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7 Spettroscopia NMR.pdf V 1.0 Metodi Spettroscopici in Chimica Organica Prof. A. Mangoni A.A. 2002/2003
Lo spin nucleare
P=
I ( I + 1)}
} = h 2
+ 12 }
12 }
I = 1/2
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Lo spin nucleare
z
_
+h
0
_ _h
I=1
z
+ 12
12
Pz = m
Per i nuclei con spin :
lo stato di spin con m = + detto stato
parallelo o stato
lo stato di spin con m = detto stato
antiparallelo o stato
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7 Spettroscopia NMR.pdf V 1.0 Metodi Spettroscopici in Chimica Organica Prof. A. Mangoni A.A. 2002/2003
13
z
La proporzionalit tra momento magnetico e
momento di spin vale anche per le loro
componenti lungo lasse z:
z = Pz = m
P
Pz
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B0
m = +1/2
stato
orientazione "parallela"
(a minore energia)
m = -1/2
B0
stato
orientazione "antiparallela"
(a maggiore energia)
E B0 B0
=
=
2
h
h
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m = -
E1
E2
m = +
B01
B02
B0
Sensibilit dellNMR
Se la differenza di energia tra gli stati e molto piccola, il numero di nuclei
nello stato (N) sar molto simile a quello dei nuclei nello stato (N). Questo in
conseguenza della legge di Boltzmann:
N
N
=e
kT
E << kT
Il numero di nuclei nello stato (N)
detto popolazione dello stato .
h
h
h
h
h
h
h
h
h
La sensibilit NMR allora moto bassa: infatti se i nuclei nello stato assorbono
fotoni passando allo stato , i nuclei nello stato emettono fotoni per emissione
stimolata e passano allo stato .
Lassorbimento netto di radiazione elettromagnetica dipende allora dal piccolo
eccesso (N N) di nuclei nello stato rispetto a quelli nello stato .
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Sensibilit dellNMR
In termini quantitativi:
N
N
Sfruttando lapprossimazione:
N
N
N
B0
1
N
kT
=e
E
kT
e x 1 x
=e
E
kT
E
1
kT
N N
N
B0
kT
1H
100%
elevato
13C
1.1%
C H
7 Spettroscopia NMR.pdf V 1.0 Metodi Spettroscopici in Chimica Organica Prof. A. Mangoni A.A. 2002/2003
Il chemical shift
Tutti i nuclei di una certo tipo (per esempio 1H) sono esattamente identici, e
quindi risuonano esattamente alla stessa frequenza se sottoposti allo stesso
campo magnetico.
Per in una molecola i nuclei non sono isolati, ma sono allinterno degli atomi e
quindi circondati da una nube di elettroni.
Una nube di elettroni intorno ad un nucleo in grado di diminuire leggermente il
campo magnetico subito dal nucleo, cio di schermare il nucleo nei confronti del
campo magnetico esterno.
Sono proprio gli elettroni a far si che nuclei chimicamente differenti risuonino a
frequenze leggermente diverse, poich subiscono campi magnetici leggermente
diverse.
Le differenze di frequenza sono molto piccole, solo centinaia o migliaia di Hz
rispetto alle centinaia di MHz della radiazione elettromagnetica, ma posono
essere misurate molto accuratamente.
possibile correlare la frequenza di risonanza dei nuclei alla distribuzione di
elettroni nella molecola, e quindi alla struttura chimica.
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Il chemical shift
Il chemical shift
Il chemical shift
Il chemical shift
Il chemical shift
Il chemical shift
Riassumendo, il campo magnetico esterno induce un movimento degli elettroni
allinterno della nube elettronica. Questo movimento produce un campo
magnetico che allinterno della nube elettronica si oppone al campo magnetico
applicato, mentre intorno alla nube elettronica si somma al campo magnetico
applicato.
La leggera differenza della frequenza di risonanza di nuclei in intorni chimici
diversi chiamata spostamento chimico o, pi spesso, in inglese chemical shift.
Il chemical shift
La frequenza di risonanza dei protoni quindi collegata alla struttura chimica
della molecola. Ci sono per due problemi per utilizzare questi dati:
La frequenza di risonanza dipende dalla intensit del campo magnetico applicato.
