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Chimica I

Lezione del 14-11-2022


Avevamo parlato dello stato di aggregazione gassoso. Parliamo adesso dello stato di aggregazione solido della materia. I
diagrammi di fase mi permettono di capire quali sono i campi di coesistenza della materia stessa. Lo stato gassoso è quello più
rappresentativo. In esso le molecole sono tanto distanti da poterle considerare come se fossero sole. Dallo stato liquido al solido,
dobbiamo tener presente le forze intermolecolari. Cambiando legame chimico, si vede che si hanno proprietà diverse, già da un
punto di vista macroscopico. Quello che cambia sono le forze attrattive che prevalgono sulle forze di agitazione termica. Gli
atomi sono legati tra di loro da legami forti. Gli atomi vibrano attorno alle posizioni di equilibrio, che avevamo individuato nella
curva di Morse, che permetteva di determinare sia la distanza tra le molecole, sia l’energia dei movimenti e delle vibrazioni. Le
vibrazioni dipendono dalla temperatura e dalla natura chimica dell’elemento considerato. Se l’atomo è piccolo allora le
vibrazioni saranno più intense. Modificando le vibrazioni, si vanno a modificare le proprietà della materia stessa. Prevalgono
solo i moti oscillatori attorno alle posizioni di equilibrio. L’intervallo di temperatura della materia dipende dalle vibrazioni. Più
sono le vibrazioni, più energia è richiesta per rompere molti legami. Più deboli sono le forze attrattive, allora minore sarà la
temperatura richiesta per scindere i legami. A seconda della fase cambiano le proprietà e il loro utilizzo. Le caratteristiche
principali sono: l’incomprimibilità, la rigidità e hanno forma propria. La proprietà dell’incomprimibilità era stata trovata nel
diagramma di Andrews. Una volta raggiunta la struttura solida, a causa dell’assenza di spazio tra gli atomi, era necessaria una
pressione elevatissima. Nei solidi si può trovare una struttura amorfa, o disordinata, e poi una struttura ordinata , o cristallina. La
struttura cristallina o amorfa dipende da come faccio raffreddare il composto. Se faccio raffreddare lentamente la miscela, allora
avrò una struttura ordinata, in quanto gli atomi avranno più tempo per disporsi nel modo più ordinato possibile. Se raffreddo in
modo rapido la miscela, invece, si avranno delle strutture disordinate. La struttura dipende anche dalle caratteristiche della
materia trattata. Le strutture amorfe e cristalline non sono una migliore dell’altra, ma sono semplicemente diverse tra loro. Non
è detto che la struttura cristallina sia quella più adatta per lo scopo prescelto. Al esempio. il comportamento del vetro è più utile
allo stato amorfo che allo stato cristallino. Infatti il vetro è trasparente e resistente solo allo stato amorfo, invece, allo stato
cristallino è fragile e opaco. Posso modulare la struttura in base alle mie esigenze.
I liquidi hanno una struttura ordinata nel corto raggio, ma se guardo il lungo raggio, allora ho una struttura disordinata, a causa
del movimento delle particelle e degli atomi. I solidi amorfi hanno proprietà isotrope, hanno proprietà uguali in tutte le
direzioni. Riscaldando un amorfo, ho un range di temperatura o comportamento, chiamato transizione vetrosa. È uno stato
vetroso. La temperatura non è netta, ma ho un range, chiamato di transizione vetrosa. La temperatura corrispondente viene
chiamata transizione vetrosa. Quando abbiamo a che fare con i solidi, ho molte molecole, e non posso usare una struttura o
formula chimica per descriverlo nella sua interezza, ma vaso a scrivere il rapporto minimo che ottengo andando a considerare la
minima ripetizione tra gli atomi del composto.
Quando si ha a che fare con strutture cristalline, si parla di reticoli cristallini, in cui gli atomi vanno a ricoprire posizioni ben
precise. Gli atomi sono orientati in modo ben preciso, per rispettare le regole che abbiamo visto fino ad ora. Si ha un ordine a
lungo raggio. Avendo delle molecole, il raggio sarà rappresentato dalla distanza tra le varie particelle e atomi. Queste
dimensioni sono paragonabili ai raggi X. I raggi X sono il mezzo per studiare questo tipo di materia. È stata trovata l’unità
strutturale minima la cui ripetizione nelle tre dimensioni dello spazio può generare l’intero reticolo, chiamato cella elementare.
La cella elementare è come se corrispondesse ai mattoni per costruire una parete. Il mattone mi rappresenta la cella elementare.
Se metto i mattoni uno di seguito all’altro avrà una struttura ordinata. Le celle sono organizzate a piani, sono distribuiti in modo
