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Lara Vendrame 2B Cat 22/11/2020

A.Palladio

Scienze e Tecnologie Applicate

I Metalli

Gli elementi che si trovano in natura si dividono in metalli, non metalli e semimetalli
(o semiconduttori).

I metalli sono solidi a temperatura ordinaria, eccetto il mercurio che è liquido;


hanno un aspetto lucente; sono buoni conduttori di calore e di elettricità; sono
duttili e malleabili (possono essere ridotti in fili e lamine). Gli elementi metallici sono
molto numerosi, più di 80: fra i più importanti ricordiamo il ferro, l’alluminio, il
rame, lo zinco, il piombo, lo stagno, l’argento, l’oro.

I non metalli sono cattivi conduttori di calore e di elettricità; possono essere gassosi
(idrogeno, fluoro, cloro, ossigeno, azoto), liquidi (bromo), solidi (carbonio, zolfo,
fosforo); non sono né malleabili né duttili. Vi sono poi i gas rari o nobili (argo, neon,
cripto, xeno, elio, rado), presenti in piccolissima quantità nell’atmosfera,
chimicamente inerti.

I semimetalli sono un gruppo limitato di elementi che hanno un comportamento


metallico e non metallico insieme. Il silicio, il germanio e altri semimetalli sono
anche detti semiconduttori per le loro proprietà intermedie tra i metalli, che sono
buoni conduttori di elettricità, e i non metalli che sono isolanti. Entrano a far parte di
componenti base dell’industria elettronica e dei calcolatori, come transistor e circuiti
integrati.

Leghe metalliche

Possiamo definire una lega metallica come una particolare intima unione tra due o
più metalli, o tra metalli e non metalli.

Un esempio di lega composta da un metallo con un altro metallo è il bronzo (rame +


stagno).
Un esempio di lega composta da un metallo e da un non metallo è l’acciaio (ferro +
carbonio).

Minerali e metallurgia

I metalli sono distribuiti in modo molto disuguale sulla Terra e raramente si trovano
allo stato libero o stato nativo, ma quasi sempre sono in combinazione con altri
elementi a formare i minerali.

L’insieme delle tecniche e dei procedimenti per l’estrazione dei metalli dai loro
minerali costituisce la metallurgia. La metallurgia del ferro, che è il metallo
industrialmente più importante, prende il nome di siderurgia.
Ferro

Le leghe di ferro si dividono in acciai e ghise in base al tenore di carbonio (maggiore


o minore del 2,06%). In realtà, negli acciai e nelle ghise sono sempre presenti altri
elementi di lega.

Acciaio

Esistono diversi modi per classificare i vari tipi di acciai.

In base ai requisiti qualitativi, per esempio, si suddividono in acciai di base (per i


quali vengono garantite solo certe caratteristiche resistenziali), acciai di qualità (per i
quali, oltre a quelle di resistenza meccanica, è possibile garantire altre determinate
proprietà) e acciai speciali (destinati ad applicazioni o trattamenti particolari).

In base alla composizione chimica, invece, si possono suddividere in acciai al


carbonio, acciai basso legati e acciai legati. Infine, sulla base delle applicazione, gli
acciai si possono raggruppare in: acciai da costruzione di uso generale, acciai speciali
da costruzione, acciai inossidabili, acciai da utensili e acciai per usi particolari.

La produzione dell'acciaio può avvenire in due modi: siderurgia primaria e siderurgia


secondaria.

Nella siderurgia primaria, si parte da minerale di ferro, carbone (che viene


trasformato in coke) e calcare. Queste materie prime vengono inserite in un
altoforno da cui escono ghisa e scorie. La ghisa viene quindi introdotta in un
convertitore a ossigeno insieme a rottami di ferro e calce viva, dove viene convertita
in acciaio mediante aggiunta di ossigeno. L'acciaio viene dunque inviato all'impianto
di colata. Nella siderurgia secondaria, invece, si usano forni elettrici ad arco
alimentati con rottame, che viene fuso. Al rottame fuso vengono poi aggiunti additivi
e ferroleghe per raggiungere le qualità richieste. Poi passa all'impianto di colata.

L'acciaio presenta una elevata resistenza meccanica ed elevata flessibilità. La


longevità dell'acciaio può essere compromessa da fenomeni di corrosione; oggi
tuttavia l'acciaio utilizzato per elementi strutturali subisce una serie di lavorazioni
che lo proteggono dall'eventuale corrosione.