Non quindi possibile semplicemente riportare la frequenza di risonanza di un
protone in Hz. Piccole differenze nel campo magnetico dello spettrometro
possono generare differenze nella frequenza di risonanza di protoni molto
maggiori dei chemical shift.
Questo problema si risolve usando una sostanza di riferimento, il tetrametilsilano
(TMS), e misurando le frequenze di risonanza di un protone come differenza
rispetto alla frequenza di risonanza TMS dei protoni del TMS (che quindi
considerata 0).
In questo modo una piccola differenza di campo magnetico modifica non solo la
frequenza di risonanza del protone in esame, ma anche quella dei protoni del
TMS, e la differenza rimane (pi o meno) costante.
Tutti i chemical shift protonici (e 13C) sono sempre riferiti al TMS; per altri
nuclei ci sono altre sostanza di riferimento.
Quindi il chemical shift (per ora):
TMS
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Il chemical shift
Laltro problema che gli stessi chemical shift sono generati da campi
magnetici indotti, e quindi sono proporzionali al campo magnetico applicato.
Questo rende non paragonabili i dati ottenuti su due spettrometri diversi, anche
se il campo magnetico quasi uguale.
Quindi se in uno spettrometro a 100 MHz un protone risuona a frequenza
maggiore di 260 Hz rispetto al TMS, a 200 MHz lo stesso protone risuoner a
frequenza maggiore di 520 Hz rispetto al TMS.
Quindi nemmeno la grandezza ( TMS) indipendente dalle condizioni della
misura, perch direttamente proporzionale al campo magnetico applicato.
Se per dividiamo questa grandezza per la frequenza di risonanza (anchessa
direttamente proporzionale al campo magnetico applicato) otteniamo una
grandezza finalmente indipendente dalle condizioni sperimentali. questa la
scala dei , che definita cos:
TMS
106
Il fattore 106 necessario perch i chemical shift sono molto piccoli rispetto alle
frequenze di risonanza.
Usando i numeri visti sopra, il chemical shift sarebbe 2.6 in entrambi i casi.
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0.86
CH3
H 3C
1.33
CH2
H3C
Cl
3.47
I protoni olefinici (legati a carboni sp2) hanno chemical shift molto pi alto dei
protoni legati a carboni sp3, con valori tipici di 5-6. Questo perch i C ibridati
sp2 sono pi elettronegativi dei C ibridati sp3, ma non solo.
Infatti i protoni degli alchini (legati a C ibridati sp) risuonano a 2-3.
Ci sono quindi altri fattori che influenzano il chemical shift: gli effetti schermanti
e deschermanti di altre nuvole elettroniche oltre a quella intorno al protone.
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Infatti i protoni aromatici risuonano circa 2 ppm al di sopra dei normali alcheni, e
la presenza di protoni particolarmente deschermati, e quindi di corrente di anello,
una delle migliori prove sperimentali dellaromaticit.
Naturalmente il benzene non sempre perpendicolare la campo magnetico; quando parallelo, i protoni
possono anche essere schermati dagli elettroni , ma leffetto molto piccolo, perch per avere corrente
elettronica gli elettroni devono attraversare il piano nodale; quando il benzene perpendicolare, come
abbiamo detto, leffetto deschermante molto grande. In media, quindi, i protoni vengono sicuramente
deschermati.
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H
H
8.9
H
-1.8
H
H
H
H
H
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1.7-2.7
Protoni su eteroatomi:
Chemical shift variabili con concentrazione, solvente e temperatura per la
formazione di legami idrogeno. I segnali sono quindi poco diagnostici, anche se
il protone del COOH appare abbastanza costantemente intorno a 10.5 (perch
si forma la specie dimerica molto stabile)
I segnali sono spesso larghi e non mostrano accoppiamento con protoni vicinali
(protoni scambiabili).
I segnali spariscono se si aggiunge D2O (scambio con deuterio).
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Integrazione
Lintensit di un segnale nello spettro NMR proporzionale al numero di protoni
che lo genera (Nuovo! Non succede n nellIR, n nellUV).
