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Poich allo stato solido gli anelli piranosidici degli zuccheri (oligomeri e polimeri) si
possono considerare essenzialmente rigidi, l'allargamento di banda risulta essere
principalmente dovuto alla distribuzione degli angoli torsionali dei legami glicosidici.
E' da notare che questa informazione non accessibile da misure in soluzione (NMR
o altre spettroscopie) a causa della elevata mobilit molecolare che consente di
ottenere solo informazioni sulle medie (media termodinamica). Al contrario lo stato
vetroso, essendo strutturalmente rigido, conserva quasi tutte le distribuzioni strutturali
presenti originariamente nello stato liquido. E' quindi lo stato ideale nel quale
possibile studiare i gradi di libert conformazionali accessibili alle molecole.
Dalle traiettorie sono stati infine calcolati i tempi di rilassamento 'spin lattice' T1
ottenibili direttamente anche da misure sperimentali NMR in soluzione che danno
informazione sui moti dinamici locali caratteristici degli oligomeri considerati. Nella
sezione 3.5 sono quindi descritte la teoria sulla quale si basa il calcolo dei T1 e le
metodologie sperimentali per le misure dei T1 (per l'oligomero -glc-(1->4)--glc--
(1->6)--glc) e per le misure CP-MAS 13C NMR.
_____________________________
non definita a priori. Ci sono in letteratura solo pochi tentativi per trattare sistemi polisaccaridici pi
complessi, in cui residui non primi-vicini sono inclusi nel calcolo con un potenziale medio. Il motivo
essenziale di tale "trascuratezza" (se cos si pu definire) sta soprattutto nella scelta dell'obiettivo finale
del calcolo, dal momento che nella descrizione dello stato conformazionale di un polimero ad alto peso
molecolare ci sono altre approssimazioni ed ipotesi che vanificherebbero l'accuratezza del calcolo
eseguito per il disaccaride. Su tale filosofia si basato lo sviluppo di campi di forza semiempirici che
hanno in maniera soddisfacente descritto le propriet statistiche medie dei polisaccaridi (a cui anche
questa tesi si ispirata) senza pretendere di fornire una accurata informazione dei dettagli molecolari.
3.Metodologie computazionali e sperimentali 26
Dal calcolo dell'energia per ognuna delle coppie di angoli ,, si costruisce in questo
modo quella che viene comunemente detta "mappa rigida" (cio mappa
conformazionale del residuo rigido).
Questo tipo di mappe conformazionali hanno il vantaggio di essere veloci e facili da
calcolare, e nonostante il fatto di essere frutto di calcoli semi-empirici approssimati
hanno permesso di determinare le dimensioni medie di catene polisaccaridiche in
accordo con i risultati sperimentali.
Spesso le mappe conformazionali rigide calcolate con differenti campi di forza sono
qualitativamente simili tra loro. La ragione di questo si spiega per il fatto che il valore
dell'energia dovuto principalmente alle interazioni di non legame tra gli atomi dei
due anelli che vengono a distanza di contatto per alcuni valori degli angoli e . La
similarit delle varie mappe rigide stata sempre ritenuta importante poich
evidenzia che, negli aspetti essenziali, il modello fornisce risultati riproducibili.
D'altra parte l'osservazione dettagliata del profilo energetico di mappe calcolate in
modo meno approssimato, evidenzia differenze anche notevoli tra le funzioni di
potenziale e le diverse parametrizzazioni.
Come gi stato detto una delle assunzioni basilari nel calcolo della mappa
conformazionale di un residuo rigido quella di considerare l'energia
conformazionale dipendente soltanto dagli angoli torsionali del legame glicosidico
mentre tutti gli altri gradi di libert sono "mediati" nella struttura di partenza. In realt
alcuni di questi parametri possono avere effetto rilevante sui valori dell'energia se, ad
esempio, si utilizzano come parametri di partenza le coordinate di una struttura
cristallina. In tal caso, ogni gruppo idrossilico ha una orientazione particolare e cio
quella che produce l'interazione pi favorevole con gli atomi vicini per la
stabilizzazione della struttura cristallina. Nel calcolo della mappa conformazionale la
rotazione della struttura (rigida) intorno ai legami glicosidici, pu provocare una
sovrapposizione sfavorevole dei gruppi idrossilici; tale sovrapposizione pu essere
evitata ruotando uno o entrambi di questi gruppi in modo da convergere in un minimo
di energia. Quindi ad ogni coppia di angoli e corrispondono molti valori di una
3.Metodologie computazionali e sperimentali 27
2 2 2
E , ,....,
Z = ....... exp 2 3 n 1
d 2 d3 .....d n1 3. 1
0 0 0
kT
Nel caso in cui le torsioni intorno al singolo legame sono indipendenti, i contributi
all'energia torsionale per ogni singola rotazione sono indipendenti tra loro. L'energia
totale pu essere approssimata alla somma delle singole componenti e Z alla
produttoria delle funzioni di partizioni per il singolo legame.
