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Esercizio 1.

Agli estremi di un segmento lungo l=1,0m sono fissate due cariche


puntiformi positive Q1=9,96.10-6C e Q2=1,90.10-6C.
a) Se sistemiamo nel centro del segmento una carica negativa Q3 = - 6,28.10-6C, a
quale forza elettrica essa è soggetta?
b) Dove dovrebbe essere posta Q, affinché rimanga in equilibrio?

l=1,0m
Q1=9,96.10-6C
Q2=1,90.10-6C F
Q=6,28.10-6C
Q1 F1 _ F 2 Q2
a) Q sul centro del segmento
+ +
Applichiamo la legge di Coulomb L/2 L/2
La forza elettrica risultante su Q è F =F1+F2
F1 ed F2 hanno la stessa direzione e verso opposto.
Q1  Q Q2  Q k Q
F   F1  F2  k k    Q1  Q2 
 L 2  L 2  L 2
2 2 2

9 109 N  m
2
 6.28 106 C
  9.96 106  1.90 106  C  F  1.8 N
2
F C
 0.5m 
2

con direzione la congiungente Q1Q2 e verso Q1, in quanto F è negativo.


Q1 Q2
1? 2? 3? 4? 5?
_ _ _ _ _
0 x L-x

b) Q in equilibrio
Per essere in equilibrio occorre che F 1+F2=0, quindi abbiano la
stessa direzione e intensità, ma verso opposto.
Q1  Q Q2  Q
F  F1  F2  0  k k 0
 x  L  x
2 2

 L  x  L  x
2
Q2 Q2
  
 x
2
Q1  
x Q1
L
x  0.7m
Q2
1
Q1
Esercizio 2. Calcolare la forza risultante (modulo, direzione e verso) sulla carica
Q4 dovuta alle cariche Q1 e Q2 e Q3 disposte come in figura. I dati sono riportati di
seguito:
Q1= -3.2x10-19C
θ1= 35°
Q2= +3.2x10-19C
d1=3cm
Q3= +6.4x10-19C
d2=d3=2cm
Q4= +3.2x10-19C

Applicando il principio di sovrapposizione:

F  F 4,1  F 4,2  F 4,3

Moduli:

  F43 F41
19 2
q1  q4 Nm 3.2  102 C 2

F4,1  k 2  9 109 2  11024 N


 0.03m 
2
d C
 
19 2
q2  q4 Nm 23.2  10 C 2
24
F4,2 k  9  109
 2.3  10 N F42
 0.02m 
2 2 2
d C
19
q3  q4 9 Nm 6.4 10
2
C  3.2 1019 C
F4,3  k  9 10  4.6 1024 N
 0.02m 
2 2 2
d C
Componenti:

Fx   F4,1 cos 35  F4,3   11024  0.82  4.6 1024  N  5.42 1024 N
Fy   F4,1 sin 35  F4,2   11024  0.57  2.3 1024  N  2.87 1024 N
Modulo:

F  Fx2  Fy2   5.42 10    2.87 10  N  6.1310


24 2 24 2 24
N
Esercizio 3. Calcolare a) la forza risultante (modulo, direzione e verso) sulla carica Q3
dovuta alle cariche Q1 e Q2 disposte come in figura. b) il campo elettrico nel punto
A(0,m) e nel punto B(l/2,m) dovuto alle cariche Q1 e Q2.
I dati sono riportati di seguito: Y
Q1=-86µC, l=52cm,
Q2=+50µC, m=30cm,
Q3=+65µC, n=60cm Q3
n
m
Disegniamo le direzioni delle forze. Q1 esercita una 90° 30°
forza attrattiva e Q2 una forza repulsiva su Q3
Calcoliamo i moduli di tali forze: Q2 l Q1 x
6.5 105 C 2  8.6 105 C 2 Y
F3,1  9 10 Nm C
9 2 2
 140 N
 0.60m 
2

6.5 105 C 2  5.0 105 C 2


F3,2  9 10 Nm C
9 2 2
 330 N
 0.60m 
2

Le componenti del vettore somma risultante saranno:


Q3 x
 Fx  F3,1x  F3,2 x  F3,1 cos 30  0  120 N
 F 3,1
F 
 Fy  F3,1 y  F3,2 y   F3,1 sin 30  F3,2  70 N  330 N  260 N

F Fx2  Fy2  120 N    260 N   290 N


2 2
Da cui si ricava il modulo:
Esercizio 3. Calcolare a) la forza risultante (modulo, direzione e verso) sulla carica Q3
dovuta alle cariche Q1 e Q2 disposte come in figura. b) il campo elettrico nel punto
A(0,m) e nel punto B(l/2,m) dovuto alle cariche Q1 e Q2.
I dati sono riportati di seguito:
Q1=-86µC, l=52cm,
Q2=+50µC, m=30cm,
Q3=+65µC, n=60cm Y

