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CONTROLLI NON DISTRUTTIVI

ESAMI ULTRASONORI

Danilo Tommasi
Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
Col termine ULTRASUONI si intendono vari tipi di onde
elastiche,, generate
g da vibrazioni meccaniche di particelle
p di
materia, possono quindi avvenire in un mezzo solido, liquido
o gassoso. A differenza delle onde elettromagnetiche, gli
ultrasuoni non esistono in assenza di materia, non si
propagano quindi nel vuoto, necessitano di un mezzo per
propagarsi. Le particelle che costituiscono i materiali, a
seguito di sollecitazioni esterne, subiscono uno spostamento
dalla loro posizione di equilibrio e trasmettono la
deformazione da uno strato a quello adiacente. Per reazione
elastica tendono a ritornare nella loro posizione iniziale.

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Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
LLe particelle
ti ll subiscono
bi i di una compressione
quindi i h varia
che i d l
da un valore
massimo a un minimo, generando con un’oscillazione completa un’onda
sinusoidale.
sinusoidale

Il parametro che contraddistingue gli ultrasuoni dagli altri fenomeni


acustici è la frequenza,
frequenza che è compresa in un campo molto al di sopra
della soglia udibile dall’orecchio umano.

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Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
Come le onde luminose, anche gli US nella
loro propagazione subiscono i fenomeni
d ll riflessione,
della ifl i rifrazione
if i e diffrazione
diff i
quando incontrano discontinuità od ostacoli

Va inoltre detto che le sollecitazioni nel


materiale coinvolto dalle onde US sono
sempre molto piccole ben al di sotto del
limite elastico.
elastico

Altro aspetto peculiare,


peculiare derivante dalla
frequenza elevata, è la direzionalità, gli
ultrasuoni si propagano con fasci rettilinei
rettilinei.
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Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
Vari tipi di onde ultrasonore
L’onda US, come detto, è costituita da energia vibrazionale
introdotta in un certo numero di particelle che a loro volta la
trasmettono alle particelle adiacenti e così via, dando luogo alla
propagazione dell’onda
dell onda ultrasonica
ultrasonica. Le onde possono essere
continue o come succede solitamente nel caso dei controlli, si
hanno onde ad impulsi
impulsi, cioè le vibrazioni vengono emesse con
delle pause fra una vibrazione e quella successiva.
Per definire gli ultrasuoni,
ultrasuoni oltre quanto già detto dobbiamo
prendere in considerazione altri due parametri: la direzione di
propagazione e la direzione di vibrazione,
vibrazione fra loro indipendenti
indipendenti.
A seconda del diverso modo di oscillare delle particelle si hanno
i seguenti tipi di onde:
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Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
 Onde longitudinali (o di compressione)
 Onde trasversali (o di taglio)
 Onde superficiali (o di Rayleigh)
 Onde di Lamb

ONDE DI LAMB SIMMETRICHE

ONDE DI LAMB ANTISIMMETRICHE

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Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
L onda longitudinale (longitudinal waves) è la più comune
L’onda comune, si
genera in un solido elastico con una sollecitazione alternata. Le
particelle p
p poste in oscillazione alternata rispetto
p alla loro p
posizione
di equilibrio, trasmetteranno la sollecitazione alle particelle
adiacenti con un certo ritardo che sarà proporzionale alla distanza,
nella direzione di propagazione, alle fasi di compressione e
rarefazione. La propagazione avviene sotto forma d’onda piana,
poiché
i hé il ffronte
t d’
d’onda
d ((ovvero lle superfici
fi i aventi
ti lla stessa
t ffase),
)
sono piani. Si otterranno fronti d’onda sferici con sorgenti di
vibrazioni idealmente sferici
sferici, per le nostre applicazioni e con buona
approssimazione faremo riferimento sempre a fronti d’onda piani

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Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
Nelle onde trasversali o di taglio (shear waves), la direzione
di vibrazione delle particelle è perpendicolare alla direzione di
propagazionei d
dell moto ondoso,
d ossia i ognii piano
i di particelle
i ll
vibra parallelamente a se stesso essendo sottoposto ad uno
sforzo
f di ttaglio.
li P Poiché
i hé i gas ed
d i liliquidi,
idi non sopportano
t sforzi
f i
di taglio, le onde trasversali si propagano solo nei solidi

