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Capitolo 3.

Applicazioni dei principi


della dinamica

RISPOSTE AI FERMATI A PENSARE DELLA TEORIA

 1. Il moto parabolico dei proiettili


pag. 83

In un lancio orizzontale la velocità iniziale v0 del proiettile ha componente y nulla e componente x uguale
a v0 .
 Quale forma assume, in questo caso, l’equazione [3] della traiettoria?

LI
 Dove si trova il vertice della traiettoria?
Risposta EL
g
y   2 x2
2v0
Nel punto di lancio, ossia nell’origine O del sistema di riferimento prescelto.
CH
pag. 83
Luigi è alla finestra del primo piano e lancia le chiavi a Roberta. Per descrivere il moto verticale delle
chiavi, fissa un sistema di riferimento con l’asse y verticale e orientato verso il basso.
NI

 Che segno ha la componente verticale della velocità iniziale delle chiavi?


 Come scrivi l’equazione per la componente verticale vy della velocità istantanea delle chiavi durante il
ZA

moto di caduta?
Risposta
 Positivo.
 v y  gt

pag. 85
Un proiettile è sparato verso l’alto a 60° rispetto all’orizzontale. Un secondo proiettile, sparato con una
velocità di uguale valore, ma con angolo di lancio diverso, ha la stessa gittata.
 Qual è l’angolo di lancio del secondo proiettile?
 Quale dei due resta in volo più a lungo?
Risposta
 Il complementare di 60°, cioè 30°.

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 Quello sparato a 60°, che sale più in alto perché ha una velocità iniziale con componente verticale
maggiore.

 2. I moti circolari
pag. 88
Rispetto ai cavalli più interni, quelli più esterni hanno una velocità vettoriale di modulo maggiore, minore
o uguale?
È possibile che, all’istante considerato, un cavallo della giostra abbia una velocità vettoriale di 2,4 m/s? Se
sì, quanto dista questo cavallo dal centro della giostra?
Risposta
 Maggiore.
 Sì. Il cavallo dista 4,0 m dal centro della giostra.

LI
pag. 92
Le cabine della ruota distano 32 m dal centro: qual è il modulo della loro velocità alla fine del primo
EL
minuto?
Qual è il modulo dell’accelerazione centripeta di ogni cabina allo stesso istante?
Risposta
CH
 v  r   0, 026 rad/s  32 m   0,83 m/s
 ac  2 r   0, 026 rad/s   32 m   2, 2  10 2 m/s 2
2
NI

 4. Il moto armonico
pag. 99
In quale istante il punto Q passa per la prima volta per il centro di oscillazione?
ZA

Qual è la sua velocità scalare in questo istante?


Risposta

 x  0 m per t    t  1, 00 s
2, 00 s 2
 v  r  1,57 s  0, 600 m   0,942 m/s

pag. 100
Nel moto armonico di un punto materiale il modulo della velocità e quello dell’accelerazione raggiungono
i rispettivi valori massimi negli stessi istanti?
Risposta
No: il modulo della velocità è massimo quando il punto materiale passa per il centro di oscillazione; il
modulo dell'accelerazione è massimo quando il punto materiale si trova agli estremi.

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TEST

 Il moto dei proiettili


1 A 4 B
2 D 5 C
3 B 6 C

 Il moto circolare uniforme


7 BeD
8 AeD
9 CeD
10 A
11 D

LI
12 C

 Il moto armonico
13 A
EL
14 B
CH
15 C
16 BeC
17 D
18
NI

PROBLEMI
ZA

 1. Il moto parabolico dei proiettili


1 In un solo caso la traiettoria non è parabolica ma rettilinea: quando la velocità iniziale ha la stessa
direzione dell’accelerazione, cioè quando è diretta verticalmente verso l’alto o verso il basso.

2  Il tempo impiegato dalla palla è


1 1,8 m 
y   gt 2   1,8 m     4,9 m/s 2  t 2  t  0, 61 s
2  4,9 m/s 
2

 x  v0t   2,5 m/s  0,61 s   1,5 m

2 2
3  Le componenti della velocità iniziale sono vx  v y  v   21 m/s   14,8 m/s  15 m/s .
2 2

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v 
2
2 2 v 2  21 m/s 
2
vx v y
 La gittata è L  2 2    45 m .
g g g  9,8 m/s 2 

4 Dalla formula della gittata massima, che si ha per un angolo di 45°, ricaviamo:
v02
Lmax 
g
 v0  gLmax   9,8 m/s  8,95 m   9,4 m/s
2

5 La velocità orizzontale della palla rimane costante: vx  v0 x  7,3 m/s . La velocità verticale finale è
v y   gt    9,8 m/s 2   0, 45 s   4, 4 m/s
Quindi il modulo della velocità della palla all’atterraggio è

 7,3 m/s    4, 4 m/s 


2 2
v  8,5 m/s

LI
6 Traduzione EL
Ti eserciti nel salto in lungo. Con quale angolo dovresti saltare per toccare terra più lontano?
Risoluzione
Vuoi ottenere la massima gittata, quindi l’angolo deve essere di 45°, se si trascura la resistenza
CH
dell’aria.

7  In un sistema di riferimento con l’asse y rivolto verso l’alto, v y è negativa ed è data da

 9, 4 m/s    3, 7 m/s 
NI

2 2
v y   v 2  vx2    8, 6 m/s

 Il sasso raggiunge questa velocità dopo essere caduto per un tempo


ZA

vy 8, 6 m/s
t   0,88 s
g 9,8 m/s 2
Allora, l’altezza della scogliera è
1 2 1
gt   9,8 m/s 2   0,88 s   3,8 m
2
yf 
2 2

8  Il tempo impiegato dal pesce è


2h 2  20 m
t   2, 0 s
g 9,8 m/s 2
 L’equazione della traiettoria è
g 2 9,8 m/s 2 2
y x   x   0,049 m 1  x 2
2 10 m/s 
2 2
2v0 x

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9 PROBLEMA SVOLTO

10 Il tempo di caduta è t  2  y0  y  / g . La velocità verticale al momento dell’ingresso in acqua è:


v y   gt   2 g  y0  y 
Quindi, la velocità del sasso quando entra in acqua è

v  vx2  v y2  v02  2 g  y0  y    4, 2 m/s   2  9,8 m/s 2  1,9 m   7, 4 m/s


2

11  Dall’equazione del moto nella direzione verticale y  y0  gt 2 / 2 , otteniamo:


1 2
gt   4,9 m/s 2   0,82 s   3,3 m
2
y0 
2
 La velocità al momento dell’ingresso in acqua è:

LI
  9,8 m/s 2   0, 82 s    8,8 m/s
2
v  vx2  v y2  v02    gt    3, 6 m/s 
2 2

12 Le componenti della velocità devono essere uguali in modulo:


v
EL
vx  v y  vx  gt  t  x
g
CH
Dall’equazione del moto nella direzione verticale y  y0   gt 2 / 2 , otteniamo:

 5,3 m/s   1, 4 m
2
1 v2
y0  gt 2  x 
2 2 g 2  9,8 m/s 2 
NI

2 y0
13 Il tempo di caduta è t  . Durante questo tempo, la biglia si sposta orizzontalmente di un
ZA

g
tratto x :
2 y0 2  0, 76 m 
x  vt  v   0,56 m/s   0, 22 m
g 9,8 m/s 2

14 2 y0 2 1, 2 m 
 t    0, 49 s
g g
x 0,80 m
 v   1, 6 m/s
t 0, 49 s

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15 La velocità minima, in modulo, viene raggiunta nel vertice della traiettoria, nel quale la componente
verticale della velocità si annulla e resta solo la componente orizzontale:
1
vx  v cos    6, 0 m/s   3, 0 m/s
2

16 La componente orizzontale della velocità iniziale è vx  v cos80 e x  1, 3 m . Quindi, il volo del


sacchetto avviene in un intervallo di tempo t :
x
t   1, 0 s
vx

17  v0 y  v0 sin 60   8,7 m/s  sin 60  7,53 m/s


v0 y
0  v0 y  gtmax  tmax 
g

LI
v02y  7,534 m/s 
2
1 2
hmax  v0 y tmax  gtmax    2,9 m
2 2 g 2  9, 8 m/s 2 
EL
 Il pallone si trova a metà dell’altezza massima due volte, negli istanti di tempo che si ottengono
dalla seguente equazione:
CH
hmax 1
 v0 y t  gt 2  gt 2  2v0 y t  hmax  0
2 2
v0 y  v02 y  ghmax
t1/ 2   t1  0, 23 s; t2  1, 3 s
NI

1 2
18 L’equazione della coordinata y della palla è y  v0 y t – gt , con y  1,80 m. Otteniamo così
ZA

2
l’equazione di secondo grado gt 2  2v0 y t  2 y  0, che ha una soluzione negativa (non accettabile) e
una soluzione positiva:

 8,8 m/s   2  9,8 m/s 2   1,80 m 


2
v0 y  v02 y  2 gy 8,8 m/s 
t1,2    2, 0 s
g 9,8 m/s 2
Quindi, la lunghezza del tiro è x  v0 x t   7, 0 m/s  2, 0 s   14 m .

