Si definiscono isomeri i composti chimici che presentano identica formula grezza (e quindi
medesima massa molecolare), ma diverse caratteristiche chimiche e/o fisiche.
Catena
Costituzionale
Posizione
Funzione
Isomeria
CONFORMAZIONALE
Stereoisomeria
Diastereoisomeria
CONFIGURAZIONALE
Enantiomeria
1 Isomeria costituzionale
L'isomeria costituzionale o strutturale pu essere ricondotta a tre diverse cause e si pu di
conseguenza articolare in isomeria di catena, isomeria di posizione e isomeria di gruppo
funzionale
1.1
isomeria di catena
Isobutano
(2-metilpropano)
CH3 CH CH3
CH3 CH2 CH2 CH3
|
CH3
Essi differiscono per la disposizione degli atomi di carbonio. Nel primo composto si ha una
catena lineare, mentre nel secondo si ha una catena ramificata.
In questo caso i due composti sono isomeri in quanto hanno la stessa formula grezza; ma
differiscono net modo in cui gli atomi di carbonio sono legati e sono detti isomeri di catena.
Lo stesso tipo di isomeria si presenta se gli atomi di carbonio sono legati per formare un
ciclo. E il caso dei seguenti composti a catena ciclica di formula molecolare C6H12
Metil ciclopentano
CH3
cicloesano
1.2
Isomeria di posizione
2-propanolo
CH3 CH CH3
OH
OH
Si osserva che il gruppo ossidrile in posizione diversa. I due composti sono quindi definiti
isomeri di posizione in quarto hanno la stessa formula grezza, ma differiscono unicamente
per la posizione del gruppo OH
1.3
Sono composti che, pur dotati della stessa formula molecolare, presentano gruppi
funzionali diversi. Di questa categoria fanno parte ad esempio composti quali letanolo
(gruppo funzionale OH) e il dimetil-etere (gruppo funzionale O-), entrambi con formula
molecolare C2H6O
Etanolo
Etere dimetilico
CH3 CH2
CH3 O CH3
|
OH
In definitiva
Isomeri
di
catena
Isomeri
di
posizione
Isomeri
di
gruppo funzionale
Diversa concatenazione
degli atomi di carbonio
Diverso gruppo
funzionale
In tutti i tipi di isomeria fin qui visti ci che cambia lo scheletro della molecola. in essa alcuni
atomi sono legati tra loro in modo diverso. Esistono per anche degli isomeri in cui si conserva
lo scheletro della molecola, ma cambia, all'interno di questa, la disposizione spaziale di alcuni
atomi o gruppi di atomi. Si parla in questo caso di stereoisomeria (dal greco stereos = solido,
inteso come studio della molecola nelle tre dimensioni dello spazio).
2 Stereoisomeria
La stereoisomeria descrive dunque gli isomeri che differiscono per la disposizione degli atomi
nello spazio tridimensionale e si pu articolare a sua volta in isomeria conformazionale ed
isomeria configurazionale in relazione alla modalit con cui gli stereoisomeri possono
idealmente essere convertiti luno nellaltro
L'isomeria conformazionale una forma di isomeria spaziale (stereoisomeria) in cui gli isomeri
sono convertibili luno nellaltro senza rompere legami, ma attraverso rotazioni attorno al
legame semplice C-C. Non sono fisicamente separabili
L'isomeria configurazionale una forma di isomeria spaziale (stereoisomeria) in cui gli isomeri
possono essere trasformati luno nellaltro solo rompendo legami chimici e scambiando di
posizione i gruppi legati ad un atomo di carbonio. Sono fisicamente separabili
2.1
Isomeria conformazionale
Per questo motivo la struttura dell'etano pu assumere tutte le possibili posizioni intermedie
tra due conformazioni limite: la sfalsata e la eclissata.
La conformazione sfalsata pi stabile (ha una energia potenziale inferiore alla eclissata di
circa 3 kcal/mole) e ci significa che la molecola dell'etano passa la maggior parte del suo
tempo nella conformazione sfalsata.
2.1.1
Energia torsionale
Nella conformazione eclissata infatti gli atomi di idrogeno opposti si trovano pi vicini che nella
configurazione sfalsata.
Una barriera rotazionale di 3 kcal/mol in tuttavia troppo elevata per dipendere solamente
dallingombro sterico prodotto dagli atomi di idrogeno nelle conformazioni non sfalsate. Come
si pu infatti osservare dalla figura seguente il raggio di Van der Waals dellidrogeno non tale
da produrre interazioni steriche rilevanti.
Si ritiene perci che la maggior stabilit della conformazione sfalsata sia dovuta
essenzialmente alla repulsione tra le nuvole elettroniche dei legami C-H, i quali tendono a
disporsi il pi lontano possibile gli uni dagli altri.
In generale gli orbitali di legame di atomi di carbonio adiacenti tendono sempre ad assumere
una conformazione sfalsata ed ogni rotazione che provochi un allontanamento da tale
disposizione genera una tensione torsionale (torsional strain), che rende la conformazione
meno stabile
Ogni conformazione caratterizzata da un valore dellangolo di torsione.
Dati 4 atomi A-B-C-D legati in successione, si definisce angolo di torsione langolo diedro
compreso tra il piano A-B-C ed il piano B-C-D. Langolo di torsione misura dunque la rotazione
attorno al legame B-C
Come nel caso delletano le conformazioni sfalsate (anti e gauche) sono pi stabili di quelle
eclissate.
La differenza di energia tra le diverse conformazioni dovuta in questo caso non solo alla
tensione torsionale, ma anche allingombro sterico prodotto dai gruppi metilici che genera la
cosiddetta tensione sterica (steric strain).
La tensione sterica correlata alle forze di Van der Waals, forze molto deboli che si generano tra gruppi non
polari per la comparsa in essi di momentanee fluttuazioni di carica nelle nuvole elettroniche, con conseguente
formazione di dipoli temporanei. Le forze di Van der Waals hanno un raggio di azione molto piccolo, differente per
ogni atomo (o raggruppamento chimico). quindi possibile definire, per ogni atomo, una distanza, detta Raggio di
Van der Waals, che ne definisce le dimensioni in termini di capacit di interazione con gli altri atomi. Quando due
atomi non legati vengono avvicinati, lattrazione dovuta alle forze di Van der Waals aumenta fino a diventare
massima quando i loro nuclei si trovano ad una distanza pari alla somma dei loro raggi di Van der Waals. Qualora si
tenti di avvicinare ulteriormente gli atomi, lattrazione di Van der Waals si trasforma in una repulsione via via
crescente, che tende ad aumentare lenergia potenziale del sistema, destabilizzandolo e generando una tensione
sterica. Il raggio di Van der Waals di un atomo ne definisce il suo ingombro sterico (steric hindrance).
Si noti ad esempio come le conformazioni eclissate non siano tutte equivalenti e sia meno
stabile quella in cui i gruppi metilici sono allineati (sinperiplanare) rispetto a quella in cui i
gruppi metilici si allineano con gli atomi di idrogeno (anticlinale). Ci dovuto al fatto che in
tutte le conformazioni, tranne che in quella anti, esiste una tensione sterica legata al fatto che
i due gruppi metilici si trovano ad essere pi vicini della somma dei loro raggi di Van der Waals
(0,200 nm)
Se invece di gruppi metile, si avessero sostituenti pi grossi o fortemente polarizzati (tipo
bromo o cloro), la libera rotazione risulterebbe ostacolata sia per effetto delle forze di
repulsione di van der Waals, pi forti fra atomi di grosse dimensioni (il cosiddetto ingombro
sterico), sia a causa di interazioni elettrostatiche. In questo caso, la molecola tenderebbe a
disporsi preferenzialmente in una configurazione di tipo anti.
Anche i composti ciclici saturi possono presentarsi con conformazioni diverse. Rivestono
particolare importanza le conformazioni dei composti ciclici saturi con anelli a 5 (ciclopentano)
e 6 (cicloesano) atomi di carbonio poich costituiscono i mattoni costruttivi di moltissimi
composti biologici.
La stabilit delle diverse conformazioni cicliche dipende in questo caso essenzialmente da tre
fattori: la tensione torsionale, la tensione sterica e la tensione angolare.
Delle prime due abbiamo gi detto.
La tensione angolare (angle strain) un fattore di instabilit che si genera quando gli atomi
sono costretti a modificare gli angoli di legame naturali del loro stato ibridato. Ad esempio per
un carbonio sp3, ogni deviazione da un angolo tetraedrico accompagnata da una tensione
angolare. Di conseguenza conformazioni cicliche (costituite da atomi di carbonio sp3) che
presentino angoli interni diversi dal valore normale tetraedrico (109.5) risultano instabili.
Il ciclopentano in conformazione planare avrebbe angoli interni di 108, quindi molto vicini
allangolo tetraedrico. In tali condizioni sarebbe praticamente assente la tensione angolare, ma
la conformazione risulterebbe oltremodo instabile a causa della tensione torsionale prodotta
dalla disposizione completamente eclissata dei legami C-H adiacenti.
In effetti il ciclopentano presenta due conformazioni non planari stabili di energia molto simile:
la busta (envelope) e la semisedia (half-chair) o twist .
Nella busta 4 atomi di Carbonio giacciono sul medesimo piano, mentre il quinto sporge.
Nella semisedia 3 atomi formano un piano, 1 atomo sta sopra ed 1 sta sotto.
La differenza di energia tra le due conformazioni cos piccola che, a temperatura ambiente, si
trasformano continuamente luna nellaltra (flusso conformazionale).
In questo modo le pieghe che gli atomi situati fuori dal piano formano continuamente ai bordi
dellanello pentagonale sembrano muoversi intorno allanello (pseudorotazione dellanello).
La forma a sedia la pi stabile perch ad essa corrisponde una situazione priva di tensioni
torsionali data dalla disposizione sfalsata di ogni coppia adiacente di legami carbonio-idrogeno.
Nella figura successiva la conformazione a sedia viene osservata lungo le due direzioni
individuate dai legami carbonio-carbonio C2-C3 e C6-C5 e quindi rappresentata tramite
proiezioni di Newman che evidenziano la disposizione perfettamente sfalsata di tutti i legami
Carbonio-Idrogeno
Inoltre gli atomi di carbonio posti alle due opposte estremit (C1 e C4) dellanello del cicloesano
presentano la massima separazione evitando qualsiasi ingombro sterico.
Nonostante anchessa sia priva di tensioni angolari meno stabile delle conformazione a sedia.
Ad essa infatti corrisponde una tensione torsionale maggiore a causa della disposizione
eclissata dei legami carbonio-idrogeno adiacenti:
Inoltre in tale conformazione presente anche una tensione sterica dovuta agli idrogeni ad
asta di bandiera (flagpole) che si trovano ad una distanza di 0,183 nm, considerevolmente
inferiore della somma dei loro raggi di Van der Waals (0.250 nm)
Le forme a sedia e twist trovandosi in corrispondenza di due minimi di energia potenziale sono
dunque isomeri conformazionali (il rapporto sedia/twist a temperatura ambiente
10.000/1).
2.1.2
Nonostante il cicloesano non sia piano possibile individuare un asse dellanello ed un piano
perpendicolare ad esso detto piano equatoriale. I dodici atomi di H occupano quindi
alternativamente posizioni assiali (verticali) ed equatoriali (orizzontali).
Si pu dire che un dato atomo o gruppo ha pi spazio disponibile nelle posizioni equatoriali che
in quelle assiali. Quindi, tra le configurazioni a sedia, sono pi stabili quelle con i gruppi pi
voluminosi nelle posizioni equatoriali. Nella miscela di equilibrio la conformazione di
metilcicloesano con il metile equatoriale predominante (~95%). La tensione sterica che si
manifesta tra un gruppo chimico in posizione assiale e lidrogeno assiale posto sullo stesso lato
del piano equatoriale la conseguenza di una repulsione di Van der Waals nota come
interazione 1,3 diassiale. Si noti infatti che se il gruppo legato al carbonio in C1
linterazione interessa lidrogeno legato al carbonio in C3 (ma anche, come diremo, lidrogeno
legato al carbonio in C5 che risulta perfettamente equivalente al C3)
Tutto ci coerente con quanto avevamo visto a proposito della stabilit del butano "anti" e
"gauche". Infatti il metile assiale corrisponde ad una conformazione "gauche" (meno stabile),
La conformazione gauche del n-butano presenta, rispetto alla conformazione anti una
tensione sterica di 3.8 kJ mol1. Come si pu osservare nellimmagine successiva il cicloesano
con metile assiale presenta due interazioni gauche ( tra gli atomi di carbonio C1/C3 e tra gli
atomi C1/C5) e pertanto possiede una tensione sterica di 7.6 kJ mol-1.
