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MANUALE DI TRUCIOLATURA GARANT

L’ABC PER IL PROFESSIONISTA DI


ASPORTAZIONE TRUCIOLO GARANT
Il nuovo manuale di truciolatura GARANT contiene
tutto il nostro know-how in materia di asportazione
truciolo e serraggio.
MANUALE DI TRUCIOLATURA
Con oltre 850 pagine, fornisce numerose
informazioni utili e suggerimenti per l'uso, in modo
chiaro, sintetico e aggiornato. Lo strumento di
consultazione ideale per l’utilizzo quotidiano !

ISBN 3-00-016882-6
CONSULENZA PROFESSIONALE
Ampio know-how per soluzioni di truciolatura
personalizzate – i nostri professionisti di
asportazione truciolo sono sempre a Vostra
disposizione.

CON GLI UTENSILI DI PRECISIONE GARANT DI

N. art. 11 0950 IT
HOFFMANN GROUP SCEGLIETE:
„ Qualità premium funzionalità e affidabilità costanti.
„ Miglior rapporto qualità/prezzo.
„ Oltre 12.000 prodotti ad altissima prestazione in tutti gli ambiti di applicazione.
„ Tecnologia aggiornata grazie alla continua collaborazione con utilizzatori e produt-
tori leader a livello mondiale.
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„ Foratura „ Alesatura „ Tornitura


GARANT – la marca esclusiva di Hoffmann Group 39 „ Filettatura „ Taglio „ Serraggio
www.garant-tools.com „ Svasatura „ Fresatura „ Rettifica di precisione
IL MIGLIORE DELLA SUA SPECIE

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Manuale di truciolatura GARANT

INDICE
Cutting Pilot, GARANT eTool,
TechnologyCenter di Hoffmann Group

1. MATERIALI
Metalli ferrosi, metalli non ferrosi, materie plastiche

2. PRINCIPI
Materiali, truciolabilità, tecnologie di produzione moderne,
materiali da taglio, rivestimenti e raccolta di formule

3. FORATURA (inclusi taglienti mobili)


Fattori di asportazione truciolo, forze, tempi macchina, profondità di foratura, HSS, HMI,
risultato di foratura, inserti, foratura in profondità, valori indicativi

4. FILETTATURA E FILETTATURA AD INSERTI


Calcoli, filettatura, formatura,
fresatura di filetti, valori indicativi

5. SVASATURA E SVASATURA AD INSERTI


Fattori di asportazione del truciolo, forze, tempi macchina, esecuzioni, valori indicativi

6. ALESATURA
Fattori di asportazione del truciolo, forze, tempi macchina, esecuzioni,
tolleranze delle superfici, valori indicativi

7. TAGLIO
Parametri, taglio con sega circolare, taglio con sega a nastro, valori indicativi

8. FRESATURA (inclusi taglienti mobili)


Parametri, HSS, HMI, inserti, valori indicativi

9. TORNITURA / ZIGRINATURA AD INSERTI


Parametri, tornitura esterna, tornitura interna, filettatura,
troncatura, esecuzione di gole, valori indicativi

10. SERRAGGIO
Equilibratura, serraggi utensile, attacchi SK,
attacchi HSK, supporti VDI

11. RETTIFICA DI PRECISIONE


• tradizionale
• superabrasiva

INDICE
Accoppiamenti ISO, unità SI, tavole di conversione, tabelle comparative di durezza

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Manuale di truciolatura GARANT

SEMPRE L’UTENSILE GIUSTO


Trovare anzichè cercare – con Cutting Pilot di Hoffmann Group.

Cercato – trovato.
Con Cutting Pilot avete sempre a portata di mano la soluzione adatta per le Vostre
esigenze di asportazione truciolo, incluse le corrispondenti raccomandazioni d’uso.

Alluminio Alluminio Alluminio INOX INOX Ti GG (G) CuZn Grafite Uni


Materiale: Materie Ghisa G(C)FRP
termoplastiche Materie plastiche
> 10 % Si < 500 N < 750 N < 900 N < 1100 N < 1400 N < 55 HRC < 60 HRC < 67 HRC < 900 N > 900 N > 850 N termoindurenti max mi
Codice ISO: N N N P P P P P H H H M M S K N N
20 3005 – 210 195 170 150 145 100 95 50 ● ● ○
20 3010 – 175 160 140 125 120 90 75 40 ○ ● ○
ALLUMINIO, a truciolo corto

Materie plastiche rinforzate


ALLUMINIO, a truciolo lungo

con fibra di vetro e di carbonio


Acciaio da costruzione
Tipo di acciaio comuni

Lubrificazione minima
Materie termoplastiche

Alluminio pressofuso

Acciai inossidabili e

Impiego universale
resistenti agli acidi

Nimonic, Inconell,
a grana finissima

Acciaio temprato

Ottone, bronzo

Olio da taglio
Ghisa grigia

Emulsione
Hastelloy

● / gras
○ / carattere normale = limitata

Gr. =
Ø e8
20 3005 20 3010 TOOLOX® TOOLOX®
33 44
DC
Frese in HMI
HPC Ls Lcompl. h6 fz
esecuzione lunga esecuzione extralunga 20 3005 20 3010 20 3005 20 3010
mm TiAlN TiAlN mm mm mm mm mm mm
0,070 0,070 0,060 0,060 0,060 0,060 0,050 0,0
12 XXX XXX 51 76 100 125 12
0,085 0,085 0,072 0,072 0,072 0,072 0,060 0,0

Nota: per aumentare la durata e per risultati ottimali si consigliano frese con un Ø fino a max. 4 mm: ap = 0,5 × D.

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Non importa che si tratti di foratura,
fresatura o tornitura:
sempre l’utensile corretto –
incluse le raccomandazioni d’uso
Catalogo principale
Catalogo principale

Cutting Pilot Vi guida all’utensile di


■ Tecnica ad asportazione del
■ Tecnica di rettifica e di
truciolatura adatto all’interno del
truciolo
■ Tecnica di serraggio
troncatura
■ Utensili manuali catalogo principale di Hoffmann Group
■ Articoli per officina
■ Metrologia

Assegnazione del codice ISO

Tabella applicativa «Tornitura»


afite Uni Air
C)FRP
e plastiche
oindurenti max min max
N
Lavorazione a
Emulsione

● ● ○ ●
irregolare

interrotto
continuo

secco

○ ● ○ ●
Materie plastiche rinforzate
con fibra di vetro e di carbonio

Lubrificazione minima

Lavorazione a secco
Impiego universale

Velocità di taglio media


Aria compressa
Olio da taglio

Emulsione

vc = 75 m/min

● / grassetto = ideale
/ carattere normale = limitatamente indicato Grandezza

TOOLOX® TOOLOX®
33 44
Ø 12 mm

fz

mm
060 0,060 0,050 0,040 0,040 Avanzamento medio
072 0,072 0,060 0,050 0,050 Con lavorazione a scanalatura
× D. piena per Ø 12 mm:
fz = 0,040 mm
Durante la rifilatura per Ø 12 mm:
fz = 0,050 mm

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Manuale di truciolatura GARANT

GARANT eTool – LA NUOVA DIMENSIONE DE


ASPORTAZIONE TRUCIOLO
Produrre in modo rapido e sicuro con GARANT eTool:
dati CAD omogenei e compatibili di Hoffmann Group – un nuovo servizio
del numero 1 in Europa !

Partire da una Vostra idea per arrivare al


prodotto finito comporta spesso processi
molto lunghi - prendete una scorciatoia:
con GARANT eTool accelerate il Vostro
processo di produzione, risparmiando
tempo e denaro!

Dati di costruzione CAD


Design del pezzo con
supporto computerizzato

0807-00167-Dm-KT_Vorsatz-Nachsatz_IT_neu.indd 6 20.01.2010 10:13:17


ONE DELL’EFFICIENZA IN TERMINI DI

GARANT eTool CNC - produzione


Dati CAD omogenei Assunzione dei dati di
da un unico fornitore costruzione e impiego degli
utensili consigliati
Dati utensili completi e compatibili –
il miglior punto di partenza per
l‘intero ciclo di produzione
„ Progettazione sicura e professionale
„ Produzione più veloce ed esente da errori
„ Riduzione dei costi

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Manuale di truciolatura GARANT

GARANT eTool –
COME FARE ?
Dati CAD omogenei e da un unico partner –
il miglior punto di partenza per l‘intero ciclo di produzione

Per un utilizzo efficiente degli utensili sui centri di


lavoro e torni CNC
„ Simulazioni complete permettono di prevedere in
anticipo i limiti di prestazione di un utensile

Per la simulazione dei processi di lavoro


„ Nessuna rottura dell’utensile grazie al controllo
dei punti di collisione
„ Nessun danno alla macchina grazie al controllo
delle linee di lavorazione
„ Calcolo affidabile dei tempi di lavorazione
„ Produzione più efficiente e quindi
«time to market» più breve

Simulazione possibile anche per i prodotti


riguardanti il serraggio dell‘utensile e del pezzo
„ Semplice messa a disposizione dei dati completi
degli utensili: montaggio tramite sistemi a coordinate
e punti zero definiti
„ Con tutte le informazioni sui punti di unione degli
utensili

0807-00167-Dm-KT_Vorsatz-Nachsatz_IT_neu.indd 8 20.01.2010 10:13:47


GARANT eTool –
UNICO E VERSATILE
Ampia offerta di dati CAD provenienti
da diversi produttori per 20.000 utensili
per asportazione truciolo e serraggio

Compatibili con tutti gli attuali sistemi CAD / CAM


Dati 2D
Non nativi DXF Secondo le strutture a strati BMG
Dati 3D (modelli di collisione, precisione 0,1 mm)
Non nativi STP Step AP203
SAT Versione 12
STL –
nativi NX Unigraphics UGS Part Versione NX3
Catia CAT Part Versione 5 edizione 14
CATproduct
ASCII
Non nativi DIN4000+ csv
Nativi TDM bas/dat

Esclusivo nell‘eCenter di Hoffmann Group


„ Registrazione all’indirizzo
www.hoffmann-group.com
„ Scelta degli utensili e dei formati
dei dati
„ Invio dei dati
„ Arrivo per e-mail di un link personale
„ Download dei dati CAD

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Manuale di truciolatura GARANT

NIENTE È MEGLIO DELL‘ORIGINALE !


Servizio di riaffilatura perfetto – il TechnologyCenter di Hoffmann Group

In quanto System Partner leader in Europa per utensili di qualità ci poniamo grandi obiettivi
in termini di precisione e affidabilità. Con la stessa attenzione ci occupiamo anche dei Vostri
utensili di asportazione truciolo usati. Sia che si tratti di riaffilatura, rivestimenti o utensili speciali
da riportare alla qualità originale, con noi potete sempre contare su un servizio professionale.

I nostri servizi

Riaffilatura originale
„ Trattamento (riaffilatura) di utensili usati. Tempo di
lavorazione 4-6 settimane e su richiesta.

Geometria originale
„ Biselli gradini di svasatura, rettifica per ottenere
dimensioni.

Rivestimento originale
„ Ampia scelta di rivestimenti (TiAlN, rivestimento liscio,
ecc.). Tempi di lavorazione 2 – 10 giorni feriali e su
richiesta.

Servizio di protocollo di misurazione


„ Protocollo di misurazione per i Vostri utensili su richiesta.

0807-00167-Dm-KT_Vorsatz-Nachsatz_IT_neu.indd 10 20.01.2010 10:14:24


Quali utensili sono adatti per essere riaffilati e rivestiti?

„ Punta con elevato grado di usura e abrasioni. Anche


questa punta può essere riaffilata senza alcun problema.

„ Questa punta può essere ripristinata tranciandone un


pezzo e riaffilando i taglienti.

„ Frese con normali tracce di usura. Semplice da rilavorare:


infatti grazie alla lappatura si possono eliminare facilmente
tutti i piccoli danni sui taglienti, i taglienti vengono riaffilati
e la fresa è pronta per lavorare di nuovo al massimo.

„ Leggere rotture nella parte frontale del tagliente


principale non rappresentano alcun ostacolo per la
riaffilatura. L‘utensile viene tranciato e la cuspide
nuovamente affilata.

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Manuale di truciolatura GARANT

PERCHÉ CONVIENE RIAFFILARE E O


RIVESTIRE NUOVAMENTE GLI UTENSILI ?

100 %
Gli utensili di asportazione truciolo riaffilati allo stato
80 % originale raggiungono oltre il 95 % di capacità di
asportazione del truciolo rispetto ad un utensile
60 %
nuovo.
40 %
Pertanto, in particolare per i diametri grandi, si può
20 % ottenere un risparmio fino all' 85 % !

Esempio: potenziale di risparmio per le punte in HMI / HSS in %


90
Potenziale di risparmio in %

GARANT VHM Con punte in HMI / HSS di


80 grandi dimensioni si ottengono
notevoli vantaggi economici
70
HOLEX VHM rispetto agli utensili nuovi –
60 fino all’85 % !
GARANT HSS
50

40 Maggiori informazioni ? Basta


30
richiedere la nostra brochure
sul servizio di riaffilatura !
20

10

0
fino a Ø6 > Ø6 – Ø8 > Ø8 – Ø10 > Ø10 – Ø12 > Ø12 – Ø14 > Ø14 – Ø16 > Ø16 – Ø18 > Ø18 – Ø20

Ø utensile

Risultato
L’impiego di utensili riaffilati è economicamente
vantaggioso grazie all’elevata precisione di lavorazione.
L’intero processo HPC (riduzione costi per pezzo) viene
ulteriormente ottimizzato.

0807-00167-Dm-KT_Vorsatz-Nachsatz_IT_neu.indd 12 20.01.2010 10:14:49


PIÙ FACILE DI COSÌ NON SI PUO‘
Con il System box di Hoffmann Group, i Vostri utensili arriveranno
in modo semplice e sicuro – e allo stesso modo torneranno da Voi

La vostra fresa presenta evidenti segni di usura e deve


essere riaffilata.

1. Con il Systembox di Hoffmann Group I


Vostri utensili verranno imballati in modo
sicuro con estrema rapidità.
Cliente

Ritiro 2. Predisporre la spedizione previo contatto


con il nostro servizio logistico:
- servizi@hoffmann-group.com
- Tel. 049 634913

Technology- 3. Controllo degli utensili


Center
4. Lavorazione
„ Riaffilatura originale
„ Rivestimento originale

Rispedizione „ Riaffilatura originale: 4-6 settimane


al cliente „ Rivestimento originale: 1-2 settimane

Solo alcuni giorni dopo – la Vostra fresa sarà di nuovo pronta


per l‘uso, riaffilata, rivestita e, se volete. anche misurata.

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Manuale di truciolatura GARANT

KNOW-HOW PER PROFESSIONISTI


Manuale di truciolatura

Il risultato di una lunga esperienza e del know-


how dei nostri tecnici di asportazione truciolo:
il nuovo manuale di truciolatura GARANT! GARANT
MANUALE
DI TRUCIO
LATURA
Know-how professionale in materia di
asportazione truciolo e serraggio – pratico e
maneggevole, un must per ogni utente!

Ampio strumento di consultazione su:


„ Materiali e loro truciolabilità
„ Principi di produzione moderni
„ Materiali da taglio e rivestimenti
■ Foratu
ra
„ Foratura, filettatura, svasatura, alesatura, ■

Filett
atur
Svasat a
ura



Alesat
ur
Taglio a ■ Tornitu
Fresat ■ ra
ura Serrag
gi
taglio, fresatura, tornitura, serraggio e rettifica ■ Rettifi o
ca di
precis
ione

di precisione
„ Tabelle dei valori di taglio e raccolta di formule
„ Dettagli su tutti i metodi di lavorazione

Tutti i dati contenuti nel presente manuale di truciolatura sono senza garanzia alcuna e da considerarsi come semplici
consigli di impiego.

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MATERIALI & PRINCIPI

MATERIALI
„ Suddivisione dei materiali in gruppi di materiali:
• Materiali ferrosi
• Metalli non ferrosi
• Materie plastiche
„ Identificazione dei materiali, nonché composizione chimica
„ Campi d’impiego fondamentali e indicazioni sulla determinazione della forza di taglio
„ Valutazione delle proprietà mediante la misurazione della durezza dei materiali

PRINCIPI
„ Truciolabilità
„ Tecnologie di produzione moderne
„ Materiali da taglio e rivestimenti

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Manuale di truciolatura GARANT

FORATURA FORATURA

Gruppi di articoli Vantaggi Gruppi di articoli Vantaggi


GARANT Impiego universale anche GARANT Fissa e rotante su MTM
Punte HSS e per materiali di difficile Punta a inserti MTC controllare carattere
HSS/E lavorazione Ø 14 – 44 mm

KOMET Per impiego fisso o


GARANT Foratura ad alte Punte a inserti rotante
Punte in HMI prestazioni grazie alla Ø 14 – 65 mm fino
speciale geometria del a 8×D
tagliente
Foratura fino a 12 x D e
KOMET Impiego universale
passaggio interno per
lubrorefrigerante Allargatori Ø 24 – 91 mm
Foratura di materiali duri,
nonché alluminio e ghise KOMET Impiego universale
GARANT Foratura fino a 30 × D Testine di alesatura
Punta HPC per fori Esecuzione speciale
profondi per la lavorazione GARANT Con angolo di affilatura
dell’alluminio Punte da centro per di 90° e 142°
macchine a CN
GARANT Forare e alesare in una GARANT Utensile universale di
Punte di precisione sola operazione foratura, tornitura e
«5 in 1»
H7 a 4 biselli svasatura

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FILETTATURA FILETTATURA
Foratura / Formatura / Fresatura Fresatura / Tornitura di filetti
di filetti (taglienti mobili)

Gruppi di articoli Vantaggi Gruppi di articoli Vantaggi


GARANT Impiego universale GARANT Elevata produttività grazie
Filettatura HSS/E Utilizzo semplice Filettatura circolare a 3 e/o 6 denti
Selezione e assegnazione Impiego universale
sicure grazie ai collarini
colorati

GARANT Filettatura di materiali KOMET Filettatura (filettatura


Filettatura in HMI duri Uni Turn interna a partire da M6)
(vedi Capitolo Tornitura)

GARANT Creazione di filetti senza GARANT Inserti a profilo pieno,


Filettatura asportazione del truciolo Filettatura parziale e a semiprofilo
per filettatura metrica, in
pollici e trapezoidale
Filettatura interna ed
esterna (vedi capitolo
Filettatura)
GARANT Rullatura
GARANT Scanalature per o-Ring e
Frese per filetti: Frese per filetti per
Profilatura anelli Seeger
realizzare tutte le misure
di filetto, anche per
macchine HSC

L’intero manuale di truciolatura GARANT è scaricabile all’indirizzo: www.garant-tools.com

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Manuale di truciolatura GARANT

SVASATURA SVASATURA
(taglienti mobili)

Gruppi di articoli Vantaggi Gruppi di articoli Vantaggi


GARANT Impiego universale GARANT Svasatura in tiro dei fori
Svasatore conico Svasatore in tiro
in HSS

GARANT Svasatura di materiali KOMET Svasatori a 90°


Svasatore conico duri Svasatori Svasature per viti a testa
in HM Svasatura in alluminio cilindrica
e ghise

GARANT Impiego universale GARANT Utensile universale per


Svasatore DIN per «5 in 1» forare, tornire e svasare
sedi di viti

GARANT Fori a gradini e svasature GARANT Impiego universale


Svasatori combinati al di fuori dello standard Svasatori a inserti Angolo da 10° – 80°
per sedi di viti Regolabile

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ALESATURA TAGLIO

Gruppi di articoli Vantaggi Gruppi di articoli Vantaggi


GARANT Impiego universale GARANT Impiego universale
Alesatori HSS/E Seghe circolari in
metallo HSS

GARANT Dentatura ad elevate


Seghe circolari con prestazioni per macchine
GARANT Esecuzione per macchine riporto in HM ad elevato numero di giri,
Alesatori CN a CN per il taglio di alluminio
HSS/E e HMI Attacco idoneo per
mandrini flottanti con
Seghe circolari in Dentatura di precisione
lubrorefrigerazione o
HMI per potenza di taglio
mandrini ad altissima
elevata
precisione
Maggiore precisione di
GARANT Impiego universale
concentricità radiale
Lame per seghe HSS Dentatura e forma
GARANT Alesatura di materiali duri e bimetalliche dei denti a seconda
Alesatori in HMI HPC Alesatura di alluminio e dell’applicazione, per
ghise materie plastiche/metalli
non ferrosi fino ad acciai
altamente legati

GARANT Per taglio ad alte


GARANT Alesatura HPC/HSC RÖNTGEN prestazioni
Alesatori ad alte per fori ciechi e passanti
Nastro in metallo
prestazioni duro per sega

L’intero manuale di truciolatura GARANT è scaricabile all’indirizzo: www.garant-tools.com

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Manuale di truciolatura GARANT

FRESATURA FRESATURA

Gruppi di articoli Vantaggi Gruppi di articoli Vantaggi


GARANT Anche per materiali di GARANT Frese a inserti HPC ad
Frese HSS e HSS/E difficile lavorazione Frese per spianatura alte prestazioni per la
truciolatura di difficile
sgrossatura
GARANT Fresatura a secco e
Frese in acciaio per materiali di difficile
sinterizzato lavorazione

GARANT Frese HSC/ HPC/ MTC GARANT Frese per spianatura ad


Frese in HMI Frese a inserti alte prestazioni HPC a 70°
tangenziali Frese per spallamenti ad
alte prestazioni HPC a
GARANT Speciale per la 90° per alluminio, acciaio
lavorazione di metalli duri e ghisa
«Diabolo»

GARANT Speciale per la GARANT Frese per spallamenti e


«ZOX» lavorazione dell’alluminio Frese MTC smussi ad alte prestazioni
e di metalli non ferrosi a 90° con riduzione della
forza di taglio

GARANT Lavorazione di metalli Per l’impiego su MTM

Microfrese di duri da 0,2 mm


precisione
Continuaf

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FRESATURA TORNITURA
(taglienti mobili) (taglienti mobili)

Gruppi di articoli Vantaggi Gruppi di articoli Vantaggi


GARANT Fresatura a tuffo/a GARANT Rompitruciolo universale
Frese a inserti spianare/per spallamenti Tornitura HPC/ MTC (MTC) con taglio dolce
Inserti ISO
Portautensili con
passaggio interno per il
lubrorefrigerante
GARANT Impiego universale
GARANT Angolo da 10° a 80° a Tornitura ISO Inserti lucidati per metalli
Svasatori a inserti regolazione continua (vedi non ferrosi
Capitolo Svasatura con
tagliente mobile) Tornitura di metalli duri
con CBN
Tornitura di metalli duri e
ghisa con ceramica
Fresatura circolare Scanalature (interne ed Tornitura di precisione
esterne) per o-ring, anelli (per torni automatici per
Seeger, filettature, profili lavorazione barre)
speciali (vedi Capitolo
Filettatura con tagliente GARANT Impiego universale
mobile) Troncatura

SECO Combinazione ottimale di


Minimaster codolo e testina
KOMET Tornitura di precisione per
Tornitura di fori a partire da Ø 3 mm
precisione Uni Turn Profili speciali

L’intero manuale di truciolatura GARANT è scaricabile all’indirizzo: www.garant-tools.com

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Manuale di truciolatura GARANT

ZIGRINATURA SERRAGGIO

Gruppi di articoli Vantaggi Gruppi di articoli Vantaggi


Zigrinatura mediante Impiego universale Attacchi SK Per lavorazione
rullatura tradizionale e HSC
Lavorazione senza
trucioli

Attacchi HSK Per lavorazione di


precisione e HSC
Fresatura a zigrinare Per torni convenzionali

Attacchi di Concentricità radiale


precisione ottimale
Massima durata
dell’utensile
Utensili portagodroni Per torni a CNC Per tecnica di
regolabili lavorazione HSC
Tecnologia di
calettamento a caldo

Etichettatura Supporto VDI

Utensili motorizzati
(AGW)

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RETTIFICA DI PRECISIONE

Gruppi di articoli Vantaggi Gruppi di articoli Vantaggi


TYROLIT Materiale superabrasivo TYROLIT Corpo base delle mole
Mole al CBN e per acciai ad alto tenore Mole a tazza e VIB-Star altamente
diamantate per di lega / HM. platorelli al CBN e resistente e ottimizzato
rettifica in piano ed diamantati contro le vibrazioni
esterna in tondo per utensili

TYROLIT Impiego universale TYROLIT Per affilatura di anelli


Mole con legante Mole per affilatura sega per la lavorazione di
ceramico per rettifica metallo e legno
in piano, esterna in
tondo e profilata

TYROLIT Impiego universale TYROLIT Mole per troncatura


Mole abrasive con Mole per troncatura tradizionali e
legante ceramico superabrasive
per rettifica interna Troncatura in laboratorio
in tondo

TYROLIT Impiego universale TYROLIT Utensili di ravvivatura per


Mole abrasive Anelli di riduzione per tutti Utensili di mole superabrasive
i comuni Ø di albero ravvivatura Utensili di ravvivatura
diamantati per mole
abrasive tradizionali

L’intero manuale di truciolatura GARANT è scaricabile all’indirizzo: www.garant-tools.com

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inhaltsverzeichnis_002-003.fm Seite 2 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:01 10

Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

Contenuti

1 Gruppi di materiali 4
1.1 Suddivisione GARANT in gruppi di materiali 4
1.2 Denominazione dei materiali 37
1.2.1 Sistemi di designazione per acciai e ghise 38
1.2.2 Sistemi di designazione per materiali non ferrosi 42
1.2.3 Designazione dei materiali termoplastici per lo stampaggio 44
Materiali ferrosi 45
2
2.1 Acciai 45
2.1.1 Classificazione degli acciai 45
2.1.2 Condizionamento della lavorabilità degli acciai 46
2.1.2.1 Truciolabilità in funzione del contenuto di carbonio 46
2.1.2.2 Truciolabilità in funzione degli elementi della lega 48
2.1.2.3 Truciolabilità in funzione del trattamento termico 49
2.1.3 Truciolabilità dei diversi acciai 50
2.1.4 Truciolabilità di Toolox 54
2.2 Ghise 55
2.2.1 Classificazione delle ghise 55
2.2.2 Truciolabilità delle ghise 57

3 Metalli non ferrosi 60


3.1 Alluminio e leghe di alluminio 60
3.1.1 Classificazione delle leghe di alluminio 60
3.1.2 Truciolabilità delle leghe di alluminio 61
3.2 Magnesio e leghe di magnesio 64
3.3 Titanio e leghe al titanio 66
3.4 Rame e leghe di rame 68
3.5 Leghe a base di nichel 69
3.6 Leghe a base di cobalto 71

4 Materie plastiche 72
4.1 Classificazione delle materie plastiche 72
4.2 Materie termoplastiche 73
4.3 Materie plastiche termoindurenti 73
4.4 Elastomeri 73
4.5 Elastomeri termoplastici (TPE) 74
4.6 Materie plastiche rinforzate con fibra (FRP) 74
4.6.1 Materie plastiche rinforzate con fibra di vetro (GFRP) 75
4.6.2 Materie plastiche rinforzate con fibra di carbonio (CFRP) 76
4.7 Riconoscimento, proprietà e denominazioni delle materie plastiche 76
4.8 Truciolabilità delle materie plastiche 79
4.8.1 Truciolabilità delle materie termoplastiche e
plastiche termoindurenti 79
4.8.2 Truciolabilità delle materie plastiche rinforzate con fibra (FRP) 81
2 www.garant-tools.com
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Materiali
Materiali

5 Valutazione delle proprietà mediante la misurazione della durezza


dei materiali 83
5.1 Prova di durezza dei metalli 83
5.1.1 Metodo statico di prova della durezza 83
5.1.2 Confronto delle indicazioni di durezza 84
5.2 Prova di durezza delle materie plastiche 84
5.2.1 Durezza con penetratore a sfera: materie plastiche dure 84
5.2.2 Durezza Shore: materie plastiche tenere 86

Non stampare delimitatori di posizione

3
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

1. Gruppi di materiali

1.1 Suddivisione GARANT in gruppi di materiali


La Tabella 1.1 fornisce uno schema della suddivisione dei materiali nei diversi gruppi.
Nella successiva Tabella 1.2 sono elencati, oltre ai codici di identificazione dei materiali,
alla loro composizione chimica e ai loro campi di impiego, anche i dati per la
determinazione della forza di taglio.

Gruppo Nota Pagina


materiali
1.0 Acciai comuni da costruzione fino a 500 N/mm2 6
1.1 Acciai comuni da costruzione con 500–850 N/mm2 6
2.0 Acciai ad alta velocità fino a 850 N/mm2 6
2.1 Acciai ad alta velocità con 850–1000 N/mm2 7
3.0 Acciai da bonifica non legati fino a 700 N/mm2 7
3.1 Acciai da bonifica non legati con 700-850 N/mm2 7
3.2 Acciai da bonifica non legati con 850-1000 N/mm2 8
4.0 Acciai da bonifica legati con 850-1000 N/mm2 8
4.1 Acciai da bonifica legati con 1000-1200 N/mm2 8
5.0 Acciai da cementazione non legati fino a 750 N/mm2 9
6.0 Acciai da cementazione legati fino a 1000 N/mm2 9
6.1 Acciai da cementazione legati oltre i 1000 N/mm2 10
7.0 Acciai da nitrurazione fino a 1000 N/mm2 10
7.1 Acciai da nitrurazione oltre i 1000 N/mm2 10
8.0 Acciai per utensili fino a 850 N/mm2 11
8.1 Acciai per utensili con 850-1100 N/mm2 11
8.2 Acciai per utensili oltre i 1100 N/mm2 12
9.0 Acciai rapidi con 850-1200 N/mm2 13
10.0 Acciai temprati con 45 – 55 HRC 14
10.1 Acciai temprati con 55 – 60 HRC 14
10.2 Acciai temprati con 60 – 67 HRC 14

Tabella 1.1 Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

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Materiali

Tabella 1.1 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

Gruppo Nota Pagina


materiali
11.0 Acciaio da costruzione resistente all'usura con 1350 N/mm2 14
11.1 Acciaio da costruzione resistente all'usura con 1800 N/mm2 14
12.0 Acciai per molle fino a 1500 N/mm2 14
13.0 Acciai inossidabili – solforati fino a 700 N/mm2 15
13.1 Acciai inossidabili – austenitici fino a 700 N/mm2 15
13.2 Acciai inossidabili – austenitici fino a 850 N/mm2 17
13.3 Acciai inossidabili – martensitici/ferritici fino a 1100 N/mm2 20
14.0 Leghe speciali fino a 1200 N/mm2 21
15.0 Ghisa fino a 180 HB (GG) 22
15.1 Ghisa a partire da 180 HB (GG) 22
15.2 Ghisa (grafite sferoidale, ghisa malleabile) a partire da 180 HB (GGG, GT) 22
15.3 Ghisa (grafite sferoidale, ghisa malleabile) a partire da 260 HB (GGG, GT) 23
16.0 Titanio, leghe di Ti fino a 850 N/mm2 23
16.1 Titanio, leghe di Ti con 850–1200 N/mm2 24
17.0 Alluminio a truciolo lungo, leghe di Al per la lavorazione plastica fino a 24
350 N/mm2; Magnesio
17.1 Alluminio a truciolo corto 24
17.2 Leghe di ghisa di Al con Si>10% 25
18.0 Rame, a bassa lega fino a 400 N/mm2 25
18.1 Ottone, a truciolo corto fino a 600 N/mm2 26
18.2 Ottone, a truciolo lungo fino a 600 N/mm2 26
18.3 Bronzo, a truciolo corto fino a 600 N/mm2 26
18.4 Bronzo, a truciolo corto con 600–850 N/mm2 26
18.5 Bronzo, a truciolo lungo fino a 850 N/mm2 27
18.6 Bronzo, a truciolo lungo fino a 850–1200 N/mm2 27
19.0 Grafite 27
Non stampare delimitatori di posizione

20.0 Materie termoplastiche 28


20.1 Materie plastiche termoindurenti 33
20.2 Materie plastiche rinforzate con fibra 34

5
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6
Tabella 1.2 Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
1.0 Acciai da costruzione comuni fino a 500 N/mm²
1.0037 St 37-2 1780 0,17 340–470 0,17 C; 1,4 Mn; 0,045 P; 0,045 S; 0,009 N Acciaio da costruzione comune
1.1 Acciai da costruzione comuni con 500-850 N/mm²
Manuale di truciolatura GARANT

1.0050 St 50-2 1990 0,26 470–610 0,3 Cmax; 1,4 Mn; 0,045 P; 0,045 S; Acciaio da costruzione comune
0,009 N
1.0060 St 60-2 2110 0,17 570–710 0,4 Cmax; 1,4 Mn; 0,045 P; 0,045 S; Acciaio da costruzione comune
0,009 N
2.0 Acciai ad alta velocità fino a 850 N/mm²
1.0711 9 S 20 1200 0,18 460–710 0,13 C; 0,05 Si; 0,6-1,2 Mn; 0,1 P; 0,18-0,25 S Pezzi temprati realizzati in serie
per l'industria automobilistica
1.0718 9 S MnPb 28 1200 0,18 360–570 0,14 C; 0,9-1,3 Mn; 0,27-0,33 S; 0,15-0,35 Pb Pezzi realizzati in serie per
l'industria automobilistica (con
aggiunta di Pb: ottima
truciolabilità)
1.0726 35 S 20 1200 0,18 540–740 0,32-0,39 C; 0,1-0,3 Si; 0,7-1,1 Mn; 0,18-0,25 S Pezzi di media resistenza
realizzati in serie per l'industria
automobilistica
1.0727 45 S 20 1200 0,18 640–840 0,42-0,5 C; 0,1-0,3 Si; 0,7-1,1 Mn; 0,18-0,25 S Pezzi di resistenza più elevata
realizzati in serie per l'industria
automobilistica
1.0737 9 S MnPb 36 1200 0,18 490–740 0,15 C; 0,1-0,3 Si; 1,1-1,5 Mn; 0,1 P; 0,34-0,4 S; Pezzi realizzati in serie per
0,15-0,35 Pb l'industria automobilistica (con
aggiunta di Pb: ottima
truciolabilità)

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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
2.1 Acciai ad alta velocità con 850–1000 N/mm²
1.0728 60 S 20 1200 0,18 670–880 0,57-0,65 C; 0,1-0,3 Si; 0,7-1,1 Mn; 0,06 Pmax, Pezzi realizzati in serie della
0,18-0,25 S massima resistenza, per l’indu-
stria automobilistica, la realizza-
zione di apparecchiature,
strumenti e macchine
3.0 Acciai da bonifica non legati fino a 700 N/mm²
1.0402 C 22 1800 0,16 470–620 0,17-0,24 C; 0,4 Si; 0,4-0,7 Mn; 0,4Cr; 0,4Ni; Componenti sottoposti a
sollecitazione minima
1.0501 C 35 1516 0,27 600–750 0,32-0,39 C; 0,4 Si; 0,5-0,8 Mn; Componenti sottoposti a
0,4 Cr; 0,4 Ni sollecitazione leggermente
maggiore
1.1180 Ck 35 1860 0,20 600–750 0,32-0,39 C; 0,4 Si; 0,5-0,8 Mn; Componenti sottoposti a
0,4 Cr; 0,4 Ni sollecitazione leggermente
maggiore nella costruzione gen.
di macchine e veicoli
3.1 Acciai da bonifica non legati con 700-850 N/mm²
1.0503 C 45 1680 0,26 650–800 0,42-0,5 C; 0,4 Si; 0,5-0,8 Mn; Componenti sottoposti a
0,4 Cr; 0,4 Ni sollecitazione media
1.1191 Ck 45 2220 0,14 650–800 0,42-0,5 C; 0,5-0,8 Mn,0,1 Mo; 0,4 Ni Componenti sottoposti a
sollecitazione media nella
costruzione gen. di macchine e
veicoli

7
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8
Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
3.2 Acciai da bonifica non legati con 850-1000 N/mm²
1.1167 36 Mn 5 1710 0,27 640–1080 0,32-0,4 C, 0,4 Si; 1,2-1,5 Mn; Componenti di maggiore resi-
0,035 P; 0,035 S stenza per la costruzione gen. di
macchine
Manuale di truciolatura GARANT

1.1221 Ck 60 2130 0,18 750–1000 0,57-0,65 C; 0,4 Si; 0,6-0,9 Mn; Componenti sottoposti a ele-
0,4 Cr; 0,4 Ni vata sollecitazione nella costru-
zione gen. di macchine e veicoli
4.0 Acciai da bonifica legati con 850-1000 N/mm²
1.7003 38 Cr 2 2070 0,25 800–950 0,35-0,42 C; 0,5-0,8 Mn; 0,4-0,6 Cr; 0,4 Si max, Componenti sottoposti a mag-
0,035 P max, 0,035 S max giore sollecitazione nella costru-
zione di veicoli, motori e
macchine, come per es. ele-
menti della trasmissione, assi e
alberi
1.7030 28 Cr 4 2070 0,25 850–1000 0,24-0,31 C; 0,6-0,9 Mn; 0,9-1,2 Cr; 0,4 Si max, Minuteria sottoposta a mag-
0,035 P max, 0,030 S max giore sollecitazione nella costru-
zione di veicoli, motori e
macchine, come per es. ingra-
naggi e alberi motore
4.1 Acciai da bonifica legati con 1000-1200 N/mm²
1.7218 25 CrMo 4 2070 0,25 650–1100 0,22-0,29 C; 0,6-0,9 Mn; 0,9-1,2 Cr; 0,15-0,3 Mo Elementi nella costruzione di
automobili e di veicoli, fusi a
snodo, semiasse, componenti di
turbine
1.6582 34 CrNiMo 6 1800 0,27 800–1400 0,3-0,38 C; 0,4 Si; 0,5-0,8 Mn; Elementi di elevata resistenza
0,035 P; 0,035 S; 1,3-1,7 Cr; all'usura nella costruzione di
automobili e di motori, alberi a
0,15-0,3 Mo; 1,3-1,7 Ni manovella, elementi di
comando e della trasmissione

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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 4,1

Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
4.1 Acciai da bonifica legati con 1000-1200 N/mm²
1.7220 34 CrMo 4 2240 0,21 750–1200 0,3-0,37 C; 0,6-0,9 Mn; 0,9-1,2 Cr; 0,15-0,3 Mo Componenti di elevata
resilienza nella costruzione di
automobili e veicoli, alberi a
manovella, semiasse, fusi a
snodo e fusti della biella
1.7225 42 CrMo 4 2500 0,26 800–1300 0,38-0,45 C; 0,6-0,9 Mn; 0,9-1,2 Cr; 0,15-0,3 Mo Componenti di elevata
resilienza nella costruzione di
automobili e veicoli, alberi a
manovella, semiasse, fusi a
snodo e fusti della biella
1.7707 30 CrMoV 9 1710 0,27 900–1450 0,26-0,34 C; 0,4 si; 0,4-0,7 Mn; 0,035 P; 0,035 S; Componenti di elevata
2,3-2,7 Cr; 0,15-0,25 Mo; 0,1-0,2 V resilienza nella costruzione di
automobili e veicoli, alberi a
manovella, bulloni e viti
1.8159 50 CrV 4 2220 0,26 850–1300 0,47-0,55 C; 0,7-1,1 Mn; 0,9-1,2 Cr; 0,1-0,25 V Elementi a elevata resistenza
all'usura nella costruzione di
automobili e di trasmissioni,
ruote dentate, pignoni motore,
alberi e snodi
5.0 Acciai da cementazione non legati fino a 750 N/mm²
1.0401 C 15 1820 0,22 590–880 0,12-0,18 C; 0,4 Si; 0,3-0,6 Mn; 0,045 P; 0,045 S; Componenti ed elementi
0,009 N macchina
1.1141 Ck 15 1630 0,17 590–740 0,12-0,18 C; 0,4 Si; 0,3-0,6 Mn; 0,035 P; 0,035 S Piccoli elementi macchina con
bassa resistenza del nocciolo
6.0 Acciai da cementazione legati fino a 1000 N/mm²
1.5919 15CrNi6 2100 0,26 500–590 0,14-0,19 C; 0,4 Si; 0,4-0,6 Mn; Componenti nella costruzione
0,035 P max; 1,4-1,7 Cr, 1,4-1,7 Ni, di veicoli, motori e
0,035 S max apparecchiature, come per es.

9
pignoni motore, spinotti e alberi
di trasmissione
kapitel_01_006-027.fm Seite 10 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:05 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 6.0

10
Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
6.0 Acciai da cementazione legati fino a 1000 N/mm²
1.7012 13 Cr 2 2100 0,26 690–930 0,1-0,16 C; 0,15-0,35 Si; 0,4 -0,6 Mn; Minuteria nella costruzione di vei-
0,035 P max; 0,3 -0,5 Cr, coli e macchine con la necessaria
4,25-4,75 N, 0,035 S max maggiore resistenza all'usura, come
Manuale di truciolatura GARANT

per es. alberi a camme, spinotti e


cilindri
1.7131 16 MnCr 5 2100 0,26 500 0,14-0,19 C; 0,4 Si; 1,0-1,3 Mn; Ruote dentate, corone dentate,
0,035 P; 0,8-1,1 Cr ingranaggi, alberi, bulloni e perni
6.1 Acciai da cementazione legati oltre 1000 N/mm²
1.7147 20 MnCr 5 2140 0,25 800–1400 0,17-0,22 C; 0,4 Si; 1,1-1,4 Mn; Elementi di trasmissione e snodi,
0,035 P; 0,035 S; 1,3-1,7 Cr; ruote dentate, ruote planetarie,
ruote dentate coniche, alberi, bul-
loni e componenti per maggiore
resistenza del nocciolo
1.7262 15 CrMo 5 2290 0,17 640–1180 0,15-0,35 C; 0,15-0,35 Si; 0,8-1,1 Mn; 1,0-1,3 Corone dentate e ingranaggi, ruote
Cr; 0,2-0,3 Mo dentate, alberi a manovella, perni e
boccole sottoposte a usura elevata
7.0 Acciai da nitrurazione fino a 1000 N/mm²
1.8507 34 CrAIMo 5 1740 0,26 800–1000 0,3-0,37 C; 0,4 Si; 0,5-0,8 Mn; 1,0-1,3 Cr; Rubinetteria per vapore surriscal-
0,8-1,2 Al dato di elevata resistenza a durata
illimitata, fino a 80 mm di spessore
1.8504 34 Cr Al 6 1740 0,26 < 780 0,3-0,37 C; 0,15-0,35 Si; 0,6-0,9 Mn; 0,035 Rubinetteria per vapore surriscal-
P max; 0,035 S max, 0,8-1,1 Al, 1,2-1,5 Cr dato, steli delle valvole, aste del
pistone
1.8506 34 Cr Al S 5 1740 0,26 < 930 0,3-0,37 C; 0,15-0,4 Si; 0,6-0,9 Mn; 0,1 P max; Elementi soggetti a usura di elevata
0,07-0,11 S, 0,8-1,2 Al, 1,0-1,3 Cr durezza della superficie
7.1 Acciai da nitrurazione oltre 1000 N/mm²

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1.8519 31 Cr Mo V 9 1740 0,26 1000–1200 0,26-0,34 C; 0,4 Si; 0,4-0,7 Mn; Rubinetteria per vapore surriscal-
0,025 P max; 0,03 S max, 2,3-2,7 Cr, dato, steli delle valvole, alberi a
0,15-0,25 Mo, 0,1-0,2 V manovella, parti soggette a usura
kapitel_01_006-027.fm Seite 11 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:05 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
8.0 Acciai per utensili fino a 850 N/mm²
1.1730 C 45 W 1680 0,26 < 190 HB 0,4-0,5 C; 0,15-0,4 Si; 0,6-0,8 Mn; 0,035 P; Acciaio per utensili non legato,
0,035 S ingranaggi, alberi motore,
materiale di assemblaggio per
matrici e stampi
1.2067 100 Cr 6 1410 0,39 < 223 HB 0,95-1,1 C; 0,15-0,35 Si; 0,25 -0,45 Mn; Utensili da taglio, laminatoi a
0,03 P max; 0,03 S max, 1,35-1,65 Cr freddo, broccia a trazione,
utensili a filettare
8.1 Acciai per utensili con 850-1100 N/mm²
1.2312 40CrMnMoS 8-6 1800 0,27 1100–1150 0,34-0,45 C; 0,3-0,5 Si; 1,4-1,6 Mn; 0,03 P; Acciaio per utensili per
0,05-0,1 S; 1,8-2,0 Cr; 0,15-0,25 Mo lavorazione a freddo, utensili
per lavorazione della plastica,
telai per stampaggio, buona
truciolabilità
1.2316 X 36 CrMo 17 1820 0,26 < 285 HB 0,33-0,43 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 15-17 Cr; 1,0-1,3 Mo; Acciaio per utensili per la
1,0 Ni; 1,0 Ti lavorazione a freddo, acciaio
speciale resistente alla
corrosione per lo stampaggio di
materiali chimicamente
aggressivi
1.2363 X100 CrMo V51 1820 0,26 < 231 HB 0,95-1,05 C; 0,35-0,65 Mn; 4,5-5,5 Cr; Acciaio per utensili per
0,9-1,4 Mo lavorazione a freddo, utensili da
taglio e fustelle a cavallotto,
piastre per rullare filettature
1.2851 34 CrAl 6 1820 0,26 780-980 0,30-0,37 C; 0,15-0,35 Si; 0,6 -0,9 Mn; Acciaio per utensili per la
0,035 Pmax; 0,035 Smax, 1,2-1,5 Cr, 0,8-1,1 Al lavorazione a freddo, stampi in
plastica per la nitrurazione delle
superfici

11
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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 8.1

12
Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
8.1 Acciai per utensili con 850-1100 N/mm²
TOOLOX 33 1820 0,26 1080 0,25 C; 0,6 Si; 0,9 Mn; 1,2 Cr; 0,7 Ni; 0,4 Mo; Acciaio per utensili temprato e
(33 HRC) 0,125 V rinvenuto, sottoposto ad una bassa
tensione residua. Acciaio per
Manuale di truciolatura GARANT

utensili speciale per stampi in


plastica a iniezione e/o per utensili
per curvatura, parti soggette a
usura e strutturali
8.2 Acciai per utensili oltre 1100 N/mm²
1.2080 X210 Cr1 2 1820 0,26 < 248 HB 1,9-2,2 C; 0,1-0,4 Si; 0,15-0,45 Mn; 11-12 Cr; Acciaio per utensili per la
0,1-0,4 Ti lavorazione a freddo, utensili da
taglio ad alte prestazioni e fustelle a
cavallotto, punzoni, ganasce per
lame, brocce, brocce e matrici a
trazione
1.2344 X40 CrMo V51 1820 0,26 1130-1960 0,37-0,43 C; 0,9-1,2 Si 0,25-0,55 Mn; 4,5-5,5 Acciaio per utensili per la
Cr; 1,2-1,7 Mo lavorazione a caldo, punzoni e
fustelle di presse per estrusione
metallo, forme per pressofusione
metallo leggero
1.2379 X155Cr VMo12 1 1820 0,26 < 255 HB 1,5-1,6 C; 0,15-0,45 Mn; 11-12 Cr; 0,9-1,1 V Acciaio per utensili per la
lavorazione a freddo, matrici
sensibili alla rottura, piastre e rulli
per rullare filettature, lame per
troncare, brocce, frese
1.2436 X 210 CrW 12 1820 0,26 < 255 HB 2,0-2,25 C; 0,15-0,45 Mn; 11-12 Cr; 0,6-0,8 W Acciaio per utensili per la
lavorazione a freddo, utensili da
taglio ad alte prestazioni e fustelle a
cavallotto, punzoni, ganasce per
lame, brocce, brocce e matrici a
trazione, frese per legno

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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 8.2

Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
8.2 Acciai per utensili oltre 1100 N/mm²
1.2710 45 NiCr 6 1710 0,27 930–1960 0,4-0,5 C; 0,15-0,35 Si; 0,5-0,8 Mn; 0,035 P; Acciaio per utensili per la lavora-
0,035 S; 1,2-1,5 Cr; 1,5-1,8 Ni zione a freddo, lama tenace per
cesoie a freddo, assi per cilindri di
appoggio
1.2721 50 NiCr 13 1710 0,27 < 250 HB 0,45-0,55 C; 0,15-0,35 Si; 0,4-0,6 Mn; 0,035 P; Acciaio per utensili per la lavora-
0,035 S, 0,9-1,2 Cr; 3,0-3,5 Ni zione a freddo, matrici per stam-
paggio a freddo di qualsiasi tipo,
utensili d'incisione a stampo
chiuso, lame di cesoie
1.2767 X 45 NiCrMo 4 1820 0,26 < 262 HB 0,4-0,5 C, 0,1-0,4 Si; 0,15-0,45 Mn; 0,03 P Acciaio per utensili per la lavora-
0,03 S;1,2-1,5 Cr; zione a freddo, utensili d'incisione,
0,15-0,35 Mo; 3,8-4,3 Ni per curvatura, pestoni di presse
piegatrici, lama di cesoie per pezzi
di spessore massimo
1.2824 70 MnMoCr 8 1820 0,26 > 58 HRc 0,65-0,75 C; 0,1-0,5 Si, 1,8-2,5 Mn; Acciaio legato per utensili per lavo-
0,03 Pmax; 0,03 Smax, 0,9-1,2 Cr, 0,9-1,4 Mo razione a freddo
9.0 Acciai rapidi con 850-1200 N/mm²
1.3255 S 18-1-2-5 1820 0,26 240–300 HB 0,75-0,83 C; 0,45 Si; 0,4 Mn; 0,03 P; Coltelli rotanti, lame per pialle e
0,03 S 3,8-4,5 Cr; 0,5-0,8 Mo; 17,5-18,5 W; verticali, frese per sgrossatura,
1,4-1,7 V 4,5-5,0 Co forza di taglio e resilienza eccellenti
1.3265 S 18-1-2-10 1820 0,26 240–300 HB 0,72-0,8 C; 0,45 Si; 0,4 Mn; 0,03 P; 0,03 S; Coltelli rotanti, lame per pialle,
3,8-4,5 Cr; 0,5-0,8 Mo; frese di buona durezza a tempera-
17,5-18,5 W; 1,4-1,7 V; 9-10 Co tura elevata per la lavorazione di
acciai
1.3243 S 6-5-2 (DMo 5) 1820 0,26 240–300 HB 0,86-0,94 C; 0,45 Si; 0,4 Mn; 0,03 P; 0,03 S; Alesatori, maschi per filettare,
3,8-4,5 Cr; 4,5-7,2 Mo; 6,0-6,7 W; 1,7-2,0 V punte elicoidali, frese, brocce, col-
telli rotanti, lame per pialle e verti-
cali per ruotedentate

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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

14
Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
10.0 Acciai temprati con 45 – 55 HRC
Toolox 44 – – 1430 0,31 C; 0,6 Si; 0,9 Mn; 1,35 Cr; 0,7 Ni; 0,8 Mo; Acciaio per utensili temprato e
(45 HRC) 0,145 V rinvenuto, sottoposto ad una
bassa tensione residua. Speciale
Manuale di truciolatura GARANT

per stampi in plastica


10.1 Acciai temprati con 55 – 60 HRC
10.2 Acciai temprati con 60 – 67 HRC
11.0 Acciaio da costruzione resistente all'usura con 1350 N/mm²
Hardox 400 – – 1350 secondo le indicazioni del produttore parti soggette a usura

11.1 Acciaio da costruzione resistente all'usura con 1800 N/mm²


Hardox 500 – – 1800 secondo le indicazioni del produttore parti soggette a usura

12.0 Acciai per molla fino a 1500 N/mm²


1.5023 38 Si 7 1800 0,27 1180–1370 0,35-0,42 C; 1,5-1,8 Si; 0,5-0,8 Mn; 0,03 P max; Molle a lamina, dischi elastici,
0,03 S max anelli elastici
1.7176 55 Cr 3 1800 0,27 1370–1620 0,52-0,59 C; 0,25-0,5 Si; 0,7-1,1 Mn; 0,03 P max; Molle termoformate, molle a
0,03 S max barra di torsione, molle
elicoidali per la costruzione di
veicoli
1.8159 50 CrV 4 2220 0,26 1100–1300 0,47-0,55 C; 0,4 Si; 0,7-1,1 Mn; 0,035 P max; Acciaio per molle e utensili,
0,03 S max; 0,9-1,2 Cr; 0,1-0,2 V elementi soggetti a grande
sollecitazione nella costruzione
di aerei, motori e macchine,

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come per es. elementi della
trasmissione, degli snodi e assi
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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
13.0 Acciai inossidabili – solforati fino a 700 N/mm²
1.4104 X 14 CrMo S 17 1820 0,26 650–850 0,1-0,17 C; 1,0 Si; 1,5 Mn; 0,04 P; 0,15-0,35 S; Parti strutturali per la lavorazione
15,5-17,5 Cr; 0,2-0,6 Mo ad alta velocità (viti, assi)
1.4305 X 8 CrNi S 18-9 2088 0,29 500–750 0,1C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,15-0,35 S; Elementi inossidabili per l'industria
17-19 Cr; 8-10 Ni; 0,11 N; 1,0 Cu alimentare, fotografica, delle
vernici, petrolifera, cartaria e tessile
13.1 Acciai inossidabili – austenitici fino a 700 N/mm² (valutazione della truciolabilità mediante l'indice PRE, Pitting Resistance
Equivalent, pagina 52).
1.4000 X 6 Cr 13 1820 0,26 400–700 0,08 C, 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,04 P; Parti strutturali in acqua e vapore,
0,03 S; 12-14 Cr ferramenta, rivestimenti,
1.4002 X 6 CrAl 13 1820 0,26 400–700 0,08 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,04 P; Realizzazione di apparecchiature
0,03 S; 13-15 Cr, 0,1-0,3 Al per l'industria petrolchimica (p.es.
impianti di cracking), elementi
saldati nella realizzazione di
centrali idroelettriche
1.4016 X 6 Cr 17 1820 0,26 400–630 0,08 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,04 P; Viti e pezzi stampati, fenomeni di
0,03 S; 16-18 Cr corrosione
1.4113 X 6 Cr Mo 17-1 2600 0,19 440–660 0,08 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,04 P; 0,03 S; 16-18 Cr; Coppe coprimozzo, paraurti,
0,9-1,3 Mo mascherina del radiatore,
impugnature,
1.4301 X 5 CrNi 18 10 2350 0,21 500–700 0,07 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,03 S; Apparecchi e strumenti per
17-19 Cr; 0,5 Mo; 9-11,5 Ni l’industria alimentare
1.4303 X 5 CrNi 18 12 2350 0,21 490–690 0,06 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,03 S; Industria chimica, viti, dadi, pezzi
17-19 Cr; 11-13 Ni estrusi a freddo
1.4306 X 2 CrNi 19 11 2350 0,21 460–680 0,03 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,03 S; Industria alimentare, dei saponi e
18-20 Cr; 10-12,5 Ni delle fibre artificiali

15
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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 13,1

16
Gruppo Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
di materiali principale della
materiali della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
13.1 Acciai inossidabili – austenitici fino a 700 N/mm² (valutazione della truciolabilità mediante l'indice PRE, Pitting Resistance
Equivalent, pagina 52).
1.4401 X5CrNiMo 17 12 2 2600 0,19 530–680 0,07 C; 1 Si; 2 Mn; 0,045 P; 0,015 S; 0,11 N; Elementi e apparecchi per
16,5- 18,5 Cr; 2-2,5 Mo; 10-13 Ni l'industria tessile e chimica
Manuale di truciolatura GARANT

1.4404 GX2 CrNiMo 18 10 2600 0,19 530–680 0,03 C; 1 Si; 2 Mn; 0,045 P; Elementi per l’industria chimica,
0,015 S; 16,5-18,5 Cr; 2-2,5 Mo; 10-13 Ni; 0,11 N delle vernici, petrolifera e tessile
1.4417 X2CrNiMoSi19 5 3 2600 0,19 >650 0,03 C; 1 Si; 1,5 Mn; 0,03 P; Acciaio inossidabile e resistenti
0,02 S; 24-26 Cr; 3-4 Mo; 6-8,5 Ni; 0,15-0,25 N; agli acidi
1 Cu; 1 W
1.4435 X2CrNiMo 18 14 3 2600 0,19 550–700 0,03 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,015 S; 17-19 Cr; Elementi saldati di maggiore
2,5-3 Mo; 12,5-15 Ni; 0,11 N resistenza chimica nell’industria
tessile e della cellulosa
1.4436 X5CrNiMo 17 13 3 2600 0,19 550–700 0,05 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,015 S; Elementi saldati di maggiore
16,5-18,5 Cr; 2,5-3 Mo; 10,5-13 Ni; 0,11 N resistenza chimica nell’industria
tessile e della cellulosa
1.4438 X2CrNiMo 18 16 4 2600 0,19 550–700 0,03 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,015 S; Apparecchi per l'industria
17,5-19 Cr; 3-4 Mo; 13-16 Ni; 0,11 N chimica
1.4510 X 6 CrTi 17 1820 0,26 450–600 0,05 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,04 P; 0,03 S; 16-18 Cr Realizzazione di apparecchiature
chimiche, industria alimentare,
tintoria e saponi
1.4512 X 6 CrTi 12 1820 0,26 390–560 0,03 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,04 P; 0,015 S; Silenziatori
10,5-12,5 Cr

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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 13,1

