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Greta Rondelli, Violino, triennio ordinamentale, anno accademico 2020/2021

1. Confronta tra di loro la sezione A e la sezione B. Quale è la loro rispettiva funzione


“drammaturgica” o narrativa nel contesto della composizione? Descrivi in modo dettagliato gli
elementi in comune, le differenze, le somiglianze, mettendoti nei panni dell’ascoltatore più
che in quelli dell’analista. Quali effetti potrebbero aver generato le scelte del compositore
sulle emozioni o sulle percezioni di chi ascolta? (NB: Non è ammesso l’eventuale “copia e
incolla” di parti della relazione già consegnata).
2. Descrivi il percorso armonico della composizione, motivandone le scelte in relazione allo
sviluppo drammaturgico/narrativo. (NB: Non è ammesso l’eventuale “copia e incolla” di parti
della relazione già consegnata).
3. Evidenzia quali sono i tuoi obiettivi principali, sia sul piano tecnico che su quello
interpretativo, nel portare in scena questa pagina musicale, e poi descrivi in generale (a
prescindere da questo brano) quali sono le caratteristiche, il ruolo e la funzione dell’”artista
consapevole” e le sue possibili relazioni con l’opera musicale.

1. L’intermezzo “Meditation” si trova in una posizione all’interno dell’opera considerata


decisiva per la narrazione, alla quale Thais, dopo aver parlato con Athanael ed esserne
uscita turbata e in lacrime, medita durante l’intera notte e decide di convertirsi alla fede
cristiana. La sezione A ha dunque la funzione narrativa di descrivere il flusso di pensieri di
Thais. E’ caratterizzata dal tema principale, in re maggiore, molto dolce ma ricco di piano
improvvisi, forcelle, che all’ascolto creano una sensazione di sospensione. L’ascoltatore
grazie alla particolare dinamica è sempre sorpreso dai cambiamenti di intensità
improvvisi, ed è portato ad immaginare lui stesso i pensieri tormentati di thais durante la
notte. Il tema presentato è ripetuto una seconda volta, ma variato. Esso porta ad una
prima tensione drammatica, all’ascolto si nota un ispessimento della texture, prima
formata solamente dal violino e l’arpa, e nella ripetizione si aggiunge anche l’orchestra, la
quale sostiene il solista. Questo ispessimento della texture aumenta gradualmente anche
nella sezione B, quella di maggior drammaticità del brano. La sezione B ha un carattere
completamente diverso rispetto alla A, e l’ascoltatore si trova catapultato in un’atmosfera
più cupa, in una tonalità minore raggiunta attraverso modulazioni. Il tempo cambia, passa
dall’andante religioso della sezione A (60 bpm, che imita il tempo dei passi di una persona
che cammina) ad un animando, poi ad poco a poco appassionato, quindi accelera sempre
più fino ad arrivare al culmine di tutto, un mosso agitato. Questo accelerando progressivo,
colto facilmente dall’ascoltatore, narrativamente rappresenta l’ascesa difficile di Thais alla
spiritualità, il suo abbandono delle passioni terrene e l’ascesa verso il mondo ultraterreno.
Nel tema B possiamo trovare figure ritmiche che rimandano al tema A. Abbiamo anche
nel tema B indicazioni dinamiche che sorprendono l’ascoltatore, come piano improvvisi o
grandi crescendo. Dopo il grande momento di tensione drammatica segue un momento di
grande rilascio della tensione, il violino rimane da solo in una breve cadenza, che
sorprende l’ascoltatore e lo riporta verso un’atmosfera calma, beata. Simboleggia infatti
l’ascesa di Thais verso la spiritualità, tramite le note del violino si vede l’anima di Thais
innalzarsi verso le sfere superiori.