H
Tensione di una interazione HY 1,3-diassiale
(kcal / mol)
(kJ / mol)
0.12
0.5
Cl
0.25
1.4
Br
0.25
1.4
OH
0.5
2.1
CH3
0.9
3.8
0.95
4.0
CH(CH3)2
1.1
4.6
C(CH3)3
2.7
11.3
C6H5
1.5
6.3
COOH
0.7
2.9
CN
0.1
0.4
CH2CH3
2.2
Y
2
Isomeria configurazionale
2.2.1
Lisomeria geometrica una forma di isomeria configurazionale che deriva dalla presenza nella
molecola di un elemento di rigidit (doppio legame Carbonio-Carbonio, anello ciclico) che
impedisce alla molecola di ruotare liberamente e completamente attorno ad un legame
Carbonio-Carbonio. Gli isomeri geometrici hanno propriet fisiche diverse (punto di fusione,
punto di ebollizione, densit, indice di rifrazione diversi) e sono quindi fisicamente separabili.
Gli isomeri geometrici sono diastereoisomeri.
Ricordiamo che vengono definiti diastereoisomeri gli isomeri configurazionali che non sono uno
limmagine speculare dellaltro.
Il doppio legame carbonio-carbonio (legame e legame ) oltre a conferire allo scheletro
molecolare una disposizione planare, impedisce ad esempio alla molecola di ruotare attorno
all'asse del legame. Si dice che non vi libera rotazione attorno ad un doppio legame. Da ci
deriva l'esistenza di forme isomere che differiscono, per la posizione spaziale statica
(configurazione) di due sostituenti, a seconda che questi ultimi si dispongano dalla stessa parte
(isomero cis) o su lati opposti (isomero trans) rispetto al doppio legame. Prendiamo ad
esempio in considerazione i seguenti 2 isomeri geometrici del 2-butene.
Ciascun composto ha formula grezza C4H8, ma la disposizione dei gruppi rispetto ai due atomi
di carbonio legati con doppio legame diversa. In particolare nellisomero cis i due gruppi
metilici si trovano dallo stesso lato rispetto al doppio legame, mentre nellisomero trans si
trovano su lati opposti. La stessa situazione si ripete ovviamente anche per gli atomi di
idrogeno.
Si noti che il butene presenta altri due isomeri (non geometrici): un isomero di posizione (1butene) ed uno di catena (isobutene)
Entrambi questi isomeri non sono isomeri geometrici. Infatti, l'isomeria geometrica non pu
esistere se uno dei due atomi impegnati nel doppio legame legato a due gruppi uguali:
Gli isomeri geometrici presentano due diverse configurazioni e non possibile passare dall'una
all'altra senza rompere il doppio legame.
Esistono alcuni isomeri geometrici che non possono essere classificati usando il metodo
cis/trans, ad esempio quelli che presentano i due atomi di carbonio impegnati nel doppio
legame legati a 4 sostituenti diversi. Prendiamo ad esempio in considerazione i due isomeri
del 1-bromo-1-cloro-1-propene.
Quale dei due alogeni, il bromo o il cloro, deve essere considerato in posizione trans rispetto al
metile e quale in posizione cis?
Per superare questa difficolt la IUPAC ha introdotto un metodo differente di nomenclatura per
gli isomeri geometrici degli alcheni, che utilizza gli stereodescrittori E/Z. Il metodo prevede di
assegnare a ciascuno sostituente un ordine di priorit utilizzando le regole di Cahn-IngoldPrelog. (regole CIP)
Secondo il metodo E/Z:
1) Le due estremit del doppio legame vengono considerate separatamente.
2) utilizzando le regole di Cahn-Ingold-Prelog si individua il gruppo a maggior priorit tra i due
gruppi di destra ed il gruppo a maggior priorit tra i due gruppi di sinistra (ovviamente affinch
ci possa essere isomeria geometrica i due gruppi ad ogni estremit devono essere tra loro
differenti
3) Il prefisso (E) (entgegen = opposti) viene assegnato allo stereoisomero in cui i due gruppi a
maggior priorit si trovano ai lati opposti rispetto al doppio legame
4) Il prefizzo (Z) (zusammen = insieme) viene assegnato allo stereoisomero in cui i due gruppi
a priorit pi elevata si trovano dallo stesso lato del doppio legame.
2.2.2
Regole di Cahn-Ingold-Prelog
1. La priorit viene attribuita sulla base del numero atomico. Pi elevato il numero atomico
pi alta la priorit del sostituente. Per esempio: 17Cl > 8O > 7N > 6C > 1H
2. A parit di numero atomico (isotopi), la priorit spetta allisotopo con massa atomica
maggiore. Cos il trizio, lisotopo dellidrogeno con massa di 3 uma, ha priorit pi alta del
deuterio che ha massa atomica di 2 uma. Lidrogeno, che ha numero atomico 1 e massa
atomica di 1 uma, ha la pi bassa priorit non soltanto rispetto ai suoi isotopi, ma anche
rispetto a tutti gli altri elementi della tavola periodica.
3. Se lapplicazione delle due regole precedenti non permette di assegnare la priorit, significa
che i due atomi confrontati sono uguali ed allora necessario esaminare e confrontare
ordinatamente gli altri atomi a cui sono necessariamente legati (se non fossero legati ad altri
atomi i due sostituenti sarebbero uguali e non vi sarebbe stereoisomeria). Si procede pertanto,
sempre applicando le regole precedenti, al confronto degli atomi successivi in entrambe le
catene fino al punto in cui si individua una differenza di priorit.
per esempio.
Quando si analizzano catene di atomi pu essere utile, per facilitarne il confronto, associare a
ciascun atomo della catena il suo numero atomico seguito, in parentesi, dai numeri atomici
decrescenti dei 3 atomi che gli sono legati.
Ad esempio analizzando la catena CH2-CHCl-CH2F possiamo scrivere
4. I legami multipli vengono tutti trasformati in altrettanti legami semplici, ai quali si unisce
una replica dellatomo precedentemente collegato (solitamente racchiuso in parentesi quadre).
un sostituente con
configurazione trans.
configurazione
cis
prioritario
su
di
un
sostituente
con
Come esempio di applicazione delle regole CIP assegnamo la priorit alle seguenti coppie di
sostituenti
1 Esempio
Sostituente I -CH2-CHCl-CH3
Sostituente II -CH2-CH2-CH2Br
Associamo a ciascun atomo della catena il suo numero atomico (in blu) seguito in parentesi dai
numeri atomici decrescenti dei 3 atomi che gli sono legati (in rosso). Il carbonio C1 uguale
nelle due catene 6(6,1,1) = 6(6,1,1). Passiamo a confrontare latomo successivo. Il carbonio
C2 presenta la prima differenza 6(17,1,1) > 6(6,1,1), grazie allatomo di Cloro di numero
atomico 17. Possiamo interrompere il confronto ed assegnare la priorit al Sostituente I. Si
noti come latomo C3 avrebbe assegnato la priorit al Sostituente II per la presenza di un
atomo di Br, ma si trova oltre la posizione in cui stata individuata la prima differenza di
priorit.
2 Esempio
Il primo atomo di carbonio uguale nei due sostituenti 6(8,6,1) = 6(8,6,1). Passiamo a
confrontare latomo successivo. Qui la catena si ramifica e dobbiamo cos confrontare quattro
gruppi. Se confrontiamo i gruppi della catena superiore troviamo una differenza 6(1,1,1) <
6(9,1,1) che assegnerebbe la priorit al Sostituente II. Ma se confrontiamo i gruppi della
catena inferiore troviamo una differenza nella stessa posizione 8(6,0,0) > 8(1,1,1) che
assegnerebbe la priorit al Sostituente I. In questo caso si considera prevalente la differenza
tra i due gruppi della catena inferiore, infatti la ramificazione inferiore inizia con un atomo di
Ossigeno (numero atomico 8) che prioritario rispetto allatomo di carbonio (numero atomico
6) con cui inizia la ramificazione superiore. La priorit si assegna dunque al Sostituente I.
Nel caso invece i due sostituenti da confrontare fossero stati i seguenti
la catena inferiore, pur essendo prioritaria in quanto inizia con un atomo a maggior numero
atomico, non avrebbe avuto effetto sullassegnazione della priorit, poich il primo atomo con
cui inizia la ramificazione non presenta differenze 8(6,0,0) = 8(6,0,0). Prevale invece la
differenza trovata sul primo atomo della ramificazione superiore 6(1,1,1) < 6(9,1,1) che
assegna la priorit al Sostituente II. Si noti come il secondo gruppo della ramificazione
inferiore avrebbe assegnato la priorit al sostituente I 6(17,1,1) > 6(6,1,1), ma si trova
oltre la posizione in cui stata individuata la prima differenza di priorit.
Si noti infine che tutti gli elementi, ad eccezione dellIdrogeno, vengono considerati
tetravalenti. Quando il numero di legami effettivi minore di 4 vengono introdotti dei legami
virtuali con atomi fantasma (phantom atoms) di numero atomico zero. Si veda nellesempio
precedente il valore 8(6,0,0) assegnato allatomo di ossigeno.
3 Esempio
I due sostituenti contengono doppi e tripli legami. Prima di confrontarli necessario sostituire
tutti i legami multipli con altrettanti legami semplici. Vengono introdotti, racchiusi in parentesi
quadre, atomi fittizi per saturare i legami semplici che sostituiscono i legami doppi e tripli. La
prima differenza viene trovata sul secondo atomo di carbonio della catena e permette di
assegnare la priorit al Sostituente I
Il fenomeno della isomeria geometrica si ritrova in tutte le classi di composti che contengono
un doppio legame. Esistono tuttavia esempi di isomeria geometrica anche in composti privi di
doppi legami. il caso ad esempio dei cicloalcani disostituiti, in cui i due gruppi sostituenti
possono trovarsi dalla stessa parte (cis) o da parti opposte (trans) rispetto al piano dellanello.
Ad esempio il cicloesano, nella sua conformazione pi stabile (a sedia), pu legare 2 sostituenti
entrambi in posizione assiale (o equatoriale) formando un isomero cis, oppure uno in posizione
assiale ed uno in posizione equatoriale, formando un isomero trans
Nel caso di cicloesani disostituiti con gruppi diversi, il conformero trans pi stabile risulta quello
con il gruppo sostituente pi ingombrante in posizione equatoriale (i due conformeri cis sono
ovviamente sempre equivalenti). Ad esempio il trans-1,3-isobutil-metil-cicloesano si presenta
con due conformeri di cui il pi stabile porta il gruppo isobutilico (pi ingombrante) in posizione
equatoriale.
Esistono esempi di isomeria cis-trans anche nei composti policiclici. La decalina, ad esempio
costituita da due anelli di cicloesano in conformazione a sedia unite tramite due atomi di
carbonio, che condividono, chiamati atomi di carbonio testa di ponte (bridgehead carbons, C1
e C6).
I due atomi di idrogeno legati agli atomi di carbonio testa di ponte possono trovarsi dallo
stesso lato del piano molecolare (cis-decalina) o da lati opposti (trans-decalina)
Enantiomeria e Diastereoisomeria
Lenantiomeria o isomeria ottica una forma di isomeria configurazionale che deriva dalla
presenza di molecole chirali. Si definisce chirale (dal greco =cheir = mano) una molecola
che non sovrapponibile alla sua immagine speculare.
I call any geometric figure, or group of points, chiral and say it has chirality, if its image in a plane
mirror, ideally ralized, cannot be brought to coincide with itself
Sir W. Thompson (Lord Kelvin) 1893
Se una molecola chirale, allora la sua immagine speculare non ad essa sovrapponibile e le
due molecole costituiscono una coppia di stereoisomeri detti enantiomeri. Si noti che se
limmagine speculare di una molecola fosse ad essa sovrapponibile, non si tratterebbe di un
nuovo stereoisomero, ma della medesima molecola.
Il concetto di chiralit pu essere descritto in modo pi rigoroso sulla base delle caratteristiche
di simmetria della molecola, argomento sul quale torneremo brevemente pi avanti.
Tutti gli isomeri configurazionali che non sono enantiomeri sono, per definizione,
diastereoisomeri.
