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PLOTINO E IL NEOPLATONISMO

Il neoplatonismo è l’ultima grande corrente del pensiero antico.

Il neoplatonismo propone un ritorno alla filosofia di Platone rielaborando


temi tipici della dottrina platonica, ma risente anche di influenze
aristoteliche e delle filosofie ellenistiche.

Fondatore del neoplatonismo fu Ammonio Sacca, ma il principale


esponente è il suo discepolo PLOTINO di Licopoli (in Egitto).

A Roma Plotino fondò una scuola frequentata da numerosi senatori


romani e si guadagnò l’ammirazione dell’imperatore Gallieno. 

Alla morte di Plotino, avvenuta nel 270 a.C., la direzione della scuola fu
assunta dal discepolo Porfirio di Tiro, il quale sistemò tutte le opere scritte
dal maestro (a noi giunte integralmente) pubblicate con il titolo di
Emneadi.

LA DERIVAZIONE DELLE COSE DALL’UNO: L’EMANAZIONE

Il concetto fondamentale della filosofia di Plotino è quello di UNO,


ovvero il principio da cui tutto deriva. Tutta la realtà deriva dall’UNO.

L’UNO è il principio di tutte le cose; è il principio primo, assoluto,


perfetto e divino, al di sopra dell’essere, origine e fondamento di tutte le
cose.

L’Uno è l’unità perfetta ed assoluta, ossia DIO, fonte immediata della


realtà, da cui si origina tutto per emanazione.

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Tutte le cose derivano e dipendono dall’Uno tramite l’emanazione, come il
profumo emana da un fiore, o la luce e il calore dal fuoco.

LE TRE IPOSTASI: UNO, INTELLETTO E ANIMA

Il processo di emanazione del mondo da Dio si concretizza, secondo


Plotino, in una serie di ipostasi (dal greco “ciò che sta sotto” a
fondamento).

Le ipostasi per Plotino sono l’Uno, l’Intelletto e l’Anima.

Per emanazione dall’UNO deriva l’INTELLETTO (che corrisponde al


mondo delle idee platoniche, sede dei modelli eterni).

Dall’Intelletto emana l’ANIMA, che ha una parte superiore rivolta


all’intelletto (di cui contempla le idee) e una parte inferiore rivolta al corpo
(rivolta al mondo sensibile che regola e regge).

L’anima, unendosi al corpo diviene ANIMA DEL MONDO, principio che dà


vita alle cose concrete.

L’anima è l’anello di congiunzione tra ciò che è ideale e astratto (le idee,
che esistono fuori dallo spazio e dal tempo) e ciò che invece è concreto (le
cose localizzate nello spazio e nel tempo).

LE VIE DEL RITORNO ALL’UNO

Nella teoria dell’emanazione Plotino ha descritto il percorso attraverso il


quale dall’Uno discendono tutte le cose.
Poi parla anche di come il tutto tende a tornare all’Uno (a Dio).

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L’uomo è sostanzialmente anima, sospeso tra la realtà intellegibile e la
realtà corporea, ed esprime il desiderio, la nostalgia di tornare all’Uno,
ossia dove era originariamente prima di cadere nella prigione del corpo. 

Il compito dell’anima individuale è ripercorrere a ritroso i gradi


dell’emanazione per risalire all’Uno.
La prima tappa del ritorno all’Uno, che l’uomo deve intraprendere per
purificare la propria anima, è staccarsi dalle passioni del mondo terreno
attraverso la pratica delle virtù civili che gli permettono di liberarsi dalla
dipendenza del corpo:
attraverso la sapienza l’uomo si libera dall’inaffidabilità dei sensi,
attraverso la temperanza (moderazione) si libera della schiavitù delle
passioni,
grazie al coraggio non teme di perdere il proprio corpo e
grazie alla giustizia agisce seguendo solo la ragione.  

Tuttavia, la pratica delle virtù civili costituiscono soltanto una condizione


propedeutica o preparatoria dell’essenza verso Dio.

Le 3 vie, vere e proprie, per tornare all’Uno risiedono nell’arte,


nell’amore e nella filosofia. A differenza di Platone, Plotino rivaluta
l’arte.

L’ARTE è la contemplazione della bellezza, concepita come attività in


grado di produrre entità che si avvicinano alle idee, cioè ai principi
fondamentali della realtà.

L’AMORE produce una forte spinta verso l’Uno anche se deve essere
guidato dalla razionalità.

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Nell’amore l’uomo si solleva gradualmente dalla contemplazione della
bellezza corporea a quella incorporea e infine attraverso
la FILOSOFIA contempla l’origine stessa della bellezza, ovvero l’Uno. 
La filosofia è il penultimo grado del processo ascensivo.

All’Uno si può giungere solo attraverso l’ESTASI (il punto più alto del
processo ascensivo) ovvero la contemplazione delle idee nell’intelletto.
L’estasi è uno stato di grazia, in cui annullando la propria individualità,
l’anima si lascia rapire in Dio.

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