delegificatori.
Quest’ultimi sono regolamenti che si sostituiscono a leggi
precedenti, sulla base (autorizzati da una legge), che fissa le
norme generali della materia. In una materia prima c’è la legge,
se voglio modificare la disciplina di quella materia, devo
modificare la legge, con la delegificazione tolgo la legge e quella
materia sarà regolata dal regolamento (vantaggio: più veloce).
È la nuova legge che abroga la precedente, non il regolamento.
Dopo l’abrogazione della vecchia legge, quella materia è
delegificata dal regolamento del delegificatore, quindi come
materia l’abbiamo deglassata. Il procedimento di modifica è
molto più veloce, a questo punto ho ottenuto il mio scopo di
avere meno rigidità nella regolazione di quella materia.
La delegificazione non dovrebbe essere possibile se nella materia
di cui parliamo esiste una riserva di legge (si ha quest’ultima
quando la costituzione riserva alla legge la competenza a regolare
una certa materia, lo fa spesso, vuole che una certa materia sia
regolata con la legge e non con una certa fonte). I costituenti
hanno insistito così tanto che queste materie siano regolate con
legge e non con regolamento poiché l’organo che regola le
minoranze e le maggioranze è il Parlamento.
La riserva di legge può essere di 3 tipi:
1) Assoluta
2) Rinforzata
3) Relativa
Assoluta: leggendo la costituzione come si esprime la
costituzione, capiamo che i costituenti regolano quella materia
solo con legge, che non ci fossero altri atti normativi che
regolassero quella materia (come la libertà personale).
Rinforzata: la materia può essere disciplinata solo dalla legge ed
in più la costituzione fissa limiti a tale disciplina. Es. articolo 16
della costituzione (limitazione della libertà di circolazione
possono essere stabilite solo dalla legge e solo “per motivi di
sanità o di sicurezza” (sarebbe una legge incostituzionale se si
basa questo criterio sulla religione o sul pensiero politico);
Relativa: in quella materia la legge deve fissare le caratteristiche
generali della disciplina (Lo stato non ci può imporre nessuna
prestazione matrimoniale o personale se non in base alla legge.
Ratio della delegificazione: maggiore velocità nel definire e
modificare la disciplina di una certa materia. Ma ci sono anche
delle cose contrarie poiché se è regolata dal regolamento, ho un
minor controllo democratico e una minor trasparenza (svantaggio
della Ratio della delegificazione).

PROBLEMI:
spesso la legge che delegifica e che indica i criteri che valgono in
quella materia, se i criteri sono abbastanza specifici il
regolamento è limitato, ma se i criteri direttivi sono troppo
generici, il potere legislativo passa al Governo ed è libero di
regolare come vuole la materia.
Regolamenti ministeriali, interministeriali, del Presidente del
Consiglio dei ministri
Mentre i regolamenti governativi sono adottati da tutto il
governo ed emanati dal Presidente della repubblica, questi sono
approvati ed emanati dal ministro/ministri/presidente del
Consiglio dei ministri. Quindi formalmente questi regolamenti
non si trovano nella gazzetta ufficiale in d.P.R., ma si trovano
scritti come d.m. di un ministro; d.m. dei ministri oppure come
d.P.C.M.
Questi devono essere autorizzati volta per volta con legge o atto
con forza di legge, bisogna che la legge a cui si riferisci il
regolamento autorizzi di volta in volta………
Potrebbe un ministro della salute regolare un regolamento del
ministro degli esteri? NO, il decreto riguarda la competenza del
singolo. Non passando dal Consiglio dei ministri e occupandosi di
questioni più specifiche c’è gerarchia, prevale il regolamento
governativo. È logico che sia così poiché prevale il regolamento
collegiale rispetto a quello di un solo ministro.
 d.P.C.M. ed emergenza sanitaria COVID, all’inizio il
parlamento è intervenuto con un decreto legge, ha
autorizzato il presidente del consiglio ad autorizzare il
d.P.C.M., la riserva di legge si è un po’ salvata perché con i
decreti legge successivi, si è specificato che le nostre libertà
erano limitate, con il primo invece si è dato al presidente del
consiglio un potere non limitato, poiché con il primo
d.P.C.M. sono state date delle limitazioni personali che
erano anti costituzionali.

I regolamenti illegittimi vengono:


a) disapplicati dal giudice ordinario poiché ho un contrasto tra
la fonte ordinaria (legge) e la fonte subordinata
(regolamento), questo lo fanno tutti i tipi di giudici, se viene
disapplicato il regolamento, si disapplica in una determinata
causa (ad esempio una causa in un tribunale di Modena) ma
se un altro tribunale non lo ritiene illegittimo (tribunale di
Mantova ad esempio) può applicare il regolamento. Quindi i
regolamenti rimangono in vigore.
b) Annullati dal giudice amministrativo e dunque eliminati
dall’ordinamento, il regolamento non c’è più e non può
essere applicato. Questa è una particolarità per cui il vizio
del regolamento può anche comportare il suo annullamento.
LA CONSUETUDINE
“Fonte cenerentola”, la consuetudine è una regola di
comportamento giuridicamente obbligatoria che si ricava
direttamente dai fatti (fonte di fatto)
Perché si possa parlare di consuetudine devono coesistere due
elementi:
 Materiale: comportamento generalmente e da tempo
seguito all’interno di una certa collettività (non statale, si
parla di collettività più piccole come un comune o una
provincia) per essere giuridicamente conseguito. Il
comportamento deve essere tenuto da una totale
collettività, non da un 10 o 20 %. Deve essere un
comportamento tenuto da molti anni, poi sarà il giudice a
valutare se il comportamento è stato tenuto da abbastanza
tempo.
 Soggettivo: convinzione diffusa che la regola seguita è
giuridicamente obbligatoria
Fonte non scritta, viene riconosciuta (non creata) dai giudici,
raccolta degli usi (nome più antico per parlare di consuetudine).:
ha valore meramente probatorio.
Esempio consuetudine (pag.107).
Dove collochiamo la consuetudine nella gerarchia delle fonti del
diritto?
Art.8 disp.prel.cod.civ:
“Nelle materie regolate dalle leggi e dai regolamenti gli usi hanno
efficacia solo in quanto sono da essi richiamati”. Sono vietate le
consuetudini contrarie a leggi e regolamenti, è collocata
all’ultimo posto tra le fonti del diritto (è fonte sub-secondaria).
Fonte importante nel passato, oggi in declino (fonte locale, si
forma lentamente, contenuto incerto).

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