Si definiscono pertanto diastereoisomeri, gli isomeri configurazionali che non sono
limmagine speculare luno dellaltro (ed ovviamente non sono neppure sovrapponibili,
altrimenti sarebbero il medesimo composto).
2.3
Gli enantiomeri hanno propriet fisiche identiche (p. ebollizione, p. fusione, solubilit etc), ad
eccezione dellattivit ottica e propriet chimiche identiche, con lesclusione della interazione
con reattivi chirali (otticamente attivi).
Si definisce attivit ottica la capacit di una molecola di ruotare il piano della luce polarizzata.
In particolare quando una luce polarizzata, che vibra lungo un solo piano, attraversa una
soluzione contenente una molecola chirale il suo piano di vibrazione viene ruotato di un certo
angolo [] che dipende dalla concentrazione, dalla lunghezza donda della luce monocromatica,
dalla temperatura, dal solvente usato e dalla lunghezza del percorso ottico.
Per standardizzare i valori delle attivit ottiche si adottata come unit di misura la rotazione
specifica (o potere rotatorio specifico)
25
D
l c
rotazione osservata
lunghezza tubo di saggio (dm) x concentrazione (g/ml)
La misura dellattivit ottica molto comune e serve a distinguere gli enantiomeri fra di loro.
Due enantiomeri hanno infatti, a parit di condizioni, la medesima rotazione specifica (ruotano
il piano della luce polarizzata del medesimo angolo), ma di segno opposto. Lenantiomero che
produce una rotazione in senso orario (destrogiro) viene indicato con il segno (+), mentre
quello che produce una rotazione in senso antiorario (levogiro) con il segno (-). I due
enantiomeri vengono anche definiti antipodi ottici. Un sistema contenente un ugual numero
di molecole dei due enantiomeri non presenta attivit ottica, viene contraddistinto dal simbolo
() posto davanti al nome del composto e si definisce miscela racemica.
Una miscela in cui uno dei due enantiomeri presente in maggiore quantit mostrer una
rotazione ottica proporzionale alla percentuale della specie in eccesso.
La percentuale dellenantiomero in eccesso viene detta eccesso enantiomerico ed calcolata
come rapporto percentuale tra la rotazione misurata per la miscela in esame ed il potere
rotatorio specifico dellenantiomero puro.
Una volta determinato leccesso enantiomerico possibile risalire alle proporzioni dei due
enantiomeri nella miscela pari rispettivamente a (100+ e.e%)/2 e (100-ee%)/2.
Una miscela racemica non pu essere separata dai suoi componenti mediante i comuni metodi
fisici (cristallizzazione, distillazione etc.). Per la separazione si deve prevedere luso di specie
chirali che interagiscono diversamente con le due molecole di differente chiralit. Nei sistemi
biologici, ad esempio, questo ruolo svolto dagli enzimi che sono in grado di metabolizzare
una forma enantiomerica lasciando laltra inalterata.
Il metodo pi usato nei laboratori chimici per la separazione degli enantiomeri o, come si suole
dire, per la risoluzione di una miscela racemica, consiste nel trasformare, per reazione con un
reagente chirale, gli enantiomeri in composti achirali che possiedono propriet fisiche diverse.
2.3.1
La stereogenicit la propriet che possiede una struttura atomica, per questo detta
struttura stereogenica, di produrre un nuovo stereoisomero come conseguenza dello
scambio tra due atomi (o gruppi chimici) ad essa legati (inversione). Le strutture
stereogeniche (o elementi stereogenici) possono rendere chirali e quindi otticamente attive le
molecole in cui si trovano.
La presenza di una struttura stereogenica non rende automaticamente chirale una molecola.
2.3.2
Stereocentri tetraedrici
2.3.3
Il carbonio stereogenico
I 4 sostituenti devono infine essere disposti in modo tale che i legami verticali si allontanino
dallosservatore uscendo dietro il piano del foglio, mentre i legami orizzontali si avvicinino
allosservatore uscendo davanti al piano del foglio.
2.3.4
I due enantiomeri di una molecola chirale differiscono solamente per la disposizione spaziale
dei loro sostituenti intorno alla struttura stereogenica. Presentano cio una diversa
configurazione. Lattivit ottica di molti prodotti naturali, in particolare quella degli zuccheri,
era nota ai chimici gi nel XIX secolo ma per oltre centanni la determinazione della
configurazione assoluta risult un problema di non semplice soluzione. Non esiste infatti alcuna
correlazione tra la configurazione degli enantiomeri ed il senso in cui ruotano il piano della luce
polarizzata. Per esempio, lo zucchero otticamente attivo pi semplice, il 2,3diidrossipropanale, comunemente chiamato gliceraldeide, ha un solo stereocentro ed
esiste come coppia di enantiomeri, la (+)-gliceraldeide e la ()-gliceraldeide. Non c alcun
modo diretto per associare i due enantiomeri alle due strutture di Fischer che li rappresentano.
In altre parole, la reale disposizione degli atomi legati allo stereocentro, che corrisponde alla
configurazione assoluta di un composto, non pu essere assegnata sulla base del segno del
potere rotatorio.
2.3.5
La scelta aveva ovviamente una probabilit su due di essere corretta. Quando nel 1951
J.M.Bijvoet determin sperimentalmente tramite diffrazione a raggi X la configurazione
assoluta dellacido (-)-tartarico, precedentemente correlata alla configurazione della (+)Gliceraldeide, trov che le configurazioni dei due enantiomeri della gliceraldeide erano state
assegnate correttamente.
D ed L rappresentano una coppia di descrittori stereochimici (o stereodescrittori) di
configurazione relativa.
Mediante processi di conversione chimica infatti possibile stabilire il rapporto di
configurazione tra due composti otticamente attivi, trasformando un composto nellaltro
tramite reazioni che non implicano la rottura di un legame di un centro chirale. anche senza
conoscerne la configurazione assoluta. La configurazione di un composto chirale resta infatti
inalterata a meno che non venga rotto almeno uno dei legami dello stereocentro.
Cos ad esempio possibile partendo dalla D(+) gliceraldeide ottenere mediante sintesi
chimica, lacido (-)-tartarico che lacido tartarico meno abbondante in natura. Cos facendo si
assegnata allacido tartarico levogiro la configurazione relativa D(-)-tartarico. In questo
modo sono state stabilite le configurazioni relative di un grande numero di composti
organici.
Si noti come non esista alcuna relazione generale tra la configurazione D ed L di una molecola
ed il segno (+) e (-) del suo potere rotatorio. Certi composti appartenenti alla serie sterica D
sono levogiri e viceversa.
2.3.6
Per gli amminoacidi lattribuzione degli stereodescrittori D/L prevede che venga considerato,
nella proiezione di Fischer, il gruppo amminico legato al primo atomo di carbonio asimmetrico.
Se il gruppo amminico a destra, lamminoacido appartiene alla serie D, se a sinistra
appartiene alla serie L.
Lalanina naturale lacido (2S)-2-aminopropanoico ed un
amminoacido appartenente alla serie L.
2.3.7
Una volta che la priorit CIP sia stata assegnata ai gruppi legati allo stereocentro, si orienta la
molecola in modo tale che il sostituente a pi bassa priorit (4) sia diretto lontano
dallosservatore, mentre i gruppi a priorit pi elevata (1,2,3) siano rivolti verso losservatore.
A questo punto, se per andare ordinatamente dal gruppo a priorit maggiore a quello a priorit
minore (1 2 3) si procede in senso orario, si assegna allo stereocentro la configurazione
R. Se, invece, si procede in senso antiorario, si assegna allo stereocentro la configurazione S.
Si scrive R ed S in corsivo (italico) e non R ed S
E evidente che manipolare correttamente le formule spaziali rimanendo sul piano del foglio
non sempre agevole. La stessa operazione pu essere condotta pi facilmente sulle
proiezioni di Fischer, a patto di osservare per le seguenti regole:
1) si stabilisce la priorit tra i quattro gruppi legati al centro chirale come gi fatto in
precedenza;
2) ci si assicura che il gruppo a minore priorit (4) sia posto in una delle due posizioni
verticali della croce di Fischer (in tal modo si certi che esso si trova dietro il piano del
foglio e quindi lontano dallosservatore);
3) soddisfatte le prime due condizioni, se per passare dal gruppo 1 al 2 al 3 il senso di
rotazione orario, allora la configurazione assoluta R. Se invece il senso antiorario la
configurazione S;
4) se il gruppo a minore priorit si trova su uno dei bracci orizzontali (cio in posizione non
corretta perch vicina allosservatore), prima di assegnare la configurazione (cio prima di
andare al punto 3) necessario modificare opportunamente la proiezione di Fischer. Le
proiezioni di Fischer non sono liberamente modificabili, in quanto alcune trasformazioni
lasciano la configurazione inalterata, altre portano alla configurazione dellenantiomero. Si
tenga presente che:
a) Un numero dispari di scambi di due qualsiasi sostituenti comporta linversione della
configurazione dello stereocentro con formazione dellenantiomero. Un numero pari di
scambi di due qualsiasi sostituenti lascia invece inalterata la configurazione dello
stereocentro.
1 scambio
CHO
H
CHO
OH
CH2OH
2 scambio
OH
CH2OH
CHO
CH2OH
HO
OH
L(-)-Gliceraldeide
D(+)-Gliceraldeide
L(-)-Gliceraldeide
4 scambio
CHO
HO
CHO
CH2OH
D(+)-Gliceraldeide
3 scambio
CH2OH
D(+)-Gliceraldeide
rotazione 90
rotazione 90
CHO
HOH2C
OH
CH2OH
HO
D(+)-Gliceraldeide
CH2OH
H
CHO
D(+)-Gliceraldeide
L(-)-Gliceraldeide
OH
OHC
OH
CH2OH
rotazione 90
L(-)-Gliceraldeide
c) Tenendo fermo un sostituente qualsiasi e ruotando gli altri tre si lascia inalterata la
configurazione dello stereocentro
H
CHO
H
CHO
HO
OH
CH2OH
CH2OH
OHC
OHC
CH2OH
OH
H
OH
D(+)-Gliceraldeide
D(+)-Gliceraldeide
CH2OH
D(+)-Gliceraldeide
D(+)-Gliceraldeide
Proviamo allora ad assegnare la configurazione assoluta alla seguente proiezione di Fischer che
rappresenta la D(+)-Gliceraldeide.
2
CHO
CHO
H
OH
CH2OH
D(+)-Gliceraldeide
4 H
OH 1
CH2OH
3
CHO
2
CHO
CHO
priorit CIP
HO
OH
CH2OH
HO
CH2OH
CH2OH
H
4
H
D(+)-Gliceraldeide
D(+)-Gliceraldeide
1 2 3 orario
configurazione (R)
(R)-(+)-Gliceraldeide
Nota: se il gruppo a minor priorit si trova in una posizione orizzontale comunque possibile
assegnare la configurazione assoluta allo stereocentro, senza modificare la proiezione di
Fischer. E sufficiente ricordare che in tal caso il senso di rotazione trovato per i primi 3
sostituenti va invertito.
CHO
2
CHO
priorit CIP
H
OH
CH2OH
D(+)-Gliceraldeide
1
OH
3
CH2OH
1 2 3 antiorario, ma
sostituente a minor priorit
su braccio orizzontale, quindi
configurazione (R)
(R)-(+)-Gliceraldeide
D(+)-Gliceraldeide
Si noti ancora una volta che lassegnazione della configurazione assoluta di un composto come
R o S non ha niente a che vedere con il segno della rotazione, per stabilire il quale invece
necessaria una misura sperimentale del potere rotatorio specifico [].
Le miscele racemiche vengono precedute dal prefisso (RS)
2.3.8
Volendo ad esempio trasformare una proiezione a cavalletto sfalsata di uno degli stereoisomeri
dellacido tartarico in una proiezione di Fischer, si dovranno effettuare le seguenti operazioni.
Si ruoti la molecola intorno al legame semplice C2-C3 fino a disporla in una conformazione
eclissata. Si collochi la catena lineare pi lunga lontano dallosservatore e si proietti la
molecola sul piano, ricordando di disporre latomo di carbonio C1 in alto.
