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Plotino

Si racconta che Plotino avesse una forte connessione con il suo animale domestico, un serpente.
Durante una passeggiata, il serpente venne catturato da un contadino che lo voleva uccidere.
Plotino interruppe la sua passeggiata per salvare l'animale, affermando che anche lui era una
creatura di Dio e che meritava di vivere come tutte le altre creature. Questo aneddoto dimostra la
sensibilità di Plotino nei confronti degli animali e il suo rispetto per la vita in tutte le sue forme.

Vita e opere
Plotino nasce in Egitto e si forma ad Alessandria. Compie un viaggio in Persia ed entra in contatto con la
filosofia persiana e indiana. Al suo ritorno fonda una scuola neoplatonica a Roma.

Scrive gli Enneadi, una raccolta di 6 libri da 9 trattati ciascuno. Sono a nome di Plotino, ma sono stati raccolti
e organizzati dall’allievo Porfirio sotto suo ordine.

Dottrine
Plotino riprende la dottrina platonica delle idee (sono nell’iperuranio, trascendente)

- Il mondo è la manifestazione sensibile del mondo ideale ed è il dispiegarsi molteplice dell’unità


divina.
- Riprende anche la dialettica di Platone, ampliandola  Capacità di mescolare il molteplice in unità
e di cogliere l’unità nel molteplice.

MOLTEPLICITÀ = Imperfezione, Indeterminazione, Indefinitezza


UNITÀ = Perfezione

 Le Idee, visto che sono molteplici, sono imperfette?


No, non sono imperfette perché sono organizzate attraverso un sistema gerarchico ed unitario (Per
Platone l’Iperuranio è un universo unitario di molteplicità)

Dialettica discensiva
Il mondo è organizzato in base ad una dialettica discensiva, in cui tutto discende dall’uno e vi sono tre
ipostasi:

- UNO, è l’origine assoluta e perfetta del tutto, privo di molteplicità  È oltre essere e pensiero, in
quanto l’intelletto umano non può coglierlo perché limitato dalla sua materialità.
- INTELLETTO DIVINO, è l’identità di pensiero ed essere, in quanto pensa È INTELLETTO, ed ESSERE in
quanto pensato.
- ANIMA MUNDI, è l’unione del mondo intellegibile e materiale ed è mediatrice tra mondo
intellegibile e sensibile

L’uomo fa parte del mondo sensibile/materiale e molteplice, con la sua anima che è prigioniera del corpo.

Teologia negativa
L’UNO è al di là di essere e pensiero, questo implica che il linguaggio non può coglierlo in alcun modo

- Dell’Uno possiamo dire solo ciò che non è  ogni descrizione positiva finirebbe per attribuire
molteplicità e finitudine.
Il processo discensivo funziona per EMANAZIONE:

- L’Uno NON genera per volontà, ma per sovrabbondanza di essere (necessità)


- 1a emanazione (o ipostasi) è l’INTELLETTO DIVINO
- 2a emanazione è l’ANIMA MUNDI, da cui si genera l’anima umana (mediatrice mondo delle idee e
mondo materiale)

Anima
L’Uno emana l’anima mundi e si differenzia a sua volta nelle anime dei singoli viventi

- Questa frammentazione è vista come una colpa, poiché è una frammentazione ulteriore dell’Uno in
molteplice

Materia
La materia indeterminata si trova alla fine del processo di emanazione.

- La materia NON È CREATA DALL’UNO, co-esiste in quanto pura indeterminazione (principio


dualistico)

MATERIA = Indeterminata, Oscura, Irrazionale, Finita, Priva di bene.

Tempo
L’emanazione avviene fuori dal tempo, poiché il tempo appartiene al mondo sensibile  Il tempo è solo
un’immagine dell’eternità e l’Uno in quanto eterno è al di là del tempo.

Male
La materia è il male  L’emanazione dall’Uno è vista come una degradazione progressiva di bene (più si è
vicini alla materia, più c’è malattia, dolore, morte…)

Processo ascensivo
L’anima ha la possibilità di ricongiungersi con l’Uno  Cammino di liberazione

- Teurgia: l’assimilazione all’Uno avviene al di là dell’essere e dell’intelligibile, in quanto l’Uomo è


oltre il pensiero e l’essere

Cristianesimo e Neoplatonismo
Si troveranno in conflitto su alcune tematiche principali per due motivi:

1. L’Uno (Dio) plotiniano crea per necessità, mentre il Dio cristiano crea per volontà.
 I cristiani non possono accettare che Dio crei per necessità, sarebbe come dire che Dio per essere ciò
che è necessità di un’altra creatura.
2. Per i neoplatonici alla base del mondo vi è un principio dualistico, mentre il Dio cristiano crea il mondo
ex nihilo (dal nulla), materia compresa

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