n 1
E , ,...., = Ei
2 3 n 1 3. 2
i=2
n 1
Z = zi 3. 3
i=2
Ei
2
zi = exp di 3. 4
0 kT
n 1
E , ...., = E2 + Ei 1,i
2 3 n 1
3. 5
i =3
3.Metodologie computazionali e sperimentali 31
E , ,....,
Z = ....... exp 2 3 n 1
3. 6
32
n 1 kT
E ; i
z i = exp 3. 7
kT
E ;i
p ;i = zi1 exp 3. 8
kT
3.Metodologie computazionali e sperimentali 32
exp[( E E ) / kT ]
' o
u ' = '
exp[( E '' Eo ) / kT ]
3. 9
''
che rappresenta il peso statistico dello stato conformazionale ' rispetto a quello a pi
bassa energia ''. Per convenienza viene fissato lo stato a pi bassa energia '' come
stato di riferimento quindi E'' = 0 e u'' = 1. Allora la probabilit di occupazione dei
differenti stati per il legame i data rispettivamente da:
1
p '';i = 3. 10
zi
u '
p ';i = 3. 11
zi
Come esempio di applicazione si illustra il classico e semplice caso del polietilene,
assumendo che ci sia interazione soltanto tra i primi vicini (residuo tipo pentano). Gli
stati conformazionali accessibili, come noto per questo polimero, sono gli stati trans
( = 180), gauche+ ( = 60) e gauche- ( = - 60). I pesi statistici di questi stati
vengono calcolati come indicato sopra. Lo stato trans che quello a pi bassa energia
avr peso statistico 1. Gli altri due stati, ad uguale energia avranno peso statistico .
E' conveniente scrivere i pesi statistici sotto forma vettoriale e per il secondo legame
si ha:
R2 = [1 ] 3. 12
3.Metodologie computazionali e sperimentali 33
[
Ri = w.......t ;i w ....... g + ;i
w
....... g ;i
] 3. 13
in cui le sommatorie danno i contributi al peso statistico per una catena dal legame 2
a i nel caso in cui il legame i sia nella configurazione t, g+ e g- rispettivamente. Per
una catena di n legami
1
Z = Rn1 1 3. 14
1
Per calcolare le sommatorie presenti nel vettore Ri utile riportare tutti i contributi al
peso statistico, per il caso considerato, in una matrice 3x3. E' conveniente indicizzare
le righe e le colonne nello stesso modo del vettore riga R2. Le colonne riportano gli
stati del legame i e le righe quelli del legame i-1.
Allora
1
U i = 1 3. 15
1 i
R3 = R2U 3 3. 16
n
Z = U 1U 2U 3 .........U n = U i 3. 17
i =1
in cui
1
U 1 = [1 0 0] U n = 1 3. 18
1
Z ;i
p ;i = 3. 19
Z
in cui Z;i rappresenta la somma dei pesi statistici di tutte le conformazioni in cui il
legame i nello stato . Quando si considera solo l'interazione tra primi vicini la
probabilit calcolata nel seguente modo:
in cui U';i ottenuto dalla matrice U azzerando tutti gli elementi eccetto quello
indicizzato dalla riga e dalla colonna .
Il valor medio di tale probabilit su tutta la catena calcolata come:
1 n1
p = p ;i 3. 21
n 3 i =3
3.Metodologie computazionali e sperimentali 35
1 0
p = [U U 0]U n3 3. 22
(n 3)Z 1 2 U n
in cui
U U '
U ;i = 3. 23
0 U i
Viene descritta qui, in modo essenziale, la procedura che calcola le dimensioni medie
<r>o ed <r2>o con il metodo matriciale. Per una catena polimerica formata da n
legami, il vettore testa-coda dato dalla somma dei vettori associati (reali o virtuali)
agli n legami.
r
r = li 3. 24
i
3.Metodologie computazionali e sperimentali 36
in cui li il vettore definito nel sistema di riferimento in cui l'asse x diretto lungo il
legame, l'asse y si trova nel piano contenente i legami i e i-1 e z si trova nel piano
perpendicolare ad esso a completare la terna destrorsa. Per operare la sommatoria pi
facilmente conveniente riportare tutti i vettori nello stesso sistema di riferimento del
legame l1 per mezzo delle matrici di trasformazione. Scriveremo quindi il vettore
testa-coda come:
r r r r r n i 1 r
r = l1 + T1l2 + T1T2l3 + ........ + T1T2 ...Tn1ln = T j li 3. 25
i =1 j = 0
r n
r = Ai 3. 26
i =1
r
T l
Ai = 1< i < n 3. 27
0 l i
e
r
ln
A1 = T1 [ r
l1 ] An = 3. 28
1
Per il calcolo della distanza quadratica testa-coda si procede in modo analogo, quindi
n r
( )( )
n r n 1 n rr n r
r 2 = r r = li li = 2 l k l j + l k 2
i =1 i =1 k =1 j = k +1 k =1
3. 29
rT
n 1 n r n r2
r = 2 lk Tk Tk +1 ......T j 1l j + lk
2
3. 30
k =1 j = k +1 k =1
3.Metodologie computazionali e sperimentali 37
r 2 = G1G2G3 ......Gn1Gn 3. 31
in cui
rT
1 2l T l2
r
Gi = 0 T l 1< i < n 3. 32
0 0 1
i
e
ln
2
[ r
G1 = 1 2l1 T T l1
2
]
Gn = ln
r
3. 33
1
Come facile comprendere, il vettore testa-coda per una catena polimerica dipende
dagli angoli torsionali intorno ai legami che la compongono.
