Sei sulla pagina 1di 4

LA CRISTALLIZZAZIONE

(Nei materiali metallici)


NUCLEAZIONE ED ACCRESCIMENTO
Se immaginiamo di avere una massa metallica liquida che consideriamo formata da un metallo
puro, lasciandola raffreddare, arrivata ad una Ts determinata, inizierà la solidificazione.
Ts è la temperatura media del liquido, il quale in alcuni punti si troverà a T leggermente >, in altri
a T < alla media.
Nei punti in cui si hanno SOTTORAFFREDDAMENTI, nei punti in cui la T della massa liquida è
inferiore di quella media di solidificazione Ts, alcuni atomi possono raggrupparsi e formare la
prima struttura cristallina
permanente=NUCLEO (GERME) CRISTALLINO =NUCLEAZIONE (o germinazione).
La formazione dei nuclei in seno alla massa liquida, è casuale =
NUCLEAZIONE OMOGENEA.
I germi risultano formati da un insieme di particelle elementari disposte ordinatamente secondo
il reticolo proprio del metallo che sta solidificando; tenderanno ad accrescere nelle dimensioni x,
v, z a spese del liquido circostante, per deposizione successiva di strati di atomi.
Gli aggregati cristallini risultanti continueranno ad > sino a quando saranno impediti da aggregati
cristallini adiacenti. Alla fine, i vari aggregati cristallini saranno compenetrati l'uno nell'altro
formando la
«grana cristallina».
L'ACCRESCIMENTO durante il processo di solidificazione fino alla completa cristallizzazione, ha
un andamento caratteristico direzionale =
DENDRITICO.
Strutture cristalline a forma di scheletro arborescente, il cui accrescimento avviene secondo un
ben determinato meccanismo, che prevede la formazione iniziale di uno scheletro cristallino,
formato da rami principali e da successive ramificazioni lungo determinate direzioni
cristallografiche.
Le singole dendriti accrescendosi, riempiono contemporaneamente gli spazi presenti tra di esse,
si ha la completa cristallizzazione con formazione di una struttura policristallina
DIMENSIONE DEI GRANI CRISTALLINI
Dipendono da:
o Velocità di germinazione (o NUCLEAZIONE)
o Velocità di accrescimento (o CRISTALLIZZAZIONE)
dei germi.
elevato grado di sottoraffreddamento: quanto più elevata è la velocità di raffreddamento, tanto
più drastiche saranno le condizioni di sottoraffreddamento, tanto più elevata sarà la differenza
fra la temperatura media di solidificazione e la temperatura a cui viene a trovarsi la massa
liquida.
Quanto più bassa è la T a cui viene a trovarsi il metallo fuso al di sotto di Ts, tanto maggiore il
numero dei germi (Ng) che in esso si forma nell'unità di tempo, fino ad un valore massimo, oltre
cui decresce.
Vg = velocità di germinazione = Ng/sec.
Tanto più basso è Il valore del moto molecolare (andamento delle molecole), tanto più probabile
è anche la possibilità degli atomi di potersi raggruppare tra di loro, secondo certe forme
geometriche, per dare luogo alla formazione di un germe. Durante il passaggio liquido-solido Vg è
> VC si avrà una
cristallizzazione minuta = STRUTTURA A GRANA FINE.
• basso grado di sottoraffreddamento: se il raffreddamento della massa liquida viene effettuato
lentamente, la velocità di cristallizzazione sarà
> della velocità di germinazione = numero dei germi < che si forma
nell'unità di tempo.
Si avranno grani grossi e poco numerosi = STRUTTURA A GRANA
GROSSA.
Le dimensioni dei grani dipendono da:
 Velocità di raffreddamento;
 Natura del materiale;
 Presenza di sostanze estranee (impurezze).
Alle volte, nelle leghe, vengono aggiunti i MICROALLIGANTI (o nucleati artificiali) che forniscono
nuclei di cristallizzazione anche se il raffreddamento è lento. Porta ad una struttura a grana fine;
nei materiali metallici, quanto più piccole sono le dimensioni dei grani cristallini tanto più
elevato sarà il limite di snervamento e di rottura; materiali a grana fine si prestano ad essere
lavorati per deformazione plastica e presentano un valore di resilienza relativamente elevato.
All'aumentare delle dimensioni dei grani, diminuisce il grado di plasticità ed il valore della
resilienza ed > rigidità, durezza, resistenza alle deformazioni viscose.
STRUTTURE DI COLATA (solidificazione in condizioni reali)
Nelle lavorazioni per fusione, la massa metallica liquida viene colata all'interno di una forma, le
cui pareti sono in genere a T < a quella del materiale metallico fuso: la NUCLEAZIONE avverrà
preferenzialmente
lungo le pareti della forma stessa.
In condizioni reali, la deformazione dei nuclei di cristallizzazione non è casuale, ma favorita da
una serie di fattori, in base ai quali risulta
localizzata in determinate zone della massa liquida = NUCLEAZIONE
ETEROGENEA.
Es. Metallo colato all'interno di una forma:
la struttura del pezzo colato presenterà 3 diversi tipi di grani:
I - ZONA MICROCRISTALLINA: in prossimità delle pareti della forma la massa
liquida solidifica in
condizioni di elevato grado di
sottoraffreddamento, con deformazione di un sottile strato di piccoli grani.
II - ZONA COLONNARE: mano a mano che il metallo si solidifica, sviluppa il suo calore latente di
solidificazione e la zona posta più all'interno si raffredda più lentamente. T è > di quella della
zona a contatto con le pareti e si presenterà un grado di sottoraffreddamento meno elevato, con
formazione di minor numero di nuclei di cristallizzazione, che tenderanno ad accrescere
preferenzialmente lungo le direzioni di flusso del calore.
II - ZONA MACROCRISTALLINA: la parte centrale del pezzo è quella in cui T rimane più elevata
per più lungo tempo. II basso grado di sottoraffreddamento darà origine a pochi nuclei di
cristallizzazione, che porteranno alla formazione di grani grossi.
Una tale struttura determina variazioni di resistenza all'interno dei grani: i grani di forma
allungata possono essere la causa di fratture in alcune lavorazioni allo stato liquido.
Nelle operazioni di fusione e colata, si cerca sempre di ottenere pezzi con struttura a GRANA
FINE e di forma equiassiale. Si riesce a realizzare fissando alcune condizioni nel corso della
solidificazione ed aggiungendo al metallo base opportuni MICROALLIGANTI.
CONTORNI DEI GRANI CRISTALLINI
Nella zona di confine tra due grani, si ha una «distorsione» del reticolo cristallino che permette
un graduale passaggio dall'orientazione di un grano a quella dell'altro. Gli atomi che si trovano in
questa zona intermedia, non hanno una disposizione regolare, ma sono disposti in modo del tutto
disordinato.
I contorni dei grani che hanno una struttura disordinata, comporta che tali zone posseggano un
elevato contenuto energetico.
Una zona con elevato contenuto energetico gli elettroni tendono a spostarsi da una specie
all’altra avvengono delle reazioni che portano alla corrosione., presenta una elevata reattività
chimica: i contorni dei grani sono le zone più facilmente attaccabile chimicamente, meno
resistenti alla corrosione. La presenza di queste zone intergranulari, differenti sia fisicamente
che chimicamente dalla restante massa dei grani, ha notevole influenza sia sulle proprietà
chimico-fisiche che meccaniche che sulla lavorabilità allo stato solido dei materiali metallici.

