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Dinamica Ascensore
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA
Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica ed Informatica
___________________________________________________
Dinamica Ascensore
Prof. Ing. Michele Lacagnina
INDICE
1. COMPONENTI .................................................................................................... 3
1.1 MOTORE ELETTRICO ............................................................................................................ 3
1.2 FRENO A CEPPI ................................................................................................................... 4
1.3 TRASMISSIONE ................................................................................................................... 5
1.4 UTILIZZATORE .................................................................................................................... 5
1.5 GRANDEZZE DINAMICHE E CINEMATICHE ................................................................................. 6
2. SALITA REGIME CON CABINA A PIENO CARICO ................................................... 8
3. DISCESA REGIME CON CABINA A PIANO CARICO .............................................. 11
4. AVVIAMENTO IN SALITA CON CABINA A PIENO CARICO ................................... 14
5. FRENATURA IN DISCESA CON CABINA A PIENO CARICO .................................... 17
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Dinamica Ascensore
Consideriamo il sistema di Figura 1, composto da un motore elettrico
asincrono, un freno a ceppi, una trasmissione ad ingranaggi e da un utilizzatore
composto dalla cabina e dal contrappeso mossi da una puleggia mediante funi.
Motore asincrono
Puleggia
Freno a ceppi
Contrappeso
Cabina
Figura 1 – Ascensore
1. Componenti
Consideriamo adesso i componenti che costituiscono l’intero sistema.
1.1 Motore elettrico
Il motore è elettrico asincrono a corrente alternata. La curva caratteristica
del motore è quella rappresentata in Figura 2.
3
Figura 2 – Curva caratteristica motore asincrono
Come si può notare il motore in esame ha dapprima coppia crescente al
crescere della velocità angolare; raggiunto un massimo la coppia fornita
decresce rapidamente con andamento quasi lineare annullandosi in
corrispondenza di una velocità caratteristica detta di sincronismo.
Come è noto tale velocità è legata alla frequenza della rete e al numero
dei poli del motore dalla relazione:
⁄
50 (1.1)
Al di sotto di tale velocità la macchina funziona da motore elettrico,
fornendo energia meccanica, la coppia è positiva.
Al di sopra di tale velocità la macchina funziona da generatore elettrico,
assorbendo energia meccanica e la coppia pertanto diviene negativa: il motore
esercita un’azione frenante.
Il motore ha momento d’inerzia complessivo .
1.2 Freno a ceppi
Sull’albero del motore è montato anche un freno a ceppi che supponiamo
eserciti un momento frenate (non appena attivato) che si considera eguale
nei due sensi di rotazione , regolabile, ma costante per una data condizione di
funzionamento.
4
Il momento d’inerzia della puleggia del freno (che funziona anche da
volano al fine di mantenere l’accelerazione di avviamento massima e
l’accelerazione di frenata sufficientemente costanti al variare del carico
dell’utilizzatore) vale .
Il freno può funzionare solo se il motore è disinserito
1.3 Trasmissione
(1.2)
La trasmissione assicura un rendimento in moto diretto e in moto
retrogrado . La trasmissione è collegata mediante un giunto al motore e
dall’altra parte all’utilizzatore.
Figura 3 – Accoppiamento vite perpetua – ruota
1.4 Utilizzatore
L’utilizzatore è costituito da una puleggia a gole di momento d’inerzia ,
montata su un secondo albero, ortogonale a quello motore, che trascina una o
più funi collegate da una parte alla cabina di peso che può portare un carico
utile compreso tra 0 e , , dove , è la massima portata utile della
cabina, dall’altra parte da un contrappeso di peso:
5
∙ , (1.3)
con:
, (1.5)
ossia può essere maggiore o minore del peso del contrappeso.
Si trascurano l’inerzia delle funi e le resistenze passive dell’utilizzatore e
l’effetto di organi ausiliari (dispositivi di sicurezza, etc.)
