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La presenza dei bordi dei grani costituisce un'interferenza al movimento delle dislocazioni ed un
impedimento allo scorrimento plastico.
Quanto più piccole risultano in un materiale metallico duttile, le dimensioni dei grani cristallini,
tanto > sarà la superficie dei bordi dei grani per unità di volume: il materiale presenterà un
elevato limite di disnervamento Is.
La diversa composizione che tali zone intergranulari possono presentare rispetto a quella dei
grani stessi, può costituire un fattore estremamente pericoloso. Quando il materiale metallico è
riscaldato, queste impurezze fondono ed essendo disposte lungo i bordi dei grani danno luogo ad
un velo di liquido che abbassa la coesione tra grano e grano, da provocare fratture intergranulari
durante la deformazione plastica = FRAGILITÀ A CALDO.
MOTI DIFFUSIVI NEI SOLIDI METALLICI (liquazione)
Diffusione di un solido cristallino, la migrazione di atomi da una posizione reticolare all'altra del
solido stesso.
I moti diffusi nei solidi sono molto lenti a Tamb e più rapidi con l'aumento di T.
• Se lo spostamento degli atomi che costituiscono il solido è casuale ed avviene attraverso il
solido stesso, senza richiedere gradiente di concentrazione = AUTODIFFUSIONE.
Es. Metallo puro
• Se la migrazione di atomi di specie diverse, fra due o più zone del
solido in cui i componenti siano presenti in [ diversa = DIFFUSIONE
CHIMICA.
Trasferimento di massa, causato da un gradiente di [], ci può essere fornito dalle leghe note
come SZ Solide. Il meccanismo attraverso cui si esplicano i moti diffusi è legato alla presenza di
difetti puntiformi e vacanze.
Quando sono presenti dei difetti puntiformi, l'energia necessaria per attivare il meccanismo di
diffusione è più basso.
Nel caso delle vacanze, l'energia di attivazione è relativamente molto bassa e compatibile con il
livello termico del reticolo.
ES. CeN
La diffusione avviene più facilmente entro strutture meno compatte che non in strutture più
compatte. L'energia di attivazione è › di quella richiesta nella diffusione per vacanze, ma più
bassa di quella necessaria per far diffondere atomi che si trovano in posizione sostituzionale.
Per notevole differenza di densita fra la massa liquida e i cristalli che si formano, questi galleggiano o vanno
a fondo ed a solidificazione ultimata ci potra essere una separazione meccanica tra i costituenti strutturali
solidi della lega e difficilmente si verifica.
PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO NEI MATERIALI METALLICI
Con la fusione, si ottiene una lega che possiede le migliori caratteristiche meccaniche e chimico-
fisiche: la lega a solidificazione ultimata presenta una struttura a GRANA FINE ed OMOGENEA.
materiali metallici a GRANA FINE, presentano elevati limiti di snervamento e rottura ed alto
valore di resilienza; l'omogeneità è una garanzia ai fini della resistenza a corrosione.
* Raffreddamento lento: il numero di germi che si forma nell'unità di tempo è bassa, il risultato
finale sarà la formazione di grana grossa.
Determina la formazione di grani di grosse dimensioni e favorisce i fenomeni di diffusione allo
stato solido e quanto più lento sarà tale raffreddamento fino a T amb, tanto più omogenei
risulteranno i grani cristallini; si favorisce lo scambio e la uniforme distribuzione, nel reticolo
cristallino, degli elementi costituenti la lega. Per eliminare la formazione di grana grossa, sarà
opportuno che nelle leghe siano presenti elementi da avere grani di piccole dimensioni.
*Raffreddamento rapido: il numero dei germi che si forma, nell'unità di tempo è elevata, la
struttura cristallina finale, sarà con grani di piccole dimensioni. Il raffreddamento brusco non
favorisce la completa diffusione allo stato solido dei componenti la lega, con eterogeneità di
concentrazione fra il centro ed i bordi dei grani stessi. L'inconveniente può essere eliminato con
uno specifico trattamento termico.