DOSE MDC:
Si seguono i protocolli imposti per ogni MDC in base al peso della persona. In caso di pz che pesano meno
di 50kg si fa 1ml per 1kg
FLUSSO si stabilisce in base a:
MDC nell’iniettore
Protocol li
Iniezione Test
Fisiologica nell’
iniettore
Le fasi e i tempi dell’iniettore possono essere pre impostati e modificati a discrezione del TSRM, a seconda
dell’esame e del pz in esame. È possibile eseguire un’iniezione mista di MDC e fisiologica, aumentare o
diminuire la velocità del flusso a seconda della resistenza venosa del pz e aggiungere o eliminare fasi di
iniezione sia di MDC che di fisiologica.
Per ogni pz si effettua uno spurgo per evitare che vi sia aria all’interno della siringa. Si effettua con 2-3cc di
MDC e poi fisiologica per pulire il tubicino. L’iniettore è costituito da varie componenti:
PROTOCOLLI:
PROTOCOLLO CORO:
1. Calcium scooring: solo sul cuore centrando anche le coronarie (livello polmonarie)
2. Locator: subito sotto l’arco aortico in Aorta ascendente
3. Bolus traker: soglia a 300 HU e 285 al sc
4. Coro IMR: per fare la coro ci centriamo sulla precedente acquisizione del calcium scooring
Coronarografie: oltre a peso e altezza si controlla la frequenza cardiaca del pz perché serve un ritmo cardiaco
abbastanza basso per evitare artefatti da movimenti, circa 55 bpm e max. 60 bpm. Se il battito non è presente
si somministrano dei farmaci brachicardici e in pz tachicardici si effettua terapia preventiva di circa 3 gg per
evitare ritmi cardiaci troppo alti. Se il ritmo cardiaco è troppo alto si prova a fare una fiala di metoprololo
tartrato (seloken) con l’approvazione medica, un farmaco brachicardico ma se non funziona e il ritmo resta
alto es. 80 bpm non si esegue l’esame e si scrive tra le note che non è stato possibile eseguire l’esame perché
il pz è tachicardico. È importante assicurarsi che la soglia del bolus sia più alta così da avere un massimo
contrasto quando inizia la scansione e che il circolo di Dx si sia svuotato rispetto al circolo di Sx
Posizione pz: non si centra sul cavo ascellare
perché il cuore è un organo posto anteriormente
Vi sono 2 possibili protocolli da seguire a seconda
del pz:
Protocollo volumetrico: che ci permette di
ricostruire in qualunque ciclo della fase cardiaca
(0-100% del ciclo cardiaco RR)
Protocollo stephens & shut: assiale vera cioè non è
una volumetrica, possiamo ricostruire solo sulla
fase acquisita (70,75,81%), meno dose ma se
l’esame va male perché il pz è aritmico oppure non collaborante o tachicardico, non si può far nulla se si
becca un’extrasistole. È necessario perciò fare la prova del respiro e assicurarsi di avere un ritmo costante,
senza sbalzi. Inoltre dato che si tratta di un assiale si cerca di eseguirla in 2 cicli
DEFINIZIONi:
Addome superiore: basi polmonari (sopra i diagrammi) - creste iliache
Addome inferiore: creste iliache - sinfisi pubica
Gating cardiaco: pz collegato con ECG per monitorare
FASI:
Tardiva sul fegato 4 minuti che si effettua a seconda de l quesito diagnostico e se durante l’esame
dopo la venosa non vi è stato un corretto wash out
Tardiva urografica o Fase urografica a 10-12 minuti. Si può anticipare a 8 se il pz è giovane. Si può
usare nell’iniezione test un’aggiunta di fisiologica così induci il rene a indurre l’escrezione di urina
Venosa in embolia a 2 minuti
Encefalo con MDC a 5 minuti
In caso di patrimonio venoso scarso si abbassa il flusso di iniezione ma di conseguenza abbiamo un contrasto
minore e perciò una ho fase arteriosa con meno enanchmant
Nello studio del collo si predilige l’impostazione di un tempo specifico per far partire la scansione in seguito
alla somministrazione di MDC perché è necessaria una fase mista, non arteriosa e non venosa, in quanto il
collo presenta dei piccoli vasi.
Filtro IMR di ricostruzione, caratteristico della Philips, permette di ridurre la dose acquisiscono i dati dallo
scanogramma e con i dati acquisiti
CENTRATURE:
Torace: sulla giugulare, sotto il mento, a livello del cavo ascellare
Massiccio facciale e Cranio: dal giugulo in su o dal cranio fino al giugulo
Addome: dalla linea mammaria a scendere, a livello del cavo ascellare