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La corrosione è il fenomeno che causa il deterioramento o la distruzione dei materiali e che avviene in
seguito alla loro interazione con l’ambiente che li circonda. La corrosione quindi può essere vista in
termini di ritorno alla « natura», in quanto i materiali metallici estratti dai loro minerali con conferimento
di energia ( metallurgia ),tendono spontaneamente a restituire l’energia andando a riformare prodotti simili
a quelli da cui sono stati estratti. I processi industriali di trasformazione utilizzano alte temperature,
”caricando” i minerali di grandi quantità di energia e rendendoli chimicamente instabili. Durante la fase di
esercizio, i metalli ricercano la stabilità chimico-energetica, combinandosi con l’ossigeno per ritornare
sotto forma di ossidi, idrossidi, carbonati, solfati, cloruri, così come erano nel sottosuolo.
I fattori principali che influiscono sulla corrosione sono: natura del metallo, caratteristiche del pezzo,
l’ambiente circostante.
AMBIENTE CIRCOSTANTE
Ambiente umido:
Molte sostanze o soluzioni allo stato liquido (per esempio gli acidi) attaccano direttamente il metallo
formando con esso composti chimici e provocando la corrosione.
L’intensità dell’azione corrosiva esercitata dai liquidi dipende da molti fattori quali:
la concentrazione della soluzione, la diversa distribuzione dell’ossigeno disciolto in essa, la composizione
chimica del liquido in relazione a quella del metallo, le condizioni di temperatura, pressione e viscosità, lo
stato di quiete o di agitazione del liquido.
Ambiente secco:
In ambiente secco, per esempio a contatto con l’aria, il metallo si ossida, cioè subisce un attacco da parte
dell’ossigeno, del diossido di carbonio (CO2 ) e di zolfo (SO2 ) e dei composti del cloro contenuti
nell’aria. Il fenomeno risulta accentuato ad alte temperature (ossidazione a caldo). L’inquinamento
dell’aria favorisce la corrosione. Nei fumi e nei gas di scarico sono presenti sostanze che si combinano con
la pioggia sotto forma di acidi altamente corrosivi.
Un’atmosfera molto corrosiva è nelle località marine: l’aria del mare è ricca di sali di cloruro che
favoriscono la corrosione dei materiali ferrosi.
AMBIENTI CORROSIVI
Un metallo può essere utilizzato in ambienti con comportamenti differenziati dal punto di vista dell’attacco
corrosivo, classificabili in: Atmosfera, Acque dolci, Acquamarina, Soluzioni particolari (acidi organici e
inorganici, sostanze basiche).
TIPOLOGIE DI CORROSIONE
La classificazione delle varie forme di corrosione viene compiuta su una base morfologica, distinguendo i
fenomeni generalizzati da quelli localizzati e da quelli selettivi.
Corrosione generalizzata o uniforme: Interessa tutta o gran parte della superficie metallica, provocando
riduzione di spessore, più o meno rapida.
Corrosione localizzata: Interessa zone limitate della superficie metallica e produce cavità di forme diverse
che penetrano in profondità nel materiale, con possibile perforazione.
Corrosione selettiva: Agisce solo su determinate parti del materiale (che si distinguono per composizione o
per struttura cristallina) e può attaccare singoli cristalli o i bordi dei cristalli.
MECCANISMI CORROSIVI
La corrosione può classificarsi in due grandi categorie: chimica ed elettrochimica.
CORROSIONE CHIMICA: La corrosione chimica avviene per combinazione diretta del metallo con una
o più sostanze chimiche, formando strati di ossidi aderenti alla superficie del metallo oppure cavità. Il
metallo cede elettroni alla sostanza chimica reagente senza però provocare il passaggio di corrente
elettrica. Tale processo si verifica quando il metallo viene a contatto con: un reagente chimico (acido, base,
sale), un agente atmosferico (ossigeno, anidride carbonica, vapore, umidità), un agente chimico disciolto
nell’acqua o nell’aria, formando composti poco compatti che si staccano dal metallo sottostante.
La velocità di corrosione può dipendere, con azione singola o combinata, della temperatura di esercizio,
dalla pressione atmosferica, dalla pressione di esercizio, dal reagente chimico, dallo strato superficiale del
metallo.
CORROSIONE ELETTROCHIMICA
La scala dei potenziali elettrochimici standard indica la tendenza naturale di una specie chimica a ossidarsi
(cessione di elettroni) oppure a ridursi (acquisto di elettroni) rispetto all’idrogeno (riferimento). In
presenza di liquido elettrolita, tra due diversi metalli (a contatto oppure no) si sviluppa una differenza di
potenziale che provoca migrazione di ioni dal metallo con potenziale minore verso il metallo con
potenziale maggiore.
REAZIONI CHIMICHE:
ANODICHE (di ossidazione): tendono a distruggere il metallo che si discioglie sotto forma di ioni oppure
ritorna allo stato combinato di ossido;
CATODICHE (di riduzione): in cui gli elettroni abbandonano il metallo che funge da anodo e seguendo
percorsi esterni alla soluzione elettrolitica, giungono al catodo, che li “acquista”, rimanendo inalterato.