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Parte 1: Difetti

Descrivere i difetti di punto nei solidi cristallini


Esistono 3 I difetti di punto nei solidi cristallini sono di 3 tipologie:
tipologie vacanze, difetti interstiziali, difetti sostituzionali.

La vacanza è una sede reticolare non occupata.


Si forma in seguito a fenomeni di agitazione termica,
incrudimento, irraggiamento, con l’aggiunta di
Vacanza:
impurezze chimiche o la variazione del numero di
ossidazione di uno ione (elettroneutralità).
come e dove Si forma in prossimità delle superfici dei cristalli, dove
si forma? si trovano atomi atomi meno vincolati rispetto a quelli
interni, che possono abbandonare la loro posizione per
portarsi verso l’esterno lasciando al loro posto una
vacanza.
Le vacanze sono difetti di equilibrio: per un certo
materiale ad una certa temperatura esiste una certa
densità di vacanze che rende minima l’energia libera del
difetti di reticolo cristallino.
equilibrio. Quanto più alta è la temperatura tanto più elevato è il
numero di vacanze che si formano.
L’introduzione di una vacanza comporta un aumento di
entropia ed entalpia.
Le vacanze permettono un meccanismo di diffusione:
consentono il movimento degli atomi da un nodo
reticolare ad un altro, gli atomi che si trovano adiacenti
meccanismo a una vacanza possono occuparla lasciandone al loro
di diffusione. posto un’altra, come se la vacanza si fosse spostata.
Il numero di spostamenti nel tempo di una vacanza
dipende dall’energia necessaria, della compattezza
della struttura e aumenta con la temperatura.

Parte 1: Difetti 1
I difetti interstiziali si hanno quando un atomo di
impurezza o un atomo del reticolo di base
Difetti (autointerstiziale) si colloca in posizione interstiziale. I
interstiziali. difetti autointerstiziali sono molto meno frequenti
perché richiedono un’energia di formazione 4 volte
superiore.
Difetti I difetti sostituzionali si hanno quando un atomo di
sostituzionali. impurezza ne sostituisce uno del reticolo ospitante.

Nei solidi ionici si hanno:

Difetti nei solidi i difetti di Frenkel, formati da una vacanza cationica


ionici. associata con un catione interstiziale;

i difetti di Schottky, formati da una vacanza


cationica e una anionica.

Descrivere le dislocazioni a spigolo.


Le dislocazioni a spigolo sono una tipologia di difetti di linea
nei solidi cristallini.
Dislocazioni Sono rappresentate da una porzione di piano, o semipiano,
a spigolo. aggiuntivo nel reticolo cristallino, che subisce delle
distorsioni, riconoscibili solo entro una certa distanza dal
punto interessato.
Possono essere positive o negative, in base al loro
orientamento.

Nel caso di un cristallo perfetto, un circuito antiorario ha il


punto iniziale coincidente con quello finale, se invece nella
zona si trova una dislocazione, il circuito non si chiude
Vettore di perché è presente un atomo in eccesso o in difetto. Il vettore
Burgers. che unisce il punto iniziale con quello finale è chiamato
vettore di Burgers della dislocazione.
Secondo questa definizione, in una dislocazione a spigolo la
dislocazione è perpendicolare al suo vettore di Burgers e si
muove, nel suo piano di scorrimento, nella direzione parallela

Parte 1: Difetti 2
al vettore.
La lunghezza del vettore è uguale alla distanza fra due piani
paralleli del reticolo.
In conclusione, il vettore di Burgers esprime l’ampiezza e la
direzione della dislocazione.

Movimento In seguito all’applicazione di una sollecitazione di taglio, una


dislocazione dislocazione a spigolo si sposta finché non fuoriesce, a
a spigolo. questo punto il reticolo risulta deformato irreversibilmente
con la parte superiore spostata di una unità rispetto a quella
inferiore e il reticolo non è più distorto.
Molte dislocazioni possono muoversi insieme lungo il piano
di scorrimento, in cui gli atomi sono più densamente
impacchettati, sommando i propri effetti e producendo sulla
superficie del cristallo una linea di scorrimento visibile.

Descrivere i difetti di superficie nei solidi cristallini.


Esistono 2 Esistono 2 tipi di difetti di superficie nei solidi cristallini:
tipologie. le superfici esterne, i bordi di grano.

Le superfici esterne sono un difetto poiché gli atomi


che ne fanno parte hanno numero di coordinazione
Superfici inferiore agli altri e sono più reattivi, infatti, i fenomeni di
esterne. ossidazione e corrosione sono superficiali.

I bordi di grano sono i confini che separano le aree


monocristalline, i grani, di un materiale policristallino.
Nella regione di confine ci sono atomi disposti in modo
Bordi di grano: irregolare che assumono posizioni di orientazione
intermedia fra quella di un grano e quella del grano
adiacente.
L’estensione del bordo di grano è di circa 2-5 diametri
atomici.

È una regione di cattivo arrangiamento atomico, quindi


più energetica rispetto ai grani.
Per questo, le impurezze segregano preferenzialmente

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Regione di ai bordi di grano.
cattivo L’energia interfacciale diminuisce aumentando le
arrangiamento dimensioni dei grani, cioè con una minore estensione
atomico. del bordo di grano, e questo avviene ad alte
temperature.
Nelle strutture policristalline i bordi di grano sono messi
in evidenza con un reagente chimico che attacca il
materiale nelle zone più energetiche, rese tali dalla
presenza di dislocazioni che introducono energia di
deformazione.
L’influenza dei BDG sulla deformabilità a freddo e a
caldo dei materiali è elevatissima.
Il bordo di grano tra i due cristalli è rappresentabile
come un susseguirsi di dislocazioni a spigolo positive,
Bordo
per questo la loro concentrazione è tanto più alta
geminato.
quanto più i due cristalli sono disallineati.

