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Essa implica che la diffusione sarà più veloce quando la concentrazione varia con la posizione in misura
considerevole rispetto a quando è unifiorme (in cui il flusso è uguale a zero): cioè la diffusione è più veloce
se la concentrazione varia velocemente. Un valore J positivo implica che ha lo stesso verso di z (va verso
concentrazioni più basse).
Analogamente, questo concetto può essere esteso alla velocità di conduzione termica, definendo il flusso di
energia come:
Anche in questo caso il flusso di energia associato all’abitazione termica risulta proporzionale al gradiente di
temperatura (Ja verso a T più basse – J>0]
Valori positivi di J implicano che la derivata ad essa associata sia negativa. Il coefficiente di proporzi9nalita
deve quindi essere anch’esso negativo:
La teoria cinetica dei gas può essere utilizzata per derivare delle espressioni caratteristiche di diffusione di
un gas perfetto, includendo anche i due casi sovrastanti. Vengono così introdotti, a partire dalla definizione
di flusso di collisione Zw cioè la velocità con cui le molecole colpiscono una regione del gas, coefficienti
individuati nel flusso descritto sopra:
a. COEFFICIENTE DI DIFFUSIONE:
b. CONDUTTIVITÀ TERMICA:
Una strano sarà ritardato dalle molecole che vi giungono da uno che si muove più lentamente(vx minore),
viceversa uno strato è accelerato da molecole provenienti da uno triato più veloce. Poiché l’effetto
ritardante dipende dal trasferimento della componente in x, Al fine di mantenere il fluido in movimento
bisogna quindi applicare una forza. Questo sistema viene descritto e individuato dal flusso di trasferimento
della quantità di moto come ( se si muovessero tutti alla stessa V sarebbe 0)
Inoltre, al fine di individuare la conducibilità del sistema, viene definita la conduttanza ( con k chiamata
conducibilità o conduttanza specifica):
La costante di cella viene determinata utilizzando una soluzione a conducibilità nota (in genere per mezzo di
una soluzione di KCl).
La conducibilità specifica non è indipendente rispetto alla concentrazione degli ioni in soluzione (così come
non è indipendente alla carica ionica, alla velocità di migrazione degli ioni o alla temperatura). Al fine di
rendere K formalmente indipendente rispetto a una determinata concentrazione della specie considerata,
viene introdotta la conducibilità molare:
Inoltre, a parità di concentrazione posso avere specie cariche diversamente e a tal riguardo,per renderla
indipendente rispetto alle cariche, si introduce la conducibilità equivalente:
Anche la natura degli elettroliti influenza la conducibilita: negli elettroliti forti la conducibilità resta costante
sotto diluizione, a differenza degli elettroliti deboli (in cui la conduttanza aumenta con la diluizione perché
l’effetto sull’aumento del grado di dissociazione costrua l’effetto della diluizione). La conducibilità molare
non è quindi sostanzialmente indipendente dalla concentrazione. Per gli elettroliti forte, tale dipendenza
viene descritta dalla radice della concentrazione. La prime legge di Kohlarausch mi permette di definire:
Da misure della conducibilità molare in funzione di C mi permette di trovare, per estrapolazione, una
conducibilità equivalente a dizliizione infinita (gli ioni sono indipendenti tra di loro).
Per gli elettroliti deboli tale approssimazione non è valida. Con la seconda legge di kholaraush si svio da
questo problema individuando come, a diluizione infinita, la dissociazione di un elettrolita è completa e
quindi ogni ioni contribuisce alla conduttività dell’elettrolita a presecindere dalla natura degli altri ioni
presenti. Viene definita così la legge della misurazione indipendente degli ioni:
La seconda legge viene definita anche legge della migrazione indipendente degli ioni ed è riferita a specie
che possono dissociarsi completamente quindi considero lo ione indipendente dal suo controione.. Se la
sostanza non si dissocia Completamebre si può ottenere un valore di conducibilità a partire dal grado di
dissociazione:
La legge di ostwald risolve ciò, mettendo in relazione la costante di dissociazione di un elettrolita debole con
la conduttività ionica equivalente.
Infine, come accennato precedentemente, la conducibilità molare o equivalente dipende dalla facilità con
cui gli ioni si muovono in soluzione. Più uno ione è mobile, più conduce corrente e la mobilità è funzione
della dimensione dello ione e quindi della solvatazione. Viene definita mobilità ionica la velocità di uno ione
in un campo elettrico unitario:
La mobilità cresce all’aumentare del raggio ionico: questo perché è un raggio ionico maggiore determina
una densità di carica minore di conseguenza una minore sfera di trazione.ioni più piccoli, determinano sfere
di coordinazione più grandi e quindi una velocità una mobilità minore.
Inoltre la mobilità degli ioni H più e o H meno e maggiore rispetto a ioni di stessa carico dimensione perché
in acqua tali ioni formano legami a ponte di idrogeno seguendo un meccanismo di conduzione noto come
meccanismo di Grotthuss.