Gruppo Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
di materiali principale della
materiali della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
13.1 Acciai inossidabili – austenitici fino a 700 N/mm² (valutazione della truciolabilità mediante l'indice PRE, Pitting Resistance
Equivalent, pagina 52).
1.4550 X 6 CrNiNb 18 10 2550 0,18 500–700 0,08 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,015 S; Componenti per l'industria
17-19 Cr; 9-12 Ni alimentare
1.4845 X 12 CrNi 25 -21 2550 0,18 500–700 0,1 C; 1,5 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,015 S; Elementi di forni industriali,
24-26 Cr; 19-22 Ni; 0,11 N caldaie a vapore, impianti
petroliferi
13.2 Acciai inossidabili – austenitici fino a 850 N/mm² (valutazione della truciolabilità mediante l'indice PRE, Pitting Resistance
Equivalent, pagina 52).
1.4005 X 12 CrS 13 1820 0,26 650–850 0,08-0,15 C; 1,0 Si, 1,5 Mn; 0,04 P; 0,15-0,35 S; Pezzi di qualsiasi tipo come viti,
12-14 Cr; 0,6 Mo dadi, perni, parti strutturali in
acqua e vapore
1.4006 X 10 Cr 13 1820 0,26 650–850 0,08-0,15 C; 1,0 Si, 1,5 Mn; 0,04 P; 0,03 S; Parti strutturali in acqua e
11,5-13,5 Cr; 0,75 Ni vapore, nonché in soluzioni
deboli, per l'industria
alimentare, per lo più in stato
bonificato
1.4021 X 20 Cr 13 1820 0,26 700–850 0,16-0,25 C; 1,0 Si; 1,5 Mn; 0,04 P; 0,03 S; Assi, alberi, componenti di
12-14 Cr pompe, aste del pistone, coni di
valvole, aghi dei polverizzatori,
eliche marine, strumenti
chirurgici
1.4031 X 38 Cr 13 1820 0,26 800 0,36-0,42 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,04 P; 0,03 S; Coltelleria, sfere dei cuscinetti a
12,5-14,5 Cr sfera, molle, aste dei pistoni
1.4034 X 46 Cr 13 1820 0,26 800 0,43-0,5 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,04 P; 0,03 S; Coltelleria, sfere dei cuscinetti a
12,5-14,5 Cr sfera, molle, aste dei pistoni

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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 13.2

18
Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
13.2 Acciai inossidabili – austenitici fino a 850 N/mm² (valutazione della truciolabilità mediante l'indice PRE, Pitting Resistance
Equivalent, pagina 52).
1.4311 X 2 CrNiN 18 10 2550 0,18 550–760 0,03 C; 1 Si; 2 Mn; 0,045 P; 0,03 S; 16,5-17 Cr; Camere calde per la
8,5-11,5 Ni; realizzazione di
Manuale di truciolatura GARANT

0,12-0,22 N apparecchiature, industria


alimentare
1.4362 X 2 CrNiN 23 4 2550 0,18 600–850 0,03 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,035 P; 0,015 S; 22-24 Cr; Materiale ad alta resistenza per
0,1-0,6 Mo; la realizzazione di
3,5-5,5 Ni; 0,05- 0,2 N; 0,1-0,6 Cu apparecchiature chimiche
1.4371 X12CrMnNi18 8 5 2550 0,18 650–850 0,03 C; 1 Si; 6-8 Mn; 0,045P; 0,015 S; 0,15-0,2 N; Acciaio inossidabile e resistente
16-17 Cr; 3,5-5,5 Ni agli acidi
1.4429 X2CrNiMoN1713 3 2600 0,19 580–780 0,03 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,015 S; Serbatoio a pressione di
16,5-18,5 Cr; 2,5-3 Mo; 11-14 Ni; 0,12-0,22 N maggiore resistenza chimica
1.4539 X2NiCrMoCu25205 2550 0,18 530–730 0,02 C; 0,7 Si; 2,0 Mn; 0,03 P; 0,01 S; 19-21 Cr; Industria chimica e
4-5 Mo; 24-26 Ni; 0,15 N; 1,2-2,0 Cu petrolchimica, della cellulosa e
cartaria
1.4541 X 6 CrNiTi 18-10 2550 0,18 520–720 0,08 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,015 S; 17-19 Cr; Componenti per l'industria
(V4A) 9-12 Ni; 0,7 Ti aeronautica, aeronautica
spaziale e alimentare
1.4544 X 10 CrNiTi 18 9 2550 0,18 500–750 0,08 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,035 P; 0,025 S; 17-19 Cr; Componenti per l'industria
9-11,5 Ni aeronautica e aeronautica
spaziale

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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 13.2

Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
13.2 Acciai inossidabili – austenitici fino a 850 N/mm² (valutazione della truciolabilità mediante l'indice PRE, Pitting Resistance
Equivalent, pagina 52).
1.4546 X 5 CrNiNb 18 -10 2550 0,18 500–750 0,08 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,03 S; Maggiori requisiti di resistenza
17-19 Cr; 9-11,5 Ni; 1,0 Nb alla corrosione e deformabilità a
freddo a condizioni di resistenza
minima
1.4571 X6CrNiMoTi17 12 2 2550 0,18 540–690 0,08 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,015 S; Apparecchiature per l'industria
16,5-18,5 Cr; 2-2,5 Mo; 10,5-13,5 Ni chimica
1.4573 X 10 CrNiMoTi 2550 0,18 490–740 0,1 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,03 S; Apparecchiature per l'industria
18-12 16,5-18,5 Cr; 2,5-3 Mo; 12-14,5 Ni chimica, tessile, fotografica,
delle vernici, resine artificiali e
della gomma
1.4583 X 10 CrNiMoNb 2550 0,18 490–740 0,1 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; Elementi saldati per l'industria
18-12 0,03 S; 16,5-18,5 Cr; 2,5-3 Mo; tessile, delle vernici e dei
12-14,5 Ni carburanti
1.4828 X 15 CrNiSi 20-12 2550 0,18 550–750 0,2 C; 1,5-2 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,015 S; Preriscaldatori d'aria
19-21 Cr; 11-13 Ni, 0,11 N
1.4841 X 15 CrNiSi 25-20 2550 0,18 550–800 0,2 C; 1,5-2,5 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,03 S; Elementi di forni per
24-26 Cr; 19-22 Ni trattamento termico
1.4864 X 12 NiCrSi 36-16 2550 0,18 550–750 0,15 C; 1-2 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,015 S; 15-17 Cr; Elementi per la costruzione di
33-37 Ni; 0,11 N forni e apparecchiature con
elevate temperature di esercizio
1.4878 X 12 CrNiTi 18 -9 2550 0,18 500–750 0,12 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,045 P; 0,03 S; 17-19 Cr; Elementi sottoposti a
9-11,5 Ni sollecitazioni meccaniche
elevate
1.4935 X20CrMoWV121 1820 0,26 690–830 0,17- 0,25 C; 0,1- 0,5 Si; 0,3-0,8 Mn; 0,045 P; Elementi per centrali termiche,
0,03 S; 11,0-12,5 Cr; per la costruzione di caldaie a
0,8-1,2 Mo; 0,3-0,8 Ni; 0,25-0,35 V; 0,4-0,6 W vapore, turbine e scambiatori di
calore

19
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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

20
Gruppo di Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
materiali materiali principale della
della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
13.3 Acciai inossidabili – martensitici/ferritici fino a 1100 N/mm². (Valutazione della truciolabilità mediante l'indice PRE, Pitting
Resistance Equivalent, pagina 52)
1.4028 X 30 Cr 13 1820 0,26 800–1000 0,26-0,35 C; 1,0 Si; 1,5 Mn; 0,04 P; 0,03 S; Coltelleria, sfere dei cuscinetti a
12-14 Cr sfera, molle, aste dei pistoni
Manuale di truciolatura GARANT

1.4057 X 17 CrNi 16 -2 1820 0,26 800–950 0,12-0,22 C; 1,0 Si; 1,5 Mn; 0,04 P; 0,03 S; Elementi macchina sottoposti a
15-17 Cr; 1,5-2,5 Ni elevate sollecitazioni, viti, dadi
per la costruzione di pompe e
compressori, costruzioni navali
1.4923 X22CrMo V 12 1 1820 0,26 800–900 0,17-0,23 C; 0,5 Si; 1,0 Mn; 0,03 P; 0,03 S; Componenti per la tecnica dei
10-12,5 Cr; 0,8-1,2 Mo; 0,3-0,8 Ni; 0,25-0,35 Ti reattori, l’industria chimica, la
costruzione di turbine, caldaie a
vapore e tubazioni
1.4310 X 12 CrNi 177 2350 0,21 600–950 0,05-0,15 C; 2 Si; 2 Mn; 0,045 P; 0,015 S; Lamiere di maggiore resistenza
16-19 Cr; 0,8 Mo; per la costruzione di veicoli e
6-9,5 Ni; 0,11 N molle
1.4460 X 8 CrNiMo 27 5 2600 0,19 620–880 0,05 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,035 P; 0,015 S; 25-28 Cr; Elementi sottoposti a elevate
1,3-2 Mo; 4,5-6,5 Ni; 0,05-0,2 N sollecitazioni chimiche e
meccaniche, per es. nelle
costruzioni navali
1.4462 X 2 CrNiMoN 225 3 2550 0,18 660–950 0,03 C; 1,0 Si; 2,0 Mn; 0,035 P; 0,015 S; 21-23 Cr; Industria chimica e
2,5-3,5 Mo; 4,5-6,5 Ni; 0,1-0,22 N petrolchimica
1.4980 X 5 NiCrTi 26 15 2600 0,19 < 1100 0,08 C; 2,0 Si; 2,0 Mn; 0,03 P; Utensili per estrusori
0,03 S; 1,35-16 Cr; 1,0-1,5 Mo; 24-27 Ni;
1,9-2,3 Ti; o,1-0,5 V; 0,35 Al

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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 13.3

Gruppo Codice Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
di dei principale della
materiali materiali della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
13.3 Acciai inossidabili – martensitici/ferritici fino a 1100 N/mm². (Valutazione della truciolabilità mediante l'indice PRE, Pitting
Resistance Equivalent, pagina 52)
2.4631 NiCr 20 TiAl 2088 0,29 >=1030 0,04-0,1 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,02 P; Palette, anelli e dischi per turbine a
0,015 S; 18-21 Cr; gas
65 Ni; 1,8-2,7 Ti; 1,0-1,8 Al; 2,0 Co; 0,2 Cu;
1,5 Fe
2.4632 NiCr 20 Co 18 Ti 2088 0,29 >=1080 0,1 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,03 P; 0,015 S; 18-21 Cr; Componenti sottoposti alla mas-
1,0-2,0 Al; 15-21 Co; 0,2 Cu; 2,0 Fe; sima sollecitazione, come per es.
Residuo di Ni palette di turbine a gas, utensili
per la lavorazione a caldo, pinze
automatiche, martelli da fucina-
tore, lame per troncare, molle
14.0 Leghe speciali fino a 1200 N/mm²
2.4634 Nimonic 105 2088 0,29 1140 0,12-0,17 C; 1,0 Si; 1,0 Mn; 0,015 S; 4,5-4,9 Al, Materiale per aeronautica; nelle
(NiCo20Cr15MoAlTi) 0,003-0,01 B, 18-22 Co; 14-15,7 Cr turbine a gas per palette, dischi e
alberi
2.4602 Hastelloy C22 2088 0,29 690–950 0,01 C; 0,08 Si; 0,5Mn, 0,025 P; 0,01 S; Straordinaria resistenza in sostanze
(NiCr21Mo14W) 2,0-6,0 Fe, 2,5 Co, 20-22,5 Cr; 12,5-14,5 Mo, ossidanti, agitatori, scambiatori di
2,5-3,5 W, 0,35 V, 50 Ni min calore, impianti di scarico, industria
chimica per centrifughe
2.4360 Monel 400 2600 0,19 450–700 62 Ni min 1,0 Co; 28-34 Cu, Materiale per aeronautica con pro-
(NiCu30Fe) 1,0-2,5 Fe, 0,15 C, 0,5 Al, 2,0 Mn, prietà meccaniche e chimico-cor-
0,02 S, 0,5 Si, 0,3 Ti rosive favorevoli, costruzione di
serbatoi a pressione, centrifughe,
valvole navali
2.4668 Inconell 718 2088 0,29 960–1240 50-55 Ni, 17-21 Cr, 2,8-3,3 Mo, 0,02-0,08 C, Materiale per aeronautica, ottime
(NiCr19NbMo) 0,35 Si, 0,35 Mn, 0,015 P, 0,015 S, 0,2 Cu, proprietà a temperature minime,
4,8-5,5 Nb, 1,0 Co, 0,3-0,7Al, 0,7-1,15bTi, ottima resistenza alla corrosione,
0,002-0,006 B, 11,3 Fe min propulsori a razzo, turbine a gas,
pompe

21
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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

22
Gruppo Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
di materiali principale della
materiali della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
15.0 Ghisa fino a 180 HB (GG)
0.6015 GG 15 950 0,21 150–200 3,0-3,5 C; 1,5-2,5 Si; 0,5-1,0 Mn; 0,5-0,7 P; Scatole del cambio, supporti per
(80–155 HB) 0,15 S macchine utensili, casse turbina,
lardoni
Manuale di truciolatura GARANT

0.6020 GG 20 1020 0,25 200–300 3,0-3,5 C; 1,5-2,5 Si; 0,5-1,0 Mn; 0,5-0,7 P; Scatole del cambio, supporti per
(115– 0,15 S macchine utensili, casse turbina,
205 HB) lardoni
15.1 Ghisa a partire da 180 HB (GG)
0.6025 GG 25 1160 0,26 250–350 3,0-3,5 C; 1,5-2,5 Si; 0,5-1,0 Mn; 0,5-0,7 P; Scatole del cambio, supporti per
(155– 0,15 S macchine utensili, casse turbina,
250 HB) lardoni
0.6030 GG 30 1470 0,26 300–400 3,0-3,5 C; 1,5-2,5 Si; 0,5-1,0 Mn; 0,5-0,7 P; Scatole del cambio, supporti per
(195– 0,15 S macchine utensili, casse turbina,
270 HB) lardoni
0.6035 GG 35 1470 0,26 350–450 3,0-3,5 C; 1,5-2,5 Si; 0,5-1,0 Mn; 0,5-0,7 P; Scatole del cambio, supporti per
(275– 0,15 macchine utensili, casse turbina,
285 HB) lardoni
0.6040 GG 40 1470 0,26 400–500 3,0-3,5 C; 1,5-2,5 Si; 0,5-1,0 Mn; 0,5-0,7 P; Scatole del cambio, supporti per
(290– 0,15 macchine utensili, casse turbina,
350 HB) lardoni
15.2 Ghisa (grafite sferoidale, ghisa malleabile) a partire da 180 HB (GGG, GT)
0.7040 GGG-40 1005 0,25 400 La composizione chimica è lasciata Alberi a manovella, rulli, ruote
(135– per lo più al produttore. dentate, parti sottoposte a
185 HB) sollecitazioni d'urto nella
costruzione di veicoli

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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 15.2

Gruppo Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
di materiali principale della
materiali della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
15.2 Ghisa (grafite sferoidale, ghisa malleabile) a partire da 180 HB (GGG, GT)
0.7060 GGG-60 1480 0,17 600 3,5-3,8 C; 2-3 Si; 0,4 Mn; 0,1 P; 0,01 S; Alberi a manovella, rulli, ruote
(200– 0,06-0,12 Mg dentate, parti sottoposte a
250 HB) sollecitazioni d'urto nella
costruzione di veicoli
0.8040 GTW-40 2060 0,19 360–420 3,0-3,4 C; 0,4-0,8 Si; 0,4-0,6 Mn; 0,12-0,25 S Scatole del cambio, tamburi dei
(220 HB) freni, alberi a manovella,
biella,forcelle del cambio, leve
15.3 Ghisa (grafite sferoidale, ghisa malleabile) a partire da 260 HB (GGG, GT)
0.7080 GGG-80 1132 0,44 800 3,5-3,8 C; 2-3 Si; 0,4 Mn; 0,1 P; 0,01 S; Alberi a manovella, rulli, ruote
(270– 0,06-0,12 Mg dentate, parti sottoposte a
335 HB) sollecitazioni d'urto nella
costruzione di veicoli
0.8165 GTS-65 1180 0,24 650 2,3-2,6 C; 1,2-1,5 Si; 0,4-0,5 Mn; 0,1 P; Elementi del telaio come alberi a
(210– 0,1-0,15 S camme, mozzi di ruota, teste
260 HB) snodate, supporti oscillanti,
serramenta
16.0 Titanio, leghe di Ti fino a 850 N/mm²
3.7025 Ti 1 1370 0,21 290–410 0,15 Fe; 0,12 O; 0,05 N; 0,06 C; 0,013 H Realizzazione di apparecchiature
chimiche, galvanotecnica,
costruzioni di veicoli spaziali e
aeromobili
3.7114 Ti Al 5 Sn 2,5 1370 0,21 790–830 4,5-5,5 Al, 2,0-3,0 Sn, 0,5 Fe, 0,2 O, 0,08 C, Materiale per aeronautica
0,05 N, 0,015 H,
90,3 Ti min
3.7124 Ti Cu 2 1370 0,21 540–650 2,0-3,0 Cu, 0,2 Fe; 0,2 O; 0,1 C; 0,05 N, 0,01 H, Materiale per aeronautica,
96,4 Ti min componenti complessi, elementi
dell’alloggiamento del propulsore

23
kapitel_01_006-027.fm Seite 24 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:05 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua gruppi di materiali GARANT 17.1

24
Gruppo Codice Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
di dei principale della
materiali materiali della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
16.1 Titanio, leghe di Ti con 850-1200 N/mm²
3.7115 Ti Al 5 Sn 2.5 1370 0,21 >=830 4,5.. 55 Al; 2..3 Sn; residuo di Ti Industria aeronautica e aeronautica spa-
ziale, raccorderia e ingegneria meccanica
3.7164 Ti Al 6 V 4 1370 0,21 >=900 5,5..6,75 Al; 3,5..4,5 V; residuo di Ti Industria aeronautica e aeronautica spa-
Manuale di truciolatura GARANT

ziale, raccorderia e ingegneria meccanica


17.0 Alluminio a truciolo lungo, leghe di alluminio per la lavorazione plastica fino a 350 N/mm², magnesio
3.3206 Al Mg Si 0,5 830 0,23 200–250 98 Al min; 0,35-0,6 Mg; 0,3-0,6 Si; Sezioni profilate estruse per costruzione
0,1-0,3 Fe; 0,1 Cu max; 0,1 Mn max; gen. di macchine, veicoli o edilizia
0,15 Zn max; (aggiunte: 0,05 singolarmente
max. 0,15 insieme max)
3.3527 AlMg 2 Mn 0,8 780 0,23 190–290 1,6-2,5 Mg; 0,5-1,1 Mn Per temperature elevate, costruzione di
veicoli, navale e apparecchiature
3.3535 AlMg 3 780 0,23 190–290 2,6-3,6 Mg; (Mn+Cr 0,1-0,6) Industria alimentare, realizzazione di
apparecchiature, veicoli e costruzioni
navali
3.3547 AlMg 4,5 Mn 780 0,23 275–345 4,0-4,9 Mg; 0,4-1,0 Mn; 0,05-0,25 Cr Costruzione di veicoli e navale, serbatoi a
pressione
3.3561 G-AlMg 5 780 0,23 160–220 4,5-5,5 Mg; 0,001-0,4 Mn; 0,001-0,2 Ti Pezzi fusi nell'industria chimica e
alimentare
3.5200 MgMn 2 390 0,19 200–220 1,2-2,0 Mn, 0,1 Si, 0,05 Cu, 0,05 Al, 0,03 Zn, Materiale per aeronautica, serbatoi
97,7 Mg min carburante, rivestimenti, anodi
3.5314 MgAl 3 Zn 390 0,19 240–280 2,5-3,5 Al, 0,7-1,3 Zn, 0,28-0,4 Mn, 0,05 Si, Materiale per aeronautica, per
0,15 Cu, 94,4 Mg min componenti a struttura complessa
3.5812 MgAl 8 Zn 390 0,19 270–310 7,8-9,2 Al, 0,2-0,8 Zn, 0,12-0,3 Mn, 0,1 Si, Componenti sottoposti a elevate
0,05 Cu, 0,005 Fe, 89,2 Mg min, 89,2 Mg min sollecitazioni meccaniche
17.1 Alluminio a truciolo corto
3.1324 AlCuMg 1 830 0,23 215–295 91,3 Al min; 0,2-0,8 Si; 3,5-4,5 Cu; 0,4-1,0 Mn; Componenti sottoposti ad elevate
0,4-1,0 Mg; 0,7 Fe max; 0,1 Cr max; 0,25 Zn sollecitazioni statiche

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max (0,25 Ti+Zr max) (aggiunte: 0,05
singolarmente, 0,15 insieme max)
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Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua gruppi di materiali GARANT 17.1

Gruppo Codice Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
di dei principale della
materiali materiali della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
17.1 Alluminio a truciolo corto
3.2151 G–AlSi 6 Cu 4 830 0,23 160–200 5,0-7,5 Si; 3,0-5,0 Cu; 0,1-0,6 Mn; 0,1-0,5 Mg Estremamente versatile nella costruzione
di macchine e testate
3.2341 G–AlSi 5 Mg 830 0,23 140–180 91,8 Al [a norma DIN: residuo di Al]; 5- 6 Si; Elementi per l'industria alimentare e
0,001-0,4 Mn; 0,001-0,20 Ti; 0,4-0,8 Mg; chimica, ferramenta
0,05 Cu; 0,5 Fe; 0,10 Zn
3.2371.61 G – AlSi 7 Mg 830 0,23 230–310 6,5-7,5 Si; 0,25-0,45 Mg; 0,001-0,2 Ti, Pezzi fusi a parete media, elevata
wa residuo di Al resistenza e tenacia, costruzione di aerei
17.2 Fusioni di alluminio con Si >10%
3.2381.01 G–AlSi 10 Mg 830 0,23 160–210 9-11 Si; 0,2-0,5 Mg; 0,001-0,4 Mn Pezzi fusi a parete sottile, resistenti alla
pressione e alle vibrazioni,
alloggiamento motori
3.2581.01 G – AlSi 12 830 0,23 150–200 10,5-13,5 Si; 0,001-0,4 Mn, residuo di Al Pezzi fusi a parete sottile, resistenti alla
pressione e alle vibrazioni
3.2583 G-AlSi 12 Cu 830 0,23 150–200 85,1 Asl min 10,5-13,5 Si, 0,001-0,4 Mn, Pezzi fusi di difficile foggiatura, a parete
0,05 Cu, 0,5 Fe, 0,05 Mg, 0,15 Ti, 0,1 Zn sottile, sottoposti a sollecitazioni d'urto
per la costruzione di strumenti,
macchine, veicoli e navi, eliche
18.0 Rame, a bassa lega fino a 400 N/mm²
2.0070 SE-Cu 780 0,23 200–250 99,9 Cu min, 0,003 P Elettrotecnica, semilavorati di qualsiasi
tipo
2.1020 CuSn 6 880 0,23 350–410 91,7 Cu min, 5,5-7 Sn, 0,01-0,35 P, 0,1 Fe, Costruzioni navali e di macchine, molle
0,3 Ni, 0,05 Pb, 0,3 Zn di tutti i tipi, industria elettrica

25
kapitel_01_006-027.fm Seite 26 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:05 10

26
Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

Gruppo Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
di materiali principale della
materiali della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
18.1 Ottone, a truciolo corto fino a 600 N/mm²
2.0380 CuZn 39 Pb 2 780 0,18 360–490 58,5-60 Cu, 1,5-2,5 Pb, 0,1 Al, 0,4 Fe, 0,3 Ni, Elementi per la meccanica di
0,2 Sn, 36,3 Zn min precisione, la costruzione di
macchine e apparecchiature
Manuale di truciolatura GARANT

2.0401 CuZn 39 Pb 3 980 0,25 360–500 57-59 Cu, 2,5-3,5 Pb, 0,1 Al, 0,5 Fe, 0,5 Ni, Elementi per tornitura a sagoma in
35,8 Zn min impianti robotizzati
18.2 Ottone, a truciolo lungo fino a 600 N/mm²
2.0250 CuZn 20 980 0,25 270–320 18,5 Zn min, 79-81 Cu, 0,02 Al, 0,05 Fe, 0,2 Ni, Impianti elettrici veicoli,
0,05 Pb, 0,05 Sn manometri
2.0280 CuZn 33 980 0,25 280–360 31 Zn min, 66-68,5 Cu, 0,02 Al, 0,05 Fe, 0,2 Ni, Pezzi imbutiti, ferramenta,
0,05 Pb, 0,05 Sn componenti per orologeria
2.0332 CuZn 37 Pb 0,5 980 0,25 290–370 62-64 Cu, 0,1-0,7 Pb, 34,6 Zn min, 0,5 Al, 0,2 Profili estrusi di elevata precisione,
Fe, 0,3 Ni, 0,1 Sn industria orologiaria
18.3 Bronzo, a truciolo corto fino a 600 N/mm²
2.1090 G-Cu n 7 Zn 640 0,25 120–130 81-85 Cu, 3-5 Zn, 5-7 Pb, 6-8 Sn, 2 Ni, 0,3 Sb, Gusci di cuscinetti radenti
0,25 Fe, 0,05 P nell'ingegneria meccanica gen.
2.1170 G-CuPb 5 Sn 780 0,23 > 240 84-87 Cu, 4-6 Pb, 9-11 Sn, 1,5 Ni, 0,35 Sb, 2,0 Cuscinetti per laminazione a caldo,
Zn, 0,25 Fe, 0,05 P guide utensili e banchi
18.4 Bronzo, a truciolo corto con 600-850 N/mm²
2.0790 CuNi18 Zn19 Pb1 880 0,23 430–530 59-63 Cu, 17-19 Ni, 15,1 Zn min, 0,3 Fe, 0,3- Meccanica di precisione e
1,5 Pb, 0,7 Mn costruzione strumenti, costruzioni
navali, edilizia

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kapitel_01_006-027.fm Seite 27 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:05 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

Gruppo Codice dei Simbolo DIN Valore Aumento Resistenza Composizione chimica [%] Impiego Materiali
di materiali principale della
materiali della forza tangente
di taglio (si veda
specifica figura
2.24 e
kc1.1 Rel. 2.14)
[N/mm2] m [N/mm2]
18.5 Bronzo, a truciolo lungo fino a 850 N/mm²
2.0916 CuAl 5 780 0,23 420–580 95 Cu, 5 Al Realizzazione di apparecchiature e
costruzioni navali, industria
chimica
2.0960 CuAl 9 Mn 2 780 0,23 440–570 83,9 Cu min, 8-10 Al, 1,5 Fe, 1,5-3 Mn, 0,8 Ni, Elementi del cuscinetto sottoposti
0,05 Pb, 0,5 Zn a carichi elevati, ingranaggi e ruote
a vite, sedi di valvole, alberi navali
18.6 Bronzo, a truciolo lungo con 850-1200 N/mm²
2.1247 CuBe 2 780 0,23 410–540 96,8 Cu min, 1,8-2,1 Be Sedi dei cuscinetti, membrane,
ruote dentate e a vite resistenti
all'usura, elementi massicci
sottoposti a sollecitazioni elevate
19.0 Grafite

27
kapitel_01_028-033.fm Seite 28 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:06 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali

28
Gruppo Codice Descri- Alcuni Densità Resi- Modulo Resilienza Coeffi- Tempe- Resistenza chimica a Caratteristi- Impiego
di zione nomi stenza di elasti- ciente di ratura che
Materiali
materiali commer- cità allunga- di B ... resistente, particolari
ciali mento impiego BB ... limitatamente resistente,
[kJ/m 2]
U ... non resistente
[g/cm3] [N/mm2] [N/mm2] [10-6/K] [°C]

DIN DIN DIN DIN DIN

Olio minerale
Benzina
Tricloro-
etilene
Acidi
diluiti
Soluzioni
alcaline
53479 53455 53457 53453 52328

20.0 Materie termoplastiche


PA Poliam- Nylon, B B B BB BB Materiali
Manuale di truciolatura GARANT

mide Durethan, tecnoplastici,


Vestamid ruote dentate,
pulegge,
PA 6 Ertalon 1,14 781) 3100 25++ 105 -40...70 Materiale cuscinetti di
6SA universale scorrimento,
per costru- alloggiamenti
zione e
manuten-
zione

PA 66 Ertalon 1,14 901) 3300 15++ 95 -30...80 Particolar-


66SA mente adatto
per la lavora-
zione su torni
automatici
PC Policar- Macrolon, 1,2 602) 2200 30 65 ...115 BB U U B U Molto resi- Materiale
bonato Lexan, stente agli tecnoplastico,
plastocar- urti, molto elementi
bon duro e resi- macchina, vetri
stente alle di sicurezza
alte tempera-
ture

1) Carico di snervamento a trazione


2) Resistenza alla trazione

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++ misurata su provini immagazzinati fino a saturazione in clima normale (23 °C / 55%RF)
kapitel_01_028-033.fm Seite 29 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:06 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 20.0

Gruppo Codice Descri- Alcuni Densità Resi- Modulo Resilienza Coeffi- Tempe- Resistenza chimica a Caratteristiche Impiego
di zione nomi stenza di elasti- ciente di ratura di particolari
Materiali
materiali commer- cità allunga- impiego B ... resistente,
ciali mento BB ... limitatamente resistente,
U ... non resistente
[g/cm3] [N/mm2] [N/mm2] [kJ/m2] [10-6/K] [°C]

DIN DIN DIN DIN DIN

Olio minerale
Benzina
Tricloro-
etilene
Acidi
diluiti
Soluzioni
alcaline
53479 53455 53457 53453 52328

20.0 Materie termoplastiche


PE Polieti- Hostalen, BB B B B B Basso peso
lene Lupolen, specifico, fisio-
Vestolen logicamente
innocuo, nes-
sun assorbi-
mento di acqua

PE-HD 0,95 241) 800 10 2*102 -50...80 Imbutibile, resi- Realizzazione di


stente agli urti apparecchia-
e ai colpi ture chimiche,
galvanotecnica,
impianti di refri-
PE- 0,95 281) 900 50 2*102 -100...80 Ad alto peso gerazione...
HMW molecolare,
elevata resi- Rivestimento di
stenza all'urto silos e depositi,
industria carta-
PE- 0,94 221) 790 4) 2*102 -260...80 Ad alto peso ria, tecnologia
UHMW molecolare, della surgela-
massima resi- zione, impianti
stenza all'urto, di imbottiglia-
elevata resi- mento, indu-
stenza all'abra- stria alimentare
sione
PEEK Polie- 1,32 971) 3600 8,2 47 -65...250 B B BB B B Stabile, rigido, Cuscinetti, ralle,
tere resistente ai ruote dentate,
etere prodotti chi- guarnizioni di
chetone mici, difficil- tenuta
mente infiam-
mabile
1) Carico di snervamento a trazione

29
4) Campione intatto
kapitel_01_028-033.fm Seite 30 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:06 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 20.0

30
Gruppo Codice Descri- Alcuni Densità Resi- Modulo Resilienza Coeffi- Tempe- Resistenza chimica a Caratteristiche Impiego
di zione nomi stenza di elasti- ciente di ratura di particolari
Materiali
materiali commer- cità allunga- impiego B ... resistente,
ciali mento BB ... limitatamente resistente,
U ... non resistente
[g/cm3] [N/mm2] [N/mm2] [kJ/m2] [10-6/K] [°C]

DIN DIN DIN DIN DIN

Olio minerale
Benzina
Tricloro-
etilene
Acidi
diluiti
Soluzioni
alcaline
53479 53455 53457 53453 52328

20.0 Materie termoplastiche


PP Polipro- Hastalen BB BB BB B B Materia plastica
Manuale di truciolatura GARANT

pilene PP, standard


Omo- Novolen,
PP-H poli- Vestolen P 0,903 331) 1450 4) 100...200 0...100 Custodie,
mero ventilatori
Copoli-
PP-C mero 0,91 271) 1350 4) 100...200 -30...90
PS Polisti- Hostyren 1,05 552) 3200 80 ...70 BB U U B B Duro, stabile, Materia plastica
rolo N., Poly- fragile, ottimi standard; generi
styrol, valori dielettrici di prima neces-
Vestyron sità, articoli per
uso domestico,
settore imbal-
laggio
ABS Acrilo- 1,05 501), 372) 2400 23 80...110 -30...80 B B U B B Molto tenace, Come per il PS,
nitrile (invec- buona uso tecnico
buta- chia- rigidità, resi- (lastre semilavo-
diene mento stenza ai pro- rate), elementi
stirene termico) dotti chimici custodia
PMMA Polime- Degulan, 1,19 722) 3300 2 70 ...70 BB U U B B Molto rigido, Plastica traspa-
tilmeta- Deglas, resistente agli rente, visiere,
crilato Plexiglas, agenti atmosfe- lenti
Resarit rici, sensibile ottiche
agli urti

1) Carico di snervamento a trazione


2) Resistenza alla trazione

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4) Campione intatto
kapitel_01_028-033.fm Seite 31 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:06 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 20.0

Gruppo Codice Descri- Alcuni Densità Resi- Modulo Resilienza Coeffi- Tempe- Resistenza chimica a Caratteristiche Impiego
di zione nomi stenza di elasti- ciente di ratura di particolari
Materiali
materiali commer- cità allunga- impiego B ... resistente,
ciali mento BB ... limitatamente resistente,
U ... non resistente
[g/cm3] [N/mm2] [N/mm2] [kJ/m2] [10-6/K] [°C]

DIN DIN DIN DIN DIN

Olio minerale
Benzina
Tricloro-
etilene
Acidi
diluiti
Soluzioni
alcaline
53479 53455 53457 53453 52328

20.0 Materie termoplastiche


POM - C Copoli- Hosta- 1,39 651) 2700 210 110 -50...90 B B U B B Bassa resi- Materiale tecno-
mero form, invec- stenza plastico, ruote
poliossi- Ultraform chia- all'attrito, resi- dentate, camme
meti- mento stente all'abra- di commuta-
lene termico sione, buona zione, boccole
capacità ela- di scorrimento
stica
PTFE Polite- Hostaflon 2,17 28,53) 400...800 16 136 -200 B B B B B Materia termo- Materiale tecno-
trafluo- TF, Teflon (trazione) ...260 plastica non plastico, rivesti-
roeti- iniettabile, ele- menti nel set-
lene vata resistenza tore chimico,
alle alte tempe- imballaggi, ele-
rature, resi- menti isolanti,
stenza alla luce guarnizioni di
e agli agenti tenuta...
atmosferici
PI Poliim- Elevata resi- Plastica ad ele-
mide stenza mecca- vate prestazioni,
nica bussole, cusci-
Elevata tempe- netti, guarni-
ratura di zioni, pistoni,
impiego sedi di valvole,
Ottima resi- sfere per val-
stenza allo vole, isolatori
scorrimento termici ed elet-
Buone pro- trici
prietà antifri-
zione

1) Carico di snervamento a trazione

31
3) Sollecitazione massima di rottura
kapitel_01_028-033.fm Seite 32 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:06 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 20.0

32
Gruppo Codice Descri- Alcuni Densità Resi- Modulo Resilienza Coeffi- Tempe- Resistenza chimica a Caratteristiche Impiego
di zione nomi stenza di elasti- ciente di ratura di particolari
Materiali
materiali commer- cità allunga- impiego B ... resistente,
ciali mento BB ... limitatamente resistente,
U ... non resistente
[g/cm3] [N/mm2] [N/mm2] [kJ/m2] [10-6/K] [°C]

DIN DIN DIN DIN DIN

Olio minerale
Benzina
Tricloro-
etilene
Acidi
diluiti
Soluzioni
alcaline
53479 53455 53457 53453 52328

20.0 Materie termoplastiche


PI Poliim- Vespel SP- 1,43 412) 3100 55 -273 Non riempito, Industria auto-
Manuale di truciolatura GARANT

mide 1 ...245 proprietà fisi- mobilistica,


che ottimali elettrica, dei
Isolamento semicondut-
elettrico e ter- tori, aeronau-
mico tica e aeronau-
tica spaziale e
Vespel 1,55 242) 3100 55 ....480 Aggiunta del
nella produ-
SP-211 (in tempi 15% di grafite,
zione di appa-
brevi) del 10% di
recchi militari
Teflon; minimo
coefficiente di
attrito; migliore
tasso di usura
Vespel SP- 1,6 3300 50 ....480 Aggiunta del
3 (in tempi 15% di bisol-
brevi) furo di molib-
deno
4)
PEI Poliete- 1,27 1051) 3000 45 -50...170 B B BB B B Materie termo- Plastica ad ele-
rimide plastiche non vate prestazioni,
rinforzate elettrotecnica,
e amorfe industria ali-
Elevata resi- mentare,
stenza mecca- tecnologia
nica; limite medica (per
superiore di oggetti da steri-
temperatura di lizzarsi ripetuta-
impiego molto mente)
elevato Ottima
resistenza
all’idrolisi

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1) Carico di snervamento a trazione
2) Resistenza alla trazione
4) Campione intatto
kapitel_01_028-033.fm Seite 33 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:06 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 20.0

Gruppo Codice Descri- Alcuni Densità Resi- Modulo Resilienza Coeffi- Tempe- Resistenza chimica a Caratteristiche Impiego
di zione nomi stenza di elasti- ciente di ratura di particolari
Materiali
materiali commer- cità allunga- impiego B ... resistente,
ciali mento BB ... limitatamente resistente,
U ... non resistente
[g/cm3] [N/mm2] [N/mm2] [kJ/m2] [10-6/K] [°C]

DIN DIN DIN DIN DIN

Olio minerale
Benzina
Tricloro-
etilene
Acidi
diluiti
Soluzioni
alcaline
53479 53455 53457 53453 52328

20.0 Materie termoplastiche


PVC - H Polivinil- Hostalit, 1,41 601) 3200 4 0,8*102 0...60 B B U B B Difficilmente Realizzazione di
cloride Vinoflex, infiammabili, apparecchiature
duro Vestolit tenaci, imbutibili, chimiche, compo-
resistenti alla luce nenti per labora-
e agli agenti tori, industria elet-
atmosferici trica, settore pub-
blicitario
PVC - W dolce 1,22 4503) BB BB BB B Elevata resistenza Protezione anti-
meccanica e chi- urto in cabine di
mica. Non infiam- sabbiatura, basi
mabile della macchina
20.1 Materie plastiche termoindurenti
MP 183 Melam- 1,65 602) 10000 1,5 40 135-160 B B BB B B Elevata resistenza Custodia interrut-
mina/ e rigidità; durezza tore, morsetti di
resina di superficie ele- collegamento,
fenolica vata; buona resi- interruttore
stenza all’abra-
sione; elevata
durata
PF 31 Resina 1,38 602) 9000 1,55 35 140-180 B B BB B U Elevata rigidità e Custodia per appa-
fenolica durezza, minore recchiature elettri-
tendenza allo che, zoccoli, zoc-
scorrimento, ele- coli di lampada
vata stabilità
dimensionale ter-
mica, difficil-
mente infiamma-
bile
PUR 5220 Poliure- 1,14 471) 1800 30 120 -40-180 B BB U B B Elevata resistenza Prototipi utilizzabili
tano, sta- all’urto e stabilità
bilizzato dimensionale,
termica- migliore stabilità
mente dimensionale ter-
mica

33
1) Carico di snervamento a trazione
2) Resistenza alla trazione
3) Sollecitazione massima di rottura
kapitel_01_034-036.fm Seite 34 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:06 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 20.2

34
Gruppo Codice Descri- Alcuni Densità Resi- Modulo Resilienza Coeffi- Tempe- Resistenza chimica a Caratteristiche Impiego
di zione nomi stenza di elasti- ciente di ratura di particolari
Materiali
materiali commer- cità allunga- impiego B ... resistente,
ciali mento BB ... limitatamente resistente,
U ... non resistente
[g/cm3] [N/mm2] [N/mm2] [kJ/m2] [10-6/K] [°C]

DIN DIN DIN DIN DIN

Olio minerale
Benzina
Tricloro-
etilene
Acidi
diluiti
Soluzioni
alcaline
53479 53455 53457 53453 52328

20.2 Materie plastiche rinforzate con fibra


PA 66- Poliam- Ertalon 66 1,29 1102) 5200 55 -20...110 B B B BB BB Elevata resi- Materiale tecno-
Manuale di truciolatura GARANT

GF30 mide + – GF 30 stenza all’usura. plastico,


30% di Impiego a limiti ruote dentate,
fibra di di temperature accoppiamenti,
vetro di impiego più guide, elementi
elevati custodia
POM GF Poliossi- Ultraform 1,58 1302) 8800 55 30 -50...100 B B U B B Buona resi- Camme e anelli
25 meti- N2200 stenza di tenuta resi-
lene G53 all'attrito, resi- stenti alle mas-
+25% di stente all'abra- sime sollecita-
fibradi sione, buona zioni, parti di
vetro capacità ela- automobili,
stica, rigidità ruote dentate,
dielettrica cuscinetti, allog-
giamenti
PP GF Polipro- 1,04 331) 2900 50 65...105 0...100 B B BB B B Bassa densità, Ventole, ele-
20 pilene + molto resi- menti per
20% di stente ai pro- pompe
fibra di dotti chimici
vetro
PP GF Polipro- 1,14 831) 6700 45 70 -30...100 B B BB B B Bassa densità, Ventole, ele-
30 pilene + molto resi- menti per
30% di stente ai pro- pompe
fibra di dotti chimici
vetro

1) Carico di snervamento a trazione

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2) Resistenza alla trazione
kapitel_01_034-036.fm Seite 35 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:06 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 20.2

Gruppo Codice Descri- Alcuni Densità Resi- Modulo Resilienza Coeffi- Tempe- Resistenza chimica a Caratteristiche Impiego
di zione nomi stenza di elasti- ciente di ratura di particolari
Materiali
materiali commer- cità allunga- impiego B ... resistente,
ciali mento BB ... limitatamente resistente,
U ... non resistente
[g/cm3] [N/mm2] [N/mm2] [kJ/m2] [10-6/K] [°C]

DIN DIN DIN DIN DIN

Olio minerale
Benzina
Tricloro-
etilene
Acidi
diluiti
Soluzioni
alcaline
53479 53455 53457 53453 52328

20.2 Materie plastiche rinforzate con fibra


PVDF Polifluo- 1,92 902) 10000 72 -40...150 B B B B B Stabile, resi- Ruote e allog-
GF 20 ruro di stente allo scor- giamenti per
vinili- rimento e a pompe
dene + carichi perma-
20% di nenti
fibra di
vetro
PEEK - Polie- Victrex 1,50 1302) 8100 30 25 -20...250 B B BB B B Elevata resi- Plastica ad ele-
GF30 tere stenza mecca- vate prestazioni
etere nica, rigidità. ruote dentate,
che- Limite supe- pompe, ele-
tone + riore di tempe- menti di com-
30% di ratura di pressori, guarni-
fibra di impiego molto zioni, raschia-
vetro elevato. tori, sedi
Buona resi- valvole, cusci-
stenza allo netti di scorri-
scorrimento a mento (nella
temperature tecnologia
elevate medica,
nell'industria
nucleare, farma-
ceutica e auto-
mobilistica)

35
2) Resistenza alla trazione
kapitel_01_034-036.fm Seite 36 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:06 10

Tabella 1.2 continua – Suddivisione GARANT in gruppi di materiali – continua Gruppo di materiali GARANT 20.2

36
Gruppo Codice Descri- Alcuni Densità Resi- Modulo Resilienza Coeffi- Tempe- Resistenza chimica a Caratteristiche Impiego
di zione nomi stenza di elasti- ciente di ratura di particolari
Materiali
materiali commer- cità allunga- impiego B ... resistente,
ciali mento BB ... limitatamente resistente,
U ... non resistente
[g/cm3] [N/mm2] [N/mm2] [kJ/m2] [10-6/K] [°C]

DIN DIN DIN DIN DIN

Olio minerale
Benzina
Tricloro-
etilene
Acidi
diluiti
Soluzioni
alcaline
53479 53455 53457 53453 52328

20.2 Materie plastiche rinforzate con fibra


PEEK - Polie- Victrex 1,44 2242) 13000 4...38 -65...250 B B BB B B Elevata resi- Plastica ad ele-
Manuale di truciolatura GARANT

CF30 tere stenza mecca- vate prestazioni


etere nica, rigidità. ruote dentate,
chetone Limite superiore pompe, elementi
+30% di di temperatura di compressori,
fibra di di impiego guarnizioni,
carbonio molto elevato. raschiatori, sedi
Buona resi- valvole, cuscinetti
stenza allo scor- di scorrimento
rimento a tem- (nella tecnologia
perature elevate medica
PTFE Polite- 2,23 113) 92 -200 ...230 B B B B B Resistente alla Guarnizioni resi-
+25% di trafluo- pressione, stenti alla pres-
vetro roetilene buona resi- sione, cuscinetti,
stenza agli sedi di valvole,
agenti chimici, anelli di tenuta
buon comporta- del pistone, anelli
mento all'attrito di tenuta, imbal-
e all'usura laggio aste dei
pistoni
PTFE Polite- 2,09 113) 95 -200 ...260 B B B B B Resistente alla Anelli di tenuta
+25% di trafluo- pressione e del pistone, fasce
carbo- roetilene all'usura, agli elastiche, cusci-
nio agenti chimici, netti, imballaggi,
buona conduci- anelli delle sedi
bilità termica, valvole
antistatico
2) Resistenza alla trazione
3) Sollecitazione massima di rottura

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kapitel_01_037-044.fm Seite 37 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:07 10

Materiali

1.2 Denominazione materiali


È possibile suddividere i diversi materiali in base alle norme DIN come indicato di seguito
(Tabella 1.3):
Designazione dei materiali in base alla composizione chimica DIN 17006

- 1. ed eventualmente
Sigle 2° trattamento con
per ghise caratteristiche speciali
sulla base del trattamento
Sigla per acciai
altamente legati
Indicazione della Tipo di qualità degli
composizione chimica acciai per utensili

Sigle per ghise Indicazione della composizione chimica


G- Ricavate per fusione C Per acciai non legati
GG- Ghisa a grafite lamellare (anche GGL-) Cf Acciaio per tempra mediante fiammatura e a
induzione
GGG Ghisa a grafite sferoidale Ck Acciaio non legato a basso tenore di P e S-
GH- Ghisa dura
GS- Ghisa d'acciaio Cm Acciaio non legato con limite inferiore e
superiore del tenore di S
GT- Ghisa malleabile com.
GTS- Ghisa malleabile nera Cq Acciaio adatto per la deformazione a freddo
GTW- Ghisa malleabile bianca Sigla per acciai altamente legati
Trattamento (sommariamente) X Percentuale dei componenti caratteristici
della lega > 5%
A Temprati e rinvenuti HJ Superficie temprata a
(HI) induzione
B Migliore lavorabilità Tipi di qualità degli acciai per utensili
E Temprati N normalizzati W1 1. Qualità
F Resistenza minima alla S Sottoposti a ricottura di W2 2. Qualità
trazione distensione
G Sottoposti a ricottura U Non trattati W3 3. Qualità
di lavorabilità
H Temprati V Bonificata WS Qualità speciale
Classificazione in base ai codici dei materiali DIN 17 007

. .
Non stampare delimitatori di posizione

Codice principale gruppo Codice dei tipi Cifre complementari


di materiali Classe dei tipi + numero progressivo

Gruppi principali di materiali Codice dei tipi


0 Ghisa d'alto forno e ferroleghe Per le classi dei tipi consultare le seguenti tabelle
dei rispettivi materiali
1 Acciaio
2 Metalli pesanti (metalli non ferrosi)
3 Metalli leggeri (metalli non ferrosi)

Tabella 1.3 Denominazione dei materiali e codice dei materiali

37
kapitel_01_037-044.fm Seite 38 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:07 10

Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

1.2.1 Sistemi di designazione per acciai e ghise


I sistemi di designazione per acciai e ghise si possono distinguere in base alle sigle o a un
sistema numerico. Le seguenti Tabelle 1.4 – 1.8 riportano una panoramica di questi sistemi.

Sistema di designazione per gli acciai – Sigle DIN EN 10027-1


DIN 17006-100

Simboli principali Simboli supplementari

Lettera per gruppo acciaio Proprietà

Lettera C Tenore di carbonio

Tenore di carbonio Elementi di lega

Campo di Lettera Proprietà Simbolo supplementare per acciai


applicazione
Acc. per S Carico minimo di snervamento Re Resilienza a diverse temperature di prova
carpenteria in N/mm2 (es.: J2: 27J a –20 °C)
metallica Es.: S 355 J2 (finora St 52)
Acc. per E Carico minimo di snervamento Re G Altre qualità (event. con cifra)
industria in N/mm2
meccanica Es.: E 355
Campo di Lettera Tenore di carbonio Simbolo supplementare per acciai
applicazione
Acc. non legato C 100 x tenore medio di C E Tenore max prescritto di S
Acciai ad alta velocità esclusi R Campo prescritto per tenore di S
Tenore di Mn<1% D Per trafilatura
Es.: C 35 E (finora Ck 35) C Con particolare deformabilità a freddo
S Per molle
U Per utensili
Campo di Lettera Tenore di carbonio Elementi di lega
applicazione
Acc. non legato Senza 100 x tenore medio di C Lettere Per gli elementi caratteristici di lega,
Tenore di Mn<1% elencati in ordine decrescente di tenore,
Es.: 28 Mn 6 (acciaio non legato) Numeri Separati da trattini che corrispondono
Acc. legato 42 CrMo 4 (acciaio legato) al tenore medio percentuale degli
Tenore dei singoli elementi x fattore, elencati nella
elementi di lega G... = getto d'acciaio
sequenza degli elementi di lega
<5%
Es.: G 20Mo 5 Cr, Co, Mn, Ni, Si, W fattore 4
Al, Be, Cu, Mo, Nb, Pb, Ta, Ti, V, Zr fattore 10
C, Ce, N, P, S fattore 100
B fattore 1000
Acc. legato X 100 x tenore medio di C
Min. un elemento Es.: X 22 CrMoV 12-1
di lega
≥5% GX = getto d'acciaio
Es.: GX 7 CrNi Mo 12-1
Campo di Lettera Elementi di lega
applicazione
Acciai a HS Numeri separati da un trattino che indicano il tenore percentuale degli elementi di lega
lavorazione nel seguente ordine: W – Mo – V – Co
rapida Es.: HS 7-4-2-5

Tabella 1.4 Sistema di designazione degli acciai in base alle sigle

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Materiali

Sistema di designazione per gli acciai – DIN EN 10027-2


Sistema numerico

1 .
Codice principale gruppo Codici dei gruppi di acciai Cifra complementare
materiali Acciaio (al momento soltanto il 2° numero)

Codici dei gruppi di acciai


Acciai non legati Acciai legati
00, 90 Acciai di base Acciai di qualità
Acciai di qualità 08, 98 Acciai con part. proprietà fis.
01, 91 Acciai comuni da costruzione, 09, 99 Acciai per diversi campi di applicazione
Rm < 500 N/mm2
02, 92 Altri acciai da costruzione non adatti per il Acciai legati
trattamento a caldo, Rm < 500 N/mm2 20...28 Acciai per utensili
03, 93 Acciai con C < 0,12%, Rm < 400 N/mm2 29 Libero
04, 94 Acciaio con 0,12% ≤ C < 0,25% o 30, 31 Libero
400 N/mm2 ≤ Rm < 500 N/mm2 32 Acciai rapidi con Co
05, 95 Acciai con 0,25% ≤ C < 0,55% o 33 Acciai rapidi senza Co
500 N/mm2 ≤ Rm < 700 N/mm2
06, 96 Acciai con C ≥ 0,55%, Rm ≥ 700 N/mm2 34 Libero
07, 97 Acciai con più alto tenore di P o S 35 Acciai per cuscinetti volventi
Acciai legati 36, 37 Acciai con part. proprietà magnetiche
10 Acciai con proprietà particolari fisiche 38, 39 Acciai con part. proprietà fis.
11 Acciai da costruzione, per l'industria 40...45 Acciai inossidabili
meccanica e per serbatoi con C < 0,5%
12 Acciai per l'industria meccanica con C ≥ 0,5% 46 Lega Ni resistente ai prod. chim. e alle alte
temperature
13 Acciai da costruzione, per l'industria 47, 48 Acciai resistenti al calore
meccanica e per serbatoi con requisiti
particolari
14 Libero 49 Materiali resistenti alle alte temperature
15...18 Acciai per utensili 50...84 Acciai da costr., per l'ind. mecc. e per serbatoi
elencati in base agli elementi di lega
19 Libero 85 Acciai da nitrurazione
86 Libero
87...89 Acciai non adatti per il trattamento a caldo,
Non stampare delimitatori di posizione

acciai ad alta resistenza adatti alla saldatura

Tabella 1.5 Sistema di designazione degli acciai in base a un sistema numerico

Esempi di designazioni per l'acciaio:


Gruppo di materiali GARANT (cfr. Capitolo "Materiali", Par. 1.1)
1.0422 C 22 Acciaio da bonifica 3.0
1.3505 100 Cr 5 Acciaio da costruzione – acciaio 8.0
per cuscinetti volventi
1.8515 31 CrMo 12 Acciaio da nitrurazione 7.1

39
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

Per la designazione delle ghise in base alla norma DIN 17006, consultare la Tabella 1.3. Le
Tabella 1.6 e 1.7 riportano i sistemi di designazione per sigle e/o sistema numerico in base
alla norma UE. La Tabella 1.8 riporta il sistema numerico per le ghise in base alla norma
DIN 17007.

Sistema di designazione per le ghise – DIN EN 061010


sigle in base alla norma UE

EN - GJ -
Norma europea Requisiti supplementari

G - Ghisa · Proprietà meccaniche


J - Ferro (resistenza alla trazione o durezza)
Struttura Microstruttura o · Composizione chimica
della grafite macrostruttura

Struttura della grafite Microstruttura o macrostruttura Proprietà meccaniche


L Lamellare A Austenite – Indicazione della resistenza alla trazione e
indicazione di una lettera per la descrizione dei
S Sferica F Ferrite campioni
M Carbonio grafitico P Perlite S Provino colato separatamente
U Provino ricavato per fusione
V Vermicolare M Martensite C Provino prelevato da un getto
(vermiforme) In aggiunta, se necessario
N Senza grafite L Ledeburite – indicazione della dilatazione in %
(Ghisa dura) – indicazione della temperatura di prova per
resistenza
Y Struttura speciale Q Temprata – Indicazione della durezza
T Bonificata
B Ricotta ad azione non
decarburante*)
W Ricotta ad azione decarburante
*)
solo per ghisa malleabile Es.: EN-GJS-400-18S-RT
Requisiti supplementari Ghisa a grafite sferoidale, resistenza minima alla
trazione Rm = 400 N/mm2, dilatazione A=18%,
D Getto di ghisa resistenza all'urto a temperatura ambiente
H Getto trattato a caldo misurata su provino colato separatamente
W Adatta alla saldatura
Z Altri requisiti fissati Es.: EN-GJS-HB 150
Ghisa a grafite sferoidale e di una durezza pari
150 HB
Composizione chimica
Lettera X con indicazione degli elementi
fondamentali della lega e dei rispettivi tenori in
valori decrescenti
Es.: EN-GJL-XNiMn 13-7
Ghisa legata a grafite lamellare, con 13% di Ni e
7% di Mn

Tabella 1.6 Sistema di designazione della ghisa in base alle sigle

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Materiali

Sistema di designazione della ghisa – Sistema numerico DIN EN 061010


in base alla norma UE

EN -J
Norma Requisiti particolari
europea
J - Ferro Numero progressivo
(00 ... 99)
Struttura Caratteristica predominante
della grafite del materiale di ghisa

Caratteristica predominante Requisiti particolari


0 Riserva 0 Nessuna 5 Resistenza all'urto a basse temp.
1 Resistenza alla trazione 1 Provino colato separatamente 6 Adatta alla saldatura
2 Durezza 2 Provino ricavato per fusione 7 Getto di ghisa
3 Composizione chimica 3 Provino prelevato 8 Getto trattato a caldo
4...9 Riserva 4 Resistenza all'urto a temp. 9 Requisiti supplementari
ambiente
Es.: EN-JL 2 03 0 Materiale di ghisa a grafite lamellare, caratteristica predominante: durezza,
senza particolari requisiti (descrizione in breve del materiale EN-GJL-HB 195)

Tabella 1.7 Sistema di designazione della ghisa in base al sistema numerico

Sistema di designazione della ghisa – Sistema numerico DIN 17007

0.
Codice principale Codice dei tipi
gruppo di materiali Classe dei tipi + numero progressivo

Classi di tipi del gruppo principale dei materiali 0


00...09 Ghisa d'alto forno per la 60...61 Ghisa a grafite lamellare, non legata
produzione di acciaio
10...19 Ghisa d'alto forno per la 62...69 Ghisa a grafite lamellare, legata
produzione di ghisa
20...29 Ghisa speciale d'alto forno 70...71 Ghisa a grafite sferoidale, non legata
30...49 Leghe madri 72...79 Ghisa a grafite sferoidale, legata
50...59 Riserva 80...81 Ghisa malleabile, non legata
82 Ghisa malleabile, legata
Non stampare delimitatori di posizione

83...89 Ghisa malleabile, riserva


90...91 Ghisa speciale, non legata
92...99 Ghisa speciale, legata

Tabella 1.7 Sistema di designazione della ghisa in base al sistema numerico DIN

Esempi di classificazione della ghisa:


Norma europea Finora Gruppo di materiali GARANT
Cod. materiale Sigla Cod. materiale Sigla (cfr. Cap. 1, Par. 1.1)
EN-JL 1020 EN-GJL-150 0.6015 GG 15 15.0
EN-JS 1030 EN-GJS- 400-15 0.7040 GGG-40 15.2
EN-JM 1180 EN-GJMB-650 0.8165 GTS-65 15.2
EN-JM 1030 EN-GJMW-400 0.8040 GTW-40 15.2

41
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

1.2.2 Sistemi di designazione per materiali non ferrosi


I sistemi di designazione per materiali non ferrosi si distinguono in modo analogo a quello
dei materiali ferrosi. Le Tabella 1.9 e 1.10 riportano i sistemi di designazione numerici.