Il bordo geminato è un BDG attraverso cui vi è una


Applicazioni.
simmetria speculare del reticolo cristallino: gli atomi da
una parte del bordo sono situati in posizione speculare
rispetto agli atomi dall’altra parte del bordo.

I difetti di superficie sono sfruttati come catalizzatori, in


particolare nel ruolo di siti di assorbimento, un esempio
sono le marmitte catalitiche.

Descrivere i meccanismi di diffusione.


Diffusione. La diffusione è un fenomeno di trasporto di materia
mediante il movimento di atomi.
A livello atomico consiste nella migrazione degli atomi o
delle molecole da una data posizione reticolare ad
un’altra.

Perché avvenga, sono necessarie 2 condizioni:


Condizioni
deve esistere un sito adiacente vuoto
avvenimento:

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l’atomo deve avere energia vibrazionale sufficiente
a rompere i legami con gli atomi vicini e a
deformare il reticolo durante lo spostamento.

Processo Dunque è un processo attivato termicamente, poiché


attivato una temperatura alta aumenta la frazione di atomi con
termicamente. energia sufficiente per diffondere.
Un alto punto di fusione implica una maggiore energia
di legame, e quindi un’energia di attivazione più alta.
Esistono 3
tipologie. Esistono 3 diversi meccanismi di diffusione: per
vacanze, interstiziale, a bordo di grano.

La diffusione per vacanze consiste nel passaggio di un


Diffusione per atomo da una posizione del reticolo cristallino ad una
vacanze. adiacente che precedentemente era vuota.
Il flusso degli atomi e quello delle vacanze sono
opposti.

La diffusione interstiziale consiste nel passaggio di un


atomo da una posizione interstiziale ad un’altra
posizione interstiziale adiacente che precedentemente
era vuota.
È più facile che diffondano atomi piccoli, come
l’idrogeno, ossigeno, carbonio.
La diffusione interstiziale avviene molto più
Diffusione
rapidamente rispetto alla diffusione per vacanze, per
interstiziale.
diversi motivi:

avviene senza spostamento permanente di nessuno


degli atomi del reticolo cristallino

gli atomi interstiziali sono più piccoli e quindi più


mobili

non esiste la necessità di avere una vacanza


adiacente
Applicazioni.
esistono molte più posizioni interstiziali libere che
non vacanze.

Parte 1: Difetti 5
Alcune applicazioni della diffusione sono il drogaggio
del silicio nei microcircuiti, o la produzione di acciai
resistenti all’usura.

Descrivere la nucleazione omogenea.


La nucleazione è la comparsa di una nuova fase in una
già esistente. Alla temperatura di trasformazione si
osserva la formazione si germi cristallini che hanno la
Caratteristiche struttura della fase in formazione. Tali nuclei crescono
nulceazione progressivamente per fromare i grani della nuova fase.
omogenea. La nucleazione omogenea è il tipo di nucleazione più
semplice da descrivere ed è anche il più raro.
Avviene quando i germi cristallini si formano in modo
omogeneo all'interno del fuso.
Richiede un notevole grado di sottoraffreddamento, per
alcuni metalli anche di parecchie centinaia di gradi sotto
la temperatura di fusione.

La comparsa dei germi cristallini è accompagnata da


una variazione di energia libera, nella quale prendono
Variazione di parte due tipi di energia:
energia. l’energia di spinta, che è rilasciata durante la
trasformazione da stato liquido a solido

l’energia ritardante, che si oppone alla formazione


di embrioni e nuclei

Per ogni cristallo, esiste un valore critico del raggio per


cui se:

se r=r*, la variazione di energia libera è massima


Raggio critico e
se r>r*, l’energia del sistema diminuisce se i nuclei
grado di
tendono ad accrescersi
sottoraffreddamento.
se r<r*, l’energia del sistema diminuisce se gli
embrioni si ridisciolgono

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La variazione di energia libera totale corrispondente al
raggio critico è inversamente proporzionale al grado di
sottoraffreddamento: quindi il raggio critico diminuisce
al diminuire della temperatura, e l'inizio della
trasformazione avverrà tanto più facilmente quanto più
sarà elevato il grado di sottoraffreddamento (200 K per
la nucleazione omogenea).

Descrivere le differenze tra nucleazione omogenea ed


eterogenea.
La nucleazione omogenea è il tipo di nucleazione
più semplice da descrivere ed è anche il più raro.
Avviene quando i germi cristallini si formano in
modo omogeneo all'interno del fuso.
Differenze di La nucleazione eterogenea, invece, ha luogo sulle
formazione. pareti del contenitore di un liquido, su impurezze
insolubili o su altri materiali che abbassano
l’energia libera critica richiesta per formare un
nucleo stabile.
Avviene sull'agente nucleante perché l’energia di
superficie per formare un nucleo stabile è più
bassa su questo materiale, rispetto a quella che
sarebbe necessaria se il nucleo si formasse nel
liquido puro stesso come nella nucleazione
omogenea.
Differenze:
Per la stessa trasformazione, il valore del raggio
energia libera critico è lo stesso, ma cambia:
critica.
l’energia libera critica, per la nucleazione
volume critico. eterogenea è inferiore rispetto a quella
grado di associata alla nucleazione omogenea, a causa
sottoraffreddamento. di un angolo di contatto minore di 180°

il volume critico, sono infatti necessari meno


atomi per formare un nucleo con la

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nucleazione eterogenea

Nella nucleazione eterogenea è richiesto un grado


molto minore di sottoraffreddamento per formare
un nucleo stabile, perciò è più frequente, anche
nelle trasformazioni allo stato solido.

Parte 1: Difetti 8

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