r r r r r
r = l1 + T1 l2 + T1T2 l3 + ....... + T1T2 .......Tn1 ln 3. 34
r 1
r = (A( 1A2.An) 3. 35
Z
In cui le matrici Ai sono calcolate combinando gli elementi delle matrici Ai sono con
gli elementi delle matrici Ui. Come esempio vengono riportate le matrici per il
polietilene.
3.Metodologie computazionali e sperimentali 38
At Ag + Ag
Ai = At Ag + Ag
1< i < n 3. 36
At Ag Ag
+
i
An
A1 = [ A1 0 0] An = An 3. 37
An
r 1 (
r 2 = (G 1G2.Gn)
3. 38
Z
in cui le matrici Gi sono state ottenute in modo analogo alle matrici Ai. Dal valore
della distanza testa-coda quadratica media si calcola il rapporto caratteristico
dipendente dal grado di polimerizzazione
1
Cn = ((GG11G
G22.G n)n )
.......G 3. 39
nl Z
2
C = 2Cn Cn1 3. 40
3.Metodologie computazionali e sperimentali 39
exp[ Ei / kT ]
pi = 3. 41
exp[ Ek / kT ]
M
k =1
nell'intervallo [0,1]. Ci sono anche altri generatori di numeri random legati alla
fluttuazione stocastica di qualche fenomeno fisico. L'algoritmo matematico si basa su
formule iterative del tipo:
xi = ( N1 xi 1 + N 2 ) mod[( N1 xi 1 + N 2 ), N ] 3. 42
3.Metodologie computazionali e sperimentali 40
( N x + N2 )
mod[( N1 xi1 + N2 ), N ] = ( N1 xi1 + N2 ) N int 1 i1 3. 44
N
0 N1 , N 2 < N 3. 45
dove N1, N2 ed N sono numeri interi ed int[...] la parte intera del rapporto espresso
in parentesi. A partire da numeri interi qualsiasi x0, N1, N2 ed N si genera il numero
necessario di numeri random. Ad esempio per x0=4, N1=5, N2=3 ed N=8 si ottiene la
seguente serie di numeri:
{4, 7, 6, 1, 0, 3, 2, 5, 4, 7, 6, 1,..........}
1 n
m1 = xi = 0.500
n i =1
1 n
m2 = xi2 = 0.333 3. 46
n i =1
1 n
m3 = xi3 = 0.250
n i =1
3.Metodologie computazionali e sperimentali 41
Ci sono molti altri tests di uniformit, tra i quali ricordiamo quello che analizza le
frequenze dei numeri in intervalli regolari x dellintervallo [0,1]. Dividendo, per
esempio, [0,1] in 10 intervalli pi piccoli, si va a contare i numeri random che
cascano in ciascuno di questi e si valutano le frequenze, fi , numero di xi per ogni
intervallo:
j ( j + 1)
fi di xi : xi con j = 0, 1, 2,....9
10 10
e questa frequenza deve essere costante su tutti gli intervalli per n sufficientemente
grande (the Strong Law of Large Numbers).
H 3C Cl
H
4.9 0.7
4.2 0.6
3.5 0.5
2.8 0.4
probabilit
Energia
2.1 0.3
1.4 0.2
0.7 0.1
0.0 0.0
0 60 120 180 240 300 360
angolo di rotazione
3.Metodologie computazionali e sperimentali 42
E2 E0 E1
CH3 CH3 CH3
H3C Cl Cl CH3
OH OH OH
CH3 Cl
E0, E1 ed E2 sono le energie dei tre conformeri trans (minimi di energia assoluto e
relativi) e assumiamo a titolo di esempio che queste siano uguali rispettivamente a 0,
0.5 e 1.5 Kcalmole-1 e che siano gli unici tre stati accessibili e rappresentativi della
configurazione della molecola (modello degli Stati Isomerici Rotazionali, RIS).
Calcolando le probabilit relative associate a questi stati (a 25C) si ottiene
P0 = 0.68
P1 = 0.25
P2 = 0.07 .