HO
COOH
OH
COOH
sfalsata a
cavalletto
COOH
eclissata
a cavalletto
H
HO
COOH
COOH
HO
H
COOH
HO
HO
proiezione
HO
H
COOH
4
eclissata
a cunei
OH
COOH
proiezione
di
Fischer
Esempio
Assegniamo la configurazione assoluta ai due stereocentri C2 e C3 del 2-Bromo-3-idrossibutano. Ricordando che tutti i legami orizzontali devono puntare verso losservatore si ottiene
Ora assegniamo la configurazione allo stereocentro in C3. Ancora una volta dobbiamo portare
latomo di Idrogeno, il sostituente a minor priorit, in posizione verticale
Teniamo fermo
questo gruppo
e ruotiamo gli
altri 3
H
HO
Br
2
3
4 CH3
CH3
CH3
CH
1 3
Br
H
H3C
OH
priorit CIP
H
3 H3C
Br
2
*
OH
H
4
1 2 3 antiorario
configurazione (S)
Le rimanenti(2S,
(S-2)S/2
= (8-2)8/2=
coppie
diastereoisomeri
3S, 4S)
(2R, 24
3S,coppie
4S) sono (2S,
3R,di4S)
(2R, 3R, 4S)
La configurazione di composti racemici con pi di uno stereocentro viene descritta utilizzando
la notazione RS per ciascun stereocentro. Cos una soluzione racemica di D-Ribosio verr
indicata come (2RS, 3RS 4RS), mentre una soluzione racemica di D-Arabinosio verr indicata
come (2SR, 3RS 4RS).
Si definiscono epimeri due diastereoisomeri che, avendo due o pi stereocentri, differiscono
solo per la configurazione di uno solo di essi. Cos, ad esempio, Il Ribosio e lArabinosio sono
epimeri in C2, lArabinosio e lo Xilosio sono epimeri in C3. Ma lArabinosio ed il Lixosio non sono
epimeri perch hanno configurazione diversa sia in C 2 che in C3.
Un tipo particolare di epimeri sono gli anomeri. Gli anomeri si formano nei monosaccaridi con
pi di quattro atomi di carbonio, i quali tendono ad assumere forme cicliche a causa della
tendenza del penultimo ossidrile a reagire con il gruppo carbonile, con formazione di un
semiacetale. Nella forma ciclica il primo atomo di carbonio diventa un nuovo centro chirale,
dando luogo a due nuovi diasteroisomeri che si differenziano per la configurazione di questo
centro detti appunto anomeri.
I due anomeri si distinguono con le lettere greche e . Con designato lanomero che
diminuisce il proprio potere rotatorio nel fenomeno della mutarotazione e con quello che
laumenta.
2.3.9
Si noti come il composto (R,S) ed il composto (S,R) siano in realt identici e costituiscano un
unico composto denominato acido mesotartarico. Ognuna delle due formule di Fischer che
rappresenta Lacido mesotartarico presenta un piano ideale che la taglia a met in modo tale
che la met superiore della molecola limmagine speculare della met inferiore.
Si noti inoltre che ruotando di 180 la formula di Fischer del composto (R,S) (rotazione
permessa, che lascia inalterata la configurazione assoluta del composto) si ottiene il composto
(S,R)
Lacido mesotartarico, come tutti i composti meso, otticamente inattivo per compensazione
intramolecolare. Infatti i due centri chirali presenti nella stessa molecola, essendo identici ma
con configurazione opposta, ruotano il piano della luce polarizzata dello stesso valore ed in
senso opposto.
Nel caso dellacido mesotartarico, che possiede due stereocentri, non esistono dunque 22=4
stereoisomeri, ma solo 3 stereoisomeri, poich gli isomeri (R,S) ed (S,R) sono in realt un
unico composto meso.
Nel caso invece dellacido 2,3,4,5-tetraidrossiesandioico (acido glucarico), che possiede 4
stereocentri, sono possibili un massimo di 24=16 stereoisomeri, ma esistono solo 14
stereoisomeri, poich due coppie di diastereoisomeri costituiscono due composti meso.
2.3.10 Pseudoasimmetria
Se il composto meso formato da un numero dispari di atomi di carbonio, allora il piano che divide
la molecola in due parti speculari passa per latomo di carbonio centrale. E semplice verificare che
tale atomo non in linea di principio asimmetrico in quanto presenta due sostituenti identici.
In realt anche latomo di carbonio centrale pu presentare una sorta di asimmetria in quanto i
due sostituenti identici possono presentarsi con configurazioni opposte: R ed S oppure S ed R.
In questo caso latomo centrale detto pseudosimmetrico e la sua configurazione
connotata con le lettere minuscole r ed s. Per assegnare la configurazione allatomo
pseudosimmetrico necessario ricordare che, per le regole CIP, un sostituente con
configurazione R ha precedenza su di un sostituente con configurazione S.
Lacido 2,3,4-triidrossipentandioico (acido arabinarico), ad esempio, presenta quattro
stereoisomeri: una coppia di enantiomeri con atomo centrale achirale e due forme meso con
atomo centrale pseudosimmetrico.
Si noti come invertendo la configurazione del carbonio centrale C3 del primo composto meso
(3r 3s) si ottenga il secondo composto meso.
Se invece invertiamo la configurazione del carbonio C3 (che non stereogenico) in uno dei due
enantiomeri, otteniamo il medesimo enantiomero. Per verificarlo sufficiente ruotare la
formula di Fischer di 180, come mostrato nella figura seguente
In certi casi il numero degli stereoisomeri inferiore al numero massimo possibile anche per
cause diverse dalla presenza di molecole achirali come i composti meso. E ad esempio
possibile che alcune configurazioni siano rese impossibili da impedimenti di tipo sterico. Un
tipico esempio si ha con i sistemi a ponte. Vengono definiti sistemi a ponte i sistemi ciclici fusi
attraverso atomi non-adiacenti. Nella canfora o 1,7,7-trimetilbiciclo[2,2,1]eptan-2-one, ad
esempio, i due atomi di carbonio testa di ponte (C 1 e C4) sono chirali. Nonostante possieda
due stereocentri, la canfora presenta solo due stereoisomeri, tra loro enantiomeri, con
configurazione (1R,4R) e (1S,4S). Data la rigidit della struttura a ponte, non infatti possibile
invertire la configurazione di un solo stereocentro, mantenendo laltro inalterato. Non esistono
quindi gli stereoisomeri con configurazione (1R,4S) ed (1S,4R).
Coppie
Composto
Eritrosio
Treosio
Notazione
like
unlike
sin
sin
anti
anti
Si noti come la notazione eritro/treo corrisponda alla notazione sin/anti (treo = sin e eritro =
anti). Tuttavia la posizione dei due sostituenti a maggior priorit rispetto alla catena
carboniosa principale diversa in una proiezione di Fischer rispetto ad una proiezione a cunei,
potendo cos generare confusione.
Si confrontino ad esempio le diverse proiezioni del 2,3-diclorobutano. Nel composto treo la
proiezione a cunei porta i due sostituenti maggiori (Cloro) dalla medesima parte del piano del
foglio, mentre la formula di Fischer li porta su lati opposti della catena. Nel composto eritro la
proiezione a cunei porta i due sostituenti da parti opposte del piano del foglio, mentre la
formula di Fischer li porta sul medesimo lato della catena.
Tuttavia le ammine terziarie, pur essendo chirali, non manifestano attivit ottica. Ci dovuto
al fatto che i due enantiomeri sono in reciproco equilibrio, potendosi convertire luno nellaltro.
La configurazione subisce infatti una rapida inversione attraverso uno stato di transizione
trigonale planare.
Nellammoniaca linversione avviene con una frequenza di 2 x 1011 Hz. Nelle ammine terziarie,
dove i tre sostituenti sono pi ingombranti rispetto ai tre atomi di idrogeno dellammoniaca,
linversione avviene pi lentamente, ma comunque ad una velocit tale da non permettere, a
temperatura ambiente, la separazione dei due enantiomeri.
Se lazoto viene sostituito con atomi di maggior dimensione, come il Fosforo o lo Zolfo, la
struttura piramidale si inverte pi lentamente e con maggior difficolt e possono cos essere
isolati enantiomeri otticamente attivi.
LAzoto pu tuttavia generare enantiomeri isolabili e quindi otticamente attivi quando la
transizione tra le due forme enantiomeriche viene impedita. Ci pu ad esempio accadere
quando lazoto fa parte di composti ciclici (aziridine, base di Troger) o quando condivide il suo
doppietto elettronico con altri atomi (ioni ammonio, N-ossidi)
Nelle Aziridine lAzoto fa parte di un anello triangolare che ne impedisce linversione. Si
vedano, ad esempio, i due enantiomeri della 1-cloro-2,2-difenilaziridina (Ph = gruppo fenile)
Altri esempi di ammine in configurazioni chirali stabili sono i composti ciclici fusi a ponte con
lazoto in posizione di ponte o in posizione testa di ponte. La rigidit di queste strutture
impedisce linversione dellazoto. Vengono chiamati "fusi a ponte" i sistemi ciclici con pi di due
atomi in comune,.
Un tipico esempio la base di Troger, dove sono presenti due atomi di azoto stereogenici in
posizione testa di ponte.
Si veda infine, la seguente ammina terziaria biciclica in cui lazoto forma un ponte tra i due
anelli fusi. Si notino i 4 stereocentri indicati con gli asterischi. Si noti inoltre che senza il
gruppo metile in posizione eso la molecola presenterebbe un piano di simmetria e sarebbe
pertanto un composto meso.
Nei Sali di tetraalchilammonio e negli N-ossidi lAzoto utilizza il suo doppietto libero per legare
un quarto gruppo. Anche in questo caso linversione non possibile possono quindi essere
isolati gli enantiomeri.
Fosforo stereogenico
Il fosforo appartiene allo stesso gruppo chimico dellazoto (V A). Pu formare sia composti
fosforganici chirali tricoordinati e tetracoordinati, come lazoto, che pentacoordinati.
I composti del fosforo tricoordinati, analoghi alle ammine terziarie, sono le fosfine ( o fasfani).
A differenza delle ammine terziarie che presentano una barriera energetica per linversione
dellordine dei 25-40 kJ/mol, le fosfine hanno unenergia di inversione di 120-140 kJ/mol. A
temperatura ambiente la barriera energetica sufficientemente elevata da non consentire una
rapida inversione tra le forme enantiomeriche delle fosfine, permettendo cos la loro
separazione. Si consideri ad esempio la fenil-metil-propil-fosfina
Zolfo stereogenico
Lo zolfo pu formare composti solforganici chirali trivalenti (piramidali) e tetravalenti
(tetraedrici)
I composti trivalenti sono chirali quando lo zolfo legato a tre gruppi differenti con il doppietto
elettronico che funge da quarto sostituente a pi bassa priorit. Sono composti di questo tipo i
Solfossidi, i Solfiti, gli ioni Solfonio, i Solfinati (o esteri solfinici).
I composti tetravalenti sono chirali quando lo Zolfo legato a quattro sostituenti diversi.
I solfossidi presentano una barriera di inversione piuttosto elevata, compresa tra i 145 e i 185
kJ/mol. Le loro miscele racemiche possono quindi essere risolte nei singoli enantiomeri anche a
temperatura ambiente.
(R)-Solfossido [
]D = +92.4
(R)-Solfonio [
]D = -15.8
Silicio stereogenico
Il Silicio, come il Carbonio, forma composti chirali quando legato a quattro gruppi diversi in
struttura tetraedrica.
CH3
Si
H
CH2CH3
elicoidale in cui una retta funge da asse di un avvolgimento elicoidale allinterno di un cilindro,
mentre la seconda retta risulta tangente al cilindro e permette di definire il raggio, il passo ed
il senso di avvitamento.
Il raggio dellelica la distanza delle due rette misurata lungo la perpendicolare comune.
Il passo dellelica la distanza tra due spire misurata sulla superficie laterale del cilindro lungo
una retta parallela allasse dellelica
Il senso di avvolgimento definito dallangolo individuato dalle proiezioni delle due rette su di
un piano (angolo di torsione). Se langolo che la retta pi vicina allosservatore forma con
quella pi distante positivo (la retta pi vicina ruotata in senso orario), lavvolgimento
destrorso, altrimenti sinistrorso.
La molecola non deve necessariamente possedere almeno una spira completa per presentare
una chiralit elicoidale (vedi lesempio seguente).
1 Esempio Propeller
Le molecole propeller (propulsore, elica) possono essere considerate come un caso pi
generale rispetto ai bifenili a rotazione impedita (che vedremo come esempio di chiralit
assiale). Sono costituite da 3 o pi strutture planari rigide collegate ad un atomo centrale, con
sostituenti ingombranti che ne impediscono la libera rotazione.
