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INSEGNAMENTO
di
PROTESI
DENTARIA
III
Il tatuaggio da amalgama
E’ il fenomeno della ionizzazione di alcuni metalli o leghe
che, avendo una differenza di elettro-potenziale tra di loro,
immerse in un ambiente elettrolitico, cioe’ contenente ioni,
conducono a fenomeni di elettrolisi ossia passaggio di ioni
dal polo negativo quale e’ l’anodo al polo positivo o catodo.
dunque il corpo umano non e’ altro che una pila elettrica in
cui avviene un passaggio di elettroni in una soluzione
elettrolitica qual e’ la saliva.
Tatuaggi da amalgama
Corrosione
dei
Metalli
Esistono delle apparecchiature che misurano la differenza di
potenziale elettrochimico esistente tra le leghe presenti nel
cavo orale ed e’ utile per capire quale lega sostituire in caso
di potenziale piu’ alto rispetto alle altre.
Fenomeni
allergici
e
sensibilizzazione
allergiche
I fenomeni di allergia a particolari metalli (in particolare
al Nichel) sono in progressivo e continuo aumento
(reazioni cutanee a bigiotteria, stanghette occhiali, casse
orologi, etc.)
Ciò è particolarmente vero per la popolazione di sesso
femminile (30- 40%)
La sensibilizzazione può essere connessa alla continua
ingestione di ioni (pentole, posate,
etc.) o anche al rilascio ionico da
metalli impiantati.
Corrosione
dei
Metalli
Nell’eseguire una nuova restaurazione conservativa o
protesica si dovrebbe scegliere le lega avente un potenziale
elettrico piu’ vicino a quello delle altre restaurazioni gia’
presenti nel cavo orale.
lo stesso problema si pone anche in implantoprotesi in
quanto l’impianto e’ in titanio, l’abutment in titanio ma la
protesi fissa che supporta l’impianto e’ in lega aurea o vile e
dunque si produce sempre differenza di potenziale.
Passività
dei
metalli
E’ l’insieme dei processi che portano alla
formazione di una pellicola superficiale che
protegge il materiale sottostante dall’attacco
corrosivo.
Titanio
Alluminio
Cromo
Leghe
metalliche
Leghe nobili
Costituite da metalli nobili resistenti
all’ossidazione e alla corrosione (Oro, Argento,
Platino, Palladio, Iridio, Rodio, Osmio, Rutenio).
Leghe non nobili
Costituite da metalli vili o non nobili che hanno
limitata resistenza ala corrosione e si ossidano
facilmente quando vengono riscaldati all’aria.
Leghe
nobili
da
colata
Leghe d’oro da colata
Leghe a baso contenuto d’oro
Leghe all’Argento-Palladio
Leghe all’Argento-Indio
Fornite sotto forma di piastrine
Leghe
d’oro
da
colata
Tipo I: tenere (intarsi) Tipo III: dure (corone,ponti,
intarsi)
Tipo II:medie (intarsi) Tipo IV: extra dure (ponti
estesi e protesi scheletrate)
Passando dal I al IV tipo aumentano la resistenza
meccanica e la durezza e diminuiscono la duttilità e la
percentuale di oro.
I principali costituenti sono: Au, Ag, Cu ed in percentuali
minori Pd, Pt, Zn.
La concentrazione minima di Oro richiesta varia dall’83%
(I tipo) al 75% (IV tipo).
Leghe
nobili-‐
Leghe
d’oro
da
colata
Au: puro è molto tenero e poco resistente.
Impartisce alla lega una elevata resistenza alla
corrosione.
Cu: aumenta la durezza e la resistenza meccanica
della lega e abbassa la temperatura di fusione ma
riduce la resistenza alla corrosione.
Ag: aumenta le caratteristiche meccaniche della
lega, riduce il colore giallo impartito dall’oro e
quello rossastro del rame.
Leghe
nobili-‐
Leghe
d’oro
da
colata
Pt- Pd: aumentano la durezza, la resistenza
meccanica, la temperatura di fusione, la
resistenza alla corrosione e schiariscono le leghe.
Zn: aumenta la fluidità della lega allo stato
liquido e riduce l’ossidazione degli altri metalli
non nobili ad alta temperatura ossidandosi per
primo.
Leghe
non
nobili
Leghe da colata per la costruzione di protesi metalliche
(fornite in blocchetti o lingotti)
Semilavorati (fili, lamine) per uso ortodontico e per la
costruzione di ganci
Derivano da un particolare gruppo di leghe dette superleghe
che presentano una buona resistenza allo scorrimento
viscoso, resistenza meccanica e alla corrosione ed elevata
rigidità grazie alla presenza di precipitati all’interno del
solido (vanadio, alluminio, titanio, tungsteno).
Leghe
non
nobili
per
PPR
(stelliO)
La lega deve contenere non meno dell’85% di
Cromo, Cobalto e Nichel o non meno del 20% di
Cromo (specifica n°14 dell’A.D.A.)
Deve essere compatibile (specifica n°41
dell’A.D.A.).
Non devono presentare segni di corrosione dopo
che sono state esposte per un anno all’ambiente
orale.
Si
realizza
in
caso
di
elementi
dentari
Devitalizzati
con
scarsa
corona
clinica
ed
una
buona
lunghezza
radicolare