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LE CURVE CIRCOLARI

Le propriet dei cerchi


Accenniamo ad alcune delle propriet dei cerchi particolarmente utili nei problemi connessi alle
curve circolari :
1. se da un punto V esterno alla circonferenza si tracciano le due tangenti , i due segmenti compresi
tra il punto V e i punti di tangenza sono uguali; inoltre la semiretta che collega il punto V con il
centro O della circonferenza la bisettrice dellangolo compreso tra le due tangenti ed anche
dellangolo al centro ricavato dal collegamento del centro O con i due punti di tangenza.
2. gli angoli alla circonferenza, che insistono su uno stesso arco, sono uguali; inoltre nella stessa
situazione gli angoli al centro sono il doppio di quelli alla circonferenza.
3. langolo alla circonferenza, sotteso ad una data corda, risulta uguale allangolo che la corda
stessa forma con la tangente condotta dallestremo della corda e cio risulta essere la met
dellangolo al centro.
4. la bisettrice di un angolo formato da due tangenti che si intersecano in un punto V, anche
lasse della corda individuata dai due punti di tangenza.

La geometria delle curve circolari


La figura illustra una curva circolare che raccorda due rettifili. Il punto V, intersezione dei due
rettifili prende il nome di vertice dei rettifili; il punto M, che divide la curva in due archi uguali,
prende il nome di vertice della curva.
Gli elementi geometrici fondamentali della curva sono:
elemento geometrico
raggio
Angolo al vertice
Angolo al centro
tangente
corda
Freccia o saetta
bisettrice
sviluppo

Simbolo
OT1=OT2=R
T2VT1=
T1OT2=
T1V=T2V=t
T1T2=c
MN=s
VM=b
Arco T1T2=s

Di questi elementi in genere noto langolo al vertice


e il raggio; partendo da questi elementi possibile
definire tutti gli altri.

Angolo al centro 200


Tangente t R cot g
Corda c 2 R sin

R tg
2
2

Freccia f R (1 cos

)
2

R
R
Bisettrice b OV OM

cos
2
Sviluppo S rad R

R (1 cos
cos

)
2

f
cos

Tracciamento delle curve sulla planimetria


Si traccia la bisettrice dellangolo al vertice, quindi dal vertice V,
o da un punto qualunque del rettifilo AV, si traccia un segmento
perpendicolare ad AV uguale al raggio; dallestremo E di questo
segmento si conduce la parallela al rettifilo AV. Il punto
dincontro O con la bisettrice il centro della curva di raccordo.
Curve circolari condizionate

curva passante per tre punti prefissati


Se A,B,C sono i tre punti per i quali deve passare la curva,
larco ABC apparterr alla circonferenza circoscritta al
triangolo individuato.
Dal teorema dei seni si ottiene
R

AB
BC
CA

2 sin
2 sin
2 sin

Curva tangente a tre rettifili (che si incontrano in due


punti)
La curve tangente ai tre rettifili non altro che un
arco della circonferenza ex-iscritta al triangolo AVB e
relativa al lato AB.
Il raggio dato da R

S ABCV
dove SABV la
p AB

superficie del triangolo ABV e p il suo semiperimetro.


Il problema pu essere risolto osservando che il
valore della tangente dellintera curva altro non che
il semiperimetro del triangolo ABV : p=t

Curva tangente a tre rettifili ( che si


incontrano in tre punti)
Per calcolare il raggio basta osservare che esso
il raggio della circonferenza iscritta al
triangolo ABP e quindi vale R

S ABP
p

Curva passante per un punto assegnato


Consideriamo il triangolo VPO; di esso sono
note la distanza VP e langolo PVO.
Applicando il teorema die seni si pu scrivere :
sin

VOsinP VO
r

Essendo inoltre VO lipotenusa del triangolo


VO

per cui
2
sostituendo e dopo ovvie semplificazioni si

VOT1

ottiene

sar

anche

sin

sinPVO
sin

langolo .
Siccome

sin

>

da cui si ricava

100g

sar

sin PVO

arctg

sin

200 .

Una volta calcolato langolo ,dal triangolo VOP si ricaver il raggio r

VP sin PVO
sin

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