19 Calcoliamo le componenti della velocità iniziale:


v0 x  v0 cos 30   70, 0 / 3, 6 m/s  cos 30  16,84 m/s

v0 y  v0 sin 30   70, 0 / 3, 6 m/s  sin 30  9, 722 m/s

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La palla raggiunge due volte la quota h = 2,30 m, una volta salendo e una volta scendendo. Il tempo
di volo è uguale al tempo impiegato per raggiungere la quota h la seconda volta e lo possiamo ricavare
dalla seguente equazione:
1
h  v0 y t  gt 2  gt 2  2v0 y t  2hmax  0
2
v0 y  v02 y  2 gh
tv   1, 71 s
g
La distanza orizzontale percorsa è x  v0 xtv  16,84 m/s 1,71 s   28,8 m .

20  Per le proprietà goniometriche citate nel suggerimento, nel passare da un angolo al suo
complementare le due componenti orizzontale e verticale della velocità iniziale si scambiano di
valore.
Indichiamo con v0 y il più grande dei due valori iniziali della velocità verticale, quello che

LI
corrisponde all’angolo di lancio maggiore.
Vale la relazione v02y  2 g   y2 , da cui ricaviamo EL
v0 y  2 g y2  2  9,8 m/s 2   0, 42 m   2,9 m/s
Dall’altro dato abbiamo v02x  2 g   y1 , che permette di calcolare
CH
v0 x  2 g y1  2  9,8 m/s 2   0,10 m   1, 4 m/s

 La gittata dei due lanci è


L2
v0 y v0 x
2
 2,9 m/s 1, 4 m/s   0,83 m
NI

g 9,8 m/s 2

21  L’altezza massima raggiunta da un proiettile nel lancio obliquo è ymax  v02y  2 g  , quindi:
ZA

v0 y ,1  2 g y1  2  9,8 m/s 2  2, 4 103 m   2,17 102 m/s

Per le proprietà goniometriche citate nel suggerimento, nel passare da 25° al suo complementare
65°, le due componenti orizzontale e verticale della velocità iniziale si scambiano:
v0 x ,1  2 g y2  2  9,8 m/s 2 11103 m   4, 67 102 m/s

Allora, il modulo della velocità iniziale dei due lanci è


v  v02x ,1  v02y ,1   2,17 10 2
m/s 2    4, 67 102 m   5,1102 m/s

 La gittata dei due lanci è


L2
v0 y v0 x
2
 2,17 m/s  4, 67 m/s   21 km
g 9,8 m/s 2

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22 Nel moto uniformemente accelerato, vale v 2  v02  2as . Quindi:

v02y  v02 y  2 gy  v y  v02y  2 gy  (v0 sin 20) 2  2 gy 

 [(12 m/s) sin 20°]2 +2(9,8 m/s)(10 m) =15 m/s


Dall’espressione v y  v0 y  gt , ricaviamo
v y  v0 y (15 m/s)  [(12 m/s)sin 20°]
t   1,1 s
g 9,8 m/s 2
x  v0 xt  (v0 cos 20)t  (12 m/s)( cos 20°)(1,1 s)  12 m

23 La velocità orizzontale della palla è vx  xt  26 m/s . Dalla formula della gittata, si ottiene:
g x
vy   3, 2 m/s
2v x

LI
v0 y g 3
24 L’equazione della traiettoria della palla è y  x x 2 . Ponendo v0 y  v0 x , otteniamo:
EL
v0 x 2
2 v0 x 4
3 g 2g
y x  2 x 2  v0 x  x
4 2 v0 x 3x  4 y
CH
Per x  10,5 m si ha y   3,05  1,90  m  1,15 m, perciò possiamo calcolare

2  9,80 m/s 2 
v0 x  10,5 m   8,96 m/s
NI

3 10,5 m   4 1,15 m 
Allora, il modulo della velocità iniziale è
ZA

9 2 5 5
v0  v02x  v0 x  v0 x   8,96 m/s   11, 2 m/s
16 4 4
e la durata del lancio è
x 10,5 m
t   1,17 s
v0 x 8,96 m/s

25 Nel passare da un angolo di lancio al complementare, i valori delle componenti della velocità iniziale
lungo x e lungo y si scambiano. Indichiamo allora con v0 y il più grande dei due valori iniziali della
velocità verticale, quello che corrisponde all’angolo di lancio maggiore.
Dalla formula per la quota massima del moto parabolico, otteniamo
v02y v02x
  y
2g 2g

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

Mettiamo questa equazione a sistema con l’equazione per v0x , ricavata dall’espressione per la gittata,
Lg
v0 x  :
2v0 y
 Lg
v0 x  2v
 0y
v 2  v 2  2 g y  0
 0 y 0x

Sostituendo la prima equazione nella seconda, otteniamo un’equazione biquadratica:


4v04y  8g yv02y  L2 g 2  0
L’unica soluzione accettabile di questa equazione è
g
v0 y 
2 
2y   2y 
2
 L2  
  4,90 m/s  1,386 m  1,386 m    5, 73 m 
2 2 2   5,97 m/s


LI
Quindi:
 5, 73 m   9,80 m/s 2 
v0 x 
Lg
2v0 y

2  5, 97 m/s 
 4, 70 m/s
EL
 4, 70 m/s    5,97 m/s 
2 2
v0  v02x  v02y   7, 60 m/s
CH
v0 y 5,97 m/s
Uno dei due angoli di lancio è   arctan  arctan  51,8 , il suo complementare è
v0 x 4, 70 m/s
  90    38, 2 .
NI

 2. I moti circolari
ZA

26 Ogni punto del DVD compie un giro completo nello stesso intervallo di tempo, quindi la velocità
angolare è la stessa per tutti i punti del DVD. Tuttavia, un punto più distante dal centro ha velocità
maggiore di un punto più vicino al centro perché, nello stesso intervallo di tempo, percorre una
distanza maggiore.

2 2 2
27     1, 6 104 rad/s
T 10 h 39 min   38340 s 

28 2 2
T   1, 7  105 s
  3, 7  10 5 rad/s 

29 Sul bordo. I punti del disco hanno tutti la stessa velocità angolare; a parità di velocità angolare,
l’accelerazione centripeta è direttamente proporzionale al raggio.

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30 PROBLEMA SVOLTO
2r 2 1,1 1011 m 
31  La velocità media è pari a v  r    3, 6  10 4 m/s.
T  224, 70  86400 s 
2 2
 La velocità angolare è     3, 2 107 rad/s.
T  224, 70  86400 s 

15
32 f   5, 0 Hz    2f  31 rad/s
3

33 PROBLEMA SVOLTO

v 2  0,34 m/s 
2

34 ac    0,18 m/s 2
l 0, 63 m

2v 2 18, 6  10 m/s 

LI
2 EL
35 ac    6, 0  10 2 m/s 2
T  2  9,8 s 
CH
 28180 km/h    28180 / 3, 6 m/s   9, 4 m/s2
2 2
v2 v2
36 a  
r RT  h 6380 km  140 km 6520 103 m

2
NI

 2 
2  2 
37  ac    r     2, 4 1020 m   2, 0 1010 m/s 2
  220 10  365  24  3600 s  
6
T
 
ZA

 2   2 
 v   r     2, 4 1020 m   2, 2  105 m/s
       
6
T
  220 10 365 24 3600 s

2 rad 1800  2 rad


38 La velocità angolare è:     T  3001 s.
T 60 s

d 0,14 m
39  Da v  2fr e r    0, 070 m , otteniamo:
2 2
v  2fr  2  50 s 1   0, 070 m   22 m/s

 0,33  2  50 s 
1

    30 rad/s 2
t 3,5 s

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40 Traduzione
Un motociclista percorre una curva a velocità costante e con un’accelerazione centripeta pari a
2,4 m/s2. La curva è un arco di circonferenza di raggio 60 m.
 Determina il modulo della velocità del motociclista.
Risoluzione
v2
ac   v  rac   60 m   2, 4 m/s 2   12 m/s  43 km/h
r

41 Indichiamo con R il raggio del disco, con v la velocità dei punti del bordo, con d = 0,030 m la distanza
del punto in esame dal bordo, con r = R – d il raggio del punto di cui viene chiesta la velocità e con
v la velocità richiesta. Otteniamo:
v v v v
   R 
R R  2f
vr v  R  d 

