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Schemi di studio sulle fonti del diritto e sulla interpretazione Fonti del diritto Fonti fatto: consuetudine, necessit,

t, rinvio a fonti di altri ordinamenti. Fonti atto (Italia): Costituzione, leggi costituzionali e leggi di revisione costituzionale Trattati, regolamenti e direttive Ce (Comunit europea) Leggi ordinarie (Stato e Regioni), decreti legge, decreti legislativi, referendum abrogativi Regolamenti (organi costituzionali, statali, enti territoriali) Norme corporative (cio le norme poste dai contratti collettivi) periodo fascista Usi: quando richiamati da fonti precedenti; in materie non regolate da altra fonte (consuetudine). Interpretazione e antinomie Criterio gerarchico, cronologico e di competenza Riserva di legge (assoluta e relativa) Principio di preferenza di legge Iniziativa legislativa: approvazione (Camere)promulgazione (Presidente)pubblicazione e vacatio legis Efficacia della legge in base al tempo: irretroattivit, abrogazione, illegittimit, leggi ad tempus in base allo spazio: territorio italiano in base ai soggetti destinatari della legge: italiani sul territorio e non Leggi speciali e leggi eccezionali Linterpretazione: dottrinale, analogica (legis/iuris), autentica, letterale, sistematica, estensiva (restrittiva) Abrogazione: implicita, esplicita Cenni sul referendum abrogativo Fonti del diritto: qualsiasi fatto o atto idoneo a produrre norme giuridiche in un sistema dato. Fonti fatto: ripetitivit di comportamenti, accadimenti, e/o situazioni che determinano regole di comportamento obbligatorie per tutti i consociati. Le fonti fatto di un ordinamento possono essere: Consuetudine: a) necessaria la stabilit e luniformit di comportamento tenuto nel tempo (carattere oggettivo) e b) che i comportamenti rilevanti siano tenuti dai soggetti nel convincimento di conformarsi a una regola giuridica. La consuetudine ha vari utilizzi nei e tra i diversi ordinamenti: pu essere usata per colmare le lacune dellordinamento in caso di una materia non disciplinata dalla legge; pu essere conforme al testo scritto e quindi essere utilizzata come conferma; oppure pu trovarsi in una situazione di contrasto con il testo scritto. Necessit (straordinaria): la forza normativa della necessit crea la regola di comportamento per fronteggiare evenienze altrimenti prive di disciplina giuridica. Rinvio a fonti di altri ordinamenti: lo Stato opera un rinvio alla fonte internazionale rendendola efficace nel nostro ordinamento. Il rinvio pu essere mobile (si attribuisce efficacia nellordinamento interno alle viarie disposizioni che la fonte internazionale produrr nel tempo) o recettizio ( si conferisce efficacia nellordinamento interno a una o pi disposizioni del diritto internazionale indipendentemente dalla loro evoluzione futura). Fonti atto: atti produttivi di norme giuridiche adottati dagli organi di competenza e secondo le procedure prescritte.

Costituzione (diritto costituzionale): comprende tutte le norme che regolano i diritti e i doveri dei cittadini, che sanciscano lorganizzazione dello Stato, la forma di governo, la distribuzione dei poteri e il funzionamento dei vari organi. In essa sono contenuti i fondamenti dello Stato (1948). Leggi costituzionali e di revisione costituzionale: leggi necessarie in caso di modifica di norme costituzionali. Regolamenti della Ce: hanno immediata efficacia nel diritto interno degli Stati membri e prevalgono sulle norme statuali difformi. Direttive della Ce: prescrizioni rivolte agli Stati membri perch provvedano, ciascuno nel proprio ambito, allarmonizzazione delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative. Legge ordinaria: atto principale del Parlamento, costituisce lespressione della funzione legislativa che la Costituzione attribuisce collettivamente alle due Camere (Stato e Regioni). Decreti legge: disposizioni emanate dal Governo in casi di straordinaria necessit e urgenza. Decreti legislativi: disposizione emanate dal Governo in base a una legge delega. Regolamenti: atti normativi di natura formalmente amministrativa aventi forza legge. di organi costituzionali: delle due Camere, della presidenza della Repubblica, della Corte Cost. statali: fonti secondarie che possono assumere la configurazione di decreti del Presidente della Repubblica e di decreti ministeriali. di enti territoriali minori: espressioni del decentramento amministrativo riconoscendo a Regioni, Province e Comuni la loro autonomia (bollettino ufficiale). Usi: fonte di diritto sussidiaria che fa parte dellordinamento: in quanto richiamati da fonti precedenti; in materie non regolate da altra fonte (consuetudine). Disposizione normativa: testo scritto (insieme di parole) a cui si deve attribuire un significato; norma giuridica: il significato (risultato dellinterpretazione) della disposizione normativa. Interpretazione: operazione con cui si attribuisce significato alla disposizione normativa. Antinomia: situazione di conflitto in cui vengono a trovarsi due norme appartenenti allo stesso o a diversi ordinamenti giuridici. Criterio gerarchico: nellipotesi di fonti di grado diverso prevale quella di grado superiore. Criterio cronologico: nellipotesi di norme dello stesso grado prevale la pi recente. Criterio di competenza: si verifica in situazioni dove esistano pi fonti e a ciascuna delle quali assegnato un differente ambito di materia. Se i limiti di competenza posti a una fonte sono violati, la norma posta illegittima e si ha la possibilit di procedere alla sua eliminazione. Riserva di legge: limitazione o esclusione della potest legislativa, prevista dalla Costituzione per alcune particolari materie; quando una norma costituzionale riserva alla legge la disciplina specifica non ammessa ladozione di altri atti normativi, quali i regolamenti o i provvedimenti del potere esecutivo. Il principio della riserva di legge comporta lassoggettamento di tutti i provvedimenti legislativi al controllo di legittimit della Corte costituzionale (che invece non viene effettuata sugli atti del potere esecutivo). Riserva assoluta: si ha quando la disciplina della materia riservata alla legge del Parlamento con leventuale possibilit, per le fonti secondarie, di emanare solo disposizioni di dettaglio strettamente necessarie allesecuzione. Riserva relativa: ricorre quando la materia pu essere disciplinata oltre che dalle leggi formali anche da altre fonti, ma soltanto dopo che siano stati fissati i limiti e i criteri direttivi: in questo caso si ha la possibilit di regolare la materia, nei limiti fissati dalla legge, mediante ladozione di disposizioni secondarie confliggenti con la disciplina legislativa. Procedimento di formazione della legge: iniziativa legislativa, approvazione, promulgazione e pubblicazione. Iniziativa legislativa: consiste nella presentazione alle Camere di un progetto di legge; pu essere fatta dal Governo (detto disegno di legge) con delibera del consiglio dei ministri e autorizzazione del Presidente della Repubblica; dai membri del Parlamento (individualmente o collettivamente); dal

corpo elettorale con la proposta di 50.000 elettori (firme autenticate); dai Consigli regionali, provinciali e comunali e dal CNEL nei limiti delle competenze di tali organi. Approvazione: viene da parte di ciascuna Camera secondo 4 distinti procedimenti: ordinario, abbreviato, decentrato e misto. Dopo lapprovazione necessaria la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica. Pubblicazione: la legge formata e approvata con uno dei 4 procedimenti visti viene promulgata dal Presidente della Repubblica e infine pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Vacatio legis: tempo che decorre dalla pubblicazione, necessaria per rendere conoscibile a tutti la nuova disposizione. Dopo il decorrere della vacatio (15 giorni che possono essere abbreviati o prolungati) il provvedimento diventa obbligatorio e deve essere rispettato. Efficacia della legge: con lentrata in vigore la legge acquista efficacia; lefficacia della legge pu essere esaminata da diversi punti di vista: in base al tempo: a) la legge non dispone che per lavvenire (irretroattivit) con valore assoluto in campo penale; b) cessazione dellefficacia della legge abrogazione o dichiarazione di illegittimit costituzionale; c) leggi che circoscrivono la loro efficacia temporale (leggi ad tempus). in base allo spazio: lefficacia spaziale delle fonti varia a seconde del tipo di ente che lha emanata. Nel caso di legge statale estesa a tutto il territorio dello stato, inteso nei suoi vari elementi costitutivi (popolo, territorio, sovranit). Eccezioni per leggi valide solo in parte del territorio (come le leggi del Mezzogiorno). in relazione ai soggetti destinatari della legge: efficacia per tutti coloro che sono soggetti alla sovranit dello Stato legati ad esso per residenza o cittadinanza. Principio che subisce eccezioni nel caso della legge penale che pu obbligare anche coloro che si trovano allestero. Leggi speciali: leggi che regolano particolari materie o situazioni. Non eccepiscono al principio della generalit poich disciplinano situazioni ripetibili. Leggi eccezionali: leggi che regolano situazioni non ripetibili e che quindi derogano al principio della generalit. Interpretazione dottrinale: proposte di interpretazione che vengono avanzate dagli studiosi del diritto. Nel nostro ordinamento ha valore ausiliario, mentre in altri ordinamenti considerata una fonte. Giurisprudenza: dottrina che studia lattivit degli organi giudiziari e il flusso delle loro decisioni. Interpretazione analogica: si coprono le lacune (buchi) dellordinamento attraverso il procedimento analogico. Analogia legis: se una controversia non pu essere decisa con una precisa disposizione si cercher di risolvere il caso utilizzando disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe. Analogia iuris: se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dellordinamento giuridico dello Stato. Interpretazione autentica: fatta dallo stesso legislatore che con una o pi disposizioni precisa con efficacia vincolante qual il significato reale da attribuire alla disposizione medesima. Interpretazione letterale: nellapplicare la legge non si pu attribuire ad essa altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse. Interpretazione sistematica: attribuire alla disposizione normativa quel significato che essa pu avere in quanto posta in relazione con tutte le altre che fanno parte del sistema (significati eguali per termini eguali in contesti simili e coerenti con i fini delle norme, cio la ratio). Interpretazione estensiva: quando la regola, che il risultato dellinterpretazione, ha un campo di applicazione pi esteso rispetto al significato letterale della disposizione. Interpretazione restrittiva: il caso opposto al precedente. Abrogazione: consegue allinesauribilit del potere legislativo; corrisponde allesigenza logica di adeguamento delle prescrizioni legislative, al mutare delle condizioni oggettive o anche delle scelte del legislatore. Labrogazione ha la finalit di far cessare lefficacia della legge precedente. Esistono tre ipotesi di abrogazione:

per abrogazione espressa del legislatore abrogazione esplicita. per incompatibilit tra le nuove disposizioni e le precedenti abrogazione implicita. perch la nuova legge regola lintera materia gi regolata dalla legge precedente abr. implicita. Referendum abrogativo: ha forza legge equiparata alla legge ordinaria; un particolare modo di abrogazione della legge previsto dallart.75 Cost.; il referendum popolare abrogativo pu essere indetto su richiesta di 500.000 elettori o di 5 Consigli regionali. Non ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

Schemi studio tratti dal libro Linguaggio e regole del diritto privato.

INTRODUZIONE
CAPITOLO 1: LORDINAMENTO GIURIDICO
Il diritto un universo di regole (lordinamento giuridico). Il diritto pu essere inteso: in senso oggettivo (o <<diritto oggettivo>>), indica un insieme di regole legali; in senso soggettivo (o <<diritto soggettivo>>), una posizione di vantaggio garantita dalla legge. Una prescrizione (o regola o norma) una proposizione la cui funzione quella di statuire (sin. stabilire) un comportamento e qualificarlo come obbligatorio, vietato o lecito. obbligatorio: che deve essere tenuto; vietato: che non deve essere tenuto; lecito: che pu essere tenuto. Le regole di diritto prescrivono in modo generale e astratto. La sanzione la conseguenza negativa per chi viola la prescrizione. E fonte del diritto qualsiasi atto o fatto idoneo a produrre norme giuridiche in un sistema dato. Esistono due tipi di fonte: il precedente giudiziario consiste nel riprendere la decisione gi avvenuta in un caso analogo a quello da decidere; latto legislativo quel procedimento con cui lautorit con il potere legislativo produce un testo contenente regole di diritto. Le norme di produzione sono le regole che disciplinano la produzione di norme del sistema giuridico. Entrano a far parte dellordinamento giuridico solo le norme prodotte in conformit allapparato delle fonti. Le fonti in ordine gerarchico dellordinamento italiano sono: Costituzione (1 Gennaio 1948), leggi costituzionali e leggi di revisione costituzionale Trattati, regolamenti e direttive Ce (Comunit europea) Leggi ordinarie (Stato e Regioni), decreti legge, decreti legislativi, referendum abrogativi Regolamenti (organi costituzionali, statali, enti territoriali) Norme corporative (cio le norme poste dai contratti collettivi) promulgate dai sindacati fascisti, in vigore fino a uneventuale esplicita abrogazione Usi : se richiamati da fonti precedenti o in materie non disciplinate da altre fonti Lentrata in vigore di una legge subordinata a un percorso determinato: pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale decorso del periodo di vacatio legis (15gg.) in vigore. Nel caso ci siano leggi contrastanti riguardo ad una stessa fattispecie la scelta della norma da utilizzare avviene seguendo la gerarchia delle fonti, quindi il criterio cronologico, e infine la competenza della fonte. Lantinomia il contrasto tra norme successive nel tempo rilevato dallinterprete. Il criterio cronologico quello per risolvere questo tipo di conflitto, che fa prevalere la norma pi recente.

PARTE PRIMA

Il principio gerarchico subentra nel caso in cui le norme in contrasto appartengano a fonti di grado diverso, prevale cio la fonte superiore di grado. In Italia abbiamo 5 codici fondamentali: Codice civile, Codice di procedura civile, Codice penale, Codice di procedura penale, Codice della navigazione. Al di fuori dei codici esistono numerose altre leggi, anche di grande importanza per la vita privata e pubblica. Labrogazione di una legge la cessazione dellefficacia di una norma giuridica (non ha pi valore e non deve pi essere applicata). Si distinguono 3 ipotesi di abrogazione: 1 - per dichiarazione espressa del legislatore (abrogazione espressa); 2 - per incompatibilit tra le nuove disposizioni e le precedenti (abrogazione tacita); 3 - perch la nuova legge regola lintera materia gi regolata dalla legge anteriore (abr. tacita). Una particolare abrogazione il referendum popolare abrogativo indetto su richiesta di 500.000 elettori o di 5 Consigli regionali. Non ammesso per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

Tra le cause di cessazione della legge non ci sono: 1la consuetudine abrogativa, cio li ripetersi di un comportamento contrario alla legge sorretto dalla convinzione della conformit allordinamento; 2la desuetudine, costante disapplicazione della regola nella convinzione di corrispondenza con lordinamento giuridico. La norma abrogata mantiene la sua forza normativa con riguardo ai casi che si siano verificati prima dellabrogazione (irretroattivit delle leggi: la legge non dispone che per lavvenire). Il diritto transitorio (o intertemporale) risolve situazioni giuridiche sorte sotto il vigore della vecchia disciplina e che non si siano concluse al sopravvenire della nuova. Le fonti di cognizione sono quei documenti in cui si raccolgono i testi delle norme giuridiche formate attraverso le fonti di produzione: 1 - Costituzione; 2 - Codici; 3 - Gazzetta Ufficiale; 4 - raccolte redatte da editori privati. La giurisprudenza la dottrina che studia lattivit degli organi giudiziari e il flusso delle loro decisioni. Ha una notevole importanza per determinare levoluzione del diritto. Esistono riviste private che pubblicano sentenze giuridiche. Insieme al testo della sentenza, per favorire la consultazione, sono presenti: 1 - la rubrica, breve sintesi della materia e del contenuto della decisione; 2 - la massima, breve enunciazione del principio di diritto di cui si fatto applicazione.

CAPITOLO 2: LAPPLICAZIONE DELLE NORME GIURIDICHE


Da una fattispecie astratta, per mezzo della sussunzione si passa ad una fattispecie concreta. La disposizione normativa (o testo normativo) il testo scritto, cio il complesso di parole a cui bisogna attribuire un significato. La norma giuridica il significato (risultato dellinterpretazione) della disposizione normativa. Le disposizioni possono dare adito a diversi significati. Loperazione con cui si attribuisce un significato alla disposizione normativa si chiama interpretazione della legge: interpretazione letterale, significato palese delle parole in relazione al contesto; interpretazione logica, capire lintenzione del legislatore, la ratio della norma; interpretazione sistematica, considerando tutte le altre disposizioni normative; analogia legis, si risolve il caso utilizzando disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; analogia iuris, facendo ricorso ai principi generali del codice civile. Le interpretazioni possono essere (in base a chi interpreta): Giudiziale, fatta dal giudice che formula una regola concreta; Dottrinale, fatta dagli studiosi del diritto; Autentica, fatta dal legislatore con una o pi nuove disposizioni che prescrivono come si debbano interpretare disposizioni vigenti di difficile interpretazione.

CAPITOLO 3: IL DIRITTO PRIVATO E LE SUE FONTI


Diritto privato le parti sono in relazione di reciproca uguaglianza autonomia privata (regolare da se la soddisfazione dei propri interessi) interessi disponibili (individuali o collettivi) Diritto pubblico supremazia della pubblica autorit interessi indisponibili (che toccano lintera collettivit)

Allinvecchiamento del codice il legislatore reagisce tramite la novellazione (riforma di parti del codice) e la codificazione (promulgando nuove leggi da affiancare al codice). Il codice civile vigente del 1942. Formato da 6 libri: 1Delle persone e della famiglia 2Delle successioni 3Della propriet 4Delle obbligazioni 5Del lavoro 6Della tutela dei diritti Ruolo della Costituzione nei rapporti tra privati: 1utile nellinterpretazione 2detta i principi generali 3talvolta pu essere direttamente applicata Luso ha ancora una concreta rilevanza nel diritto privato: 1Usi normativi, si tratta della consuetudine come fonte di diritto che si applica solo in mancanza di regole scritte o per espresso richiamo di queste. 2Usi contrattuali, la prassi contrattuale diffusa nel traffico economico, o in particolari zone. 3Usi interpretativi, sono il modo in cui viene comunemente inteso un certo termine o clausola. Lequit il criterio della giustizia nel caso concreto, cio secondo quel che appare al giudice. Lequit non fonte primaria di diritto ma pu essere richiamata dalla legge (fonte secondaria). La costituzione della CEE ha portato a due esigenze: Uniformare il diritto interno degli Stati membri direttive CEE Regolare le situazioni che non si esauriscono in uno Stato diritto internazionale privato Nel del diritto internazionale privato la legge : determina lambito della giurisdizione italiana; stabilisce i criteri per lindividuazione del diritto applicabile; regola lefficacia delle sentenze e degli atti stranieri. Per i criteri di collegamento nel diritto internazionale privato le linee seguite dalla legge sono: La legge nazionale regola lo stato e la capacit delle persone fisiche e i diritti della personalit, i rapporti di famiglia, la protezione degli incapaci, la successione a causa morte, le donazioni; in senso ampio tutti i rapporti in cui prevale il riferimento alla persona. La legge del luogo regola il possesso, la propriet e i diritti reali sui beni mobili e immobili e i diritti sui beni immateriali, le obbligazioni non contrattuali e le questioni di forma degli atti giuridici (matrimonio, riconoscimento di figlio naturale, testamento e donazione). La legge indicata dalla volont delle parti regola le obbligazioni contrattuali, consente ai contraenti di scegliere la legge cui assoggettare tutto il contratto o parte di esso.

