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VASCULITI DEI GRANDI VASI

Le arteriti dei grandi vasi sono forme di vasculite che La cecità o l’ipovisione permanente è come detto la principale
colpiscono i vasi di grande e medio calibro. Se ne contano complicanza della malattia. Si manifesta come una perdita
essenzialmente due: arterite a cellule giganti (anche arterite irreversibile del campo visivo, parziale o totale, in genere
di Horton) e arterite di Takayasu. inizialmente monoculare, che compare senza dolore. Può
essere preceduta da episodi di TMVS oppure comparire
ARTERITE A CELLULE GIGANTI improvvisamente. L’elemento caratterizzante è
l’irreversibilità della perdita di vista. L’uso di corticosteroidi
Essa colpisce le grandi arterie, con particolare riferimento
abolisce il rischio di peggioramento della vista, ma non
all’aorta e alle sue principali branche (nella forma con
permette un totale recupero della funzione visiva persa.
interessamento dei grandi vasi, “large vessels form”) e
Rimane fondamentale in caso di sospetto di GCA la terapia
all’arteria carotide interna con le branche oftalmiche e
cortisonica in quanto è in grado di prevenire la perdita visiva
temporale. I fattori di rischio sono l’età, il sesso e l’etnia. Rara
in caso la componente oculare non sia ancora manifesta e,
sotto i 50 anni, la sua incidenza aumenta fino a raggiungere il
qualora si abbia avuto una perdita di vista monoculare, è altresì
massimo tra i 70 e i 90 anni. Sembra essere più comune nelle
in grado di prevenire il coinvolgimento dell’altro occhio,
donne che negli uomini. Inoltre è più comune nei Paesi
stimato a circa il 25% dei casi in massimo una settimana dalla
Scandinavi e nei paesi in cui vivono discendente scandinavi
comparsa malattia nei pazienti non trattati.
piuttosto che nelle popolazioni mediterranee e latine.
Da un punto di vista anatomico-funzionale, le cause di perdita
Le manifestazioni cliniche sono generali (infiammatorie:
visiva in corso di GCA sono: l’AION (anterior ischemic optic
febbre, astenia e calo ponderale), tipiche di un fenotipo con
neuropathy), PION (posterior ischemic optic neuropathy) e la
coinvolgimento craniale (mal di testa, claudicatio
CRAO (central retina artery occlusion). L’AION può a sua volta
mandibularis, coinvolgimento oculare e oftalmico), tipiche di
essere una forma arteritica (A-AION) o non arteritica (in
un fenotipo con interessamento dei grandi vasi. Nel 50% dei
genere aterosclerotica). Nei pazienti con GCA la forma più
casi si associa una polimialgia reumatica. I sintomi compaiono
comune è la proprio la A-AION (85% dei casi), nella quale la
in genere in maniera subacuta, sebbene alle volte il quadro
neuropatia ottica anteriore ischemica di tipo arteritico è
clinico possa comparire nell’arco di alcuni giorni.
dovuta all’occlusione dell’arteria ciliare posteriore, branca
1 – Febbre dell’arteria oftalmica a sua volta diramazione dell’arteria
La febbre in genere è una febbricola, solo nel 15% dei paziente carotide interna. Bisogna tenere presente che sebbene la
può raggiungere valori elevati intorno ai 39°. Si stima che maggior parte dei pazienti con GCA presenta una AION come
addirittura 1/6 dei paziente anziani con FUO presenti una GCA causa di cecità, solo una piccola percentuale di AION è invece
misconosciuta; in questi pazienti, escluse infezioni e tumori, dovuta a GCA: la maggior parte delle forme sono non
la GCA deve essere considerata. arteritiche, aterosclerotiche, e si caratterizzano per un
parziale miglioramento della vista, cosa che invece è difficile
2 – Astenia nei pazienti con GCA. Oltre AION, PION e CRAO, un’ultima
piccola percentuale delle cause di cecità in corso di GCA
3 – Calo ponderale, anoressia
consiste nell’interessamento dei vasi del circolo vertebro-
4 – Mal di testa basilare con ischemia cerebrale dei lobi posteriori, causante
La comparsa di mal di testa è la caratteristica saliente della una forma di emianopsia omonima (davvero raro in corso di
malattia colpendo 2/3 dei pazienti. Caratteristica importante malattia)
è che in questi pazienti abbiamo un mal di testa di nuova
7 – Coinvolgimento oftalmico
insorgenza. In genere colpisce in regione temporale, sebbene
La diplopia, se presente, può essere dovuta all’interessamento
questa non sia una regola e possa colpire ovunque. Può
del sistema oculomotore a qualsiasi livello, dal tronco
recedere autonomamente prima dell’inizio del trattamento.
encefalico ai muscoli oculomotori. E’ raramente presente, solo
5 – Claudicatio mandibularis nel 5% dei casi, ma quando presente nel contesto clinico di una
Consiste nella comparsa di dolore o difficolta masticatoria, GCA e particolarmente suggestiva per una diagnosi positiva
particolarmente nella regione del massetere, specie in corso di essendo un reperto molto specifico di malattia. Estremamente
attività del muscolo. Può recedere con il riposo. A volte viene rara e la sindrome di Charles-Bonnet, consistente nella
percepito come una sensazione “trisma-like” del muscolo, con comparsa di allucinazione in pazienti non psichiatrici e dovuta
difficoltà all’estensione dell’ATM. E’ il reperto clinico più a lesioni nei pathway visivi sia centrali che periferici.
comunemente associato alla presenza di una biopsia positiva
8 – Coinvolgimento muscolo-scheletrico
dell’arteria temporale.
Il coinvolgimento muscolo-scheletrico in corso di GCA è
6 – Perdita della vista presente nel 50% dei casi e consiste nell’associazione con la
La perdita della vista è la principale complicanza dell’arterite a Polimialgia Reumatica. Essa è una condizione infiammatoria
cellule giganti. Possiamo avere perdite transitorie di vista caratterizzata dall’interessamento delle sinovie e delle borse
(amaurosi fugace), con interessamento transitorio e delle grandi articolazioni (cingoli scapolari e pelvici). Si
monoculare. Il paziente riferisce una perdita parziale o totale manifesta con dolore bilaterale delle scapole e/o del collo e
di campo visivo o un’amaurosi “a tendina”. La transient delle anche di tipo infiammatorio, che compare cioè di notte
monocular visual loss è il principale fattore di rischio e/o a riposo. Si associa alla comparsa di rigidità mattutina di
conosciuto per la comparsa di perdita di vista permanente nella durata superiore ai 45’ minuti. Questa condizione può
GCA. condurre ad una diminuzione del range di movimento