LI
v   v 
v       d   2f  d
R R    2f 
 45 giri   0, 75 Hz , quindi la velocità richiesta è v  0,33 m/s .
La frequenza del disco è f 
60 s
EL
CH
2 2
42 La velocità angolare è     2, 6 rad/s
T  2, 4 s 
2r 2  0,50 m 
La velocità sul bordo del disco è data da v  r    1,3 m/s
 2, 4 s 
NI

43  La velocità angolare della Terra attorno al proprio asse è


ZA

2 2
   7,3  105 rad/s
T 86400 s
 Il triangolo OMP è un triangolo rettangolo isoscele. La distanza d  OP del punto M dall’asse di
rotazione della Terra si ottiene dal teorema di Pitagora:
R 6, 4 106 m
R  d d d 2  d 
2 2
  4,5 106 m
2 2
In alternativa,
d  R cos   R cos 45  4,5 106 m
La velocita in corrispondenza della località M è
v  r   7, 3  10 5 rad/s  4, 5  106 m   3, 3  10 2 m/s

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

v 0,84 m/s
44     1, 4 rad/s
L 0, 60 m

 v
L
 1, 4 rad/s 
 0, 60 m   0, 42 m/s
2 2

v 0, 22 m/s
45  d   0, 69 m
 0,32 rad/s
v 0,13 m/s
 ds    0, 41 m
 0,32 rad/s

46 Dalle equazioni vA  RA , vB  RB , RB  RA  1,32 m  e vB  vA   3, 2 m/s  , otteniamo:


 3, 2 m/s   2, 4 rad/s
 3, 2 m/s   1,32 m    
1,32 m 

2 360

LI
47   t 
T
t 
365 d
(1 d)  0,99
EL
     2   T T 365 d
t         30 d
CH
  6   T  6 2 12 12

2 6, 28 rad
48     1, 7  103 rad/s
T 3600 s
NI

 v  r  1, 7  10 3 rad/s   0,86 m   1, 5  10 3 m/s


ZA

 2  RT cos   2  3,14   6, 4  10 m  cos 


2 2 6
49  ac     0, 034 m/s 2  cos 
 24 h  3600 s/h 
2 2
T

ac (0)  0, 034 m/s 2


ac (30)  0, 029 m/s 2
ac (45)  0, 024 m/s 2
ac (60)  0, 017 m/s 2
ac (90)  0
ac (0) 0,034 m/s 2
 acmax( g )   2
 3,5 103  ac =3,5 103 g
g 9,8 m/s

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 2   2 
50  v   r     0,80 m  1,1 m/s
T    6  0, 75 s  
2
 2 
2
 2 
 ac    r     0,80 m   1, 6 m/s
2

T    6  0, 75 s  

2   2   0, 40 
51  v  r   r       1,1101 m/s
T  11 s   2 m 
2 2
 2   2   0, 40 
 ac   r    r  
2
    6,5  10 2 m/s 2
T  11 s   2 m 
v v vT  0, 63 m/s 11 s 
 v  r  r      1,1 m  D  2r  2 1,1 m   2, 2 m
 2 / T 2 2

LI
D  2r  2 1,1 m   2, 2 m
 La macina ha un’accelerazione centripeta pari a EL
2 2
 2   2 
 1,1 m   3, 6  10 m/s
1
ac    r   2

T
   11 s 
CH
52 PROBLEMA SVOLTO

5800  2 rad
53  La velocità angolare del disco è:   607 rad/s . La velocità dei punti periferici
NI

60 s
0,165
del disco è: v  r   607 rad/s  m  50,1 m/s .
2
ZA

v 50,11 m/s
 Dalla relazione v  2fr , si ricava f    96, 67 s 1  96, 7 Hz.
2r 2 0,165 m
2

2,54 cm
54  d  10 ''  10 ''   25, 4 cm  0, 254 m
1''
v2
ac 
r
 v  ac r  8,52 m/s  0, 254
2

2
m  1, 04 m/s

v 1, 04 m/s
   8,19 rad/s
r 0, 254 m
2

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 8,19 rad/s   1, 78 rad/s 2


2
2
   
2 2  3  2 rad 
Il segno dell’accelerazione è negativo perché il disco decelera.

1
55   0t  t 2  t 2  20t  2 s  0
2

 0, 25 rad/s   2  0, 017 rad/s 2    / 2 rad 


2
0  02  2 0, 25 rad/s 
t 
 0, 017 rad/s 2
Le due soluzioni sono t1  9,1 s e t2  20 s. La soluzione accettabile è la prima t1  9,1 s. Per la
seconda soluzione il motociclista dovrebbe percorrere la curva all’indietro (continuando a muoversi
con accelerazione negativa dopo essersi arrestato), quindi non è fisicamente accettabile.

LI
56 v vT  250 / 3, 6 m/s  0, 0368 s  40, 67 cm
 r    0, 4067 m  40, 67 cm   16, 0 ''
 2 2 EL 2,54 cm/ ''
1 2 1 at 2 1 t v 1  5, 0 s 100 / 3, 6 m/s   170,8 rad
  t  t    170,8 rad  ngiri   
 2 2 r 2 r 2 0, 4067 m 2 2
 27, 2
CH
v 2 110 m/s 
2

57 ac    18,9 m/s 2
r 640 m
NI

at   r   0, 0188 rad/s 2   640 m   12, 0 m/s 2

a  ac    at 
2 2
 18,9 m/s   12, 0 m/s 
2 2 2 2
 22, 4 m/s 2
ZA

v 2  2, 4 m/s 
2

58  ac    7,1 m/s 2
r 0,81 m

a a 2
c  at2   7,1 m/s    3, 2 m/s 
2 2 2 2
 7,8 m/s 2

 Dall’espressione dell’accelerazione tangenziale at  r , otteniamo:


at 3, 2 m/s 2
   4, 0 rad/s 2
r 0,81 m

59 La velocità massima è vmax  120 km/h  33,3 m/s e il raggio delle ruote motrici è
0,920
r m  0, 460 m .
2

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 33,3 m/s   2, 42 103 m/s2 .


2 2
vmax
Allora, l’accelerazione centripeta è ac  
r 0, 460 m
L’accelerazione tangenziale è at   r   3,13 rad/s 2   0, 460 m  1, 44 m/s 2 . Quindi, il modulo
dell’accelerazione è:

a a 2
c  at2    2, 42 m/s    1, 44 m/s 
2 2 2 2
 2,81103 m/s 2

60  Gli spostamenti angolari espressi in radianti sono:


rad
1  510 giri  510 giri  2  3204 rad
giro
rad
2  900 giri  900 giri  2  5655 rad
giro

LI
Per i due istanti di tempo, valgono le seguenti relazioni:
 1 2  1 0
1  0t1  2 t1   2 t 2  2 t EL
 1 1
   2 2
   t  1 t 2  t     t2   t2
 2 0 2
2
2
 0 2 2 1 2
t1
0
t1
CH
Quindi:
2
t2  15, 4 s 
1 22  2  3204 rad      5655 rad 
t1  10, 2 s 
0    210 rad/s
NI

t22  
2
 t2 15, 4 s
 15, 4 s
t1 10, 2 s
1  3204 rad 210 rad/s
ZA

2 2 0  2 2  20, 4 rad/s 2


10, 2 s 
2 2
t1 t1 10, 02 s

 La velocità dell’estremo di un dente è:


 0,140 
v  0 r   210 rad/s   m   14, 7 m/s
 2 

 4. La forza centripeta e la forza centrifuga apparente


61 Chi si trova all’interno del cilindro in rotazione sente la forza centrifuga che lo spinge verso il bordo
del cilindro, che rappresenta per lui il suolo. Questa forza è perpendicolare al bordo e costante in ogni
suo punto, proprio come la forza di gravità vicino al suolo terrestre.

62 No. Si definisce forza centripeta qualsiasi forza, o somma di forze, che è costantemente diretta verso
un punto e produce un moto circolare. Quindi, affinché una forza, o somma di forze, sia detta
centripeta non ha importanza quale ne sia la causa, conta solo l’effetto.

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

63 Nel sistema di riferimento solidale con il disco, il distacco dell’oggetto corrisponde alla messa in
moto dell’oggetto stesso. Ciò avviene quando la forza centripeta supera la forza di attrito statico:
m2 r   s mg  2   s g / r . Quindi, si può aumentare r oppure diminuire il coefficiente di attrito
statico: le risposte giuste sono (a) e (b).

