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In realtà il potenziale di membrana non è né quello di Nernst, né quello ipotizzato da Gibbs, perché non è
un potenziale di equilibrio, ma un potenziare di diffusione determinato dall’equazione di Goldman.
Dipende dall’ineguale distribuzione degli ioni tra liquido intra- ed extracellulare e da una diversa
permeabilità della membrana ai vari ioni.
Se continuano indisturbati questi flussi ionici abbiamo detto che non ci sarebbe più il gradiente e si
dissiperebbe il potenziale. La pompa sodio-potassio aiuta al mantenimento dei flussi ionici, che invece
avvengono attraverso i canali di leakage, e aiuta a mantenere i gradienti in modo che si mantenga il
potenziale.
Non abbiamo parlato di ioni Cl, perché questi si distribuiscono passivamente. Non ci sono trasporti attivi
primari in cui è implicato il cloro, e il cloro si ridistribuisce passivamente seguendo il flusso degli altri ioni,
ma non contribuisce attivamente nella genesi ionica del potenziale di riposo. Osservando il potenziale di
membrana e il potenziale di equilibrio del cloro, si nota che questi sono sempre molto simili; questo perché
il cloro si adegua nella sua ridistribuzione al movimento degli altri ioni.
L’equazione di Goldman richiama l’equilibrio di Nernst, ed è come se fosse la somma di questo equilibrio
per tutti gli ioni. Questo ci fa capire in termini quantitativi il contributo di tutti gli ioni. È inesatto parlare di
somma di potenziali di equilibrio, perché in quelli non c’è la permeabilità P, che invece ritroviamo
nell’equazione di Goldman-Hodgking-Katz.
Se la permeabilità del potassio è molto maggiore di quella del sodio, e se immaginiamo che la permeabilità
del sodio è piccolissima, il valore finale del potenziale di membrana è molto vicino al potenziale di equilibrio
del potassio. L’equazione che noi vediamo ci dice che il valore raggiunto dal potenziale di membrana
dipende dalla permeabilità; se fossero nulle la permeabilità del sodio e del cloro, questa equazione
diventerebbe l’equazione di Nernst. Il valore del potenziale di membrana si avvicina al potenziale di
equilibrio del potassio, ma non è pari ad essa perché in parte c’è anche il flusso del sodio che va ad attuare
questo valore (da -102 si arriva a -90). Se la membrana fosse più permeabile al sodio e meno al potassio, si
il potenziale di membrana si avvicinerebbe al potenziale di equilibrio del sodio, e questo avviene durante il
potenziale d’azione.