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DISEGNI TECNICI 10-1407

TOLLERANZE GEOMETRICHE
Riferimenti e sistemi di riferimento Page 1 / 15
NORMA PROGETTO per tolleranze geometriche Date 15.03.2010
Origine:
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HANDLING ON INTERLEAF TPS ONLY ISO 5459 (1981)


con modifiche
Supervisore: IVECO STD. 19-0201

Gestore: IVECO STD. 19-0201

SOMMARIO

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 1

2 RIFERIMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 1

3 DEFINIZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2

4 DETERMINAZIONE DEI RIFERIMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2

5 APPLICAZIONE DEI RIFERIMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4

6 INDICAZIONE DEI RIFERIMENTI E DEI SISTEMI DI RIFERIMENTI . . . . . . . . . . . . . . . pag. 6

7 RIFERIMENTI PARZIALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9

8 SISTEMA DI RIFERIMENTI IN TRE PIANI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14

9 GRUPPO DI ELEMENTI FORMANTE DEI RIFERIMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma descrive i riferimenti ed i sistemi di riferimento delle tolleranze geometriche, le loro
definizioni, le relazioni pratiche e la loro indicazione sui disegni tecnici nel campo della meccanica.

2 RIFERIMENTI

IVECO STD. 10-1012 Disegni tecnici - Tipi, grossezze e applicazioni delle linee
IVECO STD. 10-1210 Disegni tecnici - Proiezioni ortogonali
IVECO STD. 10-1212 Disegni tecnici - Criteri di apposizione delle linee di misura e di riferimento
IVECO STD. 10-1215 Disegni tecnici - Disposizione e definizione delle quote, sistemi di quotatura
IVECO STD. 10-1218 Disegni tecnici - Sezioni e linee di misura
IVECO STD. 10-1220 Disegni tecnici - Convenzioni particolari di rappresentazione
IVECO STD. 10-1404 Disegni tecnici - Tolleranze geometriche - Definizioni ed indicazioni sui disegni
IVECO STD. 10-1406 Disegni tecnici - Tolleranze geometriche - Principio del massimo materiale
IVECO STD. 10-1408 Disegni tecnici - Segni grafici per l'indicazione delle tolleranze geometriche -
Proporzionamento e dimensioni
IVECO STD. 10-1409 Disegni tecnici - Tolleranze geometriche - Principi e metodi di verifica.

Edition Date Description of Modifications Group


1 31.10.1989
2 15.03.2010 Aggiornato indicazione Supervisore e Gestore. TFO
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3 DEFINIZIONI

3.1 RIFERIMENTO
Forma geometrica teoricamente esatta (assi, piani, linee rette, ecc.) a cui si riferiscono gli elementi soggetti
a tolleranze. Dei riferimenti differenti possono basarsi su uno o più elementi di riferimento del pezzo.

3.2 SISTEMA DI RIFERIMENTI


Sistema che consiste in un gruppo di due o più riferimenti separati, utilizzato come elemento di riferimento
combinato per un elemento soggetto a tolleranza.

3.3 ELEMENTO DI RIFERIMENTO


Elemento reale di un pezzo (spigolo, superficie, foro, ecc.) che si utilizza per determinare la posizione di un
riferimento.

NOTA: Può essere necessario attribuire delle tolleranze di forma agli elementi di riferimento, essendo
questi soggetti ad errori di fabbricazione

3.4 RIFERIMENTO PARZIALE


Punto, linea o zona limitata sul pezzo da fabbricare, che deve essere utilizzato in rapporto ai mezzi di
fabbricazione e di controllo, allo scopo di definire i riferimenti richiesti e per soddisfare le necessità funzionali.

3.5 ELEMENTO DI RIFERIMENTO SIMULATO


Superficie reale, di forma adeguata e sufficientemente precisa (piano di riscontro, blocchetto, mandrino,
ecc.), in contatto con l'elemento (o gli elementi) di riferimento e utilizzata per stabilire il riferimento (o i
riferimenti).

NOTA: Gli elementi di riferimento simulati sono impiegati come la materializzazione pratica dei riferimenti,
durante la fabbricazione ed il controllo.

4 DETERMINAZIONE DEI RIFERIMENTI


Gli elementi scelti come riferimenti possiedono delle irregolarità intrinseche, risultanti dai processi di
fabbricazione. Possono assumere la forma di deviazioni convesse, concave o coniche.
I metodi seguenti sono degli esempi per la determinazione dei riferimenti.