Esiste un limite allimportazione del diritto straniero: la legge stabilisce che in nessun caso la legge straniera sia applicabile se i suoi effetti sono contrari allordine pubblico.

PARTE SECONDA LE CATEGORIE GENERALI CAPITOLO 4: LE SITUAZIONI GIURIDICHE


Un rapporto giuridico una relazione disciplinata dalla legge. Una situazione giuridica soggettiva la situazione o posizione in cui si trova il soggetto per effetto della applicazione di una o pi regole di diritto. La situazione pu essere attiva (per la parte avvantaggiata) o passiva (per la parte svantaggiata). Situazioni giuridiche soggettive: Obbligo (e divieto) la situazione del soggetto che deve (o non deve) tenere un certo comportamento. Facolt la situazione del soggetto che pu lecitamente compiere un atto; cio al quale lecito tenere il comportamento descritto dalla norma. Potere la situazione del soggetto che pu efficacemente compiere un atto; cio produrre determinate conseguenze giuridiche. Due situazioni giuridiche devono essere distinte dallobbligo: Soggezione situazione di un soggetto che subisce le conseguenze dellesercizio di un potere altrui. Onere la descrizione del comportamento da tenere se si vuole ottenere un certo risultato. La regola di diritto funziona da trasformatore di una relazione di fatto in un rapporto giuridico. Diritto soggettivo: la legge attribuisce a un soggetto un potere per la tutela primaria e diretta del proprio interesse. Interesse legittimo: quando una persona portatrice di diritto coincidenti con linteresse generale della collettivit (rapporti tra privati e P.A.). La tutela di questi interessi di competenza della P.A. Esempio: concorso pubblico. Funzione (o ufficio): situazione non soggettiva in cui si combinano potere e dovere. Il potere porta al titolare 2 conseguenze: il titolare pu e deve curare e proteggere gli interessi altrui; il potere vincolato allo scopo: ogni atto di esercizio del potere che si discosti dallo scopo prefissato costituisce un abuso. Potest: complesso di poteri e doveri dei genitori; doveri di cura della persona dei figli minori e potere di rappresentare i figli in tutti gli atti civili. Non c pi parit tra le parti, come nellufficio, ma autorit. Anche in questo caso il potere vincolato allo scopo di realizzare linteresse dei figli.

Diritti assoluti: diritti che si possono far valere nei confronti di tutti. Diritti reali diritti sulle cose che attribuiscono al loro titolare il potere di trarne utilit: Diritti reali sulla propriet. Diritti reali di godimento: consentono di trarre dalla cosa solo definite e limitate utilit. Abitazione, enfiteusi, uso, usufrutto, servit, superficie. Diritti reali di garanzia: attribuiscono al titolare il potere di soddisfarsi sulla cosa posta a garanzia del proprio credito, con preferenza agli altri creditori: pegno e ipoteca. Diritti relativi: diritti che si possono far valere solo nei confronti di determinati soggetti. Diritti di credito: pretesa di una prestazione che si possa valutare economicamente. Potere di esigere una prestazione da parte del debitore. Diritti potestativi: diritti che attribuiscono al titolare un potere che determina una soggezione di chi lo subisce. Lobbligazione un rapporto giuridico in forza del quale una persona (creditore) ha diritto di pretendere da unaltra (debitore) una prestazione suscettibile di valutazione economica. Titolarit: concetto che indica la relazione di appartenenza di un diritto(o obbligo) ad un soggetto. Lacquisto del diritto pu avvenire con due modalit differenti: Acquisto a titolo originario: il diritto si costituisce in capo a una persona senza dipendere dalla posizione di un titolare precedente. Acquisto a titolo derivativo: il diritto dellacquirente ha fonte del diritto del precedente titolare; esiste cio una relazione di dipendenza tra il diritto del dante causa (alienante) e quello dellavente causa (acquirente), per cui: lavente causa acquista il diritto cos comera in capo allautore (o dante causa); se viene meno il diritto dellalienante, viene meno anche il titolo (o diritto) dellacquirente. Lacquisto a titolo derivativo si divide in: acquisto derivativo traslativo: allacquirente si trasmette lo stesso diritto del dante causa. acquisto derivativo costitutivo: in capo allacquirente si costituisce un nuovo diritto che ha fonte nel diritto dellautore (o dante causa). Una situazione simile ma con un ambito pi vasto la successione (non si riferisce solo ai diritti ma anche agli obblighi): ogni sostituzione di un soggetto ad un altro come titolare di un diritto o un obbligo continuit nel rapporto giuridico attraverso il mutare dei titolari. Vengono trasferiti tutti i diritti e obblighi di un soggetto a un altro. La successione pu essere: a titolo universale: riguarda la totalit dei diritti e obblighi (patrimonio) o una parte di essi. Si verifica a causa morte con la successione dellerede nelluniversalit dei diritti e obblighi che spettavano al defunto. a titolo particolare: riguarda uno o pi rapporti giuridici determinati. La durata di un diritto pu essere: legata alla vita del titolare: diritto fondamentali (ossia diritto alla vita, allintegrit fisica, alla dignit, allonore, alla riservatezza, alla libert di pensiero, ); perpetua: come la propriet e i contratti a tempo indeterminato (con possibilit di recesso); limitata: contratti a tempo determinato.

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Da un diverso punto di vista, il tempo un elemento rilevante ai fini dellestinzione dei diritti nella prescrizione e decadenza: istituti dominati dallesigenza di certezza che propria degli strumenti di tutela dei diritti. Altri posizioni protette: interessi diffusi, cio riferibili a intere categorie, classi sociali o collettivit delimitate (consumatori, donne, lavoratori, ); particolari situazioni in formazione : aspettativa legittima: situazione prodromica (principio di qualcosa), cio una legittima attesa dellevento finale che completer la fattispecie e produrr leffetto giuridico. Protetta dal diritto. Esempio: un soggetto acquisisce leredit solo se si laurea alla morte del testatore si sono gi verificati alcuni degli elementi della fattispecie acquisitiva: testamento a suo favore e appunto la suddetta morte che apre il testamento. aspettativa di fatto: situazione che si fonda su eventualit (o speranze) future rispetto alle quali nessun elemento della fattispecie si definitivamente formato. Non sono protette dal diritto poich non hanno rilevanza. Esempio: persona che avrebbe titolo a succedere; il testamento sempre revocabile per cui la sorte pu riservare allerede anche le pi funeste sorprese. Se il titolare di un diritto compie atti non compresi tra quelli che ha la facolt o il potere di fare commette un illecito o compie atti inefficaci; questo non abuso del diritto perch il diritto di compiere quegli atti non c affatto; abuso usare male qualcosa che c. Abuso: uso arbitrario, illecito o eccessivo di diritti, cose, autorit, cariche o titoli.

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CAPITOLO 5: I FATTI E GLI ATTI GIURIDICI


Fatto giuridico: qualsiasi accadimento al quale una norma giuridica collega un qualsiasi effetto. Atto giuridico: ogni comportamento, lecito o illecito, che la legge prende in considerazione in quanto imputabile ad una persona come sua propria azione (le azioni umane). Gli atti giuridici si dividono in: Atti leciti: sono gli atti consentiti dal nostro ordinamento e sono: Le operazioni (o atti materiali o comportamenti), sono modificazioni della realt. Le dichiarazioni che sono atti diretti a comunicare ad altri il proprio pensiero e la volont. Dichiarazione o manifestazione di volont: atto che esprime linteresse di un soggetto a ottenere una certa cosa. Dichiarazione di conoscenza o di verit: asserire che certi fatti si sono verificati. Dichiarazione di scienza: atto mediante il quale si pongono altri soggetti a conoscenza di un certo fatto o situazione (come la confessione). Non un negozio giuridico. Atti illeciti: sono gli atti contrari a una norma giuridica, perci ledono gli interessi (generali o particolari) protetti dalla norma e in quanto tali sanzionati: Illecito penale: comportamenti lesivi di un bene la cui tutela di interesse generale a cui si collega una pena a carico dellautore del reato. Illecito amministrativo: comportamenti che violano norme imposte nei confronti della Pubblica Amministrazione a cui si collega una sanzione amministrativa. E illecito civile un comportamento che lede direttamente un interesse particolare protetto da una norma giuridica e provoca un pregiudizio per il soggetto leso. Lillecito civile fonte di responsabilit, e cio dellobbligo di risarcire il danno cagionato. Autonomia: disciplinare (regolare) gran parte dei propri interessi da parte degli stessi interessati (con la propria volont): contratto, testamento, matrimonio, procura, ecc Gli atti giuridici si dividono: per la struttura in: Atti unilaterali: dichiarazione proveniente da una sola parte. Atti bi o plurilaterali: si combinano dichiarazioni provenienti da due o pi parti. Atto unipersonale: il testamento, che pu essere fatto da una sola persona ( vietato il testamento congiunto). per loggetto in: Atti patrimoniali: diretti a regolare primariamente interessi economici (come il contratto). Atti non patrimoniali: diretti a regolare interessi personali (come il matrimonio).

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per la funzione in: Atti tra vivi: destinati a regolare i rapporti tra viventi. Atti a causa morte: destinati a regolare la successione dei diritti e obblighi dopo la morte del titolare. Per eccellenza il testamento. a se sono gli atti personalissimi, cio quelli che possono essere compiuti solo personalmente e direttamente dallinteressato (riconoscimento di figlio naturale, matrimonio, ). Quando una dichiarazione fatta su uno scritto si forma un documento. Il linguaggio giuridico usa la parola atto sia per indicare la manifestazione di volont (o di conoscenza) sia per indicare il documento cui esso fa riferimento. Negozio giuridico: manifestazione di volont diretta a costituire, regolare o estinguere rapporti giuridici La nozione di negozio utile per: individuare e raccogliere in una solo categoria i diversi strumenti dellautonomia negoziale, cio gli atti con cui si esercita quella speciale libert dei privati di regolare da s i propri interessi; riconosce una certa omogeneit di problemi nel campo degli atti di autonomia e sfruttare linterpretazione sistematica e lanalogia per risolverli.

Vedere Paragrafo 9 pag. 74-76. regole molto generali importante. Legittimazione: potere di compiere (efficacemente) un atto giuridico con riguardo a un determinato rapporto. Rappresentanza: potere conferito a un soggetto (rappresentante) di compiere atti giuridici che producano direttamente i loro effetti nei confronti di un altro soggetto (rappresentato). La rappresentanza pu essere: conferita dalla legge (rappresentanza legale). conferita dallinteressato (rappresentanza volontaria). La rappresentanza pu essere diretta o indiretta: diretta: quando un soggetto ha potere di agire in nome e per conto di un altro. Cos latto giuridico ha effetto diretto nella sfera del rappresentato. indiretta: quando un soggetto agisce per conto di altri ma in nome proprio. Cos latto giuridico ha effetto immediato nella sfera del rappresentante e successivamente il quello del rappresentato tramite un atto di ritrasferimento. Rappresentanza organica: quando il potere attribuito allorgano consiste nel compiere atti giuridici in nome e nellinteresse della collettivit o dellente. Procura: atto unilaterale di attribuzione del potere di rappresentanza. Non si tratta di un accordo tra le parti (rappresentante e rappresentato). Se laccordo c da origine a un contratto. In certi casi il sostituto ha soltanto il potere di trasmettere una dichiarazione dellinteressato si tratta allora di un messo (o nuncio); la volont espressa esclusivamente del rappresentato. Il rappresentante invece ha il potere di discrezione e di decisioni ha il potere di dare il suo consenso con effetti per il rappresentato.

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CAPITOLO 6: I SOGGETTI
Soggetto di diritti e obblighi: capo dimputazione di situazioni e rapporti giuridici. Soggetto di attivit giuridica: capo dimputazione di atti e fatti giuridici.

LA PERSONA FISICA (sono gli essere umani) Capacit giuridica: attitudine a essere titolari di diritti e obblighi.Si acquista con la nascita. Capacit di agire: attitudine a compiere validamente atti giuridici. Si acquista con la maggiore et. Perdita della capacit di agire: interdizione (perdita totale) e inabilitazione (limitazione). Incapacit naturale corrisponde alla incapacit di intendere e di volere. Insieme alla minore et linterdizione e linabilitazione esauriscono il campo della incapacit legale dagire. Interdizione: abituale infermit di mente tale da rendere la persona incapace di provvedere ai propri interessi. Il tutore ha compiti di rappresentanza legale, sotto il controllo del giudice tutelare per le operazioni di straordinaria amministrazione. Linterdizione pu essere legale (condanne da 5 anni in su) oppure giudiziale (infermit mentale). Linterdetto giudiziale non pu testare, linterdetto allergastolo pu. Linterdizione legale non riguarda gli atti personali (perch lederebbe i diritti inviolabili delluomo). Inabilitazione: infermit di mente meno grave. La persona inabilitata pu compiere atti giuridici ma deve essere assistito da un curatore; non pu essere amministratore di una Spa. La persona imputabile quando la capacit di intendere e di volere sussisteva nel momento in cui latto illecito veniva compiuto. Capacit giuridica speciale: attitudine a essere titolare di un determinato rapporto giuridico. Es.: 15 anni: et minima per poter assumere i diritti e gli obblighi del lavoratore. Parit di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro. 16 anni let minima per contrarre matrimonio, per il riconoscimento del proprio figlio naturale e a essere riconosciuto minore emancipato. Lemancipato non pu donare. Nascita: coincide con il momento della prova della respirazione. Non importando se il soggetto sia vitale. Il nascituro ha diritti: Patrimoniali capacit di succedere e di ricevere una donazione. Non patrimoniali vita e salute. La morte si fa coincidere con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dellencefalo. Nessun diritto o obbligo pu essere imputato al defunto.

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Commorienza: tutte le persone si considerano morte nello stesso momento. Regola che si applica quando non si pu stabilire la cronologia della morte di pi persone. Scomparso: Il Tribunale nomina un curatore che amministra i beni. Dopo 2 anni dichiarazione di assenza, viene aperto il testamento e gli eredi acquisiscono possesso temporaneo. Dopo 10 anni dichiarazione di morta presunta apertura della successione. I luoghi della persona: Domicilio: luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Oltre al domicilio generale si possono ottenere pi domicili speciali. Dimora: luogo in cui la persona si trova ad abitare. Residenza: luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Potest: Comune accordo. Decadenza per violazione dei doveri o abuso di potere da parte del genitore. Minore soggetto a tutela se entrambi i genitori decadono dalla potest.

La potest dei genitori comprende: Complesso di prerogative che riguardano la cura della persona del figlio. Potere-dovere di amministrazione dei beni di cui i figli siano titolari. Potere di rappresentanza: i genitori sostituiscono i figli in tutti gli atti civili. Usufrutto legale sui beni del figlio: percepire i frutti e destinarli al mantenimento della famiglia.

LA PERSONA GIURIDICA (centro di interessi diversi dalluomo singolo) Persone giuridiche private: Associazioni, nate per accordo degli associati. Fondazioni, nate per volere del fondatore. Societ di capitali (Spa, Sapa, Srl). Associazioni non riconosciute: non si pu chiedere la divisione del fondo comune; chi agisce per lassociazione risponde personalmente; lassociazione sta in giudizio nella persona di chi ne ha la presidenza. Il comitato una sorta di associazione non riconosciuta: i promotori organizzano una raccolta di fondi. Chi contribuisce un sottoscrittore; i promotori rispondono personalmente e solidalmente. La persona giuridica composta da: Elemento materiale (soggetti, patrimonio, scopo, organi). Elemento formale (riconoscimento formale). Acquisto della personalit giuridica iscrizione nel registro delle persone giuridiche presso le prefetture e pubblicit della costituzione. La persona giuridica gode di autonomia patrimoniale, un soggetto distinto.

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CAPITOLO 7: I BENI
Si pu parlare di beni in 2 sensi: Qualsiasi attivit che pu formare oggetto di un diritto. Qualsiasi diritto che abbia ad oggetto lattivit economica. Esisto 2 grandi categorie di beni: Beni immobili: tutto ci che naturalmente o artificialmente incorporato al suolo. Suolo, sorgenti e corsi dacqua, alberi, edifici, costruzioni anche se unite al suolo a scopo transitorio. Beni mobili: tutti gli altri beni. Per alcuni beni mobili vengono applicate regole simili a quelle applicate per i beni immobili: Mobili registrati (es.: autoveicoli). Dove mancano norme specifiche si applicano le disposizione relative ai beni mobili. Universalit di mobili: pluralit di cose che appartengono a una stessa persona e hanno una destinazione unitaria (come lazienda, la collezione, la biblioteca, il gregge, la mandria). Relazioni tra le cose: Pertinenza: rapporto nel quale si individua una cosa principale ed unaltra chiamata pertinenza, destinata in modo durevole al servizio o allornamento della prima. Gli atti e i rapporti che hanno per oggetto la cosa principale comprendono anche la pertinenza se non disposto diversamente. Cosa composta: lintegrit della cosa composta esige la compresenza di tutti gli elementi essenziali (es.: ruote dellautomobile). Ci sono diverse categorie di cose: Cose generiche: quelle di cui non interessa lidentit ma solo lappartenenza a un genere definito da certi connotati. Cose specifiche: quelle che vengono in considerazione per la loro particolare identit. Con lindividuazione la cosa generica diventa cosa specifica. Cose fungibili: cio sostituibili. Cose infungibili: insostituibili, esiste solo un esemplare o ha caratteristiche che la rendono unica. Altra differenziazione: Cose consumabili.