Per intensit si intende larea sottesa al picco (integrale del picco)
Linea
integrale
55.5 : 22 : 32.5
5:2:3
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Accoppiamento spin-spin
I segnali degli spettri NMR hanno struttura fine:
H
H
C
C
C
N
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Accoppiamento spin-spin
Consideriamo un sistema formato da due protoni, HA e HX. Il protone HA puo
trovarsi negli stati di spin e con probabilit quasi uguale (come sappiamo le
due popolazioni sono quasi identiche):
B0
HA
HA nello stato
HX
HA
HX
HA nello stato
Accoppiamento spin-spin
HX risuona a frequenze leggermente diverse se si trova vicino ad un HA nello
stato o un HA nello stato . Il protone HX d quindi origine a due segnali, che
nel loro complesso vengono detti doppietto:
B0
HA
HA nello stato
HX
HA
HX
HA nello stato
La costante di accoppiamento
Tutti i discorsi fatti possono essere ripetuti allinverso considerando linfluenza
di HX sulla frequenza di risonanza di HA, e allo stesso modo si pu concludere
che anche il segnale di HA un doppietto:
segnale di HA
segnale di HX
La distanza (= differenza di frequenza) tra i due segnali del doppietto (di solito detti
rami del doppietto) detta costante di accopiamento ed indicata col simbolo J:
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Costanti di accoppiamento
Laccoppiamento sempre reciproco:
se HA accoppiato con HX, anche HX accoppiato con HA; in generale si dice
che HA e HX sono accoppiati tra loro.
la costante di accoppiamento tra HA e HX identica a quella tra HX e HA.
Laccoppiamento indipendente dal campo magnetico applicato:
il chemical shift proporzionale al campo applicato B0, perch leffetto
schermante degli elettroni indotto dal campo magnetico esterno. Invece
laccoppiamento spin-spin dovuto alle interazioni tra i momenti magnetici
nucleari, che sono indipendenti dal campo magnetico applicato
Laccoppiamento spin-spin si misura in Hz
e non in ppm (con la scala dei ) come i chemical shift.
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Costanti di accoppiamento
Laspetto dello spettro varia al variare del campo magnetico
poich il chemical shift proporzionale al campo applicato B0, mentre le costanti
di accoppiamento sono indipendenti dal campo applicato B0
60 MHz
200 MHz
600 MHz
Accoppiamento dipolare
Laccoppiamento descritto finora detto accoppiamento dipolare.
Esso dallorientazione relativa tra la retta che unisce i due nuclei e la direzione del
campo magnetico
B0
HA
HX
HA
HA
HX
Hx schermato
HX non n schermato,
n deschermato
HX
HA deschermato
Accoppiamento scalare
Laccoppiamento dipolare non responsabile della molteplicit dai segnali.
Per lNMR protonico significa che sono accoppiati i protoni geminali (2J) e quelli
vicinali (3J).
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Accoppiamento scalare
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Effetto tetto
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Quindi: accoppiamenti tra protoni con chemical shift coincidenti non sono
visibili ( come se non ci fossero)
Il segnale dei protoni del benzene, etilene, acetilene, etano (ed anche TMS!)
sempre un singoletto, poich in tutti questi composti i chemical shift di tutti i
protoni sono uguali.
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HX HA
I due protoni A (equivalenti, quindi laccoppiamento tra loro non conta) risentono
delleffetto di X e risuonano come doppietto.
Il protone X risente dello stato di spin di due protoni. Esistono quattro possibilit.
mtot = + 1
mtot = + 0
mtot = 1
Il protone X risuona come tripletto 1:2:1. Il ramo centrale ha intensit doppia degli
rami laterali, perch il protone X risuona a quella frequenza sia per lo stato che
per lo stato di A.
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Il sistema A3X
Consideriamo ora un sistema in cui un protone X accoppiato a tre protoni A:
HA
HA
HX HA
mtot = + 3/2
mtot = + 1/2
mtot = 1/2
mtot = 3/2
Esistono 4 possibili momenti magnetici totali (con i due centrali tre volte pi
probabili) ed il protone X risuona come quartetto 1:3:3:1.
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La regola N+1
In generale, un protone accoppiato con la stessa costante di accoppiamento ad N
altri protoni, appare con molteplicit N+1.