La presenza dei bordi dei grani costituisce un'interferenza al movimento delle dislocazioni ed un
impedimento allo scorrimento plastico.
Quanto più piccole risultano in un materiale metallico duttile, le dimensioni dei grani cristallini,
tanto > sarà la superficie dei bordi dei grani per unità di volume: il materiale presenterà un
elevato limite di disnervamento Is.
La diversa composizione che tali zone intergranulari possono presentare rispetto a quella dei
grani stessi, può costituire un fattore estremamente pericoloso. Quando il materiale metallico è
riscaldato, queste impurezze fondono ed essendo disposte lungo i bordi dei grani danno luogo ad
un velo di liquido che abbassa la coesione tra grano e grano, da provocare fratture intergranulari
durante la deformazione plastica = FRAGILITÀ A CALDO.
MOTI DIFFUSIVI NEI SOLIDI METALLICI (liquazione)
Diffusione di un solido cristallino, la migrazione di atomi da una posizione reticolare all'altra del
solido stesso.
I moti diffusi nei solidi sono molto lenti a Tamb e più rapidi con l'aumento di T.
• Se lo spostamento degli atomi che costituiscono il solido è casuale ed avviene attraverso il
solido stesso, senza richiedere gradiente di concentrazione = AUTODIFFUSIONE.
Es. Metallo puro
• Se la migrazione di atomi di specie diverse, fra due o più zone del
solido in cui i componenti siano presenti in [ diversa = DIFFUSIONE
CHIMICA.
Trasferimento di massa, causato da un gradiente di [], ci può essere fornito dalle leghe note
come SZ Solide. Il meccanismo attraverso cui si esplicano i moti diffusi è legato alla presenza di
difetti puntiformi e vacanze.
Quando sono presenti dei difetti puntiformi, l'energia necessaria per attivare il meccanismo di
diffusione è più basso.
Nel caso delle vacanze, l'energia di attivazione è relativamente molto bassa e compatibile con il
livello termico del reticolo.
ES. CeN
La diffusione avviene più facilmente entro strutture meno compatte che non in strutture più
compatte. L'energia di attivazione è › di quella richiesta nella diffusione per vacanze, ma più
bassa di quella necessaria per far diffondere atomi che si trovano in posizione sostituzionale.