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Cose inconsumabili: la cui normale utilizzazione non implica alterazione o implica solo deterioramento (es.: lautomobile). Frutti: sono beni provenienti da altri beni. Frutti naturali: provengono direttamente dalle cose, vi concorra o no lopera delluomo. Frutti civili: corrispettivo che si ricava da una cosa in cambio del godimento che si cede ad altri. La propriet pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti (privati o pubblici) o a privati. Tra i beni pubblici si possono distinguere: Beni demaniali: beni che appartengono allo Stato, alle Province o ai Comuni. Demanio naturale: lido del mare, spiaggia, rade e porti, fiumi, torrenti e laghi. Demanio artificiale: strade, strade ferrate, autostrade, aeroporti, immobili di interesse artistico e archeologico, archivi, biblioteche, pinacoteche, etc. Beni del patrimonio indisponibile: beni che servono a soddisfare un interesse pubblico. Foreste, miniere e cave, torbiere, cose mobili di interesse archeologico o artistico, caserme, armamenti, aerei militari, navi da guerra, la dotazione della Presidenza della repubblica. E tutti gli edifici appartenenti agli enti indicati, e destinati a sede di pubblici uffici, e i loro arredi. Beni del patrimonio disponibile (dello stato e degli enti pubblici): beni che sono oggetto di un diritto di propriet regolato dalle norme comuni del Codice Civile. Salvo le leggi speciali. Beni pubblici: beni che appartengono a enti pubblici non territoriali e che sono destinati a un pubblico servizio. Non posso essere sottratti alla loro destinazione se non nei modi previsti dalla legge.

CAPITOLO 8: LA TUTELA DELLE SITUAZIONI GIURIDICHE


La tutela dei diritti che il titolo del Libro sesto del Cod. Civ. sta a indicare una gamma molto ampia di strumenti di protezione e attuazione delle situazioni giuridiche soggettive. Tutte queste funzioni mirano a prevenire quanto pi possibile le liti o a rendere pi facile e prevedibile la loro risoluzione. I. GLI STRUMENTI DI PUBBLICIT La pubblicit dei fatti e di atti giuridici assicura la conoscibilit legale di diversi tipi di atto: informarsi con facilit sulla condizione giuridica dei beni che si vuole acquistare; poter contare sulla sicurezza degli acquisti fatti; la condizione delle persone fisiche che operano nel traffico contrattuale; la struttura e gli organi delle persone giuridiche che operano nel traffico contrattuale. In base alle conseguenze giuridiche, che la legge collega alla pubblicit, questi mezzi si dividono

a) b) c) d) in: Strumenti di pubblicit-notizia: per assicurare la conoscibilit legale di determinati fatti per esigenze di carattere pubblico, senza esservi effetto riguardo allefficacia del fatto o dellatto reso pubblico. Strumenti di pubblicit dichiarativa: la conoscibilit non fine a se stessa ma condiziona lefficacia dellatto, nel senso che in mancanza della pubblicit latto non pu essere fatto valere verso determinati terzi (inefficacia relativa o inopponibilit). Es.: registro delle imprese e degli immobili (trascrizione). Strumenti di pubblicit costitutiva: latto non produce effetti se non quando stato reso pubblico (grado pi forte di pubblicit). Es.: donazione, fatta con atto pubblico. La trascrizione lo strumento di pubblicit predisposto per gli atti relativi allacquisto della propriet o di diritti reali su beni immobili e mobili registrati. Consiste nel riportare il contenuto essenziale dellatto in appositi registri, rendendolo cos legalmente conoscibile. La trascrizione segue le regole del principio consensualistico: la propriet e gli altri diritti si trasferiscono per effetto del solo consenso legittimamente manifestato tra le parti.

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Effetto giuridico della trascrizione lopponibilit degli atti trascritti verso terzi che vantino diritti sullo stesso bene in base ad un atto trascritto o trascritto in data posteriore. Trascrivere un onere per la parte interessata e un obbligo per il pubblico ufficiale che redige latto (notaio). La trascrizione si pu eseguire se in forza di: sentenza; atto pubblico; scrittura privata autenticata o accertata giudizialmente. La trascrizione non un mezzo di prova dellatto. Poich accompagnata da una nota che se lacunosa pu rendere inutile la trascrizione. La trascrizione avviene sulla base della nota. La certezza dellacquisto si ha solo sulla base della continuit della trascrizione: cio una sequenza non interrotta di trascrizioni. Gli atti soggetti a trascrizione sono i contratti, gli atti unilaterali e provvedimenti giudiziali con cui: si trasferisce la propriet dei beni immobili e mobili registrati; si trasferiscono, costituiscono e si estinguono diritti reali limitati; si costituiscono rapporti di locazione ultranovennale; si conferiscono immobili per una durata ultranovennale in societ o associazione, etc.; ogni altro atto o provvedimento che produca gli stessi effetti: divisioni; accettazione di eredit o legato; contratto preliminare. I registri di immobili sono organizzati su base personale: cio sul soggetto alienante e acquirente (doppia trascrizione); mentre i registri di mobili registrati sono organizzati su base reale: cio ordinati in base al numero di targa. Per i beni mobili non registrati il meccanismo di certezza della circolazione quello del possesso (cio della disponibilit di fatto della cosa), in particolare di quello di buona fede. II. LE PROVE Lautonomia privata nel giudizio civile si traduce nel principio dispositivo: spetta alle parti interessate promuovere la difesa dei propri diritti (iniziativa di parte). Cos per le prove. Nel processo civile non il giudice a dover ricercare le prove dei fatti rilevanti per la causa; interesse e compito di ciascuna parte dimostrare lesistenza dei fatti che fondano le sue ragioni. Nel caso in cui siano in gioco gli interessi della generalit o interessi indisponibili prevale il principio inquisitorio: il giudice deve cercare la verit (inquisire), e il compito delle parti pu essere quello di suggerire o di offrire la prova di fatti rilevanti (come nel procedimento per linterdizione). Chi vuol far valere un diritto in giudizio ha lonere di provare i fatti che ne costituiscono il fondamento (onere della prova). Mentre chi eccepisce (oppone) che il diritto si modificato o estinto deve portare i fatti su cui leccezione si fonda. Dare prova di un fatto significa dimostrare che un fatto accaduto. Non si tratta di trovare la certezza ma di ridurre lincertezza del fatto. I mezzi di prova si distinguono in: Prove documentali: quando la funzione di prova affidata a un mezzo materiale che serve da documento di un fatto o atto. Scritto, fotografia, riproduzioni meccaniche, rilievo scientifico di dati, documenti magnetici e informatici. Dette anche prove precostituite poich possibile la predisposizione ai fini di una futura necessit di prova. Prove semplici: testimonianza, giuramento, confessione resa in giudizio, lispezione, la perizia, presunzione semplice. Dette non precostituite: possono formarsi in corso di causa. Le prove documentali: Latto pubblico il documento redatto (scritto) da un notaio o altro pubblico ufficiale autorizzato ad attribuire valore di atto pubblico. Latto pubblico fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonch delle

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dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti. La scrittura privata un semplice documento scritto, sottoscritto dalle parti (basta un pezzo di carta e la firma). La scrittura privata fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza delle dichiarazioni da chi lha sottoscritta, se colui contro il quale la scrittura prodotta ne riconosce la sottoscrizione, ovvero se questa legalmente considerata come riconosciuta. Le riproduzioni meccaniche fanno piena prova dei fatti o documenti rappresentati se la persona, contro cui sono prodotte, non ne disconosce la conformit allaccaduto. La scrittura privata autenticata un documento redatto dalle parti e sottoscritto davanti a un pubblico ufficiale, il quale attesta che la firma stata apposta in sua presenza e dunque autentica. La data dellatto pubblico certa. La data della scrittura privata non ha data certa; lo diviene attraverso la registrazione; o pu risultare indirettamente, ad esempio: morte dellautore dellatto (latto di certo anteriore alla morte), sopravvenuta impossibilit fisica, timbro postale sulla scrittura. Le prove semplici: La prova per testimoni una dichiarazione resa al giudice durante linterrogatorio del testimone sui fatti di cui egli abbia avuto diretta conoscenza. Il limite generale alla prova testimoniale riguarda i contratti. E sempre ammessa la prova per testimoni dei contratti di vendita internazionali. Ci sono casi in cui la prova testimoniale non ammessa, ma necessaria la prova per iscritto come nella transazione e nellassicurazione. La prova testimoniale non mai prova legale, il giudice ne apprezza liberamente lattendibilit. La confessione la dichiarazione che una parte fa della verit di fatti ad essa sfavorevoli e favorevoli allaltra parte: non vincola il giudice a ritenere colpevole il reo confesso; resa in giudizio prova legale dei fatti dichiarati; non efficace quando ad essa si aggiungono altri fatti che tolgono o limitano lefficacia del primo. Il giuramento il mezzo di prova che consiste nella dichiarazione della verit di un fatto effettuata nella forma richiesta dalla legge: prova legale per eccellenza; il rifiuto di giurare fa perdere la causa; se la parte giura non pi ammessa prova contraria. Il giuramento si divide in: giuramento decisorio: quello che la parte deferisce (cio rimette) allaltra per farne dipendere la decisione totale o parziale di una causa. giuramento suppletorio: quello deferito dufficio dal giudice a una delle parti al fine di decidere la causa quando la domanda o le eccezioni non sono pienamente provate ma non del tutto sfornite di prova. La presunzione indica unargomentazione che sulla base di un fatto noto risale a fatto ignoto: semplice: fatta dal giudice; un modo di valutare i risultati delle prove, ed ammessa solo nei casi in cui ammessa la prova testimoniale; legale: lonere della prova che si ha quando la legge stessa a prevedere che un fatto rilevante si debba considerare accaduto senza necessit di darne prova; assoluta: quando la presunzione legale non ammette prova in contrario; relativa: quando la presunzione legale ammette prova contraria. Gli atti dello stato civile costituiscono prova legale di fatti materiali e di atti giuridici (nascita, matrimonio, morte).

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III. LA CERTEZZA NEL TEMPO La prescrizione un modo di estinzione dei diritti fondato sulla inerzia del titolare che non lo esercita per il tempo determinato dalla legge. Non opera per i diritti indisponibili e per altri diritti indicati dalla legge (diritto al nome, ). I modi di operare della prescrizione sono i seguenti: Decorrenza: la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto pu essere fatto valere Sospensione: lorologio si ferma e il tempo trascorso finch dura la causa di sospensione non computato ai fini del decorso del termine. Vedere art.2941 e 2492. Interruzione: quando cessa linerzia del titolare, la prescrizione si interrompe: necessaria unesigenza di certezza che si ottiene attraverso la notificazione di un atto con cui si inizia un giudizio; azzera il periodo di prescrizione; pu derivare dal riconoscimento del diritto da parte di colui contro il quale pu essere fatto valere. Durata: il termine ordinario di prescrizione di 10 anni. La decadenza produce lestinzione del diritto per il decorso del tempo previsto dalla legge o dalla volont delle parti senza che sia stato esercitato. Nella decadenza il diritto deve essere esercitato entro un dato termine, in genere molto breve, per rendere la situazione definitivamente chiara (esigenza di certezza assoluta); non hanno rilievo gli impedimenti soggettivi che, nella prescrizione, giustificano linerzia: solo lesercizio del diritto evita la decadenza. Il termine di decadenza inesorabile, non si tiene conto cio di nessuna causa. Esempio: se il compratore non denunzia i vizi della cosa acquistata entro 8 giorni dallacquisto, allora decade il diritto di garanzia. Unico limite alla decadenza che il termine pattuito non renda troppo difficile lesercizio del diritto. IV. LA LITE Possibilit di far valere in giudizio il proprio diritto, cio di proporre al giudice una domanda che egli debba prendere in considerazione giudizio che si concluda con una sentenza che dia torto o ragione a chi lha avviato questa lazione cio il potere di agire in giudizio. Per proporre una domanda in giudizio necessario avervi interesse = la legittimazione ad agire (potere di promuovere lazione) suppone un interesse ad agire. Esistono situazioni in cui si attribuisce il potere di iniziativa a soggetti che non sono titolari di un diritto, ma che si ritengono portatori di un interesse qualificato; come ad esempio: lazione per interdizione o inabilitazione esperibile dai congiunti dellinfermo di mente; lazione per promuovere la decadenza dalla potest dei genitori o altri provvedimenti di tutela dei minori spettano allaltro genitore e ai parenti; le opposizioni al matrimonio possono essere sollevate pure dai parenti; Esistono situazioni in cui si attribuisce il potere di iniziativa a collettivit che non si identificano in gruppi costituiti a loro volta come soggetti di diritto. Si tratta di interessi diffusi. Attore: chi esercita lazione. Convenuto: chi si difende negando la pretesa dellattore (sollevando eccezioni). Eccezione: azione in cui si oppone a una richiesta ragioni sufficienti per sottrarvisi in tutto o in parte (contraddire). Cio paralizzano o limitano la pretesa avversaria. Esempio: alla richiesta del rimborso di un prestito io posso eccepire lavvenuto pagamento, cio opporre il fatto che lho gi pagato.

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PARTE TERZA INTERESSI E RAPPORTI CAPITOLO 9: I DIRITTI DELLA PERSONA

I diritti inviolabili sono protetti dai seguenti materiali normativi: Costituzione; Convenzione Europea dei diritti delluomo (Roma 1950); Convenzione sui Diritti delluomo e la biomedicina (Oviedo 1997); Codice Civile; Norme penali; Leggi speciali. speciali. Art.2 della Costituzione: <<La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili delluomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalit >>. Diritto alla vita: lo Stato tutela la vita umana dal suo inizio. Diritto allintegrit fisica la lesione allintegrit fisica considerata danno ingiusto e quindi fondamento di responsabilit civile. Sono vietati gli atti di disposizione del proprio corpo quando cagionino una diminuzione permanente dellintegrit fisica. Diritto alla salute: diritto soggettivo assoluto e diritto fondamentale di consumatori e utenti. Diritti della personalit: Dignit della persona: impone comportamenti di rispetto della persona. Lintegrit morale: un bene oggetto di tutela penale nei casi di ingiuria e diffamazione. Negli altri casi una questione delicata poich spesso in conflitto con altre situazioni. Diritto allidentit personale: il diritto a non essere <<presentato>> agli occhi del pubblico in modo falsato rispetto ai valori e ai connotati fondamentali con i quali si caratterizza la presenza sociale della singola persona.

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Tutela dellidentit: Nome: protetto contro luso che altri indebitamente ne faccia. Al giudice si pu richiedere: cessazione dellabuso (azione inibitoria); risarcimento degli eventuali danni; la pubblicit della sentenza in uno o pi giornali. Pseudonimo: tutelato quando abbia acquistato limportanza del nome. Protezione dellimmagine: vietata la riproduzione e la diffusione senza il consenso del raffigurato. Per analogia si proteggono tutti gli altri aspetti identificativi. Diritto alla vita privata e alla riservatezza: in riferimento alla difesa della zona di intimit e al controllo delle informazioni che riguardano la nostra persona in tutte le sue espressioni; ovvero la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali: personali Trattamento: raccolta, conservazione, elaborazione, utilizzazione, comunicazione, diffusione, distribuzione, etc.; Dati personali: qualsiasi informazione che identifichi direttamente o indirettamente persona fisica e giuridica, ente o associazione. La legge 675/96 ha istituito un Garante composto da 2 membri del Senato e 2 della Camera per proteggere la privacy. Diritto alla libert autodeterminazione libert fondamentali: libert personali, libert di circolazione, libert di riunione, di associazione, di fede religiosa, di manifestazione del pensiero. Mezzi di tutela: inibitoria, pubblicazione di sentenze, risarcimento del danno.

CAPITOLO 10: UGUAGLIANZA E DIFFERENZE


Status: situazione soggettiva attiva che indica una qualit giuridica del soggetto rispetto alla collettivit. Lo status assume rilevanza rispetto ad alcuni diritti che a questo sono collegati: come il diritto di voto esercitato solo da chi gode della cittadinanza italiana. La situazione passiva dellonere ricorre quando il soggetto ha un potere, ma lesercizio di esso condizionato a un adempimento: come il compratore che intende far valere la garanzia per i vizi della cosa acquistata ha lonere di denunciare i vizi entro 8 giorni dal momento che li ha scoperti. Si cittadini anzitutto per nascita: a. dovunque si sia nati, se figli di padre e di madre cittadini; b. se nati nel territorio della repubblica: da genitori ignoti o apolidi; da genitori stranieri la cui legge non preveda che il figlio segua la cittadinanza dei genitori. La cittadinanza poi si acquista: per adozione da parte di cittadino italiano; per matrimonio con cittadino italiano dopo 6 mesi di residenza in Italia o 3 anni di matrimonio; per concessione con decreto del Presidente della Repubblica.

Definizioni: Apolide: colui che non ha la cittadinanza di nessuno Stato. Esempio: apolide il cittadino che allontanandosi dal suo paese senza autorizzazione, risiede per 20 anni nel territorio italiano: cos facendo perde la cittadinanza di origine e non acquista quella italiana. Gli apolidi sono sottoposti alle leggi italiane e devono effettuare il servizio militare. Il figlio di genitori apolidi nato in Italia acquista la cittadinanza italiana.

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CAPITOLO 11: IL DIRITTO DI PROPRIET


1. IL CONTENUTO DELLA PROPRIET: PROBLEMI E FONTI NORMATIVE La disciplina della propriet contenuta nella Costituzione (art.42 e 44), nel Codice civile e in numerose leggi speciali. Costituzione , art. 42. << La propriet privata riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento ed i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale (art. 832 del c.c.) e di renderla accessibile a tutti >>. Larticolo definisce come il Codice civile deve regolare il diritto sulla propriet, giustificando limposizione di limiti alla libert del proprietario di determinare modi e finalit di utilizzazione dei beni la propriet non un diritto unicamente costituito nellinteresse del singolo proprietario. Codice Civile, art. 832. <<Il proprietario ha il diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno Il ed esclusivo, entro i limiti e con losservanza degli obblighi stabiliti dallordinamento giuridico >>. Facolt di godere, cio la facolt di trarre utilit dalla cosa. Potere di disporre, cio il potere di decidere e attuare operazioni materiali sulla cosa e di determinare la sorte giuridica della cosa. Diritto pieno, se la legge non stabilisce limiti, il proprietario pu fare ci che crede della cosa e del proprio diritto. Diritto esclusivo, il proprietario pu pretendere dagli altri un comportamento che non ostacoli il libero e pieno godimento del bene. Il diritto del proprietario perpetuo e non si applica la prescrizione (lusucapione eccezionale). I poteri e le facolt del proprietario variano a seconda dei seguenti contesti: il bene oggetto della propriet (differenti beni, differenti discipline): un immobile viene trattato diversamente da un quadro o da unautomobile; lidentit del proprietario: influisce sulle facolt e i poteri che questo pu esercitare; situazioni diverse a seconda di persona, incapace legale, persona giuridica o gruppo; scopo della propriet: come nel caso del patrimonio destinato a uno scopo.

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Le new properties pongono particolari problemi nella disciplina della propriet: beni e valori dematerializzati. Spesso quindi il Codice civile, cos delineato, mal si adatta a tali situazioni. 2. LA PROPRIET PRIVATA NEL CODICE CIVILE Nel Codice civile la maggior parte degli articoli del diritto di propriet dedicata alla propriet fondiaria (cio propriet del suolo e degli immobili). Nel Codice civile cio la disciplina della propriet coincide con quella della propriet immobiliare motivazione legata allimportanza avuta nel passato. Il proprietario non pu usare la cosa con lo scopo di nuocere agli altri (sono vietati cio gli atti emulativi), art.833. Esempio: costruire un muro altissimo con lo scopo di limitare la vista del vicino. La propriet non soffre limiti di tempo non si applica la prescrizione. Se per il bene cade in possesso di terzi questo pu acquistarlo per usucapione.