64  Fc  mac  m   25 kg   8, 3 m/s 2   2,1 10 2 N

v2
 ac 
r
 v  ac r  8,3 m/s   2,8 m   4,8 m/s
2

v 2  0, 642 m/s 
2

65  ac    66,8 102 m/s 2


r 0, 617 m
 Fc  mac   58, 4  10 3 kg  66,8  10 2 m/s 2   3, 90  10 2 N

LI
d
66 v  r  2f  fd
2
v2 m
Fc  mac  m   fd  
2
  
EL
1, 2 kg    10 Hz 0, 014 m  2  0, 27 N
R R  0,86 m  
CH
67 La forza applicata dal disco sul tappo ha due componenti:
 una verticale, diretta verso l’alto e in modulo pari a Fy  mg  4,9 102 N ;
 una orizzontale pari alla forza centripeta Fc  Fx  m 2 r  1, 6  10 3 N.
NI

v2 v2
68 Fc  m   s mg  m  v   s gR  0, 26  9,8 m/s 2  16 m   6, 4 m/s
ZA

R R

 50 / 3, 6 m/s   0, 22
2
v2 v2 v2
69 Fc  m   s ,min mg  m   s ,min  
R R gR  9,8 m/s 2   90 m 

70 L’inclinazione fa sì che vi sia una componente non nulla della forza-peso parallela alla pista e diretta
verso l’interno. Questa si aggiunge alla forza d’attrito tra la gomma della bici e la pista e fornisce la
forza centripeta necessaria per affrontare la curva e consentire ai ciclisti di correre a velocità maggiori
di quelle possibili su una pista piana.

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

71 Indicata con T la forza esercitata dal filo, dalla seconda legge di Newton, otteniamo:
  0, 76 m/s  
2
v2  v2 
T  mg cos 30  m  T  m  g cos 30     0,51 kg   9,8 m/s  cos 30 
2
N
l  l    0, 46 m  


72  La somma delle forze applicate è la forza centripeta. Nel punto più basso, la forza-peso FP e la

forza F applicata dal carrello hanno versi opposti:
  4, 20 m/s  
2
v2 v2  v2 
F  FP  mac  m  F  FP  m  m  g     75, 0 kg   9,8 m/s  
2

R R  R  10, 0 m  
 867 N
 
 Nel punto più alto, la forza-peso FP è diretta verso il basso, ma la direzione della forza F applicata
dal carrello non è nota. Se assumiamo che tale forza sia diretta verso l’alto, otteniamo:

LI
  4, 20 m/s  
2
v2 v2  v2 
F  FP  mac  m  F  FP  m  m  g     75, 0 kg   9,8 m/s  
2

R R R 10, 0 m  
 603 N

EL 
CH
 55 / 3, 6 m/s   34 m
2
v2 v2 v2
73 Fc  m   s mg  m  R 
R R g s  9,8 m/s 2   0, 7 m 
NI

mv 2  400 kg  2, 0 m/s 
2

74  F  Fc    4, 21 10 2 N
R  3,8 m 
 Per ridurre la forza da esercitare, l’addetto deve allentare la corda in modo che il raggio della
ZA

traiettoria aumenti.

75 Nel punto più alto del «giro della morte», si ha:


 v2  rFV 1, 20 m  235 N  
 FV  mg  m   v  gr   9,81 m/s  1, 20 m   3, 99 m/s
2

 r  m 68, 0 kg

76 Nel punto più alto della traiettoria, vale la relazione Fc  Fs  FP , dove Fs è il modulo della forza di
reazione vincolare della pista. Quindi, il minimo valore della forza centripeta è Fc  FP :
v2
m
  mg
  v  rg  1,9 m   9,8 m/s 2   4, 3 m/s
r

77 PROBLEMA SVOLTO

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

78

 Dalla figura si ricava:


l sin   r2  r1  sin  
r2  r1 r2  r1
   arcsin
 arcsin
 3, 4  2, 0  m  30
.
l l 2,8 m

La forza totale che agisce sui seggiolini è orizzontale, allora il vettore FVy deve essere uguale e

opposto a FP :

LI
mg
FVy  FP  FV cos   mg  FV 
cos 

Inoltre, il vettore FVx costituisce la forza centripeta:
EL
mg
FVx  FV sin   m2 r2  sin   m2 r2
CH
cos 
Si ottiene:
g tan  30
   9,8 m/s  tan
2
 1, 29 rad/s  1,3 rad/s
NI

r2 3, 4 m
2 2 2
 Dall’espressione  si ottiene il periodo del moto: T    4,9 s .
T  1, 29 rad/s
ZA

 La velocità di un seggiolino è data da v  r2  1,3 rad/s  3, 4 m   4, 4 m/s .

79

 Dalla figura si ricava: r  l sin    0, 64 m  sin 45  0, 45 m . La forza totale che agisce sulla
 
massa m è orizzontale, di conseguenza il vettore FVy deve essere uguale e opposto a FP :

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

mg
FVy  FP  FV cos   mg  FV 
cos 

Inoltre, il vettore FVx costituisce la forza centripeta, quindi:
g tan 
FVx  FV sin   m2 r 
mg
cos 
sin   m2 r   
r
  9,8 m/s  0,tan4545m 
2

 4, 67 rad/s  4,7 rad/s


La velocità della massa m è v  r   4, 67 rad/s  0, 45 m   2,1 m/s .

 L’accelerazione centripeta ac  2 r   4, 67 rad/s   0, 45 m   9,8 m/s 2 .


2

80 PROBLEMA SVOLTO

81  I moduli dei vettori componenti della forza-peso lungo la direzione radiale e tangenziale sono

LI
Fr  mg cos    0,142 kg  9,81 N/kg  cos 25, 0  1, 26 N
Ft  mg sin    0,142 kg  9,81 N/kg  sin 25,0  0,589 N
EL
La velocità è v  r   2, 0 rad/s  0, 420 m   0,84 m/s . Di conseguenza la forza centripeta è:
 0,84 m/s   0, 24 N
2
v2
CH
Fc  m   0,142 kg 
r 0, 420 m
Poiché Fc  FV  Fr , dove FV è la forza di reazione vincolare, cioè la tensione del filo, si ottiene:
FV  Fc  Fr   0, 24  1, 26  N  1,5 N
NI

 L’accelerazione tangenziale è data da


Ft 0,589 N
at    4,15 m/s 2
ZA

m 0,142 kg

82  Scomponiamo la forza-peso nelle componenti radiale e tangenziale:


FP,r  mg cos30   0,105 kg  9,8 N/kg  cos30
FP,t  mg sin 30   0,105 kg  9,8 N/kg  sin 30
La componente radiale della forza-peso, sommata alla forza di reazione vincolare FV della pista,
è uguale alla forza centripeta Fc :
Fc  FP ,r  FV
Possiamo così ricavare la forza vincolare:
FV  Fc  FP ,r  m2 r  mg cos 30  m  2 r  g cos 30 

  0,105 kg   6, 283 rad/s   0, 252 m    9,8 N/kg  cos 30   0,15 N


2
 

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 L’accelerazione angolare è
9

 10 1  1 6, 283 rad/s
      1,9 rad/s 2
t t 10 t 10 0,33 s

83

LI
La proiezione verticale della forza di reazione vincolare equilibra la forza-peso:
mg
FVy  FV cos   FP  mg  FV 
cos 
EL
La proiezione orizzontale fornisce la forza centripeta:
CH
FVx  FV sin   Fc  mac  m 2 r  FV sin   m 2 r
mg g sin 
Si ottiene: sin   m 2 r   2 r
cos  cos 
r
NI

Dalla figura si ricava che r  l sin   sin   . Quindi:


l
gr g
 2 r  cos   2
ZA

l cos  l
2
Tenendo conto che   rad/s  6,9 rad/s , otteniamo
0,91
9,8 m/s 2
cos    0, 29    73
 0, 70 m  6,9 rad/s 
2

84

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 L’angolo tra la direzione radiale e la forza-peso è:   270  225  45.


La componente radiale della forza-peso è:
FP,r  FP cos   mg cos   1, 0 kg  9,8 N/kg  cos 45  6,9 N
v2
La forza centripeta è Fc  FV  FP ,r  m . Quindi:
r
r 0, 40 m
v
m
 FV  FP ,r  
1, 0 kg
 31 N  6,9 N   3,1 m/s
 La componente tangenziale della forza-peso è:
FP,t  FP sin   mg sin   1, 0 kg  9,8 N/kg  sin 45  6,9 N
per cui l’accelerazione tangenziale della sfera risulta
F 6,9 N
at  P ,t   6,9 m/s 2

LI
m 1, 0 kg

 4. Il moto armonico
85
EL
La curva tratteggiata rappresenta la velocità in funzione del tempo e la curva rossa la posizione in
funzione del tempo. La velocità è nulla negli istanti in cui la il moto si inverte, ossia quando
CH
l’ampiezza è massima (in valore assoluto), mentre assume il valore massimo (in valore assoluto) in
corrispondenza del centro dell’oscillazione.