uniforme. Se vedo una struttura in verticale o in orizzontale, oppure in diagonale, allora ho degli atomi diversi. Sono chiamati
Anisotropi, ovvero le proprietà cambiano in base alla direzione. Anisotropia e Isotropia sono dei casi estremi, e molto spesso ci
troveremo a lavorare nel mezzo, quasi in equilibrio. Se ho una specie chimica pura, la temperatura di fusione sarà nota.
La temperatura di fusione viene usata per stabilire se la sostanza è pura o meno. La cella elementare è una struttura geometrica
inserita in una struttura più grande. Gli angoli saranno chiamati punto reticolare e mi indicheranno la posizione degli atomi
stessi che fungono come vertici. Gli angoli di legame dipendono dagli atomi usati nella struttura cristallina. Preso un solido
cristallino, la sostanza cambia le sue proprietà a seconda della direzione usata per studiare il composto stesso. Quanto più è lento
il processo di solidificazione, più sarà la presenza di strutture cristalline. I solidi cristallini si classificano in base ai composti che
creano la sostanza stessa. A formare solidi cristallini possono essere elementi metallici, elementi non metallici e composti ionici.
Nei solidi ionici si ha un anione e un catione che si legano tra loro per legame ionico. I solidi ionici sono caratterizzati da un’alta
reattività.
Il solido reticolare è costituito dalla ripetizione di molecole che si ripetono nello spazio. Le molecole sono formate da legami
covalenti e le interazioni tra molecola e molecola sono rappresentate da forze intermolecolari. Ho bisogno delle lunghezze a, b,
c, chiamate periodi di identità. Esse formeranno tra di loro angoli alfa, beta e gamma che costituiscono degli assi cristallografici,
che mi indicano le dimensioni nella cella cristallina. i vertici della cella elementare sono chiamati nodi e cercano di occupare
tutto lo spazio che si ha a disposizione. Questi sono i parametri. Cambiando questi parametri si individuano 7 gruppi in cui si
può trovare un reticolo cristallino, cambiando sia a,b,c sia alfa beta e gamma.
Posso avere 14 reticoli, chiamati di Bravais. La struttura più semplice è costituita dalla cella primitiva, o semplice. Ai vertici ci
stanno gli atomi, e più precisamente 8 atomi come vertici. Si hanno che altre strutture. Con atomi piccoli si possono avere
diversi modi per costruire la struttura reticolare. Si chiama a FC a facce centrata. Gli atomi si trovano anche nelle facce, oltre
che ai vertici. Nei reticoli a corpo centrato, si hanno atomi all’interno della struttura stessa. E poi si hanno quelle a base centrata.
La cubica e l’esagonale saranno le struttura più usate. Se ho una sostanza chimica (unione di più atomi diversi), si possono avere
diversi modi di cristallizzazione, andando al cambiare i parametri di strato P e T. A seconda delle condizioni usate si possono
avere strutture solide differenti. Le forme cristalline si possono presentare al variare della temperatura e pressione. Le proprietà
possono anche variare. Tutto ciò si studia nei diagrammi di fase. Quando le sostanze possono dar luogo a sostanze cristalline
diverse, allora si parla di polimorfismo. Esempio di ciò è il ghiaccio che può presentare 18 forme diverse. Quando ho una specie
allo stato elementare, allora si parla di allotropia, se può assumere diverse forme allo stato solido. La struttura è totalmente
diversa e si avranno diverse proprietà. Il diamante è ottenuto ad esempio a pressione e a temperatura elevatissime. La struttura
più stabile è quella dellla grafite, ottenuta a temperatura e a pressione normale. Un singolo stato di grafite è chiamato grafene.
Arrotolando questi fogli di grafene ottengo dei nano-tubi, come la fibra di carbonio, usata per incrementare le caratteristiche di
resistenza del materiale stesso.
Quando sostanze diverse cristallizzano allo stesso modo, allora si parla di isomorfismo. Le sostanze con stessa struttura,
possono essere usate per un eventuale miscela per migliorare le caratteristiche del materiale stesso. Si cerca di lavorare con
cristalli misti per sfruttare le diverse caratteristiche dei diversi materiali. Le strutture compatte del solido si ottengono
impaccando i diversi atomi. Il massimo impaccamento si ottiene lasciando il minor spazio possibile tra gli atomi stessi. Gli spazi
sono chiamati come interstizi. Quando si studiano le strutture cristalline compatte, l’impacchettamento viene realizzato a strati.
Quando inserisco altri strati, gli strati superiori hanno diverse possibilità:

- Le particelle dello strato superiore si possono andare a porre sopra gli spazi lasciati dallo strato A.
- per il terzo strato, invece si può andare a porre gli atomi negli spazi lasciati dallo strato B oppure in linea con gli atomi
B stessi.
Più è ordinata la struttura, più saranno le caratteristiche cristalline stesse. Formando un cristallo con stato A e B, allora si ha
un’esagonale compatta. Il 74% del volume è vuoto. Lo spazio lasciato libero può essere riempito con altri materiali per
modificare alcune caratteristiche. Quando il terzo strato viene posto negli spazi lasciati liberi dai due strati precedenti si ha una
struttura a strato A, B, C; e viene chiamato struttura cubica compatta. La struttura compatta che un metallo adotta è quella che
permette di raggiungere lo stato di minore energia e dipende dalla sua struttura elettronica. La struttura elettronica è quella che
trovo sulla tavola periodica e mi rappresenta gli elettroni che ho a disposizione. La struttura esagonale compatta, cubica a facce
centrate e cubiche a corpo centrato mi permettono di rappresentare la struttura della maggioranza delle molecole che conosco.
Più è piena la figura, più essa è compatta e più sarà resistente. La space-filling è il modo di rappresentare gli atomi. All’interno
di un solido ionico, si vede che se i raggi sono simili tra di loro, allora si avrà una struttura molto più compatta. Tutto quello che
abbiamo detto a livello microscopico valgono anche a livello macroscopico.
 Per i solidi covalenti, l’energia di coesione è elevata. Hanno poca comprimibilità e mostrano un comportamento fragile.
Hanno proprietà analoghe ai solidi ionici ma hanno scarsa conducibilità.
 Nei solidi molecolari, a ripetersi è la molecola. Si ha una molecola che interagisce con l’altra con le forze di van
DerVals. In assenza di legami a idrogeno si può avere la sublimazione della sostanza.
 Per i solidi metallici, hanno un’elevata conducibilità e presentano diverse forme.
La struttura a strati è costituita da legami covalenti tra atomi e molecole tenute insieme da legami deboli e intermolecolari. Tra
uno strato e l’altro i legami sono deboli. I legami tra gli atomi nello strato di grafite, chiamato grafene sono molto forti. Più
resistente, ordinata e stabile è la struttura formata, maggiore sarà la resistenza meccanica. Le modifiche nella struttura cristallina
possono essere considerati come positivi o negativi. Nei solidi cristallini semplici si può avere:
- Auto-interstiziale, ovvero l’atomo va a occupare lo spazio libero in uno strato.
- Vacanza, ovvero l’assenza di uno o più atomi
- Impurezza interstiziale, un altro atomo che si inserisce nel reticolo stesso.

Sono chiamati come difetti di punto. Esistono poi dei difetti di piano. I difetti di piano si muovono e possono essere rimossi. È
come se ci fosse una gobba in più. Sono anche chiamati dislocazioni e possono essere rimossi con un processo di riscaldamento
e raffreddamento.
I metalli non sono usati allo stato puro, ma miscelati con altri atomi. Si definisce lega una miscela costituita da 2 o più elementi.
Una lega monofasica è costituita da un’unica soluzione solida. La lega polifasica, è costituita da un miscuglio di soluzioni
solide. Si possono avere soluzioni solide sostituzionali ( se sostituisco un atomo con un altro, con dei raggi compatibili tra di
loro. Si avrà una lega solida sostituzionale simile alla lega pura) e le soluzioni solide interstiziali (l’atomo va a porsi negli
interstizi e si distorce il reticolo. Più è grande l’atomo, più sarà la distorsione, come nel caso dell’acciaio e della ghisa).

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