3. LA PROPRIET FONDIARIA La propriet non esente da limiti, ovvero la facolt di godere e il potere di disporre della cosa non sono assoluti: esistono limiti pubblici (che incidono sullinteresse della collettivit) e limiti privati (che incidono sugli interessi individuali di altri proprietari). Limiti nellinteresse pubblico: legati allaccentuata necessit di proteggere meglio il territorio, le acque, i boschi attraverso regolamentazioni, come nel caso delle distanze legali da strade, autostrade, ferrovie, cimiteri, nonch imposizioni sui fondi per assicurare certe utilit della P.A. (come passaggi di linee telefoniche ed elettriche, vincoli forestali e idrogeologici). Altri interessi pubblici sono protetti attraverso lespropiazione per attuare opere pubbliche e razionalizzare lo sfruttamento del territorio (viene data la giusta indennit per risarcire il danno subito). Limiti nellinteresse privato: tendono essenzialmente a regolare i rapporti tra propriet vicine (come le distanze nelle costruzioni e piantagioni, delle luci e delle vedute, e norme concernenti le immissioni e gli atti di emulazione). I due aspetti non sono divisi in modo netto ma le norme che, approssimando, tendono a risolvere i rapporti di vicinato riguardano conflitti di interessi tra proprietari; le norme che riguardano lurbanistica e la propriet agricola riguardano interessi pubblici. La propriet del suolo si estende al sottosuolo e allo spazio sovrastante. Il proprietario del suolo per non pu opporsi ad attivit di terzi che si svolgono a tale profondit nel sottosuolo o a tale altezza nello spazio sovrastante che egli non abbia interesse ad escluderle (art.840). Il proprietario non pu sfruttare miniere, cave, torbiere che fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato e delle Regioni; non pu appropriarsi di reperti archeologici; non pu opporsi allesecuzione di opere di pubblico interesse (come le opere idrauliche), art.840. Tra i poteri del proprietario c quello di vietare lingresso nel fondo lart.841 prevede che egli possa chiudere il fondo (cio recintarlo o compiere altre opere adatte a impedirne a chiunque laccesso). Esistono varie deroghe al precedente articolo: per esempio al vicino che debba costruire o riparare un muro o altra opera propria o comune, o a chi debba recuperare una sua cosa o animale che vi si trovi accidentalmente (art.843). Altra eccezione dovuta alla caccia e alla pesca: il proprietario non pu impedire che vi si entri per lesercizio della caccia a meno che il fondo non sia chiuso alla caccia per legge, via siano colture suscettibili di danno o per chi non ha la licenza di caccia. Per lesercizio della pesca occorre il consenso del proprietario (art.842). 4. I RAPPORTI DI VICINATO Il rapporto di vicinato fonte di vari limiti della propriet privata, che hanno 3 caratteristiche: automaticit, i limiti nascono direttamente dallesistenza della situazione prevista dalla legge; automaticit

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reciprocit, quel che vale per luno vale anche per laltro, sacrificio e vantaggio sono reciproci; reciprocit gratuit, non esistendo uno squilibrio di vantaggi non c un compenso. gratuit

Un limite generale alla propriet fondiaria il divieto di immissioni (cio fastidi che si propagano da un fondo a un altro come fumi, esalazioni, calore, rumori, scuotimenti e simili propagazioni). Il criterio di equilibrio prescelto per giudicare quello della normale tollerabilit, criterio legato alle condizioni del luogo (art.844). Altri due criteri completano quello principale: contemperare le ragioni della propriet con quelle della produzione: non sempre possibile : eliminare le immissioni, poich richiederebbe costi talvolta sproporzionati rispetto allinteresse dellaltra parte. priorit di un determinato uso: le ragioni della produzione possono portare ad alzare la soglia di tolleranza imposta (es.: se vado ad abitare sopra una falegnameria ). Sono legittimati ad agire, oltre ai proprietari, anche i possessori e i detentori (come gli inquilini) degli immobili vicini. I rimedi sono: lordine di cessare labuso (azione inibitoria); provvedere alle misure necessarie per ridurre le immissioni; immissioni se ne sussistono i presupposti il risarcimento del danno. danno Negli ultimi decenni il problema delle immissioni si legato molto con quello dellinquinamento, portando a una vasta legiferazione che spesso ha stabilito criteri e accorgimenti tecnici per la limitazione dellinquinamento nellinteresse generale. La seconda fonte di limiti data dalle norme sulle distanze nelle costruzioni e nelle piantagioni: distanza tra gli edifici (3 metri), art.873: scopo di evitare intercapedini troppo strette (distanze maggiori sono imposte da leggi speciali e regolamenti comunali, per fini diversi). il proprietario pu decidere di costruire sul confine (salvo nel caso di aperture di finestre e salvo le norme imposte dai regolamenti comunali). Laltro, a questo punto, ha una scelta: o costruisce in aderenza, oppure rispetta la distanza costruendo in posizione arretrata allinterno del proprio fondo (art.874 e 877). se il primo proprietario costruisce non sul confine, ma a una distanza dal confine minore della met di quella prescritta dal codice o dai regolamenti, laltro ha un diritto potestativo di ottenere la comunione forzata del muro (acquista la propriet della striscia di terra dal confine al muro, di cui dovr pagare il valore). Il primo per potr impedire loccupazione del suo suolo portando la sua costruzione al confine, o arretrandola fino alla met della distanza prevista. (art.875) Il proprietario che costruisce per primo pu determinare in concreto larretramento del vicino rispetto al confine criterio della prevenzione temporale. Distanza tra la costruzione e il confine. Questo accade quando il problema riguarda lapertura di finestre, che si distinguono in: finestre Vedute (balconi, finestre e simili), la cui distanza minima dal confine met di quella tra le costruzioni. Lapertura di una veduta influisce anche sulla distanza legale tra le costruzioni (art.905): infatti una volta acquisito da parte del proprietario il diritto di avere vedute dirette sul fondo vicino (sia per effetto di una servit di veduta, sia per effetto della costruzione a distanza inferiore veduta alla met di quella che vale per le costruzioni) il proprietario del fondo vicino, che voglia a sua volta costruire, dovr mantenersi alla distanza di 3 metri dal muro in cui aperta la veduta, senza poter costruire in aderenza. (art.907)

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Luci (passaggio di luce o aria; come ad esempio le grate delle celle del carcere), non impediscono al vicino di acquistare la comunione del muro ne di costruire in aderenza (salvo che ci sia un contratto di servit di luce). (art.904) luce La disciplina delle distanze prevista anche per pozzi, canali, piantagioni, ecc(art.889 ss.). La violazione delle norme sulla distanza possono produrre (anche cumulabili): riduzione in pristino; risarcimento del danno. Altri limiti sono stabiliti da leggi speciali e regolamenti edilizi comunali.

5. LA PROPRIET EDILIZIA Lo scopo dominante le norme sulla propriet edilizia di combinare: linteresse dei privati di edificare sul suolo di loro propriet; linteresse generale di assicurare uno sviluppo razionale delledilizia. Le norme di edilizia derivano da varie fonti: Codice Civile: contiene poche norme che disciplinano le distanze tra le costruzioni, ledificazione (come quelle relative alle luci e vedute). Leggi speciali: stabiliscono regole da osservarsi nelle costruzioni ( in particolare gli standards urbanistici, norme antisismiche, norme di tutela ambientale). Piani regolatori: piano regolatore generale approvato dalla Regione e il piano regolatore particolareggiato predisposto da ciascun Comune. Regolamenti edilizi comunali. Ma la fonte che generalmente riassume tutte quelle elencate il piano regolatore comunale che prevede quali aree possono essere edificate, quali mantenute verdi, quali destinate a pubblici servizi; stabilisce inoltre i caratteri delle zone edificabili (altezze, volumi, aree a giardino, ). Il proprietario di unarea che intenda edificare, riedificare o modificare un edificio gi esistente non pu farlo se non ottiene dal Comune una concessione che certifichi la conformit del progetto al piano regolatore la concessione attribuisce ad un soggetto la facolt che non aveva. aveva Per avere una concessione il proprietario deve pagare un contributo (spese di urbanizzazione e costo di produzione). Le norme di edilizia rispondono a esigenze diverse e disciplinano situazioni differenti: norme allo scopo di migliorare lutilizzazione privata come nel caso delle distanze viste sopra (rapporti di vicinato) la violazione di tali norme da diritto alla riduzione in pristino e al risarcimento; norme dirette a realizzare interessi generali (criteri di igiene ed estetica): rimedi di diritto amministrativo abbattimento (contesto pubblico); se la violazione determina una diminuzione del patrimonio risarcimento del danno (contesto privato). 6. LA PROPRIET AGRICOLA La disciplina sulla propriet agricola influenzata soprattutto dai contratti agrari. Il c.c. prevede: minima unit culturale area minima divisibile (art.846); obbligo di esecuzione di opere per talune tipologie di aree per i proprietari di terreni dichiarati soggetti a bonifica o sottoposti a vincoli per scopi idrogeologici. Talvolta previsto anche lobbligo di riunione in consorzi, il cui scopo e quello di provvedere allesercizio delle opere necessarie. 7. I MODI DI ACQUISTO DELLA PROPRIET La propriet pu essere acquistata:

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(relazione di dipendenza tra lalienante e lacquirente): Contratto: accordo tra due o pi parti per costituire, regolare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale, cio suscettibile di valutazione economica. Successione a causa morte: fenomeno per cui, alla morte di una persona, i rapporti giuridici patrimoniali (attivi e passivi) di cui egli era titolare si trasferiscono a un altro soggetto. A TITOLO ORIGINARIO (non dipende dalla posizione di un titolare precedente): Occupazione, riguarda le cose mobili che non sono propriet di alcuno (abbandonate non smarrite). Si acquistano prendendone possesso (art.923). Come nel caso della pesca nelle acque pubbliche. La selvaggina invece fa parte del patrimonio indisponibile dello Stato e viene acquistata nel rispetto delle regole sulla caccia. Invenzione, riguarda le cose mobili smarrite. Dal ritrovamento e dalla consegna al Sindaco pu derivare lacquisto della propriet (dopo 1 anno) o il diritto a un premio se il proprietario si presenta a reclamare la cosa. (art 927 e 928) Nel caso di ritrovamento di cosa, questa appartiene al proprietario del fondo; ma se il ritrovatore una persona diversa dal proprietario, spetta per met a uno e met allaltro (art.932). Accessione, si verifica quando un bene mobile viene in rapporto con uno immobile che lo attrae cos che tutto diventa propriet del bene principale (immobile). Piante e materiali da costruzione che sono attratti nella propriet del suolo su cui si pianta o si edifica (art.934,935,936,937). Un caso particolare quello dellaccessione invertita: nel caso in cui il costruttore, iniziata ledificazione sul suolo di sua propriet, labbia poi continuata sconfinando sullattiguo fondo altrui, ci facendo nella convinzione di costruire sempre sul suolo di sua propriet, pu chiedere al giudice di respingere la domanda di demolizione del proprietario e di trasferire a suo favore il diritto di propriet della superficie occupata. Il giudice pu accogliere la domanda del costruttore che dovr indennizzare il proprietario nella misura del doppio valore della superficie occupata, oltre alleventuale risarcimento dei danni. Unione, cio la mescolanza di cose mobili che non possono essere separate senza deterioramento. La propriet del proprietario della cosa di maggior valore, che deve per pagare il valore dellaltra cosa. Se le due cose hanno poca differenza di valore, la propriet diventa comune. Caso della macchina verniciata con vernice di terzi. Specificazione, quando una persona adopera una materia che non le apparteneva per formare una cosa nuova. Proprietario della cosa nuova chi ha compiuto lopera, a meno che il valore del materiale sia nettamente superiore a quello della mano dopera. Usucapione, possesso continuato per 20 anni. Acquisto del possesso di buona fede di cosa mobile. Altri modi stabiliti dalla legge come il riscatto.
A TITOLO DERIVATIVO

8. I MODI DI ACQUISTO DELLA PROPRIET PUBBLICA Lo Stato acquista la propriet secondo i modi di acquisto di diritto comune o tramite i seguenti modi privilegiati: Espropriazione per motivi di interesse generale e con il pagamento di una giusta indennit. indennit prevista anche per abbandono (come nel caso di immobili). Nazionalizzazione: consiste nel trasferire attivit economiche. Spesso necessaria in parallelo lespropriazione dazienda. Requisizione: sottrazione temporanea di beni immobili e mobili per gravi e urgenti necessit pubbliche.

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Definizioni: Riscatto vendita con patto di riscatto: con essa il venditore si riserva il diritto di riottenere la propriet della cosa venduta restituendo al compratore il prezzo pagato e il rimborso stabilito.

CAPITOLO 12: I DIRITTI SU COSA ALTRUI


I privati possono costituire un diritto reale (sono i diritti sulle cose che attribuiscono al loro titolare di trarne utilit) solo scegliendo uno dei tipi previsti dalla legge. Se un proprietario vuole stabilire a favore di altri soggetti diritti diversi da quelli previsti il contratto avr solo effetto obbligatorio e solo nei confronti di chi ha sottoscritto il contratto. La legge ha stabilito vincoli particolari alla propriet disciplinando i diritti su cosa altrui (diritti reali limitati). Essi comprimono la propriet e la libert del bene del proprietario mentre danno facolt e poteri al titolare del diritto (nei limiti imposti dalla legge). Il diritto reale limitato cessa quando la posizione del proprietario e del titolare del diritto si riuniscono nella stessa persona (confusione). Il potere sulla cosa che deriva dalla titolarit pu essere pieno ed esclusivo (come nella propriet) o limitato (come nella servit di passaggio). I diritti reali sono detti assoluti (possono essere fatti valere nei confronti di tutti). Oltre al diritto reale rappresentato dalla propriet vi sono i diritti reali di godimento e di garanzia. garanzia Diritti reali di godimento: consentono di trarre dalla cosa solo definite e limitate utilit: abitazione, enfiteusi, usufrutto, uso, superficie, servit. servit Diritti reali di garanzia: attribuiscono al titolare il potere di soddisfarsi sulla cosa posta a garanzia del proprio credito con preferenza agli altri creditori: pegno e ipoteca. ipoteca DESCRIZIONE: DIRITTI REALI DI GODIMENTO Abitazione: facolt duso di un immobile al solo scopo di abitarvi (per se e per la famiglia). Diritto incedibile. Enfiteusi: si realizza quando il proprietario di un fondo concede ad unaltra persona (enfiteuta) il diritto di godere del fondo stesso con lobbligo di migliorarlo e di pagare un canone annuo in denaro o in natura (il canone disciplinato da leggi speciali). Ha una durata minima di 20 anni e pu essere perpetuo; di durate cos lunghe per permettere allenfiteuta di godere dei risultati degli investimenti di capitale effettuati per il fondo. Lobbligo di miglioria essenziale allenfiteusi: questo istituto infatti nato per porre rimedio allabbandono dei terreni agricoli combinando linteresse del proprietario al recupero della coltura

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Non apparenti

con quello del coltivatore a godere del fondo con un rapporto meno oneroso dei comuni rapporti contrattuali. Lenfiteuta pu acquistare la piena propriet del fondo in qualsiasi momento pagando una somma pari a 15 volte lammontare del canone annuo (diritto di affrancazione). Usufrutto: diritto di godere della cosa,traendo dalla cosa ogni utilit che questa pu dare: cio uso (diretto e indiretto) della cosa altrui e percezione dei frutti naturali e civili. Pu essere ceduto! Obblighi dellusufruttuario: rispettare la destinazione economica della cosa; usare la diligenza del buon padre di famiglia; fare linventario e prestare garanzia; pagare le spese per lordinaria manutenzione e amministrazione della cosa; pagare le imposte, i canoni, le rendite e tutti i pesi che gravano sul reddito. Poteri e facolt dellusufruttuario: ha il diritto al possesso della cosa; pu dare in locazione la cosa; pu introdurre miglioramenti (in questo caso gli spetta unindennit); Caratteristiche dellusufrutto: nasce per volont privata (contratto, testamento) o per usucapione; si estingue per a) prescrizione per non uso ventennale; b) riunione di usufrutto e propriet nella stessa persona (confusione); c) totale perimento della cosa (se perisce un edificio lusufrutto permane sullarea). il nudo proprietario non ha la facolt di godere della cosa ma ha controllo su di essa (pu dare il consenso per mutare la destinazione economica, provvede alle riparazioni straordinarie); la durata limitata poich legata completamente alla vita dellusufruttuario, anche in caso di locazione. Casi particolari: cosa deteriorabile restituzione nello stato in cui si trovava; cosa consumabile (quasi-usufrutto) pagamento del valore di ci che si consumato. Uso: attribuisce al titolare (usuario) il diritto di servirsi della cosa e di goderne i frutti, limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia. Se il bene in uso una cosa fruttifera lusuario pu, a differenza dellusufruttuario, raccogliere solo i frutti utili al consumo materiale diretto nei limiti dei bisogni personali e della propria famiglia. Luso personalissimo e quindi incedibile. Si costituisce per contratto, per testamento o per usucapione. Superficie: consente a chi ne titolare di erigere e di mantenere sul suo suolo (sopra o sotto) una costruzione (escluse le piantagioni). La superficie di solito appartiene al proprietario del fondo, ma pu essere ceduta a terzi perch questi vi edifichino (diritto di costruire) o in caso di fabbricato diritto costruire esistente, pu alienare la propriet della costruzione mantenendo quella del suolo (propriet propriet superficiaria). superficiaria Servit prediali: un limite imposto al diritto di propriet su un fondo per la migliore utilizzazione di un altro fondo (dominante) appartenente a un diverso proprietario, il quale acquista un diritto reale limitato sul fondo servente. un rapporto che si instaura tra i proprietari dei due fondi e che quindi permane sul fondo anche se uno dei due vende ad altre persone. Conseguenza pratica i fondi devono essere vicini (non per forza confinanti) quel tanto che consenta di legare lo svantaggio delluno al vantaggio dellaltro (es.: se acquisto il diritto di derivare lacqua da una sorgente con una condotta, saranno gravati da servit tutti i fondi che stanno tra il mio e la sorgente). Le servit prediali si possono costituire nei seguenti modi: coattivamente servit coattive: prevedono un obbligo a contrarre imposto al proprietario del fondo che diverr servente; se questi si rifiuta di stipulare il contratto lavente diritto pu chiedere al giudice una sentenza: condurre acqua (per usi vitali, agrari o industriali) cio servit di acquedotto, per accedere alla via pubblica alla quale non si ha diretto accesso (servit servit acquedotto di passaggio), per procurarsi corrente elettrica (servit di elettrocondotto). servit passaggio elettrocondotto

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volontariamente servit volontarie: sono quelle servit la cui costituzione non obbligatoria. Si costituiscono per contratto o per testamento. per usucapione si crea tramite il possesso (esercizio di fatto) ininterrotto per 20 anni o per il periodo minore previsto dalle norme sulla usucapione di diritti reali di godimento. per destinazione del padre di famiglia si crea fra parti diverse uno stato di cose tale che, se si trattasse di propriet distinte saremmo di fronte a una servit. Con servit apparenti si intendono quelle che richiedono unopera visibile e permanente sul fondo. Gli ultimi due casi valgono solo per le servit apparenti. Le servit si estinguono per prescrizione e per confusione. Non si estinguono per limpossibilit di fatto di esercitarla o il venire meno dellutilit della stessa.