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Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
Nelle
N ll onde
d superficiali
fi i li o di Rayleigh
R l i h le
l particelle
ti ll oscillano
ill
secondo orbite ellittiche (coesistono oscillazioni longitudinali e
trasversali) si trasmettono alle particelle successive con un
trasversali),
certo ritardo costituendo il moto ondoso. Solo uno strato
superficiale (dell’ordine
(dell ordine della lunghezza d’onda)
d onda) partecipa
all’oscillazione. Dato che si propagano solo in superficie, le
onde di Rayleigh seguono la forma del pezzo pezzo, vengono riflesse
dagli spigoli, dalle discontinuità superficiali ma anche dalle
impurezze come olio, grassi, ossidi

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Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
Le onde flessurali o di Lamb avvengono nelle lamiere, quando
lo spessore è dell’ordine di grandezza della lunghezza d’onda
per cuii l’l’onda
d iinteressa tutto llo spessore di questa. A Anche
h per
questo tipo di onde, come per le superficiali, le particelle sono
soggette
tt ad d oscillare
ill secondo
d d due di
direzioni
i i ffra lloro
perpendicolari. A seconda del modo di vibrare si hanno due
tipi fondamentali di onde: il modo simmetrico e il modo
antisimmetrico. Per certi modi di vibrare si possono avere
anche diversi ordini
ordini, con la caratteristica per alcuni di loro di
produrre vibrazioni trasversali nella zona centrale dello
spessore favorendo quindi l’individuazione
spessore, l individuazione di sdoppiature
sdoppiature.
Sono inoltre utilizzate con la tecnica delle onde guidate per la
ricerca di corrosione nei tubi (se superiore al 5% si attenua la
propagazione delle onde) 10
Esami Ultrasonori (UT)
Onde di Lamb

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Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
Onde di dispersione superficiale o creeping wave (to creep
modo di avanzare di un bruco). ) Si p
propagano
p g sulla superficie
p
con le caratteristiche delle onde longitudinali, e diversamente
alle superficiali non seguono il profilo e si propagano fino a
circa 7 mm di profondità

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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
• LLe onde
d ultrasonore
lt sono caratterizzate
tt i t d da:
 Frequenza (f): cicli o oscillazioni in un secondo
 Lunghezza d’onda (): distanza fra due punti consecutivi
dell’onda che si trovano in concordanza di fase
 Velocità dell
dell’onda
onda (V): velocità con cui si propaga l’onda
l onda
 Impedenza acustica caratteristica (Z): è un parametro
relativo alla propagazione delle onde elastiche nei mezzi
omogenei, dipende dalle costanti elastiche e dalla massa
volumica del mezzo Z    V
 Intensità (J): la quantità di energia che passa in 1s nell’area
unitaria normale al flusso
 Pressione (p: valore istantaneo; P: valore max)
 I decibel ((dB):
) è il decimo del bel,, numero puro
p ottenuto
come logaritmo del rapporto fra due grandezze
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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
• Frequenza:
FFrequenza il ttempo che h iimpiega
i l’l’onda
d ultrasonora
lt a
compiere un ciclo completo, passando da un massimo al
successivo si chiama periodo (T).
successivo, (T) Esprimendo T in secondi
l’inverso di T ci dice quanti cicli l’onda fa in un secondo, questa
grandezza è la frequenza e si indica con f:

1
f 
T

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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
• Frequenza
L’unità di misura è l’Hertz (Hz) = 1 ciclo al secondo, i multipli
usati di norma nei CnD sono i kHz = 1.000 cicli al secondo, ed i
MHz = 1.000.000 di cicli al secondo. Il campo di frequenze nei
controlli ultrasonori va da 50 kHz a 25 MHz, per l’acciaio
comunemente da 1 a 10 MHz, e come vedremo il campo di
impiego varia a secondad ddelle
ll condizioni
d d
di trasparenza,
spessore, materiale ecc.
La frequenza quindi è legata alla velocità di propagazione ed
alla lunghezza d’onda dalla relazione:

V
f 
 15
Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
Campo di
frequenze APPLICAZIONI
(MHz)

