Scienze Biologiche e
Biotecnologie
Corso a scelta in BIOCHIMICA CLINICA
Lezione 8
Il cuore e i marcatori
cardiaci
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Il cuore
Anatomia
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Il cuore
Anatomia
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Il cuore
Anatomia
La parete del cuore può essere divisa in tre strati di tessuto sovrapposti:
-Endocardio: non è altro che un sottilissimo strato epiteliale che fodera le cavità
interne del cuore;
-Miocardio: la vera e propria struttura portante del nostro cuore, ovvero lo strato
muscolare composto da miocardiociti (cellule cardiache che assicurano
l’impulso nervoso necessario per il battito cardiaco, che stimola la circolazione);
-Epicardio: la membrana esterna fine e sierosa.
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Il cuore
Anatomia
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Il cuore
Anatomia
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Malattie dell’apparato cardiovascolare
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Malattie dell’apparato cardiovascolare
Frequenza Cardiaca
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Malattie dell’apparato cardiovascolare
Pressione arteriosa
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Malattie dell’apparato cardiovascolare
Pressione arteriosa
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Infarto del miocardio (IMA)
Nel 2014 (ultimo dato di mortalità disponibile ISTAT) si sono verificati in Italia
complessivamente 220.200 decessi per malattie del sistema circolatorio
(96.071 negli uomini e 124.129 nelle donne); di questi, 69.653 decessi sono
stati attribuiti a malattie ischemiche del cuore (35.714 negli uomini e 33.939
nelle donne) e 57.230 a malattie cerebrovascolari (22.609 negli uomini e
34.621 nelle donne)
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Biomarcatori
Cosa sono
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Biomarcatori
Cosa sono
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Biomarcatori
Cosa sono
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Biomarcatori
Cosa sono
L’ACS è causata dalla rottura di una placca aterosclerotica. La rottura della placca
provoca la formazione di un coagulo (trombo) nelle coronarie, che porta ad una
rapida diminuzione di sangue e ossigeno al cuore, che a sua volta determina
prolungato dolore al petto chiamato angina instabile, che si instaura senza sforzi
particolari e non si risolve.
Quando il flusso sanguigno al cuore è bloccato o significativamente ridotto per un
periodo di tempo prolungato (di solito per più di 30-60 minuti), può provocare morte
cellulare e si chiama infarto acuto del miocardio. Può determinare la morte di una
parte del muscolo cardiaco con danno permanente e formazione cicatriziale; talvolta
può causare morte improvvisa per contrazioni irregolari del cuore (aritmia). L’angina
instabile e l’infarto acuto del miocardio fanno parte delle sindromi coronariche acute.
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Biomarcatori
L’ECG non è diagnostico nel 45% dei casi di infarto acuto del miocardio
(IMA).
La diagnosi precoce è essenziale per l’avvio della terapia trombolitica.
Per la diagnosi di IMA devono essere presenti almeno due dei seguenti
elementi:
• Dolore toracico severo e prolungato
• Variazioni tipiche ECG
• Incremento di enzimi cardiaci sierici
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Marcatori Cardiaci
Solo pochi biomarcatori cardiaci sono usati in routine. Il test di elezione per il danno
cardiaco al momento è la troponina. Gli altri marcatori sono meno specifici per il
cuore e possono aumentare per altri motivi tipo il danno al muscolo scheletrico.
I biomarcatori cardiaci usati come supporto per la diagnosi, la valutazione e il
monitoraggio dei pazienti in cui si sospetta la sindrome coronarica acuta, al
momento sono:
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Marcatori Cardiaci
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Marcatori Cardiaci
Troponina
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Marcatori Cardiaci
Troponina
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Marcatori Cardiaci
Troponina
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Marcatori Cardiaci
Troponina
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Marcatori Cardiaci
CK e Mioglobina
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Marcatori Cardiaci
Mioglobina
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Marcatori Cardiaci
Creatinkinasi (CK)
Altri biomarcatori sono:
• Lattico Deidrogenasi: l’LDH può essere misurato a intervalli regolari per
monitorare la progressione e/o la risoluzione della
patologia acuta o cronica rilevata;
• PCR ad alta sensibilità: può essere usato per stimare il rischio di un infarto
futuro in persone che hanno avuto episodi analoghi in passato;
• BNP (o NT-proBNP): di solito usato per riconoscere l’insufficienza cardiaca;
un’alta concentrazione in pazienti con sindrome coronarica acuta indica un
aumentato rischio di eventi ricorrenti.
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Marcatori Cardiaci
Lattico Deidrogenasi
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Marcatori Cardiaci
Proteina C reattiva
• Può essere un marcatore indipendente per eventi secondari (morte, infarto, re-
stenosi dopo angioplastica);
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Marcatori Cardiaci
Peptidi Natriuretici
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Marcatori Cardiaci
Peptidi Natriuretici
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Marcatori Cardiaci
Peptidi Natriuretici
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Marcatori Cardiaci
Peptidi Natriuretici
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Marcatori Cardiaci
Peptidi Natriuretici
Grelina ormone che stimola
l’appetito prodotto dalle cellule dello
stomaco prima dei pasti.
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Marcatori Cardiaci
Peptidi Natriuretici
Il peptide natriuretico di tipo C (CNP), appartiene alla famiglia dei peptidi natriuretici
e mostra proprietà strutturali e fisiologiche simili a quelle del peptide natriuretico
atriale (ANP) e del peptide natriuretico di tipo B (BNP). Il CNP è prodotto
principalmente dall’endotelio e solo recentemente è stata evidenziata una sua
produzione a livello cardiaco in pazienti con scompenso cardiaco. In questa
situazione anche i livelli plasmatici di CNP risultano elevati in relazione alla severità
della malattia, analogamente a quanto osservato per ANP e BNP, ma, mentre il
ruolo patofisiologico dell’ANP e del BNP è ampiamente dimostrato, quello del CNP
non è ancora completamente definito
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Marcatori Cardiaci
Peptidi Natriuretici
L'urodilatina è un ormone prodotto nei reni a livello del tubulo distale e del dotto
collettore in risposta sia ad un'espansione del volume di queste strutture (che si
riflette sulla macula densa) sia dall'effetto del peptide natriuretico atriale.
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Marcatori Cardiaci
Peptidi Natriuretici
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Marcatori Cardiaci
Peptidi Natriuretici
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Marcatori Cardiaci
Peptidi Natriuretici
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Strategie in seguito a Infarto acuto del
miocardio
Angiografia, coronarografia e
poi nel caso bypass.
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Marcatori Cardiaci
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Marcatori Cardiaci
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Marcatori Cardiaci
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Patologie cardiache
Natura Genetica
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Patologie cardiache
Natura Genetica
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Patologie cardiache
Natura Genetica
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Patologie cardiache
Natura Genetica
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Patologie cardiache
Natura Genetica
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Patologie cardiache
Morte cardiaca improvvisa
La SCD rappresenta circa 325.000 decessi all'anno negli Stati Uniti e presenta
un'incidenza dello 0,1-0,2% all'anno nella popolazione adulta. Rappresenta
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quasi la metà di tutti i decessi cardiovascolari.
Patologie cardiache
Morte cardiaca improvvisa
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Patologie cardiache
Morte cardiaca improvvisa