Apparenti

Prediali deriva dal latino: predium = fondo.

CAPITOLO 13: LA COMUNIONE


Comunione: situazione in cui la propriet o altro diritto reale spetta in comune a pi persone. Comunione equivale a contitolarit di un diritto reale: compropriet, cousufrutto, etc. Si distinguono tre origini della situazione di comunione: volontaria: si realizza per volont delle parti (comprare insieme una cosa); incidentale: si attua indipendentemente dalla volont delle parti (come la comunione tra eredi); forzosa: imposta dalla legge a una o a tutte le parti (comunione forzosa del muro). Un caso particolare rappresentato dalla comunione legale tra i coniugi. Le parti sono libere di evitare la comunione, ma nel silenzio viene applicata. soggetta a regole particolari. Per la disposizione del diritto sulla cosa comune necessario il consenso di tutti i partecipanti. Il diritto stabilisce delle norme di coordinamento per la comunione, infatti ogni partecipante: pu servirsi della cosa comune purch non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto, art. 1102; ha i seguenti diritti sulla quota del bene (frazione ideale, matematica, del bene intero): pu disporre del suo diritto, e cio della quota, art. 1103; pu chiedere lo scioglimento della comunione in qualsiasi momento, art. 1111; tranne nei casi in cui si tratta di cose che, se divise, cessano di servire alluso a cui sono destinate, art.1112; concorre allamministrazione del bene comune ordinaria maggioranza semplice del valore. Pu anche stabilire un regolamento. straordinaria e innovazioni 2/3 del valore La comunione non stabilisce alcun vincolo di destinazione dei beni (vedi pg.197 del libro). Il condominio una particolare forma di propriet degli edifici che combina: propriet individuale di piano o porzioni di piano; comunione forzosa (indivisibile) delle parti comuni. Lamministrazione della propriet collettiva regolata da diverse delibere a seconda dei diversi tipi di atti: ordinaria e straordinaria amministrazione e innovazioni. La propriet individuale dei piani o delle porzioni di piano comprende tutti i poteri e le facolt che normalmente spettano al proprietario, con i limiti che derivano dalla comunione forzosa dei muri.

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La multipropriet un contratto con il quale un immobile viene venduto con atti separati - a una pluralit di acquirenti. Ciascuno di essi ha diritto a usufruire della cosa solo per un periodo di tempo determinato (mesi o settimane) che si ripete ogni anno (propriet turnaria). Altri casi: Multipropriet azionaria: il multiproprietario acquista la posizione di socio in una Spa acquistando cos un diritto duso esclusivo per il turno stabilito. Multipropriet alberghiera: nei casi in cui il godimento del bene assicurato da un gestore cui lacquirente si lega. Nel 1994 stata emanata una Direttiva CEE a tutela dellacquirente che prevede: obblighi di informazione del venditore; la forma scritta a pena di nullit; unarticolata disciplina di recesso (libero entro 10 giorni).

CAPITOLO 14: IL POSSESSO


Il possesso un concetto distinto da quello di propriet, perch non indica lappartenenza giuridica di una cosa al possessore, ma solo il fatto che una persona si trovi ad averne la disponibilit, indipendentemente dalla circostanza che abbia o no il diritto di farlo. Il possesso il potere sulla cosa che si manifesta in unattivit corrispondente allesercizio della propriet o di altro diritto reale, art. 1140. il potere di fatto sulla cosa, la sua manifestazione. Tutto quello che importa che una persona si comporti di fatto come si comporterebbe il titolare di un diritto. Al possesso sono collegati due ordini di effetti: azioni possessorie sistema di protezione dello stato di fatto esistente contro spoliazioni, turbative e molestie; acquisto a titolo originario possibilit di trasformare la situazione di possesso senza diritto nella titolarit del diritto corrispondente (usucapione o caso dellart. 1153acquisto in buona fede). Il possesso tutelato per due ragioni: difficolt della prova della propriet e degli altri diritti reali; interesse generale ad attribuire una certa forza allo stato di fatto. In ogni caso in cui scoppia una lite si da rilievo - in via immediata ma provvisoria allo stato di fatto, e se ne consente il ripristino o la protezione attraverso lazione possessoria, rinviando ad altra sede azione possessoria (azione petitoria) la questione relativa al diritto dei due litiganti. La fattispecie del possesso investe il possessore di un potere giuridico: quello di agire per la difesa dello stato di fatto. Si ha possesso solo se: il controllo o luso della cosa non deriva solo dalla benevola tolleranza del proprietario; la tolleranza non crea possesso;

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colui che tiene o utilizza la cosa si comporta come se fosse il titolare del diritto (animus e corpus). Si studia la condotta del possessore per vedere se riconosce un potere altrui sulla cosa o se si comporta come titolare del diritto.

La detenzione, che differisce dal possesso, il potere di fatto sulla cosa di chi la tiene e la utilizza riconoscendo un diritto altrui (corpus ma non animus). Come il caso in cui presto la macchina a un mio amico che diviene detentore. La detenzione non pu mutarsi in possesso per la pura volont del detentore; se non c un oggettivo cambiamento della situazione occorre un atto di opposizione, con cui il detentore da segno di non riconoscere un potere altrui. Quanto alla prova lart.1141 dispone che il possesso si presume in colui che esercita il potere di fatto: occorre invece provare che ha cominciato a esercitarlo come detenzione, e se questa prova esiste la posizione del soggetto rimane quella di detentore fino al mutamento oggettivo sopra indicato. Il titolare di un diritto reale limitato pu mutare il suo possesso in possesso a titolo di propriet compiendo atti di opposizione contro il potere del proprietario: questo mutamento si chiama interversione del possesso.(art.1164) Ad esempio: una persona che possiede a titolo di usufrutto un terreno e che cerca di mutare la condizione possedendolo a titolo di propriet. Il possesso si acquista: in modo originario apprensione (per impossessamento diniziativa di chi diviene possessore); in modo derivativo consegna (anche simbolica come per le chiavi, documenti, etc.). Lacquisto derivativo del possesso pu realizzarsi anche senza la consegna in 2 casi: traditio brevi manu lacquirente gi detentore e diviene possessore (da affitto poi compro); costituto possessorio chi cede il possesso conserva la detenzione della cosa (colui che tiene presso di se la cosa venduta). Altre regole: si presume il possesso intermedio se la persona ha posseduto in tempo pi remoto; si presume che il possesso cominci dalleventuale data del titolo; possessore di buona fede (soggettiva, cio ignorando la cosa in modo incolpevole) colui che possiede ignorando di ledere laltrui diritto; il possessore di buona fede ha il diritto di appropriarsi dei frutti; la persona cui alienato un bene mobile ne acquista la propriet anche se lalienante non proprietario se (art.1153): lacquisto del possesso avviene in buona fede; vi un titolo astrattamente idoneo (cio deve essere valido) a trasferire la propriet. Questa regola non si applica alle universalit e ai beni mobili registrati (art.1156). Titolo astrattamente idoneo: con titolo si intende un atto giuridico (compravendita, donazione, dazione in pagamento,); con astrattamente idoneo si intende un atto valido (no nullo, annullabile o rescindibile). In altre parole lacquisto del possesso in buona fede non sana i vizi dellatto (come lincapacit dellalienante o un suo errore) ma solo il difetto di legittimazione. La priorit di acquisto del possesso di buona fede risolve anche il conflitto tra due aventi causa dallo stesso autore (art.1155). Usucapione: effetto del possesso prolungato se pacifico (non violento) , pubblico (non clandestino), continuato ed ininterrotto. Il termine ordinario di 20 anni ma se c buona fede, un titolo idoneo a trasferire la propriet e la trascrizione dellatto il termine di abbassa a 10 anni per gli immobili e a 3 anni per i beni mobili registrati. Tutti i diritti reali possono essere acquistati per usucapione.

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CAPITOLO 15: LA TUTELA DELLA PROPRIET E DEL POSSESSO


La tutela della propriet e del possesso si realizza attraverso i seguenti strumenti: azioni petitorie: azioni disciplinate dal Codice Civile a difesa della propriet, volte ad accertare chi sia leffettivo titolare del diritto di propriet o di un diritto reale su di un bene. Cos divise: azioni per la tutela della propriet; propriet azioni per la tutela dei diritti reali limitati; limitati azioni possessorie azioni per la tutela del possesso; ripristino dello stato di fatto delle cose; azioni di nunciazione azioni di denuncia;

LE AZIONI PETITORIE Si dividono in: AZIONI PER LA TUTELA DELLA PROPRIET; divise in: rivendicazione: si chiede la consegna o la restituzione della cosa al proprietario. Lazione si svolge contro chiunque tiene presso di se la cosa. Chi agisce in rivendicazione deve provare di essere proprietario (onere della prova) accertando un acquisto a titolo originario. La rivendicazione non si prescrive. azione negatoria: diretta a far dichiarare linesistenza di diritti affermati da altri sulla cosa quando il proprietario ha motivo di temerne pregiudizio. Nel caso azione inibitoria e risarcimento. azione di regolamento dei confini, che spetta ad entrambi (non c lonere della prova). Si chiede al giudice una sentenza che stabilisca i confini, con leventuale utilizzo delle mappe catastali. AZIONI PER LA DIFESA DEI DIRITTI REALI LIMITATI; divise in: azioni per la difesa delle servit: azione confessoria: dichiarazione dellesistenza della servit; azione inibitoria: provvedimento per cessazione delle molestie e turbative; chiedere la rimessione in pristino;

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chiedere il risarcimento dei danni. altri diritti: si applica per analogia la norma sullazione confessoria.

LE AZIONI POSSESSORIE Le azioni possessorie si dividono in due gradi di protezione del possesso: azioni di reintegrazione protezione contro lo spoglio; tutela dello status quo (stato di fatto); azioni di manutenzione protezione contro molestie e privazione non violenta se sussistono i requisiti dellusucapione e il possesso continuo da almeno un anno (vedi libro pg.213). LE AZIONI DI NUNCIAZIONE (spettano sia al proprietario sia al possessore) Denuncia di nuova opera, esperita qualora si abbia ragione di temere che da una nuova opera possa derivare un danno alla propria cosa. Denuncia di danno temuto, che si riferisce al pericolo di un danno grave e prossimo ma derivante da uno stato di cose gi esistente.

CAPITOLO 16: LOBBLIGAZIONE


La parola obbligazione indica il rapporto tra un debitore e un creditore. Lobbligazione un rapporto giuridico in forza del quale una persona (creditore) ha diritto di pretendere da unaltra (debitore) una prestazione suscettibile di valutazione economica (pu essere dare, fare o non fare). In sostanza obbligazione qualsiasi relazione economico-giuridica che preveda obblighi tra le parti. Esempi: rapporti tra chi compera e vende, tra inquilino e padrone di casa, tra trasportatore e trasportato, tra committente e appaltatore, tra assicuratore e assicurato, tra banca e risparmiatore, tra professionista e cliente, tra lavoratore e datore, tra soci, tra erede e beneficiario, tra chi cagiona un danno e il danneggiato (risarcimento), tra i coniugi (anche separati), tra contribuente e Stato. Come ogni rapporto giuridico, lobbligazione nasce da un atto o fatto che ne titolo (o fonte). Sono fonti dellobbligazione (art. 1173): i contratti (art. 1321-1986); lillecito (art. 2043-2059) altri fatti: promesse unilaterali + titoli di credito (art.1987-2027), gestione affari altrui (art.2028-2032), arricchimento senza causa (art.2041/2), testamento, matrimonio, filiazione, provvedimenti giudiziari. Il Codice civile non da una definizione di obbligazione ma ne stabilisce i caratteri essenziali, stabilendo che <<deve essere suscettibile di valutazione economica e deve corrispondere a un interesse, anche non patrimoniale, del creditore>>(art.1174). Obbligazione suscettibile di valutazione economica significa che deve essere possibile determinare un valore che possa esprimersi in un equivalente in denaro. ovvio nei casi di prestazione comunemente apprezzata nei rapporti economici (che ha un valore di mercato); ma la prestazione pu anche non avere un valore di mercato ma assumere rilevanza economica nel rapporto tra debitore e creditore (come la persona che viene pagata dal vicino studio di psicoterapia per rispettare certi orari di silenzio).

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Quel che conta che il rapporto tra le parti sia caratterizzato da un indice di patrimonialit della prestazione. Ci per non implica patrimonialit dellinteresse da soddisfare, poich la prestazione pu anche corrispondere a un interesse non patrimoniale del creditore. Per esempio se io voglio seguire un corso di meditazione, il mio interesse solo spirituale ma la prestazione del maestro suscettibile di valutazione economica in s, cio ha un valore nei rapporti economici come prestazione professionale. Si distinguono i seguenti tipi di obbligazioni, quanto al contenuto della prestazione: di dare consegna di una cosa; il venditore che deve consegnare la cosa venduta; di fare svolgimento di unattivit a carattere patrimoniale; come il dover trasportare, custodire o eseguire qualcosa. di non fare astensione da unattivit, divieto; non fare concorrenza.

La norma fondamentale del rapporto tra creditore e debitore quella dellart. 1175 che impone a entrambe le parti del rapporto obbligatorio un dovere di correttezza. Sia debitore che creditore hanno doveri: il debitore deve usare una media diligenza nelladempiere lobbligazione (art.1176); ma soprattutto nei singoli rapporti contrattuali che si possono osservare particolari doveri di correttezza: ad esempio doveri di informazione (nel trasporto, mandato e agenzia) o richiesta di istruzioni (ancora nel trasporto). anche il creditore deve comportarsi correttamente: ha dovere di collaborazione con il debitore perch questi possa adempiere e limitare (o evitare), usando unordinaria diligenza, le conseguenze dannose di un eventuale inadempimento. Lobbligazione non un obbligo ma un vincolo (cio qualcosa di pi di un dovere) a comportarsi in un certo modo, infatti essa da luogo a obblighi e responsabilit. Per meglio valutare il ruolo della norma 1175 (dovere di correttezza), di amplissima applicazione, occorre sottolineare il collegamento con altre regole che hanno di mira lo stesso comportamento: cio le norme che prescrivono una condotta di buona fede. Il richiamo alla buona fede come oggetto di un dovere si trova in materia contrattuale (gi nelle trattative del contratto). Ma la norma che pi da vicino si collega allart.1175 quella dellart.1375, che regola lesecuzione del contratto (cio la sua attuazione, che rapporto obbligatorio) ed impone alle parti un comportamento secondo buona fede. Lespressione <<buona fede>> serve a definire un dovere di comportamento (buona fede oggettiva): il dovere di comportarsi da persone oneste e leali, in altre parole un dovere di correttezza. Questa un espressione di ampio significato che da a tutte queste norme il ruolo di <<clausole generali>>: si stabilisce una prescrizione il cui contenuto concreto (lo specifico comportamento dovuto) si determiner caso per caso in relazione alle circostanze. In altri casi si fa riferimento alla buona fede per indicare una situazione psicologica che giustifica la protezione accordata allinteresse di una delle parti (buona fede soggettiva). Cos per esempio il debitore che paga il debito a un soggetto che pare (ma non ) legittimato a ricevere la prestazione; il debitore liberato se prova di essere stato in buona fede, cio di aver agito ritenendo la persona legittimata a ricevere. (art.1189) La buona fede soggettiva consiste quindi in una ignoranza, che deve essere incolpevole (non dipesa quindi da negligenza o leggerezza). In tutti i casi la buona fede soggettiva si presume (art.1147); la controparte che deve provare la malafede (eccezione fatta nei casi si impone lonere di provare la buona fede, come lesempio dellart.1189). Quando la buona fede intesa sia come oggettiva che come soggettiva si delinea il modello della persona onesta e leale.

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Esempio (art.1366): il contratto deve essere interpretato seconda buona fede (cio come farebbe una persona onesta e leale). Il principio di buona fede ha il suo nucleo forte in materia di contratti e obbligazioni ma si espande poi in tutte le direzione dellordinamento giuridico.

CAPITOLO 17: DISCIPLINA E VICENDE DEL RAPPORTO OBBLIGATORIO


1. ADEMPIMENTO Lobbligazione va adempiuta. Ladempimento dellobbligazione lesatta esecuzione della prestazione dovuta: inadempiente infatti quel debitore che non esegue esattamente la prestazione (art.1218). Nelladempiere il debitore deve usare diligenza, sono importanti i seguenti criteri: . criterio della diligenza nelladempimento (art.1176): il debitore deve adempiere usando la diligenza del buon padre di famiglia, cio secondo buon senso e con cura ragionevole (media qualit). Il difetto di diligenza (negligenza o imperizia) costituisce colpa del debitore. Per quanto riguarda ladempimento delle obbligazioni inerenti allesercizio di unattivit professionale (intesa in senso ampio: artigiani, tecnici, liberi professionisti, imprenditori, ) richiesta la diligenza tecnica indicata dalla natura dellattivit esercitata: cio il rispetto delle regole dellarte (regole tecniche, giuridiche, deontologiche, ). Il codice detta poi espressamente alcuni criteri di diligenza per ladempimento di determinate prestazioni: lobbligazione di consegnare una cosa determinata include lobbligo di custodirla fino alla consegna (art.1177); se lobbligazione ha la prestazione di cose generiche, il debitore deve prestare cose di qualit non inferiore a quella media (art.1178). . la rilevanza del risultato nelladempimento: lobbligo di eseguire la prestazione funzionale a soddisfare un interesse del creditore; questo interesse per, a seconda della fattispecie, pu essere soddisfatto con lesatto adempimento (con relativa produzione del risultato) o solo con una condotta diligente. La differenza dipende dalla causa (funzione) del contratto che addossa il rischio a una parte piuttosto che a unaltra. Sulla base di queste considerazioni si distinguono obbligazioni: di diligenza: nelle quali il debitore tenuto a una condotta diligente, e con essa adempie; di risultato: nelle quali il debitore tenuto a produrre un risultato concreto. 2. MODALIT DELLADEMPIMENTO

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Se il debitore offre un adempimento parziale il creditore pu rifiutare anche se la prestazione divisibile (art.1181). Per il luogo delladempimento (dove va eseguita la prestazione) lart.1182 dispone che prima di tutto si guardi allaccordo tra le parti, poi agli usi, poi alla natura della prestazione, poi alle circostanze delladempimento. Infine si fa ricorso a tre regole suppletive: consegna di cosa determinata: va fatta nel luogo in cui era la cosa quando sorta lobbligazione; pagamento di somma di denaro: va fatto al domicilio che il creditore ha al tempo della scadenza; altre prestazioni: vanno eseguite al domicilio che il debitore ha al tempo della scadenza. In base al luogo della consegna si distinguono 2 casi: debiti che devono essere pagati al domicilio del creditore (DEBITI PORTABILI); debiti che devono essere pagati al domicilio del debitore (DEBITI CHIEDIBILI). Per il tempo delladempimento, lart.1183 usa gli stessi riferimenti dellart.1182 (accordo, usi, natura, circostanze) ma in questo modo: se la convenzione non stabilisce un termine, la prestazione va compiuta immediatamente; se per gli usi, la natura della prestazione, il modo o il luogo delladempimento richiedono un termine, questo stabilito dal giudice. Importante anche la regola della decadenza del beneficio del termine (art.1806): anche se stabilito un termine a favore del debitore, il creditore pu esigere immediatamente la prestazione se il debitore divenuto insolvente, o ha diminuito le garanzie date o non ha dato quelle promesse.

