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Le funzioni del sistema nervoso, anche le più complesse,

si fondano sulle proprietà funzionali dei neuroni.


L’attività specifica dei neuroni consiste nel generare,
trasmettere ed elaborare informazioni.
Cellula nervosa tipo

Fessura sinaptica
inTerminazione sinaptica

Ramific. Nucleo dendri


Soma te Segmento iniziale
dendrite

Sinapsi Assone Nodo di Segmento


Ranvier
inibitoria Rivestito di mielina

Sinapsi
accitatorie

Polarizzazione Specificità delle


dinamica connessioni
L’informazione nervosa si basa sulla capacità dei
neuroni di generare correnti elettriche, in seguito
a modificazioni del potenziale di riposo che
risultano dall’apertura o chiusura di canali ionici.
I segnali elettrici generati sono di due tipi:
Potenziali graduati: possono essere modulati in
ampiezza, ma agiscono a breve distanza, perché
subiscono decremento man mano che si allontanano
dal punto dove sono stati generati.
Potenziale d’azione: fenomeno non graduabile in
ampiezza, ma modulabile in frequenza, che si
propaga a distanza senza decremento.
Potenziali graduati: modificazioni del potenziale di riposo determinate
dall’apertura o chiusura di canali ionici indotte da uno stimolo
(neurotrasmettitori sinaptici, stimoli sensoriali).
DEPOLARIZZAZIONE: diminuzione della negatività intracellulare
IPERPOLARIZZAZIONE: aumento della negatività intracellulare
RIPOLARIZZAZIONE: recupero del potenziale di riposo

Differenza di potenziale di membrana (Vm)


Potenziale di membrana, mV

Vm diminuisce
Vm aumenta

Depolarizzazione Ripolarizzazione Iperpolarizzazione

Tempo (ms)
Il potenziale d’azione
 E’ una modificazioni del potenziale di riposo di breve
durata, che si genera nelle cellule eccitabili in risposta
ad uno stimolo capace di depolarizzare la membrana.
 Richiede l’attivazione e l’inattivazione coordinata di
diverse famiglie di canali ionici voltaggio-dipendenti.
 E’ un fenomeno autorigenerativo in grado di
propagarsi lungo le fibre nervose senza attenuazione.
Depolarizzazione

Una depolarizzazione oltre un valore


critico: soglia, fa insorgere il
potenziale d’azione, caratterizzato da
una inversione della polarità di
membrana.
Il potenziale d’azione ha durata
diversa nel tessuto nervoso (1-2 ms),
muscolare (5-10 ms) e cardiaco (200-
400 ms)
0

Iperpolarizzazione
postuma

Il potenziale d’azione è caratterizzato da:


 Fase di depolarizzazione: il potenziale di membrana diviene
progressivamente meno negativo e raggiunge valori positivi (picco
complessivo 100-120 mV).
 Fase di ripolarizzazione, il potenziale torna al valore di riposo.
Comprende una fase transitoria di iperpolarizzazione postuma, durante
la quale il potenziale raggiunge valori più negativi del potenziale di riposo.
Il potenziale d’azione è per le sue
caratteristiche un fenomeno tutto o nulla, cioè
un fenomeno che “c’è o non c’è”, ma che,
quando insorge, è sempre uguale a sé stesso e
non può essere variato in ampiezza.