Cemento, legno, roccia ed altri materiali a struttura


0,025 ÷ 0,1
grossolana (grafite e refrattari)
Getti: ghisa grigia, metalli a struttura grossolana (Cu
0,2 ÷ 1
Acciaio inox)
0,4 ÷ 5 Getti: acciaio, Alluminio, ottone
0,2 ÷ 2,5 Materialil plastici
l e affini
ff
1÷ 5 Laminati metallici: lamiere, barre, billette
1÷ 10 Forgiati ferrosi e non ferrosi
2,5÷ 10 Vetro e ceramiche
1÷ 2,25 Saldature ferrose e non ferrose 16
Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
• V
Velocità
l ità e lunghezza
l h d’onda:
d’ d
La distanza fra due massimi di pressione (o fra due altre
posizioni uguali)
uguali), si chiama lunghezza d’onda
d onda e si indica con la
lettera  (lambda), si esprime (nel nostro caso) in mm.
La lunghezza d’onda
d onda diviso il periodo ci da la velocità V con cui
si muove l’onda ultrasonora nel mezzo. Da non confondere con
la velocità con cui vibrano le particelle del mezzo
mezzo.
 V  f da cui
V o meglio, per i nostri scopi
T V

f
Per un dato mezzo la velocità è costante qualunque sia la
f
frequenza, quindi
i di lla lunghezza
l h d’onda
d’ d diminuisce
di i i
all’aumentare della frequenza 17
Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
• Velocità e lunghezza d’onda:
d’onda
Calcolare in OL e OT nell’acciaio per f = 2 MHz, 5MHz e 15 MHz
sapendo che VOL = 5920 m/s,
m/s VOT = 3250 m/s
V

f

Frequenza OL OT


2 MHz
MH 2 96
2,96 16
1,6
5 MHz 1,18 0,6
15 MHz
MH 04
0,4 02
0,2

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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
• Velocità di propagazione: la velocità di propagazione
dell’onda
dell onda rappresenta lo spazio percorso dal fronte
d’onda nell’unità di tempo, normalmente si esprime
in m/s, ed è diversa per i vari tipi di onda. La velocità
di propagazione dipende dalle proprietà elastiche del
mezzo ((modulo di Young,g, modulo di torsione,,
rapporto di Poisson e densità), per le onde di Lamb
invece la velocità dipende
p anche dai p parametri
geometrici del materiale

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Esami Ultrasonori (UT)
Introduzione
La velocità di propagazione dipende dal mezzo
Le onde longitudinali ultrasonore, hanno una velocità nell’acciaio di
5920 m/s (5
(5,92
92 mm/s),
mm/s) la velocità dei Jet della foto è circa 315 m/s

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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
Alluminio OL Alluminio OT Acciaio OL Acciaio OT Acqua OL
MHz 6320 m/s 3130 m/s 5920 m/s 3230 m/s 1500 m/s
(mm) (mm) (mm) (mm) (mm)

0,5 12,6 6,2 11,8 6,4 3

1 6,3 3,1 5,9 3,2 1,5

2 32
3,2 15
1,5 30
3,0 16
1,6 08
0,8

4 1,6 0,8 1,5 0,8 0,4

5 1,3 0,6 1,2 0,6 0,3

7,5 0,8 0,4 0,8 0,4 0,2

10 0,6
, 0,3
, 0,6
, 0,3
, 0,15
,

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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
E 1
VOL= Velocità onde longitudinali: VOL 
 (1   )(1  2 )

G
VT= Velocità onde trasversali: VT 

0,87  1,12
VS= Velocità onde superficiali: VS  VT
1 
VL
Vp= Velocità onde di Lamb: Vp 
Sen
E = Modulo elastico di Young (Dine/cm2) G = Modulo di torsione (Dine/cm2)
 = Rapporto
R di Poisson
P i =
 Angolo
A l iincidenza
id OL
= Densità del materiale (kg/m3)
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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
Da ricordare: VT, è circa la metà di VL (nell’alluminio e nell’acciaio),
di conseguenza anche OT è circa la metà di OL
Inoltre:
l l velocità
la l i àO OL iin acqua è circa
i ¼d della
ll velocità
l i àd delle
ll OOL iin
acciaio (tornerà molto utile quando faremo i controlli in
immersione), d onda  in H2O sarà ¼ di  in acciaio
immersione) la lunghezza d’onda acciaio.