Queste probabilit normalizzate vengono utilizzate per costruire un campione Monte
Carlo di N conformazioni che diano, attraverso lanalisi statistica, le propriet
configurazionali del sistema. Per un dato numero di molecole, N, volume V e
temperatura T, se si generano N numeri random xi, distribuiti uniformemente
nellintervallo [0, 1], gli stati conformazionali Ei vengono estratti a sorte nel senso
che:
- la molecola adotterr la conformazione E0 se 0 x i P0 ;
- la molecola adotterr la conformazione E1 se P0 xi P0+ P1;
- la molecola adotterr la conformazione E2 se P0+ P1 xi P0+ P1 +
P2 =1
3.Metodologie computazionali e sperimentali 43
E chiaro che i numeri random cadranno con maggiore frequenza in quella parte del
segmento [0, 1] pi ampia.
xi
0 0.5 1
P1 P2 P3
In relazione alle probabilit degli stati isomerici, pertanto, sulle medie peseranno di
pi quelle conformazioni ad energia pi bassa.
Quando si simula lo stato disordinato di un polimero di grado di polimerizzazione n,
in soluzione o nel fuso, si devono generare n numeri random per catena; se il
campione di macromolecole formato da m catene, il campione di numeri random
conster di N=mn numeri. Si costruisce la sequenza di legami (reali o virtuali) in
catena confrontando le successioni di numeri random con le probabilit dei vari stati
isomerici che la unit rappresentativa del polimero pu assumere.
Se, ad esempio, si volesse studiare la topologia di catene di poli(3-cloro-2-idrossi-
etilene):
OH OH
Cl Cl Cl
lunit rappresentativa del polimero (in parentesi) potrebbe essere con buonissima
approssimazione proprio la molecola di 3-cloro-2-butanolo vista sopra, cosicch la
descrizione della conformazione del polimero potrebbe essere fatta
nellapprossimazione dellindipendenza degli stati.
La procedura del Monte Carlo dovrebbe produrre, teoricamente, un insieme di catene
infinito, in pratica viene generato un numero molto grande ma finito di catene
sufficientemente rappresentativo del sistema in esame.
Per ogni catena generata si calcolano le caratteristiche macromolecolari quali le
distanze testa coda, i rapporti caratteristici (Cn= r2/n<l>2), le lunghezze di persistenza
3.Metodologie computazionali e sperimentali 44
1 N
p = pi 3. 44
N i =1
(rl1) e le funzioni di correlazioni (l1ln/l1ln). Risulta chiaro, a questo punto, che noti i
valori di queste propriet per ogni singola catena generata, possibile calcolare le
funzioni di distribuzioni delle propriet stesse sull'intero campione. I valori medi
vengono calcolati come medie aritmetiche sul numero di catene in cui p la propriet
calcolata ed N il numero di catene
1
Cn = Cn =<r2> / n l2 3. 45
nl Z
2
3.Metodologie computazionali e sperimentali 45
Figura 3.1 Modello convenzionale: due residui glicosidici, due legami virtuali, due angoli di torsione
Modello 1 (nero): come sopra, ma vengono definiti tre legami per ogni residuo.
Modello 2 (rosso): tre legami per ogni residuo, ma anche tre angoli di torsione
Modello 3 (blu): tre legami per ogni residuo, ma anche tre angoli di torsione
Calcoli di dinamica molecolare sono diventati di routine per proteine ed acidi nucleici
e negli ultimi tempi sono diventati sempre pi comuni per i carboidrati [12,13,14,15].
Le simulazioni di dinamica hanno il vantaggio di permettere lo studio delle
evoluzioni nel tempo del sistema, incluse le fluttuazioni e le diffusioni ed il calcolo
delle velocit. E' diventato abbastanza comune per le simulazioni di dinamica
molecolare essere applicate in congiunzione con studi NMR per aiutare a
razionalizzare i risultati sperimentali [16,17,18,19].
Un importante aspetto delle nuove funzioni di potenziale che rappresentano
l'energia molecolare in funzione delle coordinate atomiche, da cui si possono
calcolare le derivate. La forza atomica agente su ogni atomo pu essere calcolata
come:
Fi = i V (q ) 3. 46
3.Metodologie computazionali e sperimentali 47
Fi = mi ai 3. 47
seguite da ogni atomo nel tempo partendo da una particolare geometria e da una
velocit iniziale. Implicito in questo approccio l'assunzione che i moti atomici
possano essere trattati per mezzo di leggi classiche che governano il moto di corpi
macroscopici. In principio questi moti sono governati dalla equazione di Schrdinger
dipendente dal tempo. In pratica gli effetti dinamici quantistici sono importanti per
particelle molto piccole, come gli elettroni, i protoni e gli atomi di idrogeno ed elio.
Cos molto del comportamento quantistico di sistemi biologici tipici contenuto nella
funzione di energia empirica che implicitamente invocano l'approssimazione di Born
Oppenheimer secondo la quale il moto degli elettroni sono cos veloci rispetto a
quelli dei nuclei che essi vengono trattati come separabili. Con questa
approssimazione l'unico comportamento quantistico significativo in una tipica
molecola biologica verrebbe esibito dagli atomi di idrogeno, i cui moti devono cos
essere considerati come approssimati in queste simulazioni.