E A2 E A
b) Campo elettrico nel punto A
Disegniamo le direzioni del campo generato dalle
A
cariche sul punto A. x
Calcoliamo i moduli di tali forze: E A1 n
5
2 8.6  10 C m
E A1  9 10 Nm C
9 2
 2.15 106 N
 0.60m  C 90°
2

30°
5
5.0 10 C
E A2  9 109 Nm2 C 2  5.0 106 N Q2 x
 0.30m  C l
2
Q1
Le componenti del vettore somma risultante saranno:
 EAx  E A1x  E A2 x  E A1 cos 30  0  1.9 106 N
 C
E
 EAy  EA1 y  EA2 y   EA1 sin 30  EA2  3.9 106 N
 C

   
2 2
Da cui si ricava il modulo: EA  1.9 10 N  3.9 10 N  4.3 106 N
6 6
C C C
Q1=-86µC, l=52cm, Y
Q2=+50µC, m=30cm, E B2
Q3=+65µC, n=60cm
a
c) Campo elettrico nel punto B A B
a
Disegniamo le direzioni del campo generato dalle
cariche sul punto B. EA
Calcoliamo i moduli di tali campi:
E B1
m
8.6 105 C a
EB1  9 10 Nm C
9 2 2
 5.1106 N a
 0.39m  C
2
Q2 x
l Q1
5.0 105 C
EB 2  9 10 Nm C
9 2 2
 2.9 10 N
6

 0.39m  C
2

Le componenti saranno:
 EBx  EB1x  EB 2 x  EB1 cos a  EB 2 cos a  m 
E a  tan    49
1

 EBy  EB1 y  EB 2 y   EB1 sin a  EB 2 sin a l 


 2
 EBx  5.2 106 N
 C
E
 EBy  1.7  10 N C
6

E  EBx 2
 EBy
2
 5.5  106 N
C
Esercizio 4: Due cariche Q= 2.0μC sono fisse nello spazio ad una
distanza d = 2.0cm l’una dall’altra.
a) Qual è la forza risultante su una carica negativa Q’=4.0μC posta nel
punto C?
b) Qual è il campo elettrico generato dalle due cariche q nel punto C?
c) Qual è il potenziale elettrico nel punto C?
d) Una carica Q’’ = 2.0μC viene portata lentamente dall’infinito in C.
Quanto lavoro è necessario?
e) Qual è l’energia potenziale U della configurazione quando la carica
Q’’ è al suo posto?
3
Q—
a) Qual è la forza risultante su una carica negativa Q’=4.0μC posta nel
punto C? F 13 F 23
r
2.0 106  4.0 106 C 2
F3,1  k  360 N
1.4110 m
2 2

F3,2  F3,1
1 2
Le componenti sono:
 Fx  F3,1x  F3,2 x   F3,1 cos 45  F3,2 cos 45  0 N

F 
 Fy  F3,1 y  F3,2 y   F3,1 sin 45   F3,2 sin 45  508 N

Da cui il modulo:
F  508 N
b) Qual è il campo elettrico generato dalle due cariche q nel
punto C?
E2 E1
2 106 C
E1  k  8.99 10 N
7

1.4110 m  C
2 2

E2  E1 1 2
 Ex  E1x  E2 x  E1 cos 45  E2 cos 45  0 N
 C
E
 E y  E1 y  E2 y  E1 sin 45  E2 sin 45  1.27 108 N
 C
c) Qual è il potenziale elettrico nel punto C?
 2 106 C 
VC  V1  V2  2  k   2.55  10 6
V
 1.4110 m  
2

d) Una carica Q’’ = 2.0μC viene portata lentamente dall’infinito in C. Quanto lavoro è
necessario?
L  q VC  5.08J
e) Qual è l’energia potenziale U della configurazione quando la carica Q’’ è al suo posto?

 1 2
U  U12  U14  U 24  k  2 10 C      6.88 J
6 2

d r 
Esercizio 5: E' dato un guscio sferico di raggio interno rA = 4.0cm e
raggio esterno rB = 8.0cm, uniformemente carico con densità di
carica ρ = 2×10-6C/m3. Determinare:
a) l’intensità del campo elettrostatico EP nel punto P la cui distanza
dal centro del guscio è rP = 5.5cm;
b) l’intensità del campo elettrostatico EQ nel punto Q la cui
distanza dal centro del guscio è rQ = 8.5cm.

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