Arterite a cellule giganti (GCA) – generalità e manifestazioni cliniche.


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VASCULITI DEI GRANDI VASI

dell’articolazione, in particolare a livello delle spalle e in di nuova insorgenza 3. calo del visus monoculare 4. claudicatio
abduzione, non dovuto a una ipostenia vera e propria del mandibularis; 5. anomalie vascolari, in particolare arteria
muscolo: se testata, la forza muscolare è invariata. La temporale dura, pulsante o palpabile; soffi vascolari; polso
polimialgia reumatica si caratterizza per una scarsa risposta ai radiale anomalo; pressione arteriosa asimmetrica.
FANS ma ad una brillante responsività a basse dosi di Bisogna poi indagare la presenza o meno di segni di polimialgia
cortisonici. Non si manifesta praticamente mai prima dei 50 reumatica. Nei pazienti con polimialgia reumatica in circa il 10%
anni. I criteri diagnostici sono: a) età maggiore di 50 anni; b) dei casi abbia la concomitante presenza di GCA: per tale
dolore e rigidità mattutina > 45’ bilaterale per almeno due ragione in questi pazienti se esistono segni e sintomi
settimane in almeno due delle seguenti aree corporee: collo, suggestivi per GCA è indicata una valutazione specifica, negli
spalle, regione prossimale delle braccia, anche, regione altri casi non è richiesta (la valutazione per GCA non deve
prossimale delle gambe, dorso; c) elevati indici di flogosi; d) essere fatta in tutti i pazienti con polimialgia anche se bisogna
ottima risposta a basse dosi di cortisonici (già una compressa informare questi pazienti del possibile sviluppo anche futuro
di deltacortene – prednisone – da 25mg genera risposta). della malattia). Può invece essere indicata in quei pazienti con
polimialgia che non rispondono ai cortisonici mantenendo uno
9 – Coinvolgimento dei grandi vasi stato di flogosi elevato nonostante la terapia.
Un coinvolgimento dei grandi vasi, in particolare aorta toraco- La valutazione iniziale dei pazienti con GCA prevede la ricerca
addominale e succlavie-ascellari, è abbastanza comune (sulle di sintomi classici e di quelli meno tipici (dolore allo scalpo, alla
percentuali gli studi differiscono in relazione alla modalità di lingua, al viso). E’ importante la valutazione dei polsi alla
imaging utilizzata: PET 70%, angio-TC 40%, ecodoppler 30%). ricerca di asimmetrie nella pressione, assenza di polsi
In ogni caso ciò ci dice che nei pazienti con GCA uno studio dei periferici, o presenza di soffi vascolari. Nella valutazione
grandi vasi deve essere effettuato, in quanto la presenza di clinica la presenza di alcuni elementi atipici deve far porre il
vasculite è spesso subclinica in questi pazienti. E’ possibile sospetto di un’altra diagnosi (linfoma, granulomatosi con
identificare un fenotipo clinico dei pazienti con GCA e poliangioite, o altre vasculiti); tra le anomalie che spingono
coinvolgimento dei grandi vasi che differisce leggermente dal verso un’altra diagnosi abbiamo: 1. Infiltrati polmonari; 2.
classico fenotipo dei pazienti con arterite temporale: sono Cianosi alle dita o ulcerazioni 3. Coinvolgimento renale con
pazienti leggermente più giovani (66 anni contro 72) che anomalie del sedimento e rialzo creatininemia 4. Mononeuriti
presentano principalmente manifestazioni infiammatorie (con multiple 5. Stroke nel territorio dell’arteria cerebrale media.
febbre, calo ponderale), interessamento delle branche L’approccio clinico in questi pazienti prevede oltre alla routine
succlavie con claudicatio alle braccia, e una comparsa di di laboratorio )emocromo, VES, PCR, funzione renale ed