2 Esempio Twistano
Il twistano un triciclodecano formato da anelli fusi di cicloesano in conformazione a treccia
(twist)
A
B
A
B
C
asse
stereogenico
centro
stereogenico
Mentre un centro stereogenico tetraedrico per generare un composto chirale deve possedere 4
sostituenti diversi (a b c d), un asse stereogenico per generare un composto chirale deve
presentare i due sostituenti di ogni coppia diversi tra loro. Risultano pertanto chirali anche i
composti del tipo
A
B
A
C
B 2
1A
3
1 2 3 orario
configurazione Ra
Un composto che presenta chiralit assiale pu essere classificato anche usando gli
stereodescrittori P/M (Plus/Minus) della chiralit elicoidale. E infatti possibile immaginare che
la coppia dei sostituenti che si trova ad una estremit dellasse stereogenico abbia subito una
torsione, un avvitamento rispetto alla coppia che si trova allaltra estremit. Per definire il
senso di questo avvitamento necessario congiungere idealmente con due segmenti i
sostituenti ad analoga priorit che si trovano alle estremit dellasse stereogenico. Quindi il
sostituente a maggior priorit anteriore con il sostituente a maggior priorit posteriore (1 3)
ed il sostituente a minor priorit anteriore con il sostituente a minor priorit posteriore (2 4)
ed osservare, lungo lasse stereogenico, langolo di torsione. Se langolo di torsione positivo
(segmento 2-4 ruotato in senso orario rispetto a segmento 1- 3) il composto P. Se langolo di
torsione negativo (segmento 2-4 ruotato in senso antiorario rispetto a segmento 1- 3) il
composto e M.
In definitiva esiste la seguente corrispondenza tra gli stereodescrittori della chiralit assiale ed
elicoidale: Ra = M ed Sa = P
Esempi di chiralit assiale
1 esempio alleni
Gli alleni sono dei dieni cumulati che presentano pertanto due doppi legami adiacenti separati
da un carbonio ibridato sp. Lasse stereogenico costituito dal gruppo C=C=C. Ciascun doppio
legame giace su di un piano perpendicolare rispetto allaltro formando una struttura lineare
rigida che costringe i sostituenti alle due estremit dellasse stereogenico ad assumere una
conformazione sfalsata stabile. Gli alleni sono chirali solo se i due sostituenti che formano
ciascuna coppia sono tra loro diversi. Se nella molecola sono presenti pi assi stereogenici (pi
doppi legami cumulati) lallene pu essere chirale solo se possiede un numero dispari di doppi
legami cumulati.
2 esempio Alchilidencicloalcani
Negli alchilidencicloalcani lasse stereogenico costituito da un doppio legame C=C saldato ad
un cicloalcano
3 esempio Bifenili
I bifenili sono formati da due anelli benzenici uniti da un legame semplice. Se ciascun anello
presenta dei sostituenti in posizione orto (posizioni 2,6 e 2,6) sufficientemente voluminosi,
lingombro sterico impedisce la libera rotazione degli anelli benzenici attorno al legame
semplice che li unisce. Se i due sostituenti di ciascun anello benzenico sono tra loro differenti si
formano due enantiomeri, detti atropisomeri.
Latropisomeria una particolare forma di enantiomeria che si manifesta quando due
conformeri sono separati da unenergia rotazionale sufficientemente elevata da impedirne la
rapida reciproca interconversione ed i due conformeri sono uno limmagine non sovrapponibile
dellaltro. A causa dellelevata barriera energetica gli atropisomeri sono isolabili. La risolvibilit
della miscela racemica dipende ovviamente dallingombro sterico dei sostituenti.
Nei bifenili lasse stereogenico coincide con il legame semplice che tiene uniti i due anelli
benzenici (direzione 1-1)
4 esempio Binaftili
I binaftili sono formati da due anelli biciclici naftalenici uniti da un legame semplice (posizione
1-1). Se ciascuna anello biciclico presenta un sostituente in posizione 2, sufficientemente
voluminoso, lingombro sterico impedisce la libera rotazione degli anelli attorno al legame
semplice che li unisce. In modo analogo a quel che accade nei bifenili, i due enantiomeri che si
formano sono atropisomeri.
5 esempio Spirani
Gli spirani sono costituiti da due anelli aventi in comune un solo atomo di carbonio ibridato sp3.
Ne consegue che i due anelli non possono essere complanari, ma giacciono su due piani tra
loro perpendicolari.
6 esempio Adamantani
Ladamantano un decano triciclico saturo avente la seguente struttura
Gli adamantani disostituiti in posizioni 2,6 (o equivalenti) danno luogo ad una chiralit assiale
con lasse stereogenico passante per i due atomi di carbonio sostituiti.
individuazione del primo atomo a pi elevata priorit CIP al di fuori del piano
stereogenico e ad esso collegato, detto atomo pilota (P), che funge da punto di
osservazione del piano stereogenico.
Creazione di un percorso, a partire dallatomo (a) del piano stereogenico collegato
allatomo pilota, che individui una successione di almeno 3 atomi (a, b, c) adiacenti,
posti sul piano stereogenico. Ciascun atomo della successione viene scelto utilizzando le
regole CIP (in caso di scelte alternative, si sceglie sempre latomo a maggior priorit)
Se il movimento a b c, osservato dallatomo pilota, risulta orario si assegna la
configurazione Rp, se risulta antiorario si assegna la configurazione Sp.
Anche la chiralit planare pu essere classificata con gli stereodescrittori P/M (Plus/Minus)
della chiralit elicoidale. Per farlo necessario osservare la successione di atomi P-a-b-c lungo
lasse che congiunge i due atomi centrali a-b. Se langolo diedro che separa il piano Pab dal
piano abc positivo lenantiomero avr configurazione P, se negativo avr configurazione M.
Rp = P
ed
Sp = M.
Ra = M
ed
Sa = P
Nel caso dei due composti successivi (I e II), ad esempio, il piano stereogenico costituito
dallanello benzenico e dai suoi sostituenti (i due atomi di ossigeno, il carbossile ed il cloro nel
composto II). Lansa costituita da una catena satura di 8 atomi di carbonio. Al piano
stereogenico sono legati, tramite i due atomi di ossigeno, due atomi di carbonio che potrebbe
fungere da Atomo Pilota. Tra i due si seleziona quello a maggior priorit. Per il composto I
latomo pilota (a maggior priorit) quello pi vicino al carbossile. Nel caso del composto II
latomo pilota (a maggior priorit) quello pi vicino al cloro (che ha priorit maggiore del
carbonio carbossilico). I primi due atomi (a, b) del percorso sul piano stereogenico sono
obbligati. Il terzo (c) latomo di carbonio a maggior priorit tra i due adiacenti allatomo b.
2 Esempio Cicloalcheni
I cicloalcheni sono composti anulari con un doppio legame che individua il piano stereogenico.
Analogamente ai composti ad ansa, se lanello alifatico saturo (CH2)n abbastanza breve il
piano stereogenico non pu ruotare liberamente
Nel trans-cicloottene (o (E)-cicloottene) vi sono due atomi legati alle due estremit del piano
stereogenico che, presentando la medesima priorit, possono indifferentemente essere scelti
come atomo pilota. Come si osserva nellimmagine successiva, la diversa scelta non influisce
sullattribuzione della configurazione.
Nel caso invece di un cicloottene sostituito la scelta dellatomo pilota diventa obbligata. Si noti
come, sostituendo un idrogeno con un atomo di fluoro la configurazione passi da E a Z.
3 Esempio Paraciclofani
I paraciclofani sono costituiti da due anelli benzenici saldati, in posizione para, da due catene
alifatiche
Il ferrocene disostituito in posizioni 1,2 e 1,3, ad esempio, manifesta chiralit planare. Per
assegnare la configurazione ci si pone sopra il piano stereogenico, dalla parte opposta
dellatomo metallico e si osserva il movimento dal sostituente a maggior priorit verso quello a
minor priorit. Se il movimento orario si assegna la configurazione Rp, se antiorario si
assegna la configurazione Sp.
Con molecole pi complesse (pi di due sostituenti) lattribuzione della configurazione pu dar
luogo a situazioni ambigue. Si preferisce allora assegnare a ciascun atomo di carbonio legato
ad un sostituente gli stereodescrittori R/S della chiralit centrale, trattandolo come un atomo
di carbonio tetraedrico. Per far ci si assume che latomo metallico formi, con tutti gli atomi di
carbonio che costituiscono lanello pentadienilico, altrettanti legami semplici.
Eseguendo la medesima operazione anche per il carbonio C1, si trova che presenta
configurazione (S) e quindi lenantiomero lacido (1S,2R)-2-metilferrocene 1-carbossilico
I metalli di transizione, che allo stato elementare possiedono livelli d o f parzialmente occupati,
formano una vasta classe di composti, detti complessi o composti di coordinazione. in cui
il metallo centrale M (allo stato neutro o ionizzato) forma legami covalenti dativi (o di
coordinazione) con una serie di atomi o gruppi chimici, detti leganti (o ligandi, italianizzando
il termine inglese ligands), neutri o di carica opposta rispetto allatomo centrale. Il metallo
centrale agisce come acido di Lewis (accettore di elettroni, elettrofilo) nei confronti dei
leganti che si comportano come basi di Lewis (donatori di doppietti elettronici, nucleofili).
Un complesso pu risultare neutro od elettricamente carico (ione complesso); ovviamente la
sua carica sar data dalla somma delle cariche del metallo centrale e dei leganti. La formula di
un complesso viene racchiusa tra parentesi quadre, scrivendo prima il metallo centrale e poi i
leganti. Negli esempi seguenti indichiamo con M il metallo centrale e con L i leganti
catione complesso
[Co(NH3)6]3+
(M = Co3+, L = 6 NH3)
anione complesso
[PtCl4]2 -
(M = Pt4+, L = 6 Cl-)
complesso neutro
[Fe3 (CO)12]
(M = 3 Fe, L = 12 CO)
complesso neutro
[Cr(H2O)3Cl3]
Nel nome del complesso vengono invece indicati per prima i leganti e per ultimo il metallo
(atomo centrale), secondo le seguenti regole.
Il nome del metallo rimane invariato se il complesso neutro o uno ione positivo. Il
nome del metallo acquista la desinenza ato se il complesso uno ione negativo
Se il metallo centrale ha pi di un numero di ossidazione questo viene messo alla fine
tra parentesi in numeri romani (convenzione di Stock). In alternativa possibile
mettere la carica netta, positiva o negativa, dello ione complesso in numeri arabi
(convenzione di Ewens-Bassett sconsigliata da IUPAC)
I nomi dei leganti vengono sistemati in ordine alfabetico (riferito al nome del legante,
non alleventuale prefisso), ciascuno preceduto da un prefisso (di-, tri-, tetra- etc) che
ne indica il numero. Se il legante contiene gi nel suo nome un prefisso numerico o
presenta un nome pi lungo di 5-6 lettere, allora il suo nome, posto tra parentesi, verr
preceduto dai prefissi bis-, tris-, tetrakis- etc
[NiCl4]2[Ni(PPh3)4]
[Co(en)3]3+
tetracloronichelato(II)
tetrakis(trifenilfosfina)nichel(0)
tris(etilendiammina)cobalto(III)
I leganti neutri mantengono lo stesso nome delle rispettive molecole con le seguenti 4
eccezioni: H2O (acquo) NH3 (ammino) CO (carbonil) NO (nitrosil).