2. La composizione inizia in Re maggiore, con la presentazione del tema principale, che


tramite una piccola modulazione a mi bM e una cadenza ritorna al tema principale,
sempre in Re maggiore. La tonalità dominante è maggiore, e dona un senso di calma e
dolcezza al tema. La ripetizione del primo tema invece presenta un’armonia più
complessa, infatti già dalla terza battuta modula prima al do M, poi al mi M, tornando al re
M. Verso la fine della sezione A possiamo trovare un pedale di nona di dominante che dà
grande instabilità, infatti tende al primo grado, al quale arriverà alla fine della sezione A.
La ripetizione del tema principale variato comincia a inserire tensioni al brano, che
portano verso la sezione B, culmine drammaturgico del brano. Le scelte armoniche fatte
per la prima sezione del brano si adattano perfettamente alla narrazione, descrivono i
primi stati di tensione e risoluzione del flusso di pensieri della protagonista, e all’ascolto
rendono benissimo il clima ancora dolce ma instabile del brano. La sezione B,
caratterizzata fin da subito da un clima più cupo e teso , inizia con una progressione
modulante, dal si m al si M, poi dal re M arriva al fa M, mantenuto per un pò di battute,
fino ad arrivare al Fa m armonico, che caratterizza appieno questa sezione. L’arrivo del fa
minore coincide con l’arrivo della parte di massima tensione del brano, nel quale si arriva
alle note più alte del violino, che scendono subito nel più mosso e agitato, ripetendo lo
stesso schema ritmico con l’aiuto di tutta l’orchestra. Alla terza ripetizione esso viene
variato (seguendo la regola delle due ripetizioni, che delimita la soglia di sopportazione
dopo la quale un’ulteriore ripetizione diverrebbe senza senso), e arriva ad una cadenza
modulante del violino solista, prima ancora sostenuto dall’orchestra e poi solo, che riporta
alla tonalità d’impianto, il Re Maggiore. L’andamento armonico della sezione B, ricco di
modulazioni, ricalca perfettamente il tormento di Thais, e la difficoltà della grande
decisione che riesce a prendere, quella di convertirsi ed abbandonare la sua vita
peccaminosa. Da questo clima drammatico si arriva quindi di nuovo al Re maggiore, dove
riprende il tema principale, dove però ci sono piccole differenze nei rivolti degli accordi,
diversamente dalla prima esposizione del primo tema. Nella ripetizione del primo tema
ritroviamo le modulazioni incontrate in precedenza, e l’accordo di nona di dominante che
risolve sul primo grado alla fine della ripetizione. Nell’ultima pagina, da battuta 59 a 71
possiamo ritrovare la coda, che ha come tonalità principale sempre il Re maggiore, ed è
caratterizzata inizialmente da una cadenza ad inganno, per poi proseguire con una
cadenza perfetta, che dà una sensazione di conclusione che però non avviene, perché
c’è una ripresa ingannevole a battuta 65. Il brano conclude con una successione di tre
cadenze perfette, V I, mentre il violino sale con gli armonici verso la beatitudine della
spiritualità e della redenzione dai peccati.

3. Meditation dalla Thais è un brano delicatissimo, che non presenta grandi difficoltà
tecniche ma è di complicata interpretazione ed esige un esecutore attentissimo. Esso
rappresenta appunto un momento di meditazione, ed è l’unica parte dell’opera non
cantata dai cantanti. Il violino quindi ha il ruolo di voce narrante, si sostituisce al canto
umano, e deve riuscire nell’intento di parlare senza voce, di dire attraverso le note.
Principalmente bisogna dedicarsi alla cura e alla precisione della dinamica, attraverso la
quale si deduce il flusso dei pensieri di Thais, e prestare grande attenzione ai
cambiamenti agogici, che rendono ancora più drammatico il brano. L’orchestra ed il coro
hanno un ruolo importantissimo, non si deve pensare ad essi come solo di
accompagnamento ma hanno la stessa importanza del violino solista, e contribuiscono a
creare l’atmosfera adatta per le diverse sezioni del brano. L’artista consapevole che si
accinge ad eseguire qualunque brano, ha come obbligo di informarsi profondamente
rispetto a quello che andrà ad eseguire, sia per comprendere il contesto nel quale è
posto, sia per comprendere le motivazioni interne del compositore. Ogni brano deve
essere compreso profondamente, e un artista considerato consapevole deve andare oltre
le difficoltà tecniche per riuscire ad immergersi a 360 gradi all’interno della musica. Un
qualunque brano ha come scopo di trasmettere emozioni all’ascoltatore, e questo
dovrebbe essere il principale obbiettivo dell’esecutore, altrimenti se ciò non fosse, la
musica sarebbe solamente l’esecuzione di tutte le note a tempo, senza emozioni o
significati più profondi.

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