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Pacala Valentina Adnana 4Co

I SOLIDI CRISTALLINI
Strutture cristalline = strutture compatte
Sono caratterizzate da celle elementari, ovvero blocchi caratterizzati da geometrie che vanno a
formare il reticolo cristallino.
Ai vertici di queste celle troviamo gli atomi, le molecole o gli ioni.
Unendosi tra loro, le due celle elementari formano i CRISTALLI.
I solidi cristallini possono avere struttura:
Monocristallina: unico reticolo ottenuto dall’accrescimento regolare nello spazio di celle elementari;
Policristallina: aggregazione di numero cristalli ognuno formato da tante celle elementari orientate
nello spazio in modo diverso da quelle dei cristalli vicini (grani).

SOLIDI COVALENTI
Tenuti insieme gli atomi da legami covalenti polari, molto forti.
Sono duri, rigidi, ad alta resistenza meccanica, con elevata Tf, pochissimo solubile. Gli atomi formano
un unico edificio cristallino (Diamante, Quarzo).
Non sono buoni conduttori di elettricità.
I legami sono direzionali e quindi creano dei punti di facile rottura dove non ci sono legami (fragili).

SOLIDI MOLECOLARI
POLARI
Tra le molecole polari, esiste un’attrazione elettrica bassa, sono solidi solo a basse T.
NON POLARI
Poco duri, hanno bassa Tf e sublimano facilmente. Es. I2 (iodio), CO2.

SOLIDI IONICI
Es. NaCl
Le particelle sono tenute insieme da una forza di attrazione di natura elettrica, grazie al legame
ionico. Abbastanza elevata. Sono solidi anche a T ordinarie, presentano alta Tf e comportamento
fragile. S in H2O, allo stato liquido presenta discreta conducibilità elettrica, nulla allo stato solido, in
quanto le forze interattive ostacolano tale movimento.