Le intensit relative dei rami sono quelle del triangolo di Tartaglia (o di Pascal):
Molteplicit
Intensit relativa dei rami
N
singoletto
1
0
doppietto
1
1
1
tripletto
1
2
1
2
quartetto
1
3
3
1
3
quintetto
1
4
6
4
1
4
sestetto
1
5
10
10
5
1
5
eptetto
1
6
15
20
15
6
1
6
ottetto
1
7
21
35
35
21
7
1
7
Per esempio il CH del 2-cloropropano accoppiato con 6 protoni, ed appare come
eptetto (i rami laterali si vedono appena!!!)
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J 10-14 Hz
J 1-3 Hz
J 7 Hz
legge di Karplus
Hz
J = J0 cos2
J = J180 cos2
14
12 0
10
per 90 < < 180 8
6
4
2
0
0
180
90
180
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Jax,ax 10 Hz
Jax,eq 3 Hz
Jeq,eq 3 Hz
Legame doppio:
Jcis 7-11 Hz
Jtrans 14-17 Hz
Jorto 7-9 Hz
Jorto 3-5 Hz
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H
C
J 0-2 Hz
J 0-2 Hz
Jmeta 1-3 Hz
Jpara 0-1 Hz
H
C
H
Sistemi saturi
4J 0-7 Hz
Accoppiamento W:
Presente solo se i quattro legami sono sullo tutti stesso piano (conformazione a
W); visibile in composti a conformazione rigida, particolarmente composti
H
policiclici a ponte.
H
C
C
H
C
per esempio:
H
HO
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Lo spettrometro NMR
1) Il magnete superconduttore:
Lo spettrometro NMR
1) Il magnete superconduttore:
RF
Il campo magnetico deve essere il pi uniforme
possibile (disomogeneit < 1 parte su 109!)
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Lo spettrometro NMR
2) Il Trasmettitore/ricevitore di radiofrequenza:
Oppure:
Consolle computer + RF (il nostro AMX-500!)
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Negli apparecchi NMR ad onda continua questo secondo metodo era usato molto
frequentemente, ed ancora molto comune dire segnale a campi alti per
intendere un segnale di un protone molto schermato, che quindi risuona a
frequenze (e chemical shift) bassi; analogamente, un protone che risuona a campi
bassi piuttosto deschermato, e quindi ha una frequenza di risonanza e chemical
shift piuttosto alti.
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Protoni equivalenti
Due protoni sono equivalenti se si trovano nello stesso intorno chimico.
Due protoni equivalenti hanno sempre la stessa frequenza di risonanza.
Tuttavia due protoni possono avere la stessa frequenza di risonanza anche se non
sono equivalenti, per caso o perch gli intorni chimici dei due protoni, pur non
essendo identici, sono molto simili.
Ci sono due motivi per lequivalenza:
Simmetria molecolare
Scambio chimico (equilibrio conformazionale)
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Simmetria molecolare
Due protoni sono equivalenti per simmetria molecolare se, in una molecola con un
qualunque elemento di simmetria, i protoni sono correlati dell'elemento di
simmetria.
H
H
C
H
C
CH3
C
CH3
H3C
H3C
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Scambio chimico
Due protoni sono equivalenti per scambio chimico sono rapidamente
interconvertibili, ossia che possano facilmente passare luno al posto dellaltro.
Ha
Hb
Ha
Hb
Hb
Ha
Ha
Ha
Hb
Ha
Hb
Hb
Ha
Hb
Ha
Ha
Hb
Ha
Hb
Hb
Hb
Ha
Ha
Hb
Hb
Hc
Hb Hc
Hb
Ha Hb
Hc Ha
Cl
Cl
Cl
HH
Br
Cl
Cl
Br
Cl
Br
Cl
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HH
OH
Me
Me
H OH
HH
HO
HH
OH
HH
HH
C2
H Br
Ph
H Br
H Br
Ph
HH
Br H
Ph
Ph
H H
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HC
HE
HD
JAB = JA'B
JAC = JA'C
JAD = JA'D
HA
HA'
JAE = JA'E
Cl
J3,4 = J5,6 = 8 Hz
J3,5 = J4,6 = 2 Hz
2
5
HH
CH2OH
Me
HH
ppm
3.0
COOH
HH
2.5
2.0
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Il FID
Per se abbiamo due nuclei che emettono a frequenze diverse, le due onde
interferiscono:
La trasformata di Fourier
Le informazioni del normale
spettro NMR sono tutte presenti,
nel FID, ma in maniera non
facilmente comprensibile.