I tipi di acciaio maggiormente utilizzati in edilizia sono: acciai da costruzione, acciai


patinabili e acciai inossidabili. Trova impiego nella produzione delle armature del
calcestruzzo armato e nella realizzazione di telai, ma anche per cancellate,
balaustre, cavi per tensostrutture, eccetera.

Tipi di unione

Tondini in acciaio per cemento armato


Travi in acciaio

Le putrelle rappresentano di gran lunga il più ampio gruppo di prodotti tra gli acciai
strutturali. Questi profili sono facilmente reperibili in tutto il mondo, sia in
dimensioni imperiali che metriche, quando si tratta di acciaio al carbonio. In acciaio
inossidabile la reperibilità diventa assai più difficile.

Travi IPE per

IPE è la sigla per definire le putrelle o travi con superficie interna delle flange
parallela e dimensioni secondo la norma EN 10365 con tolleranze di produzione
definite secondo la norma EN 10034: 1993.

Una trave in acciaio inossidabile può essere saldata, estrusa o laminata a caldo.

Le parti orizzontali, superiore ed inferiore della trave, vengono chiamate flange, la


parte centrale verticale di collegamento è chiamata anima. La versione più comune
in questo gruppo di prodotti è il profilo standard IPE. Le versioni leggere, IPE AAAA
fino alla A e la più pesante IPE O sono usate molto più di rado.

Le travi in acciaio inox IPE sono utilizzate nel commercio e nell’industria, ma anche
in macchine ed attrezzature edili. L’uso di profili in acciaio inossidabile è
caratterizzato da una elevata flessibilità di composizione e da una rapida ed
economica costruzione (attraverso la possibilità di prefabbricazione nella
produzione dell’ acciaio). I profili in acciaio inox sono prodotti principalmente da
rottami e possono essere riciclati dopo l’utilizzo, risparmiando in questo modo
risorse naturali.
Strutture in acciaio
Ghisa

Le ghise hanno un tenore di carbonio compreso tra il 2,5 e il 4% e contengono anche


silicio. Le ghise sono facilmente colabili, fondono con maggiore facilità rispetto agli
acciai e possono essere colate anche in forme complesse. Hanno però una modesta
resistenza meccanica e sono fragili: è per questo che non sono lavorate per
deformazione plastica.
Materiali Non Ferrosi

Tra i materiali metallici non ferrosi, i più utilizzati in edilizia sono il rame e l'alluminio
(e le loro rispettive leghe) e il titanio.

Rame e leghe di rame

Il rame è un materiale che presenta elevata conducibilità elettrica e termica, è


facilmente deformabile plasticamente, forma facilmente leghe con altri metalli, ha
una buona resistenza alla corrosione atmosferica e ha discrete caratteristiche
meccaniche.

Il rame, e in generale le sue leghe, ovvero bronzi (rame-stagno) e ottoni (rame-


zinco), trova ampio utilizzo nell'impiantistica (cavi elettrici, tubazioni per l'acqua, gas
metano, combustibili liquidi, eccetera), nella produzione di maniglie e pomelli, ma
anche per le coperture (soprattutto per le cupole) o per parti di esse (grondaie).

Esistono poi i cuproallumini, che sono leghe rame-alluminio (con tenore di alluminio
fino al 13%) che hanno elevata resistenza alla corrosione in acqua di mare.
Alluminio e leghe di alluminio

L'alluminio e le sue leghe sono caratterizzati da una bassa densità (più o meno un
terzo di quella degli acciai).

Inoltre, l'alluminio è un materiale estremamente leggero e resistente alla corrosione


in ambienti neutri (in assenza di cloruri). Ha elevata conducibilità elettrica (di poco
inferiore a quella del rame) e una buona duttilità. Per migliorare le proprietà
meccaniche, le leghe di alluminio possono essere sottoposte a trattamenti termici
specifici oppure a incrudimento.

Nell'edilizia si sfrutta la combinazione di buona resistenza alla corrosione, bassa


densità e facilità di lavorazione: le applicazioni principali delle leghe di alluminio
riguardano la realizzazione di serramenti e facciate continue.
Titanio

Il titanio non è un elemento raro; tuttavia è un materiale molto costoso. Ha un


elevato punto di fusione (1660 °C), un basso coefficiente di dilatazione termica, non
è magnetico, non infragilisce a basse temperature, è ipoallergenico, leggero e
inossidabile. Si può produrre in getti, è forgiabile, lo si può saldare e lavorare con
macchine utensili.