86 No: nel moto armonico posizione e accelerazione hanno sempre segni opposti; senza altre
informazioni è impossibile dire quale dei due grafici è quello dell’accelerazione e quale quello della
NI

posizione.


ZA

87 Con 0   , otteniamo
2
    
 x  r cos  t  2   r cos  2  t   r sin  t 
    

v  r sin  t     r sin    t   r cos  t 
    
 2 2 
88 La legge della posizione è x  r sin  t  . Questa funzione si annulla per t = 0 s. Nello stesso istante
la velocità ha il suo massimo valore positivo e poi inizia a diminuire: v  r cos  t  .

89 Dal grafico, l’ampiezza è r  2 mm , il periodo è T  0, 4 s e la frequenza f  1/ T  2,5 s1 .

90  Il periodo è dato da T  2 /   1, 2 s .
 L’ampiezza del moto è data dal raggio della ruota: r = 45 cm.

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

1 1
91  T   0, 4345 s  0, 435 s
f 2,30 Hz
  2f  2(2,30 Hz)  14, 45 rad/s
 Il moto inizia nella posizione s = r verso l’alto all’istante t = 0 s, per cui la legge oraria è
s  t   r cos  t  .
Quindi, la posizione del pesetto dopo 0,300 s è
s(0,300 s)  (5,00 cm) cos  (14, 45 rad/s)(0,300 s)  1,84 cm
 v0  r  14, 45 rad/s   5, 00  10 2 m   0, 725 m/s

92    2f  2(2, 0 Hz)  13 rad/s


 v0  r  (13 rad/s)(6, 0  10 2 m)  0, 78 m/s

LI
 s  r cos t  s  (6,0 102 m) cos[(13 rad/s)t ] e
v  r sin t  v  (13 rad/s)  6, 0  10 2 m  sin 13 rad/s  t 
EL
 Dalla legge oraria del moto armonico per t = 0,50 s, otteniamo
s  (6,0 102 m) cos[(13 rad/s)(0,50 s)]  5,9 102 m
CH
93  T  1,5 s ; f  1/ T  0, 67 s
   2 / T  2 / 1,5 s   4, 2 rad/s
NI


ZA

94  L’ampiezza è 10, 0 cm  0,100 m e la pulsazione è 0, 748 rad/s . Il periodo è dato da


2 2
T   8, 40 s
 0, 748 rad/s
 Il punto luminoso passa la prima volta per il centro per t  T 4  2,10 s.
 In tale istante la velocità vale vmax  r   0, 748 rad/s  0,100 m   0, 0748 m/s

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

95  Dalla legge oraria si deduce che r  0,15 m;   1,6 rad/s; f0  0 .


Il periodo è:
2 2
T   3,9 s
 1, 6 rad/s
 La velocità agli estremi è vA  vB  0 m/s ; la velocità al centro è
vO  r  1, 6 rad/s  0,15 m   0, 24 m/s .

96 Traduzione
Un’automobilina si muove a velocità di modulo costante in uno spazio tra due pareti: quando ne urta
una, si gira di 180° e si dirige verso l’altra parete. Il moto dell’automobilina può essere considerato
un moto armonico?
Risoluzione
Il moto dell’automobilina è periodico ma non armonico. Nel moto armonico la velocità non è

LI
costante.

97 Traduzione
EL
Un oggetto si muove di moto armonico raggiungendo la velocità massima di 1,2 m/s ogni volta che
passa dalla posizione centrale, il che avviene ogni 3,6 s.
CH
 Determina l’ampiezza e la massima accelerazione del moto armonico.
Risoluzione
Il periodo è T  4  3, 6 s   14, 4 s , quindi l’ampiezza è
NI

vmax vmaxT 1, 2 m/s 14, 4 s 


r    2,8 m
 2 2
L’accelerazione massima è
ZA

 2   2 
amax  vmax    vmax    1, 2 m/s   0,52 m/s
2

T
   14, 4 s 

98    2f  2  30 Hz   60 rad/s


amax  2 r  r   4,50 102 m/s 2  /  60 rad/s  0, 013 m
2

s   0, 013 m  cos  (60 Hz  rad)t 


 v  r   60 rad/s  0, 013 m   2,5 m/s

 amax  2 r   2 / T 2 r  2 / 12, 2 s    7, 0 102 m   1,9 102 m/s2


2
99

 f  1/ T  1/ 12, 2 s   0,082 Hz    2f  0,52 rad/s

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

100  Dal grafico si ricavano il periodo T  1, 0 s e l’accelerazione massima amax  12 m/s 2 . Quindi:
2 1
  6,3 rad/s e f   1, 0 Hz
T T
amax 12 m/s 2
amax  r2  r   0,30 m
2  6, 28 rad/s 2

 vmax  A   0,30 m  6, 28 rad/s   1,9 m/s


 a   amax cos(t )  (12 m/s 2 ) cos(6,3 rad/s)(1, 2 s)  3,5 m/s 2

2  0,90 
 amax  2 r   2f  r   2  440, 0 Hz   
2
101  103 m   3, 4  103 m/s 2
 2 
 0,90 
 vmax  r   2f  r  2  440, 0 Hz    10 3 m   1, 2 m/s

LI
 2 

102  La fase iniziale è nulla, allora x  r cos  t  e a  2 r cos  t  . Quindi:


a a 2,8 m/s 2
EL
       
2
 3, 8 rad/s
x x 0,19 m
CH
Il periodo è
2 2
T   1, 6 s
 3,8 rad/s
NI

L’ampiezza del moto è


x
r
cos  t 
ZA

Poiché t   3,8 rad/s  0,17 s   0, 65 rad  37 , otteniamo


0,19 m
r  0, 24 m
cos  37 
 Infine, la velocità è data da
v  r sin  t     3,8 rad/s  0, 24 m  sin  37  0, 55 m/s

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

2 2
103     27,19 rad/s  27, 2 rad/s
T 0, 231 s
 Inoltre, t   27, 2 rad/s  0, 0938 s   2,55 rad  146 , allora dalla relazione v  r sin  t 
otteniamo:
v 3, 68 m/s
r   0, 243 m
 sin  t   27,19 rad/s  sin  2,55 rad 

104 Per il moto armonico valgono le seguenti relazioni


 x  r cos  t 

a   r cos  t 
2

Quindi:
a 2,81 m/s 2

LI
     8, 28 rad/s
x 0, 0410 m
Si ha anche
x 0, 0410 m
cos  t   
r 0,1230 m
 0,333  t  70,5  1, 230 rad  t 
EL
1, 230 rad
8, 28 rad/s
 0,149 s

Il periodo del moto è


CH
2 2
T   0, 759 s
 8, 28 rad/s
NI

105  Scegliamo un sistema di riferimento con origine al centro della pista. L’ampiezza del moto è data
dalla posizione dell’atleta al tempo t  0 s . All’istante iniziale, l’atleta si trova nel punto
340 m
A(0 m; r), dove r è il raggio della pista, quindi l’ampiezza è r   54 m .
ZA

2
156 s 1
 Il periodo è T   52 s , la frequenza è f   0, 019 s e la pulsazione
3 T
2
  0,12 rad/s .
T
 x (t )  r cos t   54 m  cos  0,12 rad/s  t  ;
v (t )  r cos t    54 m  0,12 rad/s  sin  0,12 rad/s  t 

 x (30 s)   54 m  cos  0,12 rad/s  30 s    –48 m

 x (60 s)   54 m  cos  0,12 rad/s  60 s    33 m

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

224 s
106  T  56 s
4
1
f   1,8  102 Hz
T
2
  0,11 rad/s
T

LI
EL
1
CH
107  r  6, 0 m; T  4, 0 s; f   0, 25 Hz
T
2
   1,57 rad/s
T
NI

vmax  r  9, 4 m/s
amax  2 r  15 m/s 2
ZA

15 s
108  r  22 cm; T   5, 0 s
3
2
  1, 26 rad/s
T
amin  0 m/s 2 ; amax  2 r  0,35 m/s 2
 L’accelerazione è nulla quando la pallina passa per il centro del suo moto, mentre è massima in
modulo quando la pallina si trova a un estremo. L’intervallo di tempo impiegato dalla pallina per
andare dal centro a un estremo (distanti r) è uguale a un quarto del periodo (T/4), perciò la velocità
media è
r 4r
vm    0,18 m/s
T /4 T