Sistema di designazione dei metalli non ferrosi – Sistema numerico DIN 17007

. .
Codice principale Cifra complementare
gruppo di materiali
Codice dei tipi

Gruppo Codici dei tipi Cifra complementare


principale di
materiali
2 Metalli 2.0000 ... 2.1799 Cu 0 Non trattati
pesanti 2.1800 ... 2.1999 Riserva 1 Dolci
2.2000 ... 2.2499 Zn, Cd 2 Sottoposti a incrudimento (indurimento
intermedio)
2.2500 ... 2.2999 Riserva 3 Sottoposti a incrudimento ("duri" ed oltre)
2.3000 ... 2.3499 Pb 4 Sottoposti a solubilizzazione, senza ripassatura
meccanica
2.3500 ... 2.3999 Sn 5 Sottoposti a solubilizzazione, ripassati a freddo
2.4000 ... 2.4999 Ni, Co 6 Temprati a caldo, ripassati a freddo
2.5000 ... 2.5999 Metalli nobili 7 Sottoposti a solubilizzazione, senza ripassatura
meccanica
2.6000 ... 2.6999 Metalli ad elevato punto di 8 Sottoposti a distensione, senza incrudimento
fusione preliminare
2.7000 ... 2.9999 Riserva 9 Trattamenti speciali
3 Metalli 3.0000 ... 3.4999 Al
leggeri 3.5000 ... 3.5999 Mg
3.6000 ... 3.6999 Riserva
3.7000 ... 3.7999 Ti
3.8000 ... 3.9999 Riserva

Tabella 1.9 Sistema di designazione dei metalli non ferrosi in base al sistema numerico DIN

Figura 1.1 Custodia in metallo leggero di una


macchina per rilevamento termico

42 www.garant-tools.com
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Materiali

Sistema di designazione dei metalli non ferrosi – DIN EN 573,


Sistema numerico in base alla norma UE DIN EN 1412,
DIN EN 1754

EN (-)
Norma europea 5 cifre per la designazione della composizione
chimica oppure

Sottogruppi e gruppi principali delle


Lettera per materiale leghe + sigla oppure

Numeri progressivi a 3 cifre + sigla


Forma del prodotto

Lettera per materiale (sommariamente) Forma del prodotto


A Alluminio A Anodi
M Magnesio B Pani
Cu Rame C Materiali di ghisa
F Metalli di apporto per giunti saldati e leghe per brasatura forte
M Leghe madri
R Rame raffinato
S Materiale sotto forma di sfrido
W Materiale per la lavorazione plastica
X Materiali non normalizzati

Tabella 1.10 Sistema di designazione numerica dei metalli non ferrosi in base alla norma UE

Esempi di classificazione della ghisa:


Norma europea Finora GARANT –
Gruppo Materiale
Cod. materiale Sigla Cod. Sigla (cfr. Cap. 1,
materiale Par. 1.1)
Alluminio e leghe di Al
EN AW–5754 EN AW-5754 [AlMg3] 3.3535 Al Mg 3 17.1
EN AC-43000 EN AC-43000 [AlSi10Mg] 3.2381.01 G-Al Si 10 Mg 17.2
Non stampare delimitatori di posizione

EN AC-44200 EN AC-44200 [AlSi12] 3.2581 Al Si 12 17.2


Magnesio e leghe di Mg
EN MC 21110 EN-MC Mg Al 8 Zn 1 3.5812.01 G-Mg Al 8 Zn 1 17.0
Rame e leghe di Cu
CC 491 K CuSu5ZnPb5-C 2.1020 G-CuSu5ZnPb 18.0
CC 750 S CuZn33Pb2-C 2.0290.1 G-CuZn33Pb 18.2
CC 495 K CuSn10Pb10-C 2.1176.01 G-CuPb10Sn 18.3

43
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

1.2.3 Denominazione dei materiali termoplastici per stampaggio


Designazione dei materiali termoplastici Polietilene (PE) DIN 16 776-1: 1984-12
per stampaggio Polipropilene (PP) DIN 16 776-1: 1984-12
Policarbonato (PC) DIN 7744-1: 1986-07

, , ,
Polietilene PE
Polipropilene PP Contenuto in %
Policarbonato PC Forma per cariche
Designazione e rinforzi
supplementare Tipo per cariche
(solo per il PP) e rinforzi
Impiego Indice di fusione per PE e PP
Additivo Resilienza e resistenza
Densità del PE all'urto del PC*
Isotatticità del PP Indice di fusione
Viscoelasticità del PC* Condizioni di prova per PE e PP
* il PC separato da trattino Indice di fusione del PC*

Impiego Additivo Densità in g/cm3 Materiale di riempimento e di rinforzo in caso di


con PE PE e PP
B Soffiatura A Stabilizzatore Codice oltre fino a Tipo Forma
C Calandratura di lavorazione
D Produzione di dischi B Agente antiaderente 15 0,917 A Amianto B Sfere
E Estrusione (tubi) C Colorante 20 0,917 0,922 B Boro D Polvere
F Estrusione (pellicola) D Polvere 25 0,922 0,927 C Carbonio F Fibre
G Utilizzo com. E Agente distaccante 30 0,927 0,932 G Vetro G Prodotti macinati
H Rivestimento F Agente antincendio 35 0,932 0,937 K Gesso (CaCO3) H Whisker
K Isolamento di cavi e fili G Granulato 40 0,937 0,942 L Cellulosa (Monocristalli
L Estrusione di monofilo H Stabilizz. invecchiamento 45 0,942 0,947 M Minerali, metallo a forma di fibre)
M Stampaggio a iniezione term. 50 0,947 0,952 S Materiale organico
Q Stampaggio alla pressa K Disattivatore metallo 55 0,952 0,957 T sint. S Lamelle
R Stampaggio rotazionale L Stabilizzatore luce 60 0,957 0,962 W Talco X non specificato
S Sinterizzazione di polveri N Colori naturali 65 0,962 X Legno Z altro
T Produzione di nastri P tenace, modif. Z non specificato
X Nessuna indicazione R Distaccante altro
Y Produzione di fibre S Lubrificante
T maggiore trasparenza
Ulteriore W Stabilizzatore per idrolisi Numero di Materiali di riempimento con PC
identificazione X reticolabile viscosità
in caso di PP Y Maggiore conducibilità in caso di PC Contenuto in %
elettrica in cm3/g
Z Antistatico
H Omopolimeri Indice Isotaxie Codice oltre fino a Codi- oltre fino Codi- oltre fino Codi- oltre fino
del polipropilene in caso di PP ce a ce a ce a
B Copolimeri a blocchi
termoplastici Codi- Contenuto in % 46 46 5 7,5 40 37,5 42,5 75 72,5 77,5
R Copolimeri termoplastici ce 49 46 52 10 7,5 12,5 45 42,5 47,5
statici 50 52 58 15 12,5 17,5 50 47,5 52,5 80 77,5 82,5
95 >90 ... 100 61 58 64 20 17,5 22,5 55 52,5 57,5
Q Miscela dei 85 >80 ... 90
gruppi H, B, R 67 64 70 25 22,5 27,5 60 57,5 62,5 85 82,5 87,5
75 >70 ... 80 70 70 30 27,5 32,5 65 62,5 67,5
65 >60 ... 70 35 32,5 37,5 70 67,5 72,5 90 87,5
55 >50 ... 60
Resistenza all'urto Resilienza Indice di fusione in g/10 min Indice di fusione
an in kJ/m2 an in kJ/m2 Condizioni di prova
per PE, PP per PC
an ak Codice oltre fino a Codic oltre fino L'indice di fusione MFI
e a indica la massa che,
alle condizioni stabilite,
Sim- oltre fino a Sim- oltre fino a 000 0,1 03 3 viene compressa attraverso
bolo bolo 001 0,1 0,2 05 3 6 un ugello.
003 0,2 0,4 09 6 12
A0 10 B0 8 006 0,4 0,8 18 12 24 190 °C / 2,16 kg
A1 10 30 B1 8 16 012 0,8 1,5 24 24 D 190 °C / 5 kg
A3 30 50 B3 16 24 022 1,5 3,0 T 190 °C / 21,6 kg
A5 50 70 B5 24 32 045 3,0 6,0 G 230 °C / 2,16 kg
A7 70 90 B7 32 40 090 6,0 12 M 300 °C / 1,2 kg
A9 90 B9 40 200 12 25 -
400 25 50
Designazione di una massa PE per estrusione 700 50
in pellicole con lubrificante di dens.
0,981 g/cm3 e un indice di fusione MFI a
190 °C / 2,16 kg di 4,2 g/10 min:
Materiale per stampaggio DIN 16776 – PE, FS, 20 D 045
Tabella 1.11 Designazione dei materiali termoplastici per stampaggio

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Materiali

2 Materiali ferrosi

Le leghe ferro-carbonio con un tenore di carbonio fino al 2% vengono definite acciai;


i materiali con oltre il 2% di tenore di carbonio ghise.
La ghisa, eccezione fatta per alcune leghe di ghisa e ghisa a grafite sferoidale, ha solo una
moderata resistenza alla trazione. Al contrario, l'acciaio è tenace, sempre deformabile a
caldo e, a basso tenore di carbonio, è deformabile anche a freddo. La resistenza
dell'acciaio si può aumentare notevolmente con il trattamento a caldo (tempra e
bonifica), ma a scapito della malleabilità che diminuisce in modo sostanziale.

2.1 Acciai

2.1.1 Classificazione degli acciai


Gli acciai vengono classificati in gruppi in base agli elementi di lega, ai componenti della
struttura e alle proprietà meccaniche.
In funzione del tenore di lega, gli acciai vengono ulteriormente classificati in:
V Acciai non legati,
V Acciai a basso tenore di lega (il tenore di ogni elemento di lega è pari al < 5%),
V Acciai ad alto tenore di lega (il tenore di uno degli elementi di lega è pari al 5%).
Gli acciai non legati vengono suddivisi in acciai adatti o acciai non adatti per il
trattamento a caldo.
Gli acciai a basso tenore di lega hanno in linea di principio proprietà simili a quelle degli
acciai non legati. Importante dal punto di vista tecnico è la temprabilità che è molto
migliorata, oltre alla maggiore resistenza al calore e alla rinvenibilità.
Gli acciai ad alto tenore di lega sono necessari per ottenere proprietà speciali.
La resistenza all'ossidazione o altre proprietà fisiche particolari si possono ottenere solo
con acciai ad alto tenore di lega.
Non stampare delimitatori di posizione

Figura 1.2 Utensile per fucinatura a stampo

45
kapitel_01_045-087.fm Seite 46 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:09 10

Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

Una codifica dalla quale estrarre altre importanti informazioni sulle caratteristiche di un
materiale è spesso importante per l'utente, perciò i materiali di acciaio si suddividono in
pratica anche per campi di applicazione e utilizzi:
V Acciai ad alta velocità
V Acciai da cementazione
V Acciai da bonifica
V Acciai da nitrurazione
V Acciai per utensili
V Acciai inossidabili e resistenti agli acidi
Nel paragrafo 1 di questo capitolo i materiali di
acciaio vengono elencati in modo tabellare in
base ai gruppi di materiali, alle loro caratteristiche
e ai relativi campi di applicazione.
Figura 1.3 Utensile per stampaggio
2.1.2 Condizionamento della lavorabilità degli acciai
La truciolabilità di un materiale deve essere sempre valutata in relazione ai metodi di
lavorazione impiegati, al materiale e alle condizioni di taglio. Per quanto riguarda il
materiale, la truciolabilità degli acciai è determinata dalla struttura e dalle proprietà
meccaniche (durezza e resistenza).
2.1.2.1 Truciolabilità in funzione del contenuto di carbonio
Gli acciai al carbonio (acciai di qualità non legati) con un tenore di carbonio pari a C < 0,8%
vengono definiti come acciai ipoeutettoidi (riguardo il diagramma ferro-carbonio – cfr.
anche figura 1.5). I componenti fondamentali della struttura sono perlite (miscela di ferrite
e cementite, elevata durezza) e ferrite (bassa durezza, grande deformabilità).
Durante la lavorazione con asportazione del truciolo, la ferrite è causa di molte difficoltà
per i seguenti motivi:
V tendenza a incollarsi sull'utensile e a formare il tagliente di riporto;
V formazione degli indesiderati trucioli a nastro e discontinui (elevata deformabilità);
V scarsa qualità della superficie e formazione di bava sui pezzi.
La perlite è invece causa di difficoltà durante la lavorazione con asportazione del truciolo
in merito a:
V forte usura da abrasione;
V maggiori sforzi totali di truciolatura.
La truciolabilità degli acciai con un tenore di carbo-
nio pari a C < 0,25% viene caratterizzata essenzial-
mente dalle suddette proprietà della ferrite. A velo-
cità di taglio basse si formano taglienti di riporto.
L'usura dell'utensile e la temperatura di taglio au-
mentano lentamente con l'aumentare della veloci-
tà di taglio. In queste condizioni si debbono sce-
gliere utensili con un angolo di spoglia superiore
possibilmente positivo. Si formano, in particolare
con velocità di taglio basse legate al metodo, super- Figura 1.4
fici di scarsa qualità e aumenta la sbavatura. Struttura ferritica-perlitica (ferrite chiara)

46 www.garant-tools.com
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Materiali

Negli acciai al carbonio nel


Austenite + cementite
integranulare + Ledeburite
Ledeburite
campo 0,25% < C < 0,4% le
+ cementite
Temperature [°C]

Austenite + (+ grafite) (+ grafite) proprietà della perlite hanno

Ledeburite
cementite
Austenite integranulare
effetti sulla truciolabilità, vale a
Aust. dire che:
+ Ferrite
Linea 723 °C
V si verifica una riduzione della
tendenza all'incollaggio e
Perlite + Perlite + cementite integranulare Ledeburite + cementite
Perlite

Ferrite +
Perlite
cementite
integranulare
+ Ledeburite (+ grafite) (+ grafite) pertanto la formazione del
ipo- iper-
Tenore di carbonio tagliente di riporto.
eutettoidi eutettoidi
V La temperatura di taglio
Acciaio Ghisa aumenta durante la
la resistenza elevata resistenza resistenza moderata (eccetto GGG e ghisa legata),
aumenta,
la deforma-
attraverso induri-
mento e bonifica, molto fragile, lavorazione con asportazione
bilità si riduce ma fragile e
moderata- sensibile agli urti molto sensibile agli urti del truciolo a causa del
mente
con un trattamento termico idoneo, maggiore carico nella zona di
i materiali sono deformabili a caldo
e in parte a freddo, induribili
e bonificabili
la ledeburite evita la formatura a caldo
contatto e, pertanto, anche
Ferro
puro
l'usura dell'utensile.
ad es. acciai comuni da costruzione, DIN 1710 V La struttura influenza
Acciai da bonifica, DIN 1720
positivamente la qualità della
Acciai per utensili
superficie, la formazione e la
forma del truciolo.
Ghisa (bianca, grigia)
Gli acciai al carbonio con circa
Figura 1.5 lo 0,25% di C mostrano
Classificazione schematica delle leghe ferro-carbonio caratteristiche di buona
truciolabilità.

Un ulteriore aumento del tenore di carbonio (0,4% < C < 0,8%) causa un ulteriore
aumento della perlite, finché a 0,8% C si ha solo perlite. In generale, gli acciai sono
facilmente lavorabili solo in merito alla formazione del truciolo e alla qualità della
superficie. A seguito della maggiore durezza e resistenza si deve considerare una
maggiore usura. Per ridurla lavorare a velocità di taglio più basse o con lubrorefrigeranti.
Nel caso di acciai al carbonio ipereutettici (C > 0,8%) si formano, con un raffreddamento
lento all’aria, altresì ferrite e cementite. Al contrario degli acciai al carbonio ipoeutettici
non si forma un reticolo di ferrite, bensì la ferrite si presenta solo disciolta nella perlite. La
formazione di perlite ha luogo direttamente a partire dal limite del grano austenitico. Con
Non stampare delimitatori di posizione

tenori di C molto superiori a 0,8%, la cementite si separa sui limiti del grano, vale adire
che la cementite libera ancora presente forma degli strati intorno ai grani di austenite o
perlite. Tali acciai causano durante la lavorazione ad asportazione di truciolo un’usura
maggiore. Oltre all’azione fortemente abrasiva dei componenti duri e fragili della
struttura, le pressioni e le temperature elevate comportante, anche a velocità di taglio
comparabilmente basse, una forte usura da craterizzazione e della superficie di spoglia
(vedere anche capitolo "Principi", Par. 1.2). Per tali motivi è necessario lavorare con
velocità di taglio basse e grandi sezioni trasversali, nonché con taglienti stabili.

47
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

2.1.2.2 Truciolabilità in funzione degli elementi di lega


Gli elementi di lega vengono aggiunti in modo consapevole al fine di influenzare le
proprietà meccaniche e termiche. Nei paragrafi seguenti si descrive l'influsso di alcuni
importanti elementi di lega sulla truciolabilità dei materiali di acciaio.
V Il cromo e il molibdeno migliorano la temprabilità dell'acciaio, influenzando pertanto,
in caso di acciai da cementazione e da bonifica, la truciolabilità per struttura e
resistenza. In caso di acciai con un maggiore tenore di carbonio ovvero di lega, questi
elementi formano carburi duri misti e speciali che possono influenzare negativamente
l'asportazione del truciolo. Lo stesso vale anche per il tungsteno.
V Anche il nichel ha effetti sulla resistenza dell'acciaio e ne aumenta la resilienza. Tutto
ciò porta in genere a condizioni di truciolabilità sfavorevoli, in particolare in caso di
acciai austenitici al Ni (in particolare a contenuti di Ni più elevati).
V Il silicio aumenta la resistenza della ferrite e forma, per es. in abbinamento con
l'alluminio, inclusioni dure di ossido di Si (silicato), con una conseguente maggiore
usura dell'utensile.
V Con l'aggiunta di fosforo si ottiene un truciolo corto e fragile. A tenori fino allo 0,1%, il
fosforo agisce positivamente sulla truciolabilità. A tenori maggiori di P si ottengono sì
superfici di migliore qualità, ma anche maggiore usura dell'utensile.
V Il titanio e il vanadio possono causare, già in piccole
quantità, un aumento notevole della resistenza. In merito
agli sforzi totali di truciolatura e alla formazione del truciolo,
si deve far conto su scarsi risultati a causa del forte
affinamento della grana.
V Lo zolfo possiede una solubilità solo minima nel ferro, ma
forma, a seconda dei componenti di lega, solfuri stabili
nell'acciaio. I solfuri di manganese MnS sono auspicabili,
dato che influiscono positivamente sull'asportazione del
truciolo (trucioli corti e fragili, minore formazione di taglienti
di riporto, migliori superfici dei pezzi). In base al livello di
zolfo nell’acciaio è possibile influenzare notevolmente la
rottura del truciolo e la formazione di bava durante la
truciolatura.
V Il manganese migliora la temprabilità e aumenta la
resistenza degli acciai. Grazie all'elevata affinità con lo zolfo,
il manganese forma con lo zolfo i solfuri. Tenori di Figura 1.6 Influsso del
manganese fino all'1,5% favoriscono negli acciai a basso tenore di zolfo sulla
formazione di trucioli
tenore di carbonio la truciolatura per via della buona con l’acciaio C45
formazione del truciolo. Tuttavia, a tenori di carbonio
maggiori, si hanno effetti negativi sull'asportazione del truciolo a causa della maggiore
usura dell'utensile.
V Il piombo ha un punto di fusione relativamente basso ed è presente nel ferro sotto
forma di inclusioni submicroscopiche. Durante le lavorazioni con asportazione del
truciolo si viene a formare una pellicola protettiva di piombo tra l'utensile e il materiale
che riduce l'usura dell'utensile stesso e le forze di taglio specifiche. I trucioli diventano
corti e fragili.

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Materiali

2.1.2.3 Truciolabilità in funzione del trattamento termico


Mediante un trattamento a caldo mirato, la struttura deve essere influenzata in modo tale
da saper adeguare alle esigenze sia le caratteristiche meccaniche sia la truciolabilità.
La seguente Tabella 1.12 illustra l'effetto dei diversi metodi di trattamento a caldo sulla
truciolabilità dei materiali di acciaio quanto a usura dell'utensile e formazione del truciolo.

Trattamento a Influsso sulla struttura Lavorabilità


caldo
Ricottura di Austenitizzazione e raffreddamento A seconda del tenore di carbonio dell'acciaio
normalizzazione all’aria. (cfr. paragrafo 2.1.2.1):
Struttura uniforme e a grana fine Ferrite – scarsa formazione del truciolo,
mediante ricristallizzazione usura minima
Perlite – migliore formazione del truciolo,
maggiore usura
Ricottura di Struttura a grana grossa con Usura dell'utensile relativamente bassa,
ingrossamento del reticolo di ferrite chiuso e perlite e buona formazione del truciolo,
grano bainite incorporate, limiti a causa elevate qualità delle superfici
della compromissione delle
caratteristiche di resistenza
Ricottura di Riduzione della durezza del Usura utensile favorevole,
lavorabilità materiale, formazione del truciolo con l'aumentare della
perlite ferritica con cementite percentuale di ferrite nella struttura di
globulare (tenera, ben deformabile) peggiore qualità
Tempra Austenitizzazione e raffreddamento Elevata usura da abrasione dell'utensile nel
rapido caso di impiego di materiali da taglio
➔ Trasformazione di austenite in convenzionali,
martensite, aumento della durezza buona formazione del truciolo
del materiale e resistenza
Bonifica Tempra e rinvenimento Migliore truciolabilità con l’aumentare della
➔ La martensite viene decomposta decomposizione della martensite
in modo mirato mediante una
nuovo riscaldamento

Tabella 1.12 Truciolabilità in funzione del trattamento termico


Non stampare delimitatori di posizione

Struttura di partenza

Normalizzata Ricotta a ingrossamento Temprata


Figura 1.7 Immagini della struttura dell'acciaio C60, diversi trattamenti termici

49
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

2.1.3 Truciolabilità dei diversi materiali di acciaio

Materiale di Particolarità Lavorabilità Effetti


acciaio
Acciaio ad alta Elementi principali Aumento della durata Trucioli corti e fragili
velocità di lega: dell'utensile in base alla velocità Superfici pulite del pezzo
per es.: Pb, P, S, di taglio, in particolare grazie Scarsa tendenza alla
Mn legato allo all'aggiunta di – Pb (dal 50% al formazione del tagliente di
9 S Mn 28
zolfo forma 70%) [2] riporto
9 S MnPb 28 l'auspicato solfuro Riduzione delle forze di taglio Usura minima dell'utensile
35 S 20 di manganese MnS possibile del 50% max
45 S 20
Acciaio da Acciai da Elevate velocità di taglio per Buona qualità delle
cementazione costruzione non evitare la formazione del superfici
per es.: legati, acciai di tagliente di riporto,
qualità e legati, preferibilmente con taglienti
Ck 15
nonché acciai dell'utensile in metallo duro
16 MnCr 5 legati con un Riduzione dell'avanzamento
20 MoCr 4 tenore di carbonio Geometria utensile adattata
18 CrNi 8 pari a C < 0,2% (angolo di spoglia superiore
positivo)
Cementazione: Finitura di metalli duri con Buona rottura del truciolo
cementazione del metalli duri a grana finissima, Ottime qualità della
bordo a miscele ceramiche, materiali da superficie
0,6 – 0,9% C taglio al CBN
(durezza fino a
60HRc)
Acciaio da bonifica Tenore di carbonio La truciolabilità dipende in gran parte dagli elementi di lega e
per es.: 0,2% <C < 0,6% dal trattamento a caldo
Elementi principali Bonifica per lo più dopo sgrossatura, e prima della finitura
Ck 45
di lega: ovvero della lavorazione di precisione
42 CrMo 4 cromo Cr Velocità di taglio minori con l’aumentare del tenore di
30 CrMoV 9 nichel Ni carbonio (percentuale di perlite)
36 CrNiMo 4 vanadio V
molibdeno Mo A causa dell'elevata Ottima truciolabilità
silicio Si truciolabilità, sgrossatura per lo Ridotta usura dell’utensile
manganese Mn più allo stato normalizzato del
materiale
(ricottura di normalizzazione)
Finitura a basse velocità di taglio Ridotta usura dell’utensile
per lo più con utensili in metallo
duro del Gruppo -P (HSS solo
per foratura e filettatura)
Utilizzo di materiale ceramico
da taglio e materiali da taglio
CBN solo per durezze superiori a
45HRc (cfr. lavorazione
dell'acciaio da cementazione)

Tabella 1.13 Truciolabilità dei diversi acciai

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Materiali

Tabella 1.13 Continua Truciolabilità dei diversi materiali di acciaio

Materiale di Particolarità Lavorabilità Effetti


acciaio
Acciaio da Tenore di carbonio A causa della elevata durezza superficiale dei materiali, la
nitrurazione 0,2% <C < 0,45% truciolatura viene eseguita prima della nitrurazione
per es.: Elementi principali
di lega: Materiale di partenza bonificato: Usura utensile accettabile
34 CrAlNi 7 Basse velocità di taglio
Cr, Mo, Al, V
31 CrMo 12 Elevata durezza Materiale di partenza non Scarsa evacuazione del
34 CrAlS della superficie dei bonificato truciolo
materiali mediante Formazione di bava
nitrometalli fragili
Tenore di Ni> 1% Di difficile lavorazione
Aggiunta di zolfo S Di facile lavorazione
Acciaio per utensili Tenore di C < 0,9% Utilizzo di materiali da taglio in Maggiore tendenza
per es.: per gli acciai per metallo duro con titanio e all'incollaggio
utensili non legati carburo di titanio Formazione del tagliente di
C 45
(P 20) riporto
C 60 Truciolabilità relativamente
difficile
Superfici di scarsa qualità e
ruvide
Bonifica degli acciai per utensili Miglioramento della
truciolabilità
Acciai Tenore di cromo Acciai prevalentemente ferritici Buona truciolabilità
inossidabili > 12%
e ad
ulteriore Acciai austenitici: Di difficile lavorazione
elevata resistenza
percentuale di Basse velocità di taglio Elevata tendenza
al calore
nichel Avanzamenti relativamente alti all'incollaggio
per es.:
X5CrNiNb18-10 10-13% per la riduzione del numero di Formazione del tagliente di
tagli riporto
Tendenza all'incrudimento
Non stampare delimitatori di posizione

Figura 1.8 Fresatura di acciaio da bonifica

51
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

Per valutare la lavorabilità degli acciai inossidabili (Gruppi di materiali GARANT 13 e 14,
tabelle 1.1 e 1.2) si può ricorrere all'indice PRE riportato in calce (Pitting Restistence
Equivalent) che descrive la resistenza degli acciai inossidabili alla cosiddetta corrosione
per vaiolatura (in inglese pitting).

Cr ... cromo
Indice PRE = % Cr + 3,3 · % Mo + 30 · % N Mo ... molibdeno (Rel. 1.1)
N ... azoto
%... Quota percentuale degli elementi

I seguenti campi per la valutazione della truciolabilità valgono in particolare per la


tornitura di acciai inossidabili:

Campo Indice PRE Valutazione della Esempi di materiali


truciolabilità
Denominazione del GARANT-
materiale Gruppo di materiali
PRE < 16 Buona X6Cr13 (1.4000) 13.1
X10Cr13 (1.4006) 13.2
X30Cr13 (1.4028) 13.3
16 < PRE < 22 Media X5CrNi 18 10 (1.4301) 13.1
22 < PRE < 34 Difficile X6CrNiMoTi 17 12 2 (1.4571) 13.1
PRE > 35 Molto difficile X8CrNiMo 27 5 (1.4460) 13.3

Tabella 1.14 Indice PRE per la valutazione della truciolabilità degli acciai inossidabili
:

Esempio per il calcolo dell'indice PRE


Materiale: X 8 Cr Ni Mo 27 5 (1.4460, Gruppo di materiali GARANT 13.3)

Analisi: Cr: 25,0 ... 28,0 % Differenza = 3,0% Δ Cr = 1,5%


Mo: 1,3 ... 2,0 % Differenza = 0,7% Δ Mo = 0,35%
N: 0,05 ... 0,2 % Differenza = 0,15% Δ N = 0,075%

31 41

Indice PRE = (25,0+Δ Cr)% + 3,3 · (1,3+ΔMo)% + 30 · (0,05+ΔN)%


= 26,5% + 3,3 · 1,65% + 30 · 0,125%
Indice PRE = 35,7

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Materiali

La tabella 1.15 fornisce una panoramica sui parametri di taglio realizzabili con la tornitura
dell'acciaio.
Velocità di 240 m/min 180 m/min 130 m/min 120 m/min 110 m/min
taglio fino a fino a fino a fino a fino a
1)
400 m/min 320 m/min 250 m/min 220 m/min 190 m/min
Materiali
Acciai comuni – fino a 0,2% C oltre 0,2% C
da costruzione per es. St52-32) per es.St52-12)
Acciaio ad alta Non per acciai – – – –
velocità per trattamento
non trattato a caldo
per es. 9 S Mn 28
Acciaio ad alta – fino a 0,45% C oltre 0,45% C – –
velocità per es. 35 S 20 V per es. 60 S 20 V
bonificato
Acciaio da trattato su – – – –
cementazione struttura ferrite-
non legato perlite (BG)
per es. Ck15 BG
Acciaio da – trattato su struttura trattato a det. – –
cementazione ferrite-perlite (BG) resistenza (BF)
legato per es. 16MnCr5 BG per es.
16CrNiMo6 BF
– – non trattato3) non trattato3) –
per es. 16MnCr5 U pe res.
17CrNiMo6 U
Acciaio da bonifica – fino a 0,4% C oltre 0,4% C oltre 0,6% C –
non legato per es. Cf 35 G per es. Cf 53 G, per es. Cf 70 G
sottoposto a ricottura Ck60 G
di lavorabilità (G)
Acciaio da bonifica – fino a 0,45% C oltre 0,45% fino a oltre 0,55% C –
non legato per es. Ck 45 N 0,55%C per es. Ck 60 N
normalizzato (N) per es. Cf 53 N,
Ck55 N
Acciaio da bonifica – – fino a 0,45% C o oltre 0,45% fino a –
non legato fino a 800 N/mm2 0,6%C o oltre
bonificato (V) per es. Ck 35 V, 800 N/mm2
Cf 45 V per es. Ck 55 V
Acciaio da bonifica – fino a 0,3% C fino a 0,4% C oltre 0,4% C –
legato o fino a 200 HB od oltre 200 fino a od oltre
sottoposto a ricottura per es. 25 CrMo4 B 230 HB 230 HB
di lavorabilità (G) per es. 24 CrMo5 B per es. 24CrNiMo6
o trattato per una B, 50 CrMo4 G
migliore lavorabilità
(B)
Non stampare delimitatori di posizione

Acciaio da bonifica – – fino a 0,4% C fino a 0,5% C oltre 1000 N/


legato od oltre 700 fino a od oltre 800 - mm2
bonificato (V) 800 N/mm2 1.000 N/mm2 per es.
per es. 34 Cr4 V per es. 42 CrMo4 V 50 CrV4 V,
30 CrNiMo8 V
1) Velocità di taglio con l'impiego di utensili in metallo duro non rivestiti
2) Possibile truciolabilità di diversa qualità a seguito di dispersioni
3) Truciolabilità diversa a seconda della percentuale dei componenti della struttura
[N/mm2] Indicazioni sulla resistenza alla trazione
[HB] Indicazioni sulla durezza del materiale

Tabella 1.15 Velocità di taglio realizzabili con gli acciai

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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

2.1.4 Truciolabilità di Toolox


L’acciaio per utensili Toolox è un materiale della nuova generazione pensato in
particolare per la realizzazione di utensili e stampi. Toolox è disponibile in due qualità:
Toolox 33 con una durezza di 300 HB e Toolox 44 con 45 HRC. Entrambe le qualità Toolox
hanno proprietà quali elevata purezza e struttura perfetta grazie all’indurimento
convogliato.
Toolox 33 è un acciaio per utensili temprato e rinvenuto, sottoposto a basse tensioni
residue. Ha una durezza (300HB) che corrisponde ai materiali 1.2311, 1.2312 o 1.2738
(cfr. Gruppo di materiali 8.1, Par. 1.1), tuttavia una migliore idoneità alla lavorabilità
meccanica (cfr. figura 1.9). I suoi valori meccanici, insieme all’ottima stabilità della forma,
rendono Toolox 33 una vera alternativa agli acciai da cementazione e da nitrurazione o
anche all’acciaio da bonifica 42CrMo4 utilizzato di frequente. Toolox 33 non è stato
concepito per un ulteriore trattamento termico. La nitrurazione o il rivestimento sono
possibili a temperature inferiori a 590 °C. La gamma di impiego di Toolox 33 va dai
componenti macchina agli utensili per curvatura e formatura, fino a parti soggette a
usura e strutturali.
Toolox 44 è un acciaio per utensili, che pronto all’uso, è già stato trattato a caldo, in modo
che, per es., i costruttori di utensili non devono più fare indurire da terzi le proprie forme.
Il materiale ha una composizione chimica insolita. La differenza rispetto ad altre leghe
consiste nel fatto che la percentuale di carbonio e di zolfo è stata notevolmente ridotta,
mentre la percentuale di silicio è molto più alta. La minore percentuale di carbonio riduce
del 30% la formazione di carburi, cosa che spiega tra l’altro la buona lavorabilità. Grazie
alla sua durezza, il materiale, al fine di mantenere al minimo l’usura dell’utensile, richiede
per la truciolatura utensili affilati e assenza di vibrazioni. Toolox 44 può essere utilizzato in
molti campi quali stampi da fonderia in plastica, utensili per presse piegatrici, listelli
d’usura, utensili rotanti, fino a componenti macchina sottoposti a forti sollecitazioni.

400
Velocità di taglio (m/min)

20% di
350 produttività
20%
in piùproduktivitet
ökad 320 HBW (Toolox 33)

300

311 HBW (1.2312)

250

200

10 20 30 40 50

Durata (min)

Figura 1.9 Durata dell’utensile durante la spianatura

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Materiali

2.2 Ghise

2.2.1 Classificazione delle ghise


Per materiali di ghisa si intendono leghe di ferro-carbonio con un tenore di carbonio pari
a C > 2% (nella maggior parte dei casi fino al 4% – cfr. figura 1.5). Gli elementi di lega sono
per lo più silicio, manganese, fosforo e zolfo. La resistenza alla corrosione e al calore si
migliora con l'aggiunta di nichel, cromo, molibdeno e rame. Gli additivi nei materiali di
ghisa influenzano la truciolabilità nella misura in cui agiscono come formatori di carburo
ovvero nella misura in cui agiscono sulla resistenza e/o sulla durezza. La figura 1.10 riporta
la suddivisione in linea di principio delle ghise.
Per le denominazioni delle ghise in base alla norma UE consultare la tabella 1.6
(paragrafo 1.2).
La ghisa acciaiosa viene colata in forme e successivamente lavorata mediante
truciolatura. Grazie alla sua ottima resilienza, la ghisa d'acciaio viene utilizzata soprattutto
laddove si verifichino sollecitazioni d'urto e di spinta, oltre che oscillanti.
La ghisa dura ha una struttura fragile e non raggiunge gli elevati valori di resistenza alla
trazione della ghisa di acciaio. Nell'industria meccanica, il getto di ghisa bianca
(solidificata "bianca" su tutta la frattura) viene utilizzata solo raramente e quasi
esclusivamente allo stato non lavorato di getto. Un'importanza ben maggiore ricopre il

Materiali di ghisa
Ghisa
d'acciaio Ghisa bianca Ghisa grigia Ghisa speciale

Tenore di carbonio: < 2 % 2,4 % - 4,5 % 2,5 % - 5,0 % 1,5 % - 3,5 %


Aspetto della frattura: bianco bianco grigio Altamente legato
aggiunta minima con
di Mg
Elementi di lega:
Ghisa Ghisa a Ghisa a Ghisa a
Ghisa grezza grafite grafite grafite Si Al Cr
dura malleabile lamellare vermicolare sferoidale

Trattamento di ricottura
Non stampare delimitatori di posizione

in atmosfera diversa
(malleabilizzazione)

Ghisa Ghisa
malleabile malleabile
bianca nera

Designazione: GS GH GTW GTS GG, GGL GGV GGG G-X 22CrNi17


in base alla norma UE: EN-GJN EN-GJMW EN-GJMB EN-GJL EN-GJV EN-GJS

Figura 1.10 Classificazione dei materiali di ghisa

55
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

getto di ghisa conchigliata (raffreddamento


mirato in modo che solo lo strato del bordo si
solidifichi in bianco) con la sua superficie dura e
resistente all'usura a condizioni di migliore
resilienza del nucleo. Alcuni esempi di
applicazione: rulli, alberi a camme e punzoni.
La ghisa malleabile diventa tale solo dopo un
trattamento di ricottura, cioè la
malleabilizzazione. A seconda del trattamento a
caldo, si avrà ghisa malleabile a cuore nero o
Figura 1.11 Compressore a vite
bianco. Quanto a resistenza, la ghisa malleabile
si colloca in una via di mezzo tra ghisa grigia e ghisa d'acciaio. La truciolabilità dei pezzi a
parete spessa in ghisa malleabile a cuore bianco è più difficile, a causa della maggiore
percentuale di perlite in essi contenuta, rispetto a quella di pezzi a parete sottile (lo strato
decarburato raggiunge di norma uno spessore di 7 mm). Pertanto la ghisa malleabile a
cuore bianco viene utilizzata prevalentemente per pezzi a parete sottile. Dato che la ghisa
malleabile a cuore nero, a differenza di quella a cuore bianco, presenta su tutta la frattura
una struttura uniforme di ferrite e carbonio di ricottura, la ghisa malleabile a cuore nero è
generalmente più facilmente lavorabile di quella a cuore bianco. Essa viene utilizzata di
preferenza per componenti a parete spessa che devono essere sottoposti ad altre
lavorazioni con asportazione del truciolo.
I diversi tipi di ghisa grigia si differenziano essenzialmente per la forma geometrica della
grafite in essi presente. La ghisa a grafite lamellare EN-GJL (denominata ghisa grigia o
GG) possiede straordinarie caratteristiche di smorzamento, sebbene non sia così dura
come la ghisa bianca. Persino le più piccole modifiche strutturali sono causa di notevoli
fluttuazioni nella durata degli utensili. La ghisa a grafite sferoidale EN-GJS (denominata
ghisa sferoidale o GGG) ha una bassa capacità di smorzamento (ca. fattore 2) e si lascia
lavorare in modo relativamente buono. Le ghise ADI (Austempered Ductile Iron) in
quanto gruppo di materiale relativamente nuovo hanno per base ghisa con grafite
sferoidale. Basandosi su questo si ottiene, attraverso un trattamento termico a più fasi,
una qualità materiale che si contraddistingue per una grande dilazione con elevata
resistenza alla trazione e una particolare resistenza all’usura per applicazioni estreme.
Grazie al trattamento termico si ottiene una speciale microstruttura. Una tale struttura è
composta da ferrite aghiforme in una matrice austenitica sovrasaturata con carbonio (il
carbonio è presente principalmente sotto forma di particelle sferiche). Come
denominazione per la struttura è stata scelta la parola "Ausferrite". Rispetto alle ghise
tradizionali (GJS e GJL), quella ADI ha una resistenza specifica notevolmente più elevata.
Si colloca tra gli acciai più resistenti e i metalli leggeri. La ghisa ADI viene utilizzata in
particolare in componenti sottoposti a sollecitazioni elevate di veicoli, impianti idraulici e
trasmissioni. A causa dell’elevata resistenza e della resistenza all’usura, la lavorazione
economica ad asportazione del truciolo della ghisa ADI è tuttavia difficile in quanto alle
durate utensile ottenibili. La ghisa a grafite vermicolare v (denominata GGV) è un
materiale di recente sviluppo che riunisce le proprietà positive della GG e GGG,
venendosi pertanto a collocare tra la ghisa grigia e la ghisa sferoidale. La GGV si sviluppa

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Materiali

in forma di dita e rami da una lamella e contiene non più del 20% di noduli di grafite. Ci si
aspetta che troverà impiego in particolare nella costruzione di motori diesel, sebbene al
momento presenti ancora problemi a livello di truciolabilità.

2.2.2 Truciolabilità dei materiali di ghisa


Le proprietà di truciolabilità delle ghise vengono fortemente influenzate dalla quantità e
dalla formazione della grafite.
La presenza di grafite nei materiali di ghisa riduce da un lato l'attrito tra utensile e
materiale, mentre dall'altro interrompe la struttura metallica di base. Ciò porta, rispetto
all'acciaio, a una truciolabilità migliore che si contraddistingue per trucioli corti e fragili,
sforzi totali di truciolatura più bassi e per durate maggiori degli utensili.
Durante le lavorazioni con asportazione del truciolo di ghisa dura (ghisa bianca) il
tagliente dell'utensile è sottoposto a sollecitazioni elevate per via della percentuale
elevata di cementite presente nella struttura del materiale. Per raggiungere una durata
dell'utensile ottimale da un punto di vista economico, la velocità di taglio dovrebbe
essere ridotta con l'aumentare della durezza del materiale. Una riduzione dello spessore
del truciolo provoca una riduzione del carico sul tagliente dell'utensile. L'utilizzo della
ceramica da taglio consente, rispetto ai metalli duri, di aumentare la velocità di taglio dal
fattore 3 al fattore 4.
Grazie alla buona deformabilità plastica dei vari tipi di ghisa malleabile, durante le
lavorazioni con asportazione del truciolo si formano gli indesiderati trucioli continui.
Tuttavia, il carbonio di ricottura e il solfuro di manganese incorporati nella struttura di
base migliorano la rottura del truciolo e, pertanto, anche le caratteristiche di truciolabilità.
Grazie alla sua diversa struttura, la ghisa malleabile (GTS) a cuore nero, è più facilmente
lavorabile, alla stessa durezza di materiale, della ghisa malleabile (GTW) a cuore bianco.
(cfr. anche Tabella 1.16)
Nel caso della ghisa a grafite lamellare (cfr. figura 1.12) la
struttura di base simile all'acciaio è interrotta da lamelle
di grafite che, durante la lavorazione per asportazione del
truciolo, causano la formazione di trucioli segmentati o di
trucioli discontinui con l’aumentare della velocità di
taglio. In questo modo si formano sempre trucioli corti e
fragili (per lo più trucioli friabili) che impediscono
un'usura eccessiva della superficie di spoglia. Inoltre, si
Non stampare delimitatori di posizione

riscontra una riduzione degli sforzi totali di truciolatura.


Figura 1.12 Sui bordi del pezzo possono verificarsi delle spaccature
Struttura della ghisa grigia durante l'asportazione del truciolo. La qualità ottenuta
a grafite lamellare della superficie dipende dal metodo di lavorazione, dalle
condizioni di taglio, dalla finezza e dall'uniformità della
struttura della ghisa grigia.
Se la struttura delle lamelle non è lineare (per es. lamelle a forma di rosette di "grafite B"),
la durata dell'utensile può variare a velocità di taglio elevate, ma a altrimenti condizioni
invariate, fino al fattore 10.

57
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

Nella ghisa a grafite sferoidale (GGG), la grafite è sotto


forma di inclusioni globulari (vedi figura 1.13). La struttura
di base dei tipi con bassa resistenza e buona resilienza (per
es. come nel caso della GGG 40 della figura) è composta
principalmente da ferrite non dura. Al contrario della ghisa
con grafite lamellare, la formazione del truciolo non
avviene mediante formazione di spaccature nelle inclusioni
di grafite. La struttura di base metallica e i noduli di grafite
in essa incorporati vengono deformati in modo plastico.
Vengono prodotti trucioli elicoidali che sono tuttavia fragili
Figura 1.13
Immagine della struttura GGG 40 grazie alla presenza di grafite. Il problema dell'asportazione
del truciolo alle velocità di taglio più elevate è l'usura della
superficie di spoglia. I trucioli mostrano una caratteristica di rottura tenace e tendono, in
particolare nel taglio a secco, alla formazione di trucioli apparenti, vale a dire ad una
plastificazione del materiale tra superficie di spoglia e pezzo.
In linea di principio, le ghise ADI possono essere assimilate, in quanto a truciolabilità,
alla ghisa con grafite sferoidale. Vengono lavorate con asportazione del truciolo sia prima
del trattamento termico sia in stato bonificato.
I tipi ADI legati con molibdeno si lavorano con maggiore difficoltà rispetto ai tipi legati
con rame o nichel. Un influsso simile al molibdeno viene esercitato dal manganese. Il
motivo risiede nella presenza di campi austenitici residui instabili, che, durante la
lavorazione, si trasformano in martensite, aumentando l’usura dell’utensile. Sia rispetto ad
altri materiali di ghisa con grafite sferoidale sia rispetto all’acciaio con resistenza simile, si
hanno, alle stesse velocità di taglio durante la lavorazione delle ghise ADI duttili, durate
notevolmente inferiori dell’utensile. Un fattore distintivo è, in particolare durante la
lavorazione con materiali da taglio in metallo duro, un’usura da craterizzazione estrema.
Tuttavia, sia durante la tornitura sia durante la foratura, è possibile ottenere un
miglioramento della durata utilizzando un rivestimento in materiale duro per il tagliente
dell’utensile e un’emulsione lubrificatrice e refrigerante. Inoltre, la truciolabilità migliora
con l’impiego di utensili di tornitura con angolo di spoglia superiore positivo.
Nella ghisa vermicolare (GGV), la grafite vermicolare ha conformazione simile a quella
del corallo, perciò l'asportazione del
truciolo è simile a quella della grafite
Allungamento alla rottura / resilienza

lamellare. La GGV presenta, a basse


velocità di taglio, notevoli vantaggi ri-
spetto alla GGG e non si differenzia
molto dalla GG della stessa durezza
Campo proprietà

per quanto riguarda le caratteristiche


utensili in ghisa

co
mi di asportazione del truciolo. In questo
ter
tradizionali

to
men modo, la truciolabilità della GGV perli-
tta
Tra tica eguaglia, a una velocità di taglio
di vc = 300 m/min, quella della GG-25.
A velocità di taglio oltre i 300 m/min si
verifica un'elevata usura della superfi-
Resistenza / durezza cie di spoglia dell'utensile, evidenziata
dall'azione abrasiva delle inclusioni di
Figura 1.14 Confronto delle proprietà di materiali diversi
grafite.
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kapitel_01_045-087.fm Seite 59 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:09 10

Materiali

Il bordo dei pezzi ricavati per fusione (pelle) mostra una peggiore truciolabilità rispetto
alla zona del nucleo a causa di inclusioni non metalliche, della struttura modificata e/o
delle calaminature, cosicché si verifica una maggiore usura da abrasione e la formazione
di tacche di usura sul tagliente dell'utensile, se non si riducono i parametri di taglio. (cfr.
Capitolo "Principi" Par. 1.2)
La tabella 1.16 riporta in modo esemplare i valori di taglio da raggiungersi in funzione del
materiale di ghisa da lavorarsi.

Materiale Metodo Utensile/ Avanzamento per Velocità di


Materiale da taglio tagliente taglio
fz [mm/Z] vc [m/min]
GTS55 Tornitura HM, senza rivestimento 0,3 ... 0,6 50 ... 150
GTS 70
HM, con rivestimento 0,3 ... 0,6 75 ... 170
GTW45 Tornitura HM, senza rivestimento 0,1 ... 0,6 45 ... 150
HM, con rivestimento 0,1 ... 0,6 80 ... 240
GG 25 fino a Tornitura HM, senza rivestimento 0,1 ... 0,4 50 ... 200
GG 40
HM, con rivestimento 0,4 80 ... 200
Fresatura Fresa per spianatura / HM, 0,2 ... 0,4 70 ... 130
senza rivestimento
Fresa per spianatura / HM, 0,2 ... 0,4 90 ... 190
con rivestimento
Fresa per spianatura/CBN 0,15 1.500 ... 2.000
Foratura D10 mm/<5xD/HM 0,1 ... 0,14 25 ... 40
D10 mm/>5xD/HM 0,12 30 ... 90
GGG 40 fino a Tornitura HM, senza rivestimento 0,1 ... 0,6 40 ... 230
GGG 70
HM, con rivestimento 0,15 ... 0,6 60 ... 240
GGG(AD)
Foratura D10 mm/fino a 2,5xD/ 0,3 ... 0,4 40 ... 85
HMI, con rivestimento
Alesatura/ Utensile per filettatura/HM 0,10 ... 0,15 200 ... 400
Tornitura di
precisione
Non stampare delimitatori di posizione

GGV Valori di taglio leggermente superiori rispetto a GG

Tabella 1.16 Velocità di taglio realizzabili per le ghise

Una correlazione tra lavorabilità della ghisa in connessione alla durezza Brinell (HB) è
relativamente inaffidabile. Questa indicazioni non fornisce nessuna informazione sulla
durezza di abrasione della ghisa che, a causa di inclusioni di sabbia e carburi liberi, ha
effetti particolarmente negativi sulla truciolabilità. Pertanto, una ghisa con una durezza
Brinell di 180 HB e una quantità di carburi liberi presenta caratteristiche notevolmente
peggiori di asportazione del truciolo rispetto a un materiale di ghisa dello stesso grado di
durezza, ma con una struttura perlitica al 100% e senza carburi liberi.

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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

3 Metalli non ferrosi

3.1 Alluminio e materie plastiche

3.1.1. Classificazione delle leghe di alluminio


I materiali di alluminio si distinguono in leghe di ghisa e leghe per la lavorazione plastica.
Nel caso delle leghe per la lavorazione plastica è la deformabilità plastica a essere in
primo piano, mentre in quello delle leghe per pressofusione è la capacità di riempire la
forma. È possibile fare un'ulteriore suddivisione dell'alluminio e delle rispettive leghe a
seconda dell'incrudimento della lega. Le leghe di alluminio vengono, quindi, suddivise in
induribili per invecchiamento (incrudimento mediante formazione di cristallo misto) e
non induribili per invecchiamento ovvero martensitiche (incrudimento mediante
separazione di componenti in precedenza disciolti).
La figura 1.15 fornisce una panoramica sulla molteplicità delle leghe. Gli elementi principa-
li più importanti di lega sono per l'alluminio silicio, magnesio, zinco, rame e manganese.
Le leghe di alluminio induribili per invecchiamento per la lavorazione plastica vengono
preferite nei casi in cui è necessario sfruttare il rapporto favorevole tra resistenza e
spessore ovvero la loro grande resistenza alla corrosione nelle diverse applicazioni
dell'industria meccanica, automobilistica e aeronautica.
Per le leghe per pressofusione di alluminio, i valori di resistenza sono solo al secondo
posto dopo le proprietà di colabilità. Pertanto la composizione delle leghe di ghisa può
scostarsi in parte notevolmente da quella delle leghe per la lavorazione plastica.
Le leghe per pressofusione con Al e Si sono particolarmente importanti dal punto di
vista tecnico. Le leghe eutettiche di Al-Si (tenore di Si 12%) hanno una buona resistenza
e una straordinaria colabilità. Queste leghe vengono preferite per pezzi di ghisa a parete

Leghe di ghisa Leghe per la lavorazione plastica

Fe AlFeSi
AlMg
Leghe martensitiche

Incrudimento mediante
Si AlSi separazione di
Si AlSi AlMn componenti liberati
AlMg Mn in precedenza
AlMgMn
Mg AlSiCu
AlZn
Al AlSiMg Al Mg
Zn AlMgSi AlMgSi
AlCu Zn AlCu(Si,Mn)
Leghe induribili per

Cu AlZnMg AlCuMg Incrudimento mediante


invecchiamento

Cu AlZnMg formazione di cristallo


AlZnMgCu misto
Li AlCu(Mg)Li

Figura 1.15 Classificazione schematica delle leghe per pressofusione di alluminio e di alluminio per la
lavorazione plastica

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Materiali

sottile, a tenuta di pressione e stagna nell'industria meccanica e nella costruzione di


strumenti. Le loro caratteristiche di colabilità peggiorano con il diminuire del tenore di Si.
Lo sviluppo di leghe di Al per pistoni per motori a combustione interna ha dato origine in
alcuni singoli casi a composizioni ipereutettiche (Si > 12%). Con l'aumentare del tenore di
Si si raggiunge una riduzione del coefficiente di dilatazione della lega di Al.

3.1.2 Truciolabilità delle leghe di alluminio


L'alluminio è considerato di norma più facilmente lavorabile. Rispetto all'acciaio della
stessa resistenza, le forze di taglio risultanti sono notevolmente interiori (circa il 30% di
quelle dell'acciaio). Nel caso dell'alluminio, la forma del truciolo è un criterio importante
di valutazione per via del volume proporzionalmente grande di trucioli. Essa dipende dal
materiale stesso, dalle condizioni di taglio e in parte anche dalla geometria dell'utensile.
La durata dell'utensile varia moltissimo nel corso del processo di asportazione del
truciolo d'alluminio. La grandezza di usura decisiva è quella dell'usura su fianco. L'usura
da craterizzazione non si verifica durante l'asportazione del truciolo d'alluminio.

Figura 1.16 Fresatura di tasche di alluminio


Non stampare delimitatori di posizione

61
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

Valori tecnologici GARANT per lavorazioni con asportazione del


truciolo d'alluminio:
Fresatura di Al Mg 3g
Utensile Inserto Elementi di serraggio Valori di taglio
Fresa a inserti a 90° BGHX Mandrino corto vc = 1.260 m/min
HPC Sk 40 D22 n = 8.000 g/min
Diametro 50 fz = 0,25 mm/Z
vf = 6.000 mm/min
ae = 50 mm
ap = 5,5 mm
Fresa a tuffo con VCTG 22 Mandrino corto vc = 790 m/min
passaggio interno Sk 40 D22 n = 6.000 g/min
per il lubrore- fz = 0,18 mm/Z
frigerante vf = 3.400 mm/min
Diametro 42 ae = 35 mm
ap = 3 mm
Fresa per sgrossatura in MDI per Al Mandrino portafrese vc = 400 m/min
Diametro 16 n = 8.000 g/min
fz = 0,298 mm/Z
vf = 7.000 mm/min
ae = 16 mm
ap = 15 mm
Frese per semifinitura in MDI Mandrino portafrese vc = 390 m/min
Diametro 16 n = 8.000 g/min
fz = 0,1 mm/Z
vf = 3.200 mm/min
ae = 0,2 mm
ap = 20 mm
Fresa ad alta velocità in HMI Mandrino HG vc = 400 m/min
Diametro 16 n = 8.000 g/min
fz = 0,45 mm/Z
vf = 7.200 mm/min
ae = 15 mm
ap = 1 mm
Nota: Questo esempio vale per macchine a CN tradizionali con numero di giri del mandrino
fino a max. 8000 g/min.

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Materiali

Valori tecnologici GARANT per lavorazioni con asportazione del


truciolo d'alluminio:
Foratura / Filettatura di Al Mg 3
Utensile Rivestimento Elementi di serraggio Valori di taglio
Punte elicoidali in HMI TiAlN Mandrini HD vc = 400 m/min
Diametro 10,2 n = 12.000 g/min
f = 0,6 mm/g
Maschio a macchina TiCN Mandrini HD vc = 50 m/min
per FC n = 1.400 g/min
Synchro fz = 1,75 mm/Z
Diametro 12 vf = 2.450 mm/min
ae = 12 mm
Frese per filettatura GARANT UNIversal con Mandrini HG vc = 120 m/min
LR n = 6.000 g/min
Diametro 6,2 fz = 0,02 mm/Z
vf = 400 mm/min

Nel caso dei materiali di alluminio per la lavorazione plastica, l'usura non causa nessun
problema ed è facile lavorare con utensili in MD e HSS. Anche in caso di sollecitazioni rela-
tivamente elevate dell'utensile, la sua durata varia ancora da 1 a 2 strati. L'alluminio puro e
i materiali induribili per invecchiamento per la lavorazione plastica sono spesso allo stato
tenero, e, in particolare a basse velocità di taglio, tendono alla formazione di trucioli ap-
parenti o alla formazione del tagliente di riporto. A causa del tagliente di riporto e di un
conseguente aumento della temperatura dovuto all'attrito si ottiene una scarsa qualità
della superficie. Per ovviare all'inconveniente basta aumentare la velocità di taglio è l'an-
golo di spoglia superiore (fino a 40°) ed eventualmente usare il lubrorefrigerante.
L'alluminio per pressofusione senza silicio si deve considerare, quanto a lavorabilità, alla
stregua dei corrispondenti materiali per la lavorazione plastica. Le leghe di Al-Si induribili
per invecchiamento e ipoeutettiche (tenore di silicio fino al 12%) mostrano peggiori
caratteristiche di asportazione del truciolo con l'aumentare della percentuale di Si. Le
inclusioni dure e fragili, come dello stesso Si o Al2O3 migliorano sì la rottura del truciolo,
ma aumentano anche l'usura dell'utensile. I metalli duri sono particolarmente adatti
come materiali da taglio per le lavorazioni con asportazione del truciolo. La scelta
Non stampare delimitatori di posizione

dovrebbe tuttavia avvenire in funzione dei parametri di taglio e al metodo di lavorazione


(taglio liscio o intermittente).
Le leghe di Al e Si ipereutettiche (tenore di silicio oltre il 12%) si lavorano con facilità, per
quanto riguarda la forma del truciolo e la qualità della superficie ottenibile, con l'impiego
di metallo duro (MD) e di utensili al diamante policristallino (PCD). Le particelle
grossolane di Si nella struttura di base relativamente dura causano tuttavia una riduzione
molto notevole della durata rispetto alle leghe di ghisa ipoeutettiche.
Il nocciolo e i bordi dei pezzi colati mostrano talvolta caratteristiche di asportazione del
truciolo molto diverse. Solo nel caso delle leghe di Al e Si eutettiche non si è rilevata
questa differenza.

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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

In seguito sono elencati alcuni valori orientativi per i diversi metodi delle leghe di Al e Si
interessanti dal punto di vista tecnico.
Materiale Metodo Materiale da Velocità Avanzamento Profondità
taglio di taglio per tagliente di taglio
vc [m/min] fz [mm/Z] ap [mm]
Leghe di Al Tornitura Acciaio super- < 400 < 0,5 1) <6
ipoeutettiche rapido HSS
(tenore di Si HM < 1.200 <6
< 0,6 1)
< 12%)
PCD < 1.500 < 0,3 1) <1
Fresatura Acciaio super- < 300 ≈ 0,3 <6
rapido HSS
HM < 700 ≈ 0,3 <8
PCD < 2.500 ≈ 0,15 < 2,5
Foratura Acciaio super- 80 ... 100 0,1 ... 0,4 1) –
rapido HSS
HM < 500 0,15 1) –
PCD Poco adatto alla foratura per i processi di compressione
nella zona del tagliente trasversale
Leghe di Al Tornitura HM < 400 < 0,6 1) <4
ipereutettiche
PCD < 1.000 < 0,2 1) < 0,8
(tenore di Si
> 12%) Fresatura HM < 500 ≈ 0,25 <8
PCD < 1.500 ≈ 0,15 <2
Foratura HM 200 ... 300 0,15 1) –
PCD Poco adatto alla foratura per i processi di compressione
nella zona del tagliente trasversale
1) Per la tornitura e la foratura vale, invece dell'avanzamento al dente, il valore di avanzamento f [mm/g]

Tabella 1.17 Valori indicativi, in base al metodo, per lavorazioni con asportazione del truciolo
di diverse leghe di alluminio

3.2 Magnesio e leghe di magnesio


Il magnesio e le sue leghe hanno la densità più bassa di tutti i materiali metallici a
condizioni di caratteristiche di resistenza media.
Il magnesio è di facilissima lavorazione. La grande
facilità di reazione chimica richiede tuttavia misure
protettive molto particolari contro l'autoinfiammabilità.
L'elevata affinità all’ossigeno rende necessaria
l'adozione di misure anticorrosive nonostante la
presenza di uno strato protettivo di ossido. A causa
dell'elevato ritiro durante la solidificazione (circa il 4%), il
magnesio tende alla microporosità, svantaggio che si
può in larga misura evitare, se lo si lega con alluminio e
zinco. Dato che il manganese migliora la resistenza alla
Figura 1.17 Elemento portante in corrosione, le più importanti leghe di magnesio
magnesio contengono questi tre additivi.