La variazione dell’informazione nervosa è quindi


ottenuta, non attraverso la modificazione di
ampiezza del potenziale d’azione, ma mediante
una modificazione della frequenza con cui
insorgono i potenziali d’azione.
Esperimento di Hodgkin e
Katz nell’assone gigante di
calamaro che dimostra il
ruolo dello ione Na+
extracellulare nella genesi
del potenziale d’azione.
La riduzione della
concentrazione del Na+
extracellulare determina
riduzione dell’ampiezza e
velocità di salita del
potenziale d’azione.
Applicando la Legge di Ohm alle correnti ioniche: I = G . V
Quindi: INa = GNa . (Vm – ENa) e Ik = Gk . (Vm – Ek)
Vm = potenziale di riposo; ENa, EK = potenziali di equilibrio per Na+ e K+
Quando le correnti sono uguali e contrarie, il flusso ionico netto è 0.
Gk . (Vm – Ek) + GNa . (Vm – ENa) = 0
Vm = (Gk/Gk + GNa) . Ek + (GNa/Gk + GNa) . ENa

In relazione al rapporto tra


GNa e GK in un determinato
momento, Vm assumerà un
valore intermedio tra Ek ed
ENa.
Se Gk » GNa Vm si avvicina a
Ek (potenziale di riposo)
Se GNa » Gk Vm si avvicina a
ENa (potenziale d’azione)
Il potenziale d’azione può essere spiegato con un aumento
transitorio del rapporto tra le conduttanze a Na+ e K+.

Na+ K+
entra esce
1) Potenziale di riposo.
Potenziale di membrana (mV)

2) Stimolo depolarizzante.
3) Depolarizzazione soglia.
Aumenta GNa (apertura
canali voltaggio-
dipendenti)  ingresso
Na+. Inizia, lentamente,
anche aumento GK
Soglia (apertura canali voltaggio-
dipendenti).
4) Entrata rapida Na+ 
inversione polarità.
5) Inattivazione canali Na+
Tempo (msec) ed ulteriore aumento GK.
6) Uscita di K+ 
Potenziale
Conduttanza ionica

d’azione
ripolarizzazione.
7) Il perdurare dell’apertura
dei canali K+ è
responsabile della
iperpolarizzazione
postuma.
8) I canali K+ si chiudono.
Tempo (msec)
9) La conduttanza di
membrana ed il potenziale
di membrana tornano al
valore di riposo.
Soglia: depolarizzazione minima
che la membrana deve
raggiungere per far nascere un
potenziale d’azione.

L’aumento di permeabilità al Na+ è


A livello della soglia:
tale da fare entrare nella cellula
una quantità di Na+ superiore alla
quantità di ioni K+ che escono.
K+ non è più in grado di bilanciare
gli effetti dell’entrata del Na+, ha
luogo il processo autorigenerativo
per il Na+.
Le correnti ioniche individuali possono
essere isolate grazie ad esperimenti di
sostituzione ionica e valutate in
La tecnica del voltage-clamp condizione di voltage-clamp.
permette di fissare il Vm. L’apertura Traccia verde: sostituzione ione Na+ con
dei canali Na+ non può indurre Colina. La corrente entrante scompare
ulteriore depolarizzazione, Traccia gialla: corrente totale
permettendo di studiare le correnti Traccia rossa: risultante gialla-verde =
di membrana senza il pda. corrente entrante transiente di Na+.
Maggiore è lo stimolo depolarizzante, maggiore e più veloce è la variazione di
conduttanza (fino ad un massimo).
 GNa aumenta e diminuisce rapidamente (rapida attivazione-inattivazione
canali)
 Gk cresce lentamente e rimane elevata per il tempo di stimolazione (lenta
attivazione-inattivazione canali).
Stati funzionali di un canale al Na+ secondo il modello H-H

Gate di attivazione: si apre rapidamente in seguito alla depolarizzazione


Gate di inattivazione: si chiude più lentamente in seguito alla depolarizzazione

m = probabilità che un gate di attivazione sia


nella configurazione aperta.
Per m 1 (V vicino a 0) la probabilità è elevata.
Per m 0 (V vicino a Vm) la probabilità è bassa.
h = probabilità che il gate di inattivazione sia
nella configurazione aperta.
Per h 1 (V vicino a Vm) la probabilità è
elevata.
Per h 0 (V vicino a 0) la probabilità è bassa.
Canali del Na+:
• Particelle di gating (S4) una per ognuno dei 4 domini.
• Regioni P che formano il poro del canale
• L’ansa tra i domini III e IV è il cancello di inattivazione del canale, e
lo inattiva rapidamente mediante un ripiegamento che occlude il poro
dal versante interno.
A riposo Aperto
chiuso
Ext Na+ Ext

