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PSICOLOGIA SOCIALE

RIASSUNTO

La psicologia sociale studia l’articolazione tra il mondo psichico e quello sociale e indaga i modi
attraverso i quali il pensiero, le emozioni e i comportamenti delle persone vengono influenzati dalla
presenza reale o immaginaria di altre persone.
Per ALLPORT "lo studio scientifico di come i pensieri delle persone, i sentimenti e i
comportamenti, sono influenzati dall'attualità, l'immaginazione, o la presenza implicita di altri”.
Per il prof. Piero Amerio (2007) “La psicologia sociale è la disciplina che connette l’analisi dei
processi psicologici degli individui con l’analisi delle dinamiche sociali nelle quali essi sono
coinvolti e studia i modi e le forme con cui l’esperienza, l’attività mentale e pratica ed i
comportamenti si articolano con il contesto sociale”.
Le origini della psicologia sociale storicamente vengono ricondotti a due tendenze: • Approccio
centrato sulla persona • Approccio centrato sul sociale. Nei riguardi del primo, l’utilitarista
Bentham ha trasferito il principio di piacere in principio di utilità spiegando come le azioni umane
servano a produrre piacere e ad evitare il dolore per le persone. In riferimento all’approccio centrato
sul sociale, il filosofo idealista tedesco Hegel ha considerato lo stato come l’incarnazione della
mente sociale, anticipando così il costrutto di mente di gruppo. Il positivista Auguste Comte,
fondatore della sociologia, pone le basi della psicologia sociale sostenendo che la società e le
tematiche sociali devono essere studiate in maniera scientifica. Nel 1895 Le Bon scrive La
psicologia delle folle nel quale analizza il comportamento delle masse, sostenendo che le persone
vengono dominate dalla mentalità della folla.
Nel 1897 prende l’avvio la Psicologia Sociale Sperimentale moderna, da un’osservazione di
Norman Triplett sulla prestazione degli atleti (ciclisti) a seconda della situazione sociale: aveva
notato che la prestazione era migliore in sede di gara, piuttosto che durante gli allenamenti. Triplett
fece esperimenti su bambini che avvolgevano le lenze, uno in cui i bambini erano soli e l’altro
insieme ai loro compagni e scoprì che la presenza di altre persone li induceva a eseguire il compito
più velocemente, spinti dalla competizione. In questo caso si parla di social labouring o
facilitazione sociale. Al contrario, Max Ringelmann nel 1880 aveva notato che quando una corda
veniva tirata da un gruppo di persone la forza impiegata da ciascuno era minore di quando veniva
tirata singolarmente. In questo caso si parla di social loafing o pigrizia sociale.
I diversi livelli di analisi in psicologia sociale sono:
il livello intrapsichico: studia le modalità con cui la persona analizza la realtà e costruisce
un’immagine del mondo sociale che lo circonda (cognizione sociale); • il livello infragruppo:
analizza le dinamiche interpersonali tra più persone che fanno parte di un medesimo gruppo; • il
livello intergruppo: studia le relazioni esistenti tra gruppi sociali differenti (contatto, conflitto,
cooperazione, ecc.); • il livello collettivo: prende considerazione i processi sociali legati al contesto
culturale e storico in cui le persone si trovano ad operare.

COMPORTAMENTISMO (1900-1950)
Watson (sostenitore comportamentismo) – Pavlov (condizionamento classico) – Skinner
(condizionamento operante) – Thorndike (connessionismo – condizion. operante) – Bloom e
Collins (Mastery learning – apprend per scoperta) – Bandura (apprend sociale e osservativo)
– Locke (empirista e illuministico critico).
WATSON si oppone al metodo di Wundt (introspezione) per rifarsi al comportamentismo.
Wundt nel 1879 fonda a Lipsia una scuola laboratorio. Per psicologia fisiologica W. descrive la sua
psicologia sperimentale il cui oggetto di studio è l’esperienza diretta o immediata che può essere
indagata attraverso l’introspezione iperanalitica e rigorosa. La teoria wundtiana del processo
percettivo prevede tre fasi: 1. Percezione: qui la sensazione che ha impressionato un determinato
organo di senso si presenta alla coscienza; 2. Appercezione: qui viene identificata, qualificata e
sintetizzata l’esperienza cosciente dalla mente con un atto di sintesi creativa; 3. volontà di reazione:
qui si giunge all’azione in ragione dei processi volitivi intervenienti.
Il COMPORTAMENTISMO è: 1. Orientato verso l’oggettività 2. Abbandona ogni richiamo
introspezionistico 3. Cerca spiegazioni solo su fenomeni osservabili 4. Orienta la ricerca psicologica
in senso naturalistico. Nasce nel 1913 ad opera di Watson (autore di “La psicologia così come la
vede il comportamentista” – 1913).
Watson (schema S-R) ha realizzato un esperimento con il piccolo Albert per dimostrare come la
paura (emozione) sia la conseguenza di un condizionamento di tipo ambientale. L’esperimento
consisteva nel verificare se 1 suono potesse elicitare paura nel bambino dopo l’esposizione a 1 forte
rumore. In seguito, al rumore fu associato 1 stimolo neutro (SN), come 1 topo bianco,
condizionando A che quando vedeva 1 topo o 1 altro animale dal pelo bianco, iniziava a piangere
dalla paura. Quindi, il comportamento del bambino era condizionato da uno stimolo ambientale,
indotto dal ricercatore, cui seguiva 1 risp emotiva che diventava condizionata.
Pavlov (condizionamento classico) Esperimento sulle ghiandole salivari (cani). Prima del
condizionamento: allo stimolo neutro (campanello) non segue nessuna risposta; ad uno stimolo
incondizionato (cibo) segue una risposta incondizionata (salivazione). Durante il condizionamento:
allo stimolo neutro (campanello) segue uno stimolo incondizionato (cibo) e una risposta
incondizionata (salivazione). Dopo il condizionamento: allo stimolo condizionato (campanello)
segue una risposta condizionata (salivazione), perché è frutto di un apprendimento. Il
condizionamento è un processo di sostituzione di uno stimolo.
Skinner (condizionamento operante) che si divide in: comportamenti rispondenti che si apprendono
per stimolo-risposta e comportamenti operanti che vengono emessi in modo spontaneo
dall’organismo e la cui probabilità di occorrenza aumenta o diminuisce a seconda del rinforzo o
punizione. Si parla di Teoria del rinforzo (stimolo-organismo-risposta) che può essere: rinforzo
positivo – conseguenza gradita con premio/ricompensa; rinforzo negativo - allontanamento o
eliminazione dello stimolo nocivo.
Esempio: piccione in gabbia riceve un chicco di grano (stimolo) ogni volta che picchia su uno
specifico punto della gabbia (risposta), dato che il comportamento atteso viene ogni volta rinforzato
positivamente con un premio (rinforzo positivo), mentre i comportamenti diversi sono seguiti da
punizioni (rinforzo negativo). Quindi il bambino si comporta in un determinato modo n seguito a
situazioni in cui riceve premi e punizioni dai suoi genitori.
DA AGGIUNGERE THORNDIKE – BANDURA – BLOOM E COLLINS

