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Spettroscopia 2D NMR

Un normale spettro NMR (detto anche NMR


monodimensionale o 1D NMR, figura in alto)
è il grafico di una intensità in funzione di una
frequenza (ν).
È possibile realizzare anche spettri NMR in cui
l'intensità è funzione di due frequenze
(indicate con ν1 e ν2 o, più spesso, F1 e F2).
Si parla in questo caso di NMR
bidimensionale o 2D NMR. In questo caso
Uno spettro 1D NMR: intensità in funzione
il grafico che rappresenta lo spettro è un della frequenza.
grafico tridimensionale (figura in basso).

Uno spettro 2D NMR: intensità in funzione di


MSCO - Lez. 21 – Pag. 1 due frequenze.
Spettroscopia 2D NMR
Le due frequenze sono spesso (ma non
sempre) chemical shift. In uno spettro 2D
NMR, ogni picco definisce quindi due
frequenze di risonanza, e quindi mette in
correlazione i due nuclei che risuonano
a quelle frequenze.
Il significato della correlazione (che può
essere accoppiamento scalare tra i due
nuclei, oppure NOE, ecc.) dipende dal
particolare tipo di esperimento 2D NMR
che si sta effettuando.
Uno spettro 2D NMR è rappresentato da una
superficie, che qui è vista in prospettiva.

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Rappresentazione degli spettri 2D NMR
Come si può rappresentare su carta (quindi in
due dimensioni) un esperimento 2D NMR, che
è un grafico tridimensionale?
Una possibilità è utilizzare il colore per
codificare l'intensità del segnale, per esempio
usando un colore tanto più caldo quanto
maggiore è l'intensità.
In questo caso anche se si osserva lo spettro
"dall'alto", cioè dalla direzione dell'intensità,
la posizione dei picchi rimane evidente. L'intensità del segnale è codificata con il
colore

L'intensità del segnale è codificata con il


MSCO - Lez. 21 – Pag. 3 colore (animazione)
Rappresentazione degli spettri 2D NMR
Quello che si fa normalmente però è utilizzare
le curve di livello, curve che uniscono punti
dello spettro in cui l'intensità è la stessa, così
come avviene nelle carte geografiche.
È come guardare lo spetto dall'alto (dalla
direzione dell'intensità): gli assi che si vedono
sono F1 e F2, ed i picchi di correlazione
appaiono come macchie (in realtà serie di
anelli concentrici), le cui coordinate sono i
chemical shift dei nuclei messi in correlazione Lo spettro precedente vidto "dall'alto"…
(perché accoppiati, vicini nello spazio, ecc.).

MSCO - Lez. 21 – Pag. 4 … e rappresentato con curve di livello


Esperimenti 2D NMR
Poiché mette in correlazione nuclei diversi la spettroscopia 2D NMR è anche detta
spettroscopia di correlazione.
Gli esperimenti 2D NMR sono realizzati con sequenze multiimpulso, ma non
spiegheremo come è possibile ottenere spettri di questo tipo. Chi vuole approfondire
può vedere qui.
Oggi esistono varie centinaia di esperimenti 2D NMR diversi, anche se tutti possono
essere raggruppati in una decina di esperimenti fondamentali.
I vari esperimenti bidimensionali differiscono per:
• Significato della frequenza sull'asse orizzontale (F2)
• Significato della frequenza sull'asse verticale (F1)
• Fenomeno messo in evidenza dal picco di correlazione.

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I principali esperimenti NMR

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Esperimenti 2D NMR omonucleari: COSY
Un esperimento 2D NMR si dice omonucleare
se F1 e F2 sono relativi allo stesso nucleo. Un
tipico esperimento omonucleare è il COSY.
Negli esperimenti 2D NMR omonucleari sono
presenti picchi di correlazione a F1=F2 (come
se un nucleo fosse correlato con se stesso).
Questi picchi sono detti picchi diagonali
perché sono sulla diagonale dello spettro.

Il COSY contiene picchi diagonali, che non


danno informazioni…

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COSY
I picchi al di fuori della diagonale, che sono
quelli che realmente forniscono informazioni,
sono invece detti picchi di correlazione o in
inglese cross peaks.
Lo spettro COSY è inoltre simmetrico rispetto
alla diagonale.

… e picchi di correlazione, che danno


informazioni

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COSY
Normalmente sui bordi di uno spettro 2D
NMR sono riportati gli spettri 1D relativi
alle due frequenze (quindi in questo caso
lo spettro protonico in entrambi i lati) per
facilitare la lettura dello spettro.

Ai lati degli spettri 2D sono spesso rappresentati gli


spettro 1D

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Uso del COSY

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NOESY e ROESY
Il NOESY, il ROESY ed il TOCSY si leggono allo stesso modo del COSY, e hanno un
aspetto molto simile. Cambia naturalmente il significato del picco di correlazione.
Un picco di correlazione nello spettro NOESY indica che tra i due protoni c'è NOE, ed
i due nuclei sono vicini nello spazio.
Un picco di correlazione nello spettro ROESY indica che tra i due protoni c'è ROE. Il
ROE è un fenomeno simile al NOE (dipende dalla vicinanza spaziale tra i nuclei), che
però può essere messo in evidenza solo con esperimento 2D, ed al contrario del NOE
è sempre positivo.

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TOCSY
Un picco di correlazione nello spettro
TOCSY indica che i protoni sono nello
stesso sistema di spin: è possibile
arrivare da un protone all'altro attraverso
una serie di accoppiamenti scalari spin-
spin.
Nello spettro del composto in figura è
presente un picco di correlazione tra HD e
HA, poiché HA è accoppiato con HB, HB con
HC, ed HC con HD. Invece non c'è picco di
correlazione tra HD ed HE

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Esperimenti 2D NMR eteronucleari: HSQC e HMQC
Un esperimento 2D NMR si dice
eteronucleare se F1 e F2 sono relativi a
nuclei diversi (qui 13C e 1H). Tipici
esperimenti omonucleari sono l'HMQC e
l'HSQC.
In questi esperimenti il picco di
correlazione indica una 1JCH tra il carbonio
ed il protone.
L'esperimento HSQC/HMQC permette di
identificare i protoni che sono legati a un
certo carbonio, e viceversa.
Un esperimento HSQC
Negli esperimenti 2D NMR eteronucleari
non ci sono picchi diagonali, e tutti i
picchi sono picchi di correlazione.

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Uso dell'HSQC

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Un altro esempio di HSQC
L'esperimento HSQC permette spesso di
attribuire completamente lo spettro 13C
NMR.
Inoltre permette di identificare
facilmente:
•Protoni su eteroatomi (non sono
correlati a C)
•Protoni metilenici non equivalenti (due
protoni correlati allo stesso C)

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