sintomatologia craniale molto meno comune. Spesso le due epatica, elettroliti, calcio, magnesio, ALP, vitamina D) una
forme si sovrappongono: uno screening sistematico dei valutazione virologica (sierologia) e reumatologica con la
pazienti con forme di GCA craniale evidenzia spesso un ricerca di autoanticorpi (ANA, ENA, FR, antiCCP, cANCA,
coinvolgimento subclinico dei grandi vasi; alla stessa maniera, pANCA, SSA, SSB ecc.). In presenza di sospetto di arterite di
pazienti con arteriti dei grandi vasi e fenotipo infiammatorio Horton va subito cominciata una terapia cortisonica; essa non
hanno una biopsia temporale positiva in un 50% dei casi. inficia i risultati della biopsia se viene performata entro 2-4
La conseguenza del coinvolgimento dei grandi vasi è la settimane dall’inizio della terapia. Una valutazione
comparsa di aneurismi, ectasie o steno-occlusioni dei vasi oftalmologica urgente deve essere richiesta qualora la
stessi. Gli aneurismi colpiscono più frequentemente l’aorta malattia compaia con un calo del visus. L’esame fondamentale
toracica, in particolare l’ascendente. Si stima siano presenti è dunque la biopsia dell’arteria temporale. Deve essere
dal 10 al 20% dei casi. Altra complicanza è la dissecazione effettuata prelevando un tratto di arteria temporale di almeno
aortica, in genere dell’aorta ascendente, che colpisce fino al 1 cm. La sua sensibilità non è elevata, i falsi negativi arrivano
6% dei pazienti; la sua comparsa non sembra legata alle fino al 44% (bisogna ricordare che l’arteria temporale no è il
dimensioni dell’eventuale aneurisma, quanto alla presenza di focus della GCA in quanto essa è una malattia sistemica che
arterite attiva. colpisce diversi vasi; semplicemente essa è la più facilmente
accessibile). Normalmente è positiva in circa il 30% dei pazienti
10 – Manifestazioni rare
con sospetto di GCA. L’istologia mostra un infiltrato
La comparsa di stroke è rara. Solo l’1,5% dei pazienti con GCA panarterioso (non focale ma a raggiera) di tipo mononucleare
sviluppa stroke; i pazienti con stroke dovuto a GCA sono solo (linfociti e macrofagi, spesso con comparsa di cellule giganti)
lo 0,15%. Quando presente l’interessamento è del circolo disposto principalmente a livello delle lamine elastiche, senza
vertebro-basilare, molto raramente della circolazione associata necrosi. La presenza di necrosi fibrinoide è rara nella
intracranica. L’interessamento bi-vertebrale è suggestivo di GCA e qualora presente sposta il sospetto verso altre
GCA. Altre manifestazioni inusuali sono tosse e condizioni cliniche quali la granulomatosi con poliangioite.
interessamento delle altre branche della carotide esterna con Qualora la biopsia non sia diagnostica ma il sospetto clinico
dolore dentale, rigonfiamento della faccia e dolore alla lingua rimanga comunque elevato, essa può essere seguita da una
con macroglossia. seconda biopsia dell’arteria controlaterale o coadiuvata da
un’ecografia dell’arteria stessa. L’uso degli ultrasuoni
DIAGNOSI E VALUTAZIONE INIZIALE presenta in letteratura una eterogeneità di risultati; non
sembra aggiungere sensibilità alla biopsia, sebbene possa
Una GCA deve essere valutata nei pazienti con età > 50 anni,
essere utile nella sua localizzazione. La sua efficacia è
con alcuni tra queste condizioni. 1. febbre e/o aumento degli
operatore dipendente. L’elemento caratteristico è la presenza
indici di flogosi (in particolare VES) e/o anemia 2. mal di testa

Arterite a cellule giganti (GCA) – generalità e manifestazioni cliniche.