Per fortuna esiste una operazione matematica (detta trasformata di Fourier) che
permette di trasformare il FID (che il grafico di una intensit in funzione del
tempo) nel normale spettro NMR (che il grafico di una intensit in funzione della
frequenza).
FT
t
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L'impulso
Come pu un impulso di radiofrequenza, che a una certa ben precisa frequenza,
eccitare nuclei che risuonano a frequenze differenti?
In realt la frequenza di un'onda perfettamente definita solo se il treno d'onde ha
lunghezza infinita.
Se invece il treno d'onde dura solo un tempo t, la frequenza non pi perfettamente
definita, e si ha:
t 1
dove l'indeterminazione della frequenza e t la durata del treno d'onde.
Quanto pi breve l'impulso, tanto pi indefinita la frequenza.
Per impulsi di circa 10s (cio 10-5 s), l'impulso efficace per un range di circa
10.000 Hz (20 ppm a 500 MHz), e pu quindi eccitare tutti i nuclei.
Naturalmente, per essere efficace, un impulso cos breve deve anche essere molto
intenso.
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Vantaggi dell'FT-NMR
Tutte le frequenze sono registrate contemporaneamente, invece che sequenzialmente
come nellesperimento ad onda continua, e lintero esperimento dura 12 secondi (il
tempo che la radiofrequenza impiega ad andare a zero) invece che qualche minuto
L'esperimento pu essere ripetuto molte volte in poco tempo, e questo migliora
drasticamente il rapporto S/R (lucido successivo).
Mentre l'NMR ad onda continua una spettroscopia di assorbimento, l'FT-NMR
una spettroscopia di emissione (i nuclei emettono radiofrequenza dopo l'eccitazione)
Poich il momento dell'eccitazione dei nuclei separato da quello dell'aquisizione
dati (emissione della radiofrequenza) possibile eccitare gli spin nucleari in maniera
pi sofisticata. Diventano possibili:
Esperimenti multiimpulso (noi studieremo il DEPT)
Spettroscopia NMR bidimensionale
Tutta la spettroscopia NMR moderna in trasformata di Fourier
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1+2+3+4
N=4
Il disaccoppiamento di spin
Se un protone irradiato con continuit alla
sua frequenza di risonanza, la radiazione
elettromagnetica causa un continua variazione
del suo stato di spin a e viceversa (si
tratta di una serie continua di assorbimenti ed
emissioni stimolate).
Consideriamo ora un sistema AX, e supponiamo di registrare uno spettro (ad onda
continua o in trasformata di Fourier) mentre in corso una continua irradiazione del
nucleo A.
B0
HA
HA nello stato
HX
HA
HA nello stato
Senza irradiazione
HX
Lirradiazione fa passare HA
da a e viceversa
Il disaccoppiamento di spin
In definitiva, se si irradia con continuit sul nucleo A, il nucleo X non risente pi
dellaccoppiamento con il nucleo A, e risuona come singoletto, cio come se il
nucleo A non esistesse (ma eventuali accoppiamenti con altri nuclei continuano ad
esistere!).
Senza irradiazione
Con irradiazione
Nello stesso tempo, il segnale del nucleo A non pi presente poich la continua
irradiazione fa s che le popolazioni degli stati e diventino identiche.
Le informazioni che ci vengono da esperimenti di disaccoppiamento di spin sono
oggi ottenibili pi facilmente dall'esperimento NMR bidimensionale COSY.
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=
Spettro senza irradiazione
NOE!
Spettro differenza
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OH
5
2
HO
un effetto NOE tra i protoni in 2 e in 4 indica vicinanza spaziale tra i due protoni, e
questo in accordo solo con il diastereoisomero cis.
O
H
OH
OH
H
H
4
HO
cis
H
4
HO
trans
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NOE e disaccoppiamento
Una irradiazione su un protone in grado di provocare sia NOE che
disaccoppiamento di spin, ed i due effetti avvengono contemporaneamente in un
esperimento ad onda continua.
Questo un problema, perch il disaccoppiamento, facendo variare le molteplicit,
rende difficile l'uso dell'esperimento differenza.
In un esperimento a trasformata di Fourier, tuttavia, i due fenomeni possono essere
tenuti ben distinti.