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 Se la frequenza triplica, il periodo si riduce di un fattore 3:


T 2 2
T     3  3, 77 rad/s
3 T T
vmax  r  0,83 m/s

109 La formula r sin  t  è la penultima della tabella, con k  r  e a  .


Quindi:
dv(t ) d  r sin  t  
a(t )     r  cos  t   r2 cos  t 
dt dt

1
110 I simboli s0 , v0 , e
a rappresentano delle costanti. Inoltre, la derivata della somma di più funzioni
2

LI
è uguale alla somma delle derivate, allora otteniamo
ds(t ) d  s0  v0 t  1 2  at  d(s0 ) d(v0 t ) d 1 2  at 
2 2

v(t )      EL
dt dt dt dt dt
Essendo s0 una costante, la sua derivata è uguale a zero:
d(s0 )
0
CH
dt
Inoltre, per la seconda e la terza formula della tabella valgono anche le seguenti relazioni:
d(v0 t ) d 1 2  at 2 
 v0 e  2 1 2  at  at
NI

dt dt
Quindi, per la funzione velocità otteniamo
d(s0 ) d(v0 t ) d 1 2  at 
2
ZA

v(t )     0  v0  at  v0  at
dt dt dt
Ora possiamo calcolare la funzione accelerazione istantanea:
dv(t ) d(v0  at ) d(v0 ) d(at )
a (t )      0a  a
dt dt dt dt

 5. Il moto armonico di una massa attaccata a una molla


111 I due oggetti tornano al punto di partenza nello stesso istante. Il periodo di oscillazione, infatti, non
dipende dall’allungamento ma solo dalla massa e dalla costante elastica.

112 Lo spostamento rispetto alla posizione di equilibrio e l’accelerazione sono direttamente proporzionali
e hanno verso opposto.

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

2 2
m  2   2 
113 T  2   k   m   55 kg   4,1 10 N/m
2

k T   2,3 s 

a 0, 42 m/s 2
114     2, 6 rad/s
d /2 0, 062 m

2 m 0, 42 kg
115 T  2  2  0, 281 s
 k 210 N/m

1 k 1 210 N/m
f    3,56 Hz
2 m 2 0, 42 kg

116 PROBLEMA SVOLTO

LI
1 m2
  2
 f2
117 
k

f1
f2

m2
m1

250 g
180 g
 1,18
EL
 1  2 m1
f k
CH
 1

118 La frequenza di oscillazione è


 1 k
f  
NI

2 2  m
La massa dell’oggetto e la costante elastica della molla non dipendono da dove queste si trovano,
quindi la frequenza non varia.
ZA

2 2
m T   2 
119  Da T  2 , otteniamo m  k   e k  m   .
k  2  T 
Ricaviamo quindi la costante elastica della molla con i dati relativi al carrello vuoto:
2 2
 2   2 
k  mc     2, 00 kg     230 N/m
 T0   0,586 s 
Quando il carrello è utilizzato con la massa incognita, si ha
2
T 
mtot  m  mc  k  
 2 
2 2
T   N   0, 763 s 
m  k    mc   230    2, 00 kg  1,39 kg
 2   m   2 

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 La pulsazione angolare del carrello vuoto è


k 230 N/m
0    10, 72 rad/s
mc 2, 00 kg
La pulsazione angolare del carrello con la massa m è
k k 230 N/m
    8, 24 rad/s
mtot m  mc 2, 00 kg  1,39 kg
La variazione relativa in percentuale della pulsazione angolare è

% 
  0
100 
8, 24  10, 72  rad/s 100  23,1%
0 10,72 rad/s

120 Indichiamo con s l’allungamento della molla rispetto alla sua lunghezza a riposo e con s  0 m la
posizione dell’estremità libera della molla a riposo. Quando l’oggetto si muove (scendendo) si ha

LI
s0.
Dal secondo principio della dinamica, otteniamo: EL
 Mg 
 ks  Mg  Ma   k  s    Ma
 k 
Definiamo il nuovo allungamento della molla
CH
Mg
s  s 
k
Dato che l’accelerazione è ancora a, si ottiene l’equazione del moto armonico:
k
NI

a s
M
La posizione di equilibrio si ottiene per s  0 , cioè
 0, 740 kg   9,8 m/s   0, 052 m
ZA

2
Mg
s 
k 140 N/m
Il periodo e la frequenza sono:
m 0, 740 kg
T  2  2  0, 457 s
k 140 N/m
1
f   2,19 Hz
T

121  Il modulo della forza elastica. Fe  ks  160 N/m  0, 060 m   9, 6 N , è maggiore del modulo
della forza di attrito statico Fs   s mg  0, 211, 5 kg   9,8 m/s 2   3,1 N , quindi il blocco si mette
in moto.

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 L’equazione del moto è


  mg 
ma   kx   d mg   k  x  d 
 k 
 d mg
Definendo la nuova posizione x  x  , l’equazione del moto diventa ma  kx ' , che è
k
l’equazione del moto armonico, con pulsazione   k / m .
La nuova posizione di equilibrio è spostata rispetto alla precedente di una quantità x :
 d mg 0,16 1, 5 kg   9,8 m/s 
2

x    0, 015 m
k 160 N/m 

1 1
122 T1  1, 23 s e T2  1,18 s
2 2

LI
m
Poiché T  2 , possiamo scrivere
k EL
1 2 m1  m1   1, 23 s 
2

 T1   1, 23 s   m1    k
2 2 k  k    
     2
 1 T  2  m2 1,18 s   m2   1,18 s 
CH
 2 2 2  m 
 2    k
k k 
Facendo il rapporto tra la seconda equazione e la prima, otteniamo
2
m2  1,18 s 
NI

  0,920  92, 0%
m1  1, 23 s 
La massa misurata dopo 5 mesi è il 92,0% della massa originaria. Quindi la perdita di massa è stata
del 8,0%.
ZA

 6. Il moto armonico di un pendolo


123 No, perché l’accelerazione di gravità sulla Luna è inferiore a quella terrestre, quindi il periodo di
oscillazione del pendolo sarà più grande e l’orologio avanzerà più lentamente.

124 T  2 l / g  1,1s
f  1/ T  0,89 Hz

2 2
l T   1,5 s 
 T  2  l   g    9,8 m/s   0,56 m  56 cm
2
125
g  2   2 
g 9,8 m/s 2
    4, 2 rad/s
l 0,56 m

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

2 2
l  2   2 
126 T  2  g   l    0, 40000 m   9,8107 m/s2
g T   1, 2687 s 

127 Fino al momento in cui il filo tocca il chiodo in B, si tratta di un pendolo con periodo di oscillazione
T1  2 L / g , mentre dall’istante in cui il filo tocca il chiodo in B, si tratta di un pendolo di
lunghezza L/4, con periodo T2  2 L / 4 g  T1 / 2. La durata dell’intervallo di tempo in cui il
pendolo oscilla verso destra è
1 13 3 L
t  T1  T2   T1   0, 69 s
4 42 a g

128 Il valore medio del periodo è

Tmedio 
1,8 s   1,9 s   1, 7 s   1, 7 s   1,9 s   1,8 s

LI
5
Il valore teorico del periodo è

T  2
l
g
 1,8 s
EL
CH
129 Il rapporto tra i due periodi di oscillazione è
TT gL

TL g
Il numero di oscillazioni compiute dal pendolo sulla Luna durante l’intervallo di tempo t  5 min
NI

è
t  5, 00 min 
k 
ZA

TL TL
ma il tempo indicato dall’orologio è
t g 1, 6 m/s 2
t   kTT  TT  t L   5, 0 min   2, 0 min
TL g 9,8 m/s 2
Quindi, l’orologio è in ritardo di
t  t   5, 0 min  2, 0 min = 3,0 min

Se il periodo del pendolo deve essere di 1 s, la sua lunghezza è l  g /  2   . Se il pendolo si allunga


2
130

di l  0,15 cm , il nuovo periodo è T   2


 l  l  .
g

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

3600
Quindi, dopo un’ora (3600 secondi) il pendolo compie un numero di oscillazioni pari a  3589,
T
ciascuna della durata di 1 s. Quindi l’orologio ritarda di 3600 s  3589 s  11 s .