Ordine delladempimento Quando un debitore ha pi debiti della medesima specie verso un creditore (varie somme di denaro, varie quantit di cose dello stesso genere, ) pu scegliere quale estinguere per primo, senza il consenso del creditore. (art.1193) Nel caso in cui debba pagare interessi e rimborsare il capitale, per vincolato a estinguere prima i pagamenti degli interessi (evitando di ridurre gli interessi per il futuro a danno del creditore). Se il debitore non dichiara quale debito vuole estinguere per primo si applica lordine stabilito dallart.1193: prima il debito scaduto, poi (tra i debiti scaduti) quello meno garantito, poi (a parit di garanzie) il pi oneroso per il debitore, poi il pi vecchio. Se tutti i debiti sono alla pari rispetto a questi criteri, il pagamento imputato proporzionalmente. Ma il debitore che non fa limputazione corre anche un altro rischio: il creditore, ricevendo il pagamento, dichiari nella quietanza di imputarlo alluno o allaltro dei debiti; in tal caso, se il debitore accetta la quietanza, e se il creditore non ha usato solo o sorpresa, il pagamento imputato secondo la dichiarazione del creditore, e non secondo i criteri automatici dellart.1193. Il debitore non pu liberarsi dallobbligazione eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta (art.1197). Il creditore pu, se crede, accettare anche la prestazione offerta (prestazione in luogo delladempimento): in questo caso il debito si estingue al momento dellesecuzione della prestazione. Il debitore che paga ha diritto a ricevere a sue spese una quietanza: cio una dichiarazione del creditore con cui questi attesta lavvenuto pagamento (art.1199); egli ha anche diritto di liberare i beni dalle garanzia (art.1200). 3. I SOGGETTI DELLADEMPIMENTO . Capacit del debitore

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Il debitore che ha eseguito la prestazione dovuta non pu impugnare il pagamento (cio chiedere la restituzione di quanto pagato) a causa della propria incapacit (art.1191) cio ladempimento eseguito del debito non pu essere impugnato dallincapace. La norma si presta a diverse interpretazioni: secondo una prima opinione la norma significa che il pagamento non trattato come un atto negoziale ma come un atto giuridico in senso stretto, cio un atto lecito, per la quale la legge stabilisce un requisito di capacit minore rispetto agli atti di autonomia (mentre pu chiedere restituzione chi non sia capace di intendere e volere). Altri sottolineano che il pagamento atto dovuto, e chi lo ha ricevuto non pu essere obbligato a restituirlo. Per gli atti di autonomia che si accompagnano alladempimento (dichiarazione per limputazione di pagamento, la prestazione in luogo delladempimento, o anche latto con cui si riceve la quietanza) invece la capacit e la volont del soggetto richiesta. . Capacit del creditore Il creditore deve accettare la prestazione (cio verificare che corrisponda a quella dovuta), inoltre deve rilasciare la quietanza, liberare i beni dalle garanzie, Sono tutte decisioni, atti di autonomia: per cui il creditore deve essere capace di agire, nonch di intendere e di volere. Il pagamento del debito a creditore incapace non libera il debitore, a meno che questi possa provare che ci che fu pagato stato rivolto a vantaggio dellincapace (art.1190). Norma che va intesa non in senso di vantaggio economico, ma convenienza in senso tecnico, cio che la somma pagata da incapace legale finita sotto il controllo del tutore o dei genitori, e che la somma pagata da un incapace naturale ancora nella disponibilit del creditore una volta superata la temporanea incapacit. . Legittimazione a pagare Creditore e debitore sono parti sostanziali delladempimento, ma non detto che siano i protagonisti materiali. C la possibilit che un terzo adempia lobbligazione anche contro la volont del creditore, se questi non ha interesse a che il debitore esegua personalmente la prestazione; il debitore non pu opporsi al terzo, al massimo pu consentire al creditore di rifiutare ladempimento dal terzo (art.1180). Esempio: padre che per tutelare il nome della famiglia paga i debiti del figlio. Diversa dalla precedente situazione lipotesi in cui il debitore si faccia sostituire nel pagamento: pu avvenire nelle obbligazioni non strettamente personali come in quella prevista per il mandato (art.1717), o in molti atri rapporti, come il trasporto. Il creditore pu rifiutare la prestazione negli stessi casi delladempimento del terzo (vedi art.1180): cio quando ha interesse allesecuzione personale da parte dellobbligato (es.: attivit professionali). . Legittimazione a ricevere Il destinatario delladempimento non solo il creditore (capace), ma pu essere anche un suo rappresentante. Il debitore si libera anche se paga al rappresentante del creditore, o alla persona che, senza avere potere di rappresentanza, indicata dal creditore o dalla legge come autorizzata a riceverlo (art.1188). Esempi: il giudice pu ordinare con decreto che i debitori di uno dei coniugi, tenuto al mantenimento dei figli e inadempiente, debbano versare direttamente allaltro coniuge le somme dovute (art.148). Ma anche il debitore che paga a chi non ne legittimato a ricevere pu essere liberato, se colui che ha pagato appariva legittimato in base a circostanze univoche (creditore apparente), e se il debitore ha pagato in buona fede, cio convinto, senza colpa, di pagare al creditore o a una persona che poteva ricevere (caso di buona fede soggettiva, art.1189). 4. INADEMPIMENTO Pare che il nostro ordinamento faccia gravare tutti i rischi sul debitore favorendo le ragioni del creditore, stabilendo un criterio netto e inequivoco di accollo dei rischi, e un criterio tale da favorire la solidit del credito e dei vincoli contrattuali.

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Linadempimento la prestazione non eseguita o non eseguita puntualmente. Il debitore che non esegue la prestazione dovuta deve risarcire il danno al creditore (art.1218) se non prova che linadempimento determinato da impossibilit della prestazione, derivante da causa a lui non imputabile. Giurisprudenza e dottrina indicano due requisiti dellimpossibilit: deve essere oggettiva (che non dipende dalla particolare situazione del debitore) e assoluta (tale da escludere anche la minima possibilit di esecuzione). La durezza della regola infine si rafforza con il requisito della causa non imputabile: il debitore deve provare lesistenza di una causalit a lui esterna, e cio caso fortuito (evento non prevedibile), forza maggiore (fatto o situazione, anche prevedibile a cui non si pu resistere), atto dautorit. In tal modo la responsabilit del debitore si presenta come una responsabilit oggettiva, cio che si realizza anche senza colpa. In alcuni casi la liberazione per impossibilit esclusa (fatta eccezione per i limitatissimi casi di emergenze straordinarie e catastrofi): il caso di prestazioni consistenti nel dare cose determinate solo nel genere o i pagamenti di somme di denaro (non sono mai oggettivamente impossibili). Dei limiti al rigore di queste norme sono date dal reciproco dovere di correttezza. Infatti se ladempimento risulta oltremodo gravoso e difficile, esigere ladempimento in tali casi costituisce abuso del creditore. La prestazione, bench possibile, risulterebbe inesigibile. Gli esempi sono rarissimi: il cantante che disdice uno spettacolo per accorrere al capezzale del figlio morente; linquilino che durante loccupazione tedesca non pag il canone di locazione per rimanere nascosto. Linesigibilit distinta dalla onerosit, cio dal costo economico, che ha rilievo solo allinterno del contratto per eccessiva onerosit o nella disciplina dei singoli rapporti contrattuali (art.1164).

5. GLI EFFETTI DELLINADEMPIMENTO Si ha inadempimento quando non si adempie affatto la prestazione (mancato adempimento), quando non la si esegue esattamente (adempimento difettoso), oppure quando la si esegue con ritardo. Tutte e tre le ipotesi danno origine (sono le fonti) alla responsabilit per inadempimento. La prima conseguenza dellinadempimento quella disciplinata nellart.1218: il debitore tenuto a risarcire il danno. Laltro grande ordine di effetti che il debitore risponde delladempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri (art. 2740): la responsabilit patrimoniale, cio una garanzia patrimoniale generica (non specifica come il pegno e lipoteca e non personale come la fideiussione). Per questo motivo le obbligazioni sono pi di un dovere, cio responsabilit, e quindi un vincolo. Per la soddisfazione dei propri interessi contro un debitore che non collabora il creditore pu ricorrere al giudice perch disponga: esecuzione coattiva o forzata: espropriazione e vendita dei beni, per recuperare denaro e beni generici; recuperando anche un eventuale risarcimento dei danni. esecuzione in forma specifica: varie azioni per soddisfare interessi specifici (come la consegna e il rilascio forzati di una cosa determinata) Il creditore pu esigere ladempimento pi il danno per il ritardo (eccezione fatta per i casi di inesigibilit conseguenza del dovere di correttezza). 6. LA MORA DEL DEBITORE Il debitore costituito in mora se manca di adempiere nel tempo dovuto, mediante intimazione o richiesta di adempiere fatta per iscritto dal creditore (art.1219). Non necessaria la costituzione in mora in tre casi:

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Gli

quando il debito deriva da fatto illecito; quando il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler adempiere; quando scaduto il termine, se la prestazione deve essere eseguita a domicilio del creditore. effetti della mora sono: il debitore tenuto a risarcire i danni provocati dal ritardo nelladempimento (art.1218,1223); sopporta il rischio dellimpossibilit sopravvenuta anche per causa a lui non imputabile.

7. LA MORA DEL CREDITORE Se il creditore non consente al debitore di adempiere, il debitore per tutelarsi pu fare unofferta (offerta alla buona) e nel caso questa sia rifiutata dal creditore e dichiarata valida dal giudice il creditore dichiarato in mora dal giorno in cui stata fatta lofferta. Gli effetti della mora sono: il creditore ha a suo carico limpossibilit della prestazione sopravvenuta per causa non imputabile al debitore; non ha pi diritto n agli interessi n ai frutti; deve risarcire i danni ed eventuali spese. Se il debitore vuole liberarsi senzaltro dallobbligazione, deve reagire al rifiuto dellofferta da parte del creditore con il deposito, che pu essere accettato dal creditore o dichiarato valido con sentenza (art.1210). Il deposito riguarda cose mobili e si esegue con le forme del sequestro. Per gli immobili necessaria la nomina di un sequestratario da parte del giudice. Nelle obbligazioni di fare il deposito non possibile. 8. IL RISARCIMENTO DEL DANNO Il danno non solo la perdita ma anche il mancato guadagno (art.1223), per cui la responsabilit del debitore va ben oltre il singolo fatto, se la mancata prestazione provoca una serie di conseguenze negative per il creditore. Il danno risarcibile delimitato secondo tre criteri: il danno deve essere conseguenza immediata e diretta dellinadempimento (nesso di causalit e causalit adeguata); (art. 1223) deve essere prevedibile al tempo in cui sorta lobbligazione, salvo che linadempimento sia doloso, nel qual caso il risarcimento si estende ai danni imprevedibili (art.1225); il danno non deve essere collegato a un fatto colposo del creditore (concorso di colpa): se il creditore avesse potuto evitare il danno il debitore esonerato da ogni responsabilit; se una colpa del creditore ha contribuito alla nascita del danno viene ridotto il risarcimento. Se non possibile valutare lammontare esatto del danno il giudice provvede a valutazione equitativa. radicalmente nullo ogni patto che esclude o limita preventivamente la responsabilit del debitore per dolo o per colpa grave oppure derivante dalla violazione di obblighi imposti da norme di ordine pubblico. 9. I MODI DI ESTINZIONE DIVERSI DALLADEMPIMENTO Oltre che a causa delladempimento le obbligazioni si estinguono anche i altri modi (modi di estinzione dellobbligazione diversi dalladempimento), che fanno cessare lobbligo e liberano il creditore: NON SATISFATTORI Impossibilit sopravvenuta: il debito si estingue se limpossibilit oggettiva e assoluta e non stata causata dal debitore; ci sono due casi particolari: impossibilit temporanea: al termine dellimpossibilit lobbligazione pu anche estinguersi (se il creditore non ha pi interesse o il debitore non pu pi essere obbligato); impossibilit parziale: il debito si estingue con ladempimento parziale. Inesigibilit: quando il debito risulta oltremodo gravoso e oneroso, cosicch pretendere ladempimento contrario a correttezza (avviene in rarissimi casi).

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Novazione: le parti si accordano per sostituire lobbligazione esistente con una nuova (sostituendo titolo, oggetto o soggetto). Titolo: il padrone di casa e linquilino, che deve pagare un anno di canone arretrato, si accordano perch la somma sia da restituire, a un certo termine, a titolo di mutuo. Oggetto: che sostituisce un obbligo con un nuovo obbligo. Per esempio: invece di restituire una somma si conclude il rapporto dando un anello doro di pari somma. Soggetto: un nuovo soggetto obbligato al posto del vecchio debitore. Remissione: un atto unilaterale del creditore che produce leffetto liberatorio nel silenzio del debitore, ma nullo in caso di opposizione del debitore.

SATISFATTORI Compensazione: quando le due parti sono obbligate luna verso laltra e viceversa. La compensazione legale, cio avviene senza intervento del giudice,se i debiti sono omogenei, denaro o cose fungibili dello stesso genere, omogenei liquidi, cio determinati nel loro preciso ammontare, liquidi esigibili, cio non sottoposti a condizione. esigibili Confusione: quando le posizioni di creditore e debitore si riuniscono nella stessa persona; Tizio, debitore di Caio, gli succede come erede. Un contratto particolare di estinzione di crediti e debiti, legato alla compensazione, si realizza attraverso il contratto di conto corrente: contratto con il quale le due parti si obbligano ad annotare in conto i crediti reciproci considerandoli inesigibili e indisponibili fino alla chiusura del conto, quando si ha una compensazione.

II. Tipi particolari di obbligazione 10. OBBLIGAZIONI PECUNIARIE I debiti si somme di denaro sono una particolare forma di obbligazioni: obbligazioni pecuniarie. Uno dei problemi che nascono da questo tipo di obbligazioni che i creditori corrono il rischio di potere di acquisto del denaro legati a svalutazione e inflazione. Il nostro codice risolve il problema stabilendo: i debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale (art.1277); cio senza riguardo alleventuale perdita di valore (principio nominalistico). Questo principio non vale sempre, infatti tra le obbligazioni pecuniarie (di denaro) sono differenziabili due tipi di debiti: di valore: il denaro il mezzo che rappresenta un valore reale, e se varia il potere di acquisto varia anche la somma che deve essere pagata al creditore; di valuta: in cui la somma di denaro loggetto del debito e in cui vale il principio nominalistico; il creditore si tutela con gli interessi. Le parti possono evitare lapplicazione del principio nominalistico, e caratterizzare un debito di denaro come un debito di valore, concordando certe clausole che agganciano la somma dovuta al valore di un bene che serve come termine di paragone (clausole doro, indice statistico del costo della vita, moneta straniera). Il denaro un bene fruttifero: i suoi frutti sono gli interessi. Sulle obbligazioni pecuniarie sono calcolabili due tipi di interessi: interessi corrispettivi: fungono da corrispettivo per il godimento della somma da parte di chi ne dispone ma obbligato a pagarla o a restituirla (art.1282 s.s.). Calcolati

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rispettando il saggio di interesse legale stabilito dal Ministro del tesoro con proprio decreto, sulla base del rendimento annuo dei titoli di Stato a breve termine (< 12 mesi) e tenuto conto del tasso di inflazione; con un interesse diverso, nei limiti della legge ( necessaria la forma scritta). interessi moratori (per il ritardo), calcolati come somma tra gli interessi legali ed eventuali altri interessi derivanti da perdita da svalutazione e mancati introiti. 11. OBBLIGAZIONI CON PLURALIT DI OGGETTI Un singolo rapporto obbligatorio pu avere ad oggetto due o pi prestazioni (come labbonamento teatrale che da diritto di assistere a un certo numero di presentazioni; il contratto con cui un impresa si impegna a trovare un alloggio al dipendente o a sopportare le spese di albergo). Obbligazioni con pluralit di oggetti: obbligazioni alternative: il debitore si libera adempiendo una delle obbligazioni a sua scelta; obbligazioni facoltative: il debitore obbligato a eseguire una certa prestazione, ma prevista, nel solo interesse del debitore, la facolt di eseguire una diversa prestazione. In caso di impossibilit della prestazione principale il debito estinto. 12. OBBLIGAZIONI CON PLURALIT DI SOGGETTI. LA SOLIDARIET. Obbligazioni con pluralit di soggetti: Quando pi debitori sono obbligati a una medesima prestazione che sia divisibile, si possono avere due differenti situazioni (art.1292,1314): si ha solidariet nel debito quando ciascun debitore pu essere costretto alladempimento per la totalit (contitolarit del debito): la solidariet si presume; un aspetto della tendenza a rafforzare la posizione del creditore poich tutti debitori rispondono con il loro beni presenti e futuri, quindi pu scegliere su chi rivalersi; ladempimento di uno libera tutti gli altri; il debitore che ha pagato la sua parte pu rivalersi verso gli altri; i condebitori sono tenuti in solido se dalla legge o dal titolo non risulta diversamente (art.1294). Obbligazione parziaria: ciascun debitore paga solo la sua parte. Pi creditori che hanno diritto a una medesima prestazione: Credito solidale: ciascun creditore pu esigere lintera prestazione. Credito parziario: ciascun creditore pu esigere solo una parte. La distinzione tra solidariet e parzialit non pu porsi quando la prestazione indivisibile: in questo caso lobbligazione regolata dalle norme sullobbligazione solidale, in quanto applicabili. III. La successione nel credito e nel debito

LA SUCCESSIONE NEL CREDITO E NEL DEBITO

La fonte del rapporto obbligatorio fa si che il creditore o il debitore non siano individuati subito nella loro identit ma siano individuati in modo indiretto, cio in base alla titolarit di un diverso rapporto giuridico. Lobbligazione assume allora due caratteri: Obbligazione ambulatoria: cio passa da un soggetto a un altro in dipendenza dal trasferimento della situazione giuridica che le fa da supporto, cio la propriet. Obbligazione reale: cio che il debito legato alla titolarit del diritto reale. SUCCESSIONE NEL CREDITO Surrogazione: un terzo sostituisce il creditore che ne acquista i diritti; il rapporto obbligatorio non si estingue. Ci sono tre tipi di surrogazione: per volont del creditore, del debitore e legale.

