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Salvador Dalì dipinge “Il volto della guerra” intorno all’anno 1940, durante un periodo
particolarmente complesso sia per la sua vita privata, sia per la sua ricerca artistica.
Si tratta infatti di un momento a cavallo tra due conflitti, la guerra civile spagnola e la
seconda guerra mondiale, che avranno un impatto su di lui a livello umano e
professionale. All’inizio degli anni Quaranta, Dalì e la sua famiglia si erano trasferiti
negli Stati Uniti, dove poi avrebbero abitato per otto lunghi anni con l’obiettivo di
fuggire dagli orrori che avevano coinvolto l’Europa. “Il volto della guerra” nasce
dunque in un contesto complicato e risulta essere una riflessione personale del
pittore sugli scontri che ormai da tempo affliggevano l’intero pianeta. L’opera
ottenne subito un ottimo riscontro. Grazie all’intuito della curatrice Renilde
Hammacher venne acquistata da un collezionista francese nel 1971 per essere
esposta al Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, dove ancora oggi è
possibile ammirarla.