1.5 Grandezze dinamiche e cinematiche
Peso della cabina
Peso del contrappeso
Momento d’inerzia delle masse rotanti del motore
Momento d’inerzia della massa volanica del freno a ceppi
Momento d’nerzia totale delle masse rotanti dell’albero motore
Momento d’inerzia della puleggia
Diametro della puleggia
Rapporto di trasmissione vite perpetua – ruota elicoidale
Rendimento in moto diretto
Rendimento in moto retrogato
Momento motore
Momento frenante
Velocità angolare albero motore
Accelerazione angolare albero motore
Velocità angolare puleggia
Accelerazione angolare puleggia
Velocità cabina e contrappeso
Accelerazione cabina e contrappeso
Con:
(1.6)
si considera il momento d’inerzia totale di tutte la masse rotanti che gravano
sull’albero motore.
6
Per tutti gli esempi che verranno analizzati consideriamo lo schema di
Figura 4.
Figura 4 – Schema ascensore
L’equazione del bilancio energetico verrà scritta come:
0 (1.7)
dove:
è la potenza motrice;
è la potenza resistente;
è la potenza perduta;
è la potenza dovuta alle forze e le coppie d’inerzia.
7
2. Salita regime con cabina a pieno carico
Ipotesi:
salita la velocità della cabina è rivolta verso l’alto
regime non sono presenti accelerazioni
pieno carico
Con queste ipotesi lo schema da considerare è quello di Figura 5.
Figura 5 – Schema ascensore salita, regime con cabina a pieno carico
Considerando che:
(2.1)
∙ 2 ∙ ∙ (2.2)
Scriviamo le espressioni delle potenze:
∙ (2.3)
̅ ∙ ∙ ∙ ∙ (2.4)
1 ∙ (2.5)
8
Dove in questo caso
∙ (2.6)
E quindi:
1 ∙ ∙ (2.7)
Il moto è quello diretto in quanto viene fornita energia all’utilizzatore dal
motore.
In condizioni di regime:
0 (2.8)
L’equazione del bilancio energetico, in questo caso diventa:
∙ ∙ ∙ ∙ 1 ∙ ∙ 0 (2.9)
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ 0 (2.10)
Semplificando:
∙ ∙ ∙ (2.11)
Ponendo:
∙ ∙ 0 (2.12)
∙ (2.13)
Si ha:
(2.14)
In Figura 6 sono state riportate le curve del momento motore e del
momento motore utile . Si può notare che la curva del momento motore
utile ha lo stesso andamento del momento motore ma con valori leggermente
più piccoli.
Il punto di intersezione tra la curva del momento motore utile e del
momento resistente determina una velocita dell’albero motore che è
minore della velocità di sincronismo . Pertanto la macchina, così come
previsto, si comporta da motore elettrico, fornendo energia meccanica al
sistema.
9
Figura 6 – Curve del motore asincrono
In Figura 7 è riportato l’equilibrio dell’albero motore:
Figura 7 – Equilibrio dell’albero motore
10
3. Salita regime con cabina scarica
Ipotesi:
salita la velocità della cabina è rivolta verso l’alto
regime non sono presenti accelerazioni
Cabina scarica
Con queste ipotesi lo schema da considerare è quello di Figura 8.
Figura 8 – Schema ascensore salita, regime con cabina scarica
Scriviamo le espressioni delle potenze:
∙ (3.1)
̅ ∙ ∙ ∙ ∙ (3.2)
1 ∙ (3.3)
∙ ∙ ∙ (3.4)
E quindi:
1 ∙ ∙ ∙ ∙ (3.5)
11
0 (3.6)
L’equazione del bilancio energetico, in questo caso diventa:
∙ ∙ ∙ ∙
1 ∙ ∙ ∙ ∙ 0 (3.7)
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ 0 (3.8)
Semplificando:
∙ ∙ ∙ (3.9)
Ponendo:
∙ ∙ ∙ 0 (3.10)
Si ha:
(3.11)
Avendo indicato con il momento resistente ridotto all’albero motore.