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Materiali

Rispetto ad altri metalli, il magnesio e le sue leghe si contraddistinguono in particolare


per i loro bassi sforzi totali di truciolatura. Tuttavia, similmente alla lavorazione delle leghe
di alluminio a basso tenore di lega, si osservano forti manifestazioni adesive tra la
maggior parte dei materiali da taglio e il materiale lavorato. Se sono state adottate misure
di sicurezza contro il pericolo di incendio, è possibile effettuare la truciolatura a secco del
magnesio con utensili in PCD ad elevate velocità di taglio (vc > 2000 m/min). Il pericolo
maggiore consiste nella presenza di trucioli friabili e facilmente infiammabili che si
formano durante la lavorazione a sezioni trasversali strette di truciolatura nella zona di
lavoro della macchina. I metalli duri non rivestiti e quelli con rivestimento TiN devono
essere utilizzati, a velocità di taglio vc > 600 m/min, solo con lubrorefrigeranti. Inoltre, è
necessario scegliere utensili con un angolo di spoglia superiore sufficientemente grande.
Di seguito sono elencati alcuni valori indicativi per lavorazioni con asportazione del
truciolo di leghe di magnesio.

Materiale Metodo Materiale da Velocità Avanzamento Profondità


taglio di taglio per tagliente di taglio
vc [m/min] fz [mm/Z] 1) ap [mm]
Leghe di Tornitura di Acciaio super- 250 ... 300 0,01 ... 0,03 0,05 ... 0,3
Mg precisione rapido HSS
HM 300 ... 500 0,01 ... 0,04 0,05 ... 0,4
PCD < 900 0,03 ... 0,06 0,02 ... 0,1
Fresatura a Acciaio super- 200 ... 260 0,03 ... 0,01 –
candela rapido HSS
HM 400 ... 800 0,02 ... 0,1 –
PCD 4.000 0,15 –
Foratura Acciaio super- 140 0,36 ... 0,8 –
rapido HSS
HMI 200 ... 600 0,03 ... 0,16 –
1) Per la tornitura e la foratura l'indicazione vale come valore di avanzamento f [mm/g] al posto di
avanzamento al dente

Tabella 1.18 Valori indicativi, in base al metodo, per lavorazioni con asportazione del truciolo
Non stampare delimitatori di posizione

di diverse leghe di magnesio

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kapitel_01_045-087.fm Seite 66 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:09 10

Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

3.3 Titanio e leghe al titanio


Il titanio combina elevata resistenza con ridotto
spessore e straordinaria resistenza alla corrosio-
ne. Questa combinazione di caratteristiche fa sì
che, nonostante il prezzo elevato, il titanio e le
sue leghe trovino ampia applicazione in settore
speciali come per es. aeronautica e aeronautica
spaziale, motori a getto, motori ad alto rendi-
mento e tecnologia medica.
Gli additivi di lega alluminio, stagno, zircone o
ossigeno favoriscono la formazione di una
Figura 1.18 Portalame in PCD in titanio struttura esagonale (lega α moderatamente
per seghe Bilster deformabile a freddo, per applicazioni a
temperature elevate, per es. nei motori a getto). Gli additivi di vanadio, cromo, molibdeno
e ferro favoriscono invece la formazione di una struttura cubica a corpo centrato (lega β
migliore deformabilità a freddo, elevata resistenza, tuttavia solo a spessori maggiori). Un
compromesso di entrambe le strutture è dato dalle leghe bifasiche (α+β) (esempio:
TiAl6V4) che si contraddistinguono per un rapporto particolarmente favorevole tra
resistenza e spessore. Queste leghe raggiungono, una volta invecchiate, le migliori
caratteristiche di resistenza.
Al contrario degli altri metalli leggeri, il titanio si colloca in una posizione particolare
rispetto alla lavorabilità, dato che si annovera tra i materiali di difficile lavorazione a
causa delle sue proprietà meccaniche e fisiche (per es. conducibilità termica minima,
basso modulo elastico).
Il calore risultante viene eliminato solo in piccola parte mediante i trucioli che tendono
ad incollarsi al tagliente. Gli utensili sono soggetti ad un carico alterno simmetrico
attraverso cui si formano trucioli lamellari e trucioli discontinui. Pertanto a tempi di taglio
più lunghi si deve far conto sull'insorgenza di segni di affaticamento (sgretolamento,
usura della superficie di spoglia) sul tagliente dell’utensile. L'impiego di lubrorefrigeranti
è assolutamente indispensabile.
La capacità di reazione del titanio, per es. con l'ossigeno, può causare la leggera
esplosione ovvero l'accensione della polvere di titanio.
Il titanio puro e le leghe α sono quelle di più facile lavorazione, mentre quelle di tipo β
sono di più difficile lavorazione. In particolare, lo
sviluppo del materiale da taglio ha portato negli
ultimi anni a un cambiamento notevole nelle
velocità di taglio applicabili. Oltre ai metalli duri non
rivestiti del tipo K e P si utilizzano anche metalli duri
rivestiti del tipo K (per es. K10 e con rivestimento
TiCTiN) al fine di ampliare ulteriormente la range
delle velocità di taglio impiegabili. La durata degli
utensili è determinata in modo significativo dalla
velocità di taglio e dalla usura della superficie di
Figura 1.19 Fresatura di titanio spoglia che ne consegue.

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kapitel_01_045-087.fm Seite 67 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:09 10

Materiali

Si dovrebbero rispettare i seguenti punti durante le lavorazioni con asportazione del


truciolo di titanio:
V taglienti a spigolo vivo con angolo di spoglia sufficientemente grande;
V angolo di spoglia superiore positivo nel caso di utensili in acciaio superrapido; angolo
di spoglia superiore più che altro negativo con le frese in MD;
V ottimizzazione dell'avanzamento;
V minimizzazione del rischio di vibrazioni, creazione di condizioni di lavoro stabili e
serraggio affidabile dei pezzi;
V uso preferenziale della fresatura sincrona;
V impiego di un lubrificante adatto al metodo di lavorazione;
V controllo della temperatura di lavorazione contrastando l'insorgere del fenomeno
dell'usura;
Nella seguente tabella sono elencati alcuni valori indicativi per lavorazioni con
asportazione del truciolo.
Materiale Metodo Materiale Velocità di taglio Avanzamento
da taglio vc [m/min] per tagliente
fz [mm/Z]1)
Titanio puro (sottoposto a ricottura) Tornitura Acciaio superrapido HSS 30 ... 75 0,13 ... 0,4 1)
peres. HM 50 ... 170 0,13 ... 0,5 1)
Ti 99,8
Fresatura Acciaio superrapido HSS 15 ... 55 0,1 ... 0,3
Ti 99,2
frontale HM 70 ... 180 0,1 ... 0,4
Ti 99,0
Foratura Acciaio superrapido HSS 12 ... 35 0,05 ... 0,45 1)
HM – –
Leghe α (sottoposte a ricottura) Tornitura Acciaio superrapido HSS 6 ... 24 0,13 ... 0,4 1)
peres. Ti Mn 8,Ti Al12 Sn11 Zr5 Mo1, HM 15 ... 80 0,13 ... 0,4 1)
Ti Al6 V4
Fresatura Acciaio superrapido HSS 6 ... 21 0,08 ... 0,2
(leghe α +β) (sottoposte a ricottura)
frontale HM 25 ... 90 0,1 ... 0,2
peres. Ti Al7 Mo4,
Ti Al6 V6 Sn2 Cu1 Fe1 Foratura Acciaio superrapido HSS 6 ... 14 0,05 ... 0,40 1)
HM 20 ... 75 0,1 ... 0,3 1)
Leghe α Tornitura Acciaio superrapido HSS 9 ... 20 0,13 ... 0,4 1)
(sottoposte a solubilizzazione e a HM 12 ... 60 0,13 ... 0,4 1)
invecchiamento)
Fresatura Acciaio superrapido HSS 6 ... 17 0,05 ... 0,15
per es. Ti Al6 V4, Ti Al6 Sn2 Zr4 Mo2
frontale
(Leghe α + β) HM 20 ... 50 0,1 ... 0,2
(sottoposte a solubilizzazione e a Foratura Acciaio superrapido HSS 6 ... 9 0,025 ... 0,25 1)
invecchiamento) HM 20 ... 75 0,1 ... 0,3 1)
peres. Ti Al 5 Sn2 Zr2 Mo4 Cr4,
Ti Al8 Mo1 V1
Leghe β Tornitura Acciaio superrapido HSS 8 ... 12 0,13 ... 0,4 1)
(sottoposte a ricottura o sottoposte a HM 15 ... 50 0,13 ... 0,4 1)
solubilizzazione)
Fresatura Acciaio superrapido HSS 6 ... 12 0,08 ... 0,18
peres. Ti V8 Cr6 Mo4 Zr4 Al3,
frontale HM 20 ... 40 0,1 ... 0,2
Non stampare delimitatori di posizione

Ti V8 Fe5 Al1
Foratura Acciaio superrapido HSS 8 0,025 ... 0,20 1)
HM – –
Leghe β Tornitura Acciaio superrapido HSS 8 ... 10 0,13 ... 0,4 1)
(sottoposte a solubilizzazione e a HM 12 ... 35 0,13 ... 0,4 1)
invecchiamento)
Fresatura Acciaio superrapido HSS 6 ... 9 0,05 ... 0,15
peres. Ti Cr11 Mo7,5 Al3,5
frontale HM 15 ... 30 0,1 ... 0,2
Ti V8 Fe5 Al1
Foratura Acciaio superrapido HSS 6 0,025 ... 0,15 1)
HM – –
1) Per la tornitura e la foratura l'indicazione vale come valori di avanzamento f [mm/g] al posto di avanzamento al dente

Tabella 1.19 Valori indicativi, in base al metodo, per lavorazioni con asportazione del truciolo
di diverse leghe di titanio

67
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Materiali

3.4 Rame e leghe di rame


È possibile aumentare in modo notevole
la resistenza del rame con una minima
aggiunta di additivi di lega. Ciò avviene
mediante formazione di cristallo misto
(argento, arsenico) o indurimento
(cromo, zircone, cadmio, ferro o fosforo).
Quantità di zinco superiori al 37% nella
composizione delle leghe di rame-zinco
Figura 1.20 Pezzi in ottone e alpacca
(ottone) provocano una riduzione della
tenacia della lega, aumentandone al
contempo la durezza. Questo è un fattore positivo per le lavorazioni con asportazione del
truciolo, dato che si formano trucioli corti.
L'alpacca è una lega di rame-zinco, in cui una parte di rame viene sostituita con nichel.
L'aggiunta di nichel le conferisce la colorazione bianca simile all'argento. Le leghe di alpacca
tecniche contengono una percentuale di nichel compresa tra il 10 e il 25%. Le leghe di alpacca
al piombo che mostrano caratteristiche di migliore resistenza rispetto all'ottone al piombo
vengono utilizzate nella meccanica di precisione e per la produzione di compassi.
Il bronzo classico è una lega di rame-stagno con un tenore di stagno pari all'8,5%
massimo. Un aumento della resistenza delle leghe di ghisa si ottiene con un'aggiunta di
stagno fino al 14%. Il trattamento a caldo dei pezzi di ghisa, in particolare quelli destinati
all'industria meccanica, si rende necessario per eliminare la fragilità della loro struttura
che è causa di indesiderati effetti negativi sulla tenacia del materiale.
Per bronzo rosso si intende quel bronzo che, oltre allo stagno, contiene anche zinco e
piombo. Questo tipo di bronzo viene utilizzato per elementi macchina, apparecchiature e
gusci di cuscinetto esposti a corrosione.
Per bronzi speciali si intendono leghe di rame e alluminio, manganese o silicio o una
combinazione di questi elementi. Oggi vengono definite in modo più azzeccato come
leghe di rame.
Il rame puro è materiale di difficile lavorazione a causa della sua grande tenacia ed
elevata deformabilità. Leghe con gli elementi Zn, Sn, Al e Si hanno per lo più una buona
forma del truciolo. Leghe con gli elementi Pb, Se, Te sono paragonabili per quanto
riguarda la truciolabilità all'acciaio ad alta velocità (cfr. Tabella 1.13). La tabella 1.20 elenca
valori orientativi per la lavorazione.

Figura 1.21 Elementi di raccorderia

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Materiali

Metodo Materiale da Velocità Avanzamento per Profondità di


taglio di taglio tagliente taglio
vc [m/min] fz [mm/Z]1) ap [mm]
Tornitura Acciaio super- 10 ... 220 0,1 ... 0,63 1) 0,6 ... 4
rapido HSS
HM 75 ... 1.300 0,1 ... 0,8 1) 0,6 ... 4
Fresatura Acciaio super- 10 ... 80 0,1 ... 0,35 0,6 ... 4
rapido HSS
HM 40 ... 560 0,1 ... 0,2 0,6 ... 4
Foratura Acciaio super- 18 ... 80 0,1 ... 0,4 1) –
rapido HSS
HM 50 ... 125 0,1 ... 0,4 1) –
1) Per la tornitura e la foratura le indicazioni valgono, al posto di avanzamento al dente, come valori di
avanzamento f [mm/g]

Tabella 1.20 Valori orientativi, in base al metodo, per la lavorazione di leghe di rame

3.5 Leghe a base di nichel


La lega NiCr20 forma la base per numerose leghe resistenti al calore. Con l'aggiunta di
cromo si sposta verso l'alto il punto di fusione e si migliora resistenza all'ossidazione.
Le leghe ad elevata resistenza al calore con questa base (cfr. anche Capitolo "Materiali",
Paragrafo 1, Gruppo di materiali 13.3) contengono come additivi titanio e alluminio. Con
Ti e Al le leghe diventano induribili per invecchiamento. L'impiego di questo tipo di leghe
ad alte temperature è limitato nel tempo e necessita un controllo particolare a causa del
sovrainvecchiamento del materiale. La resistenza al calore aumenta con l'aggiunta di
cobalto. Altri additivi di lega sono il molibdeno e il tungsteno.
Le leghe di nichel resistenti alla corrosione contengono cromo, molibdeno e rame.
Queste leghe danno valori di resistenza alla corrosione chimica superiori a quelli degli
acciai austenitici. Le leghe di nichel resistenti alla corrosione vengono lavorate quasi
esclusivamente dal settore costruzioni di apparecchiature per l'industria chimica.
La tabella 1.21 riporta la classificazione delle leghe a base di nichel e i valori indicativi per
tornitura e fresatura con asportazione del truciolo.
Non stampare delimitatori di posizione

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Materiali

☺ Grado di difficoltà della truciolabilità 


Leghe per la lavorazione plastica / Leghe per
Leghe per pressofusione pressofusione
Leghe di Ni-Cu Leghe di Ni-(Cr)- Leghe induribili Leghe speciali
Mo di Ni-Fe-Cr ovvero di (leghe per
non induribili Ni-Cr-Fe ovvero di pressofusione
per invecchia- Ni-Cr-Co resistenti alle alte
mento temperature)
Leghe di Ni-Fe-
Cr ovvero di
Ni-Cr-Fe
Esempi
Monell 400 Hastelloy B Incoloy 901 Nimonic 90 IN – 100
Monell 401 Hastelloy X Incoloy 903 Nimonic 95 Inconell 713 C
Monell 404 Incoloy 804 Inconel 718 Rene 41 Mar – M 200
Monell R 405 Incoloy 825 Inconel X-750 Udimet 500 Nimocast 739
Inconel 600 Nimonic 80 Udimet 700
Inconel 601 Waspaloy Astralloy
Valori indicativi
sottoposte a sottoposte a sottoposte a sottoposte a ricavate per fusione,
ricottura ricottura ricottura solubilizzazione invecchiate
Tornitura
Materiale da Acciaio HM 2) Acciaio HM 2) Acciaio HM 2) Acciaio HM 2) Acciaio HM 2)
taglio super- super- super- super- super-
rapido rapido rapido rapido rapido
HSS HSS HSS HSS HSS
vc [m/min] 30 105 6 ... 8 30 ... 35 6 ... 8 24 ... 30 3,6 ... 5 21 ... 24 3,5 ... 5 11 ... 18
fz [mm/Z]1) 0,18 0,18 0,13 ... 0,13 ... 0,13 ... 0,13 ... 0,13 ... 0,13 ... 0,13 0,13
0,18 0,18 0,18 0,18 0,18 0,18
ap [mm] 1 1 0,8 ... 0,8 ... 0,8 ... 2,5 0,8 ... 0,8 ... 2,5 0,8 ... 2,5 0,8 ... 2,5 0,8 ... 2,5
2,5 2,5 2,5
Fresatura a candela
Materiale da Acciaio HM Acciaio HM Acciaio HM HM HM Acciaio HM
taglio super- super- super- super-
rapido rapido rapido rapido
HSS HSS HSS HSS
vc [m/min] 15 ... 17 46 ... 5 ... 6 18 ... 20 3,6 ... 6 14 ... 15 3,6 ... 6 14 ... 15 2 ... 3,6 8 ... 15
50
fz [mm/Z] 0,03 ... 0,03 ... 0,03 ... 0,03 ... 0,03 ... 0,04 ... 0,03 ... 0,04 ... 0,01 ... 0,03 ...
0,073) 0,073) 0,063) 0,043) 0,063) 0,053) 0,063) 0,053) 0,053) 0,043)
0,07 ... 0,07 ... 0,06 ... 0,03 ... 0,05 ... 0,05 ... 0,05 ... 0,05 ... 0,05 ... 0,03 ...
0,104) 0,104) 0,074) 0,044) 0,074) 0,064) 0,074) 0,064) 0,073) 0,054)
ae [mm] d/2 – d/4 d/2 – d/4 d/2 – d/4 d/2 – d/4 d/2 – d/4
1) Per la tornitura l'indicazione vale come avanzamento f [mm/g] al posto di avanzamento al dente
2) Metallo duro del tipo K
3) Vale per diametro fresa da 10 a 18 mm
4) Vale per diametro fresa da 25 a 50 mm

Tabella 1.21 Classificazione delle leghe a base di nichel e valori indicativi per lavorazioni con
asportazione del truciolo

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Materiali

In linea di principio, le leghe a base di nichel fanno parte dei materiali di difficile
lavorazione. Nel caso delle leghe induribili per invecchiamento è solo la finitura che
deve effettuata allo stato indurito. Le leghe per pressofusione sono di difficile
lavorazione a causa della loro struttura a grana grossa e della bassa resistenza alla
corrosione anticristallina. Anche la qualità della superficie crea spesso problemi a causa
delle particelle distaccate di materiale e delle rotture intercristalline.
A causa delle elevate temperature di taglio, le leghe a base di nichel richiedono una
truciolatura con utensili affilati ottimizzati in metallo duro o ceramica. Dato che queste
leghe durante la lavorazione con asportazione del truciolo tendono a sporcare e alla
formazione del tagliente di riporto a causa delle velocità di taglio proporzionalmente
basse, gli utensili dovrebbero disporre di un angolo di spoglia superiore relativamente
grande γ (da circa 5° a 15°) e un angolo di spoglia sufficiente α (da 6° a 10°).

3.6 Leghe a base di cobalto


Le leghe a base di cobalto vengono utilizzate come materiali da costruzione per la
buona resistenza al calore e all'ossidazione fino a ca. 950 °C. A causa delle limitate risorse
di cobalto, la tendenza è quella di utilizzare leghe a base di nichel senza o con cobalto
(come per es. Nimonic) per es. per la costruzione di propulsori.
Per il rivestimento superficiale di componenti sottoposti a elevate sollecitazioni (per es.
gli stampi per forgiatura) si utilizzano oggi in molti settori leghe a base di cobalto
(stellite). I più importanti elementi di lega sono oltre al ferro e fino all'1% di carbonio, altri
metalli con alto punto di fusione come il cromo, il nichel, il tungsteno, il tantalio e il
niobio.
Esistono pochi dati confrontabili sulla truciolabilità delle leghe a base di cobalto. In
generale vale che queste leghe devono essere lavorate possibilmente allo stato indurito e
le leghe non induribili per invecchiamento allo stato di trafilatura a freddo.
I materiali da taglio utilizzati sono per lo più metalli duri del tipo K. Per la lavorazione della
stellite, l'impiego di CBN sta acquistando importanza visto che si può impiegare a velocità
di taglio superiori. In questo caso è possibile
eseguire la tornitura a una velocità di tre
volte superiore per la stessa durata dell'uten-
sile. La fresatura si dovrebbe effettuare con
utensili a dentatura elicoidale per ottenerne
Non stampare delimitatori di posizione

un funzionamento più lineare. Durante la


foratura, lo smusso della punta è la metà di
quello delle comuni punte a causa dell’ele-
vato carico dell'utensile nella zona del
tagliente trasversale. È necessario prevedere
affilature speciali (peres. rettifica di finitura
incrociata). Gli oli da taglio favoriscono la tru-
ciolabilità di queste leghe. Si dovrebbe evi-
tare l'attrito a causa dell'incrudimento a esso Figura 1.22
Stampo per forgiatura con strato protettivo
legato. antiusura (stellite) sui bordi sottoposti a
sollecitazioni elevate

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Materiali

Di seguito sono elencati alcuni valori indicativi, in base al metodo, per lavorazioni con
asportazione del truciolo di leghe a base di cobalto.

Metodo Materiale di Velocità Avanzamento Profondità Lubrorefrigerante


taglio di taglio per tagliente di taglio
vc [m/min] fz [mm/Z] 1) ap [mm]
Tornitura Acciaio super- 3 ... 8 0,1 ... 0,3
rapido HSS Emulsione
o
HM 2) 8 ... 15 0,1 ... 0,3
0,2 ... 2,0 Olio da taglio a base di zolfo
CBN 15 ... 30 0,1 ... 0,3
Fresatura Acciaio super- 3 ... 7 0,1 ... 0,2
rapido HSS
HM 2) 7 ... 12 0,1 ... 0,2
CBN 10 ... 20 0,1 ... 0,2
Foratura HM 2) 3 ... 6 0,05 ... 0,12 – Olio da taglio a base di zolfo
1) Per la tornitura e la foratura le indicazioni valgono, al posto di avanzamento al dente,
come valori di avanzamento f [g/mm]
2) Metallo duro del tipo K

Tabella 1.22 Valori indicativi, in base al metodo, per lavorazioni con asportazione del truciolo
di leghe a base di cobalto

4 Materie plastiche tenere


4.1 Classificazione delle materie plastiche
Le materie plastiche vengono classificate a seconda della struttura, delle derivanti
caratteristiche e del comportamento al riscaldamento.
In linea di principio si possono distinguere tre comportamenti tipici delle materie plastiche:
V comportamento termoplastico (a temperature elevate si fa "plastica" – materie
termoplastiche o plastomeri);
V comportamento termoindurente (a temperature elevate si scompone senza diventare
prima "plastica" – plastiche termoindurenti);
V comportamento elastomerico (già a temperatura ambiente ha un comportamento
elastico – elastomeri).

Elenco dei polimeri


Polimeri
Materie plastiche
Materie termoplastiche Elastomeri Elastomeri termoindurenti
termoplastici
• Polipropilene (PP) Gomma artificiale Gomma naturale (NR) • Copollmeri a blocchi • Resine poliestere e
• Polietilene (PE) • e altro epossidiche (LP)
• Poliammide (PA) • Gomma allo stirene- • Resine melamminiche e
• Polistirene (PS) butadiene (SBR) fenoiiche
• Policloruro di vinile (PVC) • Gomma acrilonitride • e altro
• e altro butadiene (NBR)
• Silicone
• e altro

Figura 1.23 Schema dei polimeri

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Materiali

4.2 Materie termoplastiche


Le materie termoplastiche si presentano come polimeri amorfi o parzialmente cristallini.
Sono composte da macromolecole lineari o ramificate, si ammorbidiscono in modo
ripetibile al riscaldamento fino a fondere e si solidificano raffreddando. Le materie
termoplastiche sono saldabili. I semilavorati di materie termoplastiche dure possono
essere ampiamente deformati a caldo. A seconda del campo di applicazione, le materie
termoplastiche vengono suddivise in:
V cosiddette materie plastiche di serie, come peres:
polietilene (PE), polistirene (PS), policloruro di
vinile duro o tenero (PVC-H, PVC-W),
polipropilene (PP), policarbonato (PC);
V materiali tecnoplastici come:
poliammide (PA), poliossimetilene (POM) e in
V polimeri ad elevate prestazioni, come peres:
poliacrileterechetone (PAEK)
Altre materie termoplastiche importanti sono
per es. il polimetacrilato di metile (PMMA – vetro
acrilico, plexiglas) e il politetrafluoroetilene (PTFE – Figura 1.24 Parte di una pompa
teflon).

4.3 Materie plastiche termoindurenti


Se le materie plastiche termoindurenti vengono riscaldate, il loro comportamento
meccanico si modifica di poco. Queste materie plastiche non sono reticolate (per lo più
allo stato liquido) prima della lavorazione e si induriscono nella forma definitiva per
riscaldamento o con l'aggiunta di un induritore. Dopodiché le materie plastiche
termoindurenti sono particolarmente resistenti al calore e ai prodotti chimici e non si
possono più deformare in modo plastico. L'operazione non è ripetibile. Queste materie
plastiche sono più dure e più fragili delle materie termoplastiche.
Le materie plastiche termoindurenti non sono saldabili, se indurite per invecchiamento in
solventi organici non sono solubili, talvolta espansibili. I prodotti preliminari di plastica
termoindurente sono disponibili da un lato come "materiale per stampaggio" per la
lavorazione come massa fusa e per il susseguente invecchiamento termico; dall’altro
come "resine da getto o per reazione" che si possono lavorare a temperatura ambiente e
invecchiare in modo catalitico.
Non stampare delimitatori di posizione

Ecco alcune materie plastiche termoindurenti:


V resine fenoliche (PF), resine amminiche;
V resine poliuretaniche (PUR);
V resine epossidiche (EP), spesso rinforzate con fibre di vetro, plastiche lavorate a
rinforzate con fibre di vetro (vetroresina, cfr. Paragrafo 4.6.1, Capitolo Materiali);
V resine poliestere insature (UP) – resine da getto.

4.4 Elastomeri
Gli elastomeri sono materie plastiche che si contraddistinguono per l'elevata elasticità in
un ampio range di temperature. A seconda del tipo sono più o meno elastiche, come

73
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Materiali

l’ebanite o come la gomma elastica. Dopo la dilatazione, l’elastomero torna quasi


completamente allo stato originario e riprende anche la lunghezza iniziale.
La lavorazione degli elastomeri avviene di norma allo stato plastico prima della
reticolazione, aggiungendo un agente di vulcanizzazione o un acceleratore di
reticolazione. Alcuni esempi:
V Gomma naturale (NR)
V Gomma di cloroprene (CR)
V Gomma acrilonitrile-butadiene (NBR)
V Gomma terpolimero etilene-propilene (EPDM)
V Gomma al stirene-butadiene (SBR)

4.5 Elastomeri termoplastici (TPE)


Gli elastomeri termoplastici sono polimeri lavorabili in modo termoplastico con caratteri-
stiche del tipo di quelle degli elastomeri. Non sono chimicamente reticolati. I TPE sono
per lo più copolimeri a blocchi con zone "dure" e "tenere". Al di sopra di una temperatura
determinata dalla struttura chimica, questi polimeri hanno buona fluidità termoplastica.

4.6 Materie plastiche rinforzate con fibre (FRP)


Per materiali compositi si intendono quei materiali composti da più materiali singoli
riuniti in un unico materiale. In questo modo si riuniscono le caratteristiche auspicate dei
singoli materiali in uno solo.
Il materiale che nel composto determina un aumento della resistenza o della durezza si
chiama componente di rinforzo o materiale di rinforzo; l'altro materiale che garantisce la
tenuta della struttura si chiama legante o matrice. Se la componente di rinforzo è
composta da fibre, si parla di materiale composito rinforzato con fibre.
Il rinforzo migliora la resistenza, la rigidità e la durezza dei materiali compositi. Inoltre, in
base alla combinazione del composto è possibile migliorare anche altre proprietà, come
per es. la conducibilità termica ed elettrica, la resistenza alle alte temperature e all'usura.
L'azione rinforzante delle fibre e le proprietà meccaniche dei materiali compositi sono
determinate da un lato dalla lunghezza, dal diametro e dalla struttura chimica delle fibre,
dall'altro dalla quantità e dalla posizione delle fibre.
Per l'applicazione come matrice è possibile utilizzare tutte le materie termoplastiche e le
materie plastiche termoindurenti di leggera fluidità, inclusi gli elastomeri e le dispersioni.
Le materie termoplastiche principalmente utilizzate sono, oltre al PC, PS e PE, il
polipropilene (PP) e il poliammide (PA). Tra le materie plastiche termoindurenti si
impiegano di preferenza le resine epossidiche (EP) sia per le loro straordinarie proprietà
meccaniche ed elettriche sia per le ottime proprietà di reticolazione, ma anche le resine
poliestere, siliconiche o viniliche.
Un grande vantaggio dei materiali compositi di fibre consiste nel fatto che l'utente può
creare un materiale singolarmente adatto al proprio caso specifico di applicazione,
incorporando nella matrice la fibra più adatta. A parte il vetro, il classico materiale di fibra,
al polimero di base vengono aggiunte soprattutto le più costose fibre di carbonio.

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Materiali

4.6.1 Materie plastiche rinforzate con fibra di vetro (GFRP)


Le materie plastiche rinforzate con fibra di vetro sono composte per lo più da materie
plastiche termoindurenti, come resina poliestere o epossidica e fibre di vetro. Dato che le
singole fibre di vetro (basso spessore) sono difficili da maneggiare, vengono lavorate in
matasse (roving) o come tessuto, materassi o velli. Durante la produzione di pezzi
stampati, la materia plastica è fluida e viene indurita successivamente.
Le caratteristiche della GFRP vengono determinate dalla resina utilizzata e dal tipo di
fibre di vetro, dalla percentuale di fibre di vetro rispetto al volume totale e dalla rispettiva
disposizione. La resistenza aumenta con l'aumentare della quantità di fibra contenuta e
con l'allineamento delle fibre in una direzione.

Tipo di rinforzo Quantità di vetro [Peso -%] Modulo di elasticità [N/mm2]


Materasso in filamenti di vetro 25 6000
35 8000
45 10000
Tessuto in filamenti di vetro 45 12000
55 16000
65 20000
Roving in filamenti di vetro 75 40000

Tabella 1.23 Modulo di elasticità in funzione della quantità di vetro e del tipo di rinforzo nelle
resine poliestere rinforzate con fibra di vetro

Non stampare delimitatori di posizione

Figura 1.25
Disco di compressore in CFRP

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4.6.2 Materie plastiche rinforzate con fibra di carbonio (CFRP)


Componenti in materia plastica rinforzata con fibre di carbonio sono composti da una
fibra a base di carbonio che determina la resistenza, è di elevata durezza, stabile alla
temperatura (componente di rinforzo), e che può essere incorporata in una matrice
duttile con bassa resistenza alla temperatura. Le diverse fibre di carbonio possono essere
legate in qualsiasi modo con le matrici polimeriche. Questo da origine ad una
molteplicità di combinazioni di materiali con caratteristiche in parte notevolmente
diverse le une dalle altre. Questi materiali sono conosciuti con il nome di CFRP.
Per sfruttarne possibilmente in modo effettivo le straordinarie proprietà, si impiegano
oggi le fibre di carbonio di norma come filamento, con un contenuto di fibra compreso
tra il 50 e il 65%.
Le materie plastiche rinforzate con fibra di carbonio vengono utilizzate prima di tutto in
aeronautica (per es. timoni di direzione, controventature, freni aerodinamici), poi
nell'industria meccanica, dove si debbono soddisfare esigenze di inerzia ridotta o di un
buon comportamento di smorzamento (componenti macchina altamente dinamici).
Altro impiego di questi materiali è nel settore degli articoli sportivi e per il tempo libero
(per es. racchette da tennis, tavole da surf, telai per biciclette).

4.7 Riconoscimento, proprietà e denominazioni delle materie plastiche


Riconoscere le materie plastiche in base alle loro caratteristiche esteriori è molto più
difficile di quanto non lo sia per i metalli. I metalli hanno un colore che li
contraddistingue, qualità che invece le materie plastiche non posseggono dato che si
possono tingere di vari colori.
Nel seguente sommario sono elencate alcune caratteristiche per poter riconoscere le
materie plastiche.

Sigla Descri- Alcuni marchi Aspetto Proprietà Valutazione del comportamento Odore
zione e nomi com- meccaniche in combustione delle
merciali esalazioni
infiammabile tipo e colore
della fiamma
Materie termoplastiche
PA Poliam- Nylon, Grilon, bianco latte duro, rigido e difficilmente infiam- bluastro, bordo Corno com-
PA 6 mide Grilamid, Acu- tenace mabile, crepita, giallo busto
PA 66 lon, Ultramid, sgocciola, è filamen-
Trogamid, toso, continua a bru-
Vestamid ciare dopo
l'accensione
PC Policar- Macrolon, Lexan, a formazione di fulig- fluorescente Fenolo
bonato Plastocarbon gine, brucia nella
fiamma, si spegne
all'esterno
PE Polieti- Ertalene, opalino, duttile e fles- sgocciola ancora in giallo con anima Paraffina
lene Hostalen, translucido sibile combustione blu
Lupolen

Tabella 1.24 Caratteristiche per il riconoscimento delle materie plastiche

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Materiali

Tabella 1.24 Continua caratteristiche per il riconoscimento delle materie plastiche


Sigla Descri- Alcuni marchi Aspetto Proprietà Valutazione del comportamento Odore
zione e nomi com- meccaniche in combustione delle
merciali esalazioni
infiammabile tipo e colore
della fiamma
Materie termoplastiche
PMMA Polime- Plexiglas, incolore, duro, infrangi- crepita, continua a fluorescente Fruttato,
tacrilato Perspex, trasparente bile bruciare dopo dolciastro
di metile Diakon, Lucite l’accensione
POM Poliossi- Delrin, Ertacetal, brucia, sgocciola, Blu chiaro Formal-
metile Polyfyde continua a bruciare deide pun-
dopo l'accensione gente
PTFE Polite- Teflon, Hosta- bianco latte, duro e tenace carbonizzato pungente
trafluo- flon, Fluon opaco
roeti-
lene
PP Polipro- Hostalen PP, sgocciola in combu- giallo con anima Paraffina
pilene Vestolen, stione, continua a blu
Luparen bruciare dopo
l'accensione
PS Polisti- Trolitul, Styron, incolore, tra- duro e fragile forte formazione di giallo fluore- Stirene
rolo Styropor sparente fuliggine scente e tremo- dolciastro
(flocculazione) lante
PVC Polivinil- Vestolit tenero, opaco, tran- duro e rigido a formazione di fulig- giallo fluore- Pungente a
cloride Mipolam tenero, slucido, inco- gine scente causa
Soflex, Hostalit, lore dell'acido
Vinnol, Vinoflex cloridrico
Materie plastiche termoindurenti
EP Resine Araldit, Grilonit, incolore duro e tenace a formazione di fulig- giallo Indefinibile
epossi- Epikote, Trolon translucido gine, continua a bru- a seconda
diche fino a gialla- ciare dopo l'accen- dell’induri-
stro sione tore
MF Melam- Madurit, carbonizza, bordi si spegne Odore
mina- Melan, bianchi, poco infiam- simile a
formal- Supraplas mabile ovvero brucia quello del
deide nella fiamma, si spe- pesce, latte
gne all'esterno bruciato
PF Resine Bakelit, da giallastro duro, A formazione di si spegne Fenolo
fenoli- Durophen, a marrone fragile fuliggine, poco
che, Novolacke infiammabile ovvero
resine brucia nella fiamma,
Non stampare delimitatori di posizione

ammini- si spegne all'esterno


che
PUR Poliure- Vulkollan, incolore da tenace a schiuma, continua a giallo fluore- pungente
tano Contilan, translucido elastico bruciare dopo scente
retico- Moltop fino a gialla- l'accensione
lato stro
UP Polie- Leguval, Vesto- da giallastro duro, a formazione di fulig- giallo fluore- Stirene,
stere pal, Artrite, a marrone fragile gine, continua a bru- scente forte
non Acrest ciare dopo l'accen-
saturo sione

77
kapitel_01_045-087.fm Seite 78 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:09 10

Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

È il comportamento al calore a far distinguere le materie termoplastiche e da quelle


termoindurenti. Le materie plastiche termoindurenti non modificano di norma le
proprie caratteristiche al calore. Al contrario Le materie termoplastiche modificano
le proprie caratteristiche meccaniche, diventano morbide e iniziano a fluire per lo più
molto prima di decomporsi.
La seguente grafica illustra la variazione della
resistenza delle materie plastiche al riscaldamento.
Materie termoindurenti
La figura 1.27 fornisce una panoramica sulla
resistenza e rigidità di diversi materiali metallici e
Materie termoplastiche materie plastiche. Se si considerano i valori
Decomposiz.

Elastomeri numerici del modulo di elasticità, risulta evidente


Tipo

e materie
termoelastiche che le materie plastiche danno risultati ancor
meno favorevoli che per la resistenza. Per es. il loro
modulo di elasticità è molto al di sotto di quello
dell'alluminio. A causa del basso modulo di
Temperatura in˚C elasticità, bisogna aspettarsi deformazioni
Figura 1.26 Variazione della resistenza di notevolmente maggiori rispetto ai metalli, in
materie plastiche al riscaldamento particolare laddove si verifichino sollecitazioni di
flessione e di pressoflessione.
In molti casi una mancanza di rigidità ovvero la risultante deformabilità non rivestono un
ruolo importante. Le materie plastiche acquisiscono un elevato lavoro di deformazione e
mostrano perciò un buon comportamento di smorzamento (smorzamento nelle materie
plastiche 9/10 volte maggiore rispetto ai metalli), fattore decisivo per es. per la riduzione
del rumore durante lo scorrimento di componenti movimentati (per es. ruote dentate).
Leghe di alluminio
Acciaio

Diamantate

Elastomeri Materie Materie plastiche


Ceramica SiC,

a) Gomma morbida termoplastiche termoindurenti


b) PVC morbido Parzialmente h) Materiali da
c) Elastomeri PUR cristalline stampaggio
Resistenza alla trazione

d) PE i) Resine UP,
e) PTFE EP rinforzate
con fibre
f ) PA
Stato vetroso
g) PC

Modulo di elasticità

Figura 1.27 Resistenza e rigidità di diversi materiali

78 www.garant-tools.com
kapitel_01_045-087.fm Seite 79 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:09 10

Materiali

È possibile confrontare solo in modo limitato i parametri meccanici dei componenti


stampati a causa dell'orientamento autoregolante delle fibre. Nel seguente sommario
(figura 1.28) è indicata la resistenza specifica rispetto al potenziale di costruzione leggera
che si ottiene dal quoziente del modulo di elasticità e dallo spessore alla terza potenza. A
condizioni di resistenza specifica simili è possibile aumentare notevolmente il potenziale
di costruzione leggera, variando le fibre utilizzate.

Materie
termoplastiche.
GF/PA rinforzate
con tessuto

LFT
Resistenza spec. in MPa *

LFT
GF / PA CF / PA

LFT …rinforzate con fibra lunga


Materie termoplastiche
GMT …rinforzate con fibre di vetro GMT e LFT LFT
Materie termoplastiche GF/PP CF / PP

Combinazioni di materiali dei granulati:


GF/PA – fibra di vetro / matrice di poliammide
GF/PP– fibra di vetro / matrice di polipropilene
CF/PA – fibra di carbonio / matrice di poliammide
CF/PP– fibra di carbonio / matrice di polipropilene

Potenziale di costruzione leggera in GPa *

Figura 1.28 Classificazione dei diversi materiali da stampaggio in base a


resistenza specifica e potenziale di costruzione leggera

4.8 Truciolabilità delle materie plastiche

4.8.1 Truciolabilità di materie termoplastiche e plastiche termoindurenti


Rispetto ai materiali metallici, le materie plastiche si lavorano con grandissima facilità. Le ca-
ratteristiche dei materiali danno origine tuttavia ad alcune particolarità descritte in seguito.
A causa della cattiva conducibilità termica e dei punti di fusione relativamente bassi della
maggior parte delle materie plastiche è necessario assicurarsi che si sviluppi e si
trasferisca sul pezzo possibilmente poco calore durante la sua lavorazione. Onde evitare
le conseguenze di una sovrasollecitazione termica (alterazione del colore, rivestimento
per fusione della superficie, deformazione) della materia plastica si debbono rispettare in
particolare i seguenti criteri:
V i taglienti dell'utensile devono sempre essere in ottimo stato e ben affilati;
Non stampare delimitatori di posizione

V l'angolo di spoglia deve essere sufficientemente grande in modo che sia solo e sempre
il tagliente a toccare il pezzo per evitare attriti (cfr. anche tabella 1.24);
V onde evitare accumuli di calore è bene accertarsi che i trucioli vengano asportati senza
impedimenti;
V di norma non è necessario far uso di lubrorefrigeranti; tuttavia, se ne consiglia l'uso in
casi di sviluppo elevato di calore e per l'evacuazione stessa dei trucioli (per es. durante
lavori di foratura e filettatura). Si possono utilizzare sia i comuni lubrorefrigeranti sia
aggrappanti. Per quanto riguarda le materie plastiche che tendono alla formazione di
cricche di tensione, come per es. il PC, si dovrebbero utilizzare più che altro acqua o aria
compressa per il raffreddamento.

79
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

Per quanto riguarda le macchine da impiegarsi, i ritagli, listelli e profili lunghi o lavorazioni
grossolane con asportazione del truciolo si realizzano in modo conveniente su macchine
per la lavorazione del legno. Per la produzione di pezzi torniti e fresati le macchine
utensili si sono dimostrate invece valide per la lavorazione del metallo leggero.
Materiali da taglio indicati per utensili sono i comuni inserti in metallo duro e gli
utensili in acciaio superrapido HSS per la lavorazione. La durezza proporzionalmente
bassa non pone particolari esigenze alla qualità del materiale da taglio. La geometria dei
taglienti sviluppata per la lavorazione del metallo e del legno può essere impiegata senza
subire variazioni. A queste condizioni non si nota quasi alcuna usura dei fili taglienti e
pertanto la durata è quasi infinita.
Gli sforzi totali di truciolatura che si verificano sono notevolmente minori rispetto a quelli
per la truciolatura del metallo, cosicché bastano anche ridotte forze di serraggio. Forze di
serraggio troppo grandi comportano spesso anche deformazioni dei pezzi (importante
soprattutto nel caso di pezzi a parete sottile).
Le tolleranze di lavorazione per i pezzi in materie termoplastiche sono notevolmente
maggiori rispetto a quelle per gli elementi in metallo. I motivi sono da ricercarsi nei
coefficienti di dilatazione termica sostanzialmente maggiori nelle materie plastiche, nelle
modifiche di volume a causa dell'assorbimento di umidità e nelle deformazioni causate
dalla liberazione di tensioni residue durante la lavorazione.

Tornitura Fresatura Foratura Taglio


Taglio con Taglio con sega
seghe a nastro circolare
Materiale da taglio Acciaio Acciaio Acciaio Acciaio HM Acciaio HM
Speciale Speciale Speciale Speciale Speciale
(SS) (SS) (SS) (SS) (SS)
Angolo di spoglia α [°] 5 ... 15 5 ... 15 3 ... 10 30 ... 40 10 ... 15 30...40 10...15
Angolo di spoglia 0 ... 10 10 ... 15 3 ... 5 0 ...8 5 ... 8 0 ... 5
superiore γ [°]
Angolo di regolazione 45 ... 60 – – – –
dell'utensile da
tornio κr [°]
Angolo di affilatura – – 60...90 (110) – –
della punta σ [°]
Passo T [mm] – – – 2 ...8
Velocità di taglio vc 200 ... 500 400 ... 800 50 ... 100 50 ... 500 1000 ... 3000
[m/min]
Avanzamento [mm/g] 0,1 ... 0,51) 0,052) 0,1 ... 0,5 – –
1) Profondità di taglio ap fino a 6 mm
2) Avanzamento per tagliente [mm/Z]

Tabella 1.25 Geometria utensile, velocità di taglio e avanzamenti per lavorazioni con asportazione del
truciolo di materie plastiche

80 www.garant-tools.com
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Materiali

La filettatura si esegue senza difficoltà con utensili tradizionali. Non superare l'angolo di
spoglia superiore di 0°. I filetti si possono tuttavia danneggiare, se si svitano spesso le viti.
Le viti autofilettanti (non le Parker) si sono dimostrate valide per collegamenti da
allentarsi di rado.

4.8.2 Lavorabilità delle materie plastiche rinforzate con fibre (FRP)


Tra le operazioni tipiche nel settore dei materiali compositi con fibre sono da citare in
particolare le lavorazioni successive e la creazione di superfici funzionali. A causa della
molteplicità delle possibili combinazioni di fibra e matrice in relazione ai fattori di influsso
specifici del composto, di norma è possibile valutare i singoli aspetti delle lavorazioni con
asportazione del truciolo solo in combinazione con una variante del composito.
Al contrario delle materie plastiche termoindurenti che restano allo stato solido fino alla
temperatura di decomposizione, le materie termoplastiche si ammorbidiscono a partire
da una temperatura di 200 °C. Per questo motivo si riduce il carico termico comunque
basso della matrice. Inoltre, il materiale fuso della matrice si può incollare sul tagliente
dell'utensile, causa di un aumento dell'usura dell'utensile stesso.
Rispetto ai tessuti di fibra, la lavorazione di laminati rinforzati con materassi di fibra è
senza dubbio più facile. Se nel caso dei rinforzi con materassi di fibra si deve superare solo
la resistenza alla trazione e alla flessione delle fibre, nel caso dei tessuti è la struttura
tessile stessa ad agire come elemento rinforzante. Per le lavorazioni ad asportazione di
truciolo di materie plastiche rinforzate con fibre sono perciò necessari materiali da taglio
con un elevata resistenza all'usura da abrasione. Tra questi materiali si contano, oltre ai
metalli duri (tipo K), il nitrito di boro cubico (CBN) e il diamante policristallino (PCD) – vedi
anche Capitolo Principi.
I metalli duri hanno sì un'elevata flessibilità quanto a geometria dell'utensile e si possono
produrre a costi convenienti, ma la loro durata nella lavorazione di materie plastiche
rinforzate con fibre è di molto inferiore a quella del diamante policristallino. Il PCD viene
preferito al metallo duro e al nitrito di boro cubico nella lavorazione di materie plastiche
rinforzate con fibra per via della sua durezza e conducibilità termica notevolmente
maggiori. A causa dei costi elevati di approvvigionamento del PCD, gli utensili in metallo
duro con rivestimento diamantato sono una buona alternativa.
Le forme di usura che si manifestano sono in particolare l'usura della superficie di
spoglia, gli arrotondamenti del filo tagliente e, se si utilizza metallo duro non rivestito,
Non stampare delimitatori di posizione

anche usura da craterizzazione in misura minima (vedi anche Capitolo Principi). Il metallo
duro non rivestito si usura in seguito all'elevato carico abrasivo sulla superficie di spoglia
che comporta anche l'aumento della superficie di attrito tra il pezzo e l'utensile. Ciò fa
aumentare la temperatura a cui viene asportato il truciolo e causa la decomposizione
della matrice della materia plastica. Gli utensili con rivestimento diamantato o gli utensili
al diamante si usurano a causa degli arrotondamenti del filo tagliente, delle microfratture
fino alla rottura del tagliente dovuta a sfaldamenti su ampia superficie.
Quanto alla geometria dei taglienti si dovrebbe rispettare una piccola frastagliatura del
tagliente e un piccolo raggio del filo tagliente. Sulla base della marcata caratteristica di

81
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

fragilità delle fibre di vetro e di carbonio, le geometrie degli utensili corrispondono più o
meno a quelle degli utensili utilizzati per la lavorazione dei metalli (cfr. anche Tabella 1.25).
Per la fresatura di componenti con fibre lunghe è necessario utilizzare frese a due
taglienti non elicoidali, dato che solo con questi utensili è possibile tranciare
correttamente le fibre. Come angoli favorevoli dell'utensile si sono dimostrati validi gli
angoli di taglio β di circa 75° a condizioni di un angolo di spoglia superiore γ di 0°. Una
riduzione dell'angolo di spoglia superiore e, pertanto un tagliente più affilato, generano
un vantaggio solo a breve termine che, a sua volta causa un'usura maggiore.
Le forze di taglio sono molto basse rispetto a quelle dei materiali metallici. Tuttavia la
qualità della lavorazione dipende fortemente dall'orientamento delle fibre.
Fondamentalmente si debbono ricordare le difficoltà dovute al materiale nel corso della
lavorazione con asportazione del truciolo di CFRP, le quali hanno origine dalle difformità
nella struttura del materiale e dall'elevata abrasività della fibra di carbonio che porta a un
comportamento di truciolatura molto diverso da quello della lavorazione dei metalli. Per
quanto riguarda la fibra di carbonio è il comportamento di rottura fragile e duro a
influenzare la truciolabilità.

Tornitura Fresatura Foratura Taglio


Taglio con Taglio con
seghe sega
a nastro circolare
Materiale da taglio HM / PCD HM / PCD HM / PCD HM / PCD HM / PCD
Angolo di spoglia α [°] 5 ... 10 5 ... 10 6 ... 8 25 ... 40 10 ... 15
Angolo di spoglia superiore γ [°] 10 ... 15 5 ... 15 6 ... 10 0 ... 8 0 ... 15
Angolo di regolazione dell'utensile 45 ... 60 – – – –
da tornio κr [°]
Angolo di affilatura – – 90 ... 120 – –
della punta σ [°]
Passo T [mm] – – – 4 ... 6 8 ... 25
Velocità di taglio vc [m/min] ... 400 1000 ... 1500 100 ... 120 300 1000 ... 3000
Avanzamento [mm/g] 0,05 ... 0,51) 0,052) 0,1 ... 0,3 – –
Nota: tutti i valori sono solo indicativi. I parametri di taglio dipendono fortemente dal tipo e dall'orientamento
delle fibre.
1) Profondità di taglio ap fino a 10 mm
2) Avanzamento per tagliente [mm/Z]

Tabella 1.26 Geometria utensile, velocità di taglio e avanzamenti per materie plastiche rinforzate con
fibra

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Materiali

5 Valutazione delle proprietà mediante prova di durezza


dei materiali
I valori di durezza vengono indicati in tutti i metodi come valori numerici puri senza unità.
Al posto dell'unità di misura, dietro il numero si trova la sigla del metodo di prova. Talvolta
le indicazioni di durezza sono seguite dall'unità [N/mm2]. Questo sistema non
corrisponde al metodo DIN comunemente utilizzato per le prove di durezza.

5.1 Prova di durezza per i metalli


5.1.1 Metodo statico di prova di durezza
Nel caso del metodo statico, il carico di prova viene applicato sul campione senza urti per
un determinato periodo di tempo. Dopo aver rimosso il carico si misura l'impronta.

Denominazione Norma Sigla Descrizione Impiego


Misurazione della superficie dell'impronta
Metodo DIN EN HB Definizione del diametro solo per materiali teneri,
BRINELL ISO dell'impronta di una sfera Valori di durezza: max
6506-1 di metallo duro 450HB
Metodo DIN ISO HV Determinazione della Impiego universale,
VICKERS 4516, superficie dell'impronta per materiali teneri, molto
DIN EN lasciata da una piramide di duri, pezzi e strati di poco
ISO diamante a base quadrata. spessore
6507-1 Valori di durezza tra 3 HV
(per es. piombo), 1800 HV
(metallo duro) e 3599 HV
(CBN)
Misurazione della profondità dell'impronta
Metodo DIN EN HRB Determinazione della Per materiali di media
ROCKWELL-B ISO profondità dell'impronta durezza, per es. acciai a
6508-1 di una sfera di metallo basso tenore di carbonio o
duro ottone
Valori di durezza tra 35HRB
e 100HRB
Metodo HRC Determinazione della Prevalentemente per acciai
ROCKWELL-C profondità dell'impronta temprati e rinvenuti,
di un cono con punta di largamente diffuso per la
Non stampare delimitatori di posizione

diamante verifica dell’uniformità dei


trattamenti a caldo, valori
consentiti compresi tra
20HRC e 70HRC

Tabella 1.27 Metodo di prova di durezza per metalli secondo DIN

83
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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

5.1.2 Confronto delle


indicazioni di durezza
Si possono confrontare con esattez-
za solo i valori di durezza determina-
ti con lo stesso metodo e alle stesse
condizioni. È consentito confronta-
re i valori di durezza dei diversi me-
todi solo per materiali simili. La
figura 1.29 mette a confronto le scale
di valori di 4 comuni metodi. Questa
rappresentazione vale per gli acciai
e corrisponde alle tabelle di con-
fronto di durezza secondo DIN.
La norma DIN 50 150 prevede per
l'acciaio una valutazione
della resistenza alla trazione dalla
durezza Vickers. Per materiali con va-
lori di durezza compresi tra 80 e
Figura 1.29 Confronto dei valori di durezza 650 HV la resistenza alla trazione Rm
secondo DIN 50 150
(in N/mm2) è di media:

(Rel. 1.2)
R m = c ⋅ HV (oppure HB)

Il fattore c per la valutazione della resistenza alla trazione Rm viene per lo più proposto per:
c ≈ 3,5 per acciaio
c ≈ 5,5 per Cu e leghe di Cu sottoposte a ricottura
c ≈ 4,0 per Cu e leghe di Cu deformate a freddo
c ≈ 3,7 per Al e leghe di Al.

5.2 Prova di durezza delle materie plastiche


La determinazione della durezza dell'impronta è alla base delle prove più importanti di
durezza non solo dei metalli, ma anche delle materie plastiche. A questo riguardo, le
prove utilizzate per le materie plastiche derivano da quelle sviluppate originariamente
per i metalli.

5.2.1 Durezza con penetratore a sfera: materie plastiche dure


Le materie plastiche presentano, rispetto ai metalli, una spiccata componente
viscoelastica di deformazione. Rimosso il penetratore, la percentuale elastica della
deformazione scende immediatamente, seguita poi dalla percentuale viscoelastica. In
questo modo, la profondità dell'impronta (ovvero il valore di durezza da essa calcolato)

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Materiali

non dipenderebbe solo dal tempo di carico, bensì anche dal periodo di tempo trascorso
dalla rimozione del carico.
Nel caso delle materie plastiche è pertanto meglio caricare il penetratore per un
determinato periodo di tempo e misurare poi sotto carico la profondità totale (elastica,
viscoelastica e viscosa) dell'impronta. Secondo questo principio si determina sia la
durezza α Rockwell modificata sia la comune durezza con penetratore a sfera
(DIN 53456).
Bisogna tener presente che i risultati dei metodi di prova con i quali si è misurata
l'impronta totale (durezza α Rockwell, durezza con penetratore a sfera) non si possono
confrontare con quelli, alla cui base c'è l'impronta rimanente (durezza ROCKWELL,
BRINELL-, VICKERS). Si tratta in questo caso di due metodi di prova fondamentalmente
diversi.
La tabella seguente riporta la durezza con penetratore a sfera di diverse materie
termoplastiche e plastiche termoindurenti. A suo confronto si riportano i valori della
durezza con penetratore a sfera di alcuni metalli.

GARANT- Sigla Materie plastiche Durezza con penetra-


Gruppo di materiali tore a sfera [N/mm2]
Materie termoplastiche
20.0 PA 6/6 Poliammide da 60 a 80
PE di poco spessore Polietilene da 14 a 20
PE di elevato spessore Polietilene da 18 a 30
PP Polipropilene da 65 a 80
PS Polistirolo 110
PVC duro Policloruro di vinile 120
Materie plastiche termoindurenti
20.1 EP Resina epossidica da 150 a 180
PF (pezzi stampati) Resina fenolica 130
UP Resina poliestere da 130 a 200
Metalli
Non stampare delimitatori di posizione

da 17.0 a 17.2 Leghe di alluminio 900 fino a 1100


18.1 e 18.2 Ottone 700 fino a 1400
da 18.3 a 18.6 Bronzo 600 fino a 1800
da 15.0 a 15.3 Ghisa da 1400 a 2400
da 10.0 a 10.2 Acciaio temprato da 1300 a 2500

Tabella 1.28 Indicazioni di durezza per diverse materie plastiche e diversi metalli

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Manuale di truciolatura GARANT


Materiali

5.2.2 Durezza Shore nelle materie plastiche tenere


Nel caso delle materie plastiche tenere o simili a gomma si usa comunemente la prova di
durezza Shore (DIN 53505), semplice anche se non troppo precisa, che utilizza come
penetratore una punta di acciaio (Forma A, C o D). La profondità dell'impronta si legge su
un durometro (unità di durezza Shore: da zero = nessuna resistenza ossia penetrazione
massima; a cento = resistenza molto elevata ossia nessuna penetrazione).
La conversione e l'ordinamento esatti tra valori misurati in base ai diversi metodi di prova
e scale di durezza non sono possibili. Tuttavia, la tabella seguente riporta a livello
indicativo un confronto comparativo dei valori di durezza.