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VASCULITI DEI GRANDI VASI

di una banda ipoecogena che circonda il lume dell’arteria (halo il tocilizumab non va cominciato in caso di ANC< 2000, PLT<
sign), espressione dell’edema infiammatorio della parete. Un 100.000 (rischio di citopenie), aumento di ALT e AST > 1,5 v.n.
halo sign bilaterale, che non scompare alla pressione della in caso di diverticolite o perforazione gastrointestinale (in
sonda, è molto suggestivo di GCA. Sia in caso di diagnosi quanto causa un aumento del rischio di questi eventi). Può
confermata, sia in caso di diagnosi sospetta con biopsie essere dato per via intramuscolo una volta a settimana (o a
negative è importante in questi paziente valutare l’eventuale settimane alterne) alla dose di 162 mg; oppure può essere dato
interessamenti sistemico dei grandi vasi: angio-TC dell’aorta alla dose di 8mg su kg (per un massimo di 800 mg) una volta al
toraco-addominale e delle sue branche, uno studio PET volto mese. I pazienti che sviluppano effetti avversi (citopenia,
a valutare un’ipercaptazione di significato flogistico della aumento transaminasi) il tocilizumab può essere utilizzato
parete dei vasi, e una RMN encefalo e dei tronchi sovra- sottocute a settimane alterne o per via intravenosa ad una
aortici e intracranici sono esami di supporto. E’ importante dose dimezzata (4 mg/kg per massimo 400 mg). Da un punto
inoltre il ruolo dell’ecografia nella valutazione dei vasi succlavi, di vista clinico il tocilizumab, inibendo l’interleuchina 6, blocca
ascellari e carotidei. la produzione epatica di molecole di fase acuta (quali la PCR),
rendendo inutile il dosaggio di questi marcatori flogistici nel
RISCHIO COMPLICAZIONI E TRATTAMENTO controllo dell’attività di malattia o nella valutazione di
recrudescenza. La terapia con tocilizumab viene in genere
Le cause di decesso in corso di GCA non sono frequenti. La
continuata per 12-18 mesi; può essere continuato in
GCA non modifica la sopravvivenza globale dell’individuo, Le
monoterapia dopo l’interruzione del cortisone. Se il descalage
manifestazioni sono la comparsa di stroke o di infarto
del cortisone ha successo senza ritorno di malattia si può
miocardico (evenienze rare in questa malattia); più comune è
tentare di sospendere il farmaco; nei pazienti con malattia
la comparsa di aneurismi dell’aorta (rischio 18 volte maggiore
recidivante invece si provano a distanziare le dosi a settimane
rispetto alla popolazione generale) e di dissecazione aortica
alterne o a ridurre la dose intravenosa per un periodo di 6-12
che possono complicare il decorso della malattia provocando il
mesi prima della sospensione. I pazienti che necessitano di una
decesso.
Il trattamento principale della malattia è a base di
sparing therapy ma che hanno controindicazioni all’utilizzo di
tocilizumab, possono avere un beneficio moderato con l’uso di
glucocorticoidi; essi dovrebbero essere cominciati non appena
metotrexato. Esso viene somministrato in associazione
si ha il sospetto di GCA, con il fine di preservare la vista e
all’acido folico ad un dosaggio di 10-15 mg a settimana, con
controllare gli altri sintomi di malattia. Se il paziente non ha
aumento di 2.5-5mg ogni due-otto settimane monitorando la
ancora perdita di vista il trattamento prevede l’utilizzo di
risposta clinica, fino a un massimo di 25 mg a settimana. Il
prednisone 40-60 mg al giorno. Esso previene la perdita di
trattamento con metotrexato può essere interrotto dopo 24
vista e migliora gli altri sintomi di malattia. In casi selezionati,
mesi se la malattia è controllata.
se a questo dosaggio non si ha un controllo dei sintomi, si può
Qualora invece il paziente si presenti con un’iniziale minaccia
arrivare a somministrare fino a 80 mg al giorno di prednisone.
di perdita di vista o una perdita di vista conclamata il
Normalmente i sintomi sono controllati in qualche giorno (1-7
trattamento prevede l’utilizzo di 1 g di metilprednisolone per
giorni). L’assenza di risposta al cortisone, soprattutto in caso