4.1 RIFERIMENTO COSTITUITO DA UNA LINEA RETTA O DA UN PIANO


L'elemento di riferimento deve essere disposto in maniera tale che la distanza massima tra questo e
l'elemento di riferimento simulato sia la minore possibile.
Se l'appoggio dell'elemento di riferimento in questione sulla superficie di contatto non è stabile, occorre
mettere tra di essi, alla distanza più conveniente, degli appropriati sopporti.
Per le linee, si utilizzeranno due sopporti (Vedere Figura 1) e per le superfici piane, tre sopporti.

A
Sopporti

Elemento di riferimento

Riferimento Elemento di riferimento simulato = Superficie in contatto


Figura 1
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4.2 RIFERIMENTO COSTITUITO DALL'ASSE DI UN CILINDRO

Il riferimento è l'asse del cilindro più grande inscritto in un foro, o del cilindro più piccolo circoscritto ad un
albero, posizionato in modo che sia uguale, per qualunque movimento possibile del cilindro stesso in
qualsiasi direzione (Vedere Figura 2).

Elemento di
Elemento di riferimemto
riferimento simulato

Orientamenti
limite

α
α

Figura 2 Riferimento

4.3 RIFERIMENTO COSTITUITO DALL'ASSE COMUNE O DAL PIANO MEDIANO COMUNE

Nell'esempio dato nella Figura 3, il riferimento è l'asse comune dei due più piccoli cilindri coassiali e
circoscritti.

A B

Elemento
di riferimento

Riferimento

Elemento di riferimento simulato = Superficie in contatto

Figura 3
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4.4 RIFERIMENTI COSTITUITI DALL'ASSE DI UN CILINDRO PERPENDICOLARE AD UN PIANO

Il riferimento “A” è il piano rappresentato dalla superficie piana in contatto.


Il riferimento “B” è l'asse del più grande cilindro inscritto, perpendicolare al riferimento “A” (Vedere Figura 4).

B ∅X A B

A Riferimento B
Elemento di riferimento B

Elemento di riferimento A
90°

Elementi di riferimento simulato = Superficie in contatto Riferimento A

Figura 4

5 APPLICAZIONE DEI RIFERIMENTI

I riferimenti ed i sistemi di riferimento servono di base per la determinazione delle relazioni geometriche che
esistono tra gli elementi. La qualità degli elementi di riferimento e degli elementi di riferimento simulato deve
essere adeguata alle esigenze funzionali.
Nel prospetto seguente (Figure da 5 a 25) sono illustrati:
- l'indicazione dei riferimenti sui disegni tecnici;
- gli elementi di riferimento;
- come vengono stabiliti i riferimenti mediante elementi di riferimento simulato.

Esempi
Riferimenti Elementi di riferimento Determinazione dei riferimenti

Riferimento - Punto
Centro di una sfera
Superficie
A reale

Figura 7

Riferi‐ Elemento di riferi‐


mento mento simulato = 4
=centro punti di contatto (che
della sfera rappresentano la
Figura 5 Figura 6 minima sfera minima circos‐
circoscritta critta su di un prisma)

(segue)
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(segue)
Riferimenti Elementi di riferimento Determinazione dei riferimenti
Elemento di
Centro di un cerchio riferimento
Profilo reale simulato = cerchio
del cerchio massimo inscritto
A

Riferimento =
centro
Figura 10 del cerchio
Figura 8 Figura 9 massimo inscritto

Centro di un cerchio Elemento di riferi‐


Profilo mento simulato =
reale del cerchio minimo
A cerchio circoscritto

Riferimento =
centro del cerchio
minimo circoscritto

Figura 11 Figura 12 Figura 13

Riferimento - Linea
Elemento di riferimento
Asse di un foro
simulato = cilindro massimo
inscritto
A

Superficie
reale

Riferimento = asse del cilindro


massimo inscritto
Figura 14 Figura 15 Figura 16

Asse di un albero

Elemento di riferimento simulato


Superficie = cilindro minimo circoscritto
B
reale

Riferimento = asse del


cilindro minimo circoscritto

Figura 17 Figura 18 Figura 19

(segue)
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(segue)
Riferimenti Elementi di riferimento Determinazione dei riferimenti

Riferimento = piano Riferimento = piano realizzato


Superficie di un pezzo mediante piano di riscontro

Superficie reale
Elemento di riferimento
simulato = superficie del
piano di riscontro

Figura 20 Figura 21 Figura 22

Piano mediano

Piano mediano delle due


superfici di un pezzo

B Superficie
reale

Elemento di riferimento
simulato = superfici
piane in contatto
Riferimento = piano mediano delle
due superfici piane in contatto
Figura 23 Figura 24 Figura 25

6 INDICAZIONE DEI RIFERIMENTI E DEI SISTEMI DI RIFERIMENTI

6.1 SIMBOLI DEI RIFERIMENTI

6.1.1 TRIANGOLO DEL RIFERIMENTO

I riferimenti sono indicati da una linea continua che termina con un triangolo pieno o vuoto (Vedere Figura 26).