In base a quanto appena detto l'equazione del moto degli atomi pi essere scritta nella
forma seguente:
d 2 ri (t ) Fi
= 3. 48
dt 2 mi
Mentre non ci sono soluzioni analitiche delle equazioni del moto, per sistemi classici
di tre o pi particelle, esistono vari schemi di integrazioni numeriche che possono
propagare queste equazioni del moto nel tempo, ad ogni grado di accuratezza
richiesto, spesso discretizzando il tempo in piccoli steps di solito dell'ordine di 1fs
(10-15s).
Uno degli algoritmi pi utilizzato, ed anche quello utilizzato per il calcoli MD
descritti in questa tesi, l'algoritmo Verlet [20]. Questo algoritmo sfrutta le posizioni
e le accelerazioni al tempo t, e le posizioni dallo step precedente, r(t - t), per
3.Metodologie computazionali e sperimentali 48
Sono state sviluppate una serie di variazioni a questo algoritmo per aumentare
l'accuratezza delle soluzioni dell'equazione del moto, qui per non ne verr data una
descrizione perch lo scopo di illustrare le metodologie utilizzate in questa tesi non lo
richiede. Ci che lega le propriet fisiche del sistema studiato alle traiettorie e alle
velocit degli atomi di cui costituito, campionate in un intervallo di tempo
sufficientemente lungo, si basa sul teorema ergodico. L'ipotesi ergodica garantisce
che dato un periodo di tempo abbastanza lungo, un sistema arriver arbitrariamente in
ogni punto dello spazio delle fasi, ed il tempo speso in ogni regione particolare dello
spazio delle fasi sar governata dalla distribuzione di Boltzman. Tutte le propriet
fisiche osservabili possono cos essere calcolate prendendo il tempo medio
3.Metodologie computazionali e sperimentali 49
1 3
mi vi2 = Nk BT 3. 52
2 2
inizia la simulazione vera e propria. Durante il corso delle simulazioni di dinamica gli
atomi si muovono e quindi la lista delle interazioni di non legame deve essere
rigenerata e la frequenza con cui viene fatto dipende dalla natura del sistema. Le
simulazioni di dinamica molecolare generano traiettorie che consistono di set di
fotogrammi di coordinate e velocit che rappresentano le traiettorie degli atomi nel
tempo. Dai dati delle traiettorie si possono calcolare le strutture medie molecolari ed
analizzare le fluttuazioni dei parametri geometrici, delle propriet termodinamiche e
di processi dipendenti dal tempo.
Dalle traiettorie cos ottenute possono essere estratte le propriet dell'intero sistema o
di alcune delle sue componenti. In particolare vengono generate le variazioni nel
tempo di posizioni atomiche o di segmenti atomici e tali variazioni possono essere
integrate per ottenere le funzioni di correlazione. Dalle funzioni di correlazione
possono calcolare delle quantit ottenibili anche sperimentalmente, ad esempio i
tempi di rilassamento NMR sono una delle propriet maggiormente calcolate da
simulazioni MD.
3.5 Teoria diffusiva per il calcolo dei tempi di rilassamento 'spin lattice' T1.
l
= Ll 3. 53
t
L = [ i Di , j j ( iU / k BT ) Di , j j ]
Na
3. 54
i , j =1
M
i = Cm ,i m 3. 55
m =1
f (t ) f (0) = f i i f exp( i t ) 3. 56
i
FC = SC 3. 57
S ij = i j 3. 58
ed F la matrice delle forze di equilibrio
Fij = i L j = ( mi ) Dmn ( ni )
Na
3. 59
m , n =1
3.Metodologie computazionali e sperimentali 53
Di = kBT/i
CTSC = 1 3. 61
3.Metodologie computazionali e sperimentali 54
J (0)
R(C z ) 0 d 3d + c 0 6d J ( I S )
6d + 2c d 3d + c
R(C xy ) = 3d 3d J ( S )
3. 62
R(H C ) 3 2 2
z 0 d 0 0 6d J ( I )
J ( + )
I S
dove
1
c= ( S )2 3. 63
15
e
2
1 h 1
d = S I 2
3. 64
20 4 0 c rSI
6
1/r6 nell'equazione viene estratta dalle traiettorie MD. Le tre velocit di rilassamento
magnetico nucleare riportate nell'equazione (3.65) tratta di tre differenti componenti
di magnetizzazione. I dati NMR che saranno confrontati con i calcoli sono R(Cz)
ottenibili per quasi tutti gli atomi di C in una molecola di zucchero.
In fine
TCF (t ) = [DM( 2,)0* ((t ))][DM( 2,)0 ((0 ))] = P2 (cos( (t )))
2
3. 66
M = 2
in cui DM,0(2) sono i tensori sferici irriducibili [32], l'orientazione di un dato vettore
C-H, P2 il polinomio di Legendre di ordine 2 e l'angolo che il vettore C-H copre
nel tempo t.