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Cessione: (a titolo oneroso o a titolo gratuito): contratto con cui si realizza il trasferimento del diritto dal creditore, cedente, a un cessionario; non necessario il consenso del debitore. Il cessionario (nuovo creditore) ha lonere di fare una notificazione al debito ceduto, cio comunicare al debitore lavvenuta cessione. SUCCESSIONE NEL DEBITO Delegazione: un nuovo debitore si obbliga su invito del 1 debitore. Ci sono 3 possibilit: il creditore rifiuta; accetta ma non libera il 1 debitore (delegazione cumulativa); accetta e libera il 1 debitore (delegazione liberatoria). Espromissione: su iniziativa di un terzo che promette al creditore di pagare il debito. Anche per lespromissione si distinguono espromissione cumulativa ed espromissione liberatoria. Accollo: contratto tra debitore e un terzo il quale si accolla il debito. Anche per laccollo si distinguono accollo cumulativo e accollo liberatorio.

CAPITOLO 18: LE GARANZIE


In caso di inadempimento il creditore pu tutelarsi attraverso diversi meccanismi (tutela del diritto del creditore): resp.patrimoniale, cause di prelazione, conservazione della garanzia patrimoniale. RESPONSABILIT PATRIMONIALE: il creditore ha diritto a procedere ad esecuzione forzata su qualsiasi bene pignorabile. Due principi fondamentali regolano la materia: Responsabilit illimitata: il debitore risponde delladempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri (art.2740). Ci sono per alcune eccezioni: esistono limitazioni di responsabilit che limitano il potere dei creditori, come nel caso del patrimonio di destinazione (distinta unit patrimoniale). Patrimonio separato: una parte del patrimonio destinato a garanzia primaria di determinati debiti, ed distinto dal patrimonio generale Esempio: eredit con beneficio di inventario:lerede che teme uneredit dannosa pu accettare leredit con beneficio dinventario che consiste nel tenere distinto il patrimonio del defunto da quello dellerede; lerede in questo modo risponde dei debiti ereditari con i soli beni delleredit. Se cos non fosse, con la semplice accettazione delleredit si verificherebbe la confusione dei patrimoni (un solo attivo e un sono passivo). Altri esempi sono la massa fallimentare e il fondo patrimoniale. Patrimonio autonomo: quando il patrimonio riunisce un complesso di rapporti attivi e passivi che fanno capo a pi soggetti, e che sono distinti dai patrimoni individuali di ciascuno; caratteri comuni: a) un complesso di beni destinati ad uno scopo di cui sono contitolari pi soggetti; b) una disciplina che mette al riparo questi beni grazie allazione dei creditori personali dei contitolari; c) quindi la formazione di ununit patrimoniale formata da rapporti che fanno capo a pi soggetti, ma che sono distinti dai patrimoni individuali di ciascuno.

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PARI CONDIZIONE DEI CREDITORI: tutti i creditori hanno eguale diritto di soddisfarsi sui beni del debitore; ci sono per alcune eccezioni: le cause di prelazione (cio il creditore ha diritto a soddisfarsi a preferenza degli altri) sono Privilegi: sono accordati in considerazione della causa del credito. Si distinguono: privilegio generale, su tutti i beni mobili non un diritto sulle cose del debitore, ma solo la pretesa a una prestazione particolare del credito; privilegio speciale, su determinati beni mobili o immobili funziona come diritto reale limitato. Pegno: diritto di garanzia su cose mobili, universalit di mobili, crediti, diritti aventi per oggetto cose mobili. Si costituisce attraverso contratto di pegno; un contratto reale che si perfeziona con la consegna. Il creditore pignoratizio ha diritto a far vendere la cosa in pagamento, a far suoi i frutti della cosa e nel pegno su crediti a riscuotere il credito. Ipoteca: diritto di garanzia su immobili, usufrutto di beni immobili, superficie, enfiteusi, beni mobili registrati e rendite dello stesso stato. Nasce in 2 passi successivi: esistenza del titolo per la costituzione, costituzione tramite iscrizione (pubblicit costitutiva). Pu nascere per 3 cause: ipoteca legale: alcuni atti previsti dalla legge che danno diritto alla costituzione dellipoteca; giudiziale: sentenza di condanna del pagamento; volontaria: concessione volontaria (es.: contratto o dichiarazione unilaterale tra vivi). Il grado dellipoteca dipende dalla data delliscrizione. Il patto commissorio vietato. Garanzie di credito: mezzi di sicura soddisfazione del credito: Garanzie personali (come quelle che derivano dal contratto di fideiussione o dalla circolazione dei titoli di credito): si nomina un garante (cio un altro obbligato) cui il creditore pu richiedere ladempimento e i cui beni offrono unulteriore garanzia patrimoniale. Garanzie reali: il creditore ha diritto ad espropriare un bene ed appropriarsi del ricavato, sono il pegno (mobili) e lipoteca (immobili).

GARANZIA PATRIMONIALE: ha per oggetto tutti i beni del debitore. Il creditore non costituisce alcun vincolo sui beni e il debitore continua a disporne. Ciononostante il creditore tutelato quando il debitore mette in pericolo la garanzia; ci sono 3 mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale: Azione surrogatoria: il creditore pu esercitare i diritti e le azioni che spettano verso terzi al proprio debitore e che questi trascuri di esercitare se risulti una situazione oggettiva di pericolo per la garanzia del creditore. Azione revocatoria: il creditore pu chiedere che siano dichiarati inefficaci gli atti di disposizione del patrimonio del debitore che ne rechino diminuzione, pregiudicando il soddisfacimento del creditore. Effetti: latto resta valido ed efficace ma il creditore pu agire come se latto non fosse stato compiuto. Si prescrive in 5 anni. Sequestro conservativo: misura preventiva applicabile quando ci siano ragioni oggettive per temere la perdita delle garanzie.

LA FIDEIUSSIONE Lo strumento principe della garanzia personale il contratto di fideiussione: un soggetto (garante o fideiussore) garantisce ladempimento di unobbligazione altrui obbligandosi personalmente verso il creditore (art.1936) e quindi rispondendone con tutti i suoi beni presenti e futuri il fideiussore che ha pagato surrogato dei diritti del creditore, subentra cio non solo nel credito, ma anche nelle garanzie. Il fideiussore poi pu rivalersi sul debitore, ha cio diritto allazione di regresso, che comprende il capitale, gli interessi dal giorno del pagamento e le spese sostenute. La fideiussione pu essere assunta anche se il debitore principale non ne a conoscenza. La forma la dichiarazione espressa.

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Leffetto della fideiussione di rendere il fideiussore e il debitore obbligati in solido verso il creditore garantito. Le parti per (cio il fideiussore e il creditore) possono pattuire il beneficio di escussione: il garante non tenuto a pagare prima che il creditore abbia escusso il debitore principale, deve cio agire prima sul debitore principale; il fideiussore per ha lonere, se convenuto in giudizio, di indicare i beni del debitore da sottoporre a esecuzione. Il mandato di credito un contratto con cui un soggetto da incarico a un altro (per es. una banca), che accetta, di far credito a un terzo. La dichiarazione del mandante si chiama lettera di credito (o credenziale). Chi accetta si obbliga a fare credito in nome e per conto proprio; chi ha dato lincarico, assume gli obblighi di un fideiussore. Nella prassi bancaria si affermata un tipo particolare di garanzia personale, la fideiussione omnibus: un fideiussore presta garanzia non per uno o pi debiti determinati, ma per tutte le obbligazioni presenti e future del debitore verso la banca. Per le obbligazioni future deve essere previsto un importo massimo garantito (art.1938). Fuori dallambito della garanzia si collocano i due seguenti contratti: Lettera di patronage: quando una delle societ controllate chiede un credito alla banca, la capogruppo manda alla banca una dichiarazione con la quale comunica di avere il controllo della societ da finanziare; il patron non promette nessuna garanzia ma induce la banca a confidare delle circostanze e a contrarre il finanziamento. Anticresi: contratto col quale il debitore (o un terzo) so obbliga a consegnare unimmobile a creditore a garanzia del credito; il creditore percepisce i frutti dellimmobile imputandoli agli interessi, se dovuti, altrimenti al capitale. Deve essere redatto per iscritto a pena di nullit (art.1350). Per essere opponibile ai terzi deve essere trascritto (art.2643). Art.1963, 2744: applicazione del divieto di patto commissorio.

PARTE QUARTA LATTIVITA GIURIDICA CAPITOLO 19: IL CONTRATTO IN GENERALE


1. IL CONTRATTO: REALT E DEFINIZIONE In nostro codice civile da una nozione unitaria di contratto disponendo che il contratto laccordo tra due o pi parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale, cio suscettibile di valutazione economica (art.1321). Non ogni patto e promessa quindi contratto, ma solo quelli che hanno ad oggetto relazioni economiche. I requisiti essenziali del contratto (cio che non possono mancare e non dipendono dallentit o dalle circostanze dello scambio dei consensi) sono: accordo, oggetto, forma, causa. 2. FUNZIONE ED EFFICACIA DEL CONTRATTO La funzione del contratto quella di autoregolamentazione (regolare il rapporto giuridico patrimoniale). La funzione spiega anche lefficacia del contratto: il contratto ha forza di legge tra le parti (art.1372). Lordinamento cio riconosce la possibilit ai privati di darsi legge nei propri rapporti autonomia. Si possono distinguere due modi elementari di operare del contratto: la funzione/efficacia traslativa: trasferimento delloggetto (come la cosa che passa al compratore); la funzione/efficacia obbligatoria: la nascita delle obbligazioni tra le parti. Il contratto in generale pu essere visto da diversi punti di vista, tra loro interconnessi:

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se guardiamo alla fattispecie, cio allaccordo contrattuale, il contratto appare come un atto giuridico, formato tra due o pi parti (contratto-atto) si studia la formazione, linterpretazione, la validit del contratto, i contenuti e i vizi dellatto di autonomia contrattuale. se guardiamo alle conseguenze giuridiche dellaccordo, viene in evidenza il regolamento di interessi che ne nasce, quindi il rapporto contrattuale che si stabilisce tra le parti (contratto-rapporto) si studiano i diritti e gli obblighi, durata, esecuzione, resistenza, scioglimento e successione.

3. IL CONTRATTO COME ATTO GIURIDICO Il contratto un accordo (incontro di volont); laccordo un fatto osservabile e accertabile, cio una certa condotta tenuta dalle parti contraenti. Il contratto quindi si compone di manifestazioni di volont concordi : parole, gesti, comportamenti che servono da segni con cui le parti manifestano reciprocamente la propria volont di realizzare un certo assetto di interesse cio la convergenza di dichiarazioni o manifestazioni di volont. Il contratto un atto giuridico bi- o plurilaterale (pluralit di centri di interesse), non quindi un atto unilaterale (procura, disdetta, diffida, rinuncia, voto). Nel contratto ci sono due o pi parti, che portano interessi distinti. Il contratto destinato a comporre questi interessi e soddisfarli entrambi. Ma in ogni momento della vita del contratto le parti, di regola, si presentano come due controinteressati, cio titolari di interessi in conflitto. Il legislatore quindi deve contemperare entrambi gli interessi e proteggere queste posizioni. Negli atti unilaterali invece, si manifesta la volont di una sola parte. Gli atti unilaterali possono distinguersi in atti unilaterali ricettizi (cio diretti a un destinatario determinato, come una dichiarazione di recesso unintimazione a pagare) e non ricettizi (come una dichiarazione di voto). In quelli ricettizi il destinatario dellatto assume il ruolo di controinteressato (pur non essendo parte dellatto) e a lui si applicano quelle regole che, nella disciplina del contratto, presuppongono una controparte in quanto compatibili. 4. IL PRINCIPIO DI BUONA FEDE Il principio di buona fede un principio generale che si esplica in tre importanti clausole (trattative, interpretazione, esecuzione): Nelle trattative e nella formazione dellaccordo le parti sono tenute a comportarsi secondo buona fede (art.1337). un dovere di correttezza (cio buona fede oggettiva) che la legge impone. In particolare la legge impone un dovere reciproco di informazione con riguardo a eventuali vizi del contratto (art.1338). La violazione del principio di correttezza in sede di contrattazione non incide di per s sulla validit del contratto. Ma la condotta di malafede per fonte di responsabilit per leventualit di aver cagionato danni allaltra parte, che abbia confidato nella validit del contratto (art.1338), o che abbia subito comunque un pregiudizio per effetto della malafede della controparte (es. art 1440) responsabilit precontrattuale. La buona fede anche un criterio importante per linterpretazione del contratto (art.1366), cio quelloperazione con cui si stabilisce il significato delle manifestazioni di volont che formano laccordo contrattuale: le dichiarazioni con che le parti si scambiano vanno intese cos come le intenderebbe una persona onesta e leale. Infatti ciascuna parte non pu pretendere di attribuire alle proprie o alle altrui parole (o gesti o comportamenti) un significato a lei favorevole, ma diverso da quello che loro darebbe una persona onesta. Lart.1375 impone alle parti una condotta di buona fede nellesecuzione del contratto, obbligando i contraenti a comportarsi nello svolgimento del loro rapporto come persone oneste e leali. 5. LAUTONOMIA CONTRATTUALE E I SUOI LIMITI

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Lautonomia contrattuale lespressione del liberismo economico, e quindi della libert dei fini in economia. Lo Stato-legislatore infatti non interviene a dettare le finalit e a incanalare le risorse (capitale e lavoro) nelle direzioni prefissate ma le lascia alla libera scelta dei singoli e dei gruppi. Compito dello Stato-legislatore non quindi di essere protagonista ma di stabilire le regole del gioco. Lidea di assoluta signoria del privato sulle risorse economiche e sul loro impiego, secondo il criterio del libero mercato, ha pi volte ceduto alla necessit di realizzare o garantire interessi generali o collettivi che non sembravano potersi soddisfare attraverso gli aggiustamenti spontanei. Sinteticamente si possono indicare tre vettori di questa evoluzione: Tutela di interessi tenuti prevalenti rispetto alla libert di mercato. La libert di mercato non deve svolgersi in contrasto con lutilit sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libert e alla dignit umana. Altri limiti sono dettati da leggi speciali e regolamenti in materia ambientale, istruzione, sanit, trasporti, Tutela della libera concorrenza. La libert di mercato va difesa contro se stessa. Infatti a volte il libero mercato divora se stesso e comprime o addirittura sopprime la concorrenza stessa, espellendo dal mercato gli operatori minori, anche se competitivi, e impedendo ai nuovi protagonisti di entrare nel mercato e competere. Da qui deriva lesigenza di limitare e vigilare sulla concentrazione di imprese attraverso varie regolamentazioni (soprattutto la normativa Antitrust). Tutela delle parti deboli del mercato. Misure rivolte alla tutela degli interessi diffusi, proteggendo particolari categorie: prestatori di lavoro, consumatori, utenti. Per questo motivi sono stati creati una serie di strumenti di controllo del mercato (come ad esempio quelli sui prezzi e le tariffe). 6. LA FORZA LEGGE DEL CONTRATTO Autonomia vuol dire che ognuno signore dei propri interessi nei limiti stabiliti dalla legge. Il principio di autonomia ha due facce: se a ciascuno riservata la possibilit di decidere circa i propri interessi, nessuno pu disporre degli interessi di un altro soggetto. In altre parole, qualsiasi modificazione della sfera giuridica di un soggetto richiede il suo consenso. Esempio: nessuno pu ingerirsi negli affari altrui se non ne ha il potere, che pu essergli attribuito dalla volont dellinteressato o per determinazione della legge; a parte i casi di rappresentanza legale, lingerenza non autorizzata ammessa sono nel caso della gestione degli affari altrui (art.2028). 7. LA LIBERT DI CONTRARRE Aspetto essenziale dellautonomia la libert di contrarre (cio concludere o no) un contratto. Eccezioni alla libert di contrarre: Obbligo legale a contrarre: per determinazione di legge. Esempi: sono obbligate a contrarre le imprese in regime di monopolio legale (art.2597), le imprese che esercitano servizi pubblici di trasporto (art.1679), le imprese assicuratrici per lassicurazione obbligatoria per la responsabilit civile. Obbligo convenzionale a contrarre: per un vincolo assunto in base a un precedente contratto. Esempi: a causa del contratto preliminare con il quale le parti si obbligano a concludere un contratto definitivo; a causa del contratto do mandato senza rappresentanza, dove il mandatario obbligato a ritrasferire al mandante quanto acquistato per suo conto (art.1706). 8. AUTONOMIA CONTRATTUALE E CONTENUTO DEL CONTRATTO In tutti i sistemi giuridici il legislatore predispone dei modelli d contratto raccogliendo dalla realt le funzioni e gli schemi di rapporto pi importanti e frequenti (contratti tipici). La disciplina del tipo contrattuale una cornice, che solo in parte prevede norme inderogabili. Dentro la cornice, le parti possono determinare liberamente il contenuto del contratto, nei limiti imposti dalla legge. I patti con cui si stabiliscono punto per punto il contenuto del contratto si chiamano clausole. I contratti si dividono in: Contratti tipici: quelli previsti dalla legge.

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Contratti atipici o innominati: contratti che non appartengono ai tipi previsti dalla legge, purch diretti a realizzare un interesse meritevole di tutela (cio non illeciti). Esempi: diritti reali su cosa altrui sono a numero chiuso e non se ne possono creare di nuovi. Contratti misti: risultano dalla combinazione di elementi propri a diversi contratti tipici. Esempi: il contratto di albergo combina elementi di locazione, della somministrazione e del deposito.

Esistono anche limiti alla libert di determinare il contenuto del contratto: Limiti legali: la legge pu determinare alcune parti di determinati contratti. Ad esempio una o pi clausole possono essere imposte per legge e sostituire cos le clausole difformi senza rendere invalido il contratto. Limiti convenzionali: limiti stabiliti da un contratto precedente. Ad esempio i contratti normativi che obbligano ad inserire determinate clausole nei contratti futuri tra le parti.