I legati anionici in ato ito ed in ile mantengono la desinenza; quelli in uro
cambiano la desinenza in o;
FClBrIH:CNOHCO32-
Leganti anionici
Fluoro
Cloro
Bromo
Iodo
Idrogeno (Idruro)
Ciano
Idrosso
Carbonato
H2O
NH3
CO
NO
N2
O2
en
dien
Leganti neutri
Acquo
Ammino
Carbonil
Nitrosil
diazoto
diossigeno
etilendiamina
dietilentriamina
C2O42- (Ox)
:SCN:NCSO2O22O2EDTA4acacCH3- (Me)
CH3CH2- (Et)
NO2SO32PhCH3COO- (MeCOO-)
glysalC5H5N3N3NH3 = ammino
1 mono
11
2 di (bis)
12
3 tri (tris)
13
4 tetra (tetrakis)
14
5 penta (pentakis)
15
6 esa (esakis)
16
7 epta (eptakis)
17
8 octa (octakis)
18
9 nona (nonakis)
19
10 deca (decakis)
20
(octa=otta, epta=etta)
Ossalato
Tiocianato
Isotiocianato
Osso (Oxo)
Perosso
Superosso
etilendiamminotetraacetato
acetilacetonato
metil
etil
nitrito
solfito
fenil
acetato (etanoato)
glicinato
salicilato
ciclopentadienil
azido (azoturo)
nitruro
trien
py
bpy (bipy)
terpy
PH3
PPh3
PMe3
PEt3
PF3
NH2Me
difos
diars
glime
{OC(NH2)2}
C2H4
CH3CN
trietilentetraamina
piridina
bipiridina
terpiridina
fosfina
trifenilfosfina
trimetilfosfina
trietilfosfina
trifluorofosfina
metilamina
difosfano
diarsano
glicodimetiletere
urea
etene
acetonitrile
undeca
dodeca
trideca
tetradeca
pentadeca
esadeca
eptadeca
octadeca
nonadeca
icosa
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
henicosa
docosa
tricosa
tetracosa
pentacosa
esacosa
eptacosa
octacosa
nonacosa
triaconta
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
hentriaconta
dotriaconta
tritriaconta
tetratriaconta
pentatriaconta
esatriaconta
eptatriaconta
octatriaconta
nonatriaconta
tetraconta
50 pentaconta
60 hexaconta
70 heptaconta
80 octaconta
90 nonaconta
100 ecta
200 dicta
300 tricta
400 tetracta
500 pentacta
600 esacta
700 eptacta
800 octacta
900 nonacta
1000 kilia
2000 dilia
3000 trilia
4000 tetrilia
5000 pentilia
10000 miria
I complessi in cui il metallo centrale lega un solo tipo di leganti sono detti omolettici ( ad
esempio esaamminocobalto(III) [Co(NH3)6]3+), quelli in cui il metallo si lega a gruppi diversi
(ad esempio tetraamminodiclorocobalto(III) [Co(NH3)4Cl2]+) sono detti eterolettici.
I leganti vengono classificati in relazione al numero di doppietti elettronici (e quindi di legami)
che possono utilizzare per legarsi allatomo centrale. Se un legante forma un solo legame con
latomo centrale il legante si dice monodentato (CO, NH3, CN-, OH-, H2O etc), se ne forma due
si dice bidentato (dien, en, acac) e cos via. I leganti polidentati si definiscono agenti
chelanti ed i complessi che presentano leganti polidentati si definiscono anche composti
chelati.
Un complesso chelato risulta pi stabile di un analogo complesso contenente solo leganti
monodentati. Tale aumento di stabilit noto come effetto chelato.
Ad esempio [Ni(en)3]2+ che contiene tre anelli chelati quasi 1010 volte pi stabile di
[Ni(NH3)6]2+ che contiene solo leganti monodentati
Il primo numero nel nome delletere indica il numero di atomi dellanello (in genere racchiuso
in parentesi quadre), mentre il secondo numero indica il numero di atomi di ossigeno (o di altri
donatori). I chelanti macrociclici simili agli eteri a corona sono chiamati coronanti (o
coronandi o corandi, italianizzando i termini inglesi coronands e corands). I relativi
complessi sono detti coronati (o coronaplex o coraplex).
Come un legante polidentato produce un complesso pi stabile di quello prodotto da n leganti
monodentati di tipo simile, cos un legante macrociclico n-dentato produce complessi pi stabili
del pi simile legante n-dentato a catena aperta (effetto macrociclico).
Si definiscono podanti (o podandi, italianizzando il termine inglese podands) gli analoghi
aciclici dei coronanti. I relativi complessi sono detti podati (o podaplex)
Leffetto macrociclico rende i coronanti fino a 104 volte pi stabili rispetto ai relativi podanti,
specie acicliche strettamente correlate con lo stesso tipo e numero di siti donatori.
Nellesempio mostrato nellimmagine successiva, entrambi i complessi godono della
stabilizzazione associata ai quatto legami, tuttavia la prima specie pi stabile dellanalogo
aciclico (a destra) proprio per effetto macrociclico.
priorit CIP a>b>c>d
a=1 b=2 c=3 d=4
Alcuni criptanti sono detti incapsulanti poich si formano direttamente intorno allo ione
metallico e non possono abbandonarlo. Ne sono un esempio i sepulcrati e le sarcofagine che
si formano per reazioni di leganti bidentati che generano complessi tris(chelati) con gruppi a
cappa (tripodi) che chiudono sopra e sotto il complesso.
Il primo esempio, riportato da Boston e Rose nel 1968, coinvolgeva la reazione fra
tris(dimetigliossimato) di Co(III) con lacido di lewis BF3.Et2O (boro trifluoruro eterato).
Il termine sarcofagine usato quando latomo cappa il carbonio.
I leganti che si legano a pi di un atomo metallico sono detti leganti polinucleanti o leganti
a ponte ed i complessi polimetallici che si formano sono detti complessi polinucleati
(dinucleati, trinucleati etc) o complessi a gabbia.
Il simbolo usato per indicare latomo o il gruppo chimico che fa da ponte tra due atomi
metallici. E possibile far seguire il simbolo da un numero a pedice che indichi il numero di
atomi collegati dalla struttura a ponte
bis(pentacarbonilmanganese)(Mn Mn )
[(CO)5ReCo(CO)4]
nonacarbonilreniocobalto(Re Co)
Alcuni leganti insaturi (con doppi e tripli legami), possono legarsi al metallo centrale utilizzando
gli elettroni del doppio legame (legame). Il legante preceduto dalla lettera greca (eta),
eventualmente seguita da un esponente che indica il numero di atomi del legante che sono
virtualmente connessi allatomo centrale.
1 esempio
2 esempio
(2-etene)tricloroplatinato(II)
[PtCl3(2-C2H4)]-
(4-cicloocta-1,5-diene)dimetilplatinato(II)
[PtMe2(2-C8H12)]
3 esempio
4 esempio
(4-butadiene)tricarbonilferro(0)
[Fe(CO)3(2-C4H6)]
dicarbonil(5-ciclopentadienil)iodioferro(II)
[Fe(5-C5H5)I(CO)2]
I complessi possono legarsi (specialmente gli ioni complessi) ad altri gruppi chimici. Si
definisce in questo caso una sfera interna di coordinazione (inner sphere), costituita dai
leganti direttamente uniti all'atomo centrale ed una sfera esterna di coordinazione (outer
sphere) che comprende i gruppi (molecole, atomi, ioni) che interagiscono con il complesso
senza legarsi direttamente allatomo centrale.
Se il complesso della sfera interna uno ione che si lega con ioni di carica opposta o
controioni (counterions) della sfera esterna il composto va scritto ponendo, come di consueto
nei composti ionici, prima il catione e poi lanione (B+A-).
1 esempio: [Co(NH3)6]Cl3
Il Co3+ direttamente legato a 6 NH3. a formare il catione complesso della sfera interna
[Co(NH3)6]3+ I 3 ioni Cl- non sono direttamente legati al Co3+ ma interagiscono esternamente
con il catione complesso. La nomenclatura di questi sali complessi del tipo anione di
catione. Per lesempio corrente si avr quindi Cloruro di esaammino-Cobalto(III). E
comunque frequente anche una nomenclatura del tipo catione anione. Per lesempio corrente
si avr quindi Esaammino-Cobalto(III) Cloruro.
2 esempio K3[Co(CN)5]
Il Co2+ direttamente legato a 5 CN- a formare lanione complesso della sfera interna
[Co(CN)5]3- I 3 controioni K+ non sono direttamente legati al Co3+ ma interagiscono
esternamente con lanione complesso. In questo caso lanione complesso va scritto per
secondo ed il nome pentacianocobaltato(II) di Potassio o Potassio pentacianocobaltato(II).
3 esempio K[Yb(EDTA)(H2O)2].5H2O
Si osservi come, in questo caso nella sfera esterna non sia presente solo il controione K+, ma
anche cinque molecole di acqua di idratazione, mentre altre due molecole dacqua sono
direttamente legate allItterbio(III) nella sfera interna a formare lanione [Yb(EDTA)(H2O)2]diacquo(etilendiamminotetracetato)Itterbato(III). Lintero composto prende il nome di:
diacquo(etilendiamminotetracetato)Itterbato(III) pentaidrato di Potassio
o
Potassio diacquo(etilendiamminotetracetato)Itterbato(III) pentaidrato
Il merito di aver chiarito le principali caratteristiche della struttura dei complessi appartiene al
chimico svizzero Alfred Werner (1866-1919, premio Nobel nel 1913). Werner cap che in un
complesso il metallo centrale poteva legare un numero di gruppi superiore a quelli
teoricamente consentiti dalla sua carica. Introdusse pertanto per i complessi il concetto di
valenza primaria e valenza secondaria. I due concetti rimangono ancora validi, ma il termine
valenza primaria sostituito dal termine di stato di ossidazione (o numero di ossidazione)
del metallo centrale, mentre il termine valenza secondaria sostituito dal termine numero di
coordinazione.
Il numero di coordinazione (N.C.) del complesso dato dal numero di legami che esso
presenta ed ovviamente pari al numero di leganti monodentati che latomo centrale coordina
attorno a s (naturalmente se i leganti sono polidentati il numero di coordinazione non coincide
con il numero di leganti).
I complessi metallici mostrano ampia variabilit nel numero di coordinazione, da 1 a 12 e pi
(per i metalli del blocco f). I numeri di coordinazione pi comuni sono 4 e 6
I leganti si distribuiscono intorno allatomo centrale ordinatamente, andando a formare
configurazioni geometriche caratteristiche per ciascun numero di coordinazione, dette
geometrie di coordinazione.
Le geometrie ideali di coordinazione per ciascun numero di coordinazione sono riassunte nella
tabella successiva. I complessi di coordinazione reali assumono tali geometrie solo in prima
approssimazione, poich spesso sono presenti distorsioni pi o meno importanti in relazione al
tipo di leganti.
Geometria
N.C.
Poliedro
(simbolo
IUPAC)
[Simmetria]
1
2
Lineare
(L-2)
[Dh]
Planare
Trigonale
(TP-3)
[D3h]
Piramidale
Trigonale
(TPY-3)
[C3v]
A forma di T
(T-shaped)
(TS-3)
[C2v]
Planare
Quadrata
(SP-4)
[D4h]
Tetraedrica
(T-4)
[Td]
Piramidale
quadrata
(SPY-4)
[C4v]
Ad altalena
(See-saw)
(SS-4)
[C2v]
Bipiramidale
Trigonale
(TBPY-5)
[D3h]
Piramidale
Quadrata
(SPY-5)
[C4v]
Ottaedrica
(OC-6)
[Oh]
Prismatica
Trigonale
(TPR-6)
[D3h]
Bipiramidale
Pentagonale
(PBPY-7)
[D5h]
Ottaedrica
3-Monocappata
(OCF-7)
[C3v]
Prismatica
Trigonale
4-Monocappata
(TPRS-7)
[C2v]
Dodecaedrica
(DD-8)
[D2d]
Antiprismatica
Quadrata
(SAPR-8)
[D4d]
Cubica
(CU-8)
[Oh]
Bipiramidale
Esagonale
(HBPY-8)
[D6h]
Prismatica
Trigonale
3,3-Bicappata
(TPRT-8)
[C2v]
Prismatica
Trigonale
4,4-Bicappata
(TPRS-8)
[C2v]
Prismatica
Trigonale
4,4,4-Tricappata
(TPRS-9)
[D3h]
10
Antiprismatica
Quadrata
4,4-Bicappata
[D4d]
Ottadecaedrica
11
12
[C2v]
Icosaedrica
[Ih]
Per alcuni numeri di coordinazione le diverse geometrie sono separate da barriere energetiche
molto basse e possono pertanto facilmente convertirsi le une nelle altre (flussionalit). Un
esempio la cosiddetta pseudorotazione di Berry che trasforma la bipiramide trigonale nella
piramide quadrata e viceversa
3.2
1) Isomeria di solvente; riguarda la posizione del solvente (spesso H2O) nella sfera interna
(acqua legata) o esterna (acqua di cristallizzazione). Nel cloruro di cromo esaidrato, ad
esempio, CrCl3.6H2O, si possono presentare 3 isomeri di solvente
[Cr(H2O)6]Cl3 esaacquocromo(III) tricloruro (di colore viola)
[CrCl2(H2O)4]Cl.2H2O tetraacquodiclorocromo(III) cloruro diidrato (di colore verde scuro)
[CrCl(H2O)5]Cl2.H2O pentaacquoclorocromo(III) dicloruro monoidrato (di colore verde)
2) isomeria di ionizzazione; analogo al precedente, ma si produce come conseguenza dello
scambio di posizione tra un legante ed un controione della sfera esterna. Ad esempio
esistono due isomeri del pentaamminocobalto, uno con legante nitrato e controione solfato ed
uno viceversa
e
e
e
[Cr(en)3] 3+
[PtIV(NH3)4Cl2] 2+
[Co(en)2(ox)]+
3.3
I complessi con NC 3 possono formare stereoisomeri che differiscono per la disposizione dei
leganti attorno allatomo centrale. Per poter identificare un particolare stereoisomero
necessario definire un criterio convenzionale che descriva la disposizione reciproca dei leganti.