Per applicazioni architettoniche, solitamente si ricorre al titanio nella sua


colorazione naturale, simile, a prima vista, a quella dell'acciaio inossidabile. In
questo caso, la superficie del metallo dà riflessi colorati con tonalità che cambiano al
variare dell'angolo di osservazione e del tipo di illuminazione.

Piombo

Il piombo viene usato nell'edilizia, nella produzione di batterie per autotrazione e di


proiettili per armi da fuoco e, allo stato liquido, come refrigerante nei reattori
nucleari, a volte in lega eutettica con il bismuto. Il piombo è un componente del
peltro e di leghe metalliche usate per la saldatura.
Oro

Esistono rari casi, in edilizia, di utilizzo dell'oro.

Di solito usato per abbellimenti e per ballezza.

I metalli sono usati, in edilizia, come tubi, grondaie, come tondini per il cemento
armato e soprattutto come:

-Barre;

-Profili;

-Tubi;

- Nastri/Lastre;

-Piastre/Placche;
I Profilati:

a doppia “T”: a “T”:

a “C”: a “L”:

Sottoposto ad uno sforzo crescente, il metallo in un primo tempo si deformerà


linearmente secondo la legge di Hooke, dunque in maniera elastica: cessando lo
sforzo applicatogli, il metallo tornerà alla forma originale.

L'aumentare dello sforzo oltre un certo limite imporrà in seguito una irreversibile
deformazione plastica accompagnata dall'incrudimento, cioè da un aumento
progressivo del limite elastico del materiale e del valore della tensione di rottura. Se
il valore teorico di energia necessario per deformare plasticamente un campione è
notevolmente maggiore rispetto a quello in effetti necessario, ciò è dovuto alla
presenza, nella realtà, di dislocazioni, ossia di discontinuità di linea nella struttura
cristallina che a seconda della forma sono dette a vite, a spigolo o miste.
A seconda della natura del metallo, esso potrà subire fratture duttili o fragili. Nel
primo caso il metallo si deforma sensibilmente nel campo plastico, si verifica uno
strizzamento a causa dei microvuoti venutisi a creare, e la superficie di frattura avrà
una forma caratteristica a coppa cono. Nel secondo caso la frattura è improvvisa non
appena oltrepassato il limite elastico, e la superficie di frattura è perpendicolare alla
direzione dello sforzo, di aspetto brillante e cristallino.

-) proprietà fisico-chimiche: sono dovute alla natura specifica degli elementi chimici
costitutivi dei materiali; le principali sono il colore, il peso specifico, la conducibilità
termica ed elettrica, la resistenza alla corrosione…

-) proprietà meccaniche: descrivono il comportamento dei materiali quando


vengono sottoposti a sollecitazioni esterne: sono rappresentate dalla resistenza
meccanica (che comprende la resistenza a trazione, a flessione, a compressione, a
torsione, a taglio e a fatica), oltre che dalla durezza, resilienza e dall'elasticità.

-)proprietà tecnologiche: si riferiscono alle caratteristiche dei materiali più


strettamente connesse con la lavorazione meccanica cioè alla loro attitudine a farsi
modellare.

-) Chiodi o bulloni(a taglio / ad attrito) :

Sono puntuali; Indeboliscono le sezioni; Ripristinano solo parzialmente la continuità;


Si eseguono in opera con relativa facilità

-)Saldatura:
Ripristinano la continuità senza indebolire gli elementi; Sono difficili da realizzare in
opera

La saldatura è il procedimento che permette l'unione fisico/chimica di due giunti


mediante la fusione degli stessi, o tramite metallo d'apporto. Tale
materiale può essere il materiale componente le parti stesse che vengono unite, ma
può anche interessare materiale estraneo ad esse, detto materiale di apporto: nel
primo caso si parla di saldatura autogena (con o senza materiale d'apporto a
secondo dei casi) nel secondo di saldatura eterogenea o brasatura (in cui la fusione
interessa solo il materiale d'apporto).

Il chiodo è un elemento di collegamento composto da un corpo cilindrico e da una


testa.

a testa tonda (o semisferica) stretta

a testa svasata (o tronco-conica) piana (o rasa)

a testa svasata con calotta (o colma)

Le unioni bullonate vengono realizzate con:

bulloni che lavorano a taglio o non precaricati;

bulloni che lavorano ad attrito o precaricati.