PROBLEMI DI RIEPILOGO

131 La traiettoria del moto parabolico è


v0 y g
 x  x0   2 
x  x0 
2
y  y0 
v0 x 2v0 x
Sostituendo
v0 x  v0 cos 
v0 y  v0 sin 

LI
e considerando che
y  y0  3,05 m  2,0 m  1,05 m EL
x  x0  4,6 m
otteniamo:
CH
9,8 m/s 2
v0   4, 6 m   7, 6 m/s
4, 6 m  1, 05 m
NI

1 2 2h 2  2, 2 m 
132  y  h gt  t    0, 67 s
2 g 9,8 m/s 2
d 1, 4 m
ZA

 vx    2,1 m/s
t 0, 67 s
 Il tempo che impiega l’oggetto a fare un giro completo è
2r 2  0, 70 m 
T   2,1 s
vx 2,1 m/s

DB f B  80 cm  500 giri/min 


133 DA f A  DB f B  DA    8 cm
f A  5000 giri/min 

134 2 2
 T   1,3 s
  4,8 rad/s 

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 La costante elastica si ricava dal periodo:


2 2
 2  1  2  1
k   m  1,8  10 kg   1, 0  10 N/m
3 4

T  4  1,3 s  4

135 Dal grafico si deduce che r  0, 6 m/s e dal testo che 2 r  18 m/s2 . Pertanto,   3 rad/s e i grafici
spazio-tempo e accelerazione-tempo sono:

LI
EL
CH
NI

v 2  2, 5 m/s 
2
v2
ZA

136 ac   l   0, 74 m
r ac  8, 4 m/s 
2 2
   3, 6 rad/s
T 2 l / g

T  2
l
 2
 0, 74 m   1, 7 s
g (9,8 m/s 2 )

137 Per determinare il periodo di rivoluzione del Sole intorno al centro galattico, consideriamo l’orbita
del Sole circolare e applichiamo la formula
2R
v  R 
T
Convertiamo tutti i valori dati in unità del Sistema Internazionale:
R   30000 a.l   9, 46  1015 m   2,8  10 20 m

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

v  2,50 105 m/s


2R
Otteniamo T   7, 0  1015 s , che equivale a circa 2, 2 108 anni.
v

138  Nel punto più alto la seconda legge della dinamica fornisce l’equazione
v2
F  FP  Fe  m 
r
  0, 22 m/s  
2
 v2 
F  m   g    kd   0, 24 kg     9,8 m/s  
2
   80 N/m  0, 012 m   3, 2 N
 r   0,18 m 
Quindi, la forza F è diretta verso l’esterno.
 Analogamente, nel punto più basso si ricava
v2

LI
F  FP  Fe  m 
r
  0, 22 m/s  
2
 v2 
F  m  g    kd   0, 24 kg   9,8 m/s  
2
   80 N/m  0, 012 m   1,5 N
 r   0,18 m 
EL
In questo caso la forza è diretta verso l’interno.
CH
139 Combinando le equazioni Fc  m 2 r e F  k r con r  r0  r , otteniamo:

m2 r   0,310 kg  3, 21 rad/s 2 


r0  r  r  r    0,381 m  1    0,374 m
k 181 N/m 
NI

 

140  Indichiamo con y la posizione verticale del libro rispetto al tavolo.


ZA

La seconda legge della dinamica del sistema è


Ma   FP  Fel  Mg  k  y  L0 
Definendo la nuova coordinata y  y  L0  Mg / k , otteniamo
Ma   ky 
Questa è l’equazione di un sistema massa-molla, quindi il moto è armonico.
 Per trovare l’ampiezza A dell’oscillazione, notiamo che la posizione di equilibrio è data da y  0 ,
Mg
cioè y  L0 
k
Rispetto all’inizio, la posizione si trova più in basso di una quantità pari a
Mg 1,1 kg   9,8 m/s 
2

A   0, 027 m
k 400 N/m
che è anche l’ampiezza del moto armonico del libro.

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

La frequenza e il periodo sono:


1 k 1 400 N/m
f    3, 0 Hz
2 M 2 1,1 kg

M 1,1 kg
T  2  2  0,33 s
k 400 N/m

141  Dal secondo principio della dinamica, otteniamo:


v2   0, 40 m/s 2 
T  mg  m  T   0, 40 kg    9,8 m/s 2   4, 0 N
l   0, 6 m  
 La tensione della fune è maggiore del peso del pacco, perché deve non solo contrastare la forza-
peso, ma fornire anche la forza centripeta necessaria per il moto circolare.

LI
142 La reazione vincolare FV del suolo è pari alla forza-peso del sistema moto-motociclista. La forza di
attrito dinamico è diretta verso il centro della curva e ha intensità Fd  s FV . Poiché essa produce il
EL
moto circolare, si ha

Fd  Fc  M
v2
 s 
v2

 25 m/s   0,53
r Rg 120 m   9,8 m/s 2 
CH
1 gx 2 2h 2  40, 0 m 
143  h  x  v0   45, 0 / 3, 6 m/s   35, 7 m
2 v02 g 9,80 m/s 2
NI


ZA

144 Considerando un sistema di assi cartesiani con l’origine O(0;0) coincidente con il punto di lancio
della palla, la posizione B della palla in corrispondenza della rete e la posizione C all’istante in cui
arriva al suolo sono:
B  9, 00  1, 73  m;  4,11  2, 73  m   B 10, 73 m; 1, 38 m 

C 1, 73  18, 0  0, 23  m;  2, 40  m   C 19, 5 m;  2, 40 m 

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

L’equazione della traiettoria è:


voy g 2
y x x
vox 2v02x
Quindi:
 voy g
 yB  xB  2 xB2
 vox 2v0 x v0 x  v0 cos 
 e 
 y  voy x  g x 2 v0 y  v0 sin 
 C vox C 2v02x C
Dal primo sistema, otteniamo
 m
 g  xC  xB   9,8 2 19,5  10, 73 m
 yB gxB v0 x  v0 x  s  13,1 m/s
voy  vox x  2v   yB yC 
2     1,38 m 2, 40 m 
  2 
B 0x
   xB xC    

LI
  10, 73 m 19,5 m 
y
v  v C  C gx  
 oy v  v yB  gxB  1,38 m  9,8 m/s  10, 73 m 
ox 2
xC 2v0 x
 0y 0x
v0 y  13,1 m/s  

Quindi:
xB 2v0 x

EL 10, 73 m 2 13,1 m/s

13,1 m/s    5, 70 m/s 


CH
2 2
v0  v02x  v02y   14,3 m/s
L’angolo di lancio è dato da
v0 y 5,70 m/s
tan     0, 435    23,5
NI

v0 x 13,1 m/s
Il tempo di volo è
x 19,5 m
tvolo  C   1, 49 s
ZA

v0 x 13,1 m/s

145 L’equazione della traiettoria è:


v0 y g 2
y x x
v0 x 2v02x
dove vox e voy sono le proiezioni lungo gli assi della velocità iniziale.
Quindi:
v0 x  v0 cos 

v0 y  v0 sin 

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

Calcoliamo la velocità iniziale minima v01 . Sostituendo le coordinate del punto A nell’equazione della
traiettoria, otteniamo:
v01 sin  g gxA2
yA  xA  2 x2  y A  x A tan  
2v01  cos    cos  
2 A
v01 cos  2
2v01
2

Quindi:
xA g 4, 00 m 9,8 m/s 2
v01    8, 48 m/s 2
cos  2  x A tan   y A  cos 40, 0 2  4, 00 m  tan 40, 0  1,50 m 

Calcolo della velocità iniziale massima v02 . Sostituendo le coordinate del punto C nell’equazione
della traiettoria, otteniamo:
xC g 4, 00 m 9,8 m/s 2
v02    8, 60 m/s 2
cos  2  xC tan   yC  cos 40, 0 2  4, 00 m  tan 40, 0  1,55 m 

LI
146 Nel sistema di riferimento non inerziale solidale con la bicicletta è presente anche la forza centrifuga,
perciò la risultante delle forze deve essere nulla. Quindi la forza di attrito – che in curva è la forza
EL
centrifuga – è uguale in modulo alla forza centrifuga, mentre la reazione normale è pari in modulo
alla forza-peso.
La somma dei momenti delle forze, calcolati rispetto al punto di contatto con il terreno, deve essere
CH
anch’essa nulla. Rispetto al punto scelto, solo la forza-peso e la forza centrifuga hanno momento non
nullo:
b F v2
Fp bp  Fa bc  tan   p  a   33
bc Fp rg
NI