Nel NOE la variazione dellintensit del segnale alla variazione della differenza
tra le popolazioni degli stati e : l'intensit del segnale dipende dalla differenza
di popolazione al momento dell'impulso, per cui importante avere irradiazione
prima dellimpulso, non dopo.
Nel disaccoppiamento di spin l'irradiazione fa variare la frequenza a cui il nucleo
emette, e quindi l'irradiazione deve avvenire durante l'emissione, cio dopo
limpulso.
Quindi:
Irradiazione prima dell'impulso
NOE
Irradiazione dopo l'impulso
disaccoppiamento
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Rilassamento
Il rilassamento il ritorno all'equilibrio di un sistema che stato perturbato.
In generale il rilassamento un processo esponenziale, e pu essere definita una
costante di tempo T (il cosiddetto tempo di rilassamento) che ci dice quanto
velocemente il sistema rilassa.
Per quanto riguarda l'NMR, il tempo di rilassamento T2 ci dice quanto velocemente
il FID decade, e il tempo di rilassamento T1 quanto velocemente il sistema torna
alla distribuzione di equilibrio di Boltzmann (i due processi sono diversi, ma in
molecole piccole vanno pi o meno alla stessa velocit).
Per esempio:
t
Rilassamento veloce
(T2 piccolo)
Rilassamento lento
(T2 grande)
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Rilassamento
Nel FID di destra della pagina precedente, il segnale decade pi velocemente, e la
frequenza pi indefinita: dopo la trasformata di Fourier, i segnali saranno pi
larghi e meno risolti.
Quindi:
Un tempo di rilassamento piccolo (rilassamento veloce) riduce la risoluzione.
Per dobbiamo dire che prima di poter ripetere un esperimento NMR, dobbiamo
aspettare che si ristabilisca la distribuzione di popolazioni di Boltzmann.
Se il tempo di rilassamento lento, dobbiamo aspettare molto tempo, e possiamo
ripetere l'esperimento meno volte per unit di tempo: il rapporto segnale/rumore
scende.
Quindi:
Un tempo di rilassamento grande (rilassamento lento) riduce la sensibilit.
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L'intervallo pi ampio di chemical shift e il fatto che i segnali sono tutti singoletti
fa s che:
In uno spettro 13C molto raro che due segnali siano sovrapposti (a meno
che non siano di carboni equivalenti!)
Il numero di atomi di carbonio in una molecola almeno pari al numero di
segnali nello spettro 13C (pu essere maggiore se ci sono carboni equivalenti)
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5-25
5-55
55-85
90-110
40-70
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150-160
Aldeidi:
Chetoni:
Chetoni coniugati:
Esteri, ammidi, ed altri derivati di acidi carbossilici:
195-200
oltre 200
195-200
165-170
Carboni sp:
Alchini:
Nitrili:
70-90
110-120
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Esperimenti DEPT
Il disaccoppiamento a larga banda molto utile, ma elimina una importante
informazione: il numero dei protoni legati ad ogni carbonio.
In sua assenza, infatti, e considerando solo le costanti grandi 1JCH, i CH3 sarebbero
quartetti, i CH2 sarebbero tripletti, i CH sarebbero doppietti, ed i C non protonati
singoletti.
Esiste un esperimento multiimpulso, detto DEPT, che permette di recuperare
queste informazioni.
In questi esperimenti i nuclei 13C sono eccitati da una serie di impulsi sia a
frequenza 13C che 1H, ed il risultato che i CH3, i CH2, i CH ed i C non protonati
sono eccitati in maniera diversa luno dallaltro.
In particolare esistono due versioni di questo esperimento, che differiscono per la
durata di uno degli impulsi e sono dette:
DEPT90:
nello spettro appaiono esclusivamente i CH
DEPT135:
Nello spettro appaiono i CH3, ed i CH normalmente, mentre i CH2 compaiono
dalla parte opposta dello spettro (come se fossero segnali negativi; si dice che
hanno fase opposta)
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Esperimenti DEPT
Dalla combinazione dei dati forniti da spettro 13C disaccoppiato, DEPT90 e
DEPT135 possibile determinare con sicurezza se un carbonio un CH3, un CH2,
un CH o un C non protonato.
Inoltre lesperimento DEPT addirittura pi sensibile del normale spettro 13C
disaccoppiato.
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