Durezza Shore Durezza Shore Durezza Shore Durezza α Durezza con


Forma A Forma C Forma D (punte ROCKWELL penetratore a
(cono tronco) (cono tronco) coniche) Forma B sfera [N/mm2]
DIN 53505 DIN 53505 DIN 53505 ASTM D 785 DIN 53456
Preferibilmente Per materie plastiche tenere ma in proporzione Preferibilmente per materie plastiche
per materie rigide in particolare per l’ulteriore dure
plastiche tenere diversificazione della durezza
40 – – – –
45 – – – –
50 – – – –
55 – – – –
60 – – – –
65 – 17 – –
70 36 22 – –
75 43 28 – –
80 50 30 – 4,8
85 57 34 – 6
90 65 38 – 8,5
– 70 43 – 11
93 75 48 – 13
– 80 51 – 15
– 85 53 – 18,5
– 90 55 – 20
– – 57 – 25
– – 59 46 30
– – 61 – 35
Tabella 1.29 Confronto dei numeri di durezza

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Materiali

Tabella 1.29 Continua confronto dei numeri di durezza

Durezza Shore Durezza Shore Durezza Shore Durezza α R Durezza con


Forma A Forma C Forma D (punte OCKWELL penetratore a
(cono tronco) (cono tronco) coniche) Forma B sfera [N/mm2]
DIN 53505 DIN 53505 DIN 53505 ASTM D 785 DIN 53456
Preferibilmente Per materie plastiche tenere ma in proporzione Preferibilmente per materie plastiche
per materie rigide in particolare per l’ulteriore dure
plastiche tenere diversificazione della durezza
– 95 64 – 40
– – 67 – 45
– – 71 85 50
– – 74 88 60
– – 77 90 70
– – 80 93 80
– – 83 96 90
– – 86 97 100
– – 90 100 120
– – – 103 140
– – – 106 160
– – – 109 180
– – – 113 200
– – – 117 220
– – – 122 240

Non stampare delimitatori di posizione

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inhaltsverzeichnis_088-089.fm Seite 88 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:11 10

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Indice

1 Truciolabilità 90
1.1 Processi nella formazione del truciolo 90
1.1.1 Modello della formazione del truciolo 90
1.1.2 Deformazione del truciolo 91
1.1.3 Tipi di truciolo 92
1.1.4 Forme del truciolo 93
1.1.5 Fattori di asportazione del truciolo e di taglio
(per es. tornitura cilindrica esterna) 95
1.1.6 Formazione del tagliente di riporto 96
1.2 Usura dell'utensile 97
1.2.1 Cause di usura 97
1.2.2 Forme di usura 98
1.2.2.1 Usura sul fianco 99
1.2.2.2 Usura da craterizzazione 99
1.2.2.3 Deformazione plastica 100
1.2.2.4 Usura per intaglio 101
1.2.2.5 Formazione di microfessurazioni 101
1.2.2.6 Rottura del tagliente 102
1.3 Fattori di taglio – Durata utile 103
1.3.1 Diagramma ed equazione della durata utile 103
1.3.2 Fattori di influsso sulla durata utile 105
1.4 Sforzo totale di truciolatura e fattori di potenza 108
1.4.1 Sforzo totale di taglio 108
1.4.1.1 Elementi dello sforzo totale di truciolatura 108
1.4.1.2 Forza di taglio e forza di taglio specifica 110
1.4.1.3 Fattori di influsso sulla forza di taglio e forza di taglio specifica 115
1.4.1.4 Forza di avanzamento e forza radiale 116
1.4.2 Potenza e coppia 118
1.4.3 Volumi di asportazione del truciolo per unità tempo
e volume specifico di asportazione del truciolo 119
1.4.4 Determinazione del fabbisogno di potenza 119
2 1.5 Qualità della superficie 120
Tecnologie di produzione moderne 122
2.1 High Speed Cutting (HSC) 123
2.2 High Performance Cutting (HPC) 125
2.3 Multi Task Cutting (MTC) 127
2.4 Truciolatura a secco e lubrificazione minima 128
2.4.1 Necessità, effetti e particolarità 129
2.4.2 Utensili adatti alla lavorazione a secco 130
2.4.3 Lubrificazione minima 131

88 www.garant-tools.com
inhaltsverzeichnis_088-089.fm Seite 89 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:11 10

Principi

2.5 Lavorazione di materiali difficili 133


2.5.1 Particolarità, requisiti e potenzialità 134

Principi
2.5.2 Lavorazione di materiali difficili sull'esempio della fresatura 135

3 Materiali da taglio e rivestimenti 137


3.1 Classificazione dei materiali da taglio 137
3.1.1 Acciai superrapidi (HSS), acciai PM 139
3.1.2 Metalli duri (HM o HMI) 141
3.1.3 Cermet 142
3.1.4 Nitruro cubico di boro policristallino (PCD o CBN) 143
3.1.5 Diamante policristallino (PCD) 145
3.2 Rivestimenti 146
3.2.1 Metodi di rivestimento 146
3.2.2 Strati 147
3.3 Sommario Materiali da taglio 148
3.3.1 Materiali da taglio GARANT per la fresatura 149
3.3.2 Materiali da taglio KOMET per tornitura e foratura 150
3.3.3 Materiali da taglio GARANT per la tornitura 151

4 Elenco formule 152


Velocità, avanzamento 152
Volumi di asportazione del truciolo per unità tempo 152
Parametri delle superfici 152
Forza, potenza e coppia durante l’asportazione del truciolo 153
Tempo macchina 157

Non stampare delimitatori di posizione

89
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

1 Truciolabilità
È una serie di fattori a determinare il risultato di una lavorazione con asportazione del
truciolo: l'interazione tra pezzo, utensile e macchina utensile, ma anche il processo stesso
di formazione del truciolo. Una parte dei possibili fattori di influsso è riassunta nella
figura 2.1.
Componente Processo di Produttività
lavorazione
- Formazione del truciolo
- Precisione di lavorazione - Temperatura
- Costi di lavorazione
- Condizionamento dei bordi - Usura
- Attrito - Ottimizzazione dei costi
- Topografia della superficie
- Parametri di taglio
- Materiale
Asportazione
del Truciolo
- Velocità di taglio - Comportamento termico
- Avanzamento - Precisione della macchina
- Sforzo totale di truciolatura - Tipo - Evacuazione dei trucioli
- Lubrorefrigerante - Caratteristiche
- Geometria dei taglienti
Parametri di asportazione Materiale da taglio Macchina utensile
del truciolo

Figura 2.1 Fattori di influsso sulla lavorazione con asportazione del truciolo

1.1 Processi nella formazione del truciolo


1.1.1 Modello di formazione del truciolo
Nel processo di formazione del truciolo il cuneo tagliente penetra nel materiale del
pezzo che, a sua volta, viene deformato in modo elastico e plastico. In linea di principio, il
materiale viene asportato durante la lavorazione sotto forma di lamelle sottili. Queste
lamelle scorrono sul cosiddetto piano di taglio che con la direzione di taglio dell'utensile
include l’angolo di taglio Φ (cfr. figura 2.2, a sinistra). Durante la formazione del truciolo si
verifica un riorientamento dei cristalli nella direzione di scorrimento, riconoscibili come
linee strutturali nelle cosiddetta micrografia della radice del truciolo (figura 2.2, a destra).
Queste linee strutturali includono con il piano di taglio l'angolo strutturale Ψ.
La presentazione del modello secondo il Merchant (cfr. figure 2.2 e2.3) fornisce anche la
seguente relazione per determinare l’angolo di taglio Φ.
cos γ - Φ Angolo di taglio (Rel. 2.1)
tan Φ = -------------------- γ Angolo di spoglia superiore
λh – sin γ
λh Deformazione spessore del truciolo

Angolo strutturale

Pia
no
di t
agli
Angolo o
di taglio
Utensile

Presentazione del modello secondo il MERCHANT Micrografia della radice del truciolo
Figura 2.2 Rappresentazione schematica della formazione del truciolo

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Principi

1.1.2 Deformazione del truciolo


Il valore della deformazione del truciolo dipende dalla capacità del materiale di
deformarsi e dai rapporti geometrici del cuneo tagliente. A seguito della ricalcatura
durante il processo di asportazione del truciolo, dallo spessore del truciolo h si ottiene lo
spessore truciolo h1 sempre più grande dello spessore del truciolo asportato h a causa
della deformazione. Per deformazione spessore del truciolo si intende il rapporto tra
spessore del truciolo asportato h1 e spessore del truciolo asportato h. La deformazione
spessore del truciolo λh è sempre >1 e viene calcolata come indicato di seguito:

h λh Deformazione spessore del truciolo (Rel. 2.2)


λh = ----1- > 1 h Spessore del truciolo asportato [mm]
h h1 Spessore del truciolo [mm]

Piano (linea)
di taglio

Direzione di taglio Utensile

Figura 2.3 Rappresentazione schematica della


deformazione del truciolo
(secondo il Merchant)
In generale vale:
Larghezza b λb Larghezza del truciolo (Rel. 2.3)
del truciolo: λb = ----1- » 1 b Larghezza del truciolo asportato [mm]
b b1 Larghezza del truciolo [mm]
Accorciamento l λl Accorciamento del truciolo (Rel. 2.4)
del truciolo: λl = --1- < 1 l Lunghezza di taglio [mm]
l
l1 Lunghezza del truciolo [mm]
Per valutare e, in particolare, per confrontare le operazioni di asportazione del truciolo, la
deformazione del truciolo è molto adatta, dato che interagisce con tutti gli altri fattori
della formazione del truciolo (per es. forza di taglio, qualità della superficie) ed è
influenzata sia dalle caratteristiche del materiale sia dalle condizioni di asportazione del
truciolo. Di seguito viene rappresentata in modo schematico la dipendenza della
deformazione spessore del truciolo λh dall’avanzamento f e dalla velocità di taglio vc.
Non stampare delimitatori di posizione

Figura 2.4 Influsso di avanzamento e velocità


di taglio sulla deformazione spessore
del truciolo

91
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

1.1.3 Tipi di truciolo


A seconda del processo di formazione del truciolo è possibile distinguere tre tipi di
truciolo. I singoli tipi di truciolo dipendono essenzialmente dal materiale e dalle
condizioni di asportazione del truciolo. I tipi di truciolo (da non confondere con le forme
del truciolo – paragrafo 1.1.4) si combinano spesso gli uni con gli altri.

Truciolo fluente Caratteristiche:


Evacuazione – truciolo continuo
– superficie diversa
– lato inferiore sempre liscio
Formazione del truciolo:
– evacuazione continua del materiale
– gli elementi del truciolo non vengono separati nella zona di
taglio, bensì riformati di continuo
Condizioni:
– materiale tenace nelle migliori condizioni di asportazione del
truciolo (elevata velocità di taglio, angolo di spoglia superiore)

Truciolo segmentato Caratteristiche:


Cesoiatura
– si riconoscono elementi del truciolo singoli, non continui
Saldatura – superficie molto dentellata
Formazione del truciolo:
– le lamelle del truciolo vengono riformate solo limitatamente sul
piano di taglio, separate, ma subito risaldate
Condizioni:
– difformità del truciolo fluente
– Cause del disturbo:
difformità nel materiale, oscillazioni, angolo di spoglia
superiore troppo piccolo, grande profondità di taglio, bassa
velocità di taglio

Truciolo discontinuo Caratteristiche:


(truciolo friabile) – elementi del truciolo singoli, non continui
Strappo – superficie ruvida dovuta alla struttura fratturata (spaccatura
anteriore)
Formazione del truciolo:
– i materiali fragili si frantumano già dopo una ridotta deforma-
zione nella zona di taglio (ad metti solo uno spazio vuoto es.
ghisa, ghisa dura, bronzo da getti, ottone)
– nel caso di materiali molto fragili si verifica la decomposizione
completa delle lamelle del truciolo
Condizioni:
– materiali con scarso comportamento plastico
(ridotta velocità di taglio, angolo di spoglia superiore negativo)

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Principi

1.1.4 Forme del truciolo


La forma del truciolo è determinata da tutti i fattori del processo di asportazione del
truciolo. Essi possono essere suddivisi in linea di principio come indicato di seguito:

Classe Forma del truciolo e rapporto di ingombro dei trucioli R Valutazione


1 Truciolo continuo
Sfavorevole
R > 100

2 Truciolo discontinuo

R > 100

3 Truciolo a elica Soddisfacente

R ≈ 60


4 Truciolo a elica Favorevole


frammentato

R ≈ 25 ☺
Non stampare delimitatori di posizione

Tabella 2.1 Classi delle forme del truciolo – continua alla pagina successiva

93
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Principi

Tabella 2.1 Continua Classi delle forme del truciolo


Classe Forma del truciolo e rapporto di ingombro dei trucioli R Valutazione
5 Truciolo a spirale

R ≈ 10
Favorevole

6 Frammenti di truciolo
a spirale

R≈5

7 Truciolo friabile o Utilizzabili


frammenti di truciolo

R≈3
8
Parzialmente saldati

Per l'uso industriale si preferiscono trucioli corti, dato che i trucioli lunghi a nastro sono
fonte di rischio di incidente, quelli discontinui rendono inutilizzabili l'utensile e il pezzo e
solo con quelli corti è possibile garantire un'evacuazione trucioli senza attrito grazie al
ridotto ingombro. Gli influssi delle condizioni di asportazione del truciolo sulla forma del
truciolo sono indicate nella tabella 2.2 e nella figura 2.5.
Al fine di classificare le forme del truciolo in base al fabbisogno di spazio, è stato inserito il
rapporto di ingombro dei trucioli R.

QSp R Rapporto di ingombro dei trucioli (Rel. 2.5)


R = -------
- QSp Volume o fabbisogno di spazio della
QW quantità disordinata di trucioli [mm3/min]
QW Volume di materiale tagliato [mm3/min]
I trucioli a nastro e discontinui hanno un rapporto di ingombro dei trucioli pari a R>100,
frammenti di truciolo corti R⬇3. I migliori sono i trucioli a spirale con un rapporto di
ingombro dei trucioli R = 5 ... 10.
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Principi

Condizioni di asportazione Influsso sulla forma del truciolo


del truciolo
Velocità di taglio Con l'aumentare della velocità di taglio peggiora la forma del truciolo in
funzione del materiale
Avanzamento Con l'aumentare dell'avanzamento migliora la rottura del truciolo. Tuttavia, elevati
avanzamenti causano peggiori qualità della superficie
Profondità di taglio Tanto più grande è la profondità di taglio, tanto peggiore è la rottura del truciolo
Angolo di spoglia superiore Un angolo di spoglia superiore negativo comporta una buona rottura del
truciolo, ma una scarsa qualità della superficie
Angolo di regolazione Tanto più grande è l’angolo di regolazione, tanto migliore è la rottura del truciolo
Gradini formatruciolo I gradini formatruciolo migliorano in modo mirato la rottura del truciolo
(necessità di adeguamento al processo)

Tabella 2.2 Influsso delle condizioni di asportazione del truciolo e della geometria del tagliente sulla
forma del truciolo

Figura 2.5 Forme del truciolo in funzione della profondità di taglio (ap) e dell'avanzamento (f)

1.1.5 Fattori di asportazione del truciolo e di taglio


(per es. tornitura cilindrica esterna)
I fattori di asportazione del truciolo sono essenziali per la determinazione della
sollecitazione meccanica. Questi derivano dai fattori di taglio (profondità di taglio ap e
avanzamento f ) e determinano la sezione del truciolo asportato A sostituisci verticale con
ortogonale alla direzione di taglio/velocità di taglio vc (cfr. figura 2.6). Valgono le seguenti
relazioni:
Non stampare delimitatori di posizione

Spessore del truciolo asportato h:


ap h Spessore del truciolo asportato [mm] (Rel. 2.6)
h = ----------
- ap Profondità di taglio [mm]
sin κ
κ Angolo di regolazione del tagliente principale [°]
Larghezza del truciolo asportato b (corrisponde con un tagliente diritto alla lunghezza
del tagliente principale in azione in quel momento):
b Larghezza del truciolo asportato [mm] (Rel. 2.7)
b = f ⋅ sin κ f Avanzamento [mm/g]
κ Angolo di regolazione del tagliente principale [°]
95
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Sezione del truciolo asportato A:


A Sezione del truciolo asportato [mm2] (rel. 2.8)
A = ap ⋅ f = b ⋅ h ap Profondità di taglio [mm]
f Avanzamento [mm/g]
b Larghezza del truciolo asportato [mm]
h Spessore del truciolo asportato [mm]
I fattori profondità di taglio ap e avanzamento f vengono impostati sulla macchina. I
fattori larghezza del truciolo asportato b e spessore del truciolo asportato h derivano
dall’angolo di regolazione κ dei fattori di taglio ap e f (cfr. anche figura 2.6).

Pezzo

Utensile

vc Velocità di taglio
vf Velocità di avanzamento
n Numero di giri
r Raggio del pezzo

Figura 2.6 Fattori di asportazione del truciolo durante la tornitura e sezione del truciolo asportato

1.1.6 Formazione del tagliente di riporto


Durante la formazione del truciolo gli strati di materiale del pezzo che, dopo la separa-
zione formano lo strato limite tra la superficie del truciolo e il lato inferiore del truciolo,
vengono deformati in modo plastico. In condizioni sfavorevoli di asportazione del tru-
ciolo possono verificarsi dei fenomeni di saldature a pressione. In particolare a velocità di
taglio basse sussiste il pericolo di una forte formazione del tagliente di riporto.
I taglienti di riporto hanno origine dalla forte deformazione e solidificazione del
materiale del pezzo che, incollato al tagliente, ne assume il compito. In base alle
condizioni di taglio, sul lato inferiore del truciolo si smuovono periodicamente parti del
materiale dal tagliente di riporto. Questo ha effetti negativi sul filo tagliente dell'utensile
(rotture) e sul pezzo (qualità della superficie, precisione dimensionale). La figura 2.7
illustra lo schema della formazione del tagliente di riporto.
Un modo per evitare attrito inutile sulle superfici di contatto e le conseguenti
temperature elevate, è quello di utilizzare parametri di taglio ottimizzati e la geometria
del tagliente più adatta a seconda della lavorazione. In particolare, le seguenti misure
possono prevenire la formazione del tagliente di riporto:
V Aumento della velocità di taglio
V Ampliamento dell'angolo di spoglia superiore
V Impiego di rivestimenti
V Impiego di un raffreddamento efficace

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Principi

Truciolo

Utensile

Tagliente di riporto sul tagliente dell’utensile

Figura 2.7 Schema della formazione del tagliente di riporto a intervalli regolari

1.2 Usura dell'utensile

1.2.1 Cause di usura


L'usura viene causata da carico contemporaneamente meccanico e termico del cuneo
tagliente. Le cause più importanti sono le seguenti:
V abrasione meccanica;
V distacco di punti saldati a pressione;
V ossidazione;
V diffusione.
A velocità di taglio basse e con materiali di facile lavorazione si rilevano principalmente
fenomeni di usura meccanica (da abrasione), mentre a velocità di taglio più elevate e con
materiali di difficile lavorazione quelli di usura dovuta al calore sviluppato, cioè
ossidazione e diffusione (figura 2.8).

Causa d’usura, che insieme formano


Usura totale l’usura totale:
Campo Adesione
Non stampare delimitatori di posizione

della (Distacco di punti saldati a pressione,


formazione meccanico)
del tagliente
di riporto Abrasione
(Abrasione meccanica, deformazione
plastica)
Usura

Diffusione
Diffusione
Abrasione (Usura tribochimica, termica)
Ossidazione Ossidazione
Adesione (Calaminatura, usura tribochimica,
Temperatura di taglio
termica

Figura 2.8 Cause di usura durante la lavorazione con asportazione del truciolo (secondo VIEREGGE)

97
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Velocità di taglio Come si vede nella figura 2.9 la temperatura di


Temperatura di taglio

Avanzamento taglio e l'usura che si sviluppano durante


Profondità di taglio l'asportazione del truciolo dipendono essen-
zialmente dalle varie condizioni di asporta-
zione del truciolo. L'aumento della velocità di
taglio, della profondità di taglio ovvero
Usura

dell'avanzamento è direttamente proporzio-


vc nale alla temperatura di taglio e usura.
ap
f

Figura 2.9 Influsso delle condizioni di asportazione del truciolo sulla temperatura di taglio e sull'usura

1.2.2 Forme di usura


La distinzione delle singole forme di usura serve per la valutazione della potenziale
durata dell'utensile. In linea di principio è possibile distinguere le seguenti forme di usura:
V Usura della superficie di spoglia
V Usura da craterizzazione
V Deformazione plastica
V Usura per intaglio
V Sgretolamento
V Formazione di incrinature trasversali
V Rottura dell’utensile

Superficie VB Larghezza del segno di usura


di spoglia
superiore VBmax Larghezza max del segno di usura
KT Profondità del cratere
KM Distanza dalla mezzeria del
cratere
KB Larghezza del cratere
Superficie KL Larghezza dei bordi del cratere
di spoglia

Figura 2.10 Fattori di usura dell'utensile da tornio

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Principi

1.2.2.1 Usura sul fianco


Per usura sul fianco si intende un'asportazione pressoché uniforme di materiale da
taglio sulla superficie di spoglia dell'utensile. La superficie d'usura va di pari passo con la
direzione di taglio e viene definita come larghezza del segno di usura (VB o VBmax).
L'usura sulla superficie di spoglia dell'utensile causa:
V l'aumento delle forze di taglio,
V l'aumento delle vibrazioni,
V l'aumento delle temperature,
V un peggioramento della qualità della superficie,
V la mancanza di precisione dimensionale del
pezzo.

Figura 2.11 Usura della spoglia inferiore

Causa Soluzioni
Velocità di taglio troppo elevata Ridurre la velocità di taglio
Materiale da taglio con Scegliere un materiale da taglio con maggiore resistenza
insufficiente resistenza all'usura all'usura e una classe di qualità con rivestimento
Avanzamento non adeguato Impostare un rapporto corretto tra velocità di taglio e
(avanzamento insufficiente) profondità di taglio (aumentare l'avanzamento)

Tabella 2.3 Gestione dei problemi – Usura eccessiva della superficie di spoglia

1.2.2.2 Usura da craterizzazione

Per usura da craterizzazione si intende


un'asportazione a forma di cratere di materiale
da taglio sulla superficie di spoglia superiore
Non stampare delimitatori di posizione

dell'utensile (diffusione e abrasione – cfr.


figura 2.8). Un'usura da craterizzazione eccessiva
causa l'indebolimento del filo tagliente, forti
deformazioni del truciolo e, di conseguenza, a un
aumento delle forze di taglio. In questo modo
aumenta anche il pericolo di rottura del
tagliente.
Figura 2.12 Usura da craterizzazione

99
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Causa Soluzioni
Velocità di taglio troppo elevata Ridurre la velocità di taglio, utilizzare materiali da taglio
maggiormente resistenti all'usura
Avanzamento non adeguato Impostare un rapporto corretto tra avanzamento, velocità di
taglio, profondità di taglio (insufficiente)
Angolo di spoglia superiore Utilizzare un portautensile e inserti con angolo di spoglia
troppo stretto superiore positivo
Cattiva adduzione di Aumentare la quantità e/o la pressione del lubrorefrigerante e
lubrorefrigerante provvedere a una migliore adduzione al punto di taglio
Materiale da taglio con Scegliere un materiale da taglio con maggiore resistenza
insufficiente resistenza all'usura all’usura, utilizzare il rivestimento

Tabella 2.4 Gestione dei problemi – Usura da craterizzazione eccessiva

1.2.2.3 Deformazione plastica


La deformazione plastica si manifesta in
particolare a seguito di sovraccarico termico
del filo tagliente. Il fattore determinante per la
valutazione del materiale da taglio è la durezza
a temperatura elevata.

Figura 2.13 Deformazione plastica

Causa Soluzioni
Temperatura di lavoro eccessiva, Ridurre la velocità di taglio,
pertanto ammorbidimento del utilizzare materiali da taglio maggiormente resistenti
materiale di base a causa delle velocità all'usura,
di taglio e degli avanzamenti troppo
elevati, nonché a causa dei materiali ridurre la sezione del truciolo (in particolare
duri del pezzo l'avanzamento),
utilizzare spigoli arrotondati adattati,
ridurre l'angolo di registro,
provvedere al raffreddamento.
Danneggiamento del rivestimento Sostituire per tempo l'inserto

Tabella 2.5 Gestione dei problemi – Deformazione plastica eccessiva

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Principi

1.2.2.4 Usura per intaglio


L'usura per intaglio può manifestarsi sia sul
tagliente principale sia su quello secondario.
Questo tipo di usura porta a superficie di scarsa
qualità e al rischio di rottura del tagliente. L'usura
per intaglio del tagliente principale è da ricondurre
a cause meccaniche. L'usura per intaglio del
tagliente secondario è una tipica usura da adesione
(cfr. figura 2.8), ma può manifestarsi anche in
relazione all'usura da ossidazione. L'usura per
intaglio si concentra sul punto del filo tagliente, in
cui l'aria può raggiungere la zona di taglio.
Figura 2.14 Usura per intaglio

Causa Soluzioni
Ossidazione Scegliere un rivestimento adatto,
Abrasione ridurre la velocità di taglio; tuttavia, se si lavorasse materiale
resistente al calore con materiali da taglio ceramici
→ aumentare la velocità di taglio

Tabella 2.6 Gestione dei problemi – Usura per intaglio

1.2.2.5 Formazione di microfessurazioni


Le incrinature da calore (formazione di
microfessurazioni) si manifestano sotto
Incrinature a pettine forma di usura per fatica a seguito di
shock termici (spesso nel caso di materiali
da taglio fragili o di variazioni di tempera-
tura). Si formano delle incrinature verticali
rispetto al filo tagliente, mentre singole
particelle di materiale da taglio si staccano
contemporaneamente dalle incrinature e
possono portare alla rottura improvvisa
del tagliente.
Figura 2.15 Formazione delle incrinature trasversali
Non stampare delimitatori di posizione

Causa Soluzioni
Spessore del truciolo variabile Scegliere interventi uniformi
Adduzione incostante del Addurre in modo uniforme e in quantità sufficiente il
lubrorefrigerante lubrorefrigerante,
evitare, in particolare nel caso di metalli duri e di materiali da taglio
ceramici, il raffreddamento
Taglio interrotto Scegliere un materiale da taglio con maggiore tenacia e migliore
resistenza alle variazioni della temperatura,
addurre il lubrorefrigerante in quantità sufficiente o evitarla del tutto
nel caso di metalli duri

Tabella 2.7 Gestione dei problemi – Formazione di incrinature trasversali

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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

1.2.2.6 Rottura del tagliente


In caso di sgretolamento e rottura del
tagliente si raggiungono punte di
sovrasollecitazione meccanica che non
consentono un'usura uniforme del filo
tagliente e, quindi, non permettono di
ottenere una superficie di buona qualità. Gli
intagli e lo sfaldamento di singole particelle
sono preavviso di un'incombente rottura
dell'utensile. Nel caso di una rottura meccanica
da fatica, le incrinature hanno andamento
parallelo a quello del filo tagliente. Figura 2.16 Rottura del tagliente

Causa Soluzioni
Materiale da taglio troppo Utilizzare materiali da taglio più tenaci, smussare il filo tagliente
fragile (resistente all'usura)
Vibrazioni Utilizzare un angolo di inclinazione e di spoglia superiore positivi,
utilizzare un raggio di punta più piccolo,
ridurre la sporgenza totale del portautensile,
prevedere un maggiore angolo di regolazione,
evitare la zona del tagliente di riporto (cfr. paragrafo 1.1.5)
Geometria dei taglienti Scegliere taglienti con una geometria più forte,
troppo debole smussatura maggiore in particolare nel caso di taglienti in
ceramica
Tagliente di riporto Aumentare la velocità di taglio,
scegliere una geometria positiva
Avanzamento e/o profondità Ridurre la sezione del truciolo, in particolare l'avanzamento e/o
di taglio eccessivi ridurre la profondità di taglio,
utilizzare materiali da taglio più tenaci,
utilizzare una geometria negativa del tagliente,
smussare il filo tagliente
Oscillazioni eccessive del Adeguare la velocità di taglio e l'avanzamento,
carico sul tagliente, scegliere un materiale da taglio con maggiore tenacia,
taglio interrotto smussare il filo tagliente,
migliorare la stabilità,
utilizzare una geometria dei taglienti negativa
Collisione dei trucioli Smussare il filo tagliente,
utilizzare una geometria negativa del tagliente,
modificare la guida dei trucioli (modifica dell'avanzamento,
velocità di taglio, gradino guidatruciolo, ecc.),
utilizzare materiali da taglio più tenaci

Tabella 2.8 Gestione dei problemi – Sgretolamento e rottura dell'utensile

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Principi

1.3 Fattori di taglio – Durata utile


I fattori di taglio indicano le possibilità che ha un tagliente di essere tale.
La durata utile, fattore più importante di tutti per la valutazione della truciolabilità di un
materiale, di un tagliente sta a indicare il periodo in cui l'utensile è in grado di funzionare
in modo efficace fino al raggiungimento di un criterio desiderato (senza tempi ausiliari).
Se, per es., non si riescono più a rispettare le tolleranze previste o raggiungere le qualità
della superficie richieste con il tagliente in uso, il tagliente non è da considerarsi
utilizzabile. Si è quindi raggiunta la fine della durata utile.
Oltre alla durata utile si considerano tra l'altro la lunghezza di taglio nel processo di
foratura e di fresatura e la durata dell'incisione nelle linee automatiche di produzione o
centri di lavorazione quali fattori di valutazione.

Condizioni di taglio
Sulla Dall’ambiente
Sull’utensile Sul pezzo
acchina di truciolatura

Criteri di taglio Resistenza Grandezze di taglio


Sull’utensile Utensile Durata
Sul pezzo Capacità di taglio Materiale Lunghezza di taglio
Durante l’asportazione Resistenza Lavorabilità Quantità
del truciolo del tagliente Volume di taglio

Figura 2.17 Concetti di taglio (in base alla norma DIN 6583)

Spesso viene utilizzata la larghezza max. del segno d’usura VB (cfr. paragrafo 1.2.2.1) come
criterio di durata. La larghezza max. del segno d’usura viene limitata ad un valore VB
massimocons. (vedi Tabella 2.9). Il tempo che serve per raggiungere il valore VBcons.
rappresenta la durata dell’utensile.
Tipo di lavorazione Rifinitura Finitura Sgrossatura Sgrossatura
leggera grossolana
Larghezza max. del segno 0,1 ... 0,2 0,2 ... 0,4 0,4 ... 0,6 0,8 ... 1,2
d’usura VBcons. [mm]

Tabella 2.9 Larghezza max. del segno d’usura consentita nei metalli duri in base al tipo di lavorazione
Non stampare delimitatori di posizione

1.3.1 Diagramma ed equazione della durata utile


Durate utili affidabili e calcolabili sono alla base di una produzione sicura Base per la
determinazione di durate utili adatte all'uso pratico sono le prove a lungo termine che,
tuttavia, richiedono un elevato dispendio di materiale e tempo.
I metodi di prova a breve termine sono meno dispendiosi, ma permettono di tirare
conclusioni sommarie sulla durata utile dell'utensile. Questi metodi vengono utilizzati
principalmente per il controllo dei materiali di taglio e dei materiali in entrata o per il
monitoraggio della truciolabilità.

103
kapitel_02_090-111.fm Seite 104 Donnerstag, 21. Januar 2010 10:50 10

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

La prova della durata utile viene spesso eseguita


per determinare la durata di un utensile. Fattore
determinante per la rottura dell'utensile è l'usura
stessa dell'utensile. Nel confrontare i valori di
usura accertarsi che durante il rilevamento
dell'usura si utilizzi un metodo unitario e
standardizzato. Un fattore di usura relativamente
facile da rilevare è l'usura della superficie di
spoglia che viene pertanto citata spesso. La
figura 2.18 illustra il grado di usura della superficie
di spoglia (VB) in tornitura.
Dalle singole curve di velocità di taglio
(figura 2.18, al centro) si determinano per es. per
una larghezza costante del segno di usura VBmax
(criterio fissato di usura o di durata utile) i rispet-
tivi tempi da t1 a t3 (durate utili) e si inseriscono
nel diagramma lg T – lg vc (figura 2.18, in basso). Le
curve consentono di rilevare per le velocità di
taglio selezionate le durate utili corrispondenti.

Ecco rappresentata qui di seguito l'usura della


superficie di spoglia VB in funzione della lunghezza
di taglio L con l'impiego di diverse frese per metallo Figura 2.18 Determinazione della
duro integrale nelle operazioni di sgrossatura. durata utile

Prova di asportazione del truciolo


Usura della superficie di spoglia VB (mm)

Fresa in HMI
0,4
Mat: 1.2379 WBW 3
0,35
Vc=102 m/min
0,3 fz=0.04 mm/Z
0,25 ae=6 mm WBW 2
ap=18 mm
0,2 Emulsione
0,15 WBW 1
0,1 GARANT
0,05
0
0 2000 4000 6000 8000
Lunghezza di taglio L (mm)

Usura molto bassa Rottura del tagliente Figura 2.19 Prove di asportazione del
truciolo per la determinazione
della lunghezza di taglio

104 www.garant-tools.com
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Principi

È possibile descrivere l'andamento della curva in un campo ampio mediante una linea
che, in base a valutazioni logaritmiche, porta alla cosiddetta relazione di Taylor:

T Durata (Rel. 2.9)


T = vck ⋅ Cv vc Velocità di taglio
k Incremento delle rette (k = m = tan α, cfr. figura 2.18)
Cv Costante della durata T con vc = 1 m/min
e/o

T Durata (Rel. 2.10)


vk
T = ----c-k vc Velocità di taglio
CT
k Incremento delle rette (k = m = tan α, cfr. figura 2.18)
CT Costante della velocità di taglio vc con T = 1 min
dove CT è = Cv-(1/k).

La conversione della relazione secondo le variabili velocità di taglio vc fornisce la


rappresentazione utilizzata anche nella pratica:

T Durata (Rel. 2.11)


1--
k vc Velocità di taglio
vC = T ⋅ CT
k Incremento delle rette (k = m = tan α, cfr. figura 2.18)
CT Costante della velocità di taglio vc con T = 1 min

1.3.2 Fattori di influsso sulla durata utile


Nella pratica è necessario conoscere e valutare anche l’influsso degli altri fattori di
asportazione del truciolo, come per es. l'avanzamento, la profondità di taglio, il materiale
e il materiale da taglio. La seguente tabella 2.10 riassume l'influsso di questi fattori.
La velocità di taglio esercita l'influsso maggiore sulla durata utile. Il secondo fattore di
Non stampare delimitatori di posizione

influsso in ordine di grandezza è l'avanzamento dalla cui variazione nel diagramma della
durata utile risultano rette parallele a patto che l'abbinamento materiale-materiale da
taglio resti uguale. Lo stesso vale anche per l'influsso della profondità di taglio, delle
geometrie, come l'angolo di spoglia superiore, di spoglia e di regolazione e, in parte,
anche per l'influsso del materiale ausiliario. Se si modificano invece il materiale, il
materiale da taglio o il criterio di usura, si hanno altri angoli d'inclinazione delle linee della
durata utile.

105
kapitel_02_090-111.fm Seite 106 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:40 10

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Condizioni di
asportazione
del truciolo Velocità di taglio Avanzamento Profondità di taglio

Forma più comune del Con l'aumentare Con l'aumentare della profondità
diagramma della durata utile. dell'avanzamento, la durata utile di taglio, la durata utile si riduce a
La velocità di taglio è il fattore si riduce a condizioni altrimenti condizioni altrimenti costanti.
che più influenza la durata utile. costanti. L'avanzamento ha
La durata utile si riduce effetti maggiori sulla durata utile
notevolmente con l'aumentare di quanto non ne abbia la
della velocità di taglio. profondità di taglio.

Fattori costanti: Fattori costanti: Fattori costanti:


materiale, materiale da taglio, materiale, materiale da taglio, materiale, materiale da taglio,
profondità di taglio, angolo di profondità di taglio, angolo di avanzamento, angolo di spoglia
spoglia superiore, angolo di spoglia superiore, angolo di superiore, angolo di spoglia,
spoglia, angolo di regolazione spoglia, angolo di regolazione angolo di regolazione

Materiale La struttura, la durezza, la


resistenza alla trazione e gli
Al-Si Mg elementi di lega influenzano
notevolmente la durata utile.
lg T

La durata utile si riduce a


Ghisa Acciaio condizioni altrimenti uniformi
con l'aumentare della
percentuale di perlite nella
Materiale struttura e con l'aumentare della
durezza ovvero della resistenza
alla trazione del materiale.
Con gruppi diversi di materiali si Fattori costanti:
modificano gli angoli materiale da taglio, avanzamento, profondità di taglio, angolo di
d'inclinazione delle linee della spoglia superiore, angolo di spoglia
durata utile. angolo di regolazione

Materiale da Il materiale da taglio ha un influsso notevole sulla durata utile.


taglio Il diagramma accanto mostra come a una durata utile costante con
l'aumento della qualità del materiale da taglio è possibile impiegare
velocità di taglio maggiori. Se la velocità di taglio viene invece
mantenuta costante in determinati campi, con l’aumentare della
qualità del materiale da taglio aumentano anche le durate utili.
Fattori costanti:
materiale, avanzamento, profondità di taglio, angolo di spoglia
superiore, angolo di spoglia
angolo di regolazione

Tabella 2.10 Condizionamento della durata dell’utensile – continua alla pagina successiva

106 www.garant-tools.com
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Principi

Tabella 2.10 Condizionamento della durata utile dell'utensile – continua

Materiale I lubrorefrigeranti hanno un'azione più lubrificante o più


ausiliario refrigerante a seconda della loro composizione. A velocità
con
lubrorefrigerazione di taglio basse la durata utile può essere migliorata dal
prevalere dell'azione lubrificante, mentre a velocità di taglio
a secco
più elevate dal prevalere di quella refrigerante. A condizioni
altrimenti costanti, la refrigerazione e la lubrificazione
determinano, soprattutto negli utensili in acciaio rapido,
aumenti della durata utile.
Fattori costanti:
materiale, avanzamento, profondità di taglio, angolo di
spoglia superiore, angolo di spoglia, angolo di regolazione
Materiale da taglio: acciaio rapido

Geometria Angolo di spoglia superiore Angolo di spoglia Angolo di regolazione


del
tagliente

La durata utile si riduce a Se si tiene l'angolo di spoglia Tanto più piccolo è l'angolo
condizioni altrimenti più stretto di 5° – 6°, la di regolazione, tanto
costanti se si usano angoli di durata utile si riduce per maggiore è sia la lunghezza
spoglia superiore molto l'attrito maggiore sulla del filo tagliente sotto taglio
diversi dai comuni valori superficie di spoglia a a condizioni altrimenti
indicativi. condizioni altrimenti costanti sia la durata utile e
Angolo di spoglia superiore costanti. viceversa.
troppo positivo: Un aumento dell'angolo di
cuneo tagliente debole spoglia di 10° – 15°
Angolo di spoglia superiore causa l'indebolimento del
troppo negativo: cuneo tagliente.
eccessiva usura da
craterizzazione
Non stampare delimitatori di posizione

Fattori costanti: Fattori costanti:


materiale, materiale da Fattori costanti: materiale, materiale da
taglio, avanzamento, materiale, materiale da taglio, avanzamento,
profondità di taglio, taglio, avanzamento, profondità di taglio, angolo
angolo di spoglia, angolo di profondità di taglio, angolo di spoglia superiore, angolo
regolazione di spoglia superiore, angolo di spoglia
di regolazione

107
kapitel_02_090-111.fm Seite 108 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:40 10

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

1.4 Sforzo totale di truciolatura e fattori di potenza

1.4.1 Sforzo totale di taglio


Nel corso dell'asportazione del truciolo, le forze vengono osservate e definite mentre
agiscono sul pezzo. La determinazione di concetti per tutti i metodi ad asportazione di
truciolo è riassunta nella norma DIN 6584.

1.4.1.1 Componenti dello sforzo totale di taglio


Lo sforzo totale di truciolatura F è la forza totale esercitata sul pezzo. Questa forza può
essere suddivisa in diverse componenti, laddove le componenti riferite al piano di lavoro
e alla direzione di taglio e di avanzamento rivestono particolare importanza. La figura 2.20
illustra in linea di principio la scomposizione dello sforzo totale di truciolatura nelle sue
diverse componenti e le figure 2.21 e 2.22 le esemplificano per la tornitura ovvero la
contornatura. Colà vengono prese in considerazione le forze che agiscono in un punto
del tagliente. Nel caso di utensili a più taglienti, le forze devono essere considerate sui
singoli cunei taglienti in azione in quel preciso momento. Queste forze si possono
ricomporre in uno sforzo totale di truciolatura mediante addizione vettoriale.

Sforzo totale di
truciolatura F
Componenti dello sforzo totale di truciolatura F

Sul piano di lavoro In verticale rispetto al piano di lavoro


Forza attiva Fa Forza passiva Fp

Componenti della forza attiva Fa


In direzione di azione In verticale rispetto alla direzione di azione
Forza operativa Fe Forza operativa normale FeN

Componenti della forza attiva Fa

In direzione di taglio In verticale rispetto alla direzione di taglio


Forza di taglio Fc Forza normale di taglio FcN

Figura 2.20 Componenti della forza attiva Fa


Scomposizione dello
sforzo totale di in direzione di avanzamento In verticale rispetto alla direzione di avanzamento
truciolatura nelle
rispettive Forza di avanzamento Ff Forza normale di avanzamento FeN
componenti in base
alla norma DIN 6584

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Principi

Ve Vc Utensile
h η (Frese cilindriche)
Ve
Vc
ω Piano di lavoro
Vf ϕ
-Fp j Vf
-Ff -FcN
-Fp
Pezzo in lavorazione
Utensile
(Utensili da t
tornio) -Fc -Fa
Piano di lavoro
-F -Fa -F
Pezzo in lavorazione

Figura 2.21 Componenti dello sforzo totale di Figura 2.22 Componenti dello sforzo totale di
truciolatura durante la tornitura truciolatura durante la con tornatura
(angolo direzione di avanzamento in moto asincrono (angolo direzione
ϕ = 90°) di avanzamento ϕ < 90°)

Dalle possibili scomposizioni delle forze secondo la figura 2.21 risultano diverse relazioni
matematiche.
Per lo sforzo totale di taglio vale quanto segue:

2 2
F= Fa + Fp (Rel. 2.12)

Con l'ausilio delle componenti della forza attiva Fa si crea la potenza durante
l'asportazione del truciolo. Una componente particolarmente importante è la forza di
taglio Fc (in precedenza definita anche forza di taglio principale), importante per
l'effettivo sollevamento del truciolo e in particolare per il calcolo della potenza, nonché
Non stampare delimitatori di posizione

per la preparazione di macchine utensili adatte per tali forze.


Da citare anche le componenti forza di avanzamento o assiale Ff e forza passiva o
radiale Fp (denominata in precedenza anche reazione). È necessario conoscere l’entità e
la direzione della forza di avanzamento sia per determinare la potenza di avanzamento
sia per il calcolo, unitamente alla forza passiva, degli utensili e dei dispositivi di serraggio
utensili necessari.
Il tipo di usura dell’utensile ha un diverso influsso sullo sforzo totale di truciolatura. L'usura
da craterizzazione, che ha come conseguenza un maggiore angolo di spoglia superiore
positivo, causa per lo più la riduzione dello sforzo totale di truciolatura. In caso prevalga

109
kapitel_02_090-111.fm Seite 110 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:40 10

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

l’usura della superficie di spoglia, le forze aumentano, dato che cresce la superficie di attrito
tra il pezzo e la superficie di spoglia. Quantificare l’aumento dello sforzo con l’aumentare
dell’usura dell'utensile è possibile solo in modo approssimativo, dato che i fattori d'influsso
sono molteplici.
Come punto di riferimento per l’aumento dello sforzo di taglio si possono preventivare:
Aumento della forza Aumento della forza
cad. 0,1 mm di larghezza del per grado della variazione dell'angolo di
segno d’usura spoglia superiore
della superficie di spoglia VB (angolo di spoglia superiore più piccolo/
più grande)
Forza di taglio Fc 2 ... 5% circa 1,5%
Forza di avanzamento Ff circa 10% circa 5%
Forza passiva Fp circa 12% circa 4%
Questi indicazioni valgono per la tornitura e sono utilizzabili per altri metodi di asportazio-
ne del truciolo nel rispetto della cinematica dei metodi e/o della geometria di taglio. Non
valgono per la truciolatura nella zona del tagliente ad arco (lavorazione di precisione).
1.4.1.2 Forza di taglio e forza di taglio specifica
La forza di taglio Fc , la cosiddetta forza "guida della potenza", è determinante, insieme
alla velocità di taglio, per il calcolo della potenza sia di taglio sia motrice della macchina
utensile. Il valore della forza di taglio dipende in primo luogo dal materiale da truciolare e
dalle condizioni di asportazione del truciolo (per es. geometria dei taglienti, spessore del
truciolo asportato h); pertanto si determina in base a un procedimento specifico (sezioni
specifiche del truciolo asportato A).
La relazione di base della forza di taglio (per tagliente) è illustrata in Rel. 2.13 così come
si derivò nella sua forma originale per la tornitura.
Per la forza di taglio Fc in tornitura vale quanto indicato di seguito secondo KIENZLE:
Fc
Forza di taglio [N] (Rel. 2.13)
Fc = A ⋅ kc = b ⋅ h ⋅ kc Sezione del truciolo asportato [mm2] come
A
nella figura 2.23 e capitolo "Principi", paragrafo 1.1.5
b Larghezza del truciolo asportato [mm]
h Spessore del truciolo asportato [mm]
kc Forza di taglio specifica [N/mm2]
La sezione del truciolo asportato A risulta, come
illustrato nella figura 2.23 per la tornitura, dalla
larghezza del truciolo asportato b e dallo
spessore del truciolo asportato h. Durante le fasi
di asportazione del truciolo, lo spessore del
truciolo asportato può variare (per es. durante la
fresatura). Poi, per la determinazione della forza
di taglio si parte da uno spessore medio del
truciolo asportato hm (cfr. anche Capitolo
"Fresatura" e paragrafo 4 di questo capitolo).
Figura 2.23 Grandezze della sezione del
truciolo asportato durante
la tornitura

110 www.garant-tools.com
kapitel_02_090-111.fm Seite 111 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:40 10

Principi

La forza di taglio specifica kc viene sì influenzata notevolmente dal tipo di materiale, ma


come semplice grandezza di calcolo non deve essere considerata come caratteristica del
materiale. La figura 2.24 illustra la dipendenza della forza di taglio specifica kc dallo
spessore del truciolo asportato h (cfr. Rel. 2.14 e anche tabella 2.11 per i materiali e gli
spessori del truciolo asportato scelti).
I fattori di influsso importanti per kc sono i seguenti:
V resistenza e componenti di lega del materiale da lavorare;
V geometria del tagliente dell'utensile.

kc 1.1 Valore principale della forza di taglio specifica (Rel. 2.14)


kc1.1 con sezione del truciolo asportato A = 1 mm2
kc = --------
m
-
h (b = 1 mm, h = 1 mm)
m Aumento della tangente dell'angolo di incremento α
(cfr. figura 2.24)
Forza di taglio spec.
Forza di taglio spec.

Spessore del truciolo h [mm]


Spessore del truciolo h [mm]

Rappresentazione aritmetica Rappresentazione bilogaritmica

Figura 2.24 Dipendenza della forza di taglio specifica kc dallo spessore del truciolo asportato h
Non stampare delimitatori di posizione

Il valore principale della forza di taglio specifica kc1.1 e l'aumento della tangente
dell'angolo di incremento α dipendono dal tipo di materiale e sono stati determinati
eseguendo prove sui diversi materiali. Per i valori dei rispettivi gruppi di materiali
consultare il Capitolo "Materiali", paragrafo 1. I valori indicativi per la forza di taglio
specifica kc sono contenuti nella seguente tabella 2.11.

111
kapitel_02_112-113.fm Seite 112 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:46 10

Gruppo di materiali Resi- Materiale Forza di taglio specifica kc [N/mm2] in funzione dello spessore del truciolo

112
stenza [N/ asportato h [mm]
mm2]
N. Denominazione kc1.1 m 0,05 0,06 0,1 0,16 0,3 0,4 0,5 0,8 1,6 2,5 Principi
mate- del materiale [N/mm2
riale secondo DIN
1.0 Acciaio da costr. comune fino a 500 1.0037 St 37-2 1.780 0,17 2.962 2.872 2.633 2.431 2.253 2.080 2.003 1.849 1.643 1.523
1.1 Acciaio da costr. comune 500–850 1.0050 St 50-2 1.990 0,26 4.336 4.136 3.621 3.205 2.854 2.525 2.383 2.109 1.761 1.568
1.0060 St 60-2 2.110 0,17 3.511 3.404 3.121 2.881 2.671 2.466 2.374 2.192 1.948 1.806
1.0070 St 70-2 2.260 0,30 5.552 5.256 4.509 3.916 3.426 2.975 2.782 2.416 1.963 1.717
2.0 Acciaio ad alta velocità fino a 500 1.0718 9SMnPb28 1200 0,18 1997 1.844 1.775 1.639 1.473 1.402 1.350 1.246 1.108 1.027
3.0 Acc. da bonifica non fino a 700 1.0402 C 22 1.800 0,16 2.907 2.823 2.602 2.413 2.247 2.084 2.011 1.865 1.670 1.555
legato
1.0501 C 35 1.516 0,27 3.404 3.240 2.823 2.486 2.204 1.942 1.828 1.610 1.335 1.184
Manuale di truciolatura GARANT

3.1 Acc. da bonifica non 700–850 1.0503 C 45 1.680 0,26 3.661 3.491 3.057 2.705 2.409 2.132 2.012 1.780 1.487 1.324
legato
1.1191 Ck 45 2.220 0,14 3.377 3.292 3.064 2.869 2.696 2.524 2.446 2.290 2.079 1.953
3.2 Acc. da bonifica non 850–1000 1.1221 Ck 60 2.130 0,18 3.652 3.534 3.224 2.962 2.734 2.512 2.413 2.217 1.957 1.806
legato
4.1 Acc. da bonifica legato 1000–1200 1.7218 25CrMo4 2.070 0,25 4.378 4.182 3.681 3.273 2.927 2.603 2.462 2.189 1.841 1.646
1.7225 42CrMo4 2.500 0,26 5448 5195 4549 4026 3585 3173 2994 2649 2212 1970
5.0 Acciaio da cementazione fino a 750 1.0401 C 15 1.820 0,22 3.518 3.380 3.020 2.724 2.469 2.226 2.120 1.912 1.641 1.488
non legato
6.0 Acciaio da cementazione fino a 1000 1.5919 15CrNi6 1.380 0,30 3390 2.944 2.753 2.391 1.980 1.817 1.699 1.476 1.199 1.048
legato
1.7131 16MnCr5 2.100 0,26 4.576 4.364 3.821 3.382 3.011 2.665 2.515 2.225 1.858 1.655
6.1 Acciaio da cementazione oltre 1000 1.7147 20MnCr5 2.140 0,25 4.526 4.324 3.806 3.384 3.026 2.691 2.545 2.263 1.903 1.702
legato
1.7262 15CrMo5 2.290 0,17 3.811 3.694 3.387 3.127 2.899 2.676 2.576 2.379 2.114 1.960
7.0 Acciaio da nitrurazione fino a 1000 1.8507 34CrAlMo5 1.740 0,26 3.792 3.616 3.166 2.802 2.495 2.208 2.084 1.844 1.540 1.371
8.0 Acciaio per utensili fino a 850 1.1730 C45W 1.680 0,26 3.661 3.491 3.057 2.705 2.409 2.132 2.012 1.780 1.487 1.324
1.2067 100Cr6 1.410 0,39 4.535 3.776 3.461 2.881 2.255 2.016 1.848 1.538 1.174 986
8.1 Acciaio per utensili 850–1100 1.2312 40CrMnMoS8-6 1.800 0,27 4.042 3.847 3.352 2.952 2.617 2.305 2.170 1.912 1.585 1.405
1.2842 90MnCrV 2.300 0.21 4.315 4.153 3.730 3.380 3.077 2.788 2.660 2.410 2.084 1.897
8.2 Acciaio per utensili 1100–1400 1.2080 X210Cr12 1.820 0.26 3.966 3.782 3.312 2.931 2.610 2.310 2.179 1.929 1.611 1.434

Tabella 2.11 Valori indicativi per la forza di taglio specifica kc

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Tabella 2.11 Continua Valori indicativi per la forza di taglio specifica kc

Gruppo di materiali Resistenza Materiale Forza di taglio specifica kc [N/mm2] in funzione dello Principi
[N/mm2] spessore del truciolo asportato h [mm]
N. Denominazione kc1.1 m 0,05 0,06 0,1 0,16 0,3 0,4 0,5 0,8 1,6 2,5
mate- del materiale
riale secondo DIN
12.0 Acciaio per molle fino a 1200 1.5023 38Si7 1.800 0,27 4.042 3.847 3.352 2.952 2.617 2.305 2.170 1.912 1.585 1.405
1.8159 50CrV4 2.220 0,26 4.925 4.697 4.113 3.639 3.241 2.868 2.706 2.395 2.000 1.781
13.0 Acc. inoss. solforato fino a 700 1.4104 X14CrMpS17 1.820 0,26 3.966 3.782 3.312 2.931 2.610 2.310 2.179 1.929 1.611 1.434
13.1 Acc. inoss. austenitico fino a 700 1.4301 X5CrNi18 10 2.350 0,21 4.408 4.243 3.811 3.453 3.144 2.849 2.718 2.463 2.129 1.939
1.4401 X5CrNiMo17122 2.600 0,19 4.594 4.437 4.027 3.683 3.383 3.094 2.966 2.713 2.378 2.185
13.2 Acc. inoss. austenitico fino a 850 1.4034 X46Cr13 1.820 0,26 3.966 3.782 3.312 2.931 2.610 2.310 2.179 1.929 1.611 1.434
13.3 Acc. inoss. martensitico/ fino a 1100 1.4028 X30Cr13 1.820 0,26 3.966 3.782 3.312 2.931 2.610 2.310 2.179 1.929 1.611 1.434
ferritico 2.4631 NiCr20TiAl 2.088 0,29 4.978 4.721 4.071 3.553 3.121 2.724 2.553 2.228 1.822 1.601
15.0 Ghisa (GG) fino a 180 HB 0.6020 GG 20 1.020 0,25 2.157 2.061 1.814 1.613 1.442 1.283 1.213 1.079 907 811
15.1 Ghisa (GG) oltre 180 HB 0.6040 GG 40 1.470 0,26 3.203 3.055 2.675 2.367 2.108 1.865 1.760 1.558 1.301 1.158
15.2 Ghisa (GGG, GT) a partire da 0.7040 GGG-40 1.005 0,25 2.125 2.031 1.787 1.589 1.421 1.264 1.195 1.063 894 799
180 HB
0.8040 GTW-40 2.060 0,19 3.640 3.516 3.191 2.918 2.681 2.452 2.350 2.149 1.884 1.731
15.3 Ghisa (GGG, GT) fino a 260 HB 0.7080 GGG-80 1.132 0,44 4.230 3.904 3.118 2.535 2.083 1.694 1.536 1.249 921 756
0.8165 GTS-65 1.180 0,24 2.422 2.318 2.051 1.832 1.646 1.470 1.394 1.245 1.054 947
16.1 Ti, leghe di Ti 850–1200 3.7164 TiAl6V4 1.370 0,21 2.570 2.378 2.222 2.013 1.764 1.661 1.585 1.436 1.241 1.130
17.0 Alluminio a truciolo lungo, fino a 350 3.1324 AlCuMg1 830 0,23 1.653 1.585 1.410 552 1.095 1.025 973 874 745 672
leghe di alluminio per la 3.5812 MgAl8Zn 390 0,19 689 666 604 1.189 490 464 445 407 357 328
lavorazione plastica, magnesio
17.1 Alluminio a truciolo corto 3.3535 AlMg3 780 0,23 1.554 1.490 1.325 1.265 1.073 963 915 821 700 632
17.2 Leghe di ghisa di Al Si>10% 3.2581 G-AlSi12 830 0,23 1.653 1.585 1.410 1.265 1.142 1.025 973 874 745 672
18.1 Ottone, a truciolo corto fino a 600 2.0380 CuZn39Pb2 780 0,18 1.337 1.294 1.181 1.085 1.001 920 884 812 717 661
18.3 Bronzo, a truciolo corto fino a 600 2.1090 CuSn7ZnPb 640 0,25 1.353 1.293 1.138 1.012 905 805 761 677 569 509

113
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

I valori indicati della forza di taglio specifica nella tabella 2.11 si riferiscono a:
V Materiale da taglio: metallo duro (MD)
V Velocità di taglio 100 m/min
V Angolo di spoglia superiore γ = 6° per acciaio e/o γ = 2° per ghisa
V Angolo di regolazione κ = 45°
V Tagliente affilato

Se le condizioni di asportazione del truciolo sono diverse da quelle prestabilite, è


necessario far uso di fattori di correzione per poter calcolare la forza di taglio Fc.
Ciò riguarda in particolare la:
V Correzione dell'angolo di spoglia superiore Kγ
V Correzione della velocità di taglio Kv
V Correzione per il materiale da taglio KSch
V Correzione dei valori usura KVer

Fc = b ⋅ h ⋅ kc ⋅ Kγ ⋅ Kν ⋅ KSch ⋅ KVer (Rel. 2.15)

I fattori di correzione per il calcolo della forza di taglio sono indicati nella Tabella 2.12.