Nel primo caso, la stabilità del collegamento fra i due elementi è dovuta al contatto
fra il gambo della vite che costituisce il bullone e le pareti degli elementi da
collegare, quindi il relativo foro sarà calibrato; nel secondo caso, invece, la stabilità
del collegamento è dovuta all’attrito, ed il gambo della vite lavora a trazione. Non
occorre, quindi, che il foro sia calibrato, è sufficiente sia un foro passante, quindi il
bullone lavorerà a trazione, grazie all’attrito, anche se il suo gambo non è a contatto
con la parete del foro.

PROPRIETÀ DEI MATERIALI METALLICI

Le proprietà dei materiali metallici si suddividono in proprietà fisiche e chimiche,


meccaniche e tecnologiche.

Proprietà fisiche e chimiche – Si riferiscono alle caratteristiche generali dei materiali


in relazione al peso, al calore, all’elettricità e all’ambiente esterno.

Massa volumica. Si definisce massa volumica il rapporto tra la massa di un corpo,


misurata in kg, ed il suo volume, misurato in dm3. Sono detti metalli leggeri quelli
che hanno una massa volumica inferiore a 4 kg/dm3: alluminio, magnesio ecc.;
metalli pesanti tutti gli altri.

Dilatazione termica. I materiali metallici subiscono un aumento di volume quando


vengono riscaldati.

Lo zinco ed il piombo hanno i maggiori coefficienti di dilatazione, il platino il minore.

Temperatura di fusione. La fusione è il passaggio dallo stato solido a quello liquido.


Ogni materiale metallico ha un suo caratteristico punto di fusione: il ferro, ad
esempio, fonde a 1535 °C, lo stagno a 232 °C, il tungsteno a 3380 °C.

Conduttività termica. È la proprietà dei materiali di trasmettere il calore; I’argento, il


rame, I’oro e l’alluminio sono i migliori conduttori di calore.

Conduttività elettrica. È la proprietà dei materiali metallici di trasmettere la


corrente elettrica. I migliori conduttori sono l’argento, il rame e l’alluminio.

Resistenza alla corrosione. È la proprietà di resistere al deterioramento superficiale


causato da reazioni chimiche (come, ad esempio, la ruggine del ferro).

Proprietà meccaniche – Si riferiscono alla capacità dei materiali di resistere


all’azione di forze esterne.
Resistenza alla trazione. Un corpo è sollecitato a trazione quando una forza
applicata tende ad allungarlo; il pezzo, prima di rompersi, si allunga in misura tanto
più notevole quanto più il materiale è plastico.

Resistenza alla compressione. Un corpo è sollecitato a compressione quando la


forza applicata tende ad accorciarlo; il pezzo si accorcia invece di allungarsi.

Resistenza alla flessione. Un corpo è sollecitato a flessione quando le forze


applicate perpendicolarmente al suo asse tendono a curvarlo.

Resistenza alla torsione. Un corpo è sollecitato a torsione quando le forze applicate


tendono a torcere le sue fibre.

Resistenza al taglio. Un corpo è sollecitato al taglio quando le forze applicate


tendono a far scorrere uno sull’altro due piani vicini.

Durezza. È la resistenza che il materiale oppone alla penetrazione di una punta.

Resistenza alla fatica. È la resistenza dei materiali a sforzi variabili e ripetuti (ad
esempio, I’accorciamento e l’allungamento di una molla, ripetuto per migliaia di
volte).

Proprietà tecnologiche – Si riferiscono all’attitudine dei materiali a subire le diverse


lavorazioni.

Fusibilità. È la proprietà di dare dei pezzi (getti) sani, compatti senza difetti e
alterazioni. Ad esempio, sono facilmente fusibili la ghisa ed il bronzo, difficilmente
fusibili l’acciaio ed il rame.

Malleabilità. È l’attitudine di un materiale a ridursi in lamine sottili; normalmente i


materiali sono più malleabili a caldo che a freddo.

Duttilità. È l’attitudine di un materiale a ridursi in fili sottili.

Saldabilità. È la proprietà che ha un materiale di unirsi in un solo pezzo con un altro,


uguale o diverso.

Temprabilità. È l’attitudine ad aumentare la propria durezza per mezzo di particolari


trattamenti termici.

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