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La Guerra civile spagnola è stata definita come il primo scontro armato tra fascismo e antifascismo; da un

lato vi erano le forze repubblicane, sinistra, mentre dall’altro le forze conservatrici, destra.

Gli uomini della sinistra, riuniti in un’alleanza antifascista, definita Fronte popolare, combatterono questa
guerra in modo molto aggressivo.

Nonostante la ferocia del Fronte, le forze di destra fronteggiarono l’insurrezione dei repubblicani e dei
socialdemocratici, riuscendo a sconfiggere il Fronte con la creazione della Falange spagnola, sostenuta dalla
Chiesa e diretta dal generale Francisco Franco, che aiutato dalle potenze nazi-fasciste, concluse
vittoriosamente la guerra civile spagnola nell’aprile del 1939.

Premesse. Dai tempi della Riconquista spagnola, di Carlo Magno, la nobiltà ed il clero acquisirono un
resistente potere destinato a durare a lungo.

In tutte le nazioni europee, la borghesia acquistava sempre più potere, mentre in Spagna non riusciva ad
esercitare un potere su quello monarchico.

Ci furono diversi tentativi di insurrezione da parte dei borghesi, che vennero, però, repressi dal potere
monarchico. La situazione interna del paese era molto instabile e si viveva tra rivolte e scioperi.

Poiché la monarchia non riusciva a riportare l’ordine nel paese, nel 1923, con un colpo di stato, il generale
Primo de Rivera impose un regime dittatoriale, che durò fino al 1930, quando morì, che non fu del tutto
negativo; infatti rinnovò e creò opere pubbliche ed infrastrutture necessarie allo sviluppo del paese.

La Spagna repubblicana. Il 14 aprile 1931 segna una svolta fondamentale nella storia della Spagna, non solo
per il crollo della monarchia e per l’instaurazione della repubblica, ma anche perché da questa data inizia
un periodo di tensioni che porteranno alla guerra civile.

La situazione della Spagna, con la monarchia sempre al potere, portò, nelle elezioni del 1931, alla vittoria
delle forze di sinistra formate dai socialdemocratici, che proclamarono la Repubblica e costrinsero il
sovrano Alfonso 13° all’esilio.

La situazione della Spagna peggiorava sempre di più; in più l’ascesa al governo delle forze di sinistra
provocò la reazione delle forze conservatrici di destra, portando la sinistra in uno stato di confusione
politica.

Data la situazione di totale disordine del governo in carica, le forze di destra, nel 1933, si riunirono in un
movimento, denominato Falange spagnola.

Le elezioni del 1936, che furono vinte da socialisti, comunisti, anarchici e repubblicani, coalizzati nel Fronte
popolare, provocarono un colpo di stato militare

da parte di Francisco Franco.


Quando= dal 1936 al 1939

Dove= In Spagna.

Chi combatte= fu una guerra civile-->combatterono spagnoli contro spagnoli, ma di opposte visioni
politiche: i nazionalisti contro i repubblicani

Sostenitori dei nazionalisti=Italia, Germania, Portogallo (sostenevano l'ideologia fascista e quindi i


nazionalisti)

Sostenitori dei repubblicani= Inghilterra, Francia, Russia (erano antifascisti e quindi sostenevano i
repubblicani)

Ragioni del conflitto

Le cause di questa guerra, come spesso accade, vanno ricercate nella situazione economica in cui versava il
paese negli anni '30--->la Spagna era sostanzialmente una nazione povera, l'industria era poco sviluppata e
la maggior parte della popolazione era formata da contadini, operai, minatori. Tra questi strati più poveri
della popolazione iniziano a farsi strada le idee socialiste e la volontà di far approvare una riforma agraria
che provvedesse ad una ri-distribuzione delle terre (in pratica tutte le terre coltivabili erano in mano a pochi
proprietari che sfruttavano il lavoro dei contadini, prendendosi tutto il ricavato. I contadini volevano essere
proprietari dei terreni e lavorare per sé stessi invece che per un padrone).

Oltre a questi problemi economici, c'erano anche tensioni fra gruppi etnici minori (es. Rivolta delle Asturie
del 1934) che contribuivano a creare un clima di forte tensione sociale.

La guerra vera e propria

Nel 1936 il Fronte Popolare (cioè un insieme di diversi partiti appartenenti alla sinistra) riesce ad avere la
maggioranza nelle elezioni e sale al potere.

Gli appartenenti alla destra, però, non accettano questa situazione, soprattutto per le riforme che la sinistra
andava preparando in favore degli strati poveri della popolazione (riforma della scuola, riforma agraria,
etc.). Ci furono per questo molti atti sanguinosi da parte delle forze nazionaliste, fino a quando fu deciso di
prendere il potere con un colpo di stato.

I nazionalisti insorgono in Marocco, dove era di stanza la legione straniera con a capo il generale Francisco
Franco.

È il 17 luglio 1936: con questa rivolta si dà il via alla guerra civile che si estende ben presto a tutta la Spagna.

Gli schieramenti vedevano dunque da una parte gli appartenenti al partito nazionalista (che aveva simpatia
per il fascismo) con a capo il generale Franco e, dall'altra, il popolo, fedele al governo repubblicano che era
legittimamente salito al potere.

A livello internazionale fu dichiarato il "non-intervento" da parte delle altre potenze, così da non offrire
supporto a nessuno dei due schieramenti. Questo ufficialmente, perché ufficiosamente paesi come la
Francia e l'Inghilterra incoraggiarono la partecipazione antifascista dei loro cittadini. Solo due nazioni si
offrirono di aiutare gli spagnoli e si schierarono più o meno apertamente per i repubblicani: la Russia e il
Messico.
Giunsero poi in sostegno dei repubblicani volontari da tutto il mondo che si organizzarono nelle brigate
internazionali di cui facevano parte uomini e donne provenienti da moltissimi paesi.

Nonostante questi rinforzi, i repubblicani non poterono vincere contro i nazionalisti: infatti, in aiuto di
Francisco Franco, Mussolini inviò un intero corpo militare e Hitler numerosi aerei da guerra da utilizzare nei
bombardamenti (Guernica).

Fine della guerra e conseguenze

La guerra termina il 28 marzo 1939, quando le truppe franchiste vincono sui repubblicani.

Il generale Franco instaura una dittatura di tipo fascista di cui fu capo indiscusso per oltre 30 anni (fino al
1976).

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