IL COGNITIVISMO (1950-1960):
E’ lo studio del soggetto assume un ruolo più attivo nell’elaborare la realtà circostante;
la persona è un elaboratore di info;
I processi cognitivi vengono analizzati come funzioni organizzative;
Markus e Zajonc sottolineano come il cognitivismo sostituisce il modello stimolo-risposta (S-R) col
modello organismo-stimolo-organismo-risposta (O-S-O-R);
Recupera e amplia il concetto di feedback rivedendo i termini di stimolo e di risposta alla luce di
questo concetto.
Social cognition o cognitivismo sociale studia: le strutture e i processi cognitivi “freddi” e il loro
funzionamento, le conoscenze sociali e i processi cognitivi, come le conoscenze sociali vengono
strutturate e rappresentate e quali processi si attivano quando gli individui elaborano le affermazioni
e prendono le decisioni; come le informazioni vengono codificate, immagazzinate ed estratte dalla
memoria. Per la social cognition i giudizi sociali vengono solo in parte influenzati e determinati
dagli stimoli esterni e dipendono dalle conoscenze precedenti dell’individuo.

L’INTERAZIONISMO SIMBOLICO pone le sue basi nel pragmatismo filosofico identificabile


negli studi di Charles Peirce, William James, John Dewey e George Herbert Mead.
L’interazionismo simbolico:
Si ripete in maniera regolare perché è socialmente strutturato.
Dipende dalla creazione e dal mantenimento del significato. Il comportamento si fonda sul
significato che è variabile ed emerge negli scambi (non è dettato dalla società). Significato e
interazione sono considerate come due facce della stessa medaglia.
É autoreferenziale. L’essere umano è sia soggetto che agisce, che oggetto della propria esperienza.
Nell’agire con le altre persone gli individui non cercano solo di procurarsi i beni culturalmente
definiti validi; la partecipazione alla vita di gruppo garantisce all’individuo il senso di sicurezza, di
appartenenza e di identità sociale.
Si forma nell’interazione. La condotta prende forma in tempo reale mentre gli individui
interagiscono tra loro. La maggior parte delle azioni umane sono sociali e non individuali perchè
richiedono gli sforzi coordinati di diversi individui.
La società e la cultura modellano e vincolano il comportamento, ma sono anche prodotti da esso,
sono preesistenti all’individuo e hanno su di esso un impatto non trascurabile.
L’interazionismo simbolico poggia la propria analisi del comportamento umano attraverso il
simbolo significativo. I simboli: 1. Sono segni convenzionali (inventati) che non hanno connessioni
naturali con ciò che indicano, non si verificano in natura. 2. Hanno una relazione arbitraria con ciò
che rappresentano che è stata creata e condivisa da coloro che hanno imparato a rispondervi. 3.
Hanno un significato pubblico- il suono di una parola viene udito da tutti coloro che ne
comprendono il significato. 4. Possono essere impiegati anche in assenza delle cose che significano.
5. Influenzano il comportamento.
L’analisi dell’atto sociale operata da Mead (1934) rappresenta uno dei punti cardine
dell’interazionismo simbolico. L’Autore individua l’inizio dell’atto in ciò che definisce “impulso”.
L’impulso procede attraverso tre stadi: 1. la percezione (gli oggetti iniziano ad essere nominati); 2.
la manipolazione (si intraprendono mosse concrete verso la meta prefissata); 3. la consumazione (lo
stato originario o il corso dell’attività originale vengono ripristinati).

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