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Corso di Laurea Magistrale in

Scienze e Tecniche dello Sport

ASPETTI MEDICI DELLA PRESTAZIONE SPORTIVA 2 -


FISIOPATOLOGIA CARDIOVASCOLARE
I anno 2° semestre AA 2021/2022

CARDIOPATIA ISCHEMICA

Pietro Ameri
pietroameri@unige.it
CARDIOPATIA ISCHEMICA
Più comune malattia cardiaca, caratterizzata da ischemia
miocardica, cioè inadeguata perfusione rispetto al
fabbisogno di ossigeno del miocardio, che può dipendere
sia da riduzione dell’apporto di sangue attraverso il
circolo coronarico che da aumento dell’attività
metabolica cardiaca.

arterie epicardiche
+
«microcircolo»

J Am Coll Cardiol. 2018 Nov 27;72(21):2625-2641


ostruzione di un’arteria
coronarica epicardica a livello
di una placca aterosclerotica

malattie disfunzione del


coronariche rare * microcircolo coronarico

Ischemia
miocardica

aumento della richiesta


cardiaca di O2
(↑ PA e/o FC)

* embolo coronarico, dissezione coronarica spontanea, spasmo di arteria coronaria


normale, coronarite, ponte miocardico, trauma
A seconda dell’entità e della rapidità con cui si verifica,
l’ischemia miocardica va e viene in un contesto di cronicità
o si instaura improvvisamente, con presentazione acuta

SINDROMI CORONARICHE ACUTE


vs.
MALATTIA CORONARICA STABILE
(ANGINA STABILE, INSUFFICIENZA CARDIACA CRONICA)
vs.
ISCHEMIA MIOCARDICA SILENTE (SUBCLINICA)
SINDROMI CORONARICHE ACUTE
 Angina instabile
ischemia miocardica acuta senza significativa
necrosi miocardica
 Infarto miocardico acuto (IMA) senza
sopraslivellamento del tratto ST (NSTEMI)
ischemia miocardica acuta associata a necrosi
miocardica subendocardica
 IMA con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI)
ischemia miocardica acuta associata a necrosi
miocardica transmurale
MALATTIA CORONARICA STABILE
episodi di ischemia miocardica senza significativa
necrosi, che si verificano in circostanze simili,
relativamente prevedibili e riproducibili

Il sintomo tipico è il dolore toracico, o


angina: oppressivo, retrosternale con
possibile irradiazione al collo e alla
mandibola e agli arti superiori (più
spesso a sinistra), insorge con uno sforzo
e scompare con la cessazione dello
sforzo in 5-10 minuti = ANGINA STABILE
Tuttavia, altri sintomi sono possibili
(dispnea, cardiopalmo, sudorazione
algida, nausea/vomito)
https://litfl.com/ventricular-fibrillation-vf-ecg-library/

Downloaded from Oxford Medicine Online. © European Society of Cardiology


sindrome
coronarica
acuta

malattia
coronarica insufficienza cardiaca
stabile morte cardiaca
L’aterosclerosi coronarica è la causa di gran lunga più comune
delle sindrome coronariche acute e contribuisce anche alla
maggior parte dei casi di malattia coronarica stabile

Circulation Research. 2014;114:1852–1866


Il più spesso, una placca aterosclerotica non provoca ischemia
miocardica e, pertanto, resta asintomatica.

Qualora cresca al punto da ridurre significativamente il lume


dell’arteria coronarica, la placca determina angina stabile (o altri
sintomi di malattia coronarica stabile). L’angina stabile è
classicamente associata a sforzi fisici o stress emotivi, che
aumentano il fabbisogno di ossigeno da parte del cuore e
rendono il flusso di sangue attraverso il vaso ristretto, o stenotico,
insufficiente.

A riposo, invece, la perfusione del


miocardio a valle dell’arteria coronaria
stenotica è adeguata, benché ridotta in
termini assoluti.
Heart 2000;83:361-366
La trombosi di una placca aterosclerotica coronarica, che
acutamente occlude il lume coronarico, è la causa più comune
di sindrome coronarica acuta.
Può essere innescata da:
- rottura/fissurazione di placca
- erosione di placca (trombosi senza rottura).

Heart 2000;83:361-366
N Engl J Med 2013; 368:2004-2013
Circulation Research. 2014;114:1852–1866
EFFETTI DELL’ATTIVITÀ FISICA AEROBIA SULLA
MALATTIA CORONARICA STABILE

o miglioramento del profilo di rischio cardiovascolare


o riduzione della frequenza cardiaca (aumento del tono vagale e
riduzione dell’attività del sistema nervoso simpatico; ..) →
prolungamento del tempo di diastole in cui avviene la maggior
parte della perfusione miocardica
o riduzione della pressione arteriosa (aumento della densità di vasi
nel muscolo scheletrico; potenziamento della risposta
vasodilatatoria ai metabolici rilasciati dalle fibre muscolari
scheletriche; riduzione del tono del sistema nervoso simpatico)
EFFETTI DELL’ATTIVITÀ FISICA AEROBIA SULLA
MALATTIA CORONARICA STABILE

o aumento di arteriole e capillari e dei collaterali microvascolari nel


miocardio, aumento della responsività del microcircolo
coronarico a stimoli vasodilatatori
o aumento della capacità di utilizzo degli acidi grassi da parte dei
cardiomiociti
o meno depressione e ansia, più coinvolgimento sociale
D’altra parte, l’attività fisica intensa e acuta espone la persona
con malattia coronarica ad un rischio di eventi cardiaci ischemici
acuti, tra cui la morte improvvisa, riconducibili ad attivazione
neuro-ormonale che induce le complicanze di placca o a esercizio
estremamente intenso, tale da superare la soglia critica di
ischemia.

Prevalgono comunque i benefici, ma prudenza!!


Eur J Cardiovasc Prev Rehabil. 2011;18:446-458
FdRCV maggiori
o età
o sesso maschile
o ipertensione arteriosa
o ipercolesterolemia
o diabete mellito
o fumo di sigaretta
o malattia renale cronica
o obesità

Eur Heart J. 2019;40:13-18

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