CAPITOLO 20: GLI ELEMENTI DEL CONTRATTO


1-2. I REQUISITI DEL CONTRATTO. LACCORDO (I SOGGETTI E LA MANIFESTAZIONE DELLA VOLONT CONTRATTUALE) Nellart.1325 si indicano gli elementi essenziali del contratto: accordo, causa, oggetto, forma. La mancanza di uno dei requisiti essenziali causa di nullit del contratto (art.1418); un difetto o vizio dei requisiti stessi causa di annullabilit (art.1425 ss.). Laccordo lo scambio e la convergenza di manifestazioni di volont tra due o pi parti. Il requisito dellaccordo si pu quindi scomporre in due aspetti: i soggetti: devono poter essere titolari dei rapporti giuridici che deriveranno dal contratto (capacit giuridica ) e poter validamente manifestare la volont di contrarre (capacit di agire). la manifestazione di volont: cio rendere conoscibile ad altri, comunicare. Si divide in: espressa: la volont dichiarata, cio comunicata per iscritto oppure oralmente. anche quella che si affida a gesti, che nelluso comune equivalgono a parole; cio un segno diretto a comunicare la volont. Esempi: lettere, telegrammi, firmare uno stesso documento, parlando, per telefono, assentndo in silenzio, alzare la mano in unasta. tacita: quando non si impiegano segnali (parole o gesti) che abbiano lo scopo (cio suppone logicamente) di comunicare la volont di contrarre. Ci che conta che la tenuta abbia oggettivamente (cio secondo quanto comunemente si intende) quel significato comportamento concludente. Esempi: se in un supermarcato raccolgo nel cestino tutto quel che mi serve e mi presento alla cassa, il mio comportamento segno che intendo comperare.

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Se salgo sul treno ci significa che intendo usufruire del servizio, cio il comportamento ne implica la conclusione; per cui se non ho il biglietto, sono un contraente che non ha adempiuto. Quando pi persone si comportano come soci, perch esercitano in comune unattivit economica e ne dividono gli utili, si considera esistente tra loro un contratto di societ (societ di fatto): con la conseguenza che divideranno anche le perdite, e saranno solidalmente responsabili verso i creditori (secondo le regole della S.n.c. e della S.s.) ed esposti eventualmente a fallimento. Un particolare caso di manifestazione tacita il rinnovo tacito dei contratti che durano nel tempo, quando manca la dichiarazione di recesso entro il termine previsto. 3. LA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO Nel contratto si distinguono due ruoli, quello del proponente, e quello dellaccettante . Si considera quindi laccordo come uno scambio di due dichiarazioni (o diverse manifestazioni) di volont: la proposta la dichiarazione (o la diversa manifestazione di volont) con cui la parte che assume liniziativa offre allaltra la conclusione del contratto. Esempio: propongo al mio vicino di comprare da lui una strascia di terreno a 25.000 lire il metro. laccettazione: la dichiarazione (o la diversa manifestazione di volont) con cui la parte che riceve la proposta, da il suo consenso al contratto come risulta dallofferta. Esempio: il mio vicino mi risponde che daccordo. Requisiti ed effetto della proposta Una volta fatta la proposta, se laltra parte accetta allora il contratto concluso. Per produrre leffetto indicato, la dichiarazione di chi offre la conclusione del contratto deve contenere tutti gli elementi essenziali del contratto che si vuole concludere e manifestare una volont attuale di contrarre. Altrimenti non si tratta di proposta ma di invito a proporre, e la parte che lo riceve non in posizione di potere senzaltro accettare ma, se vuole concludere il contratto deve assumere la posizione del proponente. Esempi: se con il mio vicino non avessi indicato il prezzo, egli avrebbe dovuto dichiararsi disponibile a ricevere una proposta pi precisa o proporre lui stesso un prezzo di vendita. Altri esempi di inviti a proporre sono i cartelli di vendesi, occasione, cio mancanti di un requisito. Accettazione e controproposta Laccettazione a sua volta deve corrispondere esattamente alla proposta; se anche in parte diversa, non vale come accettazione, ma come nuova proposta (controproposta). Il contratto si conclude quando la parte che per prima ha assunto liniziativa accetta la controproposta. Inoltre laccettazione deve giungere al proponente nel termine da lui stabilito, o in mancanza, entro un tempo adeguato alla natura dellaffare o secondo gli usi (art.1326). La distinzione tra proposta e invito a proporre interessante nel caso dellofferta al pubblico, cio di unofferta rivolta a tutti o a persone con certi requisiti. Se lofferta una vera proposta contrattuale se contiene gli estremi essenziali del contratto, salvo che risulti diversamente dalle circostanze e dagli usi (art.1336). Esempi: i negozianti sostengono che gli usi consentono loro di discriminare i clienti e quindi preferire o rifiutare un cliente piuttosto che un altro. Leventuale errore nellindicazione del prezzo, se riconoscibile pu essere eccepito (obiettare, opporre) dal negoziante. Non sempre agevole stabilire i ruoli di proponente e accettante. Come quando laccordo risulta da una dichiarazione congiunta o contestuale delle parti. Cos in un contratto che richiede la forma scritta, laccordo pu risultare da un documento sottoscritto da entrambe le parti: tutto quanto le parti si sia

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dette prima trattativa, e pu servire allinterpretazione del contratto, ma non costituisce accordo legittimamente manifestato. In altri casi lo scambio di dichiarazioni si verifica in modo praticamente simultaneo; cos nei contratti conclusi a voce o per telefono. In questo caso lindividuazione dei ruoli di proponente e accettante pu essere utile per verificare se il contratto si sia realmente concluso (cio corrispondenza nelle dichiarazioni) o se c stato un errore di una delle due parti. Quando laccordo si forma in momenti successivi (es.: scambio di lettere) importante capire il momento della conclusione del contratto: <<Il contratto concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dellaccettazione dellaltra parte >> art.1326. Una regola particolare si aggiunge per le comunicazioni scritte tra persone lontane: la conoscenza si presume nel momento in cui la dichiarazione giunge allindirizzo del destinatario (se questi non prova di essere stato, senza sua colpa, nellimpossibilit di averne conoscenza) principio della cognizione. Il criterio della cognizione valido anche per gli atti unilaterali ricettizi, cio diretti a un destinatario: essi producono effetto nel momento in cui vengono a conoscenza della persona cui sono destinati. Le regole appena viste valgono per i contratti che si concludono con il solo consenso (contratti consensuali). Ci sono invece contratti (come il deposito e il mutuo) che si concludono solo con la consegna della cosa cui il contratto si riferisce (contratti reali). Esempio: se chiedo un prestito a una banca e la banca, esaminata la mia richiesta, laccetta, non ho concluso il contratto di mutuo, ma solo una promesse di mutuo , che ha gli effetti di un contratto preliminare. Il mutuo si conclude con la consegna (traditio) del denaro sul mio conto. Poich il contratto richiede laccordo delle parti, laccettazione (anche se tacita) deve essere manifestata. Perci di regola il silenzio non vale accettazione. Esempio: nei contratti a distanza, in caso di fornitura non richiesta, il consumatore non tenuto ad alcuna prestazione; la mancata risposta non significa consenso. Il consumatore non neppure obbligato a restituire la fornitura non richiesta: se il fornitore lo vorr, la mander a ritirare a sue spese. Non sempre il contratto si conclude con lo scambio di due dichiarazioni: in alcuni casi laccettazione pu mancare. Esecuzione prima della risposta. possibile che chi riceve la proposta debba eseguire senzaltro la sua prestazione senza preventiva accettazione del contratto (su richiesta del proponente, per la natura dellaffare o secondo gli usi). Art.1327. Contratto con obbligazioni per il solo proponente. Offerta di una fideiussione (art.1936). Fino al momento in cui il contratto concluso, le parto conservano la propria libert contrattuale e possono quindi revocare sia la proposta che laccettazione alla revoca si applica il principio della cognizione. In pratica chi vuole ritirarsi deve far arrivare allindirizzo dellaltra parte la revoca, prima che arrivi allindirizzo del proponente laccettazione del contratto (art.1328). La proposta pu essere resa irrevocabile (definitiva, irreparabile) per volont dello stesso proponente o per accordo delle parti: per iniziativa dello stesso proponente, che dichiari di tenere ferma la proposta per un certo tempo (proposta ferma, art.1329). per effetto di un patto di opzione tra le due parti, le quali si accordano nel senso che una di esse rimane vincolata alla propria dichiarazione, per un certo tempo, mentre laltra rimane libera di accettare o meno (art.1331).

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In tutti i casi in cui la proposta irrevocabile, anche la morte o la sopravvenuta incapacit del proponente non tolgono efficacia alla proposta. In caso di morte il contratto si conclude vincolando gli eredi; in caso di sopravvenuta incapacit, vincolato lincapace, come se il contratto fosse stato concluso da contraente quando era ancora capace. La regola non si applica in considerazione di particolari qualit della persone (contratto di lavoro, di opera, mandato, di societ, ). Una particolare ipotesi di formazione dellaccordo quella delladesione a un contratto aperto, come per esempio ladesione a unassociazione o ad una cooperativa: il contraente non fa che dare il proprio consenso a un contenuto contrattuale predisposto dai contraenti originari.

PARTE QUINTA I PROTAGONISTI DELLA VITA ECONOMICA


CAPITOLO 31: IMPRENDITORE E IMPRESA Lart. 2082 del codice civile dispone: <<E imprenditore chi esercita professionalmente unattivit economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o servizi>>. Limpresa lattivit economica dellazienda. Lattivit economica (cio attivit che produce nuova ricchezza) una serie di atti coordinati e diretti allo stesso scopo. Lo scopo di lucro non un carattere essenziale dellattivit imprenditoriale sufficiente che la produzione di beni o servizi avvenga secondo criteri di economicit, cio secondo quelle tecniche che tendono a ragguagliare i costi ai ricavi. Con professionale si intende unattivit che ha natura stabile, cio durevole nel tempo. Con attivit organizzata si intende sistematica e programmata. Limprenditore pu esercitare unattivit agricola o unattivit commerciale. imprenditore agricolo chi esercita unattivit diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, allallevamento del bestiame e ad attivit connesse. Si reputano connesse le attivit dirette alla trasformazione o allalienazione dei prodotti agricoli, quando rientrano nellesercizio normale dellagricoltura (art. 2135).

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Limprenditore commerciale definito indirettamente dallart. 2195, il quale stabilisce che sono soggetti allobbligo delliscrizione nel registro delle imprese gli imprenditori che esercitano: 1. unattivit diretta alla produzione di beni o servizi; 2. unattivit intermediaria nella circolazione dei beni; 3. unattivit di trasporto per terra, per acqua o per aria; 4. unattivit bancaria o assicurativa; 5. altre attivit ausiliare delle precedenti. Limpresa si divide in: impresa individuale, quando il soggetto che la gestisce e che risponde degli impegni da questa assunti una singola persona; societ, definita dallart. 2247 come lassociazione tra due o pi persone che ha come scopo lesercizio in comune di unattivit economica. La Costituzione nellart. 18 stabilisce che <<i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale >>. Hanno lobbligo delliscrizione nel registro delle imprese le societ di persone, di capitali e le cooperative. Il codice civile non estende lobbligo della tenuta delle scritture contabili alle societ semplici, in quanto questo tipo di societ non previsto tra le societ esercenti unattivit commerciale. Gli atti e i fatti relativi alle societ, per i quali il codice civile stabilisce liscrizione nel registro delle imprese sono soggetti alliscrizione nei registri di cancelleria presso il tribunale. Per le societ che esplicano attivit agricola lart. 2136 del cod. civ. stabilisce che <<Le norme relative alliscrizione nel registro delle imprese non si applicano agli imprenditori agricoli, salvo quanto disposto dallarticolo 2200 >>. Ci significa che qualora una societ esercente unattivit agricola sia costituita secondo uno dei tipi previsti per le societ commerciali soggetta agli obblighi contabili delle societ commerciali; per analogia , ci deve valere per le societ esercenti qualsiasi altra attivit non commerciale. Limprenditore deve conservare ordinatamente, per ciascun affare, gli originali delle fatture, delle lettere e dei telegrammi ricevuti e spediti. Il piccolo imprenditore colui che esercita unattivit professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della propria famiglia (art. 2083). Egli non soggetto allobbligo delliscrizione nel registro delle imprese; esonerato dalla tenuta dei libri obbligatori e delle altre scritture contabili richieste dalla natura e dalle dimensioni dellimpresa; in caso di insolvenza, non pu essere sottoposto alle procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata e straordinaria). Limpresa artigiana unattivit indipendente con un numero limitato di dipendenti nella quale limprenditore presta lavoro manuale. Non sono considerati capaci di esercitare limpresa i minori, gli interdetti, gli inabilitati e coloro che sono considerati incompatibili con limpresa stessa.

CAPITOLO 32: I BENI DELLIMPRENDITORE Le societ di persone possono avere la forma di: societ semplice (S.s.) societ in nome collettivo (S.n.c.) societ in accomandita semplice (S.a.s.)

Le societ di persone che non hanno per oggetto lesercizio di unattivit commerciale sono regolate dalle disposizioni sulla societ semplice. Tale forma societaria non soggetta a particolari modalit.

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Le societ di persone che hanno per oggetto lesercizio di unattivit commerciale devono costituirsi come societ in nome collettivo o societ in accomandita semplice (salve le disposizioni riguardanti le societ cooperative e altre particolari categorie di imprese). La societ in nome collettivo (S.n.c.) la societ nella quale tutti i soci rispondono solidalmente (cio ciascuno pu essere chiamato a rispondere per altri) e illimitatamente (cio con tutte le proprie risorse) per le obbligazioni sociali. Nelle societ in accomandita semplice (S.a.s.), invece, vi sono alcuni soci, detti accomandanti, che rispondo solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali. I soci accomandanti amministrano limpresa anche per conto dei soci accomandatari. Questi ultimi rispondono limitatamente alla quota di capitale conferita nella societ. Nelle societ di persone almeno una parte dei soci risponde personalmente degli obblighi sociali. Inoltre nelle societ di persone non vi una completa separazione tra soci e societ. Per questi e altri motivi la figura di socio acquista notevole importanza. Le societ di capitali possono avere la forma di: societ per azioni (S.p.a.) societ in accomandita per azioni (S.a.p.a.) societ a responsabilit limitata (S.r.l.)

Nelle societ per azioni (S.p.a.) i soci non rispondono personalmente : risponde la societ con il patrimonio conferito dai soci. Le quote di partecipazione dei soci sono rappresentate da <<azioni>>. La societ in accomandita per azioni (S.a.p.a.) simile alla S.a.s.; le quote di partecipazione dei soci per sono rappresentate da azioni. Pur essendo normalmente classificata tra le societ di capitali , in realt, una societ ibrida: vi sono contemporaneamente soci che rispondono personalmente e quote rappresentate da azioni. E una forma societaria poco diffusa. Nelle societ a responsabilit limitata (S.r.l.) la societ a rispondere con il proprio capitale. A differenza della S.p.a. le quote di partecipazione non possono essere rappresentate da azioni.

PARTE SESTA FAMIGLIA E SUCCESSIONI


CAPITOLO 44: IL GRUPPO FAMILIARE Famiglia legittima: fondata sul matrimonio, ha piena tutela giuridica. Famiglia di fatto: gruppo familiare costituito senza matrimonio, la cui rilevanza giuridica limitata. Gli art. 29,30 e 31 della Costituzione attraverso il diritto di famiglia sanciscono che la famiglia difesa come luogo di espressione e strumento della persona ma protetta anche la personalit dei singoli al suo interno; non un ente che possa avere unidentit separata da quella dei suoi componenti; riconosciuta come societ naturale (cio non creata dal diritto) e come tale deve trovare al suo interno le regole del vivere, cio non spetta al giudice o allamministrazione pubblica indirizzare la vita familiare (autonomia della famiglia). Lart. 29 sancisce luguaglianza morale e giuridica tra coniugi e prevede che possa essere limitata solo per garantire lunit della famiglia. Art. 30 un diritto e un dovere dei genitori mantenere, educare e istruire i figli.

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Nelluso ampio, con famiglia si intende linsieme delle persone che sono legate tra loro da vincoli di coniugio o parentela. Il coniugio il rapporto che si stabilisce con il matrimonio tra marito e moglie, che cessa soltanto con lo scioglimento del matrimonio. La parentela il vincolo che unisce tra loro persone che discendono da uno stesso stipite: parentela in linea retta: tra persone che discendono luna dallaltra; parentela in linea collaterale: tra persone che hanno un ascendente comune, ma non discendono luna dallaltra. La parentela viene anche differenziata in legittima, sulla base del matrimonio; naturale, per filiazione fuori dal matrimonio. Della parentela importante il grado nella linea retta ci sono tanti gradi quante le generazioni; nella linea collaterale i gradi corrispondono al numero di generazioni per risalire fino allo stipite comune e discendere allaltro parente. Laffinit il vincolo tra un coniuge ed i parenti dellaltro coniuge. Nel termine matrimonio si differenziano due elementi: matrimonio atto, cio latto con cui si costituisce il vincolo coniugale; attiene la disciplina delle condizioni necessarie per contrarre matrimonio, della celebrazione, delle cause di invalidit e delle impugnazioni; matrimonio rapporto, cio il vincolo che lega tra loro i coniugi; attiene la disciplina dei diritti e doveri dei coniugi, della separazione personale, dello scioglimento del vincolo, dei rapporti patrimoniali tra coniugi. Modi di contrarre matrimonio: matrimonio civile; matrimonio concordatario: matrimonio canonico (cio religioso) con effetti civili. La sentenza ecclesiastica diviene efficace nellordinamento italiano a seguito di una sentenza di deliberazione della Corte dAppello. Il matrimonio governato da regole inderogabili; un atto puro, cio non sopporta condizione o termine (se celebrato lo stesso esse sono nulle); un atto libero, quindi priva di effetti obbligatori la promessa di matrimonio ed nulla qualsiasi convenzione o clausola contrattuale che preveda lobbligo di sposarsi; un atto personalissimo, che non ammette sostituzione o rappresentanza n volontaria n legale. Tuttavia permesso il matrimonio per procura quando uno degli sposi sia militare o a seguito delle forze armate in tempo di guerra, o non possa essere presente per gravi motivi; atto solenne, per il quale la legge prescrive requisiti di forma inderogabili; atto pubblico, che combina la manifestazione della volont degli sposi con le dichiarazioni di un pubblico ufficiale. Possesso di stato, cio quando sia provato che due persone hanno nome, modo di vita e fama di marito e moglie. Il possesso di stato se conforme a un atto esistente ma difettoso sana ogni vizio di forma dellatto.

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