6.1.2 LETTERA DI RIFERIMENTO

Per l'identificazione di un riferimento, una lettera maiuscola è iscritta in un riquadro unito al triangolo del
riferimento (Vedere Figura 27).
Se il riquadro di tolleranza può essere unito, in maniera semplice e chiara, al riferimento da una linea continua,
la lettera per il riferimento può essere omessa (Vedere IVECO STD 10-1404).

A A

Figura 26 Figura 27
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6.2 RIFERIMENTO E SISTEMI DI RIFERIMENTI, INDICATI NEL RIQUADRO DI TOLLERANZA


Un riferimento può essere stabilito da uno o più elementi. I metodi seguenti devono utilizzarsi secondo
l'applicazione.

6.2.1 RIFERIMENTO COSTITUITO DA UN UNICO ELEMENTO


Allorchè il riferimento è costituito da un unico elemento, esso è indicato da una sola lettera nella terza casella
del riquadro di tolleranza (Vedere Figura 28).

∅ 0.1 A
Figura 28

6.2.2 RIFERIMENTO COMUNE COSTITUITO DA DUE ELEMENTI


Allorchè il riferimento comune è costituito da due elementi, esso è indicato da due lettere separate da un tratto
d'unione nella terza casella del riquadro di tolleranza (Vedere Figure 29 e 30).

∅ 0.01 A - B
Figura 29

∅ 0.05 A - B A ∅ 0.025 A - B B

Figura 30 ∅ 0.01 A - B
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6.2.3 SISTEMA DI RIFERIMENTO COSTITUITO DA DUE O PIÙ ELEMENTI

Allorchè un sistema di riferimenti è costituito da due o più elementi, cioè da riferimenti multipli, le loro lettere
di riferimento sono indicate nella terza e nelle successive caselle del riquadro di tolleranza rispettando l'ordine
dei riferimenti (Vedere Figure da 31 a 35).

Riferimento secondario

A B C
Riferimento primario Riferimento terziario

Figura 31

Indicazione sul disegno

A A

∅ 0.1 A B ∅ 0.1 B A

B B

Figura 32 Figura 33

L'ordine dei riferimenti ha un'importanza considerevole sul risultato ottenuto.

Risultati:

A A

90° 90°
B B

A = Riferimento primario A = Riferimento primario


B = Riferimento secondario B = Riferimento secondario

Figura 34
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Esempio

C 60°

90°
0.075 M A M
0.025 M C B M

2 fori
∅ 0.125 M C A M B M

Figura 35

7 RIFERIMENTI PARZIALI
Se trattasi di una superficie, l'elemento di riferimento può differire in maniera molto significativa dalla sua
forma ideale. Così l'assunzione di una superficie intera come elemento di riferimento, può dare luogo a delle
variazioni o all'impossibilità di ripetere le misure prese a partire da questo (Vedere Figure 36 e 37).
Può dunque essere necessario introdurre dei riferimenti parziali. Prima di specificare i riferimenti parziali, è
necessario esaminare se il funzionamento del pezzo non è influenzato dalla scelta di riferimenti consistenti
in riferimenti parziali in luogo dell'intera superficie.
A tale riguardo occorre tenere conto di possibili scostamenti a partire dalla forma geometrica e dalle posizioni
ideali.

B A
C

∅ 0.02 A B C
∅ 0.01 A

Figura 36
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C B A

Figura 37

7.1 SEGNI GRAFICI DI RIFERIMENTI PARZIALI


Per indicare i riferimenti parziali su un disegno, si utilizzano i seguenti segni grafici.

7.1.1 QUADRANTE DEI RIFERIMENTI PARZIALI


I riferimenti parziali sono indicati da un quadrante diviso in due caselle da una linea orizzontale (VedereFigu-
ra 38).
La casella inferiore è riservata ad una lettera e ad una cifra. La lettera rappresenta l'elemento di riferimento
e la cifra il numero di riferimento parziale.
La casella superiore è riservata alle informazioni complementari, quali le dimensioni della zona del riferimento
parziale.
Se non vi è spazio sufficiente nella casella, l'informazione può essere messa al di fuori del quadrante ed unita
alla casella appropriata mediante una linea continua. (Vedere Figura 38).