Calcolo / Campo valori Nota


γ Angolo effettivo di spoglia superiore
γ–γ
Kγ Kγ = 1 – ------------k- γk per la lavorazione dell'acciaio: 6°
66, 7° γk per la lavorazione della ghisa: 2°
Kv con vc > 80 m/min trascurabile Tagliente in metallo duro
1,15 Tagliente in HSS
KSch 1 Metallo duro (MD)
0,9 ... 0,95 Ceramica da taglio
KVer 1 Utensile affilato
1,3 ... 1,5 Utensile usurato

Tabella 2.12 Determinazione del valore di correzione per il calcolo della forza di taglio

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Principi

1.4.1.3 Fattori che influenzano la forza di taglio e la forza di taglio specifica


Il valore dello sforzo di taglio consente di valutare la lavorabilità di un materiale, dato che
di norma si sviluppano anche grandi forze durante la lavorazione di materiali di difficile
lavorazione. La tabella 2.13 riassume i fattori di influsso.
Questi fattori di influsso agiscono nello stesso modo anche sulla forza di taglio specifica.
Per quanto riguarda l'influsso dell'avanzamento ovvero dello spessore del truciolo
asportato e della profondità di taglio ovvero ancora della larghezza del truciolo asportato
sulla forza di taglio specifica valgono tuttavia altre relazioni. Nel campo di validità della
legge della forza di taglio (h = 0,05...2,5 mm) la forza di taglio specifica si riduce
all'aumentare dell'avanzamento ovvero dello spessore del truciolo asportato (cfr.
figura 2.24). L'influsso della profondità di taglio ovvero della larghezza del truciolo
asportato si può considerare quasi costante.

Condizioni di Velocità di taglio Avanzamento Profondità di taglio


asportazione
del truciolo
avanzamento
effettivo

validità della legge


della forza di taglio

Nel campo a partire da L'avanzamento f ovvero lo L'aumento della profondità di


100 m/min, la forza di taglio spessore del truciolo asportato taglio è proporzionale a quello
si riduce in modo irrilevante h esercitano un influsso della forza di taglio. In base
all'aumentare della velocità di determinante sulla forza di all'avanzamento selezionato
taglio. Nel campo al di sotto taglio. l'angolo di inclinazione delle
dei 100 m/min, l'aumento Fc rette sarà più o meno acuto.
dipende di volta in volta dal
tipo di materiale.
Materiale Materiale da taglio Lubrorefrigerante

Tipo di materiale

Taglio secco
Lubrorefrigerazione

Durante la lavorazione di SS Acciaio rapido L'impiego del


materiali diversi si hanno forze HM Metallo duro lubrorefrigerante adatto non
Non stampare delimitatori di posizione

di taglio diverse, a condizioni consente di ridurre


di asportazione del truciolo SK Ceramica da taglio sensibilmente le forze di taglio
altrimenti costanti, a causa SHS Materiali da taglio rispetto alla lavorazione a
delle diverse caratteristiche. È extraduri (CBN) secco.
possibile pertanto supporre I rapporti rappresentati La scelta dei materiali da taglio
che all'aumentare della valgono per le lavorazioni con adatti esercita tuttavia un
resistenza alla trazione ovvero asportazione del truciolo di influsso determinante sulla
della durezza aumenti anche la materiali ferrosi. forza di taglio (cfr. Capitolo
forza di taglio. "Principi", paragrafo 3).

Tabella 2.13 Condizionamento della forza di taglio – continua pagina successiva

115
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Tabella 2.13 Condizionamento della forza di taglio – continua


Un rapporto Di norma per la sgrossatura si sceglie un rapporto di truciolatura di
di truciolatura G = 2...10 e per la finitura un rapporto di G = 10...20.
G = ap / f
L'influsso del rapporto di truciolatura non è così forte come quello
A = cost. dell'avanzamento o della profondità di taglio.
Un rapporto di truciolatura piccolo è di maggior vantaggio per le
forze, mentre un rapporto di truciolatura grande lo è per ottenere
un'elevata durata utile.

Geometria del Angolo di spoglia superiore Angolo di regolazione


tagliente
Taglio legato

Fc Taglio libero

60°
Kr

Variazione della forza di taglio per grado della variazione L'angolo di regolazione ha un effetto in
dell'angolo di spoglia superiore proporzione minore sulla forza di taglio.
circa 1... 2% (per γ = –20° ... +30°)

1.4.1.4 Forza di avanzamento e forza radiale


Per la forza di avanzamento Ff e per la forza passiva Fp è possibile reperire pochi
risultati documentati rispetto a quelli disponibili sulla forza di taglio. I calcoli di queste
forze avvengono in modo analogo a quelli della forza di taglio. Valgono le seguenti
analoghe formule:

Ff forza di avanzamento [N]


1– mf
Ff = b ⋅ kf1.1 ⋅ h b larghezza del truciolo asportato [mm] (Rel. 2.16)
h spessore del truciolo asportato [mm]
kf 1.1 Valore principale della forza di avanzamento specifica [N/mm2]
1-mf Valore d’incremento

Fp forza radiale [N]


1– mp
Fp = b ⋅ kp1.1 ⋅ h b larghezza del truciolo asportato [mm] (Rel. 2.17)
h spessore del truciolo asportato [mm]
kp 1.1 Valore principale della forza di avanzamento specifica [N/mm2]
1-mp Valore d’incremento

La figura 2.25 illustra l'influsso dell'angolo di regolazione sulla forza di avanzamento e


sulla forza passiva in tornitura. Risulta evidente che, all'aumentare dell'angolo di
regolazione, la forza passiva diminuisce, mentre quella di avanzamento aumenta.

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Principi

Figura 2.25 Influsso dell'angolo di regolazione κ sulla forza di avanzamento e sulla forza radiale
durante la tornitura

I valori principali delle forze specifiche di taglio, di avanzamento e passive inclusi i


rispettivi valori d’incremento risultano da ricerche fondamentali di KIENZLE e VICTOR,
completate da KÖNIG, ESSEL, DEGNER e LUTZE e sono state riassunte per i materiali
selezionati nella Tabella 2.14.

GARANT Materiale kc1.1 Incre- kf1.1 Incre- Kp1.1 Incre-


Gruppo [N/mm2] mento [N/mm2] mento [N/mm2] mento
Materiale mf mp
1.1 1.0050 St50-2 1990 0,26 351 0,70 274 0,49
1.0070 St70-2 2260 0,30 364 0,62 311 0,49
3.0 1.0401 C15 1820 0,22 333 0,80 260 0,80
1.0501 C35 1516 0,27 321 0,8 259 0,54
3.1 1.0503 Ck45 2220 0,14 343 0,68 263 0,48
3.2 1.1221 Ck60 2130 0,18 347 0,71 250 0,41
4.1 1.7225 42CrMo4 2500 0,26 334 0,67 271 0,48
6.0 1.7131 16MnCr5 2100 0,26 391 0,7 324 0,46
6.1 1.7147 20MnCr5 2140 0,25 337 0,68 246 0,52
8.0 1.2067 100Cr6 1410 0,39 318 0,86 362 0,53
8.2 1.2713 55NiCrMoV6 1595 0,21 269 0,79 198 0,66
Non stampare delimitatori di posizione

12.0 1.8159 50CrV4 2220 0,26 317 0,77 315 0,39


13.2 1.4580 X10CrNiMoNb18 10 2550 0,18 181 0,74 173 0,59
15.0 0.6020 GG20 1020 0,25 240 0,70 178 0,46
15.1 0.6030 GG30 1470 0,26 170 0,91 164 0,7
15.2 0.7060 GGG60 1480 0,17 290 0,76 240 0,43
Parametri di misura: vc = 100 m/min, metallo duro P10, α = 5°, γ = 6° (acciaio) e/o γ = 2° (ghisa),
κ = 70°, rε = 90°, λ= 0°, rn = 0,8 mm

Tabella 2.14 Valori principali dei componenti specifici di forza e dei rispettivi valori d’incremento

117
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Principi

1.4.2 Potenza e coppia


Di norma, durante il processo di asportazione del truciolo, la potenza è il prodotto dei
fattori della velocità e di quelli dello sforzo totale di truciolatura che agiscono nella sua
direzione. Pertanto vale in generale quanto segue:
P potenza [kW]
F⋅v -
P = --------------F forza [N] (Rel. 2.18)
60000
v velocità di taglio [m/min]
Se per la determinazione della potenza si parte dalla coppia e dal numero di giri, il
risultato è il seguente:
P potenza [kW]
Md ⋅ n
P = -----------
- Md coppia [N/m] (Rel. 2.19)
9554
n numero di giri [giri/min]

La potenza di taglio Pc è la più importante per la preparazione di macchine utensili


potenti e si manifesta direttamente sull'utensile. Si calcola come indicato di seguito:
Pc capacità di taglio [kW]
Fc ⋅ vc
Pc = --------------
-
Fc forza di taglio [N] (Rel. 2.20)
60000
vc velocità di taglio [m/min]
La potenza di avanzamento Pf viene calcolata come segue:
Pf potenza di avanzamento [kW]
Pf = Ff ⋅ νf Ff forza di avanzamento [N] (Rel. 2.21)
vf velocità di avanzamento [mm/min]
La potenza attiva Pe è la somma dei rispettivi valori di avanzamento e di taglio.
Pe potenza attiva [kW]
Pe = Pc + Pf Pc capacità di taglio [kW] (Rel. 2.22)
Pf potenza di avanzamento [kW]
A causa della velocità di avanzamento relativamente bassa rispetto a quelle di taglio,
nella maggior parte dei casi si può paragonare la potenza attiva a quella di taglio (Pe ≈ Pc ).
Per la preparazione dei motori di comando è la potenza di azionamento Pa ad essere
determinante, perché tiene conto del rendimento η.
Pa potenza motrice [kW]
P
Pa = ---c- Pc capacità di taglio [kW] (Rel. 2.23)
η
η rendimento
o:

Pa = Pc + Pa vuoto Pa vuoto potenza al minimo del motore [kW] (Rel. 2.24)

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Principi

1.4.3 Volumi di asportazione del truciolo per unità tempo e volume


specifico di asportazione del truciolo
Come misura per la produttività di una macchina utensile per l'asportazione di truciolo
valgono i volumi di asportazione del truciolo per unità tempo o il volume specifico di
asportazione del truciolo. A questo proposito vale il principio in base a cui, con
l'aumentare dei volumi di asportazione del truciolo per unità tempo ovvero dei volumi
specifici di asportazione del truciolo, si riduce il tempo ciclo macchina.
Per volumi di asportazione del truciolo per unità tempo Q si intende la quantità di
trucioli asportati per unità di tempo. Vale la seguente relazione:
Q
volumi di asportazione del truciolo per unità
Q = A ⋅ vc di tempo [cm3/min]
A sezione del truciolo asportato [mm2] (Rel. 2.25)
vc velocità di taglio [m/min]
Il volume specifico di asportazione del truciolo Qc, anche volume di asportazione del
truciolo per unità tempo riferito alla potenza, esprime la quantità di trucioli asportati in
un'unità tempo e per kilowatt. Vale quanto segue:
Qc volume specifico del truciolo [cm3/kW * min]
Q A⋅v 1
Qc = ---- = ----------c- = ----
Pc capacità di taglio [kW] (Rel. 2.26)
Pc Fc ⋅ vc kc A sezione del truciolo asportato [mm2]
Fc forza di taglio [N]
vc velocità di taglio [m/min]
In questo modo è possibile calcolare il valore del volume specifico di asportazione del
truciolo Qc dalla forza di taglio specifica kc e viceversa. Il volume di asportazione del
truciolo per unità di tempo riferito alla potenza Qc non dipende pertanto dalla qualità
della macchina utensile, ma dalla forza di taglio specifica riferita all'utensile utilizzato per il
processo di asportazione del truciolo kc.

1.4.4 Determinazione del fabbisogno di potenza


Per determinare i parametri di lavoro è possibile eseguire il controllo con il fabbisogno di
potenza. A questo proposito è indifferente se il calcolo del fabbisogno di potenza avviene
mediante la forza di taglio specifica kc o mediante il volume specifico di asportazione del
truciolo Qc. Si determina la potenza che deve essere disponibile sulla testa del mandrino.
Per fare una stima dei parametri di lavoro è possibile eseguire già a priori un'analisi
Non stampare delimitatori di posizione

approssimativa del fabbisogno di potenza. A questo proposito valgono le seguenti


formule convalidate per la lavorazione dei diversi materiali:
Lavorazione dell’acciaio: ap profondità di taglio [mm]
ap ⋅ f ⋅ vc f avanzamento [mm/U] (Rel. 2.27)
Pc = ----------------
20 vc velocità di taglio [m/min]
Lavorazione della ghisa:
ap ⋅ f ⋅ vc
Pc = ---------------- (Rel. 2.28)
30
Lavorazione dell'alluminio: ap ⋅ f ⋅ vc
Pc = ---------------- (Rel. 2.29)
54, 5

119
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Esempio:
si cerca: Pc (lavorazione dell'acciaio per es. C 45)
dati forniti: ap = 2 mm, f = 0,1 mm, vc = 180 m/min
Soluzione:
2 ⋅ 0,1 ⋅ 180
Pc = ------------------------ = 1,8 kW
20

Nota: rispetto al calcolo esatto (vedi Rel. 02:20:00), lo scostamento è minimo (1,85 kW nel calcolo
esatto). Nel caso di materiali con forze di taglio specifiche maggiori, per es. negli acciai per utensili
o acciai inossidabili e resistenti agli acidi, il calcolo del fabbisogno di potenza è troppo basso.

1.5 Qualità della superficie


Per quanto riguarda il processo di finitura, la qualità ottenuta della superficie può essere
uno dei criteri per la definizione del processo di asportazione del truciolo. La rugosità
teorica risulta dalla forma del filo tagliente e dal movimento relativo tra utensile e pezzo.
La figura 2.26 illustra le relazioni per la tornitura.

Figura 2.26 Rapporti geometrici d'intervento durante la tornitura

f
2 Rt Rugosità (teorica) [mm]
Rt = --------- rε Raggio di curvatura del tagliente [mm] (Rel. 2.30)
8 ⋅ rε
f Avanzamento [mm/U]
In questo modo la rugosità aumenta al quadrato con l'avanzamento e si riduce in modo
lineare con l'ampliamento del raggio di curvatura del tagliente. La relazione 2.30 vale per
avanzamenti fino a f ≥ 0,08 mm. Un aumento dell'arrotondamento dei taglienti migliora
sì la qualità della superficie, ma deve essere tuttavia utilizzato con cautela, dato che i
taglienti piatti (rε grande) tendono a vibrare con l'inizio dell'usura.
Se l’avanzamento viene ulteriormente ridotto ad un raggio di curvatura costante (per es.
f<0,05 mm durante la tornitura), la rugosità della superficie del pezzo aumenta. A seguito

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Principi

dell’elasticità del materiale e dell’usura del tagliente, nell’area del tagliente secondario,
viene spostato del materiale che ritorna in parte in modo elastico. Questi effetti danno
origine ad una leggera bava di truciolatura. La rugosità effettiva è, a seguito di questa
bava di truciolatura, maggiore rispetto alla rugosità teorica calcolata. Se si lavora con un
avanzamento piccolo e un grande raggio di curvatura, durante la lavorazione ad
asportazione del truciolo non si deve superare la determinata profondità di taglio apmin.

Figura 2.27 "Teoria delle bavette di truciolatura" se si lavora con piccoli avanzamenti

La seguente tabella riassume le relazioni dei comuni valori di rugosità.


Rugosità Rt (Rmax), Rz
La rugosità massima Rt (Rmax) è la più grande delle
ampiezze di rugosità parziali che si trovano nel tratto di
misura complessivo lm.
La rugosità media Rz è il valore medio risultante dalle
singole ampiezze Zi di tratti di misura parziali
consecutivi le che trova spesso applicazione pratica.

1
Rz = RzDIN = --- ⋅ (Zl + Z2 + … + Zn)
n

(Rel. 2.31)

Valori della rugosità media Ra, Rq


Per valore medio aritmetico della rugosità Ra si intende il
valore medio aritmetico ricavato dai valori assoluti di tutte l
Non stampare delimitatori di posizione

1
le distanze del profilo di rugosità all'interno del tratto di
misura. Esso trova spesso applicazione pratica. l ∫
Ra = -- ⋅ y(x ) dx
Per valore medio quadro Rq si intende il valore medio 0 (Rel. 2.32)
quadro ricavato dai valori assoluti di tutte le distanze del
profilo di rugosità.
y (x) = valori assoluti di tutte le distanze del profilo di
rugosità. l
1
Rq y Linea mediana Ra ∫
Rq = -- ⋅ y(x) dx
l
0
(Rel. 2.33)
0 x

Tabella 2.15 Determinazione dei comuni valori di rugosità in base alla norma DIN 121
kapitel_02_114-151.fm Seite 122 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:47 10

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Principi

2 Tecnologie di produzione moderne

La continua pressione esercitata dalla concorrenza obbliga le imprese a far uso di


innovazioni tecniche in modo più intenso rispetto al passato. Nel settore della
lavorazione ad asportazione di truciolo i punti focali sono la riduzione dei tempi
macchina e dei tempi accessori (61% dei costi di produzione) e il risparmio di mezzi di
produzione (lubrorefrigferante, ecc.). Gli utensili al contrario hanno una percentuale di
costi del 3,5%. In questo caso è possibile incidere solo minimamente sull'intero processo
di lavorazione. (cfr. figura 2.31)
Sfruttare e mettere in pratica le potenzialità mediante:
V Asportazione del truciolo ad alta velocità (High Speed Cutting – HSC)
  Numero di giri elevato del mandrino, minore potenza del mandrino, elevata
dinamica della macchina, basse forze di taglio
V High Performance Cutting – (HPC)
  Numero di giri ridotto del mandrino, elevata potenza del mandrino, ridotta
dinamica della macchina, elevate forze di taglio
V Multi Task Cutting (MTC)
  Numero di giri ridotto del mandrino, minore potenza del mandrino e rapporti
instabili, ridotta dinamica della macchina, ridotte forze di taglio
V Truciolatura a secco e/o truciolatura con lubrificazione minima (MMS)
V Lavorazione di materiali duri

High-Speed-Cutting High-Performance-Cutting Multi-Task-Cutting


tradizionale attuale tinnovativo
Numero di giri del mandrino

Numero di giri del mandrino

Numero di giri del mandrino


Dinamica della macchina

Dinamica della macchina

Dinamica della macchina


Volume di truciolatura

Volume di truciolatura

Volume di truciolatura
Forza di taglio

Forza di taglio

Forza di taglio

Figura 2.28 Effetti delle moderne tecnologie di produzione a volume di truciolatura costante

122 www.garant-tools.com
kapitel_02_114-151.fm Seite 123 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:47 10

Principi

2.1 High Speed Cutting (HSC)

2.1.1 Definizione del termine e potenzialità


High Speed Cutting (asportazione del truciolo ad alta velocità) è un tipo di lavorazione che
prevede una velocità di taglio molto più elevata vc con profondità di taglio relativamente
basse. La correlazione del concetto a determinate velocità di taglio deve essere sempre
vista in abbinamento sia del metodo di lavorazione sia del materiale da lavorarsi
(figura 2.29).

Materie plastiche rinforzate con fibra Tornitura

Alluminio Fresatura

Bronzo/ Ottone Foratura

Ghisa Brocciatura

Acciaio Alesatura

Titanio Taglio
(con sega circolare)
Leghe a base
di nichel Rettifica

10 100 1000 10000 1 10 100 1000 10000


Velocità di taglio [m/min] Velocità di taglio [m/min]
Velocità taglio usuale
Campo di alta velocità

Velocità di taglio in funzione


del materiale dei metodi di lavorazione
con asportazione del truciolo

Figura 2.29 Velocità di taglio HSC

Con l'aumentare della velocità di taglio si ottengono i seguenti vantaggi:


V notevole riduzione dei tempi macchina,
V aumento del volume specifico di asportazione del truciolo del 30% circa,
Non stampare delimitatori di posizione

V aumento da 5 a 10 volte della velocità di avanzamento,


V riduzione dello sforzo totale di truciolatura di più del 30%,
V possibile la lavorazione a ridotto livello di vibrazioni di componenti dalla geometria
difficile,
V possibile la lavorazione finale con asportazione del truciolo mediante HSC (qualità della
superficie quasi uguale a quella di rettifica, lavorazione priva di deformazioni mediante
asportazione del calore di processo principalmente mediante i trucioli).

123
kapitel_02_114-151.fm Seite 124 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:47 10

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Per l'impiego ottimale di questa tecnologia è necessario creare i seguenti presupposti:


Macchina:
V lavorazione senza gioco e oscillazioni,
V elevata rigidità,
V costruzione leggera degli elementi mobili,
V elevato numero di giri e precisione
di concentricità radiale del
mandrino,
V realizzazione di elevati avanzamenti
(azionamenti lineari),
Utensile:
– Rivestimento speciale ZOX
V elevata precisione della
concentricità radiale, – Geometria speciale del tagliente
V elevata qualità della bilanciatura – Massima precisione di concentricità
(geometria, struttura del codolo),
V elevate durate (geometrie speciali
del tagliente e rivestimenti),
V elevata rigidità, Figura 2.30 Frese a candela GARANT in HMI per
asportazione del truciolo HSC
Portautensile: (vc fino a 1000 m/min)
V elevata precisione della
concentricità radiale,
V mandrini idraulici con lubrorefrigerante, ad alta precisione,
Pezzo di lavorazione:
V serraggio stabile e senza oscillazioni.

È possibile raggiungere durate utili maggiori e migliori qualità di superficie con materiali
da taglio adeguati, solo se si è in grado di realizzare un'elevata precisione di concentricità
radiale dal mandrino, al portautensile, sin fino al tagliente. Questo è requisito
indispensabile in particolare nella lavorazione HSC. Ciò non presuppone tuttavia solo
una migliore precisione del codolo dell'utensile da taglio, ma anche portautensili con
tecniche di serraggio ottimizzate in modo da poter riprodurre il minor errore di serraggio
sul tagliente (vedi anche Capitolo "Utensili per macchine utensili").
Ad oggi ci sono molti utensili convenzionali per macchine utensili, come i mandrini per
pinze di serraggio in diverse esecuzioni o gli attacchi Weldon/Whistle-Notch, utilizzati in
molti campi che impiegano già tecnica flottante. Questa tecnica viene impiegata oggi in
molti settori fino alla lavorazione ad alta velocità per via dell'elevata compensazione
radiale e della facilità di utilizzo.

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Principi

La tecnologia del calettamento a caldo si contraddistingue per la massima precisione,


l'aderenza sicura e l'elevata rigidità ed è adatta, per la rotazione simmetrica del mandrino,
in particolare per la lavorazione HSC. Questa tecnologia garantisce precisioni di
concentricità radiale inferiori a 0,003 mm a condizioni di sporgenza totale 3 x D. La
compensazione radiale precisa di questi utensili si trasferisce ampiamente sul tagliente.
Ne risultano un aumento notevole della durata utile e un miglioramento della qualità
della superficie (cfr. Capitolo "Utensili per macchine utensili").
Le forze centrifughe sono particolarmente importanti nella lavorazione HSC, dato che
sollecitano il supporto del mandrino (distruzione del mandrino), causano vibrazioni che
influenzano negativamente la qualità della superficie, peggiorano la precisione della
lavorazione e riducono la durata utile dell'utensile. La bilanciatura fine e precisa sono
sempre necessarie quando si debbono raggiungere condizioni di lavoro ottimali
(lavorazione finale).
Per ulteriori dettagli sull'equilibratura e sulla qualità della medesima consultare il Capitolo
"Utensili per macchine utensili".

2.2 High Performance Cutting (HPC)


Con l'HPC la priorità viene data, al contrario di quanto non si faccia con l'asportazione del
truciolo ad alta velocità (HSC), all'ottimizzazione del volume di asportazione del
truciolo per unità tempo (vedi anche paragrafo 1.4.3) al fine di ottenere una riduzione
dei tempi macchina. Questa tecnologia include anche le velocità di taglio basse a valori
di avanzamento notevolmente maggiori, dato che si possono raggiungere anche in
questo caso straordinari volumi di asportazione del truciolo per unità tempo. A tale
scopo sono necessarie elevate potenze del mandrino.
La HPC consente anche di ridurre i tempi accessori grazie all'aumento delle velocità di
corsa rapida e di posizionamento e alla riduzione dei tempi di sostituzione
dell'utensile.
Gli utensili HPC devono sostenere sia gli sforzi totali di truciolatura, che si manifestano in
particolare durante una lavorazione HPC, sia i rapporti di serraggio sfavorevoli alla
potenza massima. Unitamente ad una tecnologia per macchine utensili adeguata, gli
utensili HPC/MTC rappresentano la base per un significativo aumento della produttività
nella lavorazione ad asportazione di truciolo con volumi di trucioli asportati ottimali. Se
l'avanzamento dipende essenzialmente dal numero dei taglienti, la velocità di taglio è
determinata dal materiale da taglio utilizzato. Nel seguente paragrafo 3 vengono elencati
Non stampare delimitatori di posizione

gli sviluppi fondamentali e le potenzialità dei materiali da taglio per gli utensili per
asportazione del truciolo.

125
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Fino al 15 % in meno di costi


Utensili GARANT HPC/MTC
unitari grazie agli utensili

100 %
con straordinari vantaggi: GARANT HPC/MTC
Dinamica senza compromessi

85 %
Lavorazione
Massima sicurezza di processo
HPC/MTC
Minori costi di produzione Aumento dei
parametri
Gli utensili GARANT HPC/MTC consentono tempi macchina,
tempi di allestimento, Cambio utensile
di accelerare i processi di lavorazione e
di cambio utensile e meno frequente,
di ridurre fortemente i costi! tempi accessori
Costi di produzione maggiore sicurezza

Costi di produzione
di processo
Provare per credere! Lubrorefrigerante Materiali comuni
Lavorazione MMS /
Macchina a secco / dei metalli
duri

Utensili (solo 3,5 %) Utensili (solo 3,5 %)

Figura 2.31 Definizioni degli obiettivi con utensili HPC/MTC

HPC sull'esempio della fresatura


Durante la lavorazione dei materiali duri si è in grado di comprendere la complessità del
concetto di HPC. Le frese in MD HPC sono la soluzione migliore per avanzamenti estremi
e, pertanto, per volumi di asportazione del truciolo per unità tempo Qc, nonché per
ridotti tempi di lavorazione. Grazie alla massima rigidità e ai possibili valori di
avanzamento elevati, questi utensili sono adatti a sopportare le sollecitazioni di una
lavorazione HPC.
Esempio di Fresatura dal pieno (1.0037)
lavorazione:
Materiale: X2CrMnNiN17-7-5 (1.4371)
Utensile: Frese a candela HPC in
HMI GARANT (203000)
Diametro 20 mm
Dati di taglio: vf = 1200 mm/min
n = 2500 giri/min
ae = 20 mm
ap = 15 mm
Risultato:
200% incremento di efficienza
– Riduzione dei tempi macchina da 140 min a 40 min
– Aumento della durata da 120 min a 240 min
– Trucioli corti, uniformi
– Fresatura precisa e più veloce
– Rotazione regolare e delicata

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Principi

2.3 Multi-Task-Cutting (MTC)


Nelle macchine Multi Task (MTM) come ad es. centri di tornitura e di fresatura, che
rappresentano una tendenza in aumento nella costruzione di macchine, la potenza
principale delle macchine viene utilizzata per la tornitura. Della fresatura si occupano i
mandrini secondari con una potenza notevolmente minore (ved. figura 2.32).
Per sfruttare a pieno i vantaggi delle macchine Multi Task, modificare il tagliente degli uten-
sili, in modo da ottenere un volume massimo di truciolatura al minimo delle forze. Gli uten-
sili MTC hanno bisogno, rispetto agli utensili HPC, di molta meno potenza per lo stesso
volume di truciolatura. Vengono impiegate laddove sono necessarie forze di taglio
ridotte come ad es. per
la lavorazione di compo- Min
ore
nenti in parete sottile pot
enz
a de
che non offrono la rigi- lm
and
dità meccanica necessa- rino
ria per l’impiego di uten- Forza di taglio ottimizzata
sili HPC. Vengono impie- per il massimo volume di truciolatura
gate anche con rapporti
Potenza massima
di serraggio instabili, grazie alla ridotta forza di taglio
per es. con geometrie Gli utensili GARANT MTC ottengono lo
stesso volume di truciolatura degli utensili HPC.
complesse del pezzo. In E ciò con un minore assorbimento di potenza –
questi casi, gli utensili pertanto questa nuova generazione di utensili
è straordinariamente adatta per l’impiego su
HPC si scontrano con i moderni centri di tornitura e fresatura (MIM),
propri limiti. I valori di nonché su macchine più piccole.
Con gli utensili MTC aumenterete al massimo
taglio devono quindi la produttività, riducendo notevolmente
Minore potenza del mandrino
i costi di processo.
essere corretti. Al fine di Le macchine universali multiasse sfruttano i vantaggi
di truciolatura degli utensili GARANT MTC.
evitare questa corre-
zione e quindi aumenti Figura 2.32 Impiego di utensili MTC in macchine Multi-Task
dei costi, vengono
impiegati utensili MTC. Grazie alla loro geometria particolare sono straordinariamente indi-
cati anche per utensili motorizzati e per mandrini con una potenza inferiore a 10 kW.
Per influenzare la capacità di asportazione del truciolo, gli utensili MTC si basano sulla
costante geometria (Kγ) e sulla costante usura (Kver). Grazie ad una geometria
modificata, gli utensili creano un volume di truciolatura totale che, con metà forza di
taglio (Fc) è elevato quasi quanto quello creato da un utensile HPC. Questi rapporti
Non stampare delimitatori di posizione

diventano chiari sulla base della seguente relazione:


Fc ⋅ vc ap ⋅ fz ⋅ νc ⋅ Kγ ⋅ Kver ⋅ kc ⋅ KSch (Rel. 2.34)
Pa = --------------------
- = ------------------------------------------------------
-
60000 ⋅ η 60000 ⋅ η
Pa Potenza motrice [KW] fz Avanzamento del dente [mm/Z]
Fc Forza di taglio [N] kc Forza di taglio specifica [N/mm2]
vc Velocità di taglio [m/min] Kγ Costante geometria
η Rendimento Kver Costante usura
ap Profondità di taglio [mm] KSch Costante materiale da taglio

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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

La riduzione della forza di taglio viene provocata da due modifiche nella geometria. Da
un lato, l’angolo dell’elica è più grande rispetto agli utensili HPC tradizionali. A ciò si
aggiunge l’incremento diverso dell’angolo di spoglia superiore che crea un’asimetria e
quindi maggiore silenziosità. Anche speciali rivestimenti contribuiscono ad aumentare la
sicurezza del processo.

2.4 Truciolatura a secco e lubrificazione minima


Il modo migliore per combinare l'asportazione del truciolo con un tagliente a geometria
definita e i vantaggi economici con gli intenti ecologici è la lavorazione a secco. È uno
degli argomenti più discussi nella tecnica di lavorazione.
Ridurre la forza di taglio – Aumentare la produttività. Il punto di partenza è rico-
noscere che l’impiego, la
Esempio: si confronti la potenza del mandrino macchina
con un pezzo in acciaio con N/mm manutenzione e lo smalti-
La fresa GARANT HPC 20 3040
mento dei lubrorefrige-
MTM (Multi Task Machine)
HPC
(16 mm) sfrutta la piena potenza ranti comportano costi
Potenza della macchina in kW del mandrino per un determinato
volume di truciolatura Q. enormi.
Per lo più le ditte non con-
La fresa MTC da 20 3050 a 20 3070
(16 mm) sfrutta molta meno potenza
siderano i costi collegati
MTC per lo stesso volume di all’impiego di lubrorefrige-
truciolatura Q.
ranti (LR) che derivano
dall’approvvigionamento e
dallo smaltimento degli
stessi. Il dispendio econo-
Volume di truciolatura Q in cm
mico necessario per
Figura 2.33 Potenza macchina necessaria con gli utensili MTC e HPC l’impiego di LR è considere-
vole (vedi figura 2.34).
L’esatta percentuale di costi specifici legati al LR dipende molto dal rispettivo metodo di
lavorazione, dal parco macchine e da altre condizioni base. I costi legati al LR rappresen-
tano dal 8 al 16% dei costi di produzione. Quindi, vale la pena creare un ordine di gran-
dezza simile rispetto ai costi utensili al fine di individuare concetti ottimali per ridurre i
carichi legati al lubrorefrigerante.

Costi lubrorefrigeranti da 8 a 16%


Costi energetici 7%
Costi personale 10%
Lubrorefrigerante 14%
Costi di smaltimento 22%
Costi utensili Costi vari 7%
4%
Costi impianto 40%
Fonte: Ente federale statistico

Costi restanti 80%

Figura 2.34 Costi legati al lubrorefrigerante durante la lavorazione dei metalli

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Principi

2.4.1 Necessità, effetti e particolarità


La lavorazione a secco (rinuncia totale a qualsiasi materiale ausiliario), della quale fa parte
nel senso più ampio anche la lubrificazione minima (cfr. anche paragrafo 2.4.3), ha
acquisito importanza negli ultimi anni. Sono stati fatti molti sforzi nel settore ricerca e
sviluppo che hanno fatto sì che oggi, la maggior parte dei materiali possa essere lavorata
in linea di massima a secco o con MMS in funzione del metodo di lavorazione.
Un metodo alternativo che rinuncia al LR deve svolgere allo stesso modo operazioni quali
lubrificazione, evacuazione del calore e dei trucioli. I requisiti fondamentali per la
realizzazione della lavorazione a secco sono i seguenti:
V minore formazione di calore durante la truciolatura,
V garanzia di dispersione del calore (per la maggior parte attraverso i trucioli),
V evacuazione sicura dei trucioli (lontano dal punto di lavorazione e dalla macchina),
V gli utensili e le macchine devono essere adeguate ai requisiti della lavorazione a secco.
La tabella 2.16 indica l'idoneità teorica dei singoli metodi di lavorazione a secco. Le attività
hanno raggiunto stadi diversi di sviluppo, perciò si devono valutare separatamente. La
soluzione indicata nella tabella rappresenta in parte solo le conoscenze base (broccia-
tura). La lavorazione a secco viene in parte già utilizzata nella produzione in serie (per es.
fresatura di leghe di Al per la lavorazione plastica).
Materiale Alluminio Acciaio Ghisa grigia
Lega di pres- Lega per la Acciai ad alto Acciaio ad alta GG20
sofusione lavorazione tenore di lega, velocità GGG70
plastica acciaio per cusci- Acciaio da
Metodo netti volventi bonifica
Foratura MMS MMS MMS MMS / a secco MMS
a secco
Alesatura MMS MMS MMS MMS MMS
Filettatura MMS MMS MMS MMS MMS
Filettatura MMS MMS MMS MMS MMS
Foratura in MMS MMS — MMS MMS
profondità
Fresatura MMS / a secco MMS a secco a secco a secco
Tornitura MMS / a secco MMS / a secco a secco a secco a secco
Fresatura a creatore — — a secco a secco a secco
Taglio MMS MMS MMS MMS MMS
Non stampare delimitatori di posizione

Brocciatura — — MMS a secco a secco


— nessun processo sicuro per l'applicazione noto o nessuna attività di ricerca
Tabella 2.16 Possibilità della lavorazione a secco nell'asportazione del truciolo con un tagliente definito
(MMS = lubrificazione minima, vedi anche paragrafo 2.4.3)
Attualmente non sono ancora stati risolti tutti i problemi dell’impiego per la lavorazione a
secco. Inoltre, in base allo stato attuale della tecnica, non è ancora possibile rinunciare
completamente al lubrorefrigerante per tutti i metodi di lavorazione (la percentuale di
mercato attuale della lavorazione a secco si aggira sul 12%). Tuttavia, già la consistente
riduzione di lubrorefrigerante in questi processi di produzione, rappresenta un buon
punto di partenza per risolvere i problemi esistenti.

129
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Ciò nonostante, la percentuale di lavorazione a secco continuerà ad aumentare, in


quanto nella costruzione di nuove linee di produzione si verifica, in particolare nella
produzione in massa, se una lavorazione a secco o una lubrificazione minima sono
possibili. Ulteriori vantaggi di una lavorazione a secco/MMS si possono ottenere nella
produzione in serie in particolare se, in questo modo, diventa possibile una
semplificazione dei cicli di processo. Rinunciando al LR, è possibile, in molti casi,
migliorare notevolmente o eliminare completamente le seguenti fasi del processo, nel
caso peggiore solo la fase di pulizia. Le riduzioni dei costi ottenibili in tali casi superano di
lunga il dispendio necessario per testare e introdurre la lavorazione a secco. Per questi
motivi, si prevede per il futuro una percentuale di mercato di lavorazione a secco nella
produzione di serie pari al 27%.
Il passaggio alla lavorazione a secco o alla lubrificazione minima può essere utile anche
per le ditte più piccole. Ciò dipende tuttavia sempre dalla situazione lavorativa nel
rispettivo caso singolo. In primo piano si devono considerare sempre la complessa
interazione di componente, materiale, metodo di lavorazione, utensile, condizioni di
lavorazione, nonché macchine utensili e del loro influsso sul processo di asportazione del
truciolo. Il passaggio alla lavorazione a secco ha bisogno in ogni caso di un orizzonte
temporale più lungo. Non potrà mai avvenire in nessuna ditta dall’oggi al domani. In
molti casi, la lavorazione a secco diverrà possibile anche solo in presenza di nuovi
investimenti, considerato che le macchine esistenti non possono essere trasformate per
la lavorazione a secco.

2.4.2 Utensili adatti alla lavorazione a secco


In particolare lo sviluppo nel settore utensili (materiali da taglio, sistemi di rivestimento,
geometrie ottimizzate) ha ampliato notevolmente negli ultimi anni i campi d’impiego
per la lavorazione a secco.
Grazie all'elevata durezza a caldo e alla resistenza all'usura termica, per la lavorazione a
secco sono adatti soprattutto metalli duri rivestiti, oltre alla ceramiche da taglio, agli
utensili diamantati e rivestiti al CBN.
Con speciali rivestimenti a più strati è possibile utilizzare anche gli utensili HSS. In questo
caso si tratta di un'asportazione del truciolo con velocità di taglio basse e con elevati
requisiti di tenacia del substrato, come per es. durante la filettatura.
Nei metodi con taglio interrotto, come per es. durante la fresatura, la lavorazione a secco
consente di ottenere elevate durate, in quanto sul tagliente dell’utensile non si verificano
più carichi da shock termici causati dal lubrorefrigerante.
In merito all'elevata sicurezza di processo, lo sviluppo e l'utilizzo di utensili con geometrie
ottimizzate rivestono una grande importanza. In particolare, la foratura a secco presenta
sempre dei problemi. Il problema principale di questa lavorazione è l'evacuazione sicura
del truciolo dal foro. Una soluzione è data, oltre ai sistemi di strati, anche da utensili con
cavità per trucioli maggiorate.

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Principi

È possibile ottenere Strato adesivo


ottimi risultati durante
la foratura dell'acciaio
Multistrato
con i rivestimenti multi-
strato TiAlN-TiN. Grazie Nanostrato
all'azione "lubrificante" Z
O
dei piani di scorrimento O
teneri si riduce l'attrito M
tra truciolo e utensile.
Strato superiore
Scudo termico duro
Interfaccia per strato lubrificante

Figura 2.35 Struttura multistrato TiAlN-TiN

f [mm] vc [m/min] t [s] LT [m]

13 250

200 200

6
100
85
55
0,8
0,3 1
0,2

Rivestimento TiN Struttura multistrato Struttura multistrato HSC

Figura 2.36 Aumento della produttività durante la foratura


a secco di GG26Cr (LT = lunghezza di taglio)

2.4.3 Lubrificazione minima


Poiché è impossibile applicare in tutti i casi la pura lavorazione a secco a causa degli scarsi
risultati ottenuti, in alcune applicazioni si fa spesso uso della lubrorefrigerazione minima
(lavorazione quasi a secco). Minori quantità di lubrorefrigerante migliorano il risultato
della lavorazione e consentono di ridurre il consumo di LR.
Non stampare delimitatori di posizione

Per l'adduzione di una quantità molto limitata di lubrorefrigerante si sono affermati i due
seguenti concetti e definizioni:
V (Lubro)refrigerazione in quantità minime MMKS (quantità di lubrificante in genere
inferiore a 50 ml/h) e
V (lubro)lubrorefrigerazione in quantità minime MKS (quantità di lubrificante in genere
inferiore a 120 l/h).
Tuttavia, essendo l'azione effettiva del refrigerante di questi sistemi controversa, molti
autori preferiscono la definizione lubrificazione in quantità minime MMS.

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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Figura 2.37 Impiego di lubrificazione minimale

Se si utilizza la tecnica della lubrificazione minima, è necessario fare una differenza tra il
tipo di adduzione e il tipo di preparazione della miscela, in quanto questi fattori sono
importanti per il risultato finale. Per l'adduzione del lubrificante esistono molteplici
possibilità, illustrate per la foratura alla figura 2.38.

Adduzione minima

Adduzione esterna Adduzione interna

Nebulizzazione Nebulizzazione Adduzione di aria Adduzione di aria


dell'utensile dell'utensile compressa compressa
prima di ogni prima di ogni iniettata via iniettata via foro
operazione operazione mandrino laterale
di foratura di foratura della macchina

Applicazione di Adduzione Aria compressa Alimentazione di


lubrificanti (semi) attraverso il aria compressa
(solidi) -continua in mandrino della per rotazione
sull'utensile direzione del macchina, dell'utensile,
prima di ogni pezzo durante lubrificante dal lubrificante dal
operazione la lavorazione serbatoio serbatoio
di foratura dell'utensile dell'utensile

Figura 2.38 Adduzione minima durante la foratura

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Principi

2.5 Lavorazione di materiali duri


Durante la lavorazione di materiali duri ha
luogo una lavorazione ad asportazione del
truciolo di materiali con una durezza com-
presa tra 45 e 64 (…70) HRC. Per questa
lavorazione è possibile utilizzare metodi con
tagliente geometricamente definito o non
definito, nonché metodi ad asportazione. In
linea generale, il termine "lavorazione di
materiali duri" viene utilizzato per i metodi
con tagliente geometricamente definito
come la fresatura, la tornitura di metalli duri,
Figura 2.39 Fresatura di acciaio temprato ecc.

Con la fresatura di metalli duri è possibile, nei casi migliori, lavorare completamente il
componente in una sola operazione e per es. rinunciare ad una lavorazione per elettroe-
rosione dispendiosa in termini di tempo. Ulteriori vantaggi di questo modo sono in parti-
colare i tempi di lavorazione brevi come pure le operazioni ridotte di installazione e di
utilizzo (lavorazione completa mediante fresatura di metalli duri). Le prime applicazioni di
successo si sono registrate ad es. a partire dagli anni 90 durante la lavorazione di stampi
per forgiatura, dove l’eliminazione dell’elettroerosione è in continuo aumento. Negli
ultimi anni, il forte sviluppo nella realizzazione di sagome e utensili ha aperto nuovi
potenziali anche per le forme per pressofusione e stampate a iniezione.
Per l’elevata complessità degli utensili per stampaggio a iniezione e per pressofusione, la
fresatura di metalli duri incontra tuttavia dei limiti tecnologici a causa di molteplici nerva-
ture di irrigidimento e di piccoli raggi di arrotondamento nelle grandi sporgenze totali.
Con queste condizioni sfavorevoli, persino la fresatura a durezze di 50 HRC può presen-
tare dei problemi. D’altra parte, le geometrie più semplici con durezze del materiale fino a
64 HRC possono essere fresate con il giusto processo. Quindi, la sola considerazione della
durezza del materiale non rappresenta un motivo decisionale sufficiente per scegliere tra
fresatura di metalli duri o erosione. Partico-
lare attenzione deve essere pertanto data,
Elettro-
proprio per la lavorazione di metalli duri, alla
erosione
definizione dei processi. Se si rispettano
Utensili
pressofusi
Non stampare delimitatori di posizione

Prossimo futuro
Allungamento L/D

Utensili
Fresatura queste condizioni base, si aprono per que-
da forgia

sta tecnologia ulteriori possibilità di crescita.


Utensili per taglio
di precisione
Utensili per stampaggio
Pinze a iniezione
Rettifica
automatiche

Possibilità
tradizionali Stato della tecnica

Durezza del pezzo


Figura 2.40 Prospettive della fresatura di metalli
duri nella realizzazione di sagome e utensili

133
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

2.5.1 Particolarità, requisiti e potenzialità


La lavorazione di metalli duri è caratterizzata da particolari meccanismi di formazione del
truciolo.
I materiali duri, ad esempio gli acciai temprati con la rispettiva struttura martensitica (cfr.
capitolo "Materiali", paragrafo 2.1.2.3), a temperature e pressioni normali, non sono
deformabili in modo plastico. Pertanto, durante la
formazione del truciolo non si forma nessun piano
di taglio o zona di taglio (cfr. paragrafo 1.1).
All'inizio della separazione del materiale davanti
alla superficie di spoglia superiore si forma una
spaccatura nella superficie del pezzo che
prosegue. Si formano segmenti del truciolo che si
Piano di taglio agglomerano principalmente sul dente. Durante la
lavorazione di materiali duri agiscono meccanismi
Figura 2.41 Radice del truciolo di una di formazione del truciolo che, a confronto della
lega a base di ferro temprata lavorazione di metalli teneri, causano forze e
temperature di taglio molto elevate.
Le sollecitazioni che si manifestano durante la lavorazione di materiali duri fissano i
requisiti per i materiali da taglio da utilizzarsi:

Sollecitazioni Requisiti
causate dalla lavorazione di materiali duri dei materiali da taglio
Elevate temperature di utilizzo Resistenza alla diffusione e durezza a caldo
Elevata pressione vicino al filo tagliente Resistenza alla flessione e alla pressione
Elevata sollecitazione d'urto nel taglio interrotto Resilienza, bordi resistenti

Tabella 2.17 Sollecitazioni esercitate dalla lavorazione di materiali duri sul materiale da taglio

Se nel passato era necessario utilizzare durante la lavorazione di materiali con durezza
superiore a 60 HRC l’elettroerosione o come lavorazione di precisione la rettifica, oggi
grazie ai materiali da taglio altamente resistenti all'usura e alle maggiori conoscenze, è
possibile utilizzare il metodo di lavorazione con tagliente a geometria definita. GARANT
offre per la lavorazione di materiali duri (tornitura, frese ad inserti e a candela, foratura,
filettatura, svasatura e alesatura) un vasto assortimento di utensili.
Per sfruttare appieno le potenzialità della lavorazione di materiali duri con i taglienti a
geometria definita (per es. tornitura di metalli duri) rispetto alla rettifica, è necessario
disporre, oltre di materiali da taglio, anche di macchine utensili e di elementi di serraggio
adatti.

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Principi

2.5.2 Lavorazione di materiali duri sull'esempio della fresatura


La tornitura e la fresatura sono già utilizzate a livello industriale, dove è possibile utilizzare
materiali da taglio ad elevata resistenza all'usura come il nitruro di boro policristallino
(PCD ovvero CBN) o la miscela ceramica di Al2O3 (cfr. anche paragrafo 3 "Materiali da
taglio"). Di seguito si illustrano alcuni esempi pratici per la fresatura di metalli duri.

Fresatura di Toolox 44
Materiale: Toolox 44 è un acciaio per utensili temprato e
ricotto di nuova generazione con durezza 45 HRC.
La percentuale di carbonio e di zolfo è fortemente
ridotta a cui si contrappone un notevole aumento
della percentuale di silicio. Il materiale, studiato
dall'acciaieria svedese SSAB Öxelsund, è ri-cotto.
Dato che non è necessario temprarlo dopo la
lavorazione, non vi è rischio di deformazioni o
incrinature.
Vantaggi per la realizzazione di utensili e stampi:
V Molto stabile e resistente all'usura
V Ottima lavorabilità nonostante la durezza 45 HRC
V Ideale per la realizzazione di stampi per
formatura, utensili per piegatura, nonché
componenti ad usura
V Riduzione dei tempi e minori costi
Utensile: Ciò che conta è avere utensili affilati. Inoltre, è
necessario evitare vibrazioni durante la lavorazione.
Fresa sferica D = 6 mm
Dati di taglio: vc = 150 m/min n = 22.208 min-1
fz = 0,08 mm/Z vf = 3.553 mm/min
ap = 0,2 mm ae = 0,3 mm
Risultato: Usura: VB = 0,1 mm
dopo 277 m
Sforzo totale di truciolatura [N]

di lunghezza
di fresatura
Non stampare delimitatori di posizione

Lunghezza di fresatura [mm]

135
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Fresatura di acciaio per utensili

Utensile: Fresa a candela GARANT in HMI a grana


finissima (micrograna)
diametro 10 mm, 6 taglienti
con rivestimento monostrato TiAlN
tolleranza di rotazione coassiale< 10 µm
Materiale: X155CrMoV12 1
(1.2379, acciaio per utensili temprato a 62 HRC)
Parametri di fz = 0,07 mm/Z vc variabile
taglio:
ap = 10 mm ae = 0,2 mm
1. Determinazione della velocità di taglio ottimale per l’asportazione
del truciolo a secco
40
Lunghezza di taglio (m)

Risultato: 30
vc ottimale a 70 m/min
(cfr. diagramma a destra) 20

10
Fresa a candela in HMI
Æ 10 mm

0
20 40 60 80 100 120 140 160 180 200
Velocità di taglio Vc (m/min)

2. Confronto tra asportazione del truciolo a secco e a umido


Risultato:
Lavorazione a secco ottimale
(cfr. diagramma a destra)

150,0
VB (μm)

100,0 VB critica

50,0
70 m/min f2=0,07 (emulsione)

70 m/min f2=0,07 (a secco)


0,0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34
Lunghezza di fresatura (m)

Con macchine di lavorazione stabili e con sufficiente potenza motrice è possibile


ottenere elevate qualità di superficie.

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Principi

3 Materiali da taglio e rivestimenti

3.1 Suddivisione dei materiali da taglio


In linea di massima i materiali da taglio (parte attiva dell'utensile) devono soddisfare i
seguenti requisiti:
V elevata durezza e resistenza alla pressione,
V elevata resistenza alla flessione e tenacia,
V elevata resistenza all'usura,
V elevata termostabilità.
Dal tipo di lavorazione si deriva quali dei requisiti summenzionati sono preponderanti.
Per la lavorazione con asportazione del truciolo, i materiali da taglio possono essere
suddivisi come indicato di seguito:
Resistenza all'usura, durezza a temperatura elevata

Requisiti Materiale da
per es. a taglio ideale
Lavorazione di materiali difficili PKD
(Durezza elevata del materiale) CBN
Elevata durezza del materiale
da taglio e bordi resistenti

Taglio interrotto Ceramica MD a grana


ossidica Cermet riv.
(Fresatura) ultrafine rivestito
Elevata resistenza alla rottura per Cermet
Metallo duro riv.
flessione e resistenza alle Miscela MD a
variazioni di temperatura ceramica Metallo duro MD a grana grana ultrafine
Ceramica su base WC finissima
Taglio continuo da
(Tornitura) nitrurazione HSS rivestito
Elevata resistenza all'usura Acciaio rapido
termica e resistenza alla
conduzione termica Resilienza, resistenza alla flessione

Figura 2.42 Caratteristiche dei diversi materiali da taglio

La tabella 2.18 elenca alcune caratteristiche importanti dei diversi materiali da taglio.
Non stampare delimitatori di posizione

Risulta per es. evidente che gli acciai rapidi e i metalli duri posseggono, rispetto alla
ceramica da taglio e ai materiali superduri (CBN, PCD), una resistenza alla rottura per
flessione notevolmente superiore, durezza e resistenza alla pressione inferiori.

137
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Proprietà Materiali da taglio


Acciaio Metallo duro (MD) Ceramica Materiali da
rapido da taglio taglio extra-
P02–P40 M10–M40 K03–K40 duri (CBN,
PCD)
Densità da 8,0 a da 6,0 a 15,0 da 3,2 a da 3,12 a
[g/cm3] 9,0 4,5 3,5
Durezza Vickers da 700 a da 1.350 a da 1.350 a da 1.300 a da 1.350 a 3.500 2)
HV30 900 1.650 1.700 1.800 2.100

Resistenza alla da 2.500 a da 800 a da 1.350 a da 1.200 a da 400 a da 500 a


rottura 4.000 1.900 2.100 2.200 950 1.100
[MPa]
Resistenza alla da 2.800 a da 4.600 a da 4.400 a da 4.500 a 3.500 fino 7.600 3)
pressione 3.800 5.100 6.000 6.200 a 5.5001)
[Mpa]
Modulo di elasticità da 260 a da 440 a da 540 a da 580 a da 300 a da 680 a
[GPa] 300 560 580 630 450 840

Dilatazione termica da 9 a 12 da 5,5 a 5,5 da 5,0 a da 3,0 a –


[10-6K-1] 7,5 5,5 8,0
1) vale per ossiceramica
2) vale per CBN
3) vale per PCD

Tabella 2.18 Caratteristiche dei diversi materiali da taglio a temperatura ambiente

Di seguito si descrivono i materiali da taglio e i rispettivi rivestimenti. Per indicazioni sui


valori indicativi e sulle applicazioni speciali consultare i Capitoli "Foratura"-"Tornitura" ai
punti che trattano i metodi di lavorazione. Le relazioni teoriche in merito alle forze di
taglio, all'usura, alle durate utili, ecc. sono illustrate nel paragrafo 1 di questo capitolo.

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Principi

3.1.1 Acciai superrapidi (HSS), acciai PM


Gli acciai rapidi ad alte prestazioni sono largamente utilizzati per punte elicoidali, per
utensili di svasatura e alesatura, per frese e lame per seghe. L'acciaio rapido viene
utilizzato spesso anche per gli utensili per troncatura e per tornitura a sagoma. Condizioni
di impiego:
V basse velocità di taglio,
V necessità di lubrorefrigerare il tagliente,
V bassa resistenza all'usura rispetto ai metalli duri,
V elevata resistenza alle alte temperature e alla rottura per flessione,
V minori costi.
Un serie di qualità preferenziali sono elencate nella tabella 2.19. Di norma si definisce HSS
l'acciaio rapido HS 6-5-2 (1.3343). La denominazione HSCO o HSS/Co indica il materiale
HS 6-5-2-5 (1.3243). Gli acciai rapidi con maggiore tenore di lega vengono definiti per lo
più come HSS-E. È possibile migliorare la qualità con stadi di produzione a livello
metalceramico (acciai PM), cioè l’acciaio liquido viene polverizzato mediante appositi
ugelli con rapido indurimento della massa fuse in piccole gocce (polvere). In questo
modo non si formano carburi primari grandi (cfr. figura 2.40, a sinistra). Per la produzione
dei pezzi grezzi la polvere non porosa viene pressata ad alta pressione e ad alte
temperature (metodo isostatico a caldo). Il risultato è una struttura a grana molto fine con
ottime proprietà meccaniche che migliorano notevolmente il comportamento nei
confronti dell'usura. Il nuovo substrato SPM contiene inoltre maggiori percentuali di lega.
SPM ha straordinarie proprietà in termini di durezza e tenacia (vedi figura 2.43).

Struttura sinterizzata: Struttura tradizionale:


carburi fini e disposti in modo omogeneo carburi grossi e disposti a bande

Confronto della resistenza alla flessione Acciaio tradizionale es. HS6-5-2 rispetto a SPM

HS6-5-2
(senso longitudinale)
Resistenza alla flessione N/mm2

Non stampare delimitatori di posizione

SPM

HS6-5-3-8 PM
(substrato PM standard)

HS6-5-2
(senso trasversale)

Durezza in HRC

Confronto della resistenza alla flessione di diversi acciai ad alte prestazioni

Figura 2.43 Struttura e resistenza alla rottura per flessione di diversi acciai rapidi ad alte prestazioni

139
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

La tabella seguente elenca gli elementi di lega e le caratteristiche dei singoli acciai rapidi
ad alte prestazioni.
Materiale da Impiego Percentuali di lega [%]
taglio
C W Mo V Co Cr
Acciaio superra- Impiego generico 0,9 6,5 5,0 2,0 – 4,2
pido HSS
HSS con circa il 5% Elevata resistenza alle alte temperature
di Co per velocità di taglio maggiori, 0,9 6,5 5,0 2,0 4,8 4,2
Foratura: lavorazione di materiali alta-
(HSS/Co5) mente resistenti
HSS con Co Termine generico per HSS/Co5 0,9 6,5 5,0 2,0 4,8 4,2
oV e HSS/V3, 1,2 6,5 5,0 3,0 – 4,2
(HSS/E) in particolare nella filettatura
HSS con l'8% di Co In particolare per taglio interrotto come 0,9 6,5 5,0 2,0 8,0 4,2
(HSS/Co8) per es. nei lavori di fresatura
HSS con il 10% di Resistenza estremamente elevata alle alte 1,2 9,3 3,6 3,2 10,0 4,2
Co ovvero il 12,5% temperature per la lavorazione di mate- 12,5
di Co riali resistenti alla ruggine e agli acidi
(HSS/Co10) nella fresatura
(HSS/Co12,5)
Acciaio rapido HSS In particolare, per la lavorazione a secco e
prodotto con tec- per le massime sollecitazioni durante 1,3 6,5 5,0 3,1 8,5 4,2
nica metalcera- la fresatura e la filettatura
mica (PM)

Tabella 2.19 Gruppi di lega e di capacità degli acciai rapidi ad alte prestazioni GARANT
Un rivestimento adeguato degli utensili HSS aumenta ulteriormente la durata
dell’utensile. Vedi esempio nella figura 2.44.
Usura della superficie di spoglia VB min (mm)

0,09
Utensile:
0,08 TiAIN con Frese per sgrossatura HSS, D = 12 mm
lubrorefrigerazione
0,07
TiAIN senza
0,06 lubrorefrigerazione Pezzo in lavorazione:
0,05 34 CrNiMo 6 (1.6582, 850 N/mm2)
0,04
0,03
Dati di taglio:
vc = 70 m/min
0,02 fz = 0,064 mm
0,01 ap = 18 mm
ae = 3 mm
0
0 2.500 5.000 7.500 10.000 12.500 15.000 17.500 20.000
Lunghezza di fresatura (mm) Fonte: GARANT

Figura 2.44 Utilizzo di un rivestimento TiAIN nelle frese per sgrossatura in HSS

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Principi

3.1.2 Metalli duri (HM o HMI)


Per la formatura di pezzi metallici ad asportazione di truciolo ricoprono un ruolo
importante in particolare i metalli duri sinterizzati prodotti da una serie di diversi carburi e
da un metallo legante. I metalli duri (abbreviazione HM) vengono suddivisi
comunemente in base alla norma ISO in tre gruppi principali di truciolatura:
V P per la lavorazione di materiali a truciolo lungo, come acciaio, getto d'acciaio,
acciaio inossidabile martensitico e ghisa malleabile,
V M per materiali a truciolo lungo e corto, come acciaio inossidabile austenitico,
V K per la lavorazione di materiali a truciolo corto come la ghisa grigia, l’acciaio tem-
prato e materiali non ferrosi come l’alluminio, il bronzo, le materie plastiche, ecc.