tre giorni, seguito poi da prednisone 40-60mg al giorno. La
di biopsia negativa, deve far rivalutare la diagnosi. La terapia
dose di attacco intravenosa di metilprednisolone è riservata
steroidea va continuata per almeno 1 mese a dosaggi di 40-
non solo ai pazienti con interessamento oculare (transitorio o
60mg/die, per poi effettuare un progressivo descalage del
permanente) ma anche in quelli che presentano eventi
dosaggio, controllando attraverso i parametri di laboratorio
cerebrovascolari attribuibili alla GCA e nei pazienti con
(VES e PCR) e attraverso la clinica la risposta del paziente alla
interessamento oftalmico che si presentano con diplopia.
sospensione e/o la ripresa di malattia. Il descalage in maniera
particolare prevede di partire con 60 mg le prime due
settimane, scendere a 50 dalla seconda alla quarta, dunque a PREVENZIONE DEGLI EFFETTI INDESIDERATI DELLA TERAPIA
40mg dopo il primo mese. A questo punto ogni due settimane
una riduzione di 5 mg ogni due settimane fino ad arrivare alla E’ importante per i pazienti che vengono trattati a lungo con
dose di 20 mg. Dai 20 mg si riduce il dosaggio di 2,5 mg ogni cortisonici badare a che al rischio di reazioni avverse. In
due settimane fino ai 10 mg. A questo punto si lascia il particolare è importante per coloro i quali vengono trattati con
cortisone in terapia di mantenimento per circa un altro anno, dosi maggiori di 20 mg/die di prednisone prevenire l’infezione
riducendo orientativamente la dose di 1 mg al mese. Dati i da pneumocystis jiroveci: il trattamento prevede, nei pazienti
numerosi effetti collaterali, alcuni pazienti possono con funzione renale normale, l’utilizzo di trimetoprim-
beneficiare dell’utilizzo di sparing agent, come il tocilizumab e sulfimetossazolo per tre volte a settimana a giorni alterni.
il metotrexato. Essi permettono di raggiungere prima una Sempre da un punto di vista infettivologico è importante
remissione di malattia diminuendo la dose cumulativa di trattare eventualmente la TBC, eseguendo nelle prime fasi di
glucocorticoidi somministrati per raggiungerla (5000 mg in trattamento i test di screening per evidenziare una TBC
monoterapia, circa di 2000 in associazione con tocilizumab). latente. Da un punto di vista metabolico è bene controllare le
Permettono un miglior descalage del cortisone che, in caso di glicemie per prevenire l’insorgenza di un diabete
co-somministrazione con il tocilizumab, può essere ottenuto metasteroideo, e prevenire il rischio di osteoporosi. Oltre
in 26 settimane. I pazienti più ad alto rischio sono quelli con all’integrazione di vitamina D, negli uomini e nelle donne in
osteoporosi, con diabete, con ipertensione non controllata o postmenopausa che ricevono dosi di prednisone >7.5 mg al
con glaucoma. Inoltre, il tocilizumab viene aggiunto in terapia giorno per almeno 3 mesi, è indicato anche l’utilizzo
alla prima recrudescenza di malattia. Dati gli effetti collaterali, settimanale di alendronato o risedronato da somministrare

Arterite a cellule giganti (GCA) – generalità e manifestazioni cliniche.


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oralmente 1 volta a settimana che nella prevenzione


dell’osteoporosi metasteroidea risultano essere più efficaci.

RIATTIVAZIONE DI MALATTIA

Le riattivazioni di malattia sono in genere più comuni entro il


primo anno di terapia, in genere quando si scende sotto la
soglia dei 20 mg di cortisone al giorno. Le manifestazioni più
comuni della riattivazione consistono in mal di testa e
manifestazioni di polimialgia reumatica; rara è la comparsa di
sintomi visivi (in genere nella prima settimana di malattia). In
genere l’aumento di 10-15 mg sulla dose abitualmente presa è
sufficiente; per sintomi di polimialgia reumatica può bastare
un aumento di 5-7.5mg. Nei pazienti che non effettuano
ancora tocilizumab, l’aggiunta di questo in terapia deve essere
considerato in quanto permette di ridurre la dose complessiva
di cortisone.

Arterite a cellule giganti (GCA) – generalità e manifestazioni cliniche.


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