Polimeri e materiali a struttura vetrosa


Nei polimeri, la diffusione avviene solo per migrazione di intere molecole di altre sostanze fra le
molecole stesse. > PM polimero > la difficoltà di diffusione.
Nei materiali a struttura vetrosa (amorfa), i cationi hanno notevole facilità a diffondere a causa
delle numerose posizioni che possono essere occupate dagli ioni positivi stessi.
14°C

Polimeri e materiali a struttura vetrosa


Nei polimeri, la diffusione avviene solo per migrazione di intere molecole di altre sostanze fra le
molecole stesse. > PM polimero > la difficoltà di diffusione
Nei materiali a struttura vetrosa (amorfa), i cationi hanno notevole facilità a diffondere a causa
delle numerose posizioni che possono essere occupate dagli ioni positivi stessi.

LIQUEFAZIONE DELLE LEGHE METALLICHE

È un fenomeno che si può verificare durante la solidificazione avviene per:


-Segregazione o zonatura all’interno dei singoli grani la zona centrale del grano è quella che
solidifica per prima, piu ricca del componente alto fondente, la zona piu esterna solidifica per
ultima ed è piu ricca del componente basso fondente. (T piu alta)
-O per gravita inconveniente che può presentarsi nella cristallizzazione di un materiale metallico dovuto
alla differenza di densità fra le fasi liquide e solide .

Per notevole differenza di densita fra la massa liquida e i cristalli che si formano, questi galleggiano o vanno
a fondo ed a solidificazione ultimata ci potra essere una separazione meccanica tra i costituenti strutturali
solidi della lega e difficilmente si verifica.
PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO NEI MATERIALI METALLICI
Con la fusione, si ottiene una lega che possiede le migliori caratteristiche meccaniche e chimico-
fisiche: la lega a solidificazione ultimata presenta una struttura a GRANA FINE ed OMOGENEA.
materiali metallici a GRANA FINE, presentano elevati limiti di snervamento e rottura ed alto
valore di resilienza; l'omogeneità è una garanzia ai fini della resistenza a corrosione.
* Raffreddamento lento: il numero di germi che si forma nell'unità di tempo è bassa, il risultato
finale sarà la formazione di grana grossa.
Determina la formazione di grani di grosse dimensioni e favorisce i fenomeni di diffusione allo
stato solido e quanto più lento sarà tale raffreddamento fino a T amb, tanto più omogenei
risulteranno i grani cristallini; si favorisce lo scambio e la uniforme distribuzione, nel reticolo
cristallino, degli elementi costituenti la lega. Per eliminare la formazione di grana grossa, sarà
opportuno che nelle leghe siano presenti elementi da avere grani di piccole dimensioni.
*Raffreddamento rapido: il numero dei germi che si forma, nell'unità di tempo è elevata, la
struttura cristallina finale, sarà con grani di piccole dimensioni. Il raffreddamento brusco non
favorisce la completa diffusione allo stato solido dei componenti la lega, con eterogeneità di
concentrazione fra il centro ed i bordi dei grani stessi. L'inconveniente può essere eliminato con
uno specifico trattamento termico.

Potrebbero piacerti anche