Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Urto Elastico
Urto Anelastico
Urti
Urti Elastici
Nel 1666, alcuni membri della Royal Society di
Londra, durante una riunione assistettero ad un
esperimento. Due pesanti sfere di legno duro di
uguale grandezza furono sospese ciascuna
all'estremità di una corda formando due pendoli.
Lasciandone cadere una da una certa altezza,
essa urtava l'altra, che era inizialmente ferma.
Dopo l'urto, la prima sfera rimaneva praticamente ferma, mentre la seconda
raggiungeva quasi la stessa altezza da cui era partita la prima.
Il fisico tedesco Christian Huygens fece un'analisi dettagliata dell'intero
problema e spiegò il comportamento dei due pendoli come dovuto non solo
alla legge di conservazione della quantità di moto, ma anche ad
un'altra legge di conservazione. Egli affermò che non solo si conservava la
somma vettoriale dei prodotti mv, ma anche quella aritmetica mv2, cioè
valeva anche la conservazione dell’energia cinetica.
Questo tipo di urto fu definito urto elastico.
m1 m2 m; v1I v; v2I 0;
m1v1I m2v2 I m1v1F m2v2 F mv m v1F v2 F
1
m v 2
1
m v 2
1
m v 2
2 1 1I 2 2 2 I 2 1 1F 2 2 2 F
1
m v 2
1 2 1
2
mv
2
m
v 2
1F v 2
2F
v v1F v2 F v1F v v2 F v1F v v2 F
2 2 2 2
2 2
v v1F v2F v v
v2F
2
v2F v v 2
v 2
2F 2vv 2F v 2
2F
v1F v v2 F v1F 0
2
2v2 F 2vv2 F v2 F v
Urti
Urti Anelastici
L’URTO ANELASTICO è un urto in cui si conserva la quantità di
moto ma non l'energia meccanica totale, in quanto l’energia cinetica
non si conserva.
m1 m2
1
v v I ; v 2 0
m1v1 m2v2 mvI mvI vI
vF
m1 m2 m m 2m 2
Osserviamo che in questo caso vale la conservazione della quantità
di moto ma non dell’energia cinetica, infatti:
1 2
ECI mvI ;
2
2 ECI ECF
1 2 1 vI 1 2
ECF mvF m mvI ;
2 2 2 8
Momento Angolare
È un dato di fatto che un pattinatore che ruota su sé
stesso per aumentare la sua velocità di rotazione raccoglie
le braccia intorno al corpo, analogamente un tuffatore
raccoglie braccia e gambe intorno al corpo per aumentare
la sua velocità di rotazione, e le allarga, come al momento
del suo ingresso in acqua, per ridurla.
In questi esempi, intervengono sempre le seguenti grandezze
fisiche:
• la quantità di massa in rotazione;
• la velocità tangenziale (o la velocità angolare w) del corpo o
dell'insieme di corpi in rotazione intorno a un asse;
• il raggio di rotazione, ovvero la distanza della massa in
rotazione dal suo asse di rotazione.
Per questi motivi è utile introdurre una nuova grandezza che tenga
in considerazione i fattori sopra elencati, chiamata momento
angolare o momento della quantità di moto, atta a descrivere il
moto dei corpi in movimento rotatorio.
Momento Angolare
Il MOMENTO ANGOLARE (o momento della quantità di moto) di un
corpo di massa m in moto circolare su una circonferenza di raggio r,
con velocità tangenziale v, è dato dal prodotto fra massa, velocità e
raggio:
L q r m v r L q r mv r m r r m r 2
Il Momento Angolare è una grandezza vettoriale e la sua unità di misura, nel
S.I., è il prodotto delle unità di misura di massa, velocità e raggio: kg·m2/s.
I mr 2 L m r 2 I
Il momento di inerzia è una grandezza scalare e la sua unità di misura,
nel S.I., è kg·m2.