210000000000 0,71
Calcolare VOL ‐ VOT ‐ VS ‐ Vp in un VOL   5940m / s
7800 0,5418
acciaio con le seguenti caratteristiche:
/
E= 210.000 N/mm 2; 81730000000
V  OT  3237m / s
Coefficiente di Poisson  =0,29; 7800
Densità  = 7,8
, x 103 kg/m
g 3; VS  3237
0,87  0,3248
 2998m / s
1,29
Modulo di elasticità trasversale
G = 8173 x 107 N/m2; 5940
Vp   6031m / s
0,9848
Angolo incidenza OL = 80° 23
Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche
MATERIALE  (kg/m3) VOL (m/s) VOT (m/s) Z 106(kg/m2∙s)

Acciaio al Carbonio 7800 5920 3230 45


Acciaio inox 302 8030 5660 3100 44,97
Alluminio 2700 6320 3130 17,01
Bronzo al fosforo 8860 3530 2230 31,27
Ghisa grigia 7200 3800÷4400 2,2÷2,8 24÷27
Ghisa sferoidale 7200 5600 3200 41,4÷42
Inconel 8250 7800 3000 64,35
Molibdeno 10100 6290 3350 63,35
Nichel 8800 5620 2960 49,96
Ottone 8600 3830÷4430 2050÷2120 32,94÷38,10
Rame 8900 4680 2260 41,65
Titanio
i i ((Tii 150
1 0 A) 4 40
4540 6100 3100 2 69
27,69
Tungsteno 19300 5400 2800 104,2224
Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche
MATERIALE  (kg/m3) VOL (m/s) VOT (m/s) Z 106 (kg/m2∙s)
Materiali non metallici
Gomma soffice 1300÷2100 1580 ‐ 2,05÷3,32
Gomma vulcanizzata 1100÷1600 2300 ‐ 2,53÷3,68
Vetro pirex 2230 5500 3120 12,26
Polistirene 1050 2670 1150 2,80
Porcellana 2400 5600÷6200 3500÷3700 13,44÷14,83
Resine acriliche 1180 2670 1130 3,15
Plexiglass 1180 2730 1430 3,2
Liquidi
A
Acqua a 20 °C 1000 1483 ‐ 15
1,5
Glicerina 1260 1920 ‐ 2,42
Olio da trasformatori 920 1380 ‐ 1 27
1,27
Olio per motori diesel 880÷1020 1250 ‐ 1,10÷1,27
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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
• Impedenza acustica caratteristica (Z): è un parametro
relativo alla propagazione delle onde elastiche nei mezzi
omogenei, dipendente soltanto dalle caratteristiche del
mezzo stesso. Più propriamente può essere definita come il
prodotto della velocità di propagazione per la densità del
materiale:
Z  V
la legge della riflessione evidenzierà l’importanza
l importanza di questo
parametro, in particolare nel controllo di pezzi composti da
due materiali diversi con impedenze
p acustiche differenti.
Per l’aria a 20°C è bene annotare che l’impedenza
caratteristica vale 415 kg/m2∙ss, mentre nei solidi 107 kg/m2∙ss
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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
• IIntensità
t ità J:J quantità
tità di energia
i che
h passa iin un secondo
d
attraverso la superficie di un’area unitaria (disposta 2
P
perpendicolarmente) è espressa dalla relazione:
perpendicolarmente), J
dove P è la pressione ultrasonora e Z l’impedenza 2Z
acustica caratteristica del mezzo in esame

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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
• Pressione:
Pressione
P i
Come abbiamo visto il passaggio di un’onda ultrasonora in un
mezzo genera delle zone di compressione e di rarefazione.
rarefazione Nel
grafico sotto è riportato l’andamento della pressione (p) cui
sono sottoposte le particelle (sia ortogonale che di taglio)
taglio), in
funzione della distanza percorsa. La pressione come vedremo
è una grandezza fondamentale
fondamentale, direttamente rilevabile dagli
strumenti in uso nei
controlli,, dalla sua
ampiezza max “P” si
ricava l’intensità degli
g
ultrasuoni. La pressione
si misura in N/m2
(1N/m2 = 1 Pa)
28
Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
• I decibel: In molte tecniche accade di misurare delle grandezze
non in senso assoluto ma come rapporti rispetto ad un certo
valore preso a riferimento. Con rapporti soggetti a variare entro
ampi limiti è conveniente usare i loro logaritmi in base 10 (lg10), si
usano numerii più
iù maneggevolili ((più
iù piccoli),
i li) per esempioi il
logaritmo in base 10 di 1000 è 3, poiché bisogna elevare alla terza
potenza 10 per avere 1000 (103= 1000)
1000). Quindi per misurare la
differenza fra due segnali di diversa intensità ultrasonora avremo:
J2 J2
J  J 2  J 1 lg 10 ( Bel ) 10 lg 10 (dB)
J1 J1
L’intensità del suono (o ultrasuono), si misura con l’impiego di
trasduttori che producono un segnale proporzionale alla
pressione sonora dell’onda incidente, quindi
29
Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US