20 x 20
∅5
A1 B2

Figura 38

Il quadrante dei riferimenti parziali è collegato al segno grafico del riferimento parziale mediante una linea
continua terminante con una freccia.

7.1.2 RIFERIMENTI PARZIALI


Se il riferimento parziale è:

- un punto, esso è indicato da una croce:


(Vedere esempio di Figura 39)

- una linea, esso è indicato da due croci unite da un tratto fine


continuo:
(Vedere esempio di Figura 41)

- una zona, esso è indicato da una zona tratteggiata delimitata


da un tratto misto fine a due punti:
(Vedere esempio di Figura 40)
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I segni grafici devono essere messi nella vista del disegno che evidenzia più chiaramente la superficie
interessata (Vedere Figure 42 e 43). Le posizioni dei riferimenti parziali possono essere quotate sulla vista
più appropriata, preferibilmente in una vista intera,

Esempi

= Punto di riferimento parziale = Zona di


riferimento parziale

∅4
A1
A1

Figura 39 Figura 40

= Linea di riferimento parziale

A1

Linea di riferimento Linea di riferimento


parziale parziale

Figura 41
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7.2 APPLICAZIONE DEI RIFERIMENTI PARZIALI

Esempio 1

B A1 A

A2 C1

∅0.05 A
∅ 0.1 A B C

A3

∅4
B1

∅4
B2

Figura 42

Interpretazione

Riferimenti parziali “A1”, “A2” e “A3” che stabiliscono il riferimento “A”.


Riferimenti parziali “B1” e “B2” che stabiliscono il riferimento “B”.
Riferimento parziale “C1” che stabilisce il riferimento “C”.
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Esempio 2

∅5 ∅5
A1 A3

C ∅5
A2
∅0.6 M A B C

Le linee di riferi‐
mento devono
essere disegnate B2 C1 B
B1

Figura 43

Interpretazione

Riferimenti parziali “A1”, “A2” e “A3” che stabiliscono il riferimento “A”.


Riferimenti parziali “B1” e “B2” che stabiliscono il riferimento “B”.
Riferimento parziale “C1” che stabilisce il riferimento “C”.
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8 SISTEMA DI RIFERIMENTO A TRE PIANI

In genere, si ha bisogno di uno o più riferimenti per le tolleranze d'orientamento; tuttavia, le relazioni di
posizione richiedono sovente un sistema di riferimenti in tre piani, perpendicolari tra di loro. Può essere
necessario fissare l'ordine di priorità di tali piani. Questi piani possono essere considerati come indicato nella
Figura 44.

Primario
Piano di riferimento Secondario
Terziario

90°

Piano di riferimento secondario

Piano di
90° riferimento
terziario

90°

Piano di
riferimento
primario

Figura 44

Nel caso in cui sono necessari dei riferimenti parziali, nel sistema di riferimenti in tre piani, essi possono
essere applicati come di seguito indicato:

riferimento primario = 3 riferimenti parziali (punti o zone),


oppure
riferimento secondario = 2 riferimenti parziali (punti o zone),
oppure
riferimento terziario = 1 riferimento parziale (punto o zona).
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9 GRUPPI DI ELEMENTI FORMANTI DEI RIFERIMENTI

Se si ha la necessità che la posizione effettiva di un gruppo di elementi (fori) sia il riferimento per un altro
elemento od un altro gruppo di elementi, si può indicare questa condizione sul disegno come in Figura 45
con il triangolo di identificazione del riferimento, unito al riquadro di tolleranza.

D B 0.2 A

4 fori
∅ 0.05 M D A B

A C

Primo gruppo di fori

Secondo gruppo di fori

Gruppo di 3 fori
∅ 0.15 M D C M
∅ 0.05 M D
3 fori

Figura 45

Il primo gruppo di 4 fori forma il riferimento “C”.


In questo esempio, il secondo gruppo di tre fori richiede una tolleranza di localizzazione tra i medesimi, minore
della tolleranza di localizzazione dell'intero gruppo in rapporto al riferimento “C”.

NORME CITATE:

IVECO STD.:10-1012, 10-1210, 10-1212, 10-1215, 10-1218, 10-1220, 10-1404, 10-1406,


10-1408,10-1409, 19-0201.

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