Sei sulla pagina 1di 3

 

Articoli Recensioni      Eventi Artisti Lezioni Gallery New York


Altro     

Da giovedì 5 settembre Riparte la rassegna "Bonaventura Jazz" al Bonaventura Music Club di Buccinasco, Ormai Giunta alla Settima
NEWS: 
Edizione.

INDICE LEZIONI Utilizzo degli arpeggi per improvvisare (1°parte)


di Danilo Comerio
xigaze@libero.it

Download Chrome Browser


Ann.Install O ine, Device-based
Ann. Group Policies & More. Deploy…
Google

Learn More

Improvvisare è un'arte e perciò un qualche cosa al di fuori da schemi e nozioni a cui siamo generalmente abituati, e
comunque,sembrerà una contraddizione ma per improvvisare ci vogliono nozioni ben precise. Se ad esempio devo improvvisare su
un accordo di Cmaj7 devo conoscere lo schema sulla tastiera che dipinge l'accordo per averne il responso sonoro e, una volta
memorizzato lo schema sarà solo questione di fare pratica per gestire le note come meglio credo: se Cmaj7 è composto dalle note
do-mi-sol-si queste saranno le note che daranno in pieno il senso dell'accordo.

Naturalmente in un'improvvisazione su Cmaj7 o su qualsiasi altro accordo non sono limitato a suonare solo queste note perché con
degli approcci cromatici potrei includere qualsiasi nota come ornamento alle note principali, ma per fare questo senza creare
confusione devo prima imparare a suonare e concatenare sulla tastiera gli arpeggi esclusivamente con le note di cui sono composti
e conoscerne bene i diagrammi.

Per intraprendere lo studio dell'improvvisazione le strade sono molte,l'importante è averne una da seguire per evitare di disperdere
energie inutilmente.

Andiamo a vedere la sequenza armonica che segue:

Facciamo una breve analisi armonica per chi vuole capirne qualcosa di più:

sequenza in tonalità di Cmaggiore

Andiamo a vedere l'armonizzazione della scala con accordi di quattro voci:

Cmaj7 Dm7 Em7 Fmaj7 G7 Am7 Bm7b5


I II III IV V VI VII

Come potete notare nella sequenza armonica compaiono degli accordi che non sono presenti nella nostra armonizzazione ma non
per questo estranei alla nostra tonalità perché in qualche modo sono in relazione tra di loro. Andiamo ad analizzare:

Cmaj7: (do-mi-sol-si) accordo costruito sul I°grado (ionico) della scala di C maggiore.

E7: (mi-sol#-si-re). In Cmaggiore sul III grado abbiamo Em7 (frigio) (mi-sol-si-re) che è un accordo minore; alzando la 3°minore
(sol) di un semitono (sol#) otteniamo un accordo maggiore con 7°minore che non è altro che una dominante del VI grado di
Cmaggiore (Am).

A7: (la-do#-mi-sol). Sul VI grado abbiamo Am7 (eolico) (la-do-mi-sol) ed anche qui con lo stesso procedimento fatto per E7,
alzando la 3° minore (do) di un semitono (do#) otteniamo A7 che è dominante di Dm (dorico)

Dm7: (re-fa-la-do) II grado della tonalità (dorico)

Am: (la-do-mi) VI grado della tonalità (eolico)

D7: (re-fa#-la-do) stesso ragionamento fatto per E7 e A7: la 3°minore (fa) del II grado Dm7 si porta a fa# ed otterremo D7 che è
dominante della dominante (G7).
G7: (sol-si-re-fa) accordo di dominante costruito sul V grado (misolidio)

Come potete notare possono spesso comparire in una tonalità accordi che in un primo momento potrebbero risultare estranei alla
tonalità stessa non comparendo nell'armonizzazione della scala maggiore ma così non é. Chiudiamo questa parentesi ed andiamo a
vedere gli schemi degli arpeggi per gli accordi in questione:

Tutti i diagrammi degli arpeggi in questione partono dalla nota fondamentale nel basso e, non avendo corde a vuoto,potranno
essere traslati lungo tutta la tastiera per ottenere nuovi arpeggi che mantengono gli stessi diagrammi (è come per gli accordi senza
note a vuoto che vengono traslati lungo tutta la tastiera). Prendiamo ad esempio in considerazione il nostro arpeggio di A7 al IV
capotasto che parte con il dito medio al quinto tasto(la) sulla 6°corda (mi): se per esempio volessi ottenere un arpeggio di C7 con
lo stesso diagramma dovrei cominciare con il dito medio che schiaccia il do sempre sulla 6° corda all'ottavo tasto e da qui partire
con l'arpeggio che mantiene lo schema di A7. Lo stesso arpeggio di C7 potrei farlo partendo anche con il dito medio al terzo tasto
sulla 5°corda se prendessi ad esempio in considerazione il diagramma dell'arpeggio di E7 che ha la fondamentale sulla 5°corda al
settimo tasto. Potete notare che gli arpeggi maggiori con settima minore (A7,E7) di cui vi ho dato i diagrammi possono avere un
percorso che parte dalla 5°corda oppure dalla 6° corda a seconda del diagramma che viene preso in considerazione e per questo
motivo avremo almeno due punti di partenza per ogni arpeggio (dico almeno due perché non prendiamo in considerazione la
possibilità di traslare l'arpeggio un'ottava sopra sulla stessa corda quando è possibile).

