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• 1837, Olio su tela, 349,3 X 776,6 cm, Madrid museo Nacional centro de Arte Reina Sofia
Il contesto storico
• L'opera è strettamente connessa alla guerra civile spagnola e in particolare al
bombardamento tedesco della città basca di Guernica
• questa città venne rasa al suolo in poche ore il 26 aprile 1937
• bombardamento del terzo reich, apre la strada alle tattiche di guerra che
caratterizzarono la seconda g.m.
• in quel periodo la Spagna era agitata dalla guerra civile tra repubblicani e
nazionalisti, campeggiati dal generale Francisco Franco
• il governo repubblicano video in Picasso un rappresentante decezione
• gli affidò la direzione del Museo del Prado e gli chiese una grande tela per
l'esposizione universale di Parigi del luglio 1937, commissione che fu all'origine di
Guernica
• esposta a Parigi, non ricevette grandi consensi, venne definita “ridicola” e
“antisociale”
• è ritenuta un opera poco consona alla rappresentazione di questo evento
• la guerra finì solo nel 1939, con la vittoria di Franco è un milione di morti
• Picasso era un pittore spagnolo ma poi rimase in Francia, a Parigi (è il centro della
cultura europea del periodo)
• Dopo la commissione non aveva pensato subito a questa soluzione
• Poi ha visto le fotografie su un giornale parigino del massacro della città di
Guernica
• Finì l’opera nel giro di un mese
Un'opera di impegno civile
• L'impegno civile di Picasso aveva avuto momenti alterni e non si era mai espresso
in modo tanto esplicito quanto in Guernica
• Difatti venne concepita come la descrizione di un dramma locale ma anche come
un manifesto universale contro la forza cieca delle guerre che travolgono le
popolazioni inermi
• Picasso stesso vuole che il quadro divenisse proprietà della Spagna solo quando
questa avesse recuperato ordinamenti democratici
• nel 1981, 6 anni dalla morte di Franco, il quadro è ritornato a Madrid dal museo di
New York dove era conservato
• in quest'opera, nata come murale e quindi di dimensioni tali da coinvolgere lo
spettatore quasi aggredendolo, facendolo sentire vittima tra le vittime, il pittore non
inventa nuove maniere, ma piuttosto che ha una somma dei suoi risultati
• mette al servizio del racconto tutti i dispositivi stilistici che era andato scoprendo
negli anni:
• la visione simultanea
• la riduzione del colore al monocromo
• l'annullamento della prospettiva
• la giustapposizione di rappresentazioni
piatte e di figure con un volume (il cavallo,
in cui il chiaroscuro è rafforzato da un
tratteggio verticale)
• il ribaltamento dei piani, creando immagini
che si spingono verso lo spettatore anziché
allontanarsene
• lo spazio descritto è un interno sventrato dai bombardamenti
• leggendo l'opera da sinistra a destra vi si vedono
• una madre con un bimbo morto in braccio
• un toro
• un uomo caduto
• un cavallo urlante sotto una lampada
• una donna che porta una lampada ad olio
• una donna che si trascina in avanti
• un uomo in fiamme
La struttura compositiva
• La composizione, concepita dopo quasi 100 studi e numerose varianti, è suddivisa
in parti come i polittici\ trittici medievali (struttura precisa) e molti quadri di storia,
che restano il suo modello principale
• nella parte alta compaiono, ritmicamente, il toro, il cavallo, la donna con la lampada,
l'uomo in fiamme
• ciascuno di questi elementi è rafforzato da una linea verticale che dipende: il collo
del toro, il bastone del cavallo, la lampada della donna, il braccio sinistro dell'uomo
urlante
• Si sovrappone a tale divisione in comparti anche un raggruppamento delle figure
che crea un triangolo isoscele fortemente centrale, evidenziato attraverso il colore
chiaro
• il suo vertice è nel polso della donna, mentre si chiude da entrambi i lati, sulle due
parti bassi della tela, con il braccio del caduto a sinistra il ginocchio della donna a
destra
• le parti chiare che stanno fuori da questo triangolo assumono l'effetto di frammenti
esplosi dal centro, aumentando la drammaticità della scena è quasi creando un
rumore visivo
• il caduto ha in mano un frammento di spada e il cavallo, nel suo moto circolare,
mostra di aver perso l'orientamento come in un labirinto
• se le demoiselle d'avignon erano stati che, in posa, volutamente in scena, qui ci
troviamo di fronte ha un attimo di panico collettivo catturato e fermato a forza
• quasi tutte le figure Inoltre sono descritte come spinte verso sinistra da una sorta di
vento: la forza d'urto delle bombe che sospinge verso la fuga
• il quadro dunque si trasforma in un’allegoria del dolore in ogni sua forma fisica e
morale
• il continuo richiamo al classicismo, la mitologia, la poesia epica arricchisce la scena
di cronaca e rende mitica anche l'attualità più scottante
• Dal punto di vista tecnico è la somma di tutte le ricerche di Picasso, di tutti gli
elementi del suo linguaggio pittorico
• Del cubismo ha la riduzione del colore, ma non ha la scomposizione del cubismo
analitico
• Non c’è prospettiva
• C’è il ribaltamento dei piani, le immagini si spingono verso lo spettatore
• È tutto sui toni del bianco-nero-grigio
• 1) le foto che Picasso ha visto erano in bianco e nero
• 2) uso simbolico del colore, assenza di vita= assenza di colore
• Le figure sono semplificate e in parte scomposte
• La 4° dimensione la si vede negli occhi della figura con le braccia alzate
Lo zoo di Picasso
• molto note sono le immagini di animali creati da Picasso
• un simbolo per tutti è la colomba, realizzata dopo la econda guerra
mondiale e divenuta emblema di pace in tutto il mondo
• sono stati folgoranti anche la testa di toro, ottenuto con il sellino il
manubrio di una bicicletta, il gufo, la civetta, la capra e molti altri animali
realizzati nelle materie più disparate, dalla pittura alla ceramica, dalla
scultura alle incisioni, fino agli assemblaggi effettuati con pezzi di
recupero
• l'idea della trasformazione presiede alla celebre serie il toro
• 11 stadi di una litografia dove, partendo dalla figura tradizionale e
mimetica dell'animale, sì perviene a una pura linea, in un percorso coerente di
semplificazione
• Se poi il tema della corrida attraversato l'intera produzione dell'artista, con il suo carico
allegorico di confronto e scontro tra uomo e animale, l'immagine della civetta, antico
simbolo del sapere, accompagna quasi ogni fase dell'attività picassiana e si scruta attenta
come a volerci interrogare.