J2 P2
dall’espressione: J  10 lg
g 10 sostituendo J 
J1 2Z
2 2
P 2Z
sii ottiene
tti 10 lg
l 102
 2 d ll quale
dalla l l 10 P22
10 lg
2 Z P1 P 1

2
 P2 
oppure
pp 10 g 100 
0 lg
 P1 

che per le proprietà dei logaritmi sarà: 20 lg 10 P2


P 1
30
Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US

Esempio:
il rapporto fra due pressioni con P2 = 100 Pa e P1 = 50 Pa
sarà semplice, vale 2 ma immaginiamo una pressione P2 pari a
911,458 Pa e la pressione P1 = 455,729 Pa, sarà sempre 2 e
per le proprietà dei logaritmi avremo:

911,458
20 lg10  20 lg 2  20  0,301  6dB
455,729
10

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Esami Ultrasonori (UT)
Grandezze fisiche degli US
La comodità consiste nell’avere
nell avere sostituito a confronti fra rapporti
confronti fra somme algebriche, che sono più semplice da
g
eseguire. Quindi un segnale
g è il doppio
pp ((o la metà)) q
quando è +6 dB
(‐6 dB) dell’altro. Se è il quadruplo (o un quarto) è +12 dB (‐12 dB),
amplificare un segnale 10 volte (o ridurlo a 1/10) significa
aumentarlo di 20 dB (o diminuirlo di 20 dB)
P2/P1 dB P2/P1 dB
0,1 ‐20 1,59 4
0,25 ‐12 2,00 6
0,32 ‐10 2,51 8
0,40 ‐8 3,16 10
0,50 ‐6 3,98 12
0,63 ‐4 10,00 20
0,80 ~ ‐2 20,00 26
1,25 ~ 2 100 40 32
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
• Campo di irradiazione
Per generare il fascio di ultrasuoni, si impiegano dei trasduttori che
eccitati elettricamente entrano in vibrazione ad una data
frequenza, le vibrazioni si trasmettono al mezzo cui è accoppiato il
trasduttore, propagandosi sotto forma di onde. Dal punto di vista
della generazione degli ultrasuoni l’approccio più realistico è quello
del cosiddetto pistone oscillante.
Nella teoria delle onde sferiche, la superficie
del pistone è composta da tante piccole
areole assimilabili a sorgenti puntiformi
elementari, irradianti onde sferiche. Il
risultato è un fronte d’onda
d onda unico
unico, che
secondo la teoria di Huygens è il risultato
dell’interferenze
dell interferenze delle singole onde
elementari, come rappresentato in figura.
33
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
• Campo di irradiazione
Il trasduttore può essere considerato come composto da
numerose piccole sorgenti elementari, e come nel pistone
oscillante, il fronte d’onda emergente non sarà sferico ma formato
d ll’i il
dall’inviluppo di più
iù onde
d elementari
l t i oscillanti
ill ti ffra lloro iin
sincronismo. Considerando un trasduttore circolare di diametro D,
si intuisce che esso genera nel mezzo delle onde di compressione
con fronti piani, che si propagano alla velocità caratteristica del
mezzo stesso. La sezione del fascio risulterà,, cilindrica con
diametro circa uguale a quello del trasduttore per un tratto lungo:

2 Il di
diametro
t D D, iin realtà
ltà rappresenta
t
D
N il diametro efficace del trasduttore,
4 pari a circa 0,97
0 97 il ø geometrico del
trasduttore 34
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
• Campo di irradiazione
Il tratto cilindrico sopra detto è denominato campo prossimo
(near field) o campo di turbolenza o zona di Fresnel
Fresnel. La formula
per il calcolo della lunghezza del campo prossimo ci fa capire come
il diametro del trasduttore sia il fattore più importante per
determinarne la lunghezza
D 2
a2
N o N con a = raggio
4 

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Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
Il campo prossimo è caratterizzato da fronti d’onda piani ma con
valori di pressione disomogenei da un punto all’altro del fronte
d’onda stesso, dovuti alle interferenze delle singole onde sferiche
elementari.