 
147  L’angolo richiesto è lo stesso formato dalla forza peso FP con la sua proiezione F tangente alla
ZA

traiettoria circolare. Poiché F  mg cos , si ha

F mat  r  0,350 rad/s  14, 0 m 


2

cos       0,500    arccos(0,500)  60, 0


mg mg g 9,80 m/s 2
 Inoltre,
v2 3
m  Fc  F  FV  mg sin(60, 0)  6, 27 103 N   640 kg   9,80 m/s 2   6, 27 103 N 
r 2
 5, 43 10 N  6, 27 10 N  1,170 10 N
3 3 4

da cui otteniamo

rFc 14, 0 m  1,170 104 N 


v   16, 0 m/s
m 640 kg

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 Accetti la sfida?
148  Le forze elastiche sono
F1  k1  x  R  L1  e F2  k2  d  x  R  L2 
All’equilibrio vale F1  F2  0, quindi
k1  R  L1   k2  d  R  L2 
  k1  k2  xeq   k1  k2  R  k1 L1  k2  d  L2   0  xeq   0,35 m
k1  k2
 La forza totale sulla sfera può essere scritta come F  F1  F2  ( k1  k 2 )  x  xeq  . Quindi,
l’accelerazione è
k k
a   1 2  x  xeq 
m
e il periodo di oscillazione della sfera è

LI
m 1,3 kg
T  2  2  0, 77 s
k1  k2  30  56  m/s EL

149 L’angolo   32 è anche quello tra la forza di reazione vincolare FV e la sua proiezione verticale

FVy . Quindi, valgono le relazioni
CH
 v2
 FV sin   m
 r
 F cos   mg
 V
NI

Dividendo membro a membro le due equazioni, otteniamo


v2
tan    v  gr tan    9,8 m/s   35 m  tan 33  15 m/s  54 km/h
2
ZA

gr

 Fisica&Matematica
150 La traiettoria del pallone nel primo lancio è
v sin 60 g g
y 0 x 2 x 2  tan 60° x  2 x2
v0 cos 60 2v0 cos 60
2
2v0 cos 60
2

La traiettoria nel secondo lancio è


v sin 30 g g
y 0 x 2 x 2  h  tan 30° x  2 x2  h
v0 cos 30 2v0 cos 30
2
2v0 cos 30
2

Le due traiettorie non si intersecano se la seguente equazione non ha soluzioni:


g g
tan 60° x  2 x 2  tan 30° x  2 x2  h
2v0 cos 60
2
2v0 cos 30
2

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

g  4  1  4g 2 2
2 
4   x 2   3   xh 0  x  xh 0
2v0  3  3 3v02 3
L’equazione ottenuta non ha soluzioni se il discriminante è negativo:
 2 m/s 
2
4 16 g v2
  2 h0  h 0  h  h  0,1 m
3 3v0 4g 4  9,8 m/s 2 

v2
151  m  mg  v  gr
r
 Il secondo grafico.

LI
EL
CH

152  L'istante di tempo in cui la freccia raggiunge il muro si ricava dall’equazione del moto orizzontale:
NI

v0 2d
d t  t
2 v0
In questo istante, l’altezza della freccia è
ZA

v0 1 2 gd 2
y t  gt  d  2
2 2 v0
La freccia oltrepassa il muro se y > 5 m; il valore minimo di v0 per cui la freccia oltrepassa il muro
è dato da
gd 2 gd 2
5md 2  v0 
v0 d 5 m
 Il grafico può essere letto così:
­ se il muro è più vicino di 5 m, la freccia non lo può superare (questo limite è dovuto all’angolo
di lancio, fissato a 45°);
­ per distanze tra 5 m e 10 m, il muro può essere superato con velocità di lancio via via
decrescenti;
­ la velocità di lancio necessaria a superare il muro raggiunge il suo valore minimo quando il
muro dista 10 m;

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

­ per distanze superiori a 10 m, il valore minimo della velocità di lancio cresce.


Dal punto di vista della traiettoria, vale quanto segue:
­ se il muro dista tra 5 m e 10 m, la freccia lo supera mentre si trova nella fase ascendente del
suo moto;
­ se il muro dista più di 10 m, la freccia lo supera mentre si trova nella fase discendente del suo
moto;
­ la distanza di 10 m è ottimale perché la freccia supera il muro esattamente quando si trova nel
punto più alto del suo moto.

SEI PRONTO PER LA VERIFICA?

1 Usiamo l’equazione della traiettoria ponendo l’origine degli assi nel punto in cui si trova la bocca del
pesce:

LI
v0 y g 2
y x x
v0 x 2v02x EL
Le componenti della velocità sono
2
v0 x  v0 cos 45  v0
2
CH
2
v0 y  v0 sin 45  v0
2
Sostituendo le espressioni ottenute e le coordinate della libellula  0, 20 m; 0,12 m  , troviamo
NI

g
y  x  2 x2  v0 
gx 2

 9,8 m/s   0, 23 m 
2 2

 2, 2 m/s
v0 x y 0,11 m
ZA

La componente orizzontale della velocità è


2
v0 x  v0
2
Questo valore è costante e il tempo necessario per colpire il bersaglio è
x 2x 2  0, 23 m 
t     0,15 s
v0 x 2v0 2  2, 2 m/s 

2  Dal grafico deduciamo il periodo dell’oscillazione, T = 0,80 s, e l’ampiezza, A = 0,12 m. La


massima velocità del blocco è
2 2
vmax  A  A  0,12 m   0,94 m/s
T 0,80 s
Il blocco ha questa velocità, in modulo, agli istanti 0,20 s, 0,60 s, 1,0 s, ecc.

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 La costante elastica della molla è


2 2
 2   2 
k  m  m     0, 41 kg  
2
  25 N/m
T   0,80 s 

l1 l
3 I periodi dei due pendoli sono T1  2 e T2  2 2 . Dai dati del testo, sappiamo che
g g
  T1  T2  0, 40 s e   l1  l2  0,30 m. Quindi:
l1  l2   
T2   
2
T12  42   42
g g
Dall’ultima relazione, tenendo conto dell’espressione del periodo del secondo pendolo, otteniamo:
 4 2  2  1  4 2  0,30 cm  2 1
T2        0, 40 s    1, 3 s
 2  9,8 m/s  2  0, 40 s 
2
 g

LI
Quindi, T1  T2    1,3 s    0, 40 s   1, 7 s.

4
EL
 Dalle relazioni del moto circolare uniforme, ricaviamo le due distanze dei pacchi dal centro:
2 v v  0, 25 m/s 
v2  v1    d 2  d1   d1  d1  T 2 1   30 s     1, 2 m  d 2  2d1  2, 4 m
CH
T 2  2 
Le forze centripete che agiscono sui due pacchi sono:
2 2
 2   2 
F1  m12 d1  m1   d1   2,1 kg    1, 2 m   0,11 N
T   30 s 
NI

2 2
 2   2 
F2  m2  d 2  m2   d 2   4, 0 kg  
2
  2, 4 m   0, 42 N
T   30 s 
ZA

 Le forze centripete che agiscono sui due pacchi sono le forze di attrito statico tra la piattaforma e
i pacchi. Dall’espressione della forza di attrito statico, Fs  s mg , ricaviamo i valori possibili dei
coefficienti di attrito statico:
2 2
F m 2 d1 2 d1  2  d1  2  1, 2 m
 s ,1  1  1      2
 5, 4  10 3
m1 g m1 g g  T  g  30 s  9,8 m/s
2 2
F2 m2 2 d 2 2 d 2  2  d 2  2  2, 4 m
 s ,2        2
 1,1 10 2
m2 g m2 g g  T  g  30 s  9,8 m/s

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Capitolo 3. Applicazioni dei principi della dinamica

 Un pacco inizia a scivolare quando la forza centripeta necessaria per compiere il moto circolare
insieme alla piattaforma supera la forza di attrito statico massima:
 s ,1 g 0, 012  9,8 m/s 2 
Fc ,1   s ,1m1 g  m1 2
d   s ,1m1 g  max,1 
max,1 1   0,31 rad/s
d1 1, 2 m

 s ,2 g 0, 018  9,8 m/s 2 


Fc ,2   s ,2 m2 g  m2 2
max,2 d 2   s ,2 m2 g  max,2    0, 27 rad/s
d2 2, 4 m

Quindi, max,1  max,2 .


 Quando la piattaforma ha un’accelerazione angolare, la forza di attrito statico Fs su ciascun pacco
ha due componenti: quella nella direzione radiale
Fs ,r  Fc  m2 d

LI
che fornisce la forza centripeta necessaria affinché il pacco compia un moto circolare, e quella
nella direzione tangenziale alla circonferenza
Fs ,t  mat  md EL
La condizione limite affinché ciascun pacco ruoti insieme alla piattaforma è che la forza di attrito
statico sia quella massima:
CH
Fs ,max  Fs2,r  Fs2,t   s mg
Da questa equazione, si ricava
Fs2,r  Fs2,t    s mg   m d    md     mg 
2 2 2 2
 2
s
NI

Risolvendo rispetto alla velocità angolare, otteniamo:


2
 g  s g
  4  s   2   max
ZA

 d  d

Ugo Amaldi, Il nuovo Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2020 42

Copia riservata all'insegnante Ciro Esposito - 4288909

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