++ ++ Depolarizzazione -- --
Apertura
-- -- rapida ++ ++
Int
Int

Inattivato
Ext
Lento Lento
-- --

++ ++
Int
Canale chiuso
Il canale non è permeabile allo ione

gate gate tempo


attivazione inattivazione

Canale chiuso. Al potenziale di riposo, i gates di attivazione del


canale sono chiusi mentre quello di inattivazione è aperto.
Il canale si apre

tempo

Quando la membrana è depolarizzata fino al valore


soglia, i gates di attivazione si aprono ed il canale
diventa permeabile allo ione
Canale aperto
Quando il canale è aperto Na+ entra nella cellula

tempo

Il Na+ entrando nella cellula determina la rapida salita del


potenziale d’azione
Canale inattivato

Il gate di inattivazione si chiude, Na+ non può più entrare nella cellula

tempo

Con l’incremento della depolarizzazione, il gate di inattivazione


si chiude e nonostante i gates di attivazione siano aperti, il
canale non è permeabile. L’ingresso di Na+ si arresta.
Canale riattivato
Durante la ripolarizzazione, causata dall’uscita di K+, il
canale riacquista la sua conformazione di partenza

tempo

Durante la ripolarizzazione, il gate di inattivazione si apre e i


gates di attivazione si chiudono. Il canale torna nella
conformazione iniziale.
Periodo
refrattario
Potenziale di membrana ( mV) assoluto

Potenziale
d’azione

Tempo (msec)

Durante la fase di depolarizzazione e gran parte della ripolarizzazione,


la cellula eccitabile non può essere nuovamente attivata, si dice
pertanto che si trova in periodo refrattario assoluto. La refrattarietà
è legata all’impossibilità di far entrare nella cellula ulteriore Na+, a
causa dell’inattivazione dei canali al Na+.
Periodo refrattario

Periodo refrattario si divide in


in::
 Periodo refrattario assoluto (PRA)
(PRA):: Nessun potenziale d’azione può
essere generato, indipendentemente dallo stimolo applicato
 Periodo refrattario relativo (PRR)(PRR):: Si può generare un secondo
potenziale d’azione solo applicando stimoli con intensità superiore a
quella che ha generato il potenziale precedente
precedente.. Il PRR è tanto più
lungo quanto più è presente la iperpolarizzazione postuma
postuma..
Funzioni del periodo refrattario:
 Impedire il riverbero dei segnali che devono
essere propagati in una sola direzione
(antidromica) senza poter tornare indietro
 Limitare la frequenza di scarica di un
neurone
Come conseguenza dei periodi refrattari:

 Il potenziale d’azione è un evento isolato


che non può sommarsi con altri potenziali
d’azione.
 La frequenza con cui un neurone può
generare potenziali d’azione è limitata.
Le caratteristiche della frequenza di scarica sono
molto variabili da un neurone all’altro in quanto
ciascun neurone possiede un diverso corredo di
canali ionici voltaggio-dipendenti.
Il potenziale d’azione viene
generato in una zona
specifica del neurone,
detta zona trigger.
I potenziali, a monte di
questa zona, si propagano
secondo il modello della
conduzione assonale
passiva (con decremento).
Le varie regioni del neurone sono provviste di
differenti tipi di canali voltaggio-
voltaggio-dipendenti

• Dendriti: canali per K+,


Ca2+ e a volte Na+
• Zona d’innesco: alta
densità di canali per Na+
• Assone mielinico: elevata
densità di canali per Na+
e K+, a livello dei nodi di
Ranvier
• Terminazioni: canali per
Ca2+

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