Le aree bianche
rappresentano vuoti
di pressione acustica
(in questi vuoti è
possibile valutare in
modo errato le
dimensioni di piccoli
riflettori)

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Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
All’interno del campo prossimo la pressione ha un andamento
irregolare, mentre oltre l’ultimo picco massimo (circa alla fine di N),
tende a decrescere regolarmente.
regolarmente Lo spazio oltre il campo prossimo
è detto campo lontano (far field) o zona di Fraunoffer

37
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
Andamento del campo di irradiazione presentato in prospettiva

38
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
Andamento del campo di irradiazione

39
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
Nel campo lontano, la pressione acustica è sostanzialmente costante
nelle sezioni trasversali, ma il fascio si apre irraggiando entro un cono
di apertura parii a 2 (con
(  sii iintende
d il semiangolo),
i l ) per cuii lla
pressione sonora laterale si riduce allontanandosi dall’asse

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Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
La divergenza del fascio
A causa della divergenza del fascio, la pressione acustica nel campo
lontano decresce con l’aumentare
lontano, l aumentare della distanza percorsa
percorsa.
Una caduta di pressione totale ai confini laterali, quindi con PLat
uguale a 0, la riscontriamo ad un angolo di semidivergenza :
 
sen  2k o sen  k con a = raggio trasduttore
D a
Il valore della Plat = 0 non ha nessuna utilità per i controlli, ma sarà
di interesse una Plat
l del 50%,
50% ll’angolo
angolo sarà come indicato in tabella

Rapporto Plat
l t/Pmax 0% 10% ((‐20
20 dB) 50% ((‐6
6 dB)
Valore del
0,61 0,55 0,37
coefficiente k

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Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
La divergenza del fascio

42
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
Campi di radiazione al variare di e D
Dobbiamo anche dire
che la lunghezza di N e
l’angolo di
semidivergenza ,
dipendono oltre che
dalla dimensione della
sorgente e dalla sua
frequenza, anche dalla
velocità degli US, come
si può ben vedere con
l seguentii fformule:
le l

D2  f V
N sen 1,22
4V f D 43
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
Campi di radiazione al variare di e D

44
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
La divergenza del fascio: da quanto
visto si deduce che un fascio US è tanto
più direttivo quanto più aumentano il
diametro D e la frequenza f della sonda
(perché diminuisce ) e viceversa.
A titolo di esempio nella tabella sono
riportati i valori N e , costruiti anche
nel grafico a fianco.

45
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
Calcolare il campo prossimo N e l’angolo di semidivergenza del fascio US
in acciaio a ‐6dB:
Frequenza f 2 e 5 MHz, diametro effettivo sonda 10 mm e 25 mm, sia in
OL che in OT.
1002000 6252000 5920
N  8,5 N  52,8 sen  0,37  12,6
45920 45920 10000
OL ‐ 2 MHz – 10 mm
1005000 6255000
N  21,1 N 131,9
45920 45920 3230
sen  0,37  6,8
10000
1002000 6252000
N 15,5 N  96,7 OT ‐ 2 MHz – 10 mm
43230 43230
1005000 6255000 3230
N  38,7 N  241,8 sen  0,37 1,1
43230 43230 62500
OT ‐ 5 MHz – 25 mm
46
Esami visivi (VT)

47
Esami Ultrasonori (UT)
Emissione e propagazione degli US
• Un po’ di formule per promemoria e per ragionare

La Frequenza,
Frequenza il periodo,
periodo la velocità e la lunghezza d’onda
1 V  V V  f
f  f  V 
T  T f

Il campo prossimo N e la divergenza del fascio

D 2
a2 N
D2  f
N N
4  4V

  sen 1,22
V
sen 1,22 sen  0,61 f D
D a 48

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