Data l'equazione che correla i parametri R(Cz) ottenuti sperimentalmente alla
funzione di correlazione di rango 2, che descrive il rilassamento dei vettori C-H
possiamo introdurre la descrizione molecolare di questi rilassamenti.
Poich f dellequazione(3.59) la funzione sferica irriducibile di rango 2 di un
vettore molecolare, la proiezione f m sugli elementi della base m sono non nulli
se e solo se m una funzione di rango 2. Come conseguenza gli elementi delle
matrici S ed F sono le medie dei prodotti di tensori sferici irriducibili di rango 2. Le
valutazioni di questi elementi sono fatte semplicemente calcolando le componenti
scalari (invarianti rotazionali) contenute nei prodotti delle funzioni di secondo rango
negli elementi delle matrici [29].
Insomma dalle traiettorie MD si calcolano le invarianti rotazionali degli elementi
delle matrici S ed F (eq 3.61 e 3.62) e delle proiezioni f m, si risolve l'equazione
matriciale 4 e dalle equazioni 2 e 3 si calcolano le funzioni di autocorrelazione del
3.Metodologie computazionali e sperimentali 56
tempo, una per ogni legame C-H monitorato. Le funzioni di autocorrelazione di rango
2 cos calcolate possono essere sottoposte alla trasformata di Fourier per calcolare le
densit spettrali ( Eq 3.68 ). Per trovare i set di base da utilizzare nel calcolo accurato
delle funzioni di correlazione dei tensori nel tempo [29]. Il primo passo consiste nel
risolvere l'equazione diffusiva con una base che lineare nei legami per dare le
dinamiche del primo ordine per una funzione vettoriale.
{li,x} i = 1, ....., Nb
Nb
mi , x = C j ,i l j , x
j =1
3.6 Metodologie
Sono state fatte delle misure sperimentali di NMR su oligomeri e polimeri del
pullulano, destrano e amilosio. Sono stati inoltre misurati i tempi di rilassamento 'spin
lattice' su un trimero del pullulano -glc-(1->4)--glc--(1->6)--glc sintetizzato da
un altro gruppo di ricerca per sintesi enzimatica [33].
13
Gli spettri NMR C con disaccopiamento protonico sono stati registrati a
temperatura ambiente con uno spettrometro Varian AS 500 (11.7T) che opera a 126.6
MHz. La concentrazione del campione era di 20 mg/mL in deuterio posta in un tubo
di vetro di 5mm di diametro. Lo spettro stato registrato con una risoluzione digitale
di 1.0Hz con tempi di acquisizione di 0.8 s.
13
Gli esperimenti NMR C su stato solido, sono stati fatti a 75.5 MHz con uno
spettrometro Bruker Avance 3000 che opera ad un campo statico di 7.04 T ed
equipaggiato con doppie sonde MAS entrambe di 4mm. La testa MAS della sonda
Bruker stata usata con un rotore di ZrO2 ruotante alla velocit standard di 12.5 kHz.
La frequenza degli impulsi a 90 per il protone e di 2.9 s (86kHz).Gli esperimenti
Single Pulse Excitation(SPE), sono stati eseguiti con un 'recycle delay' di 10 s ed un
tempo di contatto di 2.5 ms. Gli spettri Phase-Modulated Lee-Goldburg (PLMG) a
correlazione eteronuclearim (1H-13C) (HETCOR) sono stati fatti con un periodo LG
di 18.9 s.
E' stato utilizzato un campione commerciale di maltosio (4-O-a- D-Glucopiranosil -
D glucose) monoidrato prodotto dalla SIGMA su cui stato registrato lo spettro
NMR il composto stato successivamente vetrificato per riscaldamento e
raffreddamento veloce. Su questo campione stato registrato un secondo spettro. Per
gli spettri sui polimeri sono stati utilizzati, per il destrano un campione commerciale
Fluka avente peso molecolare Mw = 222000, per il pullulano un campione
commerciale della SIGMA e per l'amilosio un campione comerciale di Dextrin della
SIGMA.
3.Metodologie computazionali e sperimentali 58
I calcoli effettuati in questo lavoro sono stati eseguiti per mezzo di differenti codici.
La scelta dei quali stata determinata sia dal tipo di calcolo che si andava ad eseguire
che dalla effettiva disponibilit dei codici.