Vi sono alcuni stereodescrittori (cis/trans, mer/fac) che vengono normalmente utilizzati per
descrivere configurazioni particolari (Ma2b2 nei composti quadrato planari, Ma4b2 e Ma3b3 nei
composti ottaedrici). Un criterio pi generale, utile per identificare e descrivere la
configurazione di qualsiasi tipo di stereoisomero di un composto complesso, utilizza lindice di
configurazione.
Lindice di configurazione un numero che, ricavato in modo diverso in relazione alla diversa
geometria del complesso, permette di descrivere in modo univoco la configurazione
dellisomero. Lindice di configurazione, una volta calcolato, segue il simbolo IUPAC del
poliedro, formando una sigla che precede il nome dellisomero. Nel caso lindice di
configurazione individui una coppia di enantiomeri necessario distinguerli usando opportuni
stereodescrittori (R/S per i complessi tetraedrici; C/A per gli altri complessi)
Nei complessi quadrato planari di tipo Mabcd sono possibili 3 diastereoisomeri. Per distinguere
le loro configurazioni si premette al nome dellisomero il simbolo IUPAC del poliedro (in questo
caso il simbolo della geometria quadrato planare SP-4) a cui si fa seguire lindice di
configurazione.
Per calcolare lindice di configurazione:
- si assegna lordine di priorit CIP ai 4 leganti
- Il numero di priorit del legante che si trova in posizione opposta (trans) rispetto al
legante a pi alta priorit (priorit = 1) lindice di configurazione.
Sia ad esempio lordine di priorit a>b>c>d in modo che il legante a abbia priorit = 1, il
legante b abbia priorit = 2, il c priorit = 3 ed il d priorit = 4.
Se in posizione al legante a maggior priorit (a priorit = 1) si trova il legante b (priorit =
2) lindice di configurazione varr 2 e lisomero avr configurazione SP-4-2
Sono rari ma possibili anche gli isomeri ottici (chirali). Un esempio il complesso quadrato
planare (meso-stilbendiammina)(iso-butilendiammina)Pt(II) che presenta una chiralit assiale.
Si ricordi che la chiralit assiale pu essere classificata anche usando gli stereodescrittori P/M
della chiralit elicoidale. In questo caso per individuare il senso di avvitamento del composto
necessario osservare il movimento dal legante anteriore a maggior priorit verso il legante
posteriore a maggior priorit. Se il movimento orario lisomero P, se antiorario lisomero
M
Esempi di chiralit assiale in complessi quadrato planari si presentano quando due anelli
planari si trovano in posizione trans ed i loro orto-sostituenti (-R) sono sufficientemente
ingombranti
da
mantenere
i
due
anelli
reciprocamente
inclinati,
impedendo
contemporaneamente la loro libera rotazione.
(S)-(5-C5H5)Cl(PPh3)(CH3)Fe(III)
La priorit CIP dei 4 leganti
C5H5 ('peso atomico = 60) > Cl > PPh3 > Me
Lisomero risulta pertanto (S). Si noti come, nel caso di leganti , si adotti la convenzione di
trattare lintero legante come un pseudoatomo di peso atomico virtuale pari alla somma dei
pesi atomici degli atomi legati tramite gli orbitali
Una seconda forma di isomeria ottica nei complessi tetraedrici si ha in presenza di chelanti
bidentati asimmetrici del tipo M(AB)2, come, ad esempio, nel bis(benzoilacetonato)Berillio
(Ph = fenile).
loro
la
Si noti come lisomero SPY-4-3 avesse due leganti a maggior priorit (priorit = 1) e fosse
pertanto possibile scegliere come indice di configurazione sia il legante a priorit = 2, sia il
legante a priorit = 3 (entrambi in posizione trans rispetto ai due leganti a priorit = 1. Si
scelto il legante a priorit pi bassa (numero di priorit pi elevato = 3) per il principio di
massima differenza trans.
Si noti inoltre che, mentre lisomero SPY-4-2 non presenta enantiomeri, lisomero SPY-4-3
presenta una immagine speculare non sovrapponibile allorigine ed esiste auindi in due forme
Si noti come lisomero SS-4-11 non sia chirale (la sua immagine speculare risulta infatti
sovrapponibile alloriginale). Lisomero SS-4-12 si pu invece presentare in due forme
enantiomeriche che potranno essere distinte assegnando loro la configurazione assoluta
tramite stereodescrittori C/A.
- ci si pone idealmente sul legante a maggior priorit dei due che costituiscono lindice di
configurazione
- si osservano i due leganti non coinvolti nellindice di configurazione e separati
dallangolo di legame minore
- Se muovendosi dal legante a maggior priorit (attraverso langolo minore) verso quello
a minor priorit osserviamo un movimento orario lenatiomero C, in caso contrario A
Isomera in coordinazione 5
Le due geometrie che caratterizzano questo numero di coordinazione sono la bipiramidale
trigonale (TBPY-5) e la piramidale quadrata (SPY-5). I 5 leganti vengono indicati, in relazione
alle loro posizioni reciproche, con la seguente terminologia:
Si noti come lisomero -cis presenti i due leganti cis entrambi in posizione equatoriale, mentre
lisomero -cis presenta un legante cis in posizione equatoriale ed uno in posizione apicale.
I diversi stereoisomeri si distinguono tuttavia pi agevolmente assegnando loro lindice di
configurazione ed eventualmente, se vi sono coppie di enantiomeri, la configurazione C/A.
Per assegnare lindice di configurazione:
- si assegnano le priorit CIP ai 5 leganti
- lindice di configurazione costituito da due cifre formate dal numero di priorit della
coppia di leganti che si trova sullasse principale (asse ternario) del complesso (leganti
apicali). Il numero pi basso dei due viene scritto per primo.
Nel caso siano presenti coppie di enantiomeri potranno essere distinte assegnando loro la
configurazione assoluta tramite stereodescrittori C/A.
- ci si pone idealmente sul legante apicale a maggior priorit (pi basso numero di
priorit) e si osservano i leganti equatoriali
- Se muovendoci dal legante a maggior priorit verso quello a minor differenza di priorit
osserviamo un movimento orario lenatiomero C, in caso contrario A
Si noti come lisomero -cis presenti i due leganti cis entrambi in posizione basale, mentre
lisomero -cis presenta un legante cis in posizione basale ed uno in posizione apicale.
Un complesso del tipo Ma3bc presenta 4 isomeri di cui due sono enantiomeri
Si noti come lisomero SPY-5-43 avesse due leganti basali a maggior priorit (priorit = 1) e
fosse pertanto possibile scegliere come seconda cifra dellindice di configurazione sia il legante
a priorit = 2, sia il legante a priorit = 3 (entrambi in posizione trans rispetto ai due leganti a
priorit = 1). Si scelto il legante a priorit pi bassa (numero di priorit pi elevato = 3) per
il principio di massima differenza trans.
Nel caso siano presenti coppie di enantiomeri potranno essere distinte assegnando loro la
configurazione assoluta tramite stereodescrittori C/A.
- ci si pone idealmente sul legante apicale e si osservano i leganti basali
- Se muovendoci dal legante a maggior priorit verso quello a minor differenza di priorit
osserviamo un movimento orario lenatiomero C, in caso contrario A
I complessi ottaedrici possono presentare sia isomeria geometrica che isomeria ottica.
In generale la stereoisomeria pu derivare da:
L'isomeria geometrica dei complessi Ma4b2 ha caratteri simili a quella cis-trans nei
complessi quadrato planari. Esistono infatti due isomeri dove i due leganti a possono
occupare posizioni adiacenti (isomero cis), o posizioni opposte (isomero trans).
Anche i complessi Ma3b3 e M(ABC)2 presentano due isomeri. Quando i tre leganti a (o il
chelante tridentato) occupano i tre vertici di una faccia dellottaedro lisomero detto facciale
(fac). Quando i tre leganti a (o il chelante tridentato) occupano i tre vertici in un piano e i tre
leganti b gli altri tre vertici in un piano perpendicolare lisomero detto meridionale (mer).
Formula
Stereoisomeri
Coppie
di
enantiomeri
Ma6
Ma5b
Ma4b2
Ma3b3
Ma4bc
Ma3bcd
Ma2bcde
Mabcdef
Ma2b2c2
Ma2b2cd
Ma3b2c
M(AA)(BC)de
M(AB)2cd
M(AB)(CD)ef
M(AB)3
M(ABA)cde
M(ABC)2
M(ABBA)cd
M(ABCBA)d
1
1
2
2
2
5
15
30
6
8
3
10
11
20
4
9
11
7
7
0
0
0
0
0
1
6
15
1
2
0
5
5
10
2
3
5
3
3
Nel caso dei complessi ottaedrici che presentano numerosi stereoisomeri sono state
introdotte diverse convenzioni per distinguerli. E stato ad esempio definito il seguente
ordine standard per individuare le 6 posizioni dei leganti in un complesso ottaedrico
Un metodo alternativo per distinguere le diverse configurazioni degli isomeri ottaedrici prevede
luso dellindice di configurazione, da far seguire al simbolo IUPAC del poliedro (in questo
caso il simbolo della geometria ottaedrica OC-6). Lindice di configurazione dei complessi
ottaedrici composto da due cifre. Per calcolarlo necessario effettuare le seguenti
operazioni:
1) Si assegna lordine di priorit CIP ai 6 leganti.
2) la prima cifra dellindice di configurazione data dal numero di priorit del legante che
si trova in posizione opposta (trans) rispetto al legante a pi alta priorit (priorit = 1)
3) Se vi pi di un legante con priorit = 1 si sceglie quello che presenta in posizione
trans il legante a minor priorit (con il numero di priorit pi elevato)
4) Il legante a maggior priorit (priorit = 1) ed il legante in posizione opposta ad esso
(trans) definiscono lasse principale del composto. Gli altri 4 leganti individuano il piano
equatoriale del composto
5) la seconda cifra dellindice di configurazione data dal numero di priorit del legante
che si trova in posizione trans rispetto al legante a pi alta priorit tra i 4 leganti del
piano equatoriale. (anche in questo caso, se nel piano equatoriale vi sono due leganti
che presentano la priorit pi elevata, si sceglie quello che ha in posizione opposta un
legante a priorit inferiore)
6) Nel caso di due (o pi) leganti polidentati identici, si assegnano le priorit a ciascun
atomo donatore di uno dei leganti. Si assegnano le medesime priorit a ciascun atomo
donatore degli altri leganti (essendo identici hanno la stessa priorit), con un segno ad
apice. A parit di numero di priorit, presenta priorit maggiore latomo senza apice.
1 esempio
[CoBr2(en)(NH3)2]+ diamminodibromo(etilendiammina)Cobalto(III),
priorit dei leganti
dove
la
sequenza
di
Br (1), Br (1) > en (2), en (2) > NH3 (3), NH3 (3)
Si noti come esistano due leganti con priorit = 1 (i due atomi di Bromo). Si sceglie allora
quello dei due che presenta in posizione opposta un legante a priorit pi bassa (cio con
numero di priorit maggiore). Lasse principale del composto diventa lasse 1-3 ed il 3 diviene
la prima cifra dellindice di configurazione. Si individua ora tra i quattro leganti del piano
equatoriale quello a priorit maggiore. In questo caso nuovamente il Bromo con priorit = 1.
Il numero di priorit (2) del legante che si trova in posizione trans rispetto ad esso, diviene la
seconda cifra dellindice di configurazione.