SOLIDI METALLICI
Hanno struttura cristallina (ordinata) e le particelle sono legate a posizioni ben definite.
Le particelle sono ioni + ed il legame che li tiene uniti è dato dal fatto che gli elettroni di valenza (più
esterni) sono simultaneamente attratti da due o più ioni vicini. La loro conducibilità elettrica è dovuta
al fatto che gli elettroni hanno piena libertà di muoversi verso il polo di segno opposto e la loro
conducibilità termica al fatto che gli elettroni si sono riscaldati ad un'estremità trasportando il calore.
La mancanza di legami direzionali, spiega la resistenza all'urto dei metalli, la duttilità e la malleabilità.
Il legame che li caratterizza è quello metallico, meno forte di quello covalente e sotto l'azione di forze
esterne, le particelle possono modificare la loro posizione senza che scompaiano i legami che le
tengono unite.
Lo slittamento reciproco dei piani atomici del reticolo cristallino lascia inalterate le interazioni di
legame tra gli atomi, senza far insorgere azioni repulsive.
Quando gli ioni di carica uguale vengono a diretto contatto fra loro, i due piani atomici si separano e si
ha la frattura del solido.
Cubico a corpo centrato: la cella elementare è formata da un cubo con 8 cationi ai vertici ed una al
centro dello stesso cubo (es. Tg, Mo, Cr, Nb).
Cubico a facce centrate: la cella elementare è formata da un cubo di 8 cationi ai vertici e 6 al centro di
ciascuna faccia (es. Al, Pb, Au, Ag, Pd, Pt, Ir, Rd).
Esagonale compatto: la cella esagonale è formata da 3 prismi retti a base rombica con angoli di 120°.
I cationi sono al centro ed i vertici delle due basi esagonali sono ai vertici di un triangolo equilatero
posto su un piano che taglia il prisma a metà altezza (es. Zn, Rt, Co, Re).
INFLUENZA DELLE STRUTTURE CRISTALLINE SULLO SCORRIMENTO (PLASTICO) NEI SOLIDI
METALLICI.
Le varie strutture cristalline si differenziano tra loro per la diversa disposizione delle particelle nella
cella elementare, per dimensione, diversa distanza dei piani reticolare etc….questo comporta una
notevole influenza sulle proprietà dei solidi cristallini.
Passando da una forma ad un'altra, può variare:
• T;
• possibilità di scorrimento dei vari piani reticolare tra loro;
• densità;
• conducibilità elettrica;
• carico di rottura;
• allungamento %;
• durezza.
Nei solidi metallici, gli atomi vengono rappresentati convenzionalmente come sfere rigide
indeformabili di diametro uguale. Quando un corpo policristallino è sottoposto a sollecitazioni esterne
possono verificarsi:
➔ Deformazioni elastiche (capacità di cambiare la sua lunghezza, forma);
➔ Deformazioni plastiche (capacità di cambiare la consistenza del preparato);
In un reticolo cristallino, i piani paralleli lungo i quali possono verificarsi deformazioni plastiche per
scorrimento sono molte, ma quelli preferenziali sono quelli i cui piani si trovano a maggior distanza
possibile e che hanno massima densità atomica; in tali piani, il legame tra piano e piano è minimo e
massimo il legame tra atomi.
La struttura cubica a facce centrate e la struttura esagonale compatta sono quelle a maggior densità
atomica e le più deformabili plasticamente.
Il fattore d'impaccamento è il rapporto tra il volume totale occupato dalle sfere contenute nella cella
elementare ed il volume totale della cella stessa.
I piani a massima densità atomica sono quei piani in cui si verifica più facilmente lo scorrimento e la
struttura cubica a facce centrate ed esagonale compatta sono anche le più facilmente deformabili
plasticamente. Nella realtà, ciò non si verifica, poiché la struttura esagonale compatta, pur
presentando un fattore d'impaccamento maggiore a quello della struttura cubica a corpo centrato ed
una maggiore densità atomica, presenta, rispetto a quella cubica, una minor deformabilità plastica.
Non è solo la compattezza a determinare la facilità di deformazione plastica di una certa struttura
cristallina, ma anche il numero dei piani di facile scorrimento ed il numero delle direzioni di facile
scorrimento.
Il numero totale dei piani di facile scorrimento e delle direzioni di facile scorrimento è relativamente
elevato nelle strutture cubica facce centrate, più bassa in quella cubico a corpo centrato ed ancor più
ridotta in quelle esagonale compatta.
La duttilità è elevata nei metalli con reticolo cubico a facce centrate, media in quelli con reticolo cubico
a corpo centrato e piuttosto bassa in quelli con reticolo esagonale compatto.
POLIMORFISMO, ALLOTROPIA E ISOMORFISMO
Polimorfismo: composti che cristallizzano in combinazioni diverse, danno cristalli di forma diversa con
diversa struttura del reticolo. Es. Carbonato di Calcio.
Allotropia: elementi che cristallizzano in condizioni diverse, danno cristalli di forma diversa con diversa
struttura del reticolo. Es. Diamante (struttura compatta e regolare, legami covalenti tra C) Grafite
(reticolo cristallino formato da piani di C legati tra loro da forze deboli. Notevole distanza tra i piani) ...
Titanio, Ferro, Zirconia, Silice, Carbonio, Carbonio 60, Ossigeno 2, Ossigeno 3 (Ozono).
Isomorfismo: 2 o più sostanze di diversa composizione chimica analoga e con identico reticolo
cristallina, danno luogo a cristalli misti e gli elementi costituenti risultano perfettamente mescolati tra
loro da formare soluzioni solide. La sostanza è priva di proprietà vettoriali. Es. Sali di Carbonato:
Carbonato di Ferro e Magnesio (Fe, Mg)CO3.
PROPRIETÀ OTTICHE DEI SOLIDI CRISTALLINI
Trasparenza: quando si lascia attraversare dalla luce incidente;
Opacità: quando non si lascia attraversare dalla luce che lo colpisce;
Colore: conseguenza dell'assorbimento selettivo, se trasparente, può assorbire alcune lunghezze
d'onda ed apparire del colore della luce che riesce ad attraversarlo (rifratta), se opaco può assorbire
parte della luce che lo colpisce ed eliminare alcune lunghezze d'onda e rinviare le altre, così da
apparire del colore caratteristiche della lunghezza d'onda rinviata. Se le lunghezze d'onda costituente
il fascio di luce bianca vengono rinviate dalla superficie del solido con la stessa intensità con cui esse
hanno colpito la superficie stessa, il solido apparirà bianco. Se tutte le lunghezze d'onda vengono
assorbite dalla superficie del solido, quest'ultimo apparirà nero.
IMPERFEZIONI STRUTTURALI NEI SOLIDI CRISTALLINI (solidi reali)
Puntiformi: interruzione localizzata dalla regolarità del reticolo cristallino
Lineari: interrompono la regolarità del reticolo cristallino lungo una linea, dislocazione (a spigolo, a
vite)
Superficiali: lungo le superfici di separazione dei grani di un solido policristallino = bordi o contorni dei
grani che rappresentano le interfacce tra un grano e l’altro con diverse orientazioni cristallografiche.
INCRUDIMENTO NEI MATERIALI METALLICI
Quando un materiale metallico duttile è deformato plasticamente a freddo, richiede sforzi maggiori per
ulteriori deformazioni.
La deformazione avviene con una moltiplicazione delle dislocazione che interferiscono, per cui > il
disordine del materiale e si riduce la facilità di spostamento delle dislocazioni:
< la possibilità di scorrimento e deformazione dei grani cristallini;
> della durezza e del carico di rottura;
< la duttilità e la malleabilità.
Per ripristinare le primitive caratteristiche di deformazioni plastica occorrerà eliminare la distorsione
presente nella grana cristallina.
RICOTTURA DI CRISTALLIZZAZIONE
Materiale al di sopra della T di ricristallizzazione. Si formano nuovi grani cristallini con conseguente
riassestamento del reticolo distorto. Dopo un certo raffreddamento fino a Temperatura ambiente, si
otterrà un materiale tenero ed adatto per ulteriori deformazioni a freddo.

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