Le mappe conformazionali rigide dei dimeri sono state calcolate con CHARMm, e
con SACCARLAT.f. La dinamica molecolare di oligomeri del pullulano stata
calcolata con CHARMm. La statistica conformazionale stata calcolata per mezzo
dei codici ENERGY.f e V2_RIS.f che si basano sulle due metodologie
rispettivamente Monte Carlo e matriciale. Mentre il metodo matriciale si basa
principalmente sull'approccio rigoroso delle matrici di Flory [5] e fornisce le
soluzioni analitiche che descrivono le caratteristiche delle catene, il metodo Monte
Carlo risulta essere meno efficiente e pi laborioso dal punto di vista dell'ammontare
di calcolo del precedente ma oggi molto utilizzato perch permette di avere
informazioni altrimenti non accessibili come la rappresentazione visiva delle catene
polimeriche (snapshots). Il campione di catene Monte Carlo riflette essenzialmente le
diverse conformazioni assunte da una singola catena in un grande intervallo di tempo
o, in modo del tutto equivalente, tutta la serie di conformazioni che un elevato
numero di catene polimeriche chimicamente identiche ad un dato istante di tempo. In
un certo senso, il calcolo pu essere analizzato come rappresentante le conformazioni
caratteristiche di una singola catena o per dedurre le propriet medie di un campione
di catene sufficientemente grande da rappresentare il sistema considerato
all'equilibrio.
CHARMm
CHARMm (Chemistry at HARvard Macromolecular Mechanics) un codice
commerciale che fa calcolo di meccanica e dinamica molecolare. L'unit
fondamentale considerata l'atomo visto come un punto carico, con massa uguale
alla massa dell'atomo che rappresenta, senza propriet direzionali e gradi di libert.
3.Metodologie computazionali e sperimentali 59
La funzione di potenziale empirica data dalla somma molti termini alcuni possono
avere dei parametri opzionali ed altri possono essere opzionalmente considerati o
meno. La forma la seguente:
SACCARLAT.f
SACCARLAT.f un codice scritto in FORTRAN 77, messo a punto per il calcolo
delle mappe conformazionali da diversi gruppi di ricerca [6, 34-40]
A differenza del programma CHARMm che pu effettuare calcoli a differente grado
di approssimazione questo programma opera soltanto un calcolo approssimato. Le
approssimazioni effettuate in questa parte dei calcoli sono le segueti:
Si utilizza il rigid residue model, ossia i residui glicosidici vengono considerati rigidi
e la loro conformazione fissata a quella di minima energia ( conformazione 4C1 ).
Vengono considerati rigidi anche i gruppi ossidrilici ed il gruppo CH2OH. I gruppi
ossidrilici vengono sostituiti da un atomo di ossigeno avente una distribuzione di
carica di un OH ed il CH2OH sostituito da un CH3 secondo quello che viene
definito extended atom model Per quanto riguarda il legame glicosidico le lunghezze
dei due legame vengono considerate costanti, l'angolo di legame viene considerato
come un parametro aggiustabile e per ogni coppia di angoli torsionali e viene
fissato al valore con energia potenziale minore. La funzione di potenziale
conformazionale quindi data da:
V ( , ) = V ( ) + V ( ) + [V r , jk ( , ) + V l , jk ( , ) + V c , jk ( , )]
jk
I primi due termini rappresentano i potenziali torsionali del legame C1-O1 e O1-Cn
rispettivamente, dove n il numero del carbonio dell'anello riducente a cui si lega
l'ossigeno a ponte. Questi termini sono dipendenti dall'aspetto elettronico del legame
chimico e si assume che sia indipendente dalle interazioni di van der Waals e di
Coulomb dei sostituenti di non legame su questi atomi.
Ci si pu aspettare, come nel caso dei polipeptidi, che il contributo all'energia
potenziale conformazionale dovuto alle interazioni di non legame rende trascurabile il
contributo dovuto al potenziale torsionale inerente per la rotazione del legame C-O
[41].
3.Metodologie computazionali e sperimentali 62
360 j k
B jk =
( j
/ N j ) + ( k / N k )
1/ 2 1/ 2
1
Akj =
B jk (rjk0 ) 6
2
in cui rjk0 la distanza di contatto tra coppie di atomi.
Una funzione di potenziale soddisfacente, in assenza di legami idrogeno, ottenuta
aggiustando il parametro di repulsione in modo da minimizzare il potenziale di van
der Waals , per ogni coppia di atomi o gruppi, alla distanza interatomica :
3.Metodologie computazionali e sperimentali 63
dove il valore 0.2 viene aggiunto per correggere gli effetti dell'attrazione degli altri
atomi nella molecola.
La procedura di calcolo la seguente:
Anche in questo caso, come per CHARMm bisogna scrivere due files quello di
topologia e quello di parametrizzazione. Nel file di topologia sono riportati ancora
angoli e distanze di legame rappresentati da vettori dei residui monosaccaridici
rispetto ad un sistema di riferimento arbitrariamente scelto. Nel file di
parametrizzazione sono riportati i parametri di interazione per tutti i possibili dimeri
che si ripetono nella catena polisaccaridica. Tali parametri serviranno nel calcolo
delle energie conformazionali. A partire da questi input il programma calcola i
termini energetici presenti nella funzione di potenziale al variare degli angoli
torsionali e quindi la mappa conformazionale.