Lindice di configurazione in tal modo calcolato (32) viene posposto al simbolo IUPAC del
poliedro (OC-6), ottenendo cos OC-6-32. Tale sigla viene infine posta prima della formula del
complesso OC-6-32 [CoBr2(en)(NH3)2]+
La formula OC-6-32 [CoBr2(en)(NH3)2]+ descrive tuttavia sia lo stereoisomero mostrato
nellimmagine precedente, che il suo enantiomero
Per distinguere i due enantiomeri si usano gli stereodescrittori di configurazione assoluta C/A
(Clockwise/Anticlockwise = Orario/Antiorario), analoghi agli stereodescrittori R/S. Per
assegnare la configurazione assoluta ai due enantiomeri si osservi il piano equatoriale
ponendosi sullasse principale dalla parte del legante a maggior priorit. Se il movimento dal
legante a maggior priorit che si trova sul piano equatoriale al legante a minor differenza di
priorit che gli sta vicino orario si assegna la configurazione C, se antiorario si assegna la
configurazione A
2 esempio
[RuCl(CO)H(PMe2Ph)3]
CarbonilCloroIdrogenotris(fenildimetilfosifina)Rutenio,
sequenza di priorit dei leganti
dove
Cl (1) > Pme2Ph (2), Pme2Ph (2), Pme2Ph (2) > CO (3) > H (4)
Lasse principale individuato dai leganti 1-2 e quindi la prima cifra dellindice di
configurazione 2. Nel piano equatoriale vi sono due leganti che hanno maggior priorit
priorit = 2). scegliamo quello che ha in posizione opposta il legante con la maggior
differenza di priorit (priorit = 4). La priorit di tale legante la seconda cifra dellindice
di coordinazione. Infine la rotazione (osservata dal legante 1) del legante a pi elevata
priorit (2) posto sul piano equatoriale in direzione del legate a minor differenza di
priorit (3) antioraria (A). Lo stereoisomero sar OC-6-24-A
Un complesso tris(bidentato) del tipo M(AA)3 con il chelante bidentato che possiede 2
atomi donatori uguali presenta due enantiomeri. In questo caso tutti gli atomi donatori
hanno ovviamente la medesima priorit = 1 ed necessario distinguere i tre chelanti
assegnando, arbitrariamente, degli apici agli atomi donatori. Ai due atomi donatori del
primo chelante (arbitrariamente scelto) si assegna priorit = 1. Ai due atomi donatori del
secondo chelante si assegna priorit = 1. Ai due atomi donatori del terzo chelante si
assegna priorit = 1. Si ricordi che lordine di priorit 1 > 1 > 1
la
Lasse principale quindi 1-1 (lasse alternativo 1-1 presenta infatti una minor differenza di
priorit tra il legante a maggior priorit (1) ed il legante in posizione trans (1)) e la prima
cifra dellindice di configurazione 1. Nel piano equatoriale individuiamo il legante a maggior
priorit (priorit = 1: la priorit del legante che si trova in posizione trans rispetto ad esso
(priorit = 1) costituisce la seconda cifra dellindice di configurazione 1. La configurazione
sar pertanto OC-6 11. Per distinguere ora i due enantiomeri poniamoci sullasse principale
in corrispondenza del legante a maggior priorit (priorit = 1) ed osserviamo il senso di
rotazione del legante a pi elevata priorit (1) posto sul piano equatoriale in direzione del
legate a minor differenza di priorit (1). Se la rotazione oraria lenantiomero OC-6 11-C.
Se la rotazione antioraria lenantiomero OC-6 11-A.
I complessi ottaedrici tris(bidentati) possono essere trattati come composti elicoidali i cui
enantiomeri si distinguono per il diverso senso di avvitamento: destrogiro (destrorso) o
levogiro (sinistrorso). Per descrivere le configurazioni dei due enantiomeri vengono utilizzati
gli stereodescrittori delta/lambda . I corrspondenti simboli minuscoli vengono usati per
distinguere conformazioni elicoidali opposte. In alternativa possibile usare gli
stereodescrittori P/M (Plus/Minus) della chiralit elicoidale (elicit).
Per poter trattare i complessi ottaedrici tris(bidentati) come elicoidali si assimilano i 3 chelanti
ai lati dellottaedro ai quali sono legati. In tal modo si individuano 3 segmenti sghembi, che
appartengono a piani diversi. Si pu dimostrare che due segmenti sghembi, non perpendicolari
tra loro, presentano un unico segmento perpendicolare contemporaneamente ad entrambi.
Tale segmento definisce il raggio dellelica che i due segmenti individuano.
Non essendo sempre agevole usare tale metodo per individuare il senso di rotazione
dellelica possibile ricorrere al metodo seguente.
Si orienti il tetraedro in modo che ci guardi con una faccia legata a tutti e tre i leganti
bidentati. Si proietti sul piano tale faccia e la faccia ad essa simmetrica (anchessa legata
a tutti e tre i chelanti). In questo modo ogni vertice della faccia superiore legato,
tramite un chelante, ad un vertice della faccia inferiore. Se il legante collega il vertice
della faccia superiore al vertice della faccia inferiore in senso orario, lenantiomero
destrogiro (o P), altrimenti levogiro (o M).
Molti chelanti bidentati non sono planari e possono presentare conformazioni elicoidali
destrogire o levogire, classificabili usando gli stereodescrittori .
Per definire il verso dellelica necessario tracciare due linee, una che passi per i due atomi
donatori ed una che passi per i due atomi ad essi adiacenti. Come abbiamo gi visto, se la
linea pi vicina allosservatore ruotata in senso antiorario rispetto a quella pi distante
indichiamo la conformazione come
, altrimenti come .
Nel caso della etilendiammina, ad esempio, si deve tracciare una linea che congiunga i
due atomi di Azoto legati al metallo centrale e laltra che congiunga i due atomi di
Carbonio ad essi adiacenti.
Presenta 4 stereoisomeri,
5 esempio
complesso ottaedrico con chelante tretradentato del tipo M(ABBA)c2, con A > B > c. Presenta 5
stereoisomeri, quattro dei quali formano due coppie di enantiomeri
2 esempio
3 Esempio
complesso tris(bidentato) di tipo M(AA)3. I leganti presentano atomi donatori tutti uguali ed
quindi necessario attribuire in modo arbitrario degli apici (ricordiamo che 1>1>1). In questo
caso le due facce triangolari presentano leganti con la medesima priorit CIP complessiva ed
pertanto indifferente la scelta della faccia. Il complesso pu essere indifferentemente indicato
come TPR-6-111 o come TPR-6-111
Nel caso siano presenti coppie di enantiomeri potranno essere distinte assegnando loro la
configurazione assoluta tramite stereodescrittori C/A.
- ci si pone idealmente sulla faccia triangolare a maggior priorit complessiva e si
osservano i 3 leganti posti sulla faccia triangolare opposta
- Se, muovendoci dal legante a maggior priorit verso quello a minor differenza di
priorit, osserviamo un movimento orario lenatiomero C, in caso contrario A
In alcuni casi, per poter distinguere i due enantiomeri in presenza di leganti monodentati
uguali, opportuno assegnare ai leganti uguali degli apici.
2 esempio
3 Esempio
complesso bipiramidale pentagonale con due leganti monodentati assiali
identici. Il complesso risulta simmetrico (presenta un piano di simmetria coincidente con il
piano equatoriale) e quindi achirale. Non sono quindi possibili enantiomeri. Si noti come il
movimento dal legante equatoriale a maggior priorit (1) verso il legante equatoriale adiacente
a minor differenza di priorit (3), pu essere osservato sia dal legante assiale superiore in
senso orario, che dal legante assiale inferiore in senso antiorario. I due punti di osservazione
sono infatti equivalenti, avendo la medesima priorit.
4 Esempio
complesso bipiramidale esagonale con leganti monodentati assiali disposti
simmatricamente. Il complesso presenta un piano di simmetria su cui giace lasse principale
del composto e non presenta pertanto enantiomeri. Si noti come il primo punto a minor
differenza di priorit (6), sul piano equatoriale, si trovi in posizione opposta rispetto al legante
equatoriale a maggior priorit (1) e pu essere pertanto raggiunto, in modo equivalente, sia
con un movimento orario che antiorario
Elemento
Simbolo
Riflessione
Piano di riflessione
(o piano di simmetria)
Rotazione/Riflessione
Asse di roto-riflessione
Inversione
Centro di inversione
4.1
Un asse proprio di rotazione, indicato con il simbolo Cn, un asse di ordine n che passa per il
baricentro dell'oggetto in esame (nel nostro caso la molecola, ma non necessariamente per un
atomo o per un legame della molecola) tale per cui una rotazione di 360/n gradi intorno a
quell'asse (con n compreso tra 1 e infinito) genera un modello dell'oggetto indistinguibile
dall'originale. Se questa rotazione soddisfa i requisiti sopra esposti, allora l'asse elemento di
simmetria della molecola.
A seconda del valore di n gli assi si definiscono binari (C2), ternari (C3), quaternari (C4) e cos
via. Per un asse di ordine n (Cn) sono possibili n rotazioni successive, che portano tutte a
situazioni indistinguibili dalloriginale. Ciascuna rotazione viene numerata con un apice. Cos,
ad esempio un asse quaternario C4 permette 4 successive rotazioni di 90 indicate come C41,
C42, C43, C44. E' evidente che tutte le molecole possiedono l'asse di simmetria banale C1 (tutte
le molecole sono identiche a se stesse per rotazione di 360 intorno a un asse) che
l'operazione identit (E). Ci saranno tuttavia alcune molecole che possiedono solo l'asse C1
come unico elemento di simmetria, ma la maggior parte delle molecole avranno pi assi. In
questo caso l'asse di ordine maggiore sar l'asse principale. Le molecole lineari (es. F2, CO,
CO2, C2H2 HCN etc.) presentano lasse molecolare come elemento di simmetria rotazionale di
ordine infinito C. Se lasse passa attraverso gli atomi si aggiunge un solo apice C , se passa in
mezzo agli atomi si aggiungono due apici C. Lasse di rotazione (proprio o improprio) di
ordine superiore viene scelto come asse z del sistema cartesiano.
Vediamo alcuni esempi semplici di assi di rotazione propri di vario ordine.
Il piano di simmetria (mirror plane) che si indica con , un piano geometrico passante per il
baricentro che divide una molecola in due parti uguali luna immagine speculare dellaltra.
Loperazione di simmetria la riflessione. Per tutte le molecole planari (XeF4, PtCl42-, benzene
ecc.) il piano molecolare piano di simmetria.
4.2
Se un asse di rotoriflessione Sn ha ordine pari (n pari) deve esistere un asse di rotazione Cn/2.
Se un asse di rotoriflessione Sn ha ordine dispari (n dispari) deve esistere un asse coincidente
del medesimo ordine Cn ed un piano di riflessione ad esso normaleh.
Una rotoriflessione di ordine 1 corrisponde ad una operazione di riflessione. Una rotoriflessione
di ordine 2 corrisponde ad una operazione di inversione.
4.3
Chiralit
Condizione necessaria e sufficiente affinch una molecola possa definirsi chirale che la sua
immagine speculare non sia sovrapponibile al modello originale. Soddisfano tale condizione
sia le molecole asimmetriche che quelle dissimmetriche.
Si definisce asimmetrica una molecola che non possiede alcun elemento di simmetria. Si
definisce dissimmetrica una molecola che possiede solo elementi secondari di simmetria
(assi propri di rotazione).
Molti testi affermano che per essere chirale una molecola non deve possedere ne un centro ne
un piano di simmetria. In effetti la condizione pi generale che deve essere soddisfatta affinch
una molecola possa essere definita chirale lassenza di assi di rotoriflessione. Tale condizioni
implica per lo pi i casi precedenti. Infatti gli assi di rotoriflessione di ordine dispari richiedono
necessariamente la presenza di un piano . Lasse di rotoriflessione binario S2 equivale ad un
centro di inversione i. Restano gli assi di rotoriflessione pari con n>2 i quali non implicano
necessariamente la presenza di un centro o di un piano di simmetria. In teoria dunque
potrebbe esistere una molecola con un asse di rotoriflessione pari che, pur mancando di centro
e piano di simmetria, rimane achirale. Si tratterebbe di un caso eccezionale e comunque non
noto.
Etano
H H
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|
HCCH
|
|
H H
Propano
H H H
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| |
HCCCH
|
| |
H H H
Propanolo
H H H
|
| |
H C C C OH
|
| |
H H H
3) Formula razionale: intermedia tra le due precedenti, in cui la struttura viene descritta
in modo sintetico, mettendo in evidenza i gruppi funzionali e condensando gli atomi di
idrogeno intorno al carbonio al quale sono legati
Metano
Etano
Propano
Propanolo
CH3 CH3
Etano
Propano
Propanolo
OH
Su questo punto convergono 2 legami:
il carbonio legato a 2 idrogeni CH2-
Etano
H
C
c
c
H
H
H
Legame in avvicinamento
Legame in allontanamento
Legame giacente sul piano