Figura 2.45 Strutture dei diversi tipi di metallo duro

Condizioni di impiego:
V durate utili notevolmente maggiori rispetto all'HSS,
V maggiore resistenza all'usura,
V possibilità di velocità di taglio e di avanzamenti più elevati (maggiori volumi di
asportazione del truciolo per unità tempo).
Le particelle dure contenute nei metalli duri tradizionali oscillano a seconda del produttore
da 1 a 5 μm. Se la lavorazione richiede taglienti affilati con requisiti di massima tenacia,
materiale da taglio resistente all'usura e con fili resistenti, si utilizzano metalli duri a grana
finissima che in tempi recenti hanno avuto grande sviluppo. Il metallo duro integrale a
grana finissima GARANT (HMI
universale) è composto da carburi a
Durezza e tenore di cobalto
grana finissima con una grandezza
Non stampare delimitatori di posizione

di circa 0,3 μm. Questi metalli duri a


Ultrafine (0,3 – 0,5 μm)
grana finissima coprono il campo
Durezza del sottostrato [HV 30]

Finissima (0,5 – 0,8 μm)


Fine (0,8 – 1,3 μm)

dei tipi da P a K (cfr. anche


Media (1,3 – 2,5 μm)
Grossa (3 – 5 μm)

figura 2.45). Questi materiali da


taglio vengono utilizzati nella
lavorazione con asportazione del
truciolo di acciai temprati e
bonificati, di ghisa e di materiali non
Tenore di Co [peso %]
ferrosi e materiali di fibra compositi.
Figura 2.46 Proprietà delle diverse grane in metallo duro

141
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

3.1.3 Cermet
I Cermet sono metalli duri che contengono carburo di titanio (TIC, TiCN). Si tratta di
composti di particelle ceramiche in un legante metallico (CERamic-METal).
Caratteristiche da evidenziare del Cermet sono:
V elevata resistenza all'usura da craterizzazione,
V elevata stabilità chimica e durezza a temperatura elevata,
V scarsa tendenza alla formazione del tagliente di riporto,
V bassa tendenza all'usura da ossidazione.

Grazie al lento processo di usura, questi materiali hanno una lunga durata utile e
consentono di ottenere precisione e qualità della superficie eccellenti. Trovano impiego a
velocità elevate di taglio, bassi avanzamenti e a profondità di taglio uniformi. Idealmente,
il Cermet dovrebbe essere impiegato in condizioni di lavorazione relativamente stabili,
cioè il suo impiego principale è in finitura.
L'elevata tenacia dei tipi di Cermet per la fresatura consente anche la lavorazione di acciai
inossidabili martensitici e austenitici. A confronto con la varietà di impiego dei metalli
duri rivestiti a base di tungsteno, i Cermet è meno versatile. I Cermet sono tuttavia una
buona alternativa per determinate operazioni di finitura, in particolare con materiali
"teneri".
Grazie al rivestimento durezza superficiale e resistenza all'abrasione aumentano; al
contempo si riduce la formazione di taglienti di riporto. I Cermet si possono rivestire solo
con PVD (cfr. anche le altre esecuzioni dei rivestimenti).
Il Cermet GARANT è composto da carburi a grana finissima con una grandezza di circa
0,2 – 0,4 μm. La percentuale del legante nichel è stata adeguata all'applicazione come
fresa di Cermet integrale o come inserto. In particolare, la finitura si può realizzare a secco.

Figura 2.47 Struttura di un tipo di Cermet

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Principi

3.1.4 Nitruro cubico di boro policristallino (PCD o CBN)


Il nitruro di boro cubico (CBN) viene impiegato come corpo tagliente policristallino in tre
diverse esecuzioni:
V come inserto robusto,
V come rivestimento, sinterizzato su una base di metallo duro,
V come corpo tagliente, saldato su una base di metallo duro.

Figura 2.48 Microstruttura del nitruro di boro cubico (CBN)

Proprietà:
V estrema durezza,
V elevata durezza a temperatura elevata (fino a 2.000),
V elevata resistenza all'usura da abrasione,
V relativamente fragile, tuttavia più tenace e più duro della ceramica da taglio,
V buona stabilità chimica durante l'asportazione del truciolo.
Le caratteristiche di un materiale da taglio CBN possono variare se si modificano la
grandezza del cristallo, il contenuto e il tipo del legante. Un minore contenuto di CBN in
combinazione con un legante ceramico crea una migliore resistenza all'usura e una
migliore stabilità chimica. Questo materiale da taglio è particolarmente adatto alla
finitura di materiali duri di acciaio e di ghisa.
Non stampare delimitatori di posizione

Un maggiore contenuto di CBN crea una maggiore tenacia. Questi materiali vengono
utilizzati di preferenza nel caso di una truciolatura grossa con elevate sollecitazioni
meccaniche sul tagliente e con elevate sollecitazioni termiche. Questi materiali sono
adatti in primo luogo per la lavorazione di tipi di ghisa duri e leghe resistenti alle alte
temperature (figura 2.49 e tabella 2.20).

143
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Re nz
a ica
m
De siste sil
ie er
ns nza Re lit àt za
ità z
all
ap c ibi re
res du Du
s n
ion Co
e

Tenore di CBN (vol %) Figura 2.49


Caratteristiche dei materiali da taglio CBN

A basso contenuto di CBN A elevato contenuto di CBN


Caratteristiche Tenore di CBN< 60% Tenore di CBN dall'80 al 95%
Proprietà Bassa resistenza alla pressione Elevata resistenza alla rottura
Bassa conducibilità termica Elevata conducibilità termica
Impiego Finitura: Lavorazione grossolana di:
preferito V acciaio temprato V acciaio temprato
V ghisa V getto di ghisa conchigliata
V rivestimenti in metallo duro V rivestimenti in metallo duro
(a base di Co, Ni e Fe) (a base di Co, Ni e Fe)
Finitura:
V getto di ghisa conchigliata
V ghisa grigia perlitica

Tabella 2.20 Campi di impiego dei diversi materiali da taglio CBN

Tra i campi di impiego del CBN si contano gli acciai per forgiatura, acciai temprati e
materiali in ghisa, leghe resistenti alle alte temperature e metalli in polvere a base di
cobalto e di ferro.
Si consiglia di utilizzare il CBN per la lavorazione di materiali duri con durezza superiore a
45 HRc e fino a 65 HRc. Se i materiali sono troppo teneri, si deve far conto su un'usura
estremamente elevata. Con i taglienti CBN è possibile raggiungere straordinarie qualità
della superficie.
GARANT offre i seguenti tipi di materiali da taglio CBN:
V CBN 710 tipo molto resistente all'usura con elevata tenacia per un taglio continuo
V CBN 720 a elevata resistenza all'usura con elevata tenacia
V CBN 725 impiego universale. Tipo resistente all'usura con la massima tenacia, anche
per taglio interrotto

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3.1.5 Diamante policristallino (PCD)


Il materiale da taglio in diamante policristallino (PCD) è il materiale esistente. La
straordinaria durezza consente di resistere all'elevata usura da abrasione. Le durate utili
per la lavorazione con PCD sono fino a 100 volte maggiori rispetto a quelle del metallo
duro. Nonostante gli effetti positivi esistono dei limiti anche per l'impiego del PCD:
V temperature della zona di asportazione del truciolo non oltre i 600,
V a causa dell'affinità, non utilizzabile per la lavorazione di materiali ferrosi,
V non adatto se i materiali del pezzo da lavorarsi sono tenaci e altamente resistenti.
Campi di impiego:
V materiali non ferrosi e non metallici,
V lavorazioni che richiedono grande precisione ed elevate qualità della superficie,

A causa della sua fragilità il PCD richiede condizioni di lavorazione stabili, utensili e
macchine rigidi ed elevate velocità di taglio. I lubrorefrigeranti non rappresentano nessun
problema per il materiale da taglio. Applicazione tipica del PCD è la lavorazione finale di
un pezzo.
La figura 2.50 mette a confronto i costi delle lavorazione con asportazione del truciolo di
grafite mediante diversi materiali da taglio. L'utilizzo di utensili PCD consente una durata
utile di 10 volte superiore a quella degli utensili in metallo duro. Inoltre, gli utensili con
rivestimento diamantato non mostrano squilibri per via di taglienti saldati e garantiscono
una maggiore precisione di concentricità radiale della fresa a candela.
Appare chiaro che solo attraverso una valutazione scrupolosa delle condizioni concrete
di impiego e marginali sia possibile scegliere il materiale da taglio più conveniente dal
punto di vista economico

6
Pezzo di lavorazione:
5 grafite V 14 66
Costi di lavorazione

Non stampare delimitatori di posizione

Utensile:
4 fresa per finitura in HMI
D = 6 mm
3
Valori di taglio:
vc = 600 m/min
2
fz = 0,06 mm/Z
ae = 1 mm
1
ap = 5 mm
0
Figura 2.50 MD PKD MD
Lavorazione di non rivestito rivestito con PCD
grafite

145
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Manuale di truciolatura GARANT


Principi

3.2 Rivestimenti
I rivestimenti influiscono notevolmente sul processo di asportazione del truciolo. La
scelta scrupolosa e adatta alla lavorazione di un rivestimento adeguato del tagliente
dell'utensile consente di ottenere i seguenti vantaggi:
V aumento della durata utile,
V forze di taglio ridotte,
V maggiori velocità di taglio e di avanzamento,
V migliori qualità della superficie,
V migliore lavorazione a secco,
V migliore lavorazione di metalli duri fino a 68 HRC.

3.2.1 Metodi di rivestimento


È possibile applicare strati di materiale duro sia in modo chimico sia fisico. Le varianti di
metodo sono
V metodo CVD (Chemical Vapor Deposition) nonché
V metodo PVD (Physical Vapor Deposition).

Il metodo CVD (deposizione chimica dalla fase gassosa) viene utilizzato per il
rivestimento per es. di metalli duri. Questo metodo è particolarmente indicato per la
produzione di multistrati, dato che è possibile regolare le diverse composizioni degli
strati mediante la fase gassosa. Questi
strati possono essere applicati sulla
MT-CVD HT-CVD superficie con spessori, combinazioni e
sequenze diversi.
Con il metodo CVD ad alte temperature
Pressione [bar]

CVD plasma
(HT-CVD) ampiamente comprovato
viene rivestita oggi la maggior parte
PVD
degli utensili in metallo duro. I
rivestimenti per alte temperature si
contraddistinguono per l’elevata
Temperatura di rivestimento [°C]
aderenza al sottostrato. I metalli duri
rivestiti con il metodo HT-CVD classico,
Figura 2.51 Metodi di rivestimento si contraddistinguono per un’elevata
resistenza all’usura grazie agli strati di
materiale duro relativamente spessi (fino a 12 μm per la tornitura e 6 μm per la fresatura).
Uno svantaggio consiste tuttavia nel fatto che la tenacia dei corpi in metallo duro rivestiti
si riduce notevolmente rispetto al sottostrato non rivestito.
Con il metodo a temperature medie CVD (MT-CVD), il carico termico del materiale da
taglio è minore a causa della temperatura di rivestimento minore a velocità di
separazione maggiori. Il pericolo di una decarburazione e quindi della formazione di fasi
infragilite si riduce nel caso di sottostrati in metallo duro. I metalli duri rivestiti con
metodo MT-CVD trovano impiego preferibilmente, grazie alla straordinaria tenacia, nella
fresatura.

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Principi

Nel metodo CVD al plasma (P-CVD), la separazione di strati di materiale duro a grana fine
avviene, rispetto ai metodi HT-CVD e MT-CVD, a temperature più basse. Poiché queste
temperature da sole non sono sufficienti alla formazione dei materiali duri, al processo
viene alimentata energia supplementare attraverso un plasma a impulsi di una scarica a
bagliore a bassa pressione. In questo modo diventano possibili reazioni chimiche anche
alle basse temperature. Riducendo la temperatura, le proprietà del metallo duro non
vengono influenzate dal rivestimento. Le proprietà dei metalli duri rivestiti con il metodo
P-CVD si riflettono positivamente sulla potenza durante la lavorazione ad asportazione di
truciolo di acciai più resistenti, nel taglio interrotto.
Il vantaggio del metodo PVD (separazione fisica in vuoto) rispetto al metodo CVD sta
nella deposizione di materiali ad elevato punto di fusione a basse temperature e nel
correlato miglioramento del sottostrato (la resistenza alla flessione del sottostrato resta
invariata grazie alle temperature di rivestimento basse). Un altro vantaggio consiste nel
ridotto spessore dello strato. Questo vantaggio consente di mantenere il filo tagliente
relativamente appuntito (piccolo raggio del tagliente) come richiesto in particolare nella
lavorazione fine e di precisione.

3.2.2 Strati
Oltre ai diversi strati di materiale duro tradizionali come per es. TiN o TiAlN, gli strati in
carbonio superduri acquistano sempre maggiore importanza grazie alle straordinarie
caratteristiche di resistenza all’usura, all’attrito e alla corrosione. Gli strati DLC (Diamond
Like Carbon) hanno un buon effetto antiaderente con i materiali più diversi rispetto agli
strati TiN tradizionali. Nonostante siano simili alla struttura di grafite, questi strati
presentano caratteristiche tipiche del diamante. Nonostante la massima microdurezza da
1500 a 3000 N/mm2, gli strati DLC sono molto elastici (limite di elasticità di circa il 1,5%).
Gli strati DLC possono essere separati con il metodo CVD e aderire con un plasma a
contenuto di carbonio su quasi tutti i metalli e leghe di metallo, metalli leggeri, metalli
duri, ma anche su metalli non ferrosi (silicio, vetro, ceramica, plastica, ecc.).
I rivestimenti offrono la possibilità di ottenere durate notevolmente maggiori e di
sostituire materiali altamente bonificati con materiali meno duri ma rivestiti (per es. strati
DLC su acciai per utensili tenaci sostituiscono metalli duri fragili). La tabella 2.21 mette a
confronto le diverse caratteristiche di determinati strati di materiale duro.
Lo strato deve sempre essere adeguato alla rispettiva lavorazione. Utensili idonei con
altri rivestimenti disponibili si trovano mediante Cutting Pilot (vedere anche le
Non stampare delimitatori di posizione

indicazioni a pagina 1) e nel catalogo attuale. Il TechnologyCenter di Hoffmann Group


dispone inoltre di un servizio rivestimenti, che consente di dotate gli utensili riaffilati
con il rivestimento originale o di rivestire in pochi giorni i nuovi utensili non rivestiti. Si ha
quindi un adeguamento individuale del rivestimento desiderato al fine di garantire
un’efficienza ottimale degli utensili per asportazione truciolo.

147
kapitel_02_114-151.fm Seite 148 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:47 10

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Durezza [HV] Conduttività termica Temperatura di utilizzo


[kW/mK] massima [°C]
TiN 2.200 0,07 600
TiCN 3.000 0,1 450
TiAIN 800
3.300 0,05
Diamante
10.000 2,0 600

Tabella 2.21 Caratteristiche degli utensili speciali rivestiti

Per le caratteristiche principali dei diversi strati consultare la seguente tabella. Per i valori
indicativi specifici per metodo consultare i capitolo "Foratura" e "Tornitura".

Tipo di strato Proprietà


TiN Resistenza alla craterizzazione e alla diffusione
TiCN Durezza, tenacia
TiAlN Durezza alle alte temperature, resistenza all'ossidazione
DLC Durezza, buone proprietà di scorrimento, resistenza all’usura e alla corrosione
Diamante Durezza, resistenza all'usura

Tabella 2.22 Eccellenti caratteristiche dei diversi strati


È possibile soddisfare ancor di più le esigenze della lavorazione facendo uso dei
rivestimenti multistrato.

3.3 Sommario Materiali da taglio


Tra i materiali da taglio GARANT per la fresatura e la tornitura si impiegano acciai rapidi ad
alte prestazioni (HSS e PM), altri metalli duri ovvero Cermet (rivestito e non rivestito) e
materiali da taglio CBN.

148 www.garant-tools.com
kapitel_02_114-151.fm Seite 149 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:47 10

Principi

3.3.1 Materiali da taglio GARANT per la fresatura

Fresatura / Materiali da taglio Informazione


P (acciaio) M (inox) K GG(G) N (all.) S(Ti) H (HRC)

< 55
< 60
< 67
Descrizione tipi

M10
M20
M30
M40

(all.)
(all.)
P01
P10
P20
P30
P40

K01
K10
K20
K30

(Ti)
(Ti)
Qualità con elevata resistenza all'usura per la lavorazione di metalli duri
fino a 60 HRC rivestimento multistrato TiC / TiN-CVD. HB 7505 HB 7505 HB 7505
Qualità speciale per alluminio, metalli non ferrosi e materie plastiche;
a grana finissima, TiAlN / TiN-PVD. HB 7510
Qualità resistente all'usura per la lavorazione a secco
ed elevate velocità di taglio. HB 7520 HB 7520
(P10/20) (M10/20) tipi a grana finissima con rivestimento multistrato
TiC / TiN-CVD altamente resistente all'usura.
Qualità per lavorazione a secco e a umido ad elevate
velocità di taglio. HB 7525 HB 7525
Metallo duro con rivestimento

Rivestimento multistrato TiC / TiN-CVD.


Qualità tenace anche per lavorazione a umido e velocità di taglio
moderate, ideale in caso di impiego in condizioni difficili e labili HB 7535 HB 7535 HB 7535
e in acciai inossidabili.
(P30/40) (M20/35) tipo a grana finissima con rivestimento multistrato HB 7535 HB 7535 HB 7535
TiAlN / TiN-PVD o TiAlN.
Qualità con elevata resistenza all'usura per la lavorazione di metalli duri
fino a 60 HRC rivestimento multistrato TiC / TiN-CVD. HB 7705 HB 7705 HB 7705
Qualità con elevata resistenza all'usura per la lavorazione della ghisa.
(P10) (K10/20) metallo duro con rivestimento TiAlN-CVD. HB 7710 HB 7710
Qualità con elevata resistenza all'usura per acciai
per utensili altamente legati, ghisa e per leghe di nichel HB 7720 HB 7720
per la lavorazione a secco e a umido.
Qualità molto tenace per la lavorazione speciale a secco e a umido
di materiali pastosi. HB 7735 HB 7735 HB 7735
(P30/40) (M20) metallo duro con rivestimento TiAlN-CVD.
Tipo universale con rivestimento multistrato nella modernissima
nanotecnologia. HB 7830 HB 7830
Rivestimento multistrato TiN e AlN estremamente liscio e con elevata
resistenza all'usura.
Senza rivestimento.
Cermet

Cermet molto tenace e altamente resistente all'usura CU 7725 CU 7725


per la lavorazione a secco a profondità di taglio ridotte.
TiN senza rivestim.

Speciale per alluminio, metalli non ferrosi e materie plastiche;


HSS − Metallo duro

spesso in esecuzione levigata lucidata HU 7710


(K10/20).
(P20/35)
Qualità tenace per basse velocità di taglio. HU 7730 HU 7730 HU 7730
Acciaio superrapido HSS con rivestimento TiN,
soluzione altamente tenace. HSS-TiN HSS-TiN HSS-TiN
Qualità CBN resistente all'usura.
CBN

Ampio campo di impiego con la massima tenacia. CBN725

Non stampare delimitatori di posizione

149
kapitel_02_114-151.fm Seite 150 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:47 10

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

3.3.2 Materiali da taglio KOMET per tornitura e foratura

Foratura, Tornitura / Materiali da taglio Informazione


P (acciaio) M (inox) K GG(G) N (all.) S(Ti) H (HRC)

< 55
< 60
< 67
Descrizione tipi

M10
M20
M30
M40

(all.)
(all.)
P01
P10
P20
P30
P40

K01
K10
K20
K30

(Ti)
(Ti)
Rivestimento multistrato TiC/TiN su metallo duro base P 25M.
Durata elevata anche
con elevate velocità di taglio. BK60 BK60
In base alla tenacia nel campo compreso tra P 10 e P 20.
Rivestimento multistrato TiC / Al2O3 per velocità di taglio più elevate BK61
con tutti i materiali in ghisa grigia.
Rivestimento TiCN / Al2O3 per velocità di taglio più elevate
con materiali in ghisa grigia. BK62
Rivestimento multistrato TiC/TiN su metallo duro base P 40.
Indicato per tagli interrotti, nonché come inserto centrale BK64
nella foratura tradizionale, per evitare la formazione
del tagliente di riporto.
Rivestimento multistrato TiCN / Al2O3TiN
su metallo duro base P 25. BK72
Qualità con elevata resistenza all'usura per velocità di taglio elevate.
Rivestimento TiN-PVD su metallo duro base K 10 per leghe di alluminio
Metallo duro con rivestimento

e materie plastiche BK77


con velocità di taglio medie.
Rivestimento TiAlN su metallo duro base P 40
per tagli fortemente interrotti BK79 BK79 BK79
a velocità di taglio medie.
Rivestimento TiCN/TiN-PVD con rapporto eccellente
tra tenacia e resistenza all'usura; BK8425 BK8425 BK8425
anche per taglio interrotto e come inserto interno
in foratura. BK84 BK84 BK84
Speciale per la lavorazione della ghisa. BK2715
Tipo a grana finissima con rivestimento TiAlN e notevole stabilità
dei bordi, massima resistenza all'usura nel campo di velocità BK2730 BK2730
medio e superiore.
Metallo duro rivestito in CVD-Al203, lavorazione di ghisa,
acciaio e inox, BK6115 BK6115 BK6115
anche ad elevate velocità di taglio.
Rivestimento TiB2PVD su metallo duro K10 resistente all'usura
con durezza elevata. BK7710
Per materiali di alluminio fino a circa 10 % di tenore di Si.
Rivestimento TiAlN-PVD ad alto contenuto di alluminio su metallo duro
a grana finissima resistente all'usura, per elevata produttività durante BK7930 BK7930
la foratura, specialmente in acciai inossidabili.
Rivestimento TiCN/TiN-PVD su substrato base tenace.
Elevata stabilità dei taglienti, pertanto particolarmente indicato BK8440 BK8440
per velocità medie, anche
per taglio interrotto.
Materiale da taglio CERMET per la tornitura di finitura e di precisione.
Usura minima ed elevate velocità di taglio consentono CK32
CERMET

di raggiungere durate maggiori e una migliore qualità della superficie


finita.
Materiali da taglio CERMET con rivestimento TiCN/TiN, tenacia
e resistenza all'usura elevate. CK38 CK38 CK38
Ampio campo di impiego per acciaio, inox VA e ghisa.
Per operazioni di tornitura e perforazione.
CBN senza rivestimento
Metallo duro (HM)

Impiego principale come inserto centrale negli utensili a inserti P25M


KOMET-KUB.
Adatto per taglio interrotto
a velocità basse e medie. P40
Tagliente smussato e geometria adatta a tutti i tipi di ghisa grigia.
Tagliente a spigolo vivo e geometria positiva per metalli non ferrosi K10 K10
(alluminio).
Nitruro di boro cubico CBN40
per la lavorazione di materiali duri (durezza oltre 45 HRc).

150 www.garant-tools.com
kapitel_02_114-151.fm Seite 151 Mittwoch, 20. Januar 2010 10:47 10

Principi

3.3.3 Materiali da taglio GARANT per la tornitura

Tornitura ISO / Materiali da taglio Informazione


P (acciaio) M (inox) K GG(G) N (all.) S (Ti) H (HRC)

< 55
< 60
< 67
Descrizione

M10
M20
M30
M40

(All.)
(All.)
P01
P10
P20
P30
P40

K01
K10
K20
K30

(Ti)
(Ti)
1ª scelta per lavorazione generica dell'acciaio.
Tipo bicolore − lo strato dorato TiN e quello nero Al2O3 assicurano la HB 7010
massima resistenza all'usura e una rapida evacuazione dei trucioli
(TiN / Al2O3 / TiCN, rivestimento multistrato).
Qualità molto tenace universale, speciale per Garant 5 in 1.
Prima scelta per tutti gli acciai e inox. HB 7130 HB 7130
Qualità a elevata resistenza all'usura per taglio continuo.
Per acciaio e ghisa grigia alle massime velocità di taglio HB 7005 HB 7005
(TiN / Al2O3 / TiCN, rivestimento multistrato).
Impiego generico per tagli continui oppure leggermente
interrotti (foro trasversale) per acciaio ad elevate velocità di taglio HB 7010 HB 7010
(TiAlN / Al2O3 / TiCN, rivestimento multistrato).
con rivestimento

Impiego generico ad elevata capacità di taglio.


(TiCN / Al2O3 / Ti, rivestimento multistrato). HB 7025 HB 7025
Metallo duro

Utilizzo nella tornitura di media sgrossatura di acciaio a velocità


di taglio medie, per tagli interrotti HB 7035
(TiN / Al2O3 / TiCN, rivestimento multistrato).
Qualità speciale per acciai inossidabili (VA).
Massima resistenza all'usura nel taglio continuo HB 7120 HB 7120
(TiN / Al2O3 / TiCN, rivestimento multistrato).
Qualità speciale per acciai inossidabili (VA) e per filettatura
grazie all'arrotondamento minimo del filo tagliente e all'elevata tenacia HB 7135 HB 7135
(rivestimento multistrato PVD-TiN).
Qualità speciale universale per filettatura
(rivestimento multistrato in PVD-TiAlN). HB 7020 HB 7020
1a scelta per ghisa. Per taglio continuo e interrotto
(rivestimento TiCN, Al2O3) CVD. HB 7405
Rivestimento TiAlN per maggiore resistenza all'usura.
Ideale per materiali con un contenuto maggiore di silicio. HB 70AL
Rivestito. Per finitura e tornitura di finitura di acciaio
a velocità di taglio medie. CB 7035 CB 7035
Cermet

Anche per tagli leggermente interrotti (foro trasversale).


Senza rivestimento.
Finitura di precisione e finitura di acciaio e ghisa CU 7033 CU 7033
alle massime velocità di taglio.
Indicato in particolar modo per la lavorazione dell'alluminio
Metallo duro
rivestimento

ottima resistenza all'usura e massima HU 70AL


stabilità dei taglienti.
Ampio campo di impiego per tornitura media su acciaio.
senza

Un'alternativa economica HU 7020


grazie all'ottimo rapporto prezzo/qualità.
CBN a elevata resistenza all'usura
per taglio continuo. CBN710
CBN a elevata resistenza all'usura CBN720
ceramica

con elevata tenacia.


CBN /

Ampio campo di impiego.


CBN resistente all'usura CBN725
con la massima tenacia, anche per taglio interrotto.
Al2O3 / TiCN miscela ceramica
per la lavorazione dei metalli duri (> 45 HRc) a taglio continuo. CE730
Non stampare delimitatori di posizione

151
kapitel_02_formeln_152-159.fm Seite 152 Mittwoch, 20. Januar 2010 11:44 11

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

4 Elenco formule

Velocità, avanzamento
Numero di giri
vc ⋅ 1000
n = ------------------
- D Diametro
D⋅π f Avanzamento
fz Avanzamento del dente
Velocità di taglio
D⋅π⋅n n Numero di giri
vc = ---------------
1000 vc Velocità di taglio
vf Velocità di avanzamento
Avanzamento per dente
f vf - z Numero dei denti
fz = - = -------
z z⋅n π 3, 14159...

Avanzamento per giro


f = fz ⋅ z

Velocità di avanzamento
vf = fz ⋅ z ⋅ n

Volumi di asportazione del truciolo per unità tempo


Volumi di asportazione del A Sezione del truciolo asportato
truciolo per unità tempo
Q = A ⋅ vc = ae ⋅ ap ⋅ vf
Fc Forza di taglio
Volume specifico di Q Volume di asportazione del
truciolo per unità tempo
asportazione A ⋅ vc 1
Q- = ----------
di asportazione del truciolo Qc = --- - = ---- Qc Volume specifico di asportazione
per unità tempo Pc Fc ⋅ vc kc del truciolo per unità tempo
ae Larghezza di taglio
ap Profondità di taglio
vc Velocità di taglio
vf Velocità di avanzamento
kc Forza di taglio specifica
Pc Potenza di taglio

Parametri della superficie


Rugosità media 1
Rz = --- ( Z1 + Z2 + … + Zn)
n Ra Valore medio della rugosità
Rugosità teorica 2 Rt Rugosità teorica
f
Rt = --------
- Rz Rugosità media
8 ⋅ rε
f Avanzamento
1

Valore medio della rugosità rε Raggio inserto
Ra = -- ⋅ y(x ) dx
l
0

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Principi

Forza, potenza e coppia durante l’asportazione del truciolo


Foratura, svasatura, A = 2 ⋅ b ⋅ h = ap ⋅ f A Sezione del truciolo
alesatura asportato
ap f σ D Diametro esterno
b = ---------- h = - ⋅ sin ---
σ z 2 Fc Forza di taglio
sin --- Fcz Forza di taglio per dente
2
Md Coppia
Fc = A ⋅ kc = b ⋅ h ⋅ kc Pa Potenza motrice
Pc Potenza di taglio
kc1.1 ap Profondità di taglio
kc = --------
m
-
h b Larghezza del truciolo
asportato
Foratura dal pieno: d Diametro interno
D
Fcz = --- ⋅ fz ⋅ kc ⋅ fB d1max Diametro esterno max.
2
d2 Diametro interno
Allargatura di fori: f Avanzamento
( D –d ) fz Avanzamento del dente
Fcz = -------------- ⋅ fz ⋅ kc ⋅ fB
2 fB Fattore di processo
Svasatura: foratura
( d1max–d2) (cfr. tab. 3.1)
- ⋅ fz ⋅ kc ⋅ fSe
Fcz = ------------------------ fSe Fattore di processo
2
svasatura
(cfr. Rel. 5.2)
P Md ⋅ n
Pa = ---c- Pc = -----------
- h Spessore del truciolo
η 9554 asportato
Foratura dal pieno: Qc Forza di taglio specifica
Fcz ⋅ vc kc1.1 Specifica con A = 1mm2
Pc = --------------- m Aumento della tangente
60 000
Allargatura di fori, svasatura: vc Velocità di taglio
z Numero dei denti
Fcz ⋅ vc ⋅ ⎛ 1 + ---⎞
d
⎝ D⎠ σ Angolo di affilatura
Pc = -------------------------------- η Rendimento
60 000
Foratura dal pieno:
D
Fcz ⋅ z ⋅ ---
4
Md = -----------------
1000
Allargatura di fori, svasatura:
Fcz ⋅ z ⋅ (D + d )
Md = -----------------------------
4000
Informazioni

153
kapitel_02_formeln_152-159.fm Seite 154 Mittwoch, 20. Januar 2010 11:44 11

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Forza, potenza e coppia durante l’asportazione del truciolo


Maschiatura A Sezione del truciolo
A = ( 0, 4 ⋅ P) asportato
D2 Diametro dei fianchi
1 Fc Forza di taglio
Fc = -- ⋅ A ⋅ kc ⋅ fGs ⋅ KVer Mc Momento di taglio
z
kc1.1 KVer Fattore di correzione
kc = --------
m
- Usura
h P Passo
Pa Potenza motrice
Pc Potenza di taglio
P Mc ⋅ n fGs Fattore di processo
Pa = ---c- Pc = -----------
-
η 9554 Filettatura (cfr. figura 4.4)
h Spessore del truciolo
asportato
Qc Forza di taglio specifica
kc1.1 Forza di taglio con
D A = 1mm2
Mc = Fc ⋅ z ⋅ -----2 m Aumento
2 n Numero di giri
z Numero dei denti
η Rendimento
Taglio As Superficie di taglio
b = ap h = fz specifica
D Diametro della lama per
seghe
Taglio con sega circolare: Fc Forza di taglio
As ⋅ D ⋅ π Md Coppia
fz = ---------------------------
- KVer Fattore di correzione usura
l ⋅ vc ⋅ z ⋅ 1000 (cfr. tab. 2.12)
Pa Potenza motrice
Taglio con sega a nastro
Pc Potenza di taglio
As ⋅ T T Passo
fz = ----------------------
- ap Profondità di taglio
l ⋅ vc ⋅ 1000 b Larghezza del truciolo
asportato
Fcz = ap ⋅ fz ⋅ kc ⋅ fSa ⋅ KVer fSa Fattore di processo
Taglio (cfr. Rel. 7.6)
kc1.1 fz Avanzamento del dente
kc = --------
m
- h Spessore del truciolo
h asportato
Qc Forza di taglio specifica
Fc ⋅ vc kc1.1 Forza di taglio specifica
P con A = 1mm2
Pa = ---c- Pc = --------------- ⋅z
η 60 000 iE l Lunghezza di taglio
m Aumento
9554 ⋅ P n Numero di giri
Md = ------------------c- vc Velocità di taglio
n z Numero dei denti
ziE Denti in azione
π 3,14159...
η Rendimento

154 www.garant-tools.com
kapitel_02_formeln_152-159.fm Seite 155 Mittwoch, 20. Januar 2010 11:44 11

Principi

Forza, potenza e coppia durante l’asportazione del truciolo


Fresatura A Sezione del truciolo
A = b ⋅ hm = ap ⋅ f asportato
Fresatura frontale: D Diametro utensile
ap Da Diametro dell’elica
b = ----------- Fcmz Forza di taglio media per
sin κr dente
114, 6° a Md Coppia
- ⋅ fz ⋅ sin κr ⋅ ----e
hm = ---------------
ϕs° D Pa Potenza motrice
Pc Potenza di taglio
Fresatura periferica:
ae Larghezza di taglio
b = ae ap Profondità di taglio
b Larghezza del truciolo
asportato
Fcmz = A ⋅ kc = b ⋅ hm ⋅ kc ⋅ ΠK
br Passo
kc1.1 deff Diametro utensile
kc = ---------
m effettivo
hm
f Avanzamento
fz Avanzamento del dente
P Fcmz ⋅ vc ⋅ ziE hm Spessore medio del
Pa = ---c- Pc = ------------------------
η 60 000 truciolo asportato
Qc Forza di taglio specifica
9554 ⋅ P kc1.1 Forza di taglio specifica
Md = ------------------c- con A = 1mm2
n
m Aumento
Fresa sferica n Numero di giri
2
Diametro effettivo deff = 2 ⋅ D ⋅ ap – ap vc Velocità di taglio
della fresa vceff Velocità di taglio
effettiva
2⋅π⋅n 2
Velocità di taglio vceff = -------------- ⋅ D ⋅ ap – ap zeff Numero effettivo dei
effettiva 1000 denti
Fresatura pendolare ziE Numero dei denti in
Passo br = 2 ⋅ ap ⋅ (D – ap ) azione
Non stampare delimitatori di posizione

ΠK Prodotto dei fattori di


correzione
Fresatura a tuffo (cfr. tab. 2.12)
elicoidale n ⋅ fz ⋅ zeff ⋅ ( Da – D)
vf = --------------------------------------
- κr Angolo di regolazione
Velocità di avanzamento Da ϕs Angolo dell'arco di
taglio
π 3,14159...
η Rendimento

155
kapitel_02_formeln_152-159.fm Seite 156 Mittwoch, 20. Januar 2010 11:44 11

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Forza, potenza e coppia durante l’asportazione del truciolo


Tornitura A Sezione del truciolo asportato
A = b ⋅ h = ap ⋅ f
Fc Forza di taglio
ap Md Coppia
b = ----------- h = f ⋅ sin κr Pa Potenza motrice
sin κr
Pc Capacità di taglio
ap Potenza di taglio
Fc = A ⋅ kc = b ⋅ h ⋅ kc b Larghezza del truciolo
asportato
kc1.1 f Avanzamento
kc = --------
m
- h Spessore del truciolo
h asportato
kc1.1. Forza di taglio spec. con
P Fc ⋅ vc A = 1 mm2
Pa = ---c- Pc = ---------------
η 60 000 m Aumento della tangente
n Numero di giri
9554 ⋅ P vc Velocità di taglio
Md = ------------------c- κr Angolo di regolazione
n
η Rendimento
Rettifica kc1.1 Fcmz Forza di taglio media per
kc = --------- ⋅K
m Sch
tagliente
hm Fn Forza normale
Ft Forza tangenziale
Rettifica in tondo KSch Fattore di correzione per
λke influsso sulla grana
- ⋅ ae ⋅ ⎛ --- ± ⎞
1- ----
1
hm = ------ (cfr. pagina tab. 11.9)
qs ⎝ ds de⎠ Pa Potenza motrice
Pc Potenza di taglio
Rettifica in piano: ae Intervento
a λke ae b Larghezza del truciolo
hm = fz ⋅ ----e = ------
- ⋅ ---- asportato = larghezza efficace
ds qs ds di rettifica
ds Diametro corpi abrasivi
dW Diametro pezzo
Fcmz = b ⋅ hm ⋅ kcm fz Avanzamento del dente
hm Spessore medio del truciolo
F asportato
µc = ----n
Ft kcm Forza di taglio media
spec.
Fcm ⋅ νc Ft ⋅ νc kc1.1 Valore principale della forza di
Pc = --------------
- = ----------- taglio specifica con A = 1 mm2
1000 1000
m Aumento
vc Velocità di taglio
P
Pa = ----c qs Rapporto di velocità
η (cfr. pagina Rel. 11.6)
λke Distanza effettiva tra i grani
(cfr. pagina tab. 11.8)
μc Rapporto di forza
h Rendimento

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kapitel_02_formeln_152-159.fm Seite 157 Mittwoch, 20. Januar 2010 11:44 11

Principi

Tempo macchina
Foratura, svasatura, L- D Diametro utensile
alesatura th = ------
f⋅n L Corsa totale
f Avanzamento
L = l + la + lu l Spessore del pezzo
Foro passante: la Corsa di avvicinamento
D lu Extracorsa
L = l + 3 + ----------------------
σ n Numero di giri
2 ⋅ tan ⎛ ---⎞
⎝ 2⎠ th Tempo macchina
Foro cieco: σ Angolo di affilatura
D -
L = l + 1 + ---------------------
σ
2 ⋅ tan ⎛ ---⎞
⎝ 2⎠
Svasatura:

L = l+6
Alesatura:

L = l+D

Fresatura di filetti: L ⋅ -i L Corsa totale


th = ------
f⋅n ap Profondità di taglio
d Diametro filettatura
f Avanzamento
7
L = -- ⋅ d ⋅ π g Numero spire della
6 filettatura
i Numero di tagli
Filettatura L ⋅ i ⋅ g-
th = ----------- n Numero di giri
p⋅n p Passo della filettatura
t- t Altezza di filettatura
i = ----
ap th Tempo macchina
π 3,14159...
Non stampare delimitatori di posizione

Taglio A Sezione trasversale da


A tagliare
th = ----
As As Sezione trasversale
specifica del truciolo
asportato
th Tempo macchina

157
kapitel_02_formeln_152-159.fm Seite 158 Mittwoch, 20. Januar 2010 11:44 11

Manuale di truciolatura GARANT


Principi

Tempo macchina
Fresatura L ⋅ -i D Diametro utensile
th = ------
f⋅n L Corsa totale
Zl Sovrametallo
Fresatura frontale L = l + 2Zl + la + lu ae Larghezza di taglio
Sgrossatura: a´e Larghezza di taglio
specifica
al centro
f Avanzamento
la + lu = 3 + D
2
--- – 0, 5 ⋅ D – ae i Numero di tagli
2
l Lunghezza del pezzo
Eccentrica – centro della fresa all’interno
del pezzo la Corsa di
avvicinamento
D 2 2
la + lu = 3 + --- – ⎛ ---⎞ –a′e
D lu Extracorsa
2 ⎝ 2⎠ n Numero di giri
Eccentrica – centro della fresa all’esterno th Tempo macchina
del pezzo
y Distanza dal centro
D 2 2 D 2
la + lu = 3 + ⎛ ---⎞ – y – ⎛ ---⎞ ⋅ (ae – y) della fresa
2
⎝ 2⎠ ⎝ 2⎠
Finitura:
la + lu = 3 + D
Fresatura periferica Sgrossatura:
2
la + lu = 3 + D ⋅ ae – ae

Finitura:
2
la + lu = 3 + 2 D ⋅ ae – ae

Tornitura L ⋅ -i D Diametro esterno del


th = ------ pezzo
f⋅n
L Corsa totale
Tornitura cilindrica L = l + la + lu d Diametro interno del
esterna pezzo
L = l+4 f Avanzamento
Tornitura piana Cilindro pieno i Numero di tagli
l Lunghezza del pezzo
L = la + D
---
2 la Corsa di
avvicinamento
Cilindro cavo
lu Extracorsa
D–d
L = la + ----------- + lu n Numero di giri
2
th Tempo macchina

158 www.garant-tools.com
kapitel_02_formeln_152-159.fm Seite 159 Mittwoch, 20. Januar 2010 11:44 11

Principi

Tempo macchina
Rettifica B Larghezza della mola
Rettifica in tondo Rettifica longitudinale: abrasiva
Bd Corsa della mola
L⋅i abrasiva in direzione
th = ----------
f ⋅ nW trasversale
L Corsa della mola
1 abrasiva in direzione
L = l – -- ⋅ B longitudinale
3
ae Avanzamento per
Δd taglio o corsa doppia
i = ---------w- + 8 b Larghezza pezzo
2 ⋅ ae
ΔdW Differenza diametro
Rettifica diritta: del pezzo
f Avanzamento
L- Δdw i Numero di tagli
th = --- = ------------------
-
νf 2 ⋅ a e ⋅ nw l Lunghezza del pezzo
la Corsa di
avvicinamento
Rettifica Rettifica periferica: lu Extracorsa
in piano n Numero di corse
Bb ⋅ i doppie al minuto
th = --------
-
f⋅n nW Velocità del pezzo
th Tempo macchina
L = la + l + lu vf Velocità di
avanzamento
2 vW Velocità del pezzo
Bb = -- ⋅ B + b Zh Sovrametallo
3
νw
n = --------
2⋅L
z
i = ----h + 8
ae

Rettifica frontale:
i
th = ---
n
Non stampare delimitatori di posizione

159
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 160 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

Indice

Elenco tabelle – Valori indicativi di foratura 162


Sistema di individuazione cromatica GARANT: riferimento
per l’intero settore 164
Sommario utensili 166
Punte elicoidali in HSS 166
Punte elicoidali in HMI 168
Sommario utensili per foratura con tagliente intercambiabile 170
1 Classificazione dei metodi di foratura 171
Fattori di asportazione del truciolo durante la foratura 171
2
2.1 Foratura dal pieno 172
2.2 Allargatura di fori 172
Forze, coppie, fabbisogno di potenza durante la foratura 173
3
3.1 Forza di taglio 173
3.2 Coppia e potenza 174
3.3 Altre componenti dello sforzo totale di truciolatura durante la foratura 176
Calcolo del tempo macchina durante la foratura 177
4
Profondità di foratura e diametro di preforatura 178
5
5.1 Profondità di foratura 178
5.2 Diametro di preforatura per l'allargatura del foro 179
5.3 Foratura in profondità 179
6 Punte elicoidali in HSS 180
6.1 Tipi di punte elicoidali 180
6.2 Tipi di affilatura ed errori di rettifica 182
7 Punte in metallo duro integrale (HMI) 184
Punte con tagliente intercambiabile 185
8
8.1 Punte a testa intercambiabile (punte a corona) 185
8.2 Punte a inserti 186
8.2.1 Punte di tipo modulare a inserti 186
8.2.2 Allargatura di fori con punte a inserti a due taglienti 187
8.3 Alesatura al tornio con barre alesatrici 188
8.4 Alesatura al tornio con testine a regolazione micrometrica 189
8.5 Utensili per foratura e tornitura "5 in 1" 190

160 www.garant-tools.com
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 161 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Foratura

Esempi di utilizzo degli utensili di foratura GARANT 190


9
9.1 Utilizzo di profili FS GARANT con punte in HSS 190
9.2 Utilizzo di punte ad alte prestazioni GARANT in HMI 192
9.3 Impiego di punte MTC 194
9.4 Utilizzo di punte di tipo modulare a inserti GARANT 195

Foratura
9.4.1 Foratura con KUB Quatron 195
9.4.2 Foratura con KUB Centron 196
10 Influssi sul risultato di foratura ed eliminazione delle anomalie 197
10.1 Influssi sul risultato della foratura 197
10.2 Eliminazione delle anomalie durante la foratura 198
Valori indicativi per l'utilizzo delle punte 199
11

Non stampare delimitatori di posizione

161
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 162 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

Elenco tabelle – Valori indicativi di foratura


Punta Materiale da taglio / Rivestimento N. tabella Pagina
Punte da centro HSS e HSS/E 3.9 200
Punta da centro per macchine a CN HSS/E 3.10 202
HSS/E (con rivestimento TiAlN) 3.11 204
Punte elicoidali HSS e HSS/E 3.12 206
Acciaio sinterizzato con tecnica metalceramica 3.13 208
PM (con rivestimento TiAlN)
HSS e HSS/E (con rivestimento TiAlN o TiN) 3.14 210
Punte da centro Metallo duro integrale (HMI) 3.15 212
Punta da centro per macchine a CN Metallo duro integrale (HMI) 3.16 214
Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.17 216
Micropunte/ esecuzione corta Metallo duro integrale (HMI) 3.18 218
punte
elicoidali Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.19 220
Con riporto in metallo duro 3.20 222
esecuzione lunga Metallo duro integrale (HMI) 3.21 224
Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.22 226
Punta ad alte 3xD HPC Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.23 228
prestazioni per acciai temprati
122305
3/7/12xD HPC Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.24 230
Smussatore 4 con LR
per alluminio
4/6xD HPC Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.25 232
HOLEX 3/5xD con LR Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.26 234
122340; 122630
4/6xD con LR Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.27 236
122380; 122650
6xD, per la lavorazione a Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.28 238
secco, 122540
6xD HPC 122670 Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.29 240
HSC 6xD HPC 122775 Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.30 242
6xD per punte H7 Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.31 244
122790
8xD HPC con LR, 123100 Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.32 246
10xD HPC con LR, 123110 Metallo duro integrale (con rivestimento TiAlN) 3.33 248
12xD HPC con LR 123300 Metallo duro integrale (con rivestimento TiAIN) 3.34 250
16/20/25/30xD HPC Metallo duro integrale (con rivestimento TiAIN) 3.35 252
Punta in alluminio per
fori profondi con LR
16/20/25/30xD HPC Metallo duro integrale (con rivestimento TiAIN) 3.36 254
Punta universale per fori
profondi con LR

162 www.garant-tools.com
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 163 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Foratura

Continua Elenco tabelle – Valori indicativi di foratura


Punta Materiale da taglio / Rivestimento N. tabella Pagina
Punta da centro per macchine a CN 90° e 142° Inserti 3.37 256
Punte a corona 3/5/7xD Metallo duro integrale (tipi P, M, K) 3.38 258
SECO CL 2 taglienti effettivi
Punte a inserti 3xD MTC Inserti (metallo duro) 3.39 260
1 taglienti effettivi
2/3/4xD Inserti (metallo duro) 3.40 262
KOMET Quatron 2 taglienti effettivi
3xD Inserti (metallo duro) 3.41 264
KOMET Trigon 1 tagliente effettivo
6/8xD Testina di foratura con punta da centri 3.42 266
KOMET Centron Inserti (metallo duro)
1 tagliente effettivo
Allargatori a inserti GARANT Inserti (metallo duro) 3.43 268
a doppio tagliente Utensile a stelo con
testa a profilo costante
KOMET G01 con spostamento assiale 3.44 270
Inserti (metallo duro)
Geometrie WOEX, CCMT
senza spostamento assiale 3.45 278
Inserti (metallo duro)
Geometrie WOEX, SOEX

Filettatura/ KOMET Testina a regolazione micrometrica con 3.46 282


B301/M302 inserto di tornitura di precisione
alesatura di Inserti
precisione
KOMET Sistema a testina a regolazione. micrometrica 3.47 284
M03 Speed Inserti
KOMET Set di aste di precisione 3.48 286
M05 MicroKom hi. flex Inserti
KOMET Set di testine per alesatura di precisione 3.49 288
M020 Inserti
GARANT Utensile per foratura e tornitura 3.50 290
"5 in 1" Inserti
Non stampare delimitatori di posizione

163
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 164 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

Il sistema di individuazione cromatica GARANT –


Le soluzioni innovative di GARANT pongono sempre nuovi accenti. Abbiamo sviluppato
l'individuazione semplice e rapida degli utensili adatti. Questa codifica cromatica è già

V Acciai di facile lavorabilità


fino a 750 N/mm2
V Acciai bonificati fino a 1100 N/mm2
V Acciai inossidabili
Collarino verde = fino a 750 N/mm2
per impiego V Rame e leghe di rame duro
universale V Ottone a truciolo lungo
V Leghe di alluminio a truciolo corto e
a truciolo lungo
V Ghisa grigia e ghisa malleabile
V Leghe di zinco di magnesio
V Acciai da costruzione, dolci, a
truciolo lungo

Collarino bianco = V Bronzo a truciolo corto


per ghisa grigia, V Magnesio e leghe di magnesio
ottone e V Materie plastiche, dure
bronzo V Ottone, a truciolo corto

V Acciai resistenti agli acidi (V4A) di


difficile lavorabilità
V Rame e leghe di rame dolce
Collarino blu = V Bronzo a truciolo lungo
per acciai inossidabili V Alluminio pressofuso
(ad es. AlSi9Mg)
V Acciai ad alta velocità e per
utensili fino a 750 N/mm²
V Acciai da costruzione

164 www.garant-tools.com
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 165 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Foratura

riferimento per l’intero settore


per il nostro settore Premium uno speciale sistema di identificazione cromatica per
diventata uno standard, il che dimostra la nostra elevata competenza.

V Per acciai ad alta resistenza e bonificati


V Acciaio da costruzione a grana
Collarino rosso = finissima
V Acciai per utensili a truciolo corto
per acciaio fino a
V Rame e leghe di rame duro
1100 N/mm2 o
V Bronzo a truciolo corto
1400 N/mm2

V Acciai dolci a truciolo lungo


V Rame e leghe di rame
Collarino giallo = V Ottone a truciolo lungo
per acciaio fino a V Leghe di alluminio
500 N/mm2, alluminio a truciolo lungo
e magnesio V Materie sintetiche termoplastiche

Non stampare delimitatori di posizione

V Acciai per utensili


V Acciai ad alta resistenza superiori a
1100 N/mm2
Collarino rosa = V Acciai Hadfield al manganese
per titanio e V Acciai di difficile lavorazione
leghe (Hastelloy, Inconell)
esotiche V Materie plastiche termoindurenti

165
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 166 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

Sommario utensili
Punte elicoidali in HSS

DIN ▶ 333 Punte da centro per macchine a CN 1899 1897


Colore collarino ▶
11 1000 –
Codice articolo 11 1540 11 2000 11 2020 11 2100 11 2110 11 2120 11 2140 11 2160 11 2170 11 2300 11 3020 11 3140 11 3150 11 3230
Tipo di punta A/R/B N N N N N N N N N FS FS N N
HSS/ HSS/E HSS/E HSS/E
Materiale da taglio HSSE HSS/E HSS/E lunga HSS/E HSS/E HSS/E lunga lunga HSS/E HSS/E HSS/Co8 HSS/E HSS/E
Rivestimento TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiN
Angolo di affilatura 60°/120° 90° 90° 90° 120° 142° 142° 120° 142° 118° 135° 130° 130° 130°
Punta speciale speciale C C
Dimensione (⌀ mm) 0,5 – 10 3 – 20 3 – 20 3 – 20 3 – 20 3 – 20 3 – 20 6 – 12 6 – 12 0,15 –1,45 1 – 20 1 – 12 1 – 13 1 – 20
Pagina ISO 9 − 11 12 12 12 12 13 13 13 14 14 15 15 16 16
All. a truciolo lungo N 70 70 87 87 87 70 87 87 87 70 70 87
All. a truciolo corto N 45 45 56 56 56 45 56 56 56 45 45 56 45
All. pressofuso > 10 % Si N 50 50 50 50 50 50 40 50
Acciaio < 500 N/mm2 P 40 40 50 50 50 40 50 50 50 40 40 50 40 50
Acciaio < 750 N/mm2 P 30 30 37 37 37 30 37 37 37 30 30 35 30 37
Acciaio < 900 N/mm2 P 25 25 31 31 31 25 31 31 31 25 30 25 31
Acciaio < 1100 N/mm2 P 10 10 12 12 12 10 12 12 12 10 12 10 12
Acciaio < 1400 N/mm2 P  8  8 10 10 10 8 10 10 10  8  8 10
Acciaio > 45 HRC H
INOX < 900 N/mm 2 M (12) 12 15 15 15 12 15 15 15 12 15 12 15
INOX > 900 N/mm2 M  (8)  8 10 10 10  8 10 10 10  8 10  8 10
Ti > 850 N/mm2 S  (5)  6  6  6  6  6  6  5  6  5  6
GG (G) K (25) 31 31 31 31 31 31 25 25 25 31
CuZn N 80 80 100  100  100  80 100  100  100  80 80 100 
Grafite & G(C)FRP N ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○
Uni ○ ● ● ● ● ● ● ● ● ○ ○ ○ ●

DIN ▶ 338 340 1869


Colore collarino ▶
Codice articolo 11 4556 11 4600 11 4620 11 6000 11 6040 11 6060 11 6061 11 6065 11 6070 11 6080 11 6240 11 6280
Tipo di punta FS FS N W FS FS N VA FS FS FS
Materiale da taglio HSS/E HSS/E HSS-PM HSS HSS HSS HSS/E HSS/E HSS/E HSS/E HSS HSS/E
Rivestimento TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN
Angolo di affilatura 135° 130° 130° 118° 130° 130° 130° 118° 130° 130° 130° 130°
Punta speciale speciale speciale A A C C A/C C C C C
Dimensione (⌀ mm) 3 – 13 1 – 13 2 – 13 1 – 16 2,5 – 10 1 – 13 1 – 14 1 – 12 1 – 12 1 – 12 3 – 10,2 3 – 10,2
Pagina ISO 26 27 27 30 30 30 31 32 32 31 33 33
All. a truciolo lungo N 87  80  70 70 70 87 70 87
All. a truciolo corto N 56 56 70 45 45 45
All. pressofuso > 10 % Si N 50 50 60 40 50 50 50
Acciaio < 500 N/mm2 P 50 50 40 50 40 40 40 50 40 50
Acciaio < 750 N/mm2 P 37 37 60 30 37 30 30 37 30 37
Acciaio < 900 N/mm2 P 31 31 50 25 31 25 25 31 31
Acciaio < 1100 N/mm2 P 12 12 35 10
Acciaio < 1400 N/mm2 P 10  8
Acciaio > 45 HRC H
INOX < 900 N/mm2 M 15 20 12
INOX > 900 N/mm2 M 10 15 12  8
Ti > 850 N/mm2 S  6  6 12  8
GG (G) K 31 31 60 25 31 25 31 25
CuZn N 100  80
Grafite & G(C)FRP N ○ ○
Uni ● ○ ● ○
● / in grassetto = particolarmente adatto; ○ / normale = limitatamente adatto
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 167 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Foratura

1897 338

113260 113280 113310 114000 114020 114050 114150 114160 114200 114360 114400 114450 114470 114500 114550
N N N N N W N N FS H TiVA HVA
HSS/E HSS/PM HSS/E HSS rullato rullato di HSS HSS HSS HSS HSS HSS/E HSS/E HSS/E HSS/E HSS-Co8
precisione
TiAlN TiAlN TiAlN TiN TiAlN TiAlN
130° 130° 120°/130° 118° 118° 118° 118° 118° 130° 118° 130° 130° 135° 135° 135°
C A/C C A A C C speciale C C C
1 – 13 2 – 12 3 – 13 1 – 13 1 – 20 0,2 – 20 0,2 – 20 1 – 16 0,9 – 13 1 – 16 1 – 13 1 – 13 2 – 12 1 – 13 1 – 13
17 17 18 20 20 21 22 − 23 22 − 23 24 24 25 25 25 26 26
70 70
56 80 45 45 45 45 45 45 56 45
60 50 40 50
50 60 50 40 40 40 40 40 50 40 40
37 60 37 30 30 30 30 30 37 30 30 37
31 50 31 25 25 25 25 25 31 25 25 31 31
12 35 12 10 10 12 10 10 12
30  8  8 10  8  8 10

15 20 15 12 12 15 15
10 15 10  8  8 10 12
 6 12  6  6  5  5  6  6
31 25 25 25 25 25 31 25 25
100  100  80 80 80 80 80
○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○
○ ○ ○ ○ ○

1869 1898 345 343 341 1870

116285 116310 116320 116340 116350 116360 116380 116420 116540 116620 116700 116720 116760
N N N NW VA H FS VA N N FS N
Non stampare delimitatori di posizione

HSS/E HSS HSS HSS HSS HSS/E HSS/Co8 HSS/E HSS/E HSS HSS HSS HSS
TiAlN TiAlN
118° 118° 118° 118° 118° 130° 130° 130° 130° 120° 118° 130° 118°
C A A C C C C A A A
3 − 10 2,5 – 12 13 – 40 5 – 70 12 – 30,5 10 – 35 8 – 30 10 – 22 12 – 30 7,8 – 40 10 – 50 10 – 30 8 – 30
33 33 34 34 34 35 35 36 36 37 38 38 39
70
45 45 45 45

38 24 40 40 40 40 40 40 40 40 40
28 20 30 30 30 30 30 30 30 30 30
22 25 25 25 25 25 25 25
 7 10 10 10
 5  8  8

10 12 12 15 12
 5 10
 5  5  6
25 25 25 25 25 25 25
77 80

○ ○ ○
● / in grassetto = particolarmente adatto; ○ / normale = limitatamente adatto
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 168 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

Sommario utensili
Punte elicoidali in HMI

DIN ▶ 333 Norma int. Norma int. 6539 6539 8037


Collarino colorato ▶
Codice articolo 121000 121020 121040 121070 121110 121220 12 2100 12 2150 12 2200
Tipo di punta A N N N N N N N N
Lunghezza
Esecuzione del codolo
Canalini per lubrorefrigerante LR
Materiale da taglio VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM HM
Rivestimento TiAlN TiAlN TiAlN
Angolo di affilatura 60° 90° 90° 142° 142° 130° 118° 118° 118°
Punta C C
Dimensione (⌀ mm) 0,5 – 6,3 2 – 20 2 – 20 2 – 20 2 – 20 0,1 – 2,53 0,5 – 13 0,5 – 13 3 – 16
Pagina ISO 50 50 50 50 50 51 52 52 51
Alluminio, a truciolo lungo N 200 200 260 200 260 200 200 260
Alluminio, a truciolo corto N 180 180 240 180 240 140 140 180
Alluminio pressofuso > 10 % Si N 160 200 200 140 140 180 140
Acciaio < 500 N/mm2 P  80  80  90  80  90  70  70  90  70
Acciaio < 750 N/mm2 P  75  65  80  65  80  70  70  90  70
Acciaio < 900 N/mm2 P  65  60  65  60  65  70  70  90  60
Acciaio < 1100 N/mm2 P  50  50  55  50  55  55  40  60  40
Acciaio < 1400 N/mm2 P  35  35  55  35  55  35  25  35  25
Acciaio > 45 HRC H  25
INOX < 900 N/mm2 M  35  30  35  30  35  35  25  40
INOX > 900 N/mm2 M  30  25  30  25  30  30  20  30
Ti > 850 N/mm2 S  25  35  40  35  40  20  20  25
GG (G) K  70  70  90  70  90  90  90 110  90
CuCn N 160 160 200 160 200 140 140 180 140
Grafite & G(C)FRP N ● ● ● ○ ○
UNI ● ● ● ● ● ● ● ●

DIN ▶ 6537 esecuzione lunga ≈ 338 Norma int.