ENERGY.f
Questo codice, in FORTRANN 77 , calcola la statistica conformazionale di catene
polisaccaridiche con il metodo Monte Carlo. La configurazione delle catene viene
definita completamente in termini degli angoli torsionali e del legame
glicosidico, che sono presi positivi per rotazione destrorse. Il fatto di trascurare gli
stretching ed i bending di legame giustificato dal fatto che per catene random la
uguale probabilit che vi sia distorsioni positive e negative dal valore di equilibrio
annulla la loro importanza.[42]
Dalle mappe conformazionali in cui l'energia potenziale rappresentata da coppie
discrete (,) viene calcolata la probabilit normalizzata Pi:
Pi' e V ( i , i ) / RT
Pi = =
P
i
i
'
e
i
V ( i , i ) / RT
3.Metodologie computazionali e sperimentali 64
n
V ( , ) = Vi ( , )
i =1
A questo punto, per ogni catena generata e semplificata come una sequenza di legami
virtuali viene definita un sistema di coordinate destrorso in modo che lasse xi abbia
direzione e verso delli-esimo legame virtuale. Viene definita una matrice Ti 3x3 che
trasforma il vettore definito nel sistema di coordinate i+1 al sistema di coordinate i
[41,43]. Quindi per ogni residuo possiamo definire il vettore li come una matrice
colonna rappresentante il vettore che descrive il legame virtuale i-esimo nel sistema
di riferimento i-esimo [41-43], Oi la matrice riga avente tre elementi nulli e quindi
la matrice Ai definita nel seguente modo:
T l
Ai =
O 1
l
e quindi A1 = (T l) e An +1 =
1
Il vettore la cui origine fissata nellossigeno non riducente del primo residuo con
lossigeno riducente della catena considerata viene calcolato dal seguente prodotto di
matrici:
n
r = Ai
i =1
ed la distanza testa-coda.
Dato un numero sufficiente di catene cos generate, viene calcolata la distanza testa-
coda quadratica media <r2>. Per un polimero in condizioni imperturbate <r2>o
proporzionale al grado di polimerizzazione.
A questo punto il programma calcola le propriet topologiche dipendenti dalla
lunghezza di catena, ossia il rapporto caratteristico, Cn, la lunghezza di persistenza,
Pn, e la funzione di correlazione, Fn, definiti come:
3.Metodologie computazionali e sperimentali 66
r2
Cn = 0
nl 2
l n
Pn = 1 li
l1 i=1 0
Fn = u1 un
0
Queste quantit sono direttamente confrontabili con quantit ottenute
sperimentalmente.
Cn tende ad un valore costante all'aumentare del grado di polimerizzazione. Per un
grado di polimerizzazione tendente ad infinito, le distanze testa coda hanno una
distribuzione gaussiane e Cn eguaglia il valore asintotico C, definito come:
r2 0
C = lim
n
nl 2
Il valore di C dipende dalla rigidit intrinseca dei segmanti che costituiscono la
catena polimerica, ed in particolare alla natura dei legami glicosidici e tanto maggiore
saranno gli impedimenti sterici che limitano gli stati rotazionali accessibili, tanto pi
grande risulter il valore del rapporto caratteristico. La velocit con cui viene
raggiunto l'asintoto dipende dalla rigidit intrinseca della catena. Questa relazione
assume una fondamentale importanza se si considera che qualsiasi perturbazione
conformazionale viene amplificata lungo gli n legami glicosidici tra i monomeri che
costituiscono la catena, quindi il valore di C, cos calcolato costituisce un metodo
eccellente per testare la correttezza delle approssimazioni fatte nel calcolo.
3.Metodologie computazionali e sperimentali 67
V2_RIS.f
Questo codice, in FORTRANN 77, reperibile in rete al sito
[http://gozips.uakron.edu/~mattice/V2_RIS.F.txt ] e riportato nell'appendice C del rif
[44], calcola la statistica conformazionale di catene polimeriche semplici mediante il
metodo degli stati isomerici rotazionali (RIS) a cui viene applicata la tecnica del
calcolo delle matrici generatori.
Il codice legge da un file di input le informazioni necessarie al calcolo:
Il numero di legami per unit ripetitiva, il numero di loop ossia, la lunghezza della
catena aumenta a step di un fattore 2 cio la lunghezza viene raddoppiata ad ogni
step, la lunghezza massima selezionata dal numero di steps (loop) Lmax ed il grado
di polimerizzazione viene definito come X=2**(Lmax-1), il numero di righe e
colonne della matrice U per il legame i e le coordinate del vettore i, la matrice u vera
e propria , i valori angolari degli stati isomerici rotazionali e l'angolo di legame per
ogni stato isomerico rotazionale. Il programma a questo punto calcola la matrice di
trasformazione T e la matrice G . A questo punto per ogni X calcola Z, lnZ,
Z<V**2>, <V**2>, Vav**2 (la media rms di Vi sull'intera catena) e Cx calcola
anche il Cinf e scrive in un output nununit, Xinv, lnZ, VM2, C, Cinf.
Parametrizzazione
I parametri utilizzati per il calcolo della funzione di potenziale sono riportati nella
tabella [41].
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