E7 al capotasto VI con nota fondamentale sulla 5°corda

E7 al capotasto XI con nota fondamentale sulla 6°corda

A7 al capotasto IV con nota fondamentale sulla 6°corda

A7 al capotasto XI con nota fondamentale sulla 5°corda

Molti penseranno che molti concetti sono scontati e che non necessitano di spiegazioni(tante volte si danno per scontate cose che
in verità non si conoscono),buon per loro,io invece credo non vada dato niente per scontato soprattutto quando,come in questo
caso, di lezione trattasi.

Per quanto riguarda l'arpeggio di D7 del nostro esercizio utilizzeremo la forma di E7 traslata un tono sotto e per quanto riguarda
G7 sposteremo sempre di tono l'arpeggio di A7.

La prima cosa da fare sarà quella di suonare gli arpeggi cercando di memorizzarli; fatto questo si può cominciare ad eseguirli a
tempo stabilendo una suddivisione ritmica e collegandoli tra loro sulla sequenza armonica in questione.

Cominciamo con suonare note da un quarto su ogni movimento che potremo eseguire con pennate consecutive in giù con effetto
staccato per dare più un senso ritmico. Per ogni accordo che occupa due misure avremo da suonare otto note in arpeggio mentre
per gli accordi che occupano una misura suoneremo quattro note. Consiglio inizialmente di eseguire gli arpeggi partendo sempre
dalla nota fondamentale e in sequenza come nei diagrammi per meglio focalizzarli; una volta che avrete fatto un po' di pratica
potrete suonarli anche facendo salti di corda e partendo da qualsiasi nota dell'arpeggio.

Qui sopra avete le prime quattro misure come esempio. Indispensabile l'uso del metronomo che inizialmente potete impostare ad
una velocità di 100 battiti al minuto per poi aumentare gradatamente.

Visto che il movimento della mano destra(per i mancini ovviamente la sinistra)muove sugli ottavi sarà utile eseguire l'esercizio
anche con la pennata in su a contatto con le corde stoppate per avere più riferimento sul tempo.
Modo d'esecuzione:
La mano destra penna in giù appoggiandosi alla corda sottostante
La mano sinistra allenta sulla tastiera e la destra ritorna con un lieve contatto sulla corda stoppata.Il tutto con andamento swing

Nell'andamento degli ottavi a swing la prima nota è un po' più lunga della seconda e rispecchia all'incirca la suddivisione che nasce
da una terzina di ottavi come ho rappresentato sopra. Questi esercizi sono preparatori ad un vero e proprio discorso
sull'improvvisazione in cui ci addentreremo gradatamente. Buon lavoro

Mi piace Condividi Piace a 19 persone. Di' che ti piace prima di tutti i tuoi amici.

Download Chrome Browser


Ann. Install O ine, Device-based
Ann. Group Policies & More. Deploy…
Google

Learn More

Le altre lezioni:
04/02/2007 LEZIONI (chitarra): Utilizzo degli arpeggi per improvvisare (IIa parte) (Danilo Comerio)
11/08/2005 LEZIONI (chitarra): Il tremolo sugli accordi (Danilo Comerio)
06/02/2005 LEZIONI (chitarra): Ritmo bolero in stile manouche (Danilo Comerio)
04/09/2004 LEZIONI (chitarra): Ritmica manouche (2a parte): nuovi accorgimenti e il brano 'Minor Swing' di Django.
(Danilo Comerio)
07/02/2004 LEZIONI (chitarra): Ritmica manouche: accorgimenti riguardanti il modo di accompagnare con la
tecnica manouche. (Danilo Comerio)
01/07/2003 LEZIONI (chitarra): Accordi manouche. Alcune posizioni che il grande Django Reinhardt adottava nella
sua incredibile tecnica. (Danilo Comerio)
08/12/2002 LEZIONI (chitarra): Le Triadi: maggiore, minore, diminuita ed eccedente (Danilo Comerio)
10/07/2002 LEZIONI (chitarra): Sotituzione di tritono (o di quinta diminuita) - 2a parte (Danilo Comerio)
08/06/2002 LEZIONI (chitarra): Sostituzione di tritono (o di quinta diminuita). Posizioni, segreti e...14 esempi!
(Danilo Comerio)
30/03/2002 LEZIONI (chitarra): L'accordo semidiminuito nel blues con voicing di esempio (Danilo Comerio)
13/02/2002 LEZIONI (chitarra): Nuova sezione di chitarra curata da Danilo Comerio. La prima lezione è sull'accordo
semidiminuito.

Inserisci un commento

© 2002, 2006 - Jazzitalia.net - Danilo Comerio - Tutti i diritti riservati

© 2000 - 2019 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun
utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.

COMMENTI
Inserito il 25/6/2011 alle 14.25.06 da "enzom9475"
Commento:
ho letto alcune cose molto interessanti, io sono un neofita ma sono sempre piu'interessato al jazz. Complimenti per questo sito. Enzo
 
Inserito il 21/7/2012 alle 10.32.52 da "peppekaa"
Commento:
Bravo Danilo continua così,hai fatto un bel lavoro con queste lezioni. Complimenti Giuseppe
 
Inserito il 11/10/2016 alle 12:20:15 da "Iorioa44"
Commento:
Grazie ! Questo e' il miglior modo per introdurre l'improvvisazione!sarebbe bello approfondire con una lezione l'approccio cromatico. Andrea Iorio.

Potrebbero piacerti anche