Collarino colorato ▶
Codice articolo 12 2650 12 2670 12 2760 12 2775 12 2790 12 2875 12 3100 12 3110 12 3180
Tipo di punta VA FS NH N N AL N N AL
Lunghezza 6×D 6×D 6×D 6×D 6×D 7×D 8×D 10×D 12×D
Esecuzione del codolo HA HA HA HA HA HA HA HA HA
Canalini per lubrorefrigerante LR LR LR LR LR LR LR LR LR LR
Materiale da taglio VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM
Rivestimento TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN
Angolo di affilatura 135° 140° 140° 140° 140° 140° 140° 135° 140°
Punta speciale speciale speciale speciale speciale speciale speciale speciale speciale
Dimensione (⌀ mm) 0,9 – 25 2 – 20 1 – 20 3 – 20 3,98 – 12 H7 4 – 20 3 – 20 1 – 20 4 – 20
Pagina ISO 62 − 63 64 65 66 67 67 68 69 70
Alluminio, a truciolo lungo N 260 350 300
Alluminio, a truciolo corto N 245 240 320 180 200 270
Alluminio pressofuso > 10 % Si N 160 250 140 180 210
Acciaio < 500 N/mm2 P 110 110 120 120 110 110
Acciaio < 750 N/mm2 P  90  90 100 160 100  90  80
Acciaio < 900 N/mm2 P  85  85  85 150  85  80  70
Acciaio < 1100 N/mm2 P  60  60  65 130  60  50
Acciaio < 1400 N/mm2 P  35  30  35  80  35
Acciaio > 45 HRC H  28
INOX < 900 N/mm2 M  55  40  30  35 40  70
INOX > 900 N/mm2 M  50  35  30 35  65
Ti > 850 N/mm2 S  30  35  35  25
GG (G) K  70  70
CuCn N
Grafite & G(C)FRP N ○ ○ ○
UNI ● ○ ● ● ●
● / in grassetto = particolarmente adatto; ○ / normale = idoneo
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 169 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Foratura

338 6537 es. corta 6537 es. lunga

12 2250 12 2300 12 2305 12 2308 12 2310 12 2340 12 2380 12 2440 12 2500 12 2540 12 2630
N N H AL N N VA NH NH FS N
4×D 3×D 3×D 3×D 4×D 4×D 4×D 6×D 5×D
HB HA HA HA HA HA HA HA HA
LR LR LR LR LR
VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM
TiAlN TiAlN TiAlN TiN TiN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiN
118° 118° 140° 140° 140° 140° 135° 140° 140° 140° 140°
C C speciale speciale speciale speciale speciale speciale speciale speciale speciale
1 – 13 1 – 13 2,6 – 16 4 – 20 1 – 20 1 – 20 1 – 20 1 – 20 1 – 20 2 – 16 1 – 20
53 53 54 54 55 56 57 58 59 60 61
200 260 350 190
140 180 320 140 240 245 170 240
140 180 250 120 140
 70  90  80 110 110  90 120  90 110
 70  90  75  90  90  80 100  85  90
 70  90  65  80  85  70  85  75  80
 40  60  60  65  60  65  65  65  65
 25  35  35  35  35  35  35  35  40  30
10−28  28  28
 25  40    35  55  30  40  35
 20  30  30  50  30  30
 20  25  35  35  30  35  35  25  35
 90 110  70  70  70  70  70
140 180 160
○ ○ ● ○ ○
● ● ● ● ● ● ● ●

Norma int. Norma int. 8378 Norma int. 8376 Norma int.

12 3300 12 3588 12 3590 12 3593 12 3595 12 3688 12 3690 12 3693 12 3695 12 5050 12 5100 12 5120 12 5200
N AL AL AL AL N N N N N N N N
12×D 16×D 20×D 25×D 30×D 16×D 20×D 25×D 30×D Preforo Preforo Foro passante Foro passante
Non stampare delimitatori di posizione

HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA
LR LR LR LR LR LR LR LR LR
VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM VHM
TiAlN ZOX ZOX ZOX ZOX TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN TiAlN
140° 135° 135° 135° 135° 135° 135° 135° 135° 140° 140° 140° 140°
speciale speciale speciale speciale speciale speciale speciale speciale speciale
3 – 17,5 3 − 12 2 − 12 3 − 10 2 − 12 3 − 12 2 – 12 3 − 10 2 – 12 M2 – M16 M3 – M12 M3 – M10 M3 – M10
71 72 72 72 72 73 73 73 73 74 74 75 75
200 180 160 160 260 260 260 260
240 220 200 200 180 180 180 180
180 160 140 140 180 180 180 180
110 110 105 95  90  90  90  90  90
 90  95  90 80  75  90  90  90  90
 80  95  90 80  75  90  90  90  90
 50  95  90 80  75  60  60  60  60
 30  75  70 65  60  35  35  35  35
   
 40  55  50 50  45  35  35  35  35
 35  50  45 45  40  30  30  30  30
 25  25  25  25
 70 100  95 85  80 110 110 110 110
180 180 180 180
○ ○ ○
● ● ● ● ● ● ● ● ●
● / in grassetto = particolarmente adatto; ○ / normale = idoneo
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 170 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

Sommario utensili per foratura con tagliente mobile

Modello ▶ P. centro CN Punta


Misura chiave ▶ Crown Loc MTC KUB Quatron® KUB Quatron® KUB Trigon® KUB Centron® Twin Kom™ G01
Marchio ▶
23 1500 – 23 2090 – 23 2300 − 23 5500 – 23 5505 – 23 6630 – 23 6650 – 23 6680 –
Codice articolo 23 1502 23 2094 23 2302 23 5503 23 5507 23 6635 23 6654 23 6688
Codolo cilindrico HA / HB HB (ISO 9766) Utensile comb. Utensile comb. ABS Comb. / ABS ABS ABS
Esecuzione / lunghezza 90° / 142° 3 / 5 / 7×D 3×D 2 / 3 / 4×D 3 / 4×D 3×D 6 / 8×D corta / lunga
Numero di taglienti 1 2 2 2 2 2 (1 effettivo) 2 (1 effettivo) 2
Canalini per lubrorefrigerante LR LR LR LR LR LR LR
Inserto
adatto
Modello inserti / ISO SOGT Testina forat. WOEX SOEX SOEX WOEX WOEX SOEX/WOEX/CCMT
23 1515 – 23 2080 – 23 2400 – 23 6520 – 23 6520 – 23 6740 – 23 6740 – Parte del catal.
Codice articolo 23 1520 23 2082 23 2780 23 6575 23 6575 23 7050 23 7050 23 / 26 / 28
Pagina ISO 343 344 − 345 346 − 348 349 350 352 354 355
All. a truciolo lungo N 300 160 350 600 600 350 300 250
All. a truciolo corto N 300 160 200 300 300 200 250 250
All. pressofuso > 10 % Si N 200 125 200 250 250 200 160 200
Acciaio < 500 N/mm2 P 150  85 275 300 300 275 250 200
Acciaio < 750 N/mm2 P 120  70 275 220 220 275 200 200
Acciaio < 900 N/mm2 P  70  65 215 200 200 215 180 200
Acciaio < 1100 N/mm2 P  50  60 215 160 160 125 140 140
Acciaio 1400 N/mm2 P  50  40 125 130 130 125 100 120
Acciaio > 45 HRC H  60  60
INOX < 900 N/mm2 M  50  55 165 150 150 165 160  90
INOX > 900 N/mm2 M  50  50 165 160 160 165 120  80
Ti > 850 N/mm2 S  50 125  60  60 125  50
GG (G) K 180 175 200 200 175 160 180
CuZn N 150
Grafite & G(C)FRP, mat. comp. N 150 150 ● ● 150
UNI ● ● ● ●

Modello ▶ Utensili con asta di precisione Adattatore Utensili di tornitura


Attacchi, Troncatura, Barre ales., ut.
Misura chiave ▶ B301 / M302 M03 Speed M05-hi.flex Set ales. prec. prolunghe, barre alesatrici, UNI Turn® tornio, portains.
riduttori supporti tornit. copiare
Marchio ▶
23 8301 – 23 8350 – 23 9000 – 24 0010 – 24 0099 – 24 3200 –
Codice articolo 23 8310 23 8374 23 8390 23 8400 23 9102 24 0088 24 0100 24 4622
Codolo cilindrico ABS ABS ABS SK 40 SK.. / HSK.. / ABS.. cil. / quadro ABS / cil. cil. / quadro
Esecuzione / lunghezza sx, dx sx, dx
Numero di taglienti 1 1 1 1 − 1 1 1
Canalini per lubrorefrigerante LR LR LR LR LR LR LR
Inserto
adatto
Modello inserti / ISO TO.X TOHX TOGX/WOHX Barra alesatr.
24 3530 – 24 3530 – Parte del catal. 24 3530 – 24 0110 −
Codice articolo 24 3925 24 6770 24 24 6770 24 0200
Pagina ISO 359 360 361 361 362 − 363 364 − 366 367 370 − 378
All. a truciolo lungo N 380 380 160
All. a truciolo corto N 300 300 160
All. pressofuso > 10 % Si N 250 250 145
Acciaio < 500 N/mm2 P 300 300  90
Acciaio < 750 N/mm2 P 250 250  80
Acciaio < 900 N/mm2 P 240 240  75
Acciaio < 1100 N/mm2 P 200 200  65
Acciaio < 1400 N/mm2 P 200 200  65
Acciaio > 45 HRC H  90  90
INOX < 900 N/mm2 M 180 180  45
INOX > 900 N/mm2 M 120 120  45
Ti > 850 N/mm2 S  30  30  25
GG (G) K 200 200  50
CuZn N
Grafite & G(C)FRP, mat. comp. N
UNI ● ● ●
● / in grassetto = particolarmente adatto; ○ / normale = limitatamente adatto

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Foratura

1 Classificazione dei metodi di foratura

In base alla norma DIN 8589 Parte 2a i metodi di foratura si suddividono per es. in:
V Foratura dal pieno
V Allargatura di fori
V Maschiatura
V Svasatura
V Alesatura
V e altri

2 Fattori di asportazione del truciolo durante la foratura

La sezione del truciolo asportato A determina in gran parte lo sforzo totale di


truciolatura (cfr. anche paragrafo 3). La figura 3.1 mostra la relazione tra la percentuale di
avanzamento per tagliente fz e la profondità di taglio ap o lo spessore del truciolo
asportato h e la larghezza del truciolo asportato b. Valgono le seguenti relazioni:

f f Avanzamento [mm/g] (Rel. 3.1)


fz = ---
Z z Numero dei taglienti

κr
κr = σ
Angolo di regolazione [°] (Rel. 3.2)
---
2 σ Angolo di affilatura della punta [°]

ap b Larghezza del truciolo asportato [mm] (Rel. 3.3)


b = ------------ ap Profondità di taglio [mm]
sin κr

h Spessore del truciolo asportato [mm] (Rel. 3.4)


Non stampare delimitatori di posizione

h = fz ⋅ sinκr
fz Avanzamento al dente [mm]

A = fz ⋅ ap = b ⋅ h A Sezione del truciolo asportato [mm2] (Rel. 3.5)

171
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Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

2.1 Foratura dal pieno


Per una punta elicoidale con 2 taglienti (z = 2) vale
quanto segue:

ap = d
--- fz = --f
2 2

In questo modo, la sezione del truciolo asportato


A per la foratura dal pieno viene calcolata come
indicato di seguito utilizzando le summenzionate
relazioni e la relazione 3.5:
Figura 3.1
Sezione trasversale per la foratura dal
⋅ -f
A=d
------ (Rel. 3.6) pienao con punta elicoidale
4

Percentuale
Nel caso delle punte a inserti si deve considerare z = Inserto esterno
1, dato che più inserti si dividono solo la larghezza
del truciolo asportato b, ma realizzano l'intero
avanzamento.
Vale quanto segue:
bi Larghezza del truciolo
b = bi + ba Percentuale
asportato inserto interno inserto interno
ba Larghezza del truciolo
asportato inserto esterno
Figura 3.2
Ripartizione del taglio sulla punta a
inserti

L'angolo di regolazione κ per le punte a inserti può essere diverso per ciascun inserto,
fattore che influenza lo spessore del truciolo asportato h.

2.2 Allargatura di fori


La figura 3.3 mostra la sezione del truciolo asportato
A durante l'allargatura del foro. In questo caso
valgono le seguenti relazioni:

Dalla profondità di taglio (D – d)


ap = ---------------
2
segue per la sezione del truciolo asportato A per
l’allargatura di fori:
Figura 3.3
Sezione del truciolo asportato durante
(D – d) ⋅ f
A = --------------------z- (Rel. 3.7) l’allargatura di un foro con una punta
2 elicoidale

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Foratura

3 Forze, coppia, fabbisogno di potenza durante la foratura

3.1 Forza di taglio


Per il calcolo della forza di taglio è possibile utilizzare,
con buona approssimazione, la relazione per la
tornitura secondo Kienzle (vedi Relazione 2.5, Capitolo
"Principi", paragrafo 1.4). Per la foratura conviene
inserire un fattore di processo fB per considerare gli
influssi sulla forza di taglio verificatisi durante la foratura
rispetto alla tornitura (per es. forma del tagliente,
velocità di taglio e altri). Valgono pertanto le seguenti
relazioni (tabella 3.1):

Figura 3.4
Componenti dello sforzo totale
di truciolatura di una punta
elicoidale

Foratura dal pieno Allargatura di fori


Fattore di processo
fB fB = 1 fB = 0, 95

Forza di taglio per (Rel. 3.8) (Rel. 3.9)


tagliente Fcz
D (D – d)
Fcz = --- ⋅ fz ⋅ kc ⋅ fB Fcz = --------------- ⋅ fz ⋅ kc ⋅ fB
2 2
Non stampare delimitatori di posizione

Fcz Forza di taglio per tagliente [N]


D Diametro esterno di foratura [mm]
d Diametro interno di foratura [mm]
fz avanzamento del dente [mm/Z]
kc Forza di taglio specifica [N/mm2] (in base al materiale, cfr. Capitolo 1)
fB Fattore di processo foratura

Tabella 3.1 Calcolo della forza di taglio per la foratura

173
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Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

3.2 Coppia e potenza


Durante la foratura il calcolo della potenza viene eseguito in generale sulla base della
coppia (tabella 3.2).

Foratura dal pieno Allargatura di fori


Incidenza della H=D/4 H = (D + d) / 4
forza

Coppia
D
Fcz ⋅ Z ⋅ --- (Rel. 3.10) Fcz ⋅ Z ⋅ (D + d) (Rel. 3.12)
Md = -----------------------------
-
Md = -----------------4- 4000
1000
Per D = 2 vale: Per D = 2 vale:

Fcz ⋅ D Fcz ⋅ (D + d )
Md = -----------
- (Rel. 3.11) Md = -----------------------
- (Rel. 3.13)
2000 2000

9554 ⋅ P
Md = ------------------c-
n (Rel. 3.14)

Potenza
P Md ⋅ n
Pa = ---c- (Rel. 2.15) Pc = -----------
- (Rel. 3.15)
η 9554

Fcz ⋅ νc ⋅ ⎛1 + ---
Fcz ⋅ νc d⎞
Pc = -------------- (Rel. 3.16) ⎝ D⎠ (Rel. 3.17)
60000 Pc = ---------------------------------
60000
Fc Forza di taglio [N] (Fc = Fcz *D) Md Coppia [Nm]
Fcz Forza di taglio per tagliente [N] Pc Capacità di taglio [kW]
H Raggio [mm] Pa potenza motrice [kW]
z Numero dei taglienti n Numero di giri [min-1]
D Diametro esterno di foratura [mm] vc Velocità di taglio [m/min]
d Diametro interno di foratura [mm] η Rendimento

Tabella 3.2 Calcolo della coppia e potenza durante la foratura

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Foratura

Esempio pratico:

Punte ad alte prestazioni in HMI GARANT

Esempio:
con una punta in metallo duro integrale eseguire forature dal pieno con diametro 20 mm in St37.
Il compito ha come obiettivo la ricerca della potenza di taglio e della coppia necessarie.
Procedura:
1. Scelta delle grandezze in base all'utensile e al materiale:
Utensile Catalogo principale Angolo di affilatura σ = 140°
Numero di taglienti D=2
Materiale St 37 Capitolo "Materiali" Gruppo di kc1.1 = 1780 N/mm2
paragrafo 1 materiali 1.0 m = 0,17
2. Scelta dei parametri di lavoro:
Tabella 3.27 Gruppo di D = 19...20 mm
materiali 1.0 vc = 110 m/min
n = 1796 giri/min
f = 0,30 mm/g
3. Calcolo della forza di taglio, coppia e potenza
D kc1.1 (Rel. 3.8) con fB = 1 e h = fz * sin (σ/2) (paragrafo 3.1)
FCZ = --- ⋅ fz ⋅ --------
m
- ⋅ fB
2 h

1780
FCZ = 10 ⋅ 0, 15 ⋅ ----------------------------------------
- ⋅ 1 = 3725,36 N
(0, 15 ⋅ sin 70° )0,17

Fcz ⋅ D N ⋅ 20 = 37,25 Nm
Md = -----------
- (Rel. 3.11) Md = 3725,36
--------------------------------
2000 2000
Non stampare delimitatori di posizione

Fcz ⋅ vc ⋅ 110- = 6,83 kW


Pc = -------------- (Rel. 3.16) PC = 3725,36
----------------------------- o
60000 60000

Md ⋅ n
, 25 ⋅ 1796- = 7, 0 kW
Pc = -----------
- PC = 37
(Rel. 3.15) 1)
9554 ---------------------------
9554
1) Leggeri scostamento risultano dall'indicazione del campo del diametro per il numero di giri nella tabella 3.27.

175
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Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

3.3 Altre componenti dello sforzo totale di truciolatura durante


la foratura
La forza passiva Fp è orientata in modo radiale verso l'esterno (cfr. figura 3.4). Questa
forza viene determinata dal tagliente trasversale, dal tagliente principale, dallo spigolo
tagliente e dal bisello. Nella norma di una punta a taglio simmetrico con più taglienti,
tutte le forze passive si annullano e non influenzano né l’utensile né il pezzo,
eccezion fatta per le punte a inserti, il cui tagliente è ripartito su più inserti disposti in
modo asimmetrico che posseggono spesso anche angoli di regolazione diversi. I metodi
di calcolo teorici sono ancora molto approssimativi. La forza passiva deve essere
determinata mediante misurazioni.
Ulteriori eccezioni si riscontrano in punte elicoidali affilate in modo asimmetrico e nella
foratura con punta da centri di superfici non piane. Gli errori che si manifestano vengono
descritti più avanti in questo capitolo.
Le forze di avanzamento Ff in direzione assiale della punta (cfr. figura 3.4) si manifestano
sul tagliente principale e secondario e vengono determinate in particolare dalle proprietà
del materiale, dalla sezione del truciolo asportato, dall'angolo di spoglia superiore e
dall'affilatura del filo tagliente. I calcoli teorici della forza di avanzamento sono
relativamente imprecisi. Le misurazioni hanno rivelato le seguenti relazioni:

Punte a inserti: Ff ≈ 0, 6 ⋅ FC (lavorazione dell'acciaio),


Ff ≈ 0, 8 ⋅ FC (lavorazione della ghisa) e
Punte elicoidali: Ff ≈ FC

In esso si trova una maggiore percentuale di forza mediante il tagliente trasversale (fino al
60%). Questa percentuale del tagliente trasversale può essere ridotta notevolmente con
l'uso di affilature particolari. Mediante la preforatura sul diametro del nocciolo sussiste la
possibilità di eliminare l’influsso sfavorevole del tagliente trasversale e pertanto di ridurre
la forza di avanzamento Ff del 50% circa.

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Foratura

4 Calcolo del tempo macchina durante la foratura

Le relazioni comuni per la determinazione del tempo macchina th per la foratura dal
pieno e l'allargatura del foro sono riportate nella figura 3.5. A questo proposito valgono le
seguenti formule per la determinazione del tempo macchina:
th Tempo macchina [min]
L- L Corsa totale [mm] (Rel. 3.18)
th = ------
f⋅n f Avanzamento [mm/g]
n Numero di giri [min-1]

Foratura dal pieno Allargatura di fori

Figura 3.5 Corse di avvicinamento ed extracorse durante la foratura

Per la corsa totale L vale quanto segue:


l Spessori pezzo [mm]
L = l + la + lu la Corsa di avvicinamento [mm] (Rel. 3.19)
lu Extracorsa [mm]

Per l'extracorsa lu si stabilisce in generale durante la foratura quanto segue:


Non stampare delimitatori di posizione

Foro passante: Iu = 2 mm
Fori ciechi: Iu = 0 mm

La corsa di avvicinamento la durante la foratura viene determinata da:


D
Ia = 1 + ----------------------
σ (Rel. 3.20)
2 ⋅ tan ⎛ ---⎞
⎝ 2⎠

177
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 178 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

Nel rispetto delle condizioni già citate è possibile calcolare la corsa totale L come indicato
di seguito:
D -
Foro passante: L = l + 3 + ---------------------
σ
2 ⋅ tan ⎛ ---⎞ (Rel. 3.21)
⎝ 2⎠

Foro cieco: D -
L = l + 1 + ---------------------
σ
2 ⋅ tan ⎛ ---⎞ (Rel. 3.22)
⎝ 2⎠

5 Profondità di foratura e diametro di preforatura

5.1 Profondità di foratura


Per la foratura sono decisivi il tipo di truciolo che si forma e la rispettiva evacuazione dal
foro. La forma del truciolo dipende dal materiale che si lavora. Nel caso della ghisa per es.
si formano trucioli a elica o trucioli a spirale frammentati. Nel caso della foratura
dell'acciaio, invece, si possono formare dei trucioli a elica o a nastro lunghi (cfr. Capitolo
"Principi", paragrafo 1.1.3). A seconda della difficoltà dell'evacuazione dei trucioli dal foro
si limita la profondità di foratura possibile. Nel caso dei materiali di facile lavorazione con
minore accumulo di trucioli è possibile aumentare la profondità di foratura del 40% circa
rispetto a quella dei materiali di difficile lavorazione. Le profondità massime di foratura si
possono determinare con la seguente formula:

BTmax Profondità max di foratura [mm] (Rel. 3.23)


BTmax = l3 – [ Dwz ⋅ (1, 0…1, 4 )]
l3 Lunghezza della scanalatura
rompitruciolo della punta
DWZ Diametro della punta [mm]
A questo proposito vale quanto segue:

Specifiche del Gruppi di materiali Profondità max di


materiale (secondo il Capitolo "Materiali", paragrafo 1) foratura BTmax
di facile lavorazione 1.0/ 1.1/ 2.0/ 3.0/ 13.0/ 13.1/ 15.1/ 15.2/15.9/
17.0/ 20.0/20.1 l3 – 1, 0 ⋅ Dwz
di normale lavorazione 2.1/ 3.1/ 3.2/ 4.0/ 4.1/ 5.0/ 6.0/ 6.1/ 8.0/ 8.1/ 8.2/
9.0/ 13.0/ 15.3/ 17.1/ 17.2/ 18.0/ 18.1/ 18.2/ l3 – 1, 2 ⋅ Dwz
18.3/ 18.4/ 18.5/ 18.6/ 19.0
di difficile lavorazione 7.0/ 7.1/ 10.0/ 10.1/ 10.2/ 11.0/ 11.1/ 12.0/ 13.1/
13.2/ 13.3/ 14.0/ 16.0/ 16.1/20.2 l3 – 1, 4 ⋅ Dwz

Tabella 3.3 Profondità di foratura massime

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Foratura

5.2 Diametro di preforatura per l'allargatura del foro


Per l'allargatura di fori con punte elicoidali o svasatori è possibile determinare la misura
del diametro di preforatura più piccolo come da tabella 3.4:

Allargatura di fori con Diametro di preforatura più piccolo


Punte elicoidali 0, 3 ⋅ D
Allargatori 0, 7 ⋅ D
Allargatori con taglienti in metallo duro 0, 8 ⋅ D
Tabella 3.4 Diametro di preforatura più piccolo

5.3 Foratura profonda


Per la realizzazione di fori con un rapporto lunghezze-diametro da 20xD a 30xD sono
indicate le punte per fori profondi ad alte prestazioni di nuova generazione. Hanno
scanalature elicoidali, 4 biselli e canalini interni per il lubrorefrigerante. Il taglio conico
delle punte consente da un lato una buona guida dell’utensile attraverso i biselli e
dall’altro una buona asportazione dei trucioli (senza contatto con il rivestimento) anche a
grandi profondità di foratura. Queste punte consentono, rispetto alle punte classiche,
avanzamenti 10 volte superiori, ottenendo così un notevole risparmio di tempo. Grazie
alle spirali con ampio vano truciolo, questi utensili sono utilizzabili anche in verticale.
Consultare la figura 3.6 per il ciclo di foratura delle punte HPC per fori profondi in metallo
duro integrale.

• La punta pilota deve avere lo stesso diametro


1. Foro pilota +0,01/+0,03 della punta per fori profondi
• Profondità minima del foro pilota 3×D
(tempo macchina minore con 5×D)

• Iniziare avvicinandosi con un basso numero


di giri (n = 300 g/min) e avanzamento ridotto
2. Entrata nel foro pilota con la punta per fori profondi (vf = 400 mm/min)
• Poco prima di raggiungere il fondo del foro pilota,
arrestare l’avanzamento e aumentare il numero
di giri in continuo fino alla velocità di ciclo

• Aumentare l’avanzamento fino alla velocità di ciclo


Non stampare delimitatori di posizione

3. Foratura in profondità • Forare fino alla profondità desiderata senza scaricare


i trucioli

• Estrarre la punta fino alla profondità del foro pilota


circa
• Ridurre il numero di giri in continuo fino a circa
4. Fuoriuscita della punta 300 g/min
• Fuoriuscire dal foro con avanzamento normale
(vf = 1000 mm/min)
• In caso di fori passanti ridurre l’avanzamento del
50% durante l’uscita per evitare il rischio di rotture

Figura 3.6 Ciclo di foratura delle punte HPC per fori profondi in metallo duro integrale

179
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Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

6 Punte elicoidali in HSS

Figura 3.7 Punte elicoidali GARANT

6.1 Tipi di punte elicoidali


Come caratteristica distintiva dei tipi di punte elicoidali si assume l'angolo di spoglia
superiore laterale γf, identico con sufficiente precisione all'angolo di spira δ. Quest'ultimo
varia a seconda delle caratteristiche di rottura del truciolo del materiale e dei gruppi
principali di punte N (materiali normali), H (materiali duri) e W (materiali teneri) (vedi
tabella 3.5). Inoltre, è possibile definire altri sottogruppi come descritto più
dettagliatamente nel paragrafo 9 di questo capitolo. Per esempio: tipo FS (eliche a
scanalature piatte), tipo UNI (impiego universale), tipo FW (materiali teneri – scanalature
piatte) e tipo VA (utilizzo per acciai VA).

Tipo Angolo di Angolo Scanala- Impiego


spoglia di affila- ture
superiore tura
laterale σ
(angolo
di spira)
γx
N da 19° a 118° ampie Acciaio da costru-
40° zione e da bonifica
fino a 800 N/mm2,
materiali di ghisa,
ottone
N da 18° a da 130° a ampie Acciaio legato fino
30° 140° a 1400 N/mm2,
acciai ad alto
tenore di lega,
alluminio
H da 10° fino 118° molto Ottone, leghe di
a 19° ampie magnesio, mate-
riali stampati
Tipo N Tipo H Tipo W W da 27° fino 130° larghe Alluminio e leghe
a 45° di Al, rame, bronzo
allo stagno,
bronzo, fori pro-
fondi in materiali
stampati

Tabella 3.5 Tipi principali di punte elicoidali per i vari materiali

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Foratura

Per aumentare la stabilità senza ingrandire troppo il tagliente trasversale, si producono di


norma punte del tipo N con conicità, vale a dire che il nocciolo è della dimensione
nominale sull'estremità della punta e si ispessisce in direzione del codolo (figura 3.8).

Figura 3.8 Conicità delle punte elicoidali

Le punte elicoidali vengono rastremate dalla punta verso il codolo per mantenere più
basso possibile il livello di attrito degli smussi sulla parete del foro. Il valore di questa
riduzione di diametro è fissato nella norma DIN 1414 a 0,02 fino 0,08 mm su 100 mm di
lunghezza delle cavità del truciolo.

d1 – d = da 0,02 a 0,08 mm

Figura 3.9 Rastremazione del codolo delle punte elicoidali

Non stampare delimitatori di posizione

181
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Foratura

6.2 Tipi di affilatura ed errori di rettifica


L'affilatura è molto importante per la precisione dimensionale del foro, ma soprattutto
anche per la durata utile e la lunghezza di taglio dell'utensile di foratura.

Forma di Impiego Diagramma schematico


affilatura
Forma A Utilizzo:
Tagliente V punte con nocciolo spesso e nel caso di grandi
trasversale diametri per la foratura dal pieno
appuntito V per materiali di ghisa e acciai fino a
circa 1000 N/mm2
Vantaggi:
V buon centraggio durante la foratura
V riduzione della forza di avanzamento
Forma B Utilizzo:
Tagliente V per la foratura di acciai ad elevata resistenza, per
trasversale acciai per molle duri e acciai al manganese
appuntito con (oltre 10% di Mn)
tagliente V con angolo di affilatura di 118° per materiali tenaci
principale (rottura del truciolo)
corretto V con angolo di affilatura di 130° per materiali ad
elevata resistenza oltre i 1000N/mm2
Vantaggi:
V insensibilità agli urti
V nessun impuntamento nel caso di pezzi sottili
Forma C Utilizzo:
Affilatura a V Durante la foratura con nocciolo molto duro e per
croce foratura in profondità
V Per materiali particolarmente tenaci e duri e per
pezzi forgiati
Vantaggi:
V buon centraggio
V ridotta forza di avanzamento
Forma D Utilizzo:
Affilatura per V Per la foratura di ghisa grigia, ghisa malleabile e
ghisa grigia pezzi forgiati
V Per pezzi con superficie di imbocco non diritta
(tubi, alberi)
Vantaggi:
V carico minore degli spigoli taglienti grazie al
tagliente principale prolungato
V insensibilità agli urti
V buona dissipazione termica

Tabella 3.6 Tipi di affilatura

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Foratura

Tabella 3.6 Continua Tipi di affilatura


Forma di Impiego Diagramma schematico
affilatura
Forma E Utilizzo:
Punta a V Foratura in materiali teneri come rame e per
centro lamiere sottili
V Fori ciechi con fondo piano
Vantaggi:
V buon centraggio, nessun impuntamento
V bassa formazione di bava durante la foratura
passante di lamiere sottili e tubi

Oltre alla necessità di mantenere un angolo adatto dell'utensile e una bassa rugosità dei
fili taglienti, l'affilatura simmetrica è molto importante per un carico uniforme dei singoli
taglienti. La tabella 3.7 riassume gli errori di simmetria possibili e i loro effetti.

Errore di simmetria Sigla Conseguenze


Angolo di affilatura Foro maggiorato
asimmetrico Fondo gradinato
Tagliente principale di Tagliente principale
lunghezza diversa sollecitato in modo diseguale
Punta al centro (usura)

Angolo di affilatura simmetrico Foro maggiorato


Tagliente principale di Tagliente principale
lunghezza diversa sollecitato in modo diseguale
Centro di affilatura spostato

Angolo di affilatura Foro maggiorato


Non stampare delimitatori di posizione

asimmetrico Fondo gradinato


Tagliente principale di Tagliente principale
lunghezza diversa sollecitato in modo diseguale
Centro di affilatura spostato (usura)

Tabella 3.7 Errore di rettifica e conseguenze

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Foratura

7 Punte in metallo duro integrale (HMI)

Le punte elicoidali in metallo duro integrale (HMI) sono la risposta logica alla richiesta da
parte dell'industria di utensili con maggiore potenza ovvero migliore resistenza all'usura.
Per questo motivo l'utilizzo di questi utensili su centri di lavorazione a CN acquisisce
sempre più importanza.
I vantaggi delle punte elicoidali in HMI rispetto a quelle in HSS sono tempi di lavorazioni
inferiori e maggiori lunghezze di taglio. Ciò si fa particolarmente evidente nella
lavorazione di materiali fortemente abrasivi come la ghisa, le leghe di alluminio con
elevata percentuale di silicio, materie plastiche con additivi, grafite e materiali rinforzati
con fibre di vetro. Lo stesso vale anche per tutti i tipi di acciaio più o meno difficili da
lavorare.
Dato che le dimensioni costruttive sono state ampiamente acquisite dalla punta
elicoidale in HSS, la forma e la geometria dei taglienti mostrano varianti simili. I limiti sono
posti dalla resilienza del materiale da taglio, in particolare riguardo al rapporto diametro/
lunghezze.

Figura 3.10 Punte HPC in metallo duro integrale GARANT

La punta elicoidale GARANT ad alte prestazioni è un utensile di nuovo sviluppo in metallo


duro integrale per la foratura dal pieno, offerto normalmente per diametri di fori da 4 a
20 mm e adatto in egual misura per la foratura di materiali ferrosi a truciolo sia lungo sia
corto. La sua superiorità si fa particolarmente evidente nella lavorazione di tipi di acciaio
dolci e tenaci con asportazione problematica del truciolo.
I vantaggi sono:
V elevata resistenza
V elevata precisione di posizionamento
V buone proprietà di centraggio e di guida
V velocità di avanzamento fino a 10 volte superiore rispetto ai valori indicativi delle punte
elicoidali in HSS (cfr. le tabelle dei valori indicativi al paragrafo 11 di questo capitolo)
V trucioli corti e buona evacuazione del truciolo, anche con acciai dolci e tenaci
V ridotti costi di ripristino per riaffilatura e per l’applicazione di un nuovo rivestimento.

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Foratura

8 Punte con tagliente mobile

8.1 Punte a testina intercambiabile (punte a corona)


La punta a testina intercambiabile (Seco
CrownLoc) è composta da una punta e da
corone intercambiabili in metallo duro per fori
fino a 25 mm di diametro e profondità fino a
7xD.
Come alternativa alle punte in metallo duro
integrale e alle punte saldate, queste punte si
contraddistinguono per i seguenti vantaggi:
V enorme risparmio di tempo e costi grazie alla
precisione costante, alle elevate durate utili, ai
brevi tempi per l'allestimento (costi di Figura 3.11 Punte a corona in uso
allestimento ridotti), nessun costo di
riaffilatura
V affilatura autocentrante
V passaggio interno per il lubrorefrigerante di grandi dimensioni per una sicura
evacuazione dei trucioli
V posizionamento esatto e serraggio stabile della corona grazie alla dentatura brevettata.
Per un buon posizionamento si consiglia un angolo di entrata di max 8°. Se si effettua
un'entrata angolata della punta nel materiale, si deve sempre ridurre l'avanzamento del
30 – 50%. Lo stesso vale per un angolo di entrata della punta superiore a 8°. In questo
caso non si dovrebbe superare un angolo di uscita massimo del 30°.
Con una punta di questo tipo si possono anche forare piastre a pacchi, premessi tuttavia
un serraggio molto stabile e l'assenza di intercapedini tra le piastre, dato che queste
potrebbero ostacolare l'evacuazione dei trucioli e causare così la rottura della punta.
Non stampare delimitatori di posizione

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Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

8.2 Punte a inserti

8.2.1 Punte a inserti


Per un risultato ottimale con l'uso di punte a
inserti è necessario conoscere la geometria
da utilizzarsi e le sue caratteristiche di
potenza.
Pertanto, una lavorazione grossolana
richiede inserti più robusti (forma base
ISO S) rispetto a quelli necessari per la
realizzazione di fori qualitativamente
migliori (forma base ISO W). Una
regolazione specifica degli inserti, come per
Figura 3.12 Punta a inserti in uso es. nelle punte modulari a inserti KUB (cfr.
catalogo principale) consente di ottenere
un perfetto centraggio e di evitare scanalature di ritorno. Di norma è possibile ottenere il
foro con una precisione dimensionale di ± 0,1 mm con KUB Trigon e di ± 0,2 mm con
KUB Quatron.
Con il concetto di punta KUB Duon si attua il principio del tagliente intercambiabile sugli
utensili a due taglienti (2 taglienti effettivi). È possibile realizzare profondità di taglio fino a
5xD e ottenere, utilizzando gli inserti adatti, più diametri di foratura con un solo corpo
base.
Il vantaggio fondamentale di punte a inserti consiste nella geometria costante della
punta di perforazione, nella lunghezza invariata dell'utensile e nell'adeguamento
semplice ed economico del materiale da taglio al rispettivo materiale da lavorarsi. Inoltre,
non sono più necessari processi come la riaffilatura e il nuovo rivestimento del tagliente.
Una differenza fondamentale della maggior parte delle punte a inserti (per es. KUB
Quatron) rispetto alle punte elicoidali consiste nell'analisi della sezione del truciolo
asportato, dato che la punta a inserti deve essere considerata in parte come punta a un
tagliente (d = 1, vedi anche paragrafo 2.1). I possibili avanzamenti f sono pertanto
leggermente inferiori a quelli di punte elicoidali paragonabili a due taglienti. Tuttavia, il
tagliente trasversale mancante consente velocità di taglio notevolmente maggiore in
modo che le velocità di avanzamento realizzabili nel caso della punta a inserti siano allo
stesso livello di quelle realizzabili delle punte elicoidali.
A causa della disposizione asimmetrica dei taglienti della punta a inserti risultano
condizioni di asportazione del truciolo differenti sul tagliente esterno e interno. Pertanto,
con il tagliente esterno è possibile lavorare un volume notevolmente maggiore a una
velocità media altrettanto maggiore. Il diverso carico dei singoli taglienti deve essere
compensato con la scelta di inserti adatti.

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Foratura

8.2.2 Allargatura del foro con testine d'alesatura a due taglienti


Oltre alle barre alesatrici (cfr. anche Capitolo "Tornitura") è possibile utilizzare taglienti
doppi per l'allargatura del foro (figura 3.13).

Figura 3.13 Doppio tagliente G01

Nel doppio tagliente G01, il corpo base e i due portautensili autobloccanti di dimensioni
uguali costituiscono una struttura compatta dell'utensile. In caso di alesature profonde, le
scanalature elicoidali agiscono da convogliatore dei trucioli.
I portautensili autobloccanti regolabili radialmente (capacità assoluta di taglio doppio)
consentono il cambiamento di funzione dell'utensile per filettatura in utensile a gradino
per maggiori profondità di taglio. Gli inserti regolabili assialmente si adattano allo stesso
supporto portante e consentono di ripartire in modo uniforme il taglio su entrambi gli
utensili. La combinazione della regolazione radiale e assiale (sgrossatura combinata/
finitura combinata) consente, spostando radialmente e assialmente il tagliente, di
ripartire l’intera larghezza di taglio. In questo modo, gli sforzi di truciolatura totali
dovrebbero essere ripartiti meglio, raggiungendo pertanto un comportamento di taglio
equilibrato (cfr. figura 3.14).
Durante la sgrossatura si raddoppia la larghezza di
taglio (utilizzare avanzamento semplice f = fz).
Durante la finitura, la larghezza di taglio viene
ripartita in modo da poter rinunciare parzialmente
ad una lavorazione intermedia.
Non stampare delimitatori di posizione

d2
d1
Figura 3.14
Ripartizione del taglio mediante spostamento assiale e
radiale

È possibile eseguire una regolazione di precisione con una precisione di regolazione di


± 0,02 mm di diametro mediante il dispositivo di regolazione ad eccentrico ABS. In caso
di diametri maggiori, la misura viene corretta con l’asta di regolazione incorporata nel
corpo base del portautensili.

187
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Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

8.3 Alesatura al tornio con barre alesatrici


La realizzazione di fori di precisione avviene principalmente mediante alesatura e
allargatura (alesatura al tornio, tornitura interna), coprendo e completandosi nei campi di
utilizzo. L'alesatura al tornio rappresenta un'alternativa produttiva all'alesatura nella
preparazione di singoli fori. Con l'alesatura è invece possibile lavorare un numero
maggiore di fori a tolleranze strette in successione all’interno del campo di tolleranza del
foro disponibile.
Per un sommario del programma di alesatura di precisione vedi la seguente figura.

Alesatura di precisione Informazione

Programma utensili:

B 301 ⌀ di lavorazione
(M302) in mm:

29,5 – 199,0

23 8301, 23 8310
M03 Speed

23 8350 24,8 – 39,0

23 8370 38,0 – 206,0


23 8372

5 – 12
ABS 50
24 0110 . . . Utensile a copiare UniTurn®
24 0099_16 / 8

⌀6 24 3200_00 (Acciaio) 5,6 – 6,9


M040 elettronico
Campo di regolazione
⌀ − da 0,4 a+ 4,6 24 3450_6S (Acciaio)
23 8410_16 / 6
del diametro 6,9 – 9
(su richiesta)
24 3450_6 (HM)

2,5 – 14
24 0078 (HSS)
⌀8

23 8410_16 /8
24 3320_10 (Acciaio) 9 – 11

24 3450_8 (HM)

⌀ 10
Campo di regolazione ⌀ − 0,2 11 – 13
fino a + 8,0 del diametro
Set n. art. 23 8400_8−32 24 3320_20 (Acciaio)
23 8410_16 / 10

24 3450_10 (HM)

⌀ 12

13 – 15
23 8410 _16 / 12 24 3320_30 (Acciaio)

7,9 – 23,8

Set di aste di precisione 6 − 125 mm 24 3410_10−90 (Acciaio)


n. art. 23 8390_6−125

Nota: adattatori con attacco ABS®, vedi pagina 362 / 363.

Figura 3.15 Sommario del programma di alesatura di precisione KOMET

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Foratura

8.4 Alesatura al tornio con testine a regolazione micrometrica


Nella lavorazione con asportazione del truciolo si registrano esigenze crescenti in merito
alle qualità della superficie da realizzarsi e tolleranze da rispettarsi sempre più piccole e, al
contempo, alla richiesta di tempi di lavorazione più brevi e pertanto velocità di taglio
maggiori.
A completamento del paragrafo 8.2.2 "Alesatura a due taglienti", la seguente tabella
mette a confronto le diverse testine a regolazione micrometrica per la creazione di fori di
precisione.

Testina a regolazione micrometrica Campo di Precisioni Precisione Comfort di Alta


diametro di avanza- avanza- velocità
[mm] mento mento
[μm in ∅]

Alesatura di 20
precisione 5,6 – 32 fino a IT 7 oltre + –
(KFK) nonio 2

20
B 301 29,5 – 200 fino a IT 7 oltre + –
nonio 2

M 03 Speed 24,5 – 103 meglio IT 7 2 ++ ✓

Legenda + bassa ++media +++ alta


– non adatto ✓ adatto per

Tabella 3.8 Testine a regolazione micrometrica KOMET

Tempi di lavorazione più corti comportano per lo più anche velocità di taglio più elevate,
comuni nella lavorazione ad alta velocità (HSC) (cfr. anche Capitolo "Principi").
In questo caso, dagli utensili rotanti si aspettano le massime prestazioni quanto a qualità
di equilibratura sulla base degli elevati numeri di giri e delle forze centrifughe. Sugli
utensili flessibili per lavorazioni con asportazione del truciolo, in cui vengono spostate
delle masse modificando la posizione del tagliente, si crea uno squilibrio che deve essere
compensato, in particolare a numeri di giri elevati. (Cfr. anche capitolo "Utensili per
Non stampare delimitatori di posizione

macchine utensili")
Nel caso della testina a microregolazione M03-Speed per es. questa compensazione
avviene automaticamente mediante una massa di compensazione regolabile
diametralmente. Il vantaggio particolare consiste nella possibilità di compensare lo
squilibrio all’interno di un piano, ottenendo pertanto non solo una compensazione
statica, bensì anche una dinamica. Questa testina a regolazione micrometrica è pertanto
particolarmente indicata per i parametri di taglio HSC.

189
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 190 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

8.5 Utensili per foratura e tornitura "5 in 1"


L’utensile per tornitura e fresatura GARANT sostituisce 5 utensili ISO. Per i valori indicativi
si veda la tab. 3.50. Questo utensile viene descritto in dettaglio nel capitolo Tornitura.

9 Esempi di utilizzo degli utensili di foratura GARANT

9.1 Utilizzo di profili FS GARANT con punte in HSS


Le punte FS hanno uno speciale profilo di sezione, ampie cavità per trucioli (asportazione
dei trucioli necessaria solo dopo circa 15 x D) e un grande nocciolo (cfr. figura 3.16).

Punta tipo N Punta tipo N Punta tipo N

Punta FS Punta FS Punta FS

Profilo FS 1 Profilo FS 2 Profilo FS 3


Figura 3.16 Profili FS GARANT per punte

Esempio di utilizzo:
Profilo FS-Spibo 1:
Per materiali dolci a truciolo lungo fino a 500 N/mm2 con fori di
profondità superiore alla media.
Parametri applicabili:
Materiale: alluminio a truciolo lungo (gruppo di materiali 17.0, Capitolo "Materiali",
par. 1)
Diametro foro: 5,0 mm
Profondità foro: 130 mm (26 x D)
Utensile: Punta FS
Parametri di taglio: Velocità di taglio: vc = 80 m/min
Numero di giri: n = 5.000 min-1
Avanzamento: f = 0,1 mm/g
Asportazione trucioli dopo 60/100/130 mm

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Foratura

Esempio di utilizzo:
Profilo FS-Spibo 2:
Per l'asportazione del truciolo di acciai ad alta velocità e metalli non ferrosi.
Parametri applicabili:
Materiale: 9SMnPb28 K (gruppo di materiali 2.0, Capitolo "Materiali", paragrafo 1)
Diametro foro: 6,2 mm
Profondità foro: 13 mm
Utensile: Punta FS
Parametri di taglio: Velocità di taglio: vc = 47 m/min
Numero di giri: n = 2.400 min-1
Avanzamento: f = 0,2 mm/g
Asportazione trucioli dopo 13 mm

Esempio di utilizzo:
Profilo FS-Spibo 3:
Per l'asportazione del truciolo di ghisa grigia e acciai fino ai 1000 N/mm2.
Parametri applicabili:
Materiale: C 45 (gruppo di materiali 3.1, Capitolo "Materiali", paragrafo 1)
Diametro foro: 12,5 mm
Profondità foro: 210 mm
Utensile: Punta FS
Parametri di taglio: Velocità di taglio: vc = 20 m/min
Numero di giri: n = 500 min-1
Avanzamento: f = 0,1 mm/g
Non stampare delimitatori di posizione

Asportazione trucioli dopo 100/170/210 mm

191
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Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

9.2 Utilizzo di punte ad alte prestazioni GARANT in HMI


L'utilizzo di punte ad alte prestazioni in HMI (cfr. figura 3.17) richiede sia un'elevata
precisione di concentricità radiale della macchina e dell'utensile di serraggio, ma anche
una tecnologia potente per raggiungere elevati valori di avanzamento.

Figura 3.17
Punte ad alte
prestazioni GARANT
in HMI

Esempio di utilizzo: Foratura in profondità 30xD


Materiale: X6CrNiMoTi 17 12 2 (1.4571)
(Gruppo materiali 13.2, capitolo "Materiali", paragrafo 1)
Diametro foro: 8,0 mm
Profondità foro: 240 mm (30 x D)
Parametri applicabili:
Utensile: Punte HPC per fori
profondi in metallo duro
integrale
(cod. articolo 123695)
Per forare fino a 30xD

Parametri di taglio:
Velocità di taglio vc = 45 m/min
Numero di giri n = 1790 min-1
Avanzamento f = 0,12 mm/g
Velocità di avanzamento vf = 215 mm/min
Risultato:
Avanzamento 10 volte maggiore rispetto alle punte a tradizionali
Riduzione sensibile del tempo macchina
Raddoppio della durata a 240 min rispetto a ELB

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Foratura

Foratura in profondità fori pilota

Azione
Inserire la punta pilota in modo corretto
122308 122650
Punta pilota Funziona così
12 2308 12 2650 1. Foro pilota

Punte
Punta per alluminio Punta di riferimento
con speciale sistema di raffreddamento

In Ø più grosso di 0,02 mm


della punta a cannone Prof. foro 3 × D
seguente

Alesatori
▼ ▼
▼ ▼
Punta a cannone
12 3588 12 3590 12 3593 12 3595 12 3688 12 3690 12 3693 12 3695 2. Entrata nel 3. Foratura 4. Fuori-
Punta a cannone in alluminio Punte a cannone universali foro pilota in uscita
16 × D 20 × D 25 × D 30 × D 16 × D 20 × D 25 × D 30 × D con la punta profondità della
per fori punta
profondi
Alu Uni
Thermo Pl.

Frese
Serraggio

Non stampare delimitatori di posizione

s Iniziare avvicinan- sA u m e n t a r e s Avanzare fino al-


dosi con un basso l‘avanzamento fi- la profondità del
numero di giri (n = no alla velocità di foro pilota circa,
300 g/min) e avan- ciclo. ridurre il numero
zamento ridotto (vf s Forare fino alla di giri in continuo
= 400 mm/min). profondità deside- fino a circa 300
s Poco prima di rata senza scarica- g/min.
raggiungere il fon- re i trucioli. s Fuoriuscire dal
do del foro pilota, foro con avanza-
arrestare l‘avanza- mento normale (vf
Metrologia

mento e aumentare = 1000 mm/min).


il numero di giri in s In caso di fori
continuo fino alla passanti ridurre
velocità di ciclo. l‘avanzamento
del 50% durante
l‘uscita per evitare
il rischio di rotture.

193
kapitel_03_bohren_160-201.fm Seite 194 Donnerstag, 21. Januar 2010 11:04 11

Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

9.3 Impiego di punte MTC

Esempio di utilizzo
Utilizzo di una punta universale a inserti GARANT nella torretta di un utensile motorizzato di
una moderna MTM:
Punta di tipo modulare con speciali cavità per trucioli alla massima stabilità per uso fisso o rotante.
In particolare per l’utilizzo MTC su macchine con minore potenza motrice (MTM), nonché per fori
senza zigrinature di ritorno con elevata stabilità dimensionale (circa ± 0,1 mm) e profondità di
foratura fino a 3xD.

Parametri applicabili:
Pezzo di Diametro foro 16,0 mm
lavorazione:
Profondità foro 48 mm (3xD)
Materiale: 16MnCr5 (1.7131)
(Gruppo materiali 6.0, capitolo "Materiali", paragrafo 1)
Utensile: Punta a inserti MTC 232300–232302
con inserto WOEX 030204
Parametri di taglio:
Velocità di taglio vc = 125 m/min
Numero di giri n = 2040 min-1
Avanzamento f = 0,08 mm/g
Velocità di avanzamento vf = 163 mm/min

194 www.garant-tools.com
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Foratura

9.4 Utilizzo di punte di tipo modulare a inserti

9.4.1 Foratura con KUB Quatron

Esempio di utilizzo:
foratura di una flangia con punte a inserti KUB Quatron:
Punta stabile per condizioni di foratura difficili come foratura obliqua, crosta di laminazione, getti
di ghisa, taglio interrotto, in pacchetti, nonché fori con tolleranze di ± 0,2 mm e profondità di
taglio fino a 2xD (3xD)

Parametri applicabili:
Pezzo di lavorazione: flangia
Diametro foro: 18,0 mm
Profondità foro: 2xD
Materiale: X6CrNiMoTi 17 12 2 (1.4571)
(Gruppo materiali 13.2, capitolo "Materiali", paragrafo 1)
Utensile: KUB Quatron 235500; 235507

Parametri di taglio:
Non stampare delimitatori di posizione

Velocità di taglio vc = 150 m/min


Numero di giri n = 2653 min-1
Avanzamento f = 0,12 mm/g
Velocità di avanzamento vf = 318 mm/min
Risultato: aumento della durata utile da 80 min a 180 min

195
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Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

9.4.2 Foratura con KUB Centron

Esempio di utilizzo:
Foratura con punte a inserti KUB Centron a punta filata

Parametri applicabili:
Pezzo di lavorazione: Anello di cuscinetti
Diametro foro: 33 mm
Profondità foro: 5xD
Materiale: C42CrMo4 (1.7225)
Gruppo di materiali 4.1, Capitolo "Materiali", paragrafo 1)
Utensile: KUB Centron 236650–236654

Parametri di taglio:
Velocità di taglio vc = 140 m/min
Numero di giri n = 1.350 min-1
Avanzamento f = 0,12 mm/g
Velocità di avanzamento vf = 162 mm/min
Risultato: foratura costante e precisa,
foratura sicura su 3 turni,
portautensili robusto

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Foratura

10 Influssi sul risultato di foratura ed eliminazione delle


anomalie

10.1 Influssi sul risultato di foratura


La qualità effettiva della foratura finita dipende da diversi fattori.
Un elevato influsso sulla tolleranza del foro è esercitato dall'errore di concentricità
della punta nel mandrino. La figura 3.18 mostra la relazione tra la tolleranza di
concentricità dell'utensile di serraggio e la durata utile dell'utensile di foratura.
Un influsso medio sul risultato di foratura è esercitato dalle condizioni generali della
macchina e dall'usura delle punte. Al contrario, la velocità di taglio e il materiale
influenzano solo limitatamente la tolleranza del foro.
Durata

Mandrini portamaschi

Mandrini idraulici / di precisione


200 %
Mandrini a pinza ER
(anche mandrini di pre-
cisione a pinza ER con ro-
Mandrini portafrese tazione coassiale = 3 µm)
100 %

5 µm 10 µm 15 µm 20 µm 25 µm

Errore di rotazione coassiale

Figura 3.18 Influsso dell'errore di concentricità sulla durata utile della punta

Per le altre esecuzioni dei diversi mandrini di serraggio consultare il Capitolo "Utensili per
Non stampare delimitatori di posizione

macchine utensili", paragrafo 2.6.

197
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Manuale di truciolatura GARANT


Foratura

10.2 Eliminazione delle anomalie durante la foratura

Identificazione Anomalia
1 Usura del tagliente trasversale
2 Usura del tagliente principale
3 Usura smussi
4 Usura del bisello
5 Rottura del tagliente
6 Rottura della punta
7 Accumulo di trucioli sul dorso della punta
8 Rottura dell’utensile
9 Vibrazioni o rumori simili
10 Accumulo di trucioli
11 Indurimento del pezzo
12 Precisione alternante
13 Formazione di bava all'uscita del foro
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Soluzioni

L'angolo di spoglia del centro della punta deve essere


maggiore della spoglia rettificata
Sporgenza totale più piccola possibile
Aumento dell'angolo di spoglia dei fili taglienti esterni
Riduzione degli intervalli tra le riaffilature
Aumento dell'angolo di affilatura
La differenza del filo tagliente deve essere di 0,02 mm max
L'arrotondamento del filo deve essere maggiore
L'angolo di spoglia deve essere inferiore
Aumento della larghezza delle scanalature
Diametro del dorso più piccolo
Angolo dell'elica più piccolo
Rastremazione maggiore e minore larghezza dei biselli
Minore arrotondamento del filo tagliente
Minore avanzamento
Minore velocità di taglio
Maggiore avanzamento

Tabella 3.8 Eliminazione di errori durante la foratura

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Foratura

11 Valori indicativi per l’utilizzo delle punte


Utilizzo delle tabelle dei valori indicativi – Esempio

Tipo di lavorazione:
esecuzione di fori con diametro D = 6 mm nel materiale 100Cr6
su un centro di lavorazione performante.
Procedura:
1. Scelta dell'utensile di foratura dal catalogo principale 12 2630 (Holex)
2. Scelta del gruppo di materiali (Capitolo "Materiali", paragrafo 1) Gr. materiali 8.0
3. Scelta dei parametri di taglio:
3.1 Scelta della tabella dei valori indicativi di utilizzo Tabella 3.26
Utensile 12 2630 → 3/5xD, con rivestimento in HMI-TiN
3.2 Scelta dei parametri di taglio
Tabella 3.26 Punte ad alte prestazioni HOLEX 3/5 x D con passaggio interno per
lubrorefrigerante (metallo duro integrale – TiN)
Numero catalogo 122340; 122630
DIN 6537; 6537K
Numero denti 2

Gruppo Denominazione del Resistenza vc ∅ 1,0 – 1,9 ∅ 2,0 – 2,9 ∅ 6,0 – 8,9 ∅ 9,0 – 11,9
materiali materiale
[m/min] f n vf f n vf f n vf f n vf
[N/mm2] min. Start max [mm/g] [1/min] [mm/min] [mm/g] [1/min] [mm/min] [mm/g] [1/min] [mm/min] [mm/g] [1/min] [mm/min]
1.0 Acciai da costruzione < 500 80 – 110 – 120 0,06 24148 1449 0,08 14291 1143 0,12 4700 564 0,16 3351 536
1.1 Acciai da costruzione 500 – 850 90 – 100 – 120