In Figura 9 è stato riportato il punto di funzionamento del sistema. Si può
notare come la velocità del motore è, in questo caso, maggiore della
velocità di sincronismo . Pertanto la macchina si comporta da generatore
elettrico.
In questa condizione di funzionamento, di solito, la macchina viene
staccata, in quanto l’utilizzatore si autoalimenata.
Figura 9 – Schema ascensore salita, regime con cabina a pieno carico
12
In Figura 10 è riportato l’equilibrio dell’albero motore:
Figura 10 – Equilibrio dell’albero motore
13
4. Avviamento in salita con cabina a pieno carico
Ipotesi:
salita la velocità della cabina è rivolta verso l’alto
avviamento tutte le accelerazioni sono concordi alle relative velocità
pieno carico
Con queste ipotesi lo schema da considerare è quello di Figura 11.
Figura 11 – Schema ascensore avviamento, salita con cabina a pieno carico
Considerando che:
(4.1)
∙ 2 ∙ ∙ (4.2)
∙ 2 ∙ ∙ (4.3)
Scriviamo le espressioni delle potenze:
∙ (4.4)
14
̅ ∙ ∙ ∙ ∙ (4.5)
1 ∙ (4.6)
Dove in questo caso:
∙ ∙ ∙ (4.7)
E quindi:
1 ∙ ∙ ∙ ∙ (4.8)
Il moto è quello diretto in quanto viene fornita energia all’utilizzatore dal
motore.
∙ ̅ ∙ ̅ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ (4.9)
L’equazione del bilancio energetico, in questo caso diventa:
∙ ∙ ∙ ∙
1 ∙ ∙ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ 0 (4.10)
Semplificando:
∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ 0 (4.11)
L’espressione del momento motore risulta:
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ (4.12)
15
Ponendo:
∙ ∙ 0 (4.13)
∗
∙ ∙ (4.14)
Si ha:
∗
∙ (4.15)
Avendo indicato con il momento resistente ridotto all’albero motore, e
con ∗ il momento d’inerzia totale di tutte la masse rotanti ridotte all’albero
motore.
Il momento motore risulta positivo, pertanto la macchina, in questo caso,
si comporta da motore elettrico.
In Figura 12 è riportato l’equilibrio dell’albero motore:
∗
Figura 12 – Equilibrio dell’albero motore
16
5. Frenatura in discesa con cabina a pieno carico
Ipotesi:
discesa la velocità della cabina è rivolta verso il basso
avviamento tutte le accelerazioni sono discordi alle relative velocità
pieno carico
Con queste ipotesi lo schema da considerare è quello di Figura 13.
Figura 13 – Schema ascensore frenatura, discesa con cabina a pieno carico
Considerando le (4.1), (4.2) e (4.3), scriviamo le espressioni delle potenze:
0 (il motore è staccato) (5.1)
̅
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ (5.2)
1 ∙ (5.3)
Dove in questo caso:
∙ ∙ ∙ ∙ ∙
17
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ (5.4)
E quindi:
1 ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ (5.5)
Il moto è quello retrogrado in quanto il motore è staccato e l’utilizzatore si
autoalimenta; tutti i termini della potenza entrante dipendono dai componenti
dell’utilizzatore.
∙ ̅ ∙ ̅ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ (5.6)
∙ ∙ ∙ ∙
1 ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ 0 (5.7)
Riordinando:
∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙
∙ ∙ ∙ ∙ 0 (5.8)
18
L’espressione del momento frenate risulta:
∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ ∙ (5.9)
Ponendo:
∙ ∙ ∙ 0 (5.10)
∗
∙ ∙ ∙ (5.11)
Si ha:
∗
∙ (5.12)
Avendo indicato con il momento resistente ridotto all’albero motore, e
con ∗ il momento d’inerzia totale di tutte la masse rotanti ridotte all’albero
motore.
In Figura 14 è riportato l’equilibrio dell’albero motore:
